COMUNE DI TARANTO PROVINCIA DI TARANTO

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1 COMUNE DI TARANTO PROVINCIA DI TARANTO Materiali Raccolta Differenziata di Taranto Progetto definitivo Responsabile del Procedimento Dott. Alessandro De Roma Ufficio di progettazione Ing. Fausta Musci Ing. Fabio Paccapelo TITOLO DATA SCALA ELABORATO Relazione tecnica impianto trattamento rifiuti 12/2014 R.2.1 AGGIORNAMENTO DATA DESCRIZIONE REV.1 Febbr Riscontro rapporto di verifica Ai termini di legge, ci riserviamo la proprietà di questo documento con divieto di riprodurlo o di renderlo comunque noto a terzi senza la nostra autorizzazione

2 INDICE 1. SISTEMAZIONE GENERALE DELL AREA E DESTINAZIONE D USO DELLE DIVERSE SUPERFICI 2 2. IMPIANTI ED ATTREZZATURE PER LA GESTIONE RIFIUTI LINEA DI SELEZIONE E PRESSATURA DI PROGETTO INTERVENTO DI REVAMPING DELLA LINEA SELEZIONE ESISTENTE Tramoggia di carico Nastro di alimentazione separatore balistico Separatore balistico Nastri trasportatori automatizzati Sistema di controllo PLC Modifiche cabina 13 INDICE TABELLE Tabella 1 Nastro di carico separatore balistico Tabella 2 Nastro di raccolta sopravaglio Tabella 3 Nastro di raccolta Fine Tabella 4 Nastro di trasporto Fine Tabella 5 Nastro di scarico Fine Tabella 6 Nastro di raccolta 2D Tabella 7 Nastro di cernita 2D Tabella 8 Nastro di raccolta 3D Tabella 9 Nastro acceleratore separatore ottico 3D Tabella 10 Nastro di cernita Positivo 3D Tabella 11 Nastro di raccolta negativo 3D Tabella 12 Nastro di raccolta scarto sotto cabina Tabella 13 Nastro di raccolta scarto linea selezione INDICE FIGURE Figura 1 Diagramma di flusso di massima... 6 Figura 2 Ampliamento schematico previsto per l installazione dei nuovi nastri Figura 3 Ampliamento schematico previsto per lo spostamento del separatore magnetico R.2.1 Relazione tecnica impiantto trattamento rifiuti 1/15

3 1. SISTEMAZIONE GENERALE DELL AREA E DESTINAZIONE D USO DELLE DIVERSE SUPERFICI Le opere in progetto previste sono finalizzate ad ampliare l attività di lavorazione di rifiuti non pericolosi comprendente l effettuazione in loco del recupero di scarti cellulosici (carta e cartone) e contestuale produzione di Materie Prime Secondarie (MPS). Ciò premesso, si rappresenta che lo stato di progetto previsto dal seguente stralcio funzionale della prima fase prevede la realizzazione di quanto di seguito riportato: Potenziamento ed ammodernamento della linea di selezione di rifiuti secchi recuperabili (carta, cartone, multi materiale plastica + barattolame in acciaio ed alluminio) costituito da inserimento di separatore balistico, adeguamento della linea di selezione esistente, realizzazione nuova linea parallela per selezione multi materiale. Realizzazione di impianto di ventilazione forzata all interno del capannone ospitante la linea di selezione ed asservito filtro a maniche ex art.269 del D.Lgs. n.152/2006 e ss.mm.ii.; Ampliamento di piazzale esistenti e rifacimento viabilità interna di manovra al fine di ampliare la capacità produttiva dell opificio esistente con realizzazioni di tettoia di ampliamento all esistente; Adeguamento della rete di raccolta e trattamento acque meteoriche alle disposizioni del Regolamento Regionale n.26/2013 mediante la realizzazione di n.2 impianti di trattamento ed altrettante trincee drenanti a servizio di dette unità; In sostanza, le opere in progetto sono costituite dall ampliamento di una tettoia metallica esistente e dall ampliamento delle superfici scoperte pavimentate destinate allo svolgimento di attività di stoccaggio, cernita e trattamento preliminare di rifiuti. Si riscontra che la consistenza del carico urbanistico espresso in termini di volume edificato e superficie coperta è largamente verificata rispetto alle previsioni di cui all art.28 delle N.T.A. B.1.11 Zona per attrezzature d interesse collettivo. Attrezzature tecnologiche in quanto sono disponibili aliquote residue non sfruttate superiori al 50,00% di quelle massime possibili. R.2.1 Relazione tecnica impiantto trattamento rifiuti 2/15

