I progetti sperimentali avviati a livello regionale
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- Letizia Piva
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1 I progetti sperimentali avviati a livello regionale 5 CORSO GIROLAMO MERCURIALE AZIONI PER UNA VITA IN SALUTE, Parma maggio 2011 Alessandra SUGLIA, Patrizia BELTRAMI, Luisa DETTONI - 24 maggio 2011
2 Progetti sperimentali perché? 1 - la scheda progetto condividere metodi e linguaggi 2 i progetti sperimentali visione di insieme 3 le raccomandazioni per la pratica punti di forza e apprendimenti
3 La scheda progetto condividere metodi e linguaggi
4 Quando un progetto/un azione di promozione della salute può essere definito buono?
5 Criteri di efficacia: 4 dimensioni interrelate scientifica efficacy organizzativa Efficacia socio-culturale promozione della salute
6 Health promotion, Department of Human Services, Victoria Screenings, stima rischio individuale e vaccinazioni Informazione Educazione alla salute Educazione del pubblico, marketing Sviluppo comunitario Sviluppo organizzativo Politiche e strutture individuo Approccio medico multidisciplinarietà, multisettorialità e multiprofessionalità Approccio comportamentale popolazione Modelli teorici fondati sulla progettazione partecipata Approccio socio-ambientale (ecologico)
7 1. Interroghiamo i territori. Censimento delle esperienze territoriali di promozione dell attività fisica 2. Emerge eterogeneità di modalità di progettazione, di metodi e di strumenti. Gli aspetti da rafforzare sono la coerenza progettuale, il piano di valutazione, di comunicazione e di documentazione/valorizzazione 3. Offriamo spazi formativi tra pari per acquisire/incrementare le competenze teorico-metodologiche sulla progettazione e la valutazione partecipata in promozione della salute 4. Offriamo una griglia di progetto comune per la progettazione e la redazione dei progetti sperimentali Le buone pratiche in promozione della salute sono quegli insiemi di processi ed attività che, in armonia con i principi/valori/credenze e le prove di efficacia e ben integrati con il contesto ambientale, sono tali da poter raggiungere il miglior risultato possibile in una determinata situazione. Kahan B., Goodstadt M., The Interactive Domain Model of Best Practices in Health Promotion: Developing and Implementing a Best Practices Approach to Health Promotion, Health Promotion Practice, 2001, Vol. 2, No. 1, pp
8 Griglia di progetto Gruppo di lavoro Equità Empowerment Partecipazione Setting Teorie e Modelli Prove di efficacia/buona pratica Analisi di contesto Analisi dei determinanti Risorse, tempi e vincoli Collaborazioni e alleanze Obiettivi Valutazione di processo Descrizione attività/intervento Valutazione impatto/risultato Sostenibilità Comunicazione Documentazione
9 I progetti sperimentali visione di insieme
10 PIEMONTE Promuovere stili di vita corretti: il buon esempio parte da noi! - ASL Alessandria Corri al lavoro - ASL Asti Mangia sano e corri lontano - ASL Novara InCANminiamoci - ASL Cuneo 1 WHP: Lavoratori sani in aziende sane e progetto Fit-walking - ASL Torino 1 Salute in Comune 2 - ASL Torino 4 e Comune di Settimo Torinese I 17 progetti sperimentali TOSCANA Movimento e stretching in classe - ASL 3 Pistoia, 4 Prato, 11 Empoli Ragazzi insieme. Ragazzi in movimento tra salute, ambiente, cultura e tradizioni - USL 6 Livorno Progetto PARCHI: Promozione e valutazione della fruizione dei parchi cittadini ULSS 20 Verona SAMBA - AUSL Bologna Mobility game & salute ASUR Marche, zona territoriale 7 Ancona Gruppi di cammino e nordic walking - ASUR Marche, zona territoriale 7 Ancona Il volo della fenice, corso di auto-massaggio e ginnastiche mediche cinesi gi-gong - ASUR Marche, zona territoriale 7 Ancona Progetto zone 30: analisi e messa a punto di un modello di promozione e valutazione di utilizzo di zone 30 in quartieri residenziali per la mobilità attiva - ULSS 20 Verona Cesena cammina - AUSL Cesena Una pianificazione territoriale che promuove la salute: sperimentazione delle linee guida regionali sull ambiente costruito AUSL Modena L attività fisica come farmaco ASL BAT (Barletta Andria Trani) MARCHE VENETO RER PUGLIA
11 Setting e destinatari su 17 progetti SETTING PREVALENTE SCUOLA AMBIENTE DI LAVORO COMUNITÀ LOCALE, TERRITORIO numero progetti DESTINATARI FINALI STUDENTI SCUOLA PRIMARIA, SECONDARIE, UNIVERSITARI POPOLAZIONE ADULTA (SOGGETTI SANI) ANZIANI E SOGGETTI A RISCHIO numero progetti DESTINATARI INTERMEDI insegnanti e genitori DECISORI (LOCALI, AZIENDALI, SCOLASTICI) E ALTRI ATTORI (ASSOCIAZIONI SPORTIVE, VOLONTARIATO, FORZE DELL ORDINE, UNIVERSITÀ) OPERATORI SANITARI numero progetti
12 Obiettivi, azioni e alleanze su 17 progetti OBIETTIVI EDUCATIVO- COMPORTAMENTALE ORGANIZZATIVO- AMBIENTALE numero progetti AZIONI numero progetti PERCORSI SICURI CASA-SCUOLA E INTERVENTI IN CLASSE GRUPPI DI CAMMINO, FIT-WALKING, NORDIC- WALKING, ESERCIZI MIRATI VALORIZZAZIONE AREE VERDI URBANE E RISORSE DEL TERRITORIO ALLEANZE numero progetti INTERNE ALLA SANITÀ (MEDICINA DELLO SPORT, PROMOZIONE DELLA SALUTE, SIAN, SERVIZI DI VETERINARIA, ) ESTERNE (SCUOLA, ENTI LOCALI, ASSOCIAZIONI, UNIVERSITÀ, ) 17 17
13 Piano di valutazione e di comunicazione su 17 progetti STRUMENTI numero progetti QUANTITATIVI (TEST DIAGNOSTICI, QUESTIONARI, DIARI PRESENZE, ) QUALITATIVI (FOCUS GROUP, MAPPE DI COMUNITÀ, SCHEDE DI OSSERVAZIONE, ) STRATEGIE numero progetti PUBBLICIZZAZIONE DEL PROGETTO (LOCANDINE, USO MASS-MEDIA LOCALI, EVENTI DI LANCIO, ) DIFFUSIONE RISULTATI DEL PROGETTO (EVENTI APERTI ALLA COMUNITÀ, USO MASS- MEDIA, PARTECIPAZIONE A CONVEGNI, ) 17 17
14 Le raccomandazioni per la pratica Punti di forza e apprendimenti
15 Punti di forza dei progetti Il monitoraggio dei progetti (processo e risultato) è in corso e verrà effettuato con la somministrazione della Scheda di approfondimento (prodotto GP) il saper far tesoro delle esperienze progettuali già realizzate e dei risultati già ottenuti l attenzione alle buone pratiche regionali e/o nazionali l attuazione di interventi rivolti sia alla popolazione generale che a soggetti a rischio la ricerca della partecipazione, se pur con gradi diversi, dei destinatari finali e intermedi
16 Apprendimenti della sperimentazione - adottare un modello di progettazione richiede impegno, tempi lunghi e difficili da sostenere all interno delle Aziende sanitarie - utilizzare una griglia di progetto è impegnativo, ma guida a non perdere di vista i criteri di una buona progettazione - creare gruppi di lavoro che condividono un linguaggio e un metodo comune migliora la capacità di affrontare i problemi, l organizzazione del lavoro, le relazioni - progettare e realizzare la fase di analisi dei bisogni e dei determinanti con più precisione - creare reti davvero sinergiche che hanno favorito l avvio di ulteriori progetti
17 E nel prossimo futuro? Indirizzo web provvisorio
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