Le forme pensionistiche dei lavoratori dipendenti, autonomi e dei professionisti ELEMENTI CHE DETERMINANO L IMPORTO DI UNA PENSIONE CONTRIBUTIVA
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- Gianluigi Perini
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1 ELEMENTI CHE DETERMINANO L IMPORTO DI UNA PENSIONE CONTRIBUTIVA Contributi (numero e importo) Tasso di rivalutazione dei contributi Coefficiente di trasformazione del capitale in rendita (età al pensionamento) 1
2 COEFFICIENTI DI TRASFORMAZIONE DEL CAPITALE IN RENDITA C x = 1 a x Coefficiente di trasformazione di un capitale unitario in una rendita vitalizia annua, immediata, anticipata per un individuo di età x C f x = a x 1 + a f x Coefficiente di trasformazione di un capitale unitario in una rendita annua, immediata, anticipata erogata ad un individuo di età x e, successivamente al suo decesso, al suo eventuale coniuge superstite 2
3 COEFFICIENTI DI TRASFORMAZIONE DEL CAPITALE IN RENDITA q x =probabilità di morte tra l età x e l età x+1 n p x =probabilità di sopravvivere tra l età x e l età x+n =(1- q x ) (1-q x+1 ) (1-q x+2 ) (1-q x+n-1 ) n= 0,1,., -x 0 p x 1 p x 2 p x 3 p x -x-1 p x x-1 -x q x q x+1 q x+2 q x+3 q -1=1 = (1 1 n + i) Fattore di attualizzazione 3
4 COEFFICIENTI DI TRASFORMAZIONE DEL CAPITALE IN RENDITA IPOTESI DEMOGRAFICHE: probabilità di eliminazione per morte (TAVOLE DI MORTALITÀ), probabilità di lasciare famiglia, famiglia media ecc. FINANZIARIE: tasso precontato di rendimento del capitale (TASSO TECNICO) 4
5 COEFFICIENTI DI TRASFORMAZIONE DEL CAPITALE IN RENDITA TAVOLE DI MORTALITÀ Tavole per contemporanei: ad esempio predisposte sulla base di un censimento, descrivono il fenomeno della mortalità alle varie età presenti in un certo momento, tenendo conto dell esperienza subita in un determinato anno da generazioni diverse Tavole per generazioni: descrivono il fenomeno della mortalità per la stessa generazione, al variare dell età Tavole proiettate (usate dalle compagnie): descrivono una stima del futuro andamento della mortalità, sono predisposte per generazioni omogenee 5
6 COEFFICIENTI DI TRASFORMAZIONE DEL CAPITALE IN RENDITA TAVOLE DI MORTALITÀ q x =probabilità di morte tra l età x e l età x+1 l x =numero di sopravviventi all età x da una generazione fittizia di nati l x+1 =l x (1-q x ) d x =numero di decessi tra il compleanno x e x+1 d x =l x q x L x =numero di individui in età x (anni compiuti) L x =1/2 (l x +l x+1 ) e x =speranza di vita e x =(L x +L x+1 +.+L +1 ) 6
7 COEFFICIENTI DI TRASFORMAZIONE DEL CAPITALE IN RENDITA TAVOLE DI MORTALITÀ Età lx Decessi qx per mille Lx ex Età lx Decessi qx per mille Lx ex ,6 13, , ,6 141, , ,8 14, , ,5 167, , ,7 15, , ,1 193, , ,2 16, , ,8 213, , ,1 18, , ,4 225, , ,0 20, , ,1 228, , ,6 23, , ,1 237, , ,9 26, , ,3 251, , ,8 28, , ,7 268, , ,2 32, , ,4 280, , ,2 36, , ,8 294, , ,0 40, , ,2 314, , ,2 44, , ,9 345, , ,1 50, , ,6 387, , ,0 55, , ,6 419, , ,6 63, , ,8 454, , ,7 71, , ,1 488, , ,8 78, , ,2 525, , ,5 87, , ,7 572, , ,1 98, , ,2 620, , ,2 106, , ,7 739, , ,4 113, , ,3 994, , ,4 124, , , , ,00 7
8 COEFFICIENTI DI TRASFORMAZIONE DEL CAPITALE IN RENDITA TAVOLE DI MORTALITÀ SPERANZA DI VITA ISTAT 92 ISTAT 02 ISTAT 06 ISTAT 07 IPS55 età M F M F M F M F M F 30 45,5 51,4 48,2 53,7 49,4 54,6 49,6 54,6 55,6 59, ,2 41,7 38,7 43,9 39,8 44,8 40,0 44,8 45,9 49, ,0 32,2 29,4 34,4 30,5 35,2 30,7 35,2 36,3 39, ,7 23,2 20,7 25,2 21,8 26,0 21,9 26,0 26,9 30, ,1 18,9 16,9 20,8 17,8 21,6 17,9 21,6 22,5 25,7 75 9,1 11,3 10,3 12,8 10,7 13,4 10,7 13,3 14,4 16,9 85 4,8 5,6 5,6 6,6 5,6 6,9 5,6 6,8 7,9 9,3 8
9 COEFFICIENTI DI TRASFORMAZIONE DEL CAPITALE IN RENDITA TASSO TECNICO E IL TASSO DI RENDIMENTO PRECONTATO (IPOTESI DI ANTICIPO DI RENDIMENTO SUL CAPITALE RESIDUO) all aumentare del tasso tecnico diminuisce il valore attuale medio della rendita quindi aumenta il coefficiente di trasformazione (reciproco) MAGGIORE È IL TASSO TECNICO MAGGIORE È LA RENDITA INIZIALE, MINORE SARÀ LA RIVALUTAZIONE DELLA STESSA il tasso di rivalutazione della rendita è al netto del tasso tecnico 9
