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1 LA GESTIONE DEL CASH Roma, febbraio 2009

2 Indice 1. EXECUTIVE SUMMARY IL CONTANTE IN ITALIA CARATTERISTICHE DEL MERCATO ITALIANO IL CONTESTO NORMATIVO Il contesto normativo della Banca d Italia e dell Eurosistema Il contesto normativo italiano per la limitazione nell utilizzo del contante Il contesto normativo per il trasporto valori e la vigilanza Il contesto normativo per la gestione esternalizzata del contante LA GESTIONE DEL CIRCOLANTE I volumi di contante in circolazione La gestione del circolante a livello europeo e nazionale La qualità del circolante La falsificazione del contante Il ricircolo di contante Il costo di gestione del contante IL MODELLO DI RIFERIMENTO ADOTTATO I PRINCIPALI ATTORI COINVOLTI ED IL PROCESSO DI GESTIONE CONTANTE DESCRIZIONE DEL MODELLO ADOTTATO IL BILANCIAMENTO DEI FLUSSI DI CONTANTE I DRIVER DI COSTO CONSIDERATI I MACRO FLUSSI DI CONTANTE Banca d Italia: flussi di cash-in e cash-out ATM, Casse e Sportelli: Flussi di cash-in e cash-out Il ricircolo del contante IL MERCATO DEI SERVIZI IL CONTESTO DI MERCATO La situazione attuale L evoluzione in atto della normativa e gli impatti previsti sul mercato LE SALE CONTAZIONE Il contesto di mercato La struttura dei costi del servizio IL TRASPORTO VALORI Il contesto di mercato Il rischio legato al trasporto del contante La struttura dei costi del servizio LA VALUTAZIONE DELLA QUALITÀ DEI SERVIZI Il contesto di mercato Indicatori di qualità del servizio LE TECNOLOGIE PER LA GESTIONE DEL CONTANTE LE MACCHINE I test di conformità Il parco macchine rilevato GLI ATM E IL CASH RECYCLING LE TECNOLOGIE DI SICUREZZA AMBITI DI INTERVENTO ED EVOLUZIONE ALLEGATI...94

3 L Associazione Bancaria Italiana desidera ringraziare per il ruolo di indirizzo e verifica delle attività svolte e per il continuo scambio di esperienze e competenze il Comitato per il miglioramento delle infrastrutture per la gestione del cash: Matteo Balestrero, Assiv Giuseppe Chillotti, UniCredit Maria Agnese Gaeta, Banca d Italia Luigi Ferrara, Assovalori Raffaele Maddalone, Assovalori Pierino Mazzoleni, Banco Popolare Giuliana Padula, Ministero dell Economia e delle Finanze Matilde Carla Panzeri, Banca d Italia Massimo Pinna, Ministero dell Interno Andrea Piovani, IntesaSanPaolo Valter Ranucci, Iccrea Giovanni Ricciuti, Iccrea Paolo Spollon, Assovalori Marco Stratta, Anvip Si ringraziano per il coordinamento: Enrico Eberspacher, Abi Marco Iaconis, Abi, Ossif Teresa Spada, Abi Lab Romano Stasi, Abi Lab

4 Si ringraziano per l apporto di contenuto e le analisi svolte per la realizzazione del presente documento: Enrico Aimone, Value Team Romano Brida, Value Team Si ringraziano per il supporto nello svolgimento degli approfondimenti le società: Bassilichi CTS Cashpro Diebold Tas Group Wincor-Nixdorf

5 1. EXECUTIVE SUMMARY Alla fine del 2007 l emissione netta delle banconote in euro dell Italia era pari al 19% dell intera circolazione dell Eurosistema. Le principali motivazioni dell elevato utilizzo delle banconote sono identificabili sia nella percezione diffusa del contante come strumento di pagamento più sicuro e dal costo quasi nullo rispetto agli altri, sia nella non tracciabilità delle sue movimentazioni per i pagamenti legati al mondo dell economia sommersa. L euro rappresenta una moneta sovranazionale, la sua gestione avviene pertanto in modalità coordinata, sinergica e decentrata da parte delle Banche Centrali degli stati membri. Obiettivo comune è garantire il regolare rifornimento del contante richiesto dal mercato nonché l integrità delle banconote, ossia assicurare che vi siano in circolazione solo banconote autentiche e di buona qualità provvedendo a rimuovere dal mercato gli esemplari falsi o logori. Proprio per realizzare tale controllo in maniera capillare, le normative hanno previsto le modalità con le quali il sistema bancario è tenuto a verificare il contante e a ricircolare sul mercato solo quello ritenuto idoneo. Al fine di facilitare la descrizione dell operatività del mercato mediante la raccolta delle informazioni strutturali sui singoli attori coinvolti, è stato formulato un modello di riferimento che consenta di evidenziare i principali ruoli operativi con i relativi flussi economici. Il modello adottato analizza nello specifico il ruolo del sistema bancario come attore principale coinvolto nella gestione del processo di distribuzione e ricircolo del denaro contante sul territorio nazionale al fine di renderlo disponibile ai fruitori finali secondo i canali a disposizione. L analisi dei flussi operativi di contante evidenzia come nel sistema bancario si siano registrati a fine 2007 flussi di denaro in entrata pari a 447 miliardi di euro, di cui 363 da parte del mercato ed 84 da parte della Banca d Italia. I flussi in uscita sono stati invece di 442 miliardi di euro, di cui 367 verso il mercato e 75 verso la Banca d Italia. VOCE MILIARDI DI EURO MILIARDI DI PEZZI Versamenti banche a Banca d Italia 75,3 2,0 Prelevamenti banche da Banca d Italia 84,0 2,2

