Economia e management del turismo Destinazioni e imprese nel mercato turistico globale Aldo D Elia, Edizioni Il Sole 24 ore

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1 Economia e management del turismo Destinazioni e imprese nel mercato turistico globale Aldo D Elia, Edizioni Il Sole 24 ore Stefan Marchioro a.a Economia applicata al turismo

2 Origini ed evoluzione degli studi e delle metodologie di ricerca 3. METODI E TECNICHE PER LA MISURAZIONE DELLE ATTIVITA

3 Misurazione I dati elaborati in seguito alle azioni di monitoraggio delle attività del turismo rappresentano gli elementi di base per la misurazione e la valutazione del fenomeno nel suo insieme, e in particolare uno strumento per l orientamento della governance e della pianificazione nel settore (a livello pubblico) e delle imprese (a livello privato)

4 3. Metodi e tecniche per la misurazione delle attività 3.1 DEFINIZIONE E CLASSIFICAZIONE DELLE ATTIVITA

5 Comparabilità L esigenza di definizione e classificazione delle attività del turismo deriva dalla necessità di creare le basi per una metodologia condivisa di monitoraggio, misurazione e quantificazione delle componenti della domanda e dell offerta turistica. Il bisogno di comparabilità dei dati di turismo è avvertito tanto a livello accademico quanto a livello operativo.

6 Definizioni univoche L esigenza di pervenire a definizioni e standard univoci deriva anche dalla necessità di semplificare le innumerevoli definizioni di turismo e turista messe a punto da geografi, economisti, antropologi e sociologi nel tempo. L insieme di queste incertezze ha indotto la comunità internazionale a individuare definizioni univoche di turismo e turista.

7 Visitor, turista, escursionista tipologie di attori della domanda Il visitatore (visitor) èchiunque si rechi dal proprio paese di residenza a uno diverso per qualsiasi motivo salvo che per un lavoro retribuito I visitatori furono scissi in turistinel caso in cui la permanenza effettuata per motivi essenzialmente di leisurefosse stata superiore alle 24 ore Ed in escursionistiin riferimento a quanti per la stessa motivazione effettuassero una permanenza di una durata inferiore alle 24 ore.

8 Conferenza internazionale del turismo di Roma del 1963 e conferenza di Manila del 1980 Nella Conferenza internazionale del turismo di Roma del 1963 organizzata dalle Nazioni Unite e dalla IUOTO (oggi UNWTO) furono approvate le definizioni di turismo e di visitatori in seguito accettate dai maggiori paesi recettori e generatori di flussi turistici. la Conferenza di Manila del 1980 ha esteso tali definizioni anche al turismo domestico

9 Definizione di Turista secondo l UNWTO Turista è chiunque viaggi verso luoghi diversi da quello in cui ha la residenza abituale, al di fuori del proprio ambiente quotidiano, per un periodo di almeno una notte ma non superiore ad un anno e il cui scopo sia diverso dall esercizio di un attività remunerata nel luogo dove si reca. Tale definizione include chi viaggia per vacanza, cultura, sport, visite (ad amici e parenti), meeting e viaggi a scopo professionale, per ragioni di salute e benessere, per motivi religiosi o di pellegrinaggio.

10 Tipologie di Turista e di Visitatore Nello schema successivo sono riportate le diverse tipologie di turista e di visitatore, suddivise tra i soggetti statisticamente rilevabili e tutti gli altri. In quest ultimo raggruppamento sono incluse alcune sottotipologie di visitatori del tutto prive di reddito o che svolgono attività professionali semipermanenti in un paese.

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12 Forme di turismo Turismo domestico residenti in visita nel loro paese Turismo inbound non residenti in visita in un paese straniero Turismo outbound residenti in visita in uno o più paesi stranieri

13 Forme di turismo 2 Turismo internazionale corrisponde agli spostamenti inbound+outbound Turismo interno corrisponde agli spostamenti domestici+inbound Turismo nazionale corrisponde agli spostamenti domestici+outbound

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15 SICTA L UNWTO èintervenuta anche per quanto concerne l offerta turistica, approvando nel 1994 la classificazione internazionale standard delle attivitàturistiche (SICTA), nell ambito dell emanazione di alcune raccomandazioni per le statistiche di turismo.

