CARTA DEI SERVIZI COMUNITA ALLOGGIO CASA GIADA. Via Piana di Lanna Pontelandolfo (BN) Tel.fax
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- Evangelista Massari
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1 CARTA DEI SERVIZI COMUNITA ALLOGGIO CASA GIADA Via Piana di Lanna Pontelandolfo (BN) Tel.fax
2 PRINCIPI E FONDAMENTI La presente Carta dei servizi ha come fonte d ispirazione fondamentale gli articoli 2 e 3 della Costituzione Italiana e gli articoli 8, 10 comma 2, 14, 20, 24, 29, 30, 31, 32, 36, della Convenzione Internazionale sui diritti del fanciullo. La Carta dei Servizi è una garanzia nei confronti dei destinatari coinvolti, pre-vista dall art 13 della L. 328/00, per la realizzazione del sistema integrato di interventi e servizi sociali. DEFINIZIONE La Comunità di tipo familiare è una struttura avente dimensioni e caratteristiche funzionali ed organizzative orientate al modello relazionale della famiglia, con capienza massima di SEI utenti, tale da garantire, anche attraverso progetti individualizzati, una conduzione ed un clima educativamente significativi. FINALITÀ La Comunità di tipo familiare ha lo scopo di offrire un luogo in cui arricchire la conoscenza della persona come singola entità individuale che, con la sua unicità, si pone al confronto con diverse culture; gli adolescenti con i loro vissuti traumatici dovuti all abbandono del proprio Paese d origine e l approdo sul nostro territorio o per l allontanamento forzato dalla famiglia o per una serie di vissuti negativi riservati dalla vita, provano a ricostruire quei frammenti che, potenziati e arricchiti, permettano loro di costruire delle opportunità per il futuro.
3 1. ATTIVITÀ E SERVIZI EROGATI. La Comunità, improntata sul modello familiare, pone al centro della sua azione, lo sviluppo ed il rispetto della personalità del bambino/a affidato. Essa può ospitare 6 minori di ambo i sessi, dai 12 ai 18 anni, ma dispone di altri due posti per la pronta accoglienza. Nasce per rispondere al bisogno educativo dei minori in un ambiente appositamente progettato a misura di famiglia. La Comunità educativa di tipo familiare - garantisce le seguenti prestazioni e servizi: Assistenza tutelare diurna e notturna; Somministrazione pasti; Sostegno educativo all inserimento scolastico; Organizzazione e assistenza del tempo libero (attività sportive, ricreative e culturali); Il coinvolgimento e la partecipazione dei minori all organizzazione ed allo svolgimento delle attività quotidiane come occasioni educative. Inoltre, essa è dotata di linea telefonica abilitata e postazione personal computer completa con collegamento internet.
4 2. PROGETTO EDUCATIVO INDIVIDUALE E CARTELLA PERSONALE. Un Progetto educativo individuale, concordato con il Servizio Sociale sulla base di un inquadramento fisico, psicologico e sociale, congiunto, del minore è alla base dell inserimento in Comunità e andrà a costituire le finalità e gli obiettivi dei servizi e delle attività erogate. Questo Progetto educativo individuale è parte integrante di una Cartella Personale per ogni minore accolto in cui saranno costantemente annotati tutte le notizie e i dati riguardanti il minore stesso e in particolare: i necessari dati anagrafici; il nominativo ed il recapito telefonico dell ente locale che ha effettuato l inserimento, il nominativo del medico di base; i movimenti temporanei che comportino eventuali pernottamenti all esterno della comunità; le eventuali visite ricevute; e ogni altra informazione significativa. A questo proposito Casa Giada è dotata di un sistema informatizzato per la registrazione dei dati summenzionati e di rilevazione e documentazione dei processi di sviluppo dei minori accolti (cartella personale informatizzata), in grado, anche, di rispondere adeguatamente agli obblighi informativi. 3. MODALITÀ CON CUI VENGONO EFFETTUATE LE AMMISSIONI E LE DIMISSIONI. Le ammissioni e le dimissioni dei minori accolti nella Casa Famiglia vengono effettuate di concerto con i Servizi Sociali di riferimento. L ammissione avviene su proposta del Servizio Sociale che ha in carico il minore, sulla base di un inquadramento preliminare della sua condizione fisica, psicologica e sociale al quale segue una individuazione dei bisogni e delle necessità a cui rispondere. Verificata la compatibilità del minore al Progetto generale della Casa Giada si procede ad una valutazione congiunta con il Servizio e alla delineazione di un Programma Educativo individualizzato (PEI) concordato insieme. Tale programma individualizzato deve prevedere, anche se in prima ipotesi, gli obiettivi da raggiungere, i contenuti e le modalità d intervento, la durata temporale dell inserimento del minore in Comunità e gli obiettivi perseguiti. Una serie di incontri con il minore e, se presente e partecipe al Progetto individualizzato, con la sua famiglia, permetteranno di mettere a punto le condizioni preliminari all inserimento del minore nella Casa Famiglia. Periodicamente, in maniera programma, si procederà, insieme al Servizio Sociale inviante, a monitorare l inserimento del minore, i processi fisiologici, psicologici ed educativi in corso e i risultati progressivamente acquisiti.