6 Peraltro, sulla base delle segnalazioni fornite dal settore bancario nel quadro degli obblighi informativi previsti dal framework sul ricircolo delle banconote della Banca Centrale Europea (BCE) del 16 dicembre 2004, il valore del denaro ricircolato è risultato essere di poco superiore ai 100 miliardi di euro. Tale valore rappresenta un primo riferimento da considerarsi comunque in difetto rispetto al valore reale. Allo stato attuale, il mercato dei servizi a supporto della gestione del contante comprende essenzialmente attività di trasporto, vigilanza e contazione del denaro. La situazione italiana appare altamente parcellizzata (circa 200 operatori per un fatturato 2007 di 400 milioni di euro) per necessità normativa, con realtà estremamente piccole su base provinciale e su licenza ad personam sparse sull intero territorio nazionale. Non esistono operatori non italiani che operino sul territorio nazionale e non si riscontrano casi di società italiane che operino nei Paesi dell Eurozona e/o comunque fuori dai confini nazionali. Negli ultimi due anni l aspetto competitivo tradizionale è stato modificato profondamente dall ingresso nel settore di importanti attori finanziari (Fondi Equity) che hanno acquisito molti istituti di vigilanza riducendo la frammentazione dell offerta. Un solo operatore non italiano ha una significativa partecipazione in un importante operatore nazionale. Tale contesto risulta tuttavia in fase di completo rinnovamento a seguito delle circolari del Ministero dell Interno del 29 febbraio e del 15 dicembre 2008 che hanno abrogato le limitazioni della licenza sull operatività a livello provinciale estendendola a livello nazionale ed hanno aperto il mercato ad operatori esteri. La legge 6 giugno 2008 n. 101 e il DPR 4 agosto 2008 n. 153 hanno apportato modifiche al R.D. 6 maggio 1940 n. 635 per adeguare la normativa alla sentenza della Corte di Giustizia della Comunità Europea. Le società di vigilanza e trasporto costituiscono l ossatura logistica del processo di gestione del contante, il loro ruolo è ormai consolidato su tutto il territorio nazionale in quanto la quasi totalità dei trasporti di contante viene affidata a tali attori. Occorre sottolineare la forte specializzazione di tali attori, essendo il servizio regolamentato da specifiche normative ed

7 essendo richiesti elevati e sempre crescenti investimenti in termini di sicurezza. I servizi di contazione consentono di esternalizzare l attività di conta e verifica del denaro circolante, il ricorso a tali servizi esterni è progressivamente cresciuto fino a coprire oltre l 80% dell operatività delle banche e delle poste a livello nazionale. Lo studio ha poi approfondito il ruolo della tecnologia come elemento a supporto dell operatività per la generazione di efficienze sia interne che esterne agli istituti bancari. E stato analizzato il ruolo delle macchine di contazione nell opera di conta e di verifica della qualità delle banconote. Sono risultate attive oltre macchine di contazione, di cui circa il 50% è gestita da operatori esterni. E stato inoltre analizzato il ruolo degli ATM nell automatizzare l interazione tra l utente finale e la gestione del contante da parte del circuito bancario. Il numero degli ATM è in costante crescita, ha raggiunto circa i apparecchi contro gli oltre sportelli bancari. Vengono anche trattate le tecnologie di sicurezza che si distinguono in due famiglie, quelle fisiche e quelle di sorveglianza (SIS). Le tecnologie fisiche (casseforti, caveaux, porte blindate, sorveglianza continua) sono nel tempo migliorate per adeguarsi sempre di più al livello di attacchi che sono migliorati in termini di qualità (più sofisticati) e cresciuti in quantità. Invece il SIS è un sistema integrato di sicurezza grazie al quale un operatore ha un unica interfaccia per poter controllare e gestire i sistemi di sicurezza, quali TV/CC antintrusione, antincendio, public address & general alarm. A fronte dello studio condotto è stato possibile delineare quelle che sono ritenute le priorità di intervento a livello nazionale relativamente alla gestione del contante. Le modifiche normative sul mercato dei servizi porteranno ad un progressivo ridisegno della sua strutturazione in termini di offerta. Tale contesto in forte evoluzione rappresenta una discontinuità con il passato ed

8 evidenzia possibili interventi su più livelli al fine di guidarne l evoluzione in modo organico. La gestione del contante all interno degli istituti bancari rappresenta un processo con opportunità di ottimizzazione relativamente sia alla tracciabilità delle operazioni/contante che alla gestione delle relative scorte a livello centralizzato o locale. Le nuove tecnologie consentono infatti una copertura informativa in tempo reale dell intero ciclo. Un maggior presidio sui processi interni rappresenta inoltre una solida base sulla quale ricercare nuove opportunità di ottimizzazione e di fornitura. Infine, la possibile estensione delle funzionalità di ricircolo del contante direttamente presso gli ATM consentirebbe di limitare i costi logistici di movimentazione e gestione del contante.

9 2. IL CONTANTE IN ITALIA 2.1 Caratteristiche del mercato italiano Il mercato italiano dei sistemi di pagamento è caratterizzato dalla più alta concentrazione di denaro contante dell intera eurozona e, conseguentemente, dal più alto tasso di pagamento in contanti. I dati riferiti a dicembre 2007 indicano un emissione netta cumulata dell Italia di circa 131 mld di euro 1 la cui componente delle sole banconote copre circa il 19% dell intero valore dell eurozona pari a 696 miliardi di euro. La Germania in termini percentuali è il primo paese nell eurozona come valore in circolazione, con una percentuale oscillante tra il 22 e il 23%. Sul fronte dei pagamenti, la percentuale delle transazioni in contante in Italia è stimabile 2 nel 90% contro una media del 70% dei principali Paesi europei (Francia, Germania, Gran Bretagna, Olanda e Belgio) e del 60% in alcuni paesi (Norvegia e Finlandia). L utilizzo ancora molto elevato del contante come strumento di regolamentazione degli scambi commerciali è riconducibile alle seguenti principali motivazioni: - il contante è percepito come uno strumento di pagamento dal costo quasi nullo rispetto ad altre forme di pagamento che possono prevedere commissioni. o Il costo per la gestione del contante non è sostenuto direttamente dall utilizzatore finale ma dall intero sistema bancario e dalla Pubblica Amministrazione che, a loro volta, ne fanno ricadere il costo sottoforma di altri costi - il contante è percepito come più sicuro rispetto ad altre forme di pagamento che contengono potenziali rischi. 1 Fonte Banca d Italia 2 Fonte ABI