10 COEFFICIENTI DI TRASFORMAZIONE DEL CAPITALE IN RENDITA C x = 1 a x Coefficiente di trasformazione di un capitale unitario in una rendita vitalizia annua, immediata, anticipata per un individuo di età x C f x = a x 1 + a f x Coefficiente di trasformazione di un capitale unitario in una rendita annua, immediata, anticipata erogata ad un individuo di età x e, successivamente al suo decesso, al suo eventuale coniuge superstite 10
11 COEFFICIENTI DI TRASFORMAZIONE DEL CAPITALE IN RENDITA Valore attuale medio di una rendita annua vitalizia immediata anticipata a x l 1 ω x 1 x r = + r= 0 lx (1 + i) r i = tasso di attualizzazione l x = numero di sopravviventi all età x ω= età limite della tavola di mortalità 11
12 COEFFICIENTI DI TRASFORMAZIONE DEL CAPITALE IN RENDITA a f x Valore attuale medio di una rendita annua reversibile l ω x 1 ω x c r 1 ved x r ved ved x r t c = + qx r x r α θ + r ved r= 0 lx (1 + i) t= 0 lx+ r+ c (1 + 1 l 1 i) t i = tasso di attualizzazione l x = numero di sopravviventi di età x l x ved = numero di sopravviventi di età x appartenenti alla collettività dei vedovi ω = età limite della tavola di mortalità q x = probabilità di morte di un individuo di età x α ved ved θ x+r = aliquota di reversibilità del vedovo = probabilità di avere coniuge per un individuo di età x c = ipotesi di differenza di età fra l individuo e il coniuge superstite ( es. -3 per superstiti femmine, +3 per superstiti maschi 12
13 COEFFICIENTI DI TRASFORMAZIONE DEL CAPITALE IN RENDITA ESEMPI VALORE ATTUALE MEDIO RENDITA PER MASCHIO 65-ENNE annua immediata anticipata frazionata 13 rate COEFFICIENTE DI TRASFORMAZIONE 0% 1,5% 2% 0% 1,5% 2% ISTAT 02 16,878 14,536 13,871 ISTAT 02 5,925% 6,879% 7,209% ISTAT 07 17,864 15,300 14,575 ISTAT 07 5,598% 6,536% 6,861% IPS55 22,455 18,669 17,625 IPS55 4,453% 5,356% 5,674% 13
14 COEFFICIENTI DI TRASFORMAZIONE DEL CAPITALE IN RENDITA ESEMPI VALORE ATTUALE MEDIO RENDITA ANNUA IMMEDIATA ANTICIPATA FRAZIONATA 13 MASCHI - FEMMINE ETÀ 65 ANNI Tasso 0% M F Differenza ISTAT 02 16,878 20,824 +3,946 ISTAT 07 17,864 21,557 +3,693 IPS55 22,455 25,696 +3,241 14
15 COEFFICIENTI DI TRASFORMAZIONE DEL CAPITALE IN RENDITA ESEMPI VALORE ATTUALE MEDIO RENDITA ANNUA IMMEDIATA ANTICIPATA FRAZIONATA 13 MASCHI - FEMMINE ETÀ 65 ANNI COMPONENTE DIRETTA E ASS.NE DI FAMIGLIA Tasso 0%-TAVOLA ISTAT 2002 M F Differenza RENDITA DIRETTA 16,878 20,824 +3,946 ASS.NE DI FAMIGLIA 5,123 0,581-4,542 TOTALE 22,001 21,405-0,593 15
16 COEFFICIENTI DI TRASFORMAZIONE DEL CAPITALE IN RENDITA Riferimenti legislativi Legge n.335/95 - (art.1 c.11) Sulla base delle rilevazioni demografiche e dell'andamento effettivo del tasso di variazione del PIL di lungo periodo rispetto alle dinamiche dei redditi soggetti a contribuzione previdenziale, rilevati dall'istat, il Ministro del lavoro e della previdenza sociale, sentito il Nucleo di valutazione di cui al comma 44, di concerto con il Ministro del tesoro, sentite le competenti Commissioni parlamentari e le organizzazioni sindacali dei datori di lavoro e dei lavoratori maggiormente rappresentative sul piano nazionale, ridetermina, ogni dieci anni, il coefficiente di trasformazione previsto al comma 6. Legge n.247/07 - (art.1 c.15) All articolo 1, comma 11, della legge 8 agosto 1995, n. 335, le parole da: «il Ministro del lavoro» fino alla fine del comma sono sostituite dalle seguenti: «con decreto del Ministero del lavoro e della previdenza sociale, di concerto con il Ministero dell economia e delle finanze, è rideterminato ogni tre anni il coefficiente di trasformazione previsto al comma 6» 16
17 COEFFICIENTI DI TRASFORMAZIONE DEL CAPITALE IN RENDITA Coefficienti ex l. n. 335/1995 in vigore fino al Mortalità: ISTAT1990 (M/F) (disponibile sito web ISTAT) Prob. lasciare famiglia: INPS (1989) Prob. seconde nozze: INPS (1989) Differenza età coniuge : 3 anni (-3 se dante causa m. +3 se dante causa f.) Composizione nucleo familiare: coniuge solo Tasso tecnico = 1,5% Correzione frazionamento bimestrale: solo sul dante causa 17
18 COEFFICIENTI DI TRASFORMAZIONE DEL CAPITALE IN RENDITA Coefficienti ex l.n. 247/2007 in vigore dall Mortalità: ISTAT 2002 (M/F) (disponibile sito web ISTAT) Prob. lasciare famiglia: ISTAT 2002 Prob.seconde nozze: ISTAT 2002 Differenza età coniuge : ISTAT 2002 Composizione nucleo familiare: coniuge solo Tasso tecnico = 1,5% Correzione frazionamento mensile: solo sul dante causa 18