16 Filiera di produzione turistica Si tratta di un supporto tecnico che contempla le attività direttamente e indirettamente legate al turismo ritenute statisticamente rilevanti. Il SICTA comprende prodotti e servizi direttamente e indirettamente impiegati nella produzione turistica. Le voci in esso codificate sono circa 250: un valore piuttosto elevato che dàl idea dell estensione della filiera produttiva necessaria a contenere i consumi turistici finali. Per la sua ampiezza, la filiera della produzione turistica possiede una elevata capacitàdi attivazione di valore aggiunto, in grado di generare ricadute su diversi comparti economici.

17 I dati contenuti in tabella evidenziano che i settori commercio, alberghi e ristoranti e attivitàricreative pesano per circa la metàsul totale del valore aggiunto diretto e indiretto creato dal movimento turistico.

18 Industria Il turismo èritenuto da alcuni un settore con capacitàdi impatto su diversi tipi di industrie ed effettivamente il concetto ricorrente di industria si riferisce a uno specifico campo o settore di attività produttive.

19 Industria trasversale Altri autori hanno assegnato al turismo la definizione di industria trasversale proprio per indicare la particolare articolazione dei diversi apporti che vanno dal primario al terziario.

20 Frammentazione del concetto Theobald(2005) afferma che la frammentazione del concetto di industria, applicato al turismo per indicare la concentrazione di alcune sue attività peculiari, ha generato un inflazione del termine che porta il fenomeno verso definizioni improprie del tipo industria del divertimento o industria dell ospitalità e ultimamente anche visitor industry, le quali vanno ad affollare il quadro già confuso della terminologia e delle definizioni di turismo, turisti e attività turistiche

21 Vantaggi dello status di industria Altri autori notano che lo status di industria conferirebbe al settore del turismo almeno tre vantaggi: 1. Recupero di una sorta di rispetto fra quanti (policy e opinion maker o studiosi) ancora considerano il turismo come un oggetto indefinito o marginale 2. Contribuirebbe alla delimitazione delle sue attività consentendone la misurazione cosìda rendere i dati credibili, affidabili e comparabili con gli altri rami produttivi 3. Rafforzerebbe la sua identitàad oggi carente rispetto ad altri settori (Davidson, 2005)

22 3. Metodi e tecniche per la misurazione delle attività 3.3 RACCOLTA ED ELABORAZIONE DEI DATI STATISTICI E NORMATIVA DI RIFERIMENTO

23 Manager e policy maker I dati relativi al movimento turistico e alla spesa turistica risultano indispensabili per la pianificazione e la programmazione delle attivitàturistiche e per le valutazioni effettuate da manager e policy maker che operano nel settore.

24 Dati ex denuncia operatori Una delle maggiori criticitàin tal senso èdata dal fatto che i dati di base sono costituiti dalla denuncia dei singoli operatori e per questo talvolta essi potrebbero presentare parzialità e inesattezze, quando non omissioni, a causa del noto fenomeno del sommerso che in alcuni paesi è piuttosto rilevante.

25 Organismi istituzionali I dati vengono successivamente filtrati ed elaborati ai vari livelli dagli organismi istituzionali e diffusi generalmente nei due anni successivi alla raccolta. In alcuni casi però l adozione di sistemi di raccolta ed elaborazione telematica fa sì che essi siano disponibili anche in tempi più brevi, soprattutto quando sono riferiti ad ambiti territoriali circoscritti.

26 Arrivi e presenze I dati relativi al movimento turistico consistono essenzialmente in arrivi e presenze (p = arrivi x giornate di permanenza), i quali costituiscono le unità di base dalle quali derivano tutte le elaborazioni disponibili. Si tratta purtroppo di indicatori piuttosto essenziali rispetto alla complessità degli obiettivi, ma la sperimentazione di metodi innovativi di elaborazione dei dati e l implementazione di alcuni modelli di analisi sono già in grado di apportare significativi contributi per la lettura del fenomeno da diverse angolazioni.