10 o La fisicità del contante lo rende preferibile e maggiormente controllabile rispetto a transazioni condotte tramite carte di credito o debito - il contante è uno strumento di pagamento non tracciabile consentendo un utilizzo non direttamente legato alle transazioni. o L entità dell economia sommersa legata all evasione fiscale ed al riciclaggio di contante si presenta come un fenomeno rilevante rispetto ad altri paesi europei ed è valutata in circa il 15,3% - 16,9% del PIL nazionale 3 - il contante è percepito come uno strumento di pagamento che meglio permette il controllo della propria disponibilità. o La presenza delle banconote può influire sul livello della spesa, sia a livello di singolo prodotto, sia in senso generale. Nei successivi paragrafi sarà condotta un analisi del mercato del contante in Italia, analizzandone le caratteristiche, le modalità di gestione, il dimensionamento dei principali fenomeni associati ed i relativi costi. 2.2 Il contesto normativo Per inquadrare l attuale contesto normativo è necessario fare una prima divisione tra il quadro di norme che presiedono alla gestione del contante nell ambito dell attività bancaria e quelle regolano il trasporto valori e la vigilanza (l attività di contazione da parte di entità diverse dalle banche non è stata mai normata) Il contesto normativo della Banca d Italia e dell Eurosistema Le norme relative alla gestione del vecchio conio (lira), che venivano definite dal Ministero del Tesoro di concerto con la Banca d Italia, sono automaticamente decadute con l entrata in vigore del nuovo conio. Attualmente è l Eurosistema che presiede e governa le questioni normative relative allo svolgimento delle attività in materia di gestione del contante. 3 Fonte: ISTAT, La misura dell economia sommersa secondo le statistiche ufficiali Anni , 18 Giugno 2008

11 L articolo 106, paragrafo 1, del Trattato che istituisce la Comunità europea e l articolo 16 dello Statuto della Banca Centrale Europea (SEBC) conferiscono alla BCE il diritto esclusivo di autorizzare l emissione delle banconote in euro e di gestire la circolazione delle stesse, con l obiettivo di preservare la fiducia del pubblico garantendone in massimo grado l autenticità e l integrità. In applicazione dell art. 6 del Regolamento (CE) n. 1338/2001 del Consiglio, del 28 giugno 2001, che definisce talune misure necessarie alla protezione dell euro contro la falsificazione, le banche e qualsiasi altro soggetto impegnato a titolo professionale in operazioni di selezione ed erogazione al pubblico di banconote e monete, compresi i cambiavalute e tutti coloro la cui attività consiste nel cambio di biglietti in divisa estera (di seguito denominati le banche e tutte le categorie professionali che operano con il contante ), hanno l obbligo di ritirare dalla circolazione tutte le banconote e monete in euro ricevute riguardo alle quali hanno la certezza o sufficiente motivo di ritenere che siano contraffatte, nonché di trasmetterle immediatamente alle autorità nazionali competenti. L art. 6 prescrive, inoltre, agli Stati membri di adottare le misure necessarie ad assicurare che gli operatori inadempienti siano soggetti a sanzioni di carattere effettivo, proporzionato e dissuasivo. Tale art. 6 è stato recentemente modificato dal Regolamento (CE) 44/2008 del 18 dicembre Le modifiche introdotte rendono più severi i controlli in atto previsti per il ricircolo del contante. Il 18 aprile 2002 il Consiglio direttivo ha adottato i criteri generali dell Eurosistema sull uso delle apparecchiature di introito ed esito del contante e dei dispositivi di cash-in (apparati per il deposito del contante), definendo le linee guida riguardanti sia l individuazione delle sospette contraffazioni, sia i requisiti minimi di idoneità per la selezione delle banconote in euro. Dal punto di vista della circolazione, l Eurosistema, con l obiettivo di costituire un area integrata dei pagamenti, spinge per la convergenza delle norme e delle prassi operative delle Banche Centrali Nazionali (BCN) nei servizi di cassa.

12 In questa prospettiva, il Consiglio direttivo della BCE ha deliberato, mediante un documento interno relativo al Ruolo dell Eurosistema nel ciclo di cassa, l introduzione di standard minimi di selezione delle banconote, interventi in materia di armonizzazione dell orario degli sportelli, una politica tariffaria comune per le operazioni di cassa rese all utenza istituzionale, regole uniformi per l accredito/addebito di movimenti di banconote. Sotto il profilo dei processi operativi, gli indirizzi dell Eurosistema sono volti ad assicurare: - l efficace movimentazione dei flussi di banconote all interno dell area e il soddisfacimento della domanda estera; - l elevata qualità delle banconote in mano al pubblico, anche attraverso la previsione di controlli centralizzati sulla qualità dei biglietti in circolazione nei vari paesi; - la lotta alle contraffazioni con sistemi avanzati di monitoraggio informatico, in collaborazione con le altre istituzioni competenti a livello nazionale e sopranazionale. Con riferimento agli obiettivi indicati, l Eurosistema, in data 16 dicembre 2004, ha inoltre emanato un apposito framework chiamato Ricircolo delle Banconote in euro: quadro di riferimento per l identificazione dei falsi e la selezione dei biglietti non più idonei alla circolazione da parte delle banche e di tutte le categorie professionali che operano con il contante. Il quadro di riferimento persegue tre obiettivi principali: - assistere le banche e tutte le categorie professionali che operano con il contante nell adempimento degli obblighi di cui all art. 6 del Regolamento (CE) n. 1338/2001 del Consiglio; - applicare efficacemente una politica comune in materia di ridistribuzione delle banconote da parte degli stessi soggetti, al fine di evitare distorsioni della concorrenza all interno dell area dell euro e di