19 COEFFICIENTI DI TRASFORMAZIONE DEL CAPITALE IN RENDITA Differenza media di età dei coniugi per età del dante causa Età dante causa media Marito dante causa Moglie superstite (a) 3,55 3,56 3,57 3,58 3,59 3,61 3,63 3,65 3,68 3,60 Moglie dante causa Marito superstite (b) 3,51 3,49 3,47 3,45 3,42 3,39 3,35 3,31 3,25 3,40 (a) Da sottrarre all età del dante causa (b) Da sommare all età del dante causa Fonte: Nucleo di valutazione della spesa previdenziale: Delibera n. 9 del 26/07/
20 COEFFICIENTI DI TRASFORMAZIONE DEL CAPITALE IN RENDITA Andamento dei tassi di capitalizzazione rispetto ad alcune variabili economiche Anno PIL a prezzi correnti (*) Variazione nominale PIL % PIL ai prezzi del 1995 (**) Dinamica reale PIL (***) % Tassi annui capit. Indice istat (****) % Rendimento medio annuo lordo BTP % media ,4 4,5 4,6 3,3 5,3 4,5 3,5 3,2 3,9 4, ,1 2,0 1,8 1,7 3,0 1,8 0,4 0,3 1,2 1,47 6,21 5,59 5,36 5,65 5,18 4,78 4,37 4,16 3,93 5,03 (*) milioni di euro dal 1999; milioni di eurolire per gli anni precedenti (**) milioni di eurolire 1995 (***) dinamica reale = variazioni % di quantità anno/anno-1 del PIL costante (****) indice generale dei prezzi al consumo per le famiglie degli operai e degli impiegati esclusi i tabacchi 3,9 1,7 1,8 1,6 2,6 2,7 2,4 2,5 2,0 2,36 8,85 6,55 4,62 4,19 5,35 4,72 4,44 3,58 3,59 5,10 Fonte: Nucleo di valutazione della spesa previdenziale: Delibera n. 9 del 26/07/
21 COEFFICIENTI DI TRASFORMAZIONE DEL CAPITALE IN RENDITA REVISIONE Prima rideterminazione con effetto da 1 gen 2010 Età L.n.335/95 L.n.247/07 Diminuzione 57 4,720% 4,419% 6,38% 58 4,860% 4,538% 6,63% 59 5,006% 4,664% 6,83% 60 5,163% 4,798% 7,07% 61 5,334% 4,940% 7,39% 62 5,514% 5,093% 7,64% 63 5,706% 5,257% 7,87% 64 5,911% 5,432% 8,10% 65 6,136% 5,620% 8,41% 21
22 COEFFICIENTI DI TRASFORMAZIONE DEL CAPITALE IN RENDITA Confronto tra nuovi e vecchi divisori Età al pensionamento Rideterminazione Divisore per pensione diretta Prima della rideterminazione Differenza Rideterminazione Divisore per pensione superstiti Prima della rideterminazione Differenza 57 20,829 19,203 1,626 1,798 1,972-0, ,241 18,616 1,625 1,795 1,954-0, ,650 18,030 1,620 1,790 1,934-0, ,061 17,445 1,616 1,782 1,910-0, ,469 16,861 1,608 1,772 1,882-0, ,873 16,278 1,595 1,761 1,852-0, ,276 15,699 1,577 1,747 1,819-0, ,676 15,122 1,554 1,733 1,782-0, ,076 14,549 1,527 1,717 1,743-0,026 Fonte: Nucleo di valutazione della spesa previdenziale: Delibera n. 9 del 26/07/
23 COEFFICIENTI DI TRASFORMAZIONE DEL CAPITALE IN RENDITA Considerazioni Incompletezza della componente superstiti: non si tiene conto della varietà di composizione del nucleo superstite e della conseguente diversa misura delle prestazioni (Es.:coniuge con uno o più orfani, orfani inabili, uno o più orfani soli) Assenza della correzione per frazionamento nella componente superstiti (con conseguente piccola sopravalutazione del divisore) Necessità di approfondimento delle modalità di costruzione di alcune basi tecniche utilizzate nel calcolo (Probabilità di lasciar famiglia, seconde nozze, età del coniuge) 23
24 COEFFICIENTI DI TRASFORMAZIONE DEL CAPITALE IN RENDITA Considerazioni sulla revisione L aggiornamento dei coefficienti è un automatismo che assicura nel tempo la sostenibilità del sistema, determinando la corrispettività fra la pensione erogata e il montante accantonato (sia pure virtualmente). Decreto CASSE art.6 c.5. - Per gli Enti per i quali si applichi il calcolo delle prestazioni con il sistema contributivo di cui all'art. 1 della legge 8 agosto 1995, n. 335, le proiezioni devono tenere conto dell'aggiornamento periodico dei coefficienti di trasformazione, uniformandosi ai criteri previsti nel sistema generale. E necessario che l aggiornamento sia effettuato a livello generale e riguardi anche le età superiori a 65 anni. La revisione deve tener conto delle dinamiche delle grandezze macroeconomiche e demografiche implicite nel calcolo dei coefficienti. 24