27 Raccomandazioni sulle statistiche del turismo A livello internazionale l UNWTO si èfatta carico di diverse azioni mirate a ridurre le differenze esistenti nei parametri e nelle metodologie di rilevazione dei dati e l elaborazione delle statistiche del turismo, nel 1994 le Nazioni Unite e l UNWTO hanno approvato le Raccomandazioni sulle statistiche del turismo I cui principi sono basati sulle definizioni di turismo e turista, mentre in ambito comunitario nel 1995 èstata varata la direttiva 95/57/CE relativa alla raccolta dei dati statistici nel settore del turismo

28 direttiva 95/57/CE La direttiva comunitaria ha inciso maggiormente nei processi interni degli istituti centrali di statistica, nell intento di armonizzare la raccolta dei dati di turismo negli Stati membri.

29 Italia In Italia l ISTAT, in collaborazione con l organizzazione pubblica del turismo centrale e periferica (ENIT, APT, ART) raccoglie, elabora e diffonde periodicamente i dati relativi al movimento turistico desumendoli dalle denunce periodiche delle strutture ricettive a loro volta rilevate dall organizzazione turistica periferica.

30 ISTAT Una volta raccolti ed elaborati, i dati vengono inseriti nel Compendio statistico italiano e nell Annuario statistico italiano, pubblicati annualmente. Il quadro delle informazioni statistiche del turismo dell ISTAT si completa con i dati dei trasporti e quelli inerenti i beni museali e culturali.

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32 FONTI STATISTICHE SUL TURISMO REGIONE VENETO ISTAT FEDERTURISMO FEDERALBERGHI OSSERVATORIO NAZIONALE DEL TURISMO TURISMO E FINANZA ISNART EUROSTAT EU htm ECTAA UNWT0

33 3. Metodi e tecniche per la misurazione delle attività 3.4 METODOLOGIE AVANZATE PER LA MISURAZIONE DEGLI IMPATTI ECONOMICI: IL TOURISM SATELLITE ACCOUNT

34 Tourism Satellite Account (1) Per la misurazione degli impatti economici di un sistema turistico sullo spazio in cui esso è ospitato, l UNWTO ha messo a punto dal 2000 il metodo denominato tourism satellite account (TSA).

35 Tourism Satellite Account (2) Il TSA fornisce: aggregati macroeconomici per descrivere le dimensioni e l importanza del turismo, quali il Valore Aggiunto Turistico (Tourism Value Added) ed il Prodotto Interno Lordo Turistico (Tourism GDP), coerenti con aggregati simili a livello di totale dell economia, e per altre attività produttive ed aree funzionali di interesse; dati dettagliati sui consumi dei visitatori, e come questa domanda si incontra con l offerta interna e le importazioni, integrate all interno di tavole derivate da quelle generali supply and use dei Conti Nazionali, a prezzi correnti e costanti; conti dettagliati della produzione delle branche turistiche, dati sull occupazione e sugli investimenti; informazioni di base richieste per lo sviluppo di modelli di impatto economico del turismo (a livello nazionale e sovranazionale) per la preparazione dell analisi del turismo market oriented; legame tra dati economici ed altre informazioni non monetarie sul turismo, quali il numero degli arrivi, la durata del soggiorno, lo scopo del viaggio, la modalità di trasporto, ecc.

36 Tourism Satellite Account (3) Il TSA infine, deve essere visto sotto due differenti prospettive: come un processo costruttivo per la standardizzazione internazionale di concetti, classificazioni, definizioni, tavole e aggregati, che saranno disponibili per valide comparazioni da paese a paese, tra gruppi di paesi, e che renda tali stime comparabili anche con altri aggregati e compilazioni macroeconomici riconosciuti internazionalmente; come un processo per guidare i paesi nello sviluppo dei loro sistemi statistici sul turismo e miranti a qualificare e quantificare l impatto sull economia.

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39 Friabilità Nonostante il quadro delineato presenti una situazione piuttosto friabile, è possibile riscontrare con una certa frequenza l utilizzazione di alcune variabili impiegate per la costruzione di modelli previsionali della domanda turistica domestica e internazionale.

40 Variabili di base per ottenere indicazioni previsionali sui flussi turistici 1. Reddito pro capite, indice dei prezzi al consumo e dei prezzi turistici; 2. Costo del viaggio all estero; 3. Tasso di cambio; 4. Tasso di occupazione.