4 2. IMPIANTI ED ATTREZZATURE PER LA GESTIONE RIFIUTI Data la necessità di ampliare l attività di gestione e trattamento rifiuti con particolare riferimento alla carta, cartone e multi materiale (plastica + barattolame in alluminio ed acciaio) è previsto il potenziamento della linea fissa di cernita e pressatura dei rifiuti non pericolosi recuperabili presente all interno del capannone. I codici delle apparecchiature si riferiscono ai codici utilizzati nell elaborato grafico T LINEA DI SELEZIONE E PRESSATURA DI PROGETTO La raccolta degli imballaggi spesso produce una massa eterogenea di rifiuti nella quale sono presenti materiali recuperabili e non recuperabili che necessitano di essere rimossi dalla massa complessivamente conferita. La definizione delle migliori tecnologie disponibili per l impianto in oggetto sono state ricavate dalle Linee guida per l applicazione della Direttiva Europea IPPC 96/61/CE per Categoria IPPC 5 - Gestione dei rifiuti (Linee guida per l individuazione e l utilizzazione delle migliori tecniche disponibili per gli impianti di selezione, produzione di CDR e trattamento di apparecchiature elettriche ed elettroniche dismesse). Nel Par. G.2.1 della Tabella 23 e 24 della predetta linea giuda sono riportate le specifiche tecniche cui conformarsi nella realizzazione/conduzione dell impianto nel quale si effettua il trattamento per la selezione di qualità diverse di carta e cartone e frazione merceologica similare ed il trattamento di selezione della raccolta multi materiale (plastica + barattolame in alluminio ed acciaio). Si rappresenta che la frazione multi materiale in arrivo dalla raccolta domiciliare e stradale sarà composta da plastica + barattolame in alluminio ed acciaio. Trattasi del cd. multi materiale leggero che, differentemente dal cd. multi materiale pesante, non prevede la raccolta congiunta del vetro unitamente alle altre frazioni. Ciò premesso, la linea di trattamento di rifiuti secchi recuperabili che si prevede di istallare, comprendente anche gli impianti esistenti che costituiranno parte integrante del nuovo ciclo di lavorazione, all interno del capannone sulla scorta di quanto previsto nel Par. G.2.1 della Tabella 23 e 24 indicata nella Linee guida per l applicazione della Direttiva Europea IPPC 96/61/CE per Categoria IPPC 5 - Gestione dei rifiuti (Linee guida per l individuazione e l utilizzazione delle migliori tecniche disponibili per gli impianti di selezione, produzione di CDR e trattamento di apparecchiature elettriche ed elettroniche dismesse) è la seguente (in grassetto per la parti di nuova istallazione): Area di consegna/scarico rifiuti dalla raccolta cittadina e stoccaggio dei rifiuti al coperto su pavimento ed in box dedicati (carta, cartone e frazione merceologica similare e frazione multimateriale (plastica + barattolame in alluminio ed acciaio); R.2.1 Relazione tecnica impiantto trattamento rifiuti 3/15

