I cambiamenti strutturali della zootecnia bovina in Emilia-Romagna
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- Fiora Fabbri
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1 I cambiamenti strutturali della zootecnia bovina in Emilia-Romagna Testi a cura di Claudio Montanari e Kees De Roest CRPA S.p.A. Reggio Emilia I servizi veterinari della Regione Emilia-Romagna nel 2003 hanno censito capi bovini distribuiti in allevamenti. Le aziende ad indirizzo lattiero-caseario costituiscono oltre la metà del totale degli allevamenti 1 e concentrano quasi i tre quarti dell'intero patrimonio bovino regionale. Questa marcata specializzazione produttiva è dovuta al peso che le aziende agricole della filiera del Parmigiano- Reggiano hanno sulla struttura della zootecnia bovina emiliano-romagnola. La sola base produttiva della filiera del P-R esclusa la provincia di Mantova - contribuisce infatti per più del 56% alla consistenza di bestiame e per il 41% al totale degli allevamenti, determinando la prevalenza dell'indirizzo lattiero-caseario nell'allevamento dei bovini della regione. Distribuzione degli allevamenti e dei capi bovini per indirizzo produttivo in Emilia-Romagna (2003) Indirizzo produttivo n. allevamenti % n. capi % Latte caseario comprensorio P-R* , ,6 Altro lattiero-caseario , ,5 Totale lattiero-caseario , ,1 Da carne , ,9 TOTALE Emilia-Romagna , ,0 Gli oltre capi e le aziende da latte caseario compresi nell'area emiliana del comprensorio rappresentano rispettivamente il 76,4% dei bovini e l'81% degli allevamenti che in regione producono latte vaccino. Gli allevamenti da latte per la produzione di altri formaggi si concentrano prevalentemente nella provincia di Piacenza, dove la produzione fa esclusivo riferimento alla filiera del Grana Padano. Questa provincia incide per il 10% degli allevamenti e per il 13% del patrimonio bovino regionale. La rimanente quota, dispersa sul resto del territorio, porta le aziende zootecniche con indirizzo caseario a rappresentare il 93% dei complessivi allevamenti da latte. Distribuzione degli allevamenti e dei capi bovini ad indirizzo produttivo lattiero-caseario in Emilia-Romagna (2003) Indirizzo produttivo n. allevamenti % n. capi % Latte caseario comprensorio P-R* , ,4 Latte caseario prov. di Piacenza , ,1 Altro latte caseario 81 1, ,3 Totale caseario , ,7 Latte alimentare 435 7, ,3 Totale lattiero-caseario , ,0 1 Di seguito si utilizzeranno indifferentemente i termini azienda e allevamento. Anche per questo motivo occorrre premettere che l'unità rilevata dai servizi veterinari è la singola struttura aziendale, a differenza di altre fonti (ISTAT;AGREA) che considerano l'unità economica gestita da persona fisica o società, sia essa costituita da uno o da più corpi aziendali. 1
2 Nell area emiliana del comprensorio del Parmigiano-Reggiano si concentrano anche dei complessivi capi da latte alimentare, che corrispondono al 44% del potenziale produttivo dell intero comparto. Distribuzione dei capi bovini per indirizzo e area produttiva in Emilia- Romagna (2003) n. capi % n. capi % n. capi % Latte caseario , , ,0 Latte alimentare , , ,0 Da carne , , ,0 Totale , , ,0 Le quattro province emiliane del comprensorio contano complessivamente 145 aziende da latte alimentare, pari al 33% del totale. Al di fuori della zona di produzione del P-R, questo tipo d allevamento è maggiormente diffuso in provincia di Ferrara e nell'area della provincia di Bologna ad Est del fiume Reno. Distribuzione degli allevamenti bovini per indirizzo e area produttiva in Emilia-Romagna (2003) n. allev. % n. allev. % n. allev. % Latte caseario , , ,0 Latte alimentare , , ,0 Da carne , , ,0 Totale , , ,0 Nelle province che non ricadono nelle aree di produzione dei due formaggi tipici, gli allevamenti di bovini da carne sono prevalenti rispetto a quelli ad indirizzo produttivo lattiero-caseario. In particolare nelle province romagnole di Forlì-Cesena, di Ferrara e di Rimini gli allevamenti orientati alla produzione di latte sono sensibilmente inferiori sia per numero sia per consistenza dei capi rispetto alle aziende che praticano la linea vacca-vitello o - secondo la diversa vocazione del territorio - a quelle che ingrassano vitelloni da carne. Evoluzione del sistema produttivo Tutto il comparto lattiero-caseario della regione è interessato da un processo di concentrazione la cui portata emerge nettamente se si considera il cambiamento della struttura della zootecnia bovina da latte nel corso degli ultimi anni. In tutta l'emilia-romagna il numero complessivo di allevamenti tra il 1998 e il 2003 è calato del 21%, ma la contrazione più consistente, pari al 33%, ha interessato le aziende da latte, il cui numero è sceso da a unità. 2