41 Variabili esplicative 1. trasporti; 2. Tempo libero; 3. Organizzazione; 4. Percezione fisica della destinazione; 5. Trend di domanda; 6. Dummies (Costa e Manente,2000)

42 Indicatori della competitività turistica Per ciò che concerne la misurazione della qualità e della competitività dell offerta con riferimento alle destinazioni è possibile prendere in considerazione l adozione di alcuni indicatori della competitività turistica

43 Turisticità di un territorio (1) Per l elaborazione di questi indici sono stati messi a punto diversi metodi. Normalmente vengono individuati dei parametri messi in relazione con alcune variabili tipiche dell oggetto di analisi, in grado di fornire misurazioni relative alla turisticità di un territorio. Ad esempio: Il tasso di ricettività, che indica il numero di posti letto (pl) ogni abitanti; La densitàricettiva, che indica il numero di posti letto (pl) per kmq. Il tasso di turisticitàche misura il livello di "affollamento" turistico in un determinato periodo (anno o mese) indicando il numero di turistipresenti (P) ogni abitanti. La densitàturistica, ovvero il rapporto tra il numero di presenze (P) e la superficie del territorio che da il numero di turisti per kmq.

44 Turisticità di un territorio (2) Indici relativi alla destinazione turistica Arrivi (A) - numero di visitatori che raggiungono una data destinazione, indipendentemente dal tempo che vi rimarranno; Presenze (P) - ciascuna notte trascorsa dal turista in una data destinazione; Permanenza media (d) - valore medio delle notti trascorse dai turisti in una località r in un dato periodo; d = P / A * Problema di misurazione nel caso degli escursionisti Tasso di occupazione (To) rapporto tra presenze effettive e presenze potenziali di una struttura ricettiva o di una destinazione; ToL = P/pl x 365 Indice di saturazione (B) - rapporto tra il numero di presenze e la popolazione locale; B = P / (365 x L) B= /(5.000 x 365) = 54,8% mezzo turista per ogni residente ogni giorno

45 Turisticità di un territorio (3) Indici relativi alla località d origine del turista Propensione al viaggio (X) - percentuale di turisti (propensione netta - XN) e percentuale di viaggi (propensione lorda - XL) sul totale della popolazione; XN = T / N; XL = V / N Frequenza di viaggio (F) - numero medio di viaggi intrapresi dai turisti; F = V / T

46 La Spesa turistica (1) Somma delle spese effettuate dai visitatori per l'acquisto di beni e servizi utilizzati per e durante la vacanza, ovvero nel viaggio e nel soggiorno turistico Per comprendere meglio bisogna però distinguere tra: 1) beni e servizi di consumo acquistati in occasione del viaggio e del soggiorno (è la vera spesa turistica); 2) beni di consumo durevoli acquistati per fini turistici che possono avere un'utilizzazione ripetuta nell'arco di molti anni (sono anche denominati investimenti dei turisti) La definizione di spesa turistica esclude l'investimento dei turisti; E inoltre difficile distinguere i consumatori visitatori dagli altri consumatori Spesa turistica specifica: fatta in conseguenza del viaggio Spesa ordinaria: fatta anche in assenza del viaggio La spesa turistica specifica è la vera spesa per il prodotto turistico

47 La Spesa turistica (1) albergo casa carne pesce Servizi Serata spiaggia disco MARCO ANNA Ci sono ora turisti tipo Marco, che si fermano in media 2 giorni (quindi presenze), e turisti di turisti tipo Anna che si fermano 3 giorni (quindi presenze) albergo casa carne pesce spiaggia disco MARCO ANNA La spesa turistica si ottiene introducendo i prezzi unitari per ognuno dei beni e servizi venduti

48 La Spesa turistica (3) Sommando la spesa per riga si ottiene la spesa complessiva per una tipologia turistica in una data destinazione Sommando la spesa di tutte le righe, si ottiene la spesa turistica complessiva di tutte le tipologie turistiche presenti in quella destinazione Si può così ottenere la spesa turistica giornaliera per quella destinazione turistica: Sd = S/P ovvero Spesa complessiva/presenze O la spesa media individuale per quella destinazione turistica Sa = S/A ovvero Spesa complessiva/arrivi

49 Metodologie Tra le diverse metodologie, Gismondi (2005) propone la costruzione di indici di competitività o di turisticità del territorio ottenuti mediante l elaborazione di dati statistico-economici espressi sotto forma di indicatori territoriali dell attrattività turistica.

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