5 A termine del Progetto individualizzato, o accertata l inopportunità di procedere con l inserimento in Casa Famiglia, in accordo con il Servizio inviante, si procederà alla dimissione del minore di concerto con i Servizi e con la famiglia, se presente al Progetto. 4. REGOLE DELLA VITA COMUNITARIA. Le regole della vita nella Comunità vanno intese come un occasione di crescita e di sviluppo cognitivo, emotivo e comportamentale del minore accolto e non come strumento educativocoercitivo o di controllo dei comportamenti. In questa prospettiva, i minori accolti saranno accompagnati alla elaborazione delle seguenti regole: a. al rispetto delle persone e delle cose che lo circondano; b. alla partecipazione alla vita comune; c. all esecuzione dei propri impegni personali. Ciò vuol dire che, oltre ciò che verrà disposto specificamente nei Progetti educativi individualizzati, concretamente, per tutti: 1. è assolutamente vietata la violenza e il danneggiamento volontario delle cose; 2. è condizione imprescindibile per la permanenza nella Comunità la partecipazione agli impegni e alle attività della vita in comune;
6 3. è, altresì, inderogabile l esecuzione dei propri impegni personali stabiliti nel proprio Progetto educativo individualizzato. 5. UTILIZZO DI ARREDI E SUPPELLETTILI PERSONALI. Ai minori accolti sarà garantito l utilizzo di arredi e di suppellettili persona-li, significativi dal punto di vista affettivo e storico per la persona, che potranno essere utilizzati secondo modalità e limiti determinati dagli effettivi spazi disponibili a ciascun minore. In ogni caso questi arredi e suppellettili non potranno essere sostitutivi degli arredi e dei suppellettili messi a disposizione dalla Comunità e non dovranno presentare rischi per l incolumità del minore stesso, come per le altre persone e per l abitazione. 6. MODALITÀ DI ACCESSO DI SOGGETTI ESTERNI ALLA STRUTTURA (PARENTI, VOLONTARI, ECC.) I parenti dei minori accolti potranno accedere alla Casa Famiglia, secondo quanto stabilito nel Progetto Educativo Individuale, previa autorizzazione del Servizio minori e/o dell autorità competente, in accordo con il Responsabile della Comunità familiare, a seguito di appuntamento e, di norma, nei pomeriggi dei giorni festivi. I volontari e/o altro personale in servizio civile volontario o con qualsiasi altra forma di collaborazione, potrà accedere alla Casa Famiglia secondo quanto concordato con il Coordinatore delle attività e a seguito di una formazione interna specifica messa a punto di comune accordo con lo stesso Coordinatore. 7. CONTRIBUTI ECONOMICI. A fronte dei servizi, delle attività e delle prestazioni sopra indicate è richiesto un contributo economico al Servizio Sociale o all Ente che provvede al pagamento. Tale contributo è stabilito all atto della stipula della Convenzione in retta giornaliera e subisce nel tempo gli adeguamenti in funzione degli aumenti del costo della vita. La retta giornaliera, è da intendersi forfetariamente relativa a tutte le spese di mantenimento quotidiane e ordinarie, coerenti con la vita della Casa Famiglia, compresi gli abbigliamenti, materiali ludici ed educativi, beni personali ed eventuali farmaci necessari alle normali malattie. Retta giornaliera: euro.