13 contribuire alla realizzazione di uno spazio unico del contante in euro; - raccomandare ai soggetti menzionati il rispetto delle dovute norme di diligenza nella gestione delle banconote in euro, per concorrere alla salvaguardia della loro qualità e autenticità. Molte delle operazioni legate alla gestione del contante ruotano intorno al suddetto impianto legislativo ed amministrativo. Il recepimento nella normativa italiana del framework è avvenuto tramite due provvedimenti del Governatore, rispettivamente del 29 novembre 2006 e del 5 febbraio 2007 Disposizioni di vigilanza sui sistemi di pagamento in materia di trattamento del contante. Il provvedimento del 29 novembre 2006 prevede che le operazioni di autenticazione e di selezione delle banconote debbano obbligatoriamente essere effettuate da personale qualificato per le attività di front-office (casse e sportelli) o attraverso apparecchiature appositamente testate da una Banca Centrale Nazionale dell Eurosistema per le attività di back-office (cash-in/out, macchine contazione). Al fine di consentire l adeguamento del parco macchine, sulla base della situazione rilevata nei paesi euro, il Consiglio direttivo della BCE ha prorogato per alcuni paesi la scadenza del periodo di transizione, originariamente fissata al più tardi entro la fine del Per l Italia il nuovo limite è fissato entro la fine del Il contesto normativo italiano per la limitazione nell utilizzo del contante La progressiva diffusione di mezzi di pagamento alternativi (carte di credito, carte di debito, bonifici), unitamente alle analisi condotte a livello sia di Eurosistema che di singolo paese relativamente ai costi nella gestione del circolante (dettagli riportati nel paragrafo 2.3.6), ha creato le condizioni per condurre in modo efficace un azione finalizzata a ridurre il ricorso al contante per il regolamento delle transazioni.

14 Nell ambito delle iniziative SEPA sono previste due attività parallele e complementari: - una war on cash che tramite un piano di azioni a livello Paese mira a ridurre i pagamenti effettuati tramite contante ed assegni e ad incentivare l utilizzo di pagamenti elettronici; - una serie di attività che hanno l obiettivo di ridurre il costo della gestione del cash. Tale obiettivo è perseguibile attraverso due vie: - una indirizzata dalle banche, tramite politiche commerciali e di marketing; - l altra indirizzata dal Governo mediante l adozione di una serie di provvedimenti atti ad incentivare l utilizzo di mezzi alternativi quali le carte di debito/credito e/o gli ordini di pagamento di tipo elettronico. Anche in Italia sono stati avviati interventi, sia regolatori che informativi, finalizzati a ridurre l uso del contante Il contesto normativo per il trasporto valori e la vigilanza La legge di riferimento nazionale sulla materia è il Regio Decreto 18 giugno 1931 n. 773 (Testo Unico delle leggi di pubblica Sicurezza) che attribuiva ai soli Prefetti, e pertanto a logiche prettamente provinciali, la gestione di licenze e regolamentazioni in merito. Con l avvento delle normative comunitarie per la regolamentazione ed armonizzazione delle modalità di gestione dei sistemi di pagamento (SEPA) e del contante (SECA) è stato avviato un lento ma progressivo processo di allineamento della realtà italiana. Relativamente alla gestione del contante, la normativa SECA si pone come obiettivo di rendere efficiente la catena di gestione del contante

15 nell Eurozona attraverso l implementazione di un set comune di regole e best practice bancarie in merito a: - standard e processi di gestione per la distribuzione e ricircolo del contante uniformemente condivisi in tutti i mercati nazionali all interno dell area dell euro; - rafforzamento della competitività tramite il ricorso a modelli alternativi per la distribuzione del contante; - maggiore efficienza della catena di consegna del contante; - armonizzazione degli ambiti di competenza delle BCN e degli accordi sui livelli di servizio; - regole tariffarie comuni applicate dalle BCN. A supporto del progressivo allineamento con la direttiva europea, sono state emesse direttive, leggi e decreti che hanno portato a modificare in parte l originale impianto regolamentare del 1931, senza tuttavia avviare una riforma completa del settore. Il 13 dicembre 2007, la Corte di Giustizia della Comunità Europea ha deliberato che alcuni assunti della normativa italiana del 1931 relativi alle limitazioni nell esecuzione dei servizi di vigilanza privata (comprensivi pertanto dei servizi di trasporto e gestione del contante) risultano essere contrari ai principi guida che regolano il funzionamento della Comunità Europea. Il 29 febbraio 2008, tenuto conto della possibilità immediata di far riferimento davanti al giudice nazionale tramite gli effetti della sentenza della Corte Europea, è stata emanata, dal parte del Ministero dell Interno, una Direttiva ai Prefetti ed ai Questori (557/PAS/2731/10089.D) di prima adesione al nuovo quadro di principi indicati dalla Corte Europea (vedi allegato). Le principali evoluzioni introdotte dalla direttiva sono: - superamento del limite provinciale per l operatività degli istituti di vigilanza; - superamento dell obbligo di una sede operativa in ogni provincia; - variazione nelle modalità e criteri di assegnazione delle licenze;

16 - divieto di limitazioni o prescrizioni numeriche del personale dipendente; - divieto di determinazione autoritativa dei prezzi. Il 5 settembre 2008 il Ministero dell Interno ha emanato una direttiva (557/PAS D.(7)2) rivolta a normare i livelli di controllo e sicurezza per i servizi di trasporto valori in ambito extraurbano o ultraprovinciale, modificata con successiva circolare del 6 novembre in attesa dell emanazione dei decreti di attuazione previsti dal DPR n. 153 del 4 agosto Con l entrata della nuova moneta nell eurozona (primo stadio 12 Paesi), le norme che presiedono allo svolgimento dell attività bancaria sono state definite dall Eurosistema. In questa visione, ai fini di un Europa unita non solo in senso monetario, è in corso di definizione, in ambito Parlamento Europeo, una Direttiva sul trasporto valori oltre i confini nazionali dei singoli stati denominata Cross border Euro Cash Road Transport. Per la fine del 2009 è prevista l emissione della predetta direttiva Il contesto normativo per la gestione esternalizzata del contante Oggetto di tali disposizioni è l attività di trattamento del contante, sia da parte degli intermediari (banche e Poste Italiane), sia da parte delle società di servizi (società che, per conto di un intermediario, effettuano le operazioni di contazione, di verifica dell autenticità e di selezione qualitativa delle banconote). L osservanza delle disposizioni garantisce l idoneità alla circolazione delle banconote, condizione che, a sua volta, rende affidabile l utilizzo da parte del pubblico degli sportelli bancari automatici. Vengono così minimizzati, per gli intermediari, i rischi legali e di reputazione connessi con l eventuale erogazione alla clientela di banconote sospette di falsità o di qualità tale da renderle non idonee alla circolazione.