5 Tramoggia e nastro di carico alimentata da operatore con pala meccanica; Separatore delle frazioni componente la massa di rifiuti da selezione mediante separatore balistico; i materiali giacenti sul nastro e distribuiti in maniera uniforme e mono-strato passano sotto una cappa aspirante che li estrae dal flusso degli altri rifiuti e li convoglia a un ciclone dove si separano dall aria e cadono in una tramoggia dove sono raccolti e inviati alla pressa: o o Flusso 2D (oggetti planari costituiti da carta, cartone, tessuti, film, materiali tessili e fibrosi): Selezione finalizzata ad eliminare i materiali estranei al flusso selezionato mediante separatore ottico NIR, da installare in un secondo momento. Lo scarico di questo nastro sarà costituito da scarti di selezione che, a seconda delle caratteristiche, possono essere valorizzati energeticamente o smaltiti in impianti autorizzati come per legge. Con il seguente progetto il flusso 2D converge direttamente verso la cernita manuale; Flusso 3D (oggetti non planari costituiti da lattine, bottiglie plastica, pietre, metalli, oggetti di rilevanti dimensioni): Selezione finalizzata ad eliminare i materiali estranei al flusso selezionato mediante separatore ottico NIR, da installare in un secondo momento (i nastri sono già predisposti). Lo scarico di questo nastro sarà costituito da scarti di selezione che, a seconda delle caratteristiche, possono essere valorizzati energeticamente o smaltiti in impianti autorizzati come per legge. Con il seguente progetto il flusso 3D converge direttamente verso la cernita manuale; o Sottovaglio. Trattasi di materiali di pezzatura inferiore a quella delle maglie del griglie mobili del piano di lavoro che si accumulano al fondo del vaglio balistico e che, a seconda delle caratteristiche, possono essere valorizzati energeticamente o smaltiti in impianti autorizzati come per legge; o Ingombranti. Oggetti non planari di rilevanti dimensioni che si accumulano nella camera di separazione e, poiché non separabili mediante la tecnica sfruttata nel vaglio balistico devono essere periodicamente rimossi e che, a seconda delle caratteristiche, possono essere valorizzati energeticamente o smaltiti in impianti autorizzati come per legge. Cernita di finitura manuale. La cernita di finitura manuale avverrà nella cabina esistente dotata di n.8 postazioni poste su due file parallele a margine di un nastro su cui scorre il materiale di tipo 2D o 3D. Le predette postazioni sono destinate alla presenza di altrettanti operatori che rimuovono dalla massa presente sul nastro le eventuali impurezze che dovessero esser sfuggite ai processi di selezione meccanici. In questa fase si effettua il controllo di qualità manuale finalizzato a verificare i requisiti di qualità richiesti dal soggetto acquirente per un determinato flusso lavorato; R.2.1 Relazione tecnica impiantto trattamento rifiuti 4/15