3 Evoluzione del numero degli allevamenti per indirizzo e area produttiva in Latte caseario Latte alimentare Da carne Totale Alla fortissima diminuzione del numero delle stalle è corrisposta una contrazione più contenuta del patrimonio bovino. Il calo complessivo del 2,9% si è tuttavia concentrato esclusivamente sulle consistenze dei capi da latte, passati da 518 mila a 486 mila capi (-6%). Questo processo ha coinvolto in misura differente i diversi indirizzi produttivi del comparto lattiero-caseario, ed in particolare i sistemi zootecnici che fanno riferimento alle filiere dei due formaggi DOP prodotti in regione. Evoluzione del numero dei capi bovini per indirizzo e area produttiva in Latte caseario Latte alimentare Da carne Totale Il settore del latte alimentare nello stesso periodo ha perso il 14% del patrimonio zootecnico in confronto ad una contrazione del 5,3% di quello caseario. Il calo del numero degli allevamenti è stato invece di pari entità (-33%) in entrambi i comparti. Dei 644 allevamenti da latte alimentare presenti nel 1998 ne sono rimasti in attività 435, mentre il numero dei capi è sceso da oltre 52 mila a 45 mila. La perdita di capacità di produzione di latte alimentare è stata più forte all'interno del comprensorio del Parmigiano-Reggiano, dove il calo di oltre il 16,5% delle consistenze, rispetto ai 24 mila capi esistenti nel 1998, ha ulteriormente rafforzato la specializzazione casearia della zootecnia bovina del territorio. La diminuzione complessiva dei capi da latte per la produzione di P-R (-3,7%) risulta sensibilmente inferiore anche a quelle delle altre specializzazioni di tipo caseario, per le quali il calo delle consistenze è stato del 13%. In gran parte questa evoluzione è legata alla dinamica verificatasi in provincia di Piacenza, dove insieme all'erosione della capacità dei conferimenti per la produzione di Grana Padano, si è assistito ad una notevole concentrazione della produzione di latte. Al di fuori del comprensorio del P-R, gli allevamenti da latte caseario sono diminuiti di oltre il 43% determinando un forte aumento della loro dimensione media, che è passata da 65 a 100 capi per azienda. 3
4 Variazione % del numero di allevamenti bovini per indirizzo produttivo in 20,0% 14,6% 10,0% Variazione ,0% -10,0% -20,0% Allev. da latte caseario Allev. da latte alimentare TOTALE LATTIERO- CASEARIO -10,8% -1,9% Allev. da carne TOTALE ALLEVAMENTI -19,9% -21,6% -21,0% -30,0% -40,0% -50,0% -30,8% -31,5% -33,3% -31,6% -32,5% -33,2% -35,5% -40,4% -43,6% Le aziende zootecniche della filiera del Parmigiano-Reggiano sono diminuite nella misura del 31,5% pari a circa allevamenti in meno rispetto al La contrazione del patrimonio bovino è tuttavia rimasta contenuta al 3,7% rispetto ai 386 mila capi presenti nel La dimensione media degli allevamenti è pertanto passata da 54 a 76 capi. Se si considlera la produzione di formaggio nei due anni presi a riferimento, è possibile stimare una crescita della produzione per stalla da q.li a circa q.li di latte. Variazione % del numero di capi bovini per indirizzo produttivo in Emilia- Romagna ( ) 20,0% 15,0% 14,2% 10,0% 8,0% Variazione ,0% 0,0% -5,0% Bovini da latte caseario -3,7% -5,3% Bovini da latte alimentare TOTALE C LATTIERO- CASEARIO -4,4% -6,1% 4,6% Bovini da carne TOTALE CAPI -2,2% -2,8% -4,3% -10,0% -15,0% -20,0% -12,8% -11,7% -13,9% -12,6% -16,5% 4
5 L'evoluzione della struttura delle aziende agricole della filiera del P-R non ha determinato una perdita di capacità produttiva. Al contrario, la dinamica della produzione di formaggio nello stesso periodo dimostra che l aumento della produttività degli allevamenti seguito a questo processo di concentrazione ha ampiamente compensato il calo complessivo delle consistenze. Dimensione media degli allevamenti (n. capi/azienda) per indirizzo e area produttiva ( ) Latte caseario Latte alimentare Da carne
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