17 Le linee guida di cui sopra sono contenute nelle Disposizioni di Vigilanza riguardanti l esternalizzazione del trattamento del contante emanate dalla Banca d Italia il 7 maggio 2007.

18 In particolare, le banche devono porre specifica attenzione nella valutazione delle capacità professionali e dell adeguatezza organizzativa del soggetto esterno incaricato del trattamento del contante, accertando che il medesimo rispetti le disposizioni in materia di autenticazione e selezione buono/logoro delle banconote contenute nel citato provvedimento della Banca d Italia del 29 novembre del 2006, avuto riguardo, in particolare, all utilizzo di apparecchiature conformi alle previsioni dell art. 3, comma 1, del provvedimento stesso. La banca committente formalizza il rapporto con il soggetto incaricato attraverso un contratto concluso in forma scritta che, nel fissare adeguati standard qualitativi del servizio, deve prevedere, tra l altro: - l obbligo di attenersi alle disposizioni riguardanti la specifica materia, con particolare riguardo all utilizzo esclusivo di apparecchiature conformi alla disciplina richiamata in premessa; - la possibilità per le banche di verificare la performance del servizio reso e di richiedere eventuali misure correttive. Il contratto deve stabilire che, laddove emergano elementi di criticità in ordine all output di selezione, sia possibile l accesso della banca anche congiuntamente ad esperti della Banca d Italia per una più compiuta valutazione delle apparecchiature utilizzate; - il diritto per la banca di recedere, senza penalità, nel caso in cui la controparte violi reiteratamente gli obblighi contrattuali. 2.3 La gestione del circolante L euro è nato ufficialmente nel 1999 come unità di cambio e come valuta sui mercati finanziari e valutari. Per la generalità del pubblico, tuttavia, è arrivato il 1 gennaio 2002, quando sono state introdotte le banconote e le monete. In tale periodo di transizione di tre anni sono stati prodotti i volumi iniziali di oltre 15 miliardi di banconote in euro.

19 2.3.1 I volumi di contante in circolazione Alla fine del 2007 circolavano in Europa circa 12 miliardi di banconote per un valore prossimo a 677 miliardi di euro. La parte finanziata dall Italia risultava pari a circa 131 miliardi di euro 4 la cui componente delle sole banconote copre circa il 19% dell intero valore dell eurozona. Negli ultimi anni l incremento di contante circolante si è assestato tra l 8% ed il 10% annuo. La forte crescita è stata principalmente dovuta alla ricostituzione delle riserve di circolante da parte sia di residenti che di non residenti nell area dell euro. Le banconote sono utilizzate come mezzo di pagamento, ma anche come riserva di valore. È pertanto probabile che i detentori di contante dell area dell euro abbiano modificato i propri stock di banconote in euro per via dei diversi tagli e che preferiscano i tagli più elevati ora disponibili. Il rafforzamento dell euro sul mercato internazionale ha inoltre incrementato la richiesta di moneta da parte di soggetti esteri a titolo di scorta. Si stima che negli ultimi anni più del 10% del circolante in euro sia stato destinato a tale impiego. Numerosità di banconote circolanti. Fonte BCE 4 Fonte Banca d Italia

20 2.3.2 La gestione del circolante a livello europeo e nazionale Il coordinamento della gestione del circolante e dell evoluzione delle banconote assicura che le banconote in euro siano prontamente accettate sia all interno sia all esterno dell area dell euro. Avere una valuta multinazionale significa che il contante è spostato da un paese all altro, principalmente tramite il turismo, ma anche tramite i viaggi d affari e mediante l accumulo di contante, determinando sia carenze che eccedenze di determinati tagli di banconote. Le singole BCN sono chiamate pertanto a gestire tutte le banconote in euro presenti nei rispettivi sistemi nazionali, indipendentemente dal paese emittente. In forza del principio generale dell esecuzione decentrata delle operazioni dell Eurosistema, le BCN curano l esito, l introito, il ritiro e la distruzione delle banconote logore. Eventuali squilibri sono corretti all interno dell area dell euro, attraverso la gestione comune delle scorte dell Eurosistema resa possibile dal sistema currency information system che consente, fissati i livelli di riferimento per le scorte logistiche delle BCN, di disporre trasferimenti ad hoc dalle BCN con un eccedenza di banconote a quelle con una carenza La qualità del circolante Le banconote sono state concepite e realizzate per garantire una vita media sufficientemente elevata che risulta però fortemente influenzata dalla tipologia di mercato e dalle abitudini di acquisto presso i singoli paesi. A seconda dell organizzazione del ciclo del contante a livello nazionale, le banconote restano in circolazione per periodi più lunghi in alcuni paesi rispetto ad altri prima di rientrare nella BCN. A fronte di una bassa qualità del circolante e di relativi problemi derivanti dal suo utilizzo, il pubblico potrebbe perdere fiducia nelle banconote in euro come mezzo di pagamento ampiamente accettato. Per tale motivo l Eurosistema deve mantenere l integrità del circolante, ossia assicurare che vi siano in circolazione solo banconote autentiche e di buona qualità.