6 Seperazione di metalli ferrosi. Magnete overbelt per separazione dei metalli ferrosi (barattolame in acciaio, elementi metallici in ferro ed acciaio) presenti sul nastro in uscita dalla fase di cernita manuale; Separazione di metalli non ferrosi. Dispositivo a correnti indotte per la separazione dei metalli non ferrosi (barattolame in alluminio, leghe di non metalli diamagnetiche, ecc..) presenti sul nastro in uscita dalla fase di cernita manuale; Alimentazione meccanica della pressa. Nastro trasportatore di convogliamento della massa selezionata in uscita dalle fasi di lavoro precedenti all interno della pressa stazionaria di lunghezza 32,00m e larghezza 1,50m mossa da un motoriduttore di potenza pari a 5 kwh circa. Pressatura materiale e legatura materiale. Pressa stazionaria dotata di gruppo di spinta con pressione di 16,00kg/cm 2 e densità del materiale imballato da 0,7 0,8 t/m 3 produzione oraria di t/ora con collegata legatrice per la formazione di balle da 1,1 x 0,8 m dotata di pressa filo elettromeccanica a 5 aghi e legatore mobile oleodinamico a 5 fili. Stoccaggio separato delle varie qualità di carta, cartone, plastica, metalli ferrosi e non ferrosi. Lo stoccaggio delle materie prime secondarie (carta e cartone) e dei rifiuti in uscita confezionate in balle avverrà all interno dell opificio in spazi definiti ed opportunamente delimitati al fine di agevolare la movimentazione interna e l alienazione degli stessi verso gli impianti di destinazione finale INTERVENTO DI REVAMPING DELLA LINEA SELEZIONE ESISTENTE Atteso il forte incremento della raccolta differenziata, al fine di agevolare il compito degli operatori impegnati nell attività di selezione ed aumentare la produttività della linea esistente, si prevede di installare nuove componenti impiantistiche che permettano un funzionamento potenziato. Dopo lo stoccaggio, il rifiuto viene avviato al trattamento tramite il caricamento dello stesso sul nastro di alimentazione a catena (1010) e viene successivamente convogliato al separatore balistico bi-stadio (1100) immediatamente a valle. Il separatore balistico permette di separare, da un flusso continuo di rifiuti solidi, diverse frazioni di diverse caratteristiche fisiche: a) materiale ingombrante > 250mm inviato alla linea di cernita esistente (nastri ) tramite il nuovo nastro 1110; b) materiale fine < 45 mm raccolto dai nastri 1210,1220,1230 ed inviato al container di scarto dell impianto; c) materiale 2D a cernita manuale (nastri 2010 e 2020); R.2.1 Relazione tecnica impiantto trattamento rifiuti 5/15

7 d) materiale 3D a cernita manuale (3020 e 3040). I vagli balistici vengono inseriti a monte di impianti di cernita di finitura manuale e consentono di effettuare la separazione dei materiali in ingresso sfruttando le diverse proprietà fisiche da essi posseduti. Il vaglio balistico ha la funzione di separare il flusso di alimentazione in tre correnti sulla base del principio tecnologico secondo il quale la separazione delle singole parti immesse in una corrente di caduta avviene in base alle differenti curve di volo. Il materiale selezionato a seguito della cernita manuale in cabina viene stoccato in quattro scomparti specifici: 3 bunker esistenti (5120, 5130, 5140) e in uno nuovo da aggiungere (5110). Figura 1 Diagramma di flusso di massima Il materiale non selezionato manualmente segue la linea esistente, completa di separatore magnetico (5030) e separatore di alluminio (5040), per essere infine raccolto dal nastro reversibile (5050). Quest ultimo, è il nastro di raccolta di fine linea che può caricare la pressa imballatrice, già esistente, o il container di scarto finale. L impianto è stato dimensionato per trattare una quantità di rifiuti in ingresso pari a 6 t/h, proprio per sopperire all aumento della raccolta differenziata nel comune di Taranto. Vengono di seguito dettagliati tecnicamente gli interventi di revamping, esplicitando le caratteristiche delle opere impiantistiche di progetto. R.2.1 Relazione tecnica impiantto trattamento rifiuti 6/15

8 Tramoggia di carico La tramoggia prevista dal seguente progetto è un contenitore a forma di tronco piramidale capovolto, utilizzato per raccogliere il materiale in ingresso proveniente dall alto, per poi scaricarlo verso il basso sul nastro a catena. La tramoggia è il primo elemento funzionale dell impianto, posto a monte di tutto con una capacità di carico pari a 20 m 3. È realizzata in acciaio resistente agli attacchi esterni ed è dotata di idonea struttura di sostegno Nastro di alimentazione separatore balistico Il nastro scelto è un nastro trasportatore a catena realizzato in acciaio profilato, avvitato o saldato. La catena è a due tronchi di 125 mm, con una divisione di 63 mm. Il tappeto in gomma, con una larghezza utile di 1.65 m, è avvitato su un profilo a C in acciaio che è a sua volta fissato ad ogni secondo anello della catena. I profili a C sono, inoltre, avvitati su rotaie guida realizzate in St 52. Dal lato superiore della cinghia, a distanza di un metro, sono fissati dei profili angolari a L in acciaio per facilitare il trascinamento del materiale Separatore balistico Il separatore balistico bistadio è un macchinario per la separazione di un flusso di materiale in più parti che permette, quindi, la cernita del materiale secondo il peso, la dimensione, la densità e la forma. La macchina consiste in un set di griglie mobili che compiono delle rotazioni controllate in modo alterno attorno ad un asse comune. L angolo di inclinazione del piano di lavoro può essere variato manualmente. Grazie a questa sistema è possibile regolare l inclinazione in funzione del R.2.1 Relazione tecnica impiantto trattamento rifiuti 7/15