7 8. ATTIVITÀ E SERVIZI GARANTITI A RICHIESTA NON RICOMPRESI NELLA RETTA. Nell eventualità si rendessero necessarie altre spese straordinarie in relazione ad avvenimenti non coerenti con la vita della Casa Famiglia, non program-mate ne previste, o interventi, terapie e/o trattamenti specialistici, protesi, attrezzi speciali, spese legali, ecc.; queste spese potranno essere anticipate dalla Casa Famiglia, previa autorizzazione del Servizio Sociale o Ente inviante e corrispettivo rimborso a fronte di note giustificative. 9. ORGANIGRAMMA DEL PERSONALE. Il personale della struttura deve potere soddisfare l esigenza dei minori in un ottica di sostegno al suo sviluppo psico-fisico. Pertanto il gruppo minimo degli operatori sarà così costituito: 1 Sociologo, che ricopre la funzione di responsabile della struttura; 1 Terapista della riabilitazione, corresponsabile; 2 Educatori; 1 Operatore ausiliario per il governo della struttura e la preparazione dei pasti. Il personale della struttura può essere affiancato da altre figure di supporto provenienti dal volontariato. 10. COPERTURE ASSICURATIVE. Polizza assicurativa di copertura: RCO RCT. 1 Le figure professionali nella Comunità saranno di uno (operatore) a tre (minori) e quindi potenziato a seconda dell utenza di riferimento in quel preciso momento storico.
8 REGOLAMENTO di Casa GIADA La Comunità osserva il seguente regolamento: Il rispetto degli orari dei pasti, e di inizio e conclusione delle attività di laboratorio. L ordine e la pulizia delle stanze personali e di quelle comuni alle attività. Le stanze personali, se non con specifica e motivata richiesta, e solo alla presenza di un educatore della Comunità, non potranno essere frequentate dagli utenti del centro diurno, ma solo dai residenti. Le visite ai minori, da parte di genitori, parenti o amici, saranno consentite esclusivamente negli orari di pausa, salvo specifica autorizzazione da parte dell educatore. Le uscite dalla Comunità con familiari o parenti dovranno essere autorizzate esclusivamente dall educatore o, laddove necessario, dal Tribunale per i minorenni. Le singole uscite dalla Comunità sono concesse con specifica autorizzazione dell educatore di riferimento, da effettuare in gruppo o in base alle esigenze organizzative e ai bisogni collettivi. E assolutamente vietato introdurre nella Comunità bevande alcoliche, materiale di carattere pericoloso, nonché esercitare attività costituenti pericolo per l incolumità dei minori o di terzi frequentanti il Centro. La Direzione della Comunità si riserva il diritto dovere di richiedere il risarcimento dei danni eventualmente causati dai minori soggiornanti e dai frequentanti il centro diurno, ferme restando le eventuali responsabilità penali che saranno prontamente segnalate alla Autorità Competente. Inoltre, la Direzione provvederà alla immediata richiesta di trasferimento in altra struttura di coloro che non osserveranno le disposizioni del presente regolamento o che, in ogni caso, dovessero rendersi autori di atti nocivi e pregiudizievoli nei confronti di altri ospiti del Centro, di operatori e, più in generale, della struttura. La Direzione si riserva altresì il diritto di sospendere l erogazione di eventuali benefici concessi ai minori, laddove gli stessi non tengano un comportamento conforme alle regole del vivere civile, della buona educazione e delle norme stabilite dal regolamento interno. Agli operatori della Comunità è raccomandato il continuo controllo e vigilanza in merito all osservanza delle presenti disposizioni.
9 Come raggiungerci Da Napoli: autostrada Napoli Bari, uscita Benevento, superstrada per Campobasso, uscita Pontelandolfo. Da Benevento: Superstrada per Campobasso, uscita Pontelandolfo. Da Campobasso: Superstrada per Benevento, uscita Pontelandolfo. Via Piana di Lanna Pontelandolfo (BN) Tel.fax Coordinatrice: Dott.ssa Guerrera Tiziana
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