21 Il Consiglio direttivo della BCE ha fissato nel 2001 i criteri d idoneità minimi, affinché solo le banconote di determinata qualità vengano riammesse in circolo dalle BCN e tutte le altre vengano distrutte. L Eurosistema tiene sotto attenta osservazione la qualità delle banconote in circolazione effettuando verifiche casuali ogni anno. La Banca d Italia provvede a ritirare regolarmente dalla circolazione le banconote logore, sostituendole con altre di nuova produzione. Vita media in anni delle banconote in Euro: Fonte BCE, Dicembre 2007 Va altresì rammentato che, al fine di normare in modo uniforme la gestione della qualità del circolante, il 16 dicembre 2004 la Banca Centrale Europea ha adottato il Ricircolo delle banconote in euro: quadro di riferimento per l identificazione dei falsi e la selezione dei biglietti non più idonei alla circolazione da parte delle banche e di tutte le categorie professionali che operano con il contante, poi recepito nell ordinamento italiano con provvedimento del Governatore della Banca d Italia del 29 novembre Le analisi sui dati Banca d Italia, relativamente alla percentuale di banconote ritirate dal mercato in quanto logore, evidenziano come le banconote da 5 euro rappresentino il taglio con maggiore logorio, seguito dal taglio da 10 euro.

22 35% 30% 31% 25% 20% 15% 16% 14% 10% 5% 8% 6% 9% 7% 0% Fonte: Elaborazioni ABI condotte su dati Banca d Italia, Dicembre La falsificazione del contante In Italia, il ritiro dalla circolazione delle banconote sospette di falsità è regolamentato dal Provvedimento del Governatore della Banca d Italia del 4 settembre 2008, che ha sostituito il precedente Provvedimento del 21 gennaio 2002, così come modificato dal Provvedimento del 15 marzo Viene confermato l obbligo, per gli enti creditizi e per gli altri istituti che gestiscono e distribuiscono al pubblico banconote e monete a titolo professionale, di ritirare dalla circolazione le banconote e le monete euro sospette di falsità e di trasmetterle alle autorità nazionali competenti: Banca d'italia (per le banconote) e Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato (per le monete). Il provvedimento inoltre elimina la competenza territoriale dell invio delle banconote alla filiale di Banca d Italia più vicina. A livello italiano, al fine di effettuare un monitoraggio sul fenomeno delle falsificazioni e, più in generale, sulle frodi legate ai sistemi di pagamento, è stato istituito presso il Ministero Economia e Finanze, Dipartimento del Tesoro, l Ufficio Centrale Antifrode dei Mezzi di Pagamento (UCAMP), con gli obiettivi di seguito delineati: - raccolta e trattamento dei dati sulle falsificazioni dell euro nel territorio nazionale, per finalità di monitoraggio del fenomeno e di cooperazione con gli organi nazionali, comunitari ed internazionali per scopi preventivi e di contrasto delle falsificazioni su scala europea;

23 - prevenzione delle frodi sui pagamenti eseguiti con carte di credito e di debito o con altri mezzi diversi dal contante sia materiali che virtuali; - prevenzione delle frodi sugli strumenti deputati al credito al consumo; - formazione specialistica degli intermediari finanziari e delle Forze di polizia. Relativamente alle attività di identificazione e segnalazione delle possibili falsificazioni del contante, è previsto un coordinamento operativo tra i principali attori istituzionali: - Istituzioni bancarie e finanziarie: rilevano le possibili frodi e falsificazioni, ritirano operativamente il contante e: o ne danno comunicazione in modalità informatica 5 all UCAMP; o trasmettono le banconote sospette di falsità con i relativi verbali di ritiro alla Banca d Italia; - Forze di polizia: sequestrano le banconote e monete metalliche sospette di falsità; - Centri di Analisi istituiti in seno alla Banca d Italia ed all Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato: effettuano le perizie rispettivamente delle banconote e monete metalliche sospette di falsità; - Ufficio Centrale Italiano del Falso Monetario ed Ufficio Centrale Antifrode dei Mezzi di Pagamento: raccolgono ed analizzano i dati sulla falsificazione dell euro e le informazioni utili ai fini delle indagini. Nel primo semestre del 2008 la Banca d Italia ha riconosciuto false banconote ritirate dalla circolazione, con un incremento del 18,2% rispetto al secondo semestre del 2007 (nel quale furono riconosciute false banconote). 5 Segnalazioni effettuate tramite il sistema informativo dell U.C.A.M.P In base all art. 39 del Decreto Legge 3 ottobre 2006

24 La crescita del numero delle falsificazioni dipende, per l Italia, dall aumento di quelle della banconota da 20 euro ( biglietti falsi rispetto ai del 2 semestre del 2007), mentre il numero delle contraffazioni degli altri tagli risulta sostanzialmente stabile. Il taglio da 20 euro, che per il semestre in esame è il più falsificato, rappresenta il 38,78% del totale delle falsificazioni, seguito dal 100 euro (32,04%). Fonte: Banca d Italia Il ricircolo di contante Le operazioni di ricircolo consentono alle istituzioni creditizie e ad altri gestori professionali del contante di lavorare in modo più efficiente ed efficace anche in termini di costi, poiché una minore quantità di contante deve essere trasportata alla banca centrale; in altri termini, il ciclo del contante è più breve. In tale contesto si registrano talvolta, ferma restando l attività di verifica e di selezione, forme di compensazione dei flussi di contante fra piazze diverse che hanno fatto sì che, per volumi in ogni caso limitati, possa dilatarsi il tempo del ricambio della circolazione.

25 Allo stato, applicando la metodologia definita della BCE, in Italia la vita media della circolazione delle banconote si attesta intorno a 32 mesi, rispetto ai 22 dell Eurosistema 6. In base al quadro per il ricircolo del contante, le banconote che vengono rimesse in circolazione tramite distributori automatici di contante e altri dispositivi utilizzabili autonomamente dalla clientela devono essere verificate mediante apparecchiature di selezione e di verifica delle banconote che abbiano superato gli appositi test da parte di una Banca Centrale Nazionale. Tutte le banconote che, dopo l esame, risultano sospette di contraffazione o logore, devono essere consegnate alla Banca d Italia e non possono essere rimesse in circolazione. Solo nei casi di forza maggiore ed in via eccezionale e temporanea, gli intermediari possono, per alimentare gli ATM, usare banconote controllate manualmente da personale esperto proprio o di una società di servizi, dandone però comunicazione alla Filiale territorialmente competente della Banca d'italia ed indicando la natura dell'evento e la presumibile durata dell emergenza. Ulteriore eccezione è costituita dall operatività di filiali bancarie ubicate in località remote e con volumi molto modesti di operazioni in contanti. In tali casi, comunque limitatamente al 5% del volume complessivo dei biglietti del rispettivo taglio ridistribuiti dalla banca a livello nazionale tramite ATM e altri dispositivi automatici, possono essere erogate tramite ATM banconote controllate per la sola autenticità da apparecchiature positivamente testate da una BCN dell Eurosistema e per la idoneità alla circolazione manualmente da personale addestrato. Le banconote selezionate dalle suddette apparecchiature possono essere erogate anche tramite gli ATM o altri dispositivi utilizzabili autonomamente dalla clientela, mentre i biglietti controllati manualmente dal personale possono essere utilizzati soltanto in operazioni di sportello. 6 Fonte Banca d Italia

26 Un elenco delle apparecchiature di selezione e accettazione delle banconote che hanno superato la verifica che le banche e gli altri gestori professionali devono utilizzare, è presente sul sito Internet della BCE. Un approfondimento su tale argomento è condotto nel paragrafo 5.1.

27 Si riporta di seguito uno schema sintetico relativo alle modalità di gestione del contante e dei relativi controlli: A livello operativo sono pertanto definite specifiche regole di comportamento per la gestione dei controlli e per la trattazione delle banconote in funzione del risultato delle verifiche, secondo il seguente quadro di sintesi: - Dispositivi utilizzabili autonomamente dalla clientela (ATM, Cash-In) ID Esito verifica Modalità gestione banconota Esito operazione in corso L1 L2 L3 Fattispecie diversa da banconota, non riconosciuta come biglietto in euro Banconota identificata come sospetta contraffazione di banconota in euro Banconota in euro non identificata con certezza come autentica L oggetto deve essere restituito al cliente La banconota deve essere ritirata dalla circolazione e trasmessa alla B.I. (termine massimo = 20 giorni lavorativi) La banconota deve essere trasmessa alla B.I. (termine massimo = 20 giorni lavorativi) L accredito non deve essere effettuato Tracciabilità L accredito potrà eventualmente essere effettuato Tracciabilità L4a Banconota in euro identificata come autentica e idonea alla circolazione La banconota può essere rimessa in circolazione L accredito deve essere effettuato L4b Banconota in euro identificata come autentica ma non idonea alla circolazione La banconota non può essere rimessa in circolazione e va consegnata alla B.I. L accredito deve essere effettuato

28 - Dispositivi utilizzabili solo da personale autorizzato (Macchine contazione) L1 L2 ID Esito verifica Modalità gestione banconota Esito operazione in corso Oggetto non riconosciuto come banconota in euro Oggetto riconosciuto come sospetta contraffazione Le banconote in euro sospette devono essere trasmesse alla B.I. (termine massimo = 20 giorni lavorativi) L4a Banconota in euro identificata come autentica e idonea alla circolazione La banconota può essere rimessa in circolazione L accredito deve essere effettuato L4b Banconota in euro identificata come autentica ma non idonea alla circolazione La banconota non può essere rimessa in circolazione e va riconsegnata alla B.I. L accredito deve essere effettuato Il quadro di riferimento della BCE prevede che le BCN svolgano un attività di monitoraggio che deve venire supportata dalle segnalazioni delle Banche. Le banche sono tenute a inviare alla Banca d Italia due distinte segnalazioni: 1. dati di sistema: segnalazione trimestrale integrale, solo in caso di variazioni, del parco macchine compliant e dei soggetti incaricati dell attività, da effettuarsi nel mese successivo alla chiusura del trimestre di riferimento; 2. dati quantitativi: segnalazione obbligatoria semestrale dei volumi ricircolati, da effettuarsi entro il secondo mese successivo alla chiusura del semestre di riferimento. Le evidenze di tale raccolta di informazioni sono state riportate nel paragrafo

29 2.3.6 Il costo di gestione del contante In Italia, il costo per la gestione del denaro contante è stimato 7 in circa 10 miliardi di euro per anno al Sistema Paese; tale valore, risulta così suddiviso: - 7,1 miliardi (71%) sono a carico di privati e imprese - 2,8 miliardi (28%) grava sui bilanci del settore bancario. A questa somma vanno ulteriormente aggiunti gli alti costi sostenuti ogni anno dalla Pubblica Amministrazione. In base alle stime presentate, la gestione del contante comporta un costo indicativo procapite di circa 200 euro all anno. Il raffronto di tali indicazioni con gli studi condotti in passato a livello europeo 8 (2005) ed in singoli paesi quali Belgio (2003) e Olanda (2002), evidenziano in Italia un costo di gestione notevolmente superiore alla media rilevata. In base allo studio condotto da parte dell European Payment Council (EPC) nel 2005, il costo della gestione del contante all interno dell Eurozona (perimetro EU15 del 2004) è stimabile in 50 miliardi di euro, corrispondente allo 0,4 0,6% del PIL di riferimento. In base agli studi condotti in Belgio (2003) ed Olanda (2002), il costo della gestione del contante nei rispettivi paesi ha rappresentato lo 0,58% del PIL per il Belgio e lo 0,48% del PIL per l Olanda. Le principali componenti di costo nella gestione del contante da parte del sistema bancario sono riconducibili a: - Costi associati alla gestione del contante da parte delle Banche o Personale interno per la gestione del contante o Servizi esterni di contazione e verifica del contante 7 Fonte: Ricerca Visa Europe, Ottobre Fonte: European Payment Council, 2005

30 o Perdite da furti, rapine - Costi associati agli strumenti a supporto o Apparecchiature a supporto delle attività di contazione e verifica o Apparecchiature a supporto dell erogazione o deposito del contante - Costi associati al trasporto del contante o Tragitti percorsi o Furgoni, Mezzi blindati adottati o Scorta, Vigilanza - Costi associati allo stoccaggio/inventory del contante o Logistica interna o Magazzini o Capitale immobilizzato - Costi associati alla sicurezza (rischio furto) o Vigilanza o Sorveglianza o Sistemi di allarme o Assicurazioni. Occorre sottolineare come le componenti di costo del contante non siano ad oggi percepite come significative dai principali fruitori finali del bene e maggiori detentori (consumatori, commercianti, ). Il contante è infatti abitualmente visto come un bene a costo di gestione praticamente nullo rapportato ad altri strumenti di pagamento basati sulla presenza di commissioni esplicite per prelievi o transazioni. Le principali componenti di costo relative ai fruitori finali del contante riguardano: - il costo di approvvigionamento del contante - la perdita di interessi da mancato investimento del contante

31 - i costi di contazione, riconciliazione e versamento (prevalentemente per i commercianti) - il rischio di furto e smarrimento. Tali componenti saranno oggetto di approfondimento all interno del modello riportato nei paragrafi successivi.

32 3. IL MODELLO DI RIFERIMENTO ADOTTATO Al fine di approcciare un analisi del mercato, è stato formulato un modello di riferimento che contempli sia gli attori coinvolti che i relativi flussi di denaro contante. Obiettivo di tale schematizzazione è pertanto quello di fornire uno strumento che consenta una visione complessiva del contesto italiano: - identificazione e caratterizzazione dei ruoli coinvolti - mappatura dei principali flussi di denaro e di informazioni tra gli attori - strutturazione della raccolta dei dati presso i singoli attori coinvolti - analisi dei principali fenomeni evolutivi riscontrabili: o dipendenti da evoluzioni normative europee ed italiane o offerti dalle nuove tecnologie. 3.1 I principali attori coinvolti ed il processo di gestione contante Si premette che il modello è incentrato sul ruolo del sistema bancario, i flussi riportati sono pertanto da interpretarsi secondo le seguenti indicazioni: - Il processo Cash In si riferisce a tutte le attività che portano denaro contante all interno del sistema bancario. - Il processo Cash Out si riferisce a tutte le attività che portano denaro contante all esterno del sistema bancario. Al fine di giungere alla formulazione del modello di riferimento, si riporta di seguito una schematizzazione dei principali attori e flussi operativi coinvolti nella gestione del contante.

33 I principali attori coinvolti nella gestione del contante sono: - la Banca d Italia che, concordemente con le politiche monetarie europee per la gestione del circolante, ha il compito di: o Garantire che la distribuzione dell euro avvenga in modo regolare ed efficiente (Flusso a di cash-in verso il mercato): Coordinamento a livello europeo per la produzione di circolante in euro (banconote e monete), affidata rispettivamente, operativamente, alla Banca d Italia ed all Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato. o Garantire l integrità dell euro in termini di autenticità e qualità delle banconote in circolazione (Flusso f di cash-out dal mercato verso la Banca Centrale Nazionale): Verifica delle banconote sospette di falsità Ritiro dal mercato delle banconote logore o non più atte alla circolazione Controllo sulle attività di gestione/selezione del contante lungo la filiera operativa. - il Sistema Bancario nazionale ha il compito di coordinare e gestire il processo di distribuzione del contante sul territorio nazionale, al fine di renderlo disponibile ai fruitori finali. Al fine di perseguire tale obiettivo sono identificabili distinte attività:

34 o Stoccaggio e gestione interna del contante Recepimento del denaro proveniente da Banca d Italia (Flusso a di cash-in da parte di Banca d Italia verso il sistema bancario) Stoccaggio del denaro presso i mezzi forti dei singoli istituti Processo logistico interno di approvvigionamento del denaro ai canali di interazione con i clienti finali (Flusso b ) Processo logistico interno per recuperare il denaro proveniente dai canali di interazione con i clienti finali (Flusso e ) Gestione delle attività di contazione, verifica del contante Gestione delle attività di ricircolo delle banconote risultate idonee alla circolazione Gestione della sicurezza del contante e delle risorse dedicate nei singoli step operativi previsti. o Gestione dei canali di interazione con i clienti finali (ATM, Sportelli): Gestione operativa dei singoli canali al fine di garantirne la disponibilità e il funzionamento Attività di erogazione (Flusso c di cash-out da parte del sistema bancario verso il mercato) Attività di verifica del contante accettato e di deposito (Flusso d di cash-in da parte del mercato verso il sistema bancario) Stoccaggio del contante presso i singoli punti operativi Gestione della sicurezza del contante e delle risorse dedicate nei singoli step operativi previsti. Il Sistema Bancario può avvalersi, per tutte le fasi del processo, del supporto di operatori professionali specializzati, per la gestione di specifiche attività quali: trasporto fisico del denaro vigilanza su persone e beni contazione e verifica del denaro.

35 - i fruitori finali del contante: i Clienti, il mondo Retailer e le altre Realtà Commerciali (Es. Grande Distribuzione Organizzata, Lottomatica, Autostrade, Trenitalia, ). Ciascuno di essi ricopre un proprio ruolo operativo nell ultimo anello della catena di gestione del contante: o il mondo Retailer e le altre Realtà Commerciali utilizzano il contante come strumento a supporto dell operatività commerciale e per consentire una interazione economica con la clientela finale: Prelievo contante tramite i canali distributivi disponibili (Flusso c) Circolazione del denaro mediante scambi commerciali con la clientela privata Gestione di scorte personali di denaro Deposito contante presso il sistema bancario (Flusso d). o La clientela finale costituisce l ultimo anello della catena per l erogazione del contante e ne giustifica l esistenza stessa. Le tipiche attività di gestione contante sono infatti: Prelievo contante tramite i canali distributivi disponibili (Flusso c) Circolazione del denaro mediante scambi commerciali tra privati o mediante interazione con il mondo Retailer e le altre Realtà Commerciali Gestione di scorte personali di denaro Deposito contante presso