25 CARATTERISTICHE DEI SISTEMI PENSIONISTICI EFFICIENZA EQUITÀ RAGIONEVOLEZZA Un sistema pensionistico deve essere efficiente, ossia sostenibile e adeguato, e per far questo deve impiegare in modo equo una quantità ragionevole di risorse individuali e collettive 25
26 ADEGUATEZZA DELLA PENSIONE L ADEGUATEZZA NELLA UE PENSIONE ADEGUATA = PENSIONE CHE PREVIENE L ESCLUSIONE SOCIALE E CONSENTE DI MANTENERE UN TENORE DI VITA ACCETTABILE qobiettivo 1: prevenire l esclusione sociale qobiettivo 2: consentire il mantenimento di un tenore di vita adeguato qobiettivo 3: promuovere la solidarietà 26
27 ADEGUATEZZA DELLA PENSIONE L ADEGUATEZZA NELL INPS q TRATTAMENTO MINIMO q AUMENTO AL MILIONE q LA QUATTORDICESIMA 27
28 ADEGUATEZZA DELLA PENSIONE TRATTAMENTO MINIMO MISURA: importo minimo mensile 2010 euro 460,97 reddito annuo personale 2010 da euro 5.992,61 a euro ,22 reddito annuo coppia 2010 da euro ,83 a euro ,44 CONDIZIONI: 1) non esistono altri redditi irpef di importo superiore al doppio del minimo 2) l importo della coppia (pensionato + coniuge) non supera l importo annuo di quattro volte il minimo Esempio- pensione mensile: euro 150, reddito personale annuo: euro Calcolo integrazione: , =1.985,22/13=152,71 Totale pensione dopo integrazione: 302,71 ATTENZIONE: La legge n.335 del 1995 esclude che si applichi ancora il beneficio dell'integrazione al trattamento minimo nel caso di pensione contributiva. Chi ha iniziato a lavorare per la prima volta dopo il 31 dicembre 1995 non può più avere la pensione al minimo: la rendita è rapportata ai contributi versati, senza alcuna integrazione. 28
29 ADEGUATEZZA DELLA PENSIONE MAGGIORAZIONE FINO A UN MILIONE Introdotto dal 1 gennaio 2002 Misura nel 2010: euro 597,41 A chi: titolari di pensione a carico dell'ago (dip e aut.), della gestione speciale per i lavoratori delle miniere, cave e torbiere, dei fondi esclusivi e sostitutivi dell'ago; titolari di pensione sociale, di assegno sociale, di prestazioni assistenziali (invalidi civili, sordomuti e ciechi civili). Requisiti: almeno 70 anni (riducibili a 65 anni, nella misura di un anno di età ogni cinque anni di contribuzione), redditi personali nel 2010 inferiori a euro 7.766,33 annui, redditi di coppia per il 2010 inferiori a euro ,22 annui. Attenzione: Se i redditi posseduti sono inferiori a tali limiti, la maggiorazione viene concessa in misura tale da non far superare i limiti stessi. 29
30 ADEGUATEZZA DELLA PENSIONE QUATTORDICESIMA Introdotto: l. 127/2007 SOMMA UNA TANTUM NELL ANNO Requisiti: età: pari o superiore a 64 anni; reddito personale differente per fasce di contribuzione (esclusi quelli derivanti da assegni per nucleo familiare/assegni familiari e da indennità di accompagnamento; il reddito da casa di abitazione; il TFR e le competenze arretrate sottoposte a tassazione separata). Misura: Se pensionato da lavoro dipendente: fino a 15 anni di anzianità contributiva, 336 euro; da 15 a 25 anni di anzianità contributiva, 420 euro; con più di 25 anni di anzianità contributiva, 504 euro. Se pensionato da lavoro autonomo: fino a 18 anni di anzianità contributiva, 336 euro; da 18 a 28 anni di anzianità contributiva, 420 euro; con più di 28 anni di anzianità contributiva, 504 euro. 30
31 ADEGUATEZZA DELLA PENSIONE SECONDO LO STATO LA PENSIONE MINIMA MENSILE E COMPRESA TRA CIRCA 600 EURO E 922 EURO MA IL LIVELLO DI ADEGUATEZZA DELLA PENSIONE PROPOSTO DALLO STATO E UN LIVELLO MINIMO E RAPPRESENTA IL LIMITE SOTTO IL QUALE SI RIENTRA NELLA SOGLIA DI POVERTA UNA MISURA DELL ADEGUATEZZA DELLA PENSIONE NON PUO PRESCINDERE DAL LIVELLO DI RETRIBUZIONE/REDDITO DEL PERIODO DI ATTIVITA 31
32 ADEGUATEZZA DELLA PENSIONE TASSO DI SOSTITUZIONE Tasso di sostituzione = rapporto tra pensione al momento del collocamento a riposo e retribuzione/reddito immediatamente precedente l accesso al pensionamento è un parametro che indica la variazione del reddito nel passaggio da attivo a pensionato, e quindi in quale misura il lavoratore potrà mantenere il suo tenore di vita, al momento di andare in pensione 32
33 ADEGUATEZZA DELLA PENSIONE MISURA DELTASSO DI SOSTITUZIONE Ipotesi: Età ingresso: 30 anni Anni contribuzione: 35 Retribuzione iniziale: euro Tasso annuo di inflazione: 2% annuo Tasso annuo rivalutazione reddito: carriera bassa=2%, carriera media=3,5%, carriera alta=5,0% Metodo di calcolo retributivo: Tutto Quota A Metodo di calcolo contributivo: Aliquota contribuzione: 33% Variazione PIL: fonte RGS Tipo calcolo Retrib.5 anni Retrib.35 anni Contributivo TASSI DI SOSTITUZIONE LORDI carriera bassa carriera media 70,0% 66,0% 70,0% 55,2% 78,9% 61,0% carriera alta 56,1% 42,7% 48,3% 33
34 ADEGUATEZZA DELLA PENSIONE MISURA DELL ALIQUOTA DI RENDIMENTO ANNUO DELLA PENSIONE Ipotesi: Età ingresso: 30 anni Anni contribuzione: 35 Retribuzione iniziale: euro Tasso annuo di inflazione: 2% annuo Tasso annuo rivalutazione reddito: carriera bassa=2%, carriera media=3,5%, carriera alta=5,0% Metodo di calcolo retributivo: Tutto Quota A Metodo di calcolo contributivo: Aliquota contribuzione: 33% Variazione PIL: fonte RGS Tipo calcolo Retrib.5 anni Retrib.35 anni Contributivo TASSI DI SOSTITUZIONE LORDI carriera bassa carriera media 2,0% 1,9% 2,0% 1,6% 2,3% 1,7% carriera alta 1,6% 1,2% 1,4% 34
35 ADEGUATEZZA DELLA PENSIONE MISURA DEL TASSO DI SOSTITUZIONE Ipotesi: Età ingresso: 30 anni Anni contribuzione: 35 Reddito iniziale: euro Tasso annuo di inflazione: 2% annuo Tasso annuo rivalutazione reddito: carriera bassa=2%, carriera media=3,5%, carriera alta=5,0% Metodo di calcolo: contributivo Variazione PIL: fonte RGS TASSI DI SOSTITUZIONE LORDI Aliq. Contr carriera bassa carriera media carriera alta 1% 2,4% 1,8% 1,5% 10% 23,9% 18,5% 14,7% 20% 47,8% 37,0% 29,3% 30% 71,7% 55,4% 44,0% 35
36 ADEGUATEZZA DELLA PENSIONE TASSO DI SOSTITUZIONE NETTO E LORDO Tasso di sostituzione al lordo del prelievo fiscale e contributivo: pensione iniziale/reddito lordo finale Tasso di sostituzione al netto del prelievo fiscale e contributivo: (pensione iniziale IRPEF - eventuale contributo solidarietà previdenziale) /(Reddito lordo finale IRPEF - contributo previdenziale (comprensivo di eventuale solidarietà)) Aumento del tasso di sostituzione dal lordo al netto: 20% SE I CONTRIBUTI VERSATI intorno al 10% 45% SE I CONTIRBUTI VERSATI intorno al 30% 36
37 ADEGUATEZZA DELLA PENSIONE MISURA DEL TASSO DI SOSTITUZIONE Ipotesi: Età ingresso: 30 anni Anni contribuzione: 35 Reddito iniziale: euro Tasso annuo di inflazione: 2% annuo Tasso annuo rivalutazione reddito: carriera bassa=2%, carriera media=3,5%, carriera alta=4,5% Metodo di calcolo: contributivo Variazione PIL: fonte RGS TASSI DI SOSTITUZIONE LORDI TASSI DI SOSTITUZIONE NETTI Aliq. Contr carriera bassa carriera media carriera alta Aliq. Contr carriera bassa carriera media carriera alta 1% 2,4% 1,8% 1,5% 1% 2,5% 2,1% 1,7% 10% 23,9% 18,5% 14,7% 10% 27,2% 22,5% 18,9% 20% 47,8% 37,0% 29,3% 20% 60,9% 49,4% 41,1% 30% 71,7% 55,4% 44,0% 30% 102,3% 82,0% 66,4% 37
38 ADEGUATEZZA DELLA PENSIONE SCOPO DEL CALCOLO DEL TASSO DI SOSTITUZIONE 1. Verificare l adeguatezza delle prestazioni 2. Verifica degli effetti dei cambiamenti della normativa nel tempo 3. Analisi delle differenze fra le diverse generazioni di nuovi pensionati 38
39 ADEGUATEZZA DELLA PENSIONE L AGEDUATEZZA DELLE PRESTAZIONI NEL DM 29 NOV 2007 Art. 4 Adeguatezza delle prestazioni 1. Al fine di verificare l adeguatezza delle prestazioni, il bilancio tecnico deve essere correlato dall analisi dei tassi di sostituzione, al lordo e al netto del prelievo fiscale e contributivo, calcolati con parametri coerenti con le ipotesi demografiche e macroeconomiche sottostanti la proiezione degli equilibri finanziari di medio e lungo periodo di cui all art. 2. Il calcolo dei tassi di sostituzione deve coprire l intero periodo di previsione, con cadenza almeno decennale, e deve essere effettuato per alcune figure tipo particolarmente significative, fra le quali, in ogni caso, quelle riferite ai soggetti che accedono al pensionamento con i requisiti minimi di età e di contribuzione, rispettivamente, per il pensionamento di anzianità e di vecchiaia previsti dall ordinamento dell Ente. 39
40 ADEGUATEZZA DELLA PENSIONE IPOTESI PER CALCOLO TASSO SOSTITUZIONE Reddito iniziale Reddito finale (linea reddituale) Età e epoca di ingresso Età e epoca di uscita Inflazione PIL 40
41 ADEGUATEZZA DELLA PENSIONE LE TENDENZE DI MEDIO-LUNGO PERIODO DEL SISTEMA PENSIONISTICO E SOCIO-SANITARIO 2009 (RGS) Tab. 6.1.a: analisi di sensitività del tasso di sostituzione lordo della previdenza obbligatoria scenario nazionale base (%) Età al pensionamento: Anzianità contributiva: Ipotesi base: 63 anni 35 anni Tasso di var. nominale retrib./reddito individuale: Reddito finale: produttività per occupato dal % retrib.riferimento Retrib. riferimento per il 2008: Retrib riferimento per gli anni precedenti il 2008: dati medi di contabilità nazionale 41
42 ADEGUATEZZA DELLA PENSIONE Tab. 6.1.a: analisi di sensitività del tasso di sostituzione lordo della previdenza obbligatoria scenario nazionale base dipendenti privati - (%) Ipotesi base 63 anni/35 anni 68,7 60,1 55,0 52,4 51,8 50,8 Età 65 anni 60 anni 68,7 68,7 62,6 56,9 58,4 50,8 55,5 48,3 54,8 47,9 53,7 47,1 Anzianità contributiva 30 anni 40 anni 59,0 78,4 50,4 69,8 46,5 64,5 45,2 59,8 44,4 58,9 43,6 58,1 Dinamica retributiva PIL per occupato -0,5% PIL per occupato +0,5% 68,7 68,7 61,8 58,4 58,7 51,6 56,8 48,4 56,3 47,8 55,2 46,9 Età/anzianità contributiva 65 anni/40 anni 78,4 72,3 67,8 63,4 62,4 61,4 LE TENDENZE DI MEDIO-LUNGO PERIODO DEL SISTEMA PENSIONISTICO E SOCIO-SANITARIO 2009 (RGS) 42
43 ADEGUATEZZA DELLA PENSIONE Tab. 6.1.a: analisi di sensitività del tasso di sostituzione lordo della previdenza obbligatoria scenario nazionale base autonomi - (%) Ipotesi base 63 anni/35 anni 67,9 44,2 34,1 31,8 31,4 30,9 Età 65 anni 60 anni 67,9 67,9 45,7 42,3 36,1 31,5 33,7 29,3 33,3 29,1 32,6 28,6 Anzianità contributiva 30 anni 40 anni 58,4 77,4 34,9 53,5 28,2 43,4 27,4 36,3 27,0 35,8 26,5 35,2 Dinamica retributiva PIL per occupato -0,5% PIL per occupato +0,5% 67,9 67,9 45,6 42,9 36,4 32,0 34,5 29,4 34,2 29,0 33,5 28,5 Età/anzianità contributiva 65 anni/40 anni 77,4 55,0 45,4 38,5 37,9 37,3 LE TENDENZE DI MEDIO-LUNGO PERIODO DEL SISTEMA PENSIONISTICO E SOCIO-SANITARIO 2009 (RGS) 43
44 ADEGUATEZZA DELLA PENSIONE Tab. 6.2.a: Tasso di sostituzione della previdenza obbligatoria al netto dell effetto fiscale e contributivo scenario nazionale base dipendenti privati senza coniuge a carico - (%) Retribuzione finale in % della retribuzione di riferimento Tasso di sostituzione lordo ,7 60,1 55,0 52,4 51,8 50, ,3 59,1 55,0 52,4 51,8 50, ,3 56,7 54,8 52,4 51,8 50,8 Tasso di sostituzione netto 50 79,9 72,4 68,9 65,6 64,8 63, ,0 70,9 66,2 63,7 63,2 62, ,2 69,9 65,1 62,5 61,9 61, ,3 71,5 66,2 63,5 62,8 61, ,4 70,7 66,9 64,5 63,9 62, ,3 66,7 64,8 62,5 61,9 61,0 LE TENDENZE DI MEDIO-LUNGO PERIODO DEL SISTEMA PENSIONISTICO E SOCIO-SANITARIO 2009 (RGS) 44
45 ADEGUATEZZA DELLA PENSIONE Tab. 6.2.a: Tasso di sostituzione della previdenza obbligatoria al netto dell effetto fiscale e contributivo scenario nazionale base autonomi senza coniuge a carico - (%) Reddito finale in % della retribuzione di riferimento Tasso di sostituzione lordo 50 67,9 46,2 36,6 33,5 33,0 32, ,9 44,2 34,1 31,8 31,4 30, ,9 44,2 34,1 31,8 31,4 30, ,9 44,2 34,1 31,8 31,4 30, ,6 43,3 34,1 31,8 31,4 30, ,5 37,5 29,9 31,8 31,4 30,9 Tasso di sostituzione netto 50 94,5 69,2 54,7 50,1 49,4 48, ,9 64,4 53,0 49,4 48,8 47, ,6 62,3 51,1 48,5 48,1 47, ,7 61,3 49,5 46,8 46,3 45, ,8 61,1 49,7 46,9 46,5 45, ,0 52,2 43,2 47,1 46,6 45,9 LE TENDENZE DI MEDIO-LUNGO PERIODO DEL SISTEMA PENSIONISTICO E SOCIO-SANITARIO 2009 (RGS) 45
46 LA SOSTENIBILITÀ DEI SISTEMI PENSIONISTICI I sistemi pensionistici a ripartizione e a capitalizzazione Gli indicatori della sostenibilità Misure finalizzate alla sostenibilità 46
47 I SISTEMI PENSIONISTICI A RIPARTIZIONE E A CAPITALIZZAZIONE SISTEMA TECNICO FINANZIARIO DI GESTIONE = METODO CON CUI SI VUOLE REALIZZARE L EQUILIBRIO ATTUARIALE 1. SISTEMA DI RIPARTIZIONE: RIPARTIZIONE PURA RIPARTIZIONE DEI CAPITALI DI COPERTURA 2. SISTEMA DI CAPITALIZZAZIONE: COLLETTIVA INDIVIDUALE 47
48 I SISTEMI PENSIONISTICI A RIPARTIZIONE E A CAPITALIZZAZIONE SISTEMA DELLA RIPARTIZIONE Si fonda sul principio di fronteggiare gli oneri maturati in un certo periodo (ad es. un anno, dieci anni ecc.) con il gettito contributivo dello stesso periodo. Ripartizione pura : l equilibrio attuariale è stabilito tra i contributi del periodo e le rate di pensione da erogare nello stesso periodo (assenza di riserve). Ripartizione dei capitali di copertura : l equilibrio attuariale è stabilito tra i contributi del periodo e il valor capitale delle rendite insorte nello stesso periodo; per valore capitale si intende la somma necessaria per poter garantire al beneficiario il pagamento della pensione dall epoca della sua insorgenza al momento dell estinzione (riserva dei pensionati). 48
49 I SISTEMI PENSIONISTICI A RIPARTIZIONE E A CAPITALIZZAZIONE SISTEMA DELLA RIPARTIZIONE RELAZIONE DI EQUILIBRIO p * P = a * r * N con p = pensione media P = numero pensionati a = aliquota contributiva r = reddito medio da lavoro N = numero lavoratori 49
50 I SISTEMI PENSIONISTICI A RIPARTIZIONE E A CAPITALIZZAZIONE SISTEMA DELLA CAPITALIZZAZIONE mutualità: si realizza IN gruppi di rischi omogenei solidarietà: si realizza TRA gruppi di rischi eterogenei Si fonda sul principio di equilibrio attuariale tra il gettito contributivo e gli oneri previsti, riferito o al singolo individuo ( capitalizzazione individuale ), oppure alla collettività assicurata e pensionata ( capitalizzazione collettiva ). La capitalizzazione collettiva può riguardare una o più generazioni di iscritti; per generazione si può intendere la collettività costituita dagli iscritti presenti ad una certa epoca o la collettività costituita dai nuovi iscritti in un certo anno. 50
51 I SISTEMI PENSIONISTICI A RIPARTIZIONE E A CAPITALIZZAZIONE SISTEMA DELLA CAPITALIZZAZIONE Capitalizzazione individuale: basata sul principio di equità individuale; sistema adottato per le polizze di assicurazione; mutualità tra soggetti appartenenti a gruppi omogenei di rischio; non permette di estrinsecare una delle funzioni fondamentali delle assicurazioni sociali, che è la solidarietà tra tutti i partecipanti. Capitalizzazione collettiva: l equilibrio della gestione è stabilito eguagliando il gettito contributivo (calcolato con un aliquota media uguale per tutti o differenziata per particolari categorie) e gli oneri previsti per l intera collettività presente e futura fino alla chiusura della gestione; non si tratta di una somma di capitalizzazioni individuali; sono presenti mutualità e solidarietà. La capitalizzazione negli Enti del l.lgs. n.103/
52 I SISTEMI PENSIONISTICI A RIPARTIZIONE E A CAPITALIZZAZIONE SISTEMA DELLA CAPITALIZZAZIONE prevede l accantonamento durante la vita lavorativa delle somme necessarie per l erogazione delle pensioni definisce l equilibrio a livello individuale o di gruppo comporta la costituzione di riserve a copertura degli impegni futuri I sistemi tecnico-finanziari di ripartizione e di capitalizzazione collettiva di fatto non esistono. Molti sistemi sono usualmente definiti come sistemi a capitalizzazione attenuata 52
53 IL BILANCIO TECNICO DEFINIZIONE E uno dei maggiori indicatori della stabilità dell ente previdenziale e il suo scopo è di valutarne l equilibrio attuariale stabilito in base al sistema tecnicofinanziario di gestione su cui è ordinato l ente. RAPPRESENTAZIONE Prospetto sintetico: si riportano, in termini di valori attuali medi, le attività da un lato (patrimonio, v.a.m. dei contributi) e le passività dall altro (riserva pensionati, v.a.m. oneri attivi, e se esistono, v.a.m. oneri differiti) Prospetto analitico: evoluzione delle principali voci in entrata (contributi, interessi su patrimonio) e in uscita (prestazioni, spese di amministrazione) + evoluzione saldo previdenziale e corrente + evoluzione patrimonio 53
54 IL BILANCIO TECNICO FASI OPERATIVE analisi del Regolamento (o Statuto) dell Ente; rilevazione dei dati relativi agli iscritti al piano previdenziale in esame (assicurati e pensionati) necessari per le valutazioni e controllo della congruità degli stessi; definizione delle basi tecniche demografiche, economiche e finanziarie; scelta della metodologia e del sistema tecnico - finanziario di gestione; esecuzione delle valutazioni attuariali e analisi dei risultati; redazione della relazione tecnica conclusiva. 54
55 IL BILANCIO TECNICO Prospetto analitico dei risultati (modulo BTA allegato DM 29 nov 2007) a n n o CONTRIBUTI contributi pensionistici soggettivo integrativo ENTRATE altri (a) interesse altre entrate totale entrate PRESTAZIONI pensionistiche altre (b) USCITE altre uscite (c) spese di gestione totale uscite saldo previdenziale saldo corrente patrimonio a fine esercizio (d) (a) (b) (c) (d) Ricongiunzioni attive, riscatti, contribuzioni volontarie. Inclusi i montanti restituiti. Ricongiunzioni passive. Da confrontare con le riserve tecniche o la riserva legale. 55
56 IL BILANCIO TECNICO Prospetto sintetico dei risultati (modulo BTS allegato DM 29 nov 2007) Attività Passività a) Patrimonio al 31/12 a) Valore attuale medio oneri pensionistici relativi ai pensionati in essere al 31/12 b) Valore attuale medio dei contributi (1) b) Valore attuale medio oneri pensionistici relativi agli iscritti di cui: che accedono al pensionamento in data successiva al 31/12 - attivi iscritti alla gestione al 31/12 di cui: - iscritti alla gestione in data successiva - attivi iscritti alla gestione al 31/12 - iscritti alla gestione in data successiva c) Valore attuale medio ricongiunzioni attive c) Valore attuale medio delle spese di gestione d) Valore attuale medio delle ricongiunzioni passive Totale attività Disavanzo tecnico Totale a pareggio Totale passività Avanzo tecnico Totale a pareggio (1) Nel caso in cui i contributi siano distinti fra soggettivi e integrativi, l informazione deve essere riportata distintamente per le due tipologie di contribuzione. 56
57 IL BILANCIO TECNICO SOSTENIBILITÀ O STABILITÀ? Patrimonio Saldo corrente Indicatori DM 29 novembre 2007: Riserva legale ex art. 59, comma 20, l. n. 449/1997 Riserva legale pensioni correnti Rapporto tra differenza uscite previdenziali e entrate contributive e monte reddituale 57
58 IL BILANCIO TECNICO ALTRI INDICATORI DI GESTIONE Tasso di copertura: rapporto tra pensione media e contributo medio Tasso di carico: rapporto tra numero pensionati e numero contribuenti Tasso di sostituzione: rapporto tra prima pensione e ultimo reddito (su singolo o per anno di gestione) Aliquota di equilibrio media generale: rapporto tra valore attuale medio degli oneri e valore attuale medio dei redditi/retribuzioni Aliquota di equilibrio aggiuntiva: rapporto tra valore attuale medio degli oneri (al netto del valore attuale medio dei contributi) e valore attuale medio dei redditi/retribuzioni Aliquota di equilibrio per una generazione di nuovi ingressi: rapporto, per una generazione di nuovi ingressi, tra valore attuale medio degli oneri e valore attuale medio dei redditi/retribuzioni 58
59 IL BILANCIO TECNICO MISURE FINALIZZATE ALLA SOSTENIBILITA Regime retributivo o contributivo? Non esiste una ricetta perfetta per la stabilità Il regime retributivo salvaguardia meglio l adeguatezza della pensione ma richiede una particolare attenzione per tener conto delle modifiche demografiche e del quadro macroeconomico (l esperienza fatta lo dimostra) Il regime contributivo ha un forte carattere di corrispettività ma non consente né la solidarietà tra generazioni né a favore dei redditi più bassi E necessario introdurre elementi di solidarietà a favore dei redditi più bassi (trasferimento di risorse dai redditi meno elevati a quelli meno elevati) Le modifiche devono essere organiche, non frammentate e soprattutto eque 59
60 IL BILANCIO TECNICO MISURE FINALIZZATE ALLA SOSTENIBILITA E ALL ADEGUATEZZA Diffondere la cultura previdenziale: estratto conto contributivo e sviluppo della pensione Sostenere i professionisti anche nel periodo di attività nei momenti sfavorevoli (i professionisti non hanno ammortizzatori sociali) Prevedere contributi soggettivi mediamente non inferiori al 15-20% del reddito Prevedere un allungamento del periodo di contribuzione ad almeno anni Prevedere incremento del contributo integrativo (eventualmente in relazione all aumento del contributo soggettivo) da destinare parte a solidarietà e parte a pensione Creare sistemi di solidarietà verticale tra diversi livelli di redditi e orizzontale tra generazioni diverse Combattere l evasione contributiva Prevedere sistemi automatici di avanzamento dell età pensionabile Promuovere un sistema di tassazione EET Promuovere un sistema di ALM 60
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