9 materiale trattato. Ad una maggiore inclinazione otterremo una frazione rotolante con più materiale e una frazione leggera più pulita e viceversa. I rifiuti da selezionare cadono su un fondo inclinato e rotante che, tramite il movimento rotatorio delle singole componenti, subiscono un impulso che a sua volta genera un movimento di volo differente a seconda delle caratteristiche fisiche delle diverse componenti che formano la massa in ingresso. Le frazioni leggere, piatte e sottili e per questo dette 2D quali carta, cartone di medie dimensioni, film in plastica, tessuti e così via vengono lanciate verso l alto lungo traiettorie piatte e basse e trasportate dal movimento rotatorio della base verso l alto della macchina ovvero nella tramoggia superiore che raccoglie tutta la frazione leggera. Le frazioni pesanti, cubico solido e per questo dette 3D quali barattoli, oggetti di plastica ingombrante, ecc.., vengono lanciate verso l alto dal movimento del fondo e portate dalla posizione inclinata dello stesso in una posizione di volo diretta verso il basso della macchina dove è posizionata la tramoggia di scarico che raccoglie tutta la frazione pesante. Questo processo di vagliatura genera pertanto tre frazioni: la frazione vagliata (che attraverso le griglie mobili che compongono il fondo inclinato mobile si accula al fondo della macchina), la frazione leggera e la frazione pesante che vengono poi convogliate alle successive fasi del processo di selezione ed il materiale ingombrante che viene allontanato manualmente. R.2.1 Relazione tecnica impiantto trattamento rifiuti 8/15

10 Nastri trasportatori automatizzati I collegamenti necessari al funzionamento dell intero pianto, tra le nuove macchine e quelle esistenti, sono possibili grazie ad una serie di nuovi nastri automatizzati che garantiscono la selezione dei materiali in ingresso, così come prevede il progetto. In questo caso, a differenza del nastro a catena, il tappeto scorre sulla base piana della struttura del nastro realizzata in tubi di acciaio elettrosaldati, e la sua movimentazione è garantita da un motore SEW con motoriduttore a coppia conica. I tamburi di traino e di rinvio hanno un diametro di 220 mm e sono bombati per ottenere un buon trascinamento del tappeto e mantenerne la centratura. Il supporto del tamburo è abbondantemente dimensionato con una flangia di 60 mm. Il nastro è dotato di raschiatori sia sulla parte interna che su quella esterna del tappeto. La guarnizione di contenimento laterale del tappeto può essere realizzata alternativamente con guarnizione a labbro o con tenuta a labirinto senza contatto. Vengono di seguito riportati i dati principali e i dati elettrici di ciascun nastro di progetto. Tabella 1 Nastro di carico separatore balistico 1020 Tabella 2 Nastro di raccolta sopravaglio 1110 R.2.1 Relazione tecnica impiantto trattamento rifiuti 9/15

11 Tabella 3 Nastro di raccolta Fine 1210 Tabella 4 Nastro di trasporto Fine 1220 Tabella 5 Nastro di scarico Fine 1030 Tabella 6 Nastro di raccolta 2D 2010 R.2.1 Relazione tecnica impiantto trattamento rifiuti 10/15

12 Tabella 7 Nastro di cernita 2D 2020 Tabella 8 Nastro di raccolta 3D 3010 Tabella 9 Nastro acceleratore separatore ottico 3D 3020 Tabella 10 Nastro di cernita Positivo 3D 3040 R.2.1 Relazione tecnica impiantto trattamento rifiuti 11/15

13 Tabella 11 Nastro di raccolta negativo 3D 3050 Tabella 12 Nastro di raccolta scarto sotto cabina 4010 Tabella 13 Nastro di raccolta scarto linea selezione Sistema di controllo PLC La gestione dell impianto è prevista con un quadro elettrico generale da cui sarà possibile guidare l avviamento delle macchine e controllare il corretto funzionamento dell intero ciclo. Il PLC (Programmable Logic Controller) è l elemento base del sistema di controllo dei macchinari e dell intero processo di selezione. Il PLC esegue un programma ed elabora i segnali digitali ed analogici provenienti dai sensori e diretti agli attuatori presenti nell impianto. Il sistema di controllo adottato nel nuovo impianto sarà programmato dalla ditta fornitrice dei macchinari, in modo tale da adeguarlo alle specifiche tecniche, ma con il fine di garantire il processo di selezione, così così come previsto dal progetto. Un PLC è composto da un alimentatore, dalla CPU che in certi casi può avere interna o esterna una memoria di tipo RAM, ROM, EPROM o EEPROM, da un certo numero di schede di R.2.1 Relazione tecnica impiantto trattamento rifiuti 12/15

14 ingressi digitali e uscite digitali, e nel caso in cui sia necessario gestire grandezze analogiche, il PLC può ospitare delle schede di ingresso o di uscita sia analogiche che digitali. Il modulo più importante è certamente la CPU (Central Processing Unit), in cui avvengono le elaborazioni matematiche alla basse della gestione del sistema PLC. È una scheda complessa basata su una logica programmabile con funzionalità base di memorizzazione e accesso ad I/O e con una zona di memoria a disposizione del programma dell utente. Il sistema di controllo PLC previsto per il seguente impianto di selezione garantisce la possibilità di: gestire manualmente ogni utenza oppure avviare automaticamente l intera linea; impostare e salvare fino a 10 differenti configurazioni di funzionamento della linea (cicli di lavoro); controllare lo stato di ogni singola utenza; identificare le utenze selezionate; mappare tutte le emergenze: funghi, cancelli di manutenzione, funi di servizio; mappare i bunker di stoccaggio e il loro riempimento con sensori analogici di alto livello; mappare le funi di servizio installate sui nastri di cernita; controllare in remoto il posizionamento dei flap pneumatici e dei nastri mobili; registrare ed esportare lo storico degli allarmi/errori; registrare ed esportare lo storico delle ore di lavorazione per ogni utenza Modifiche cabina La cabina esistente necessita di alcune modifiche a seguito dell inserimento di nuove linee di selezione e, di conseguenza, di nuovi nastri trasportatori. L installazione dei nastri di cernita positivo 3D (3040) e materiale 2D (2020) e lo spostamento del separatore magnetico comportano un ampliamento della cabina esistente e l inserimento di: 3 finestre 2 porte 6 tramogge La nuova struttura sarà interamente galvanizzata a caldo. R.2.1 Relazione tecnica impiantto trattamento rifiuti 13/15

15 La cabina verrà ampliata come schematicamente illustrato nelle immagini seguenti. Figura 2 Ampliamento schematico previsto per l installazione dei nuovi nastri R.2.1 Relazione tecnica impiantto trattamento rifiuti 14/15

16 Figura 3 Ampliamento schematico previsto per lo spostamento del separatore magnetico R.2.1 Relazione tecnica impiantto trattamento rifiuti 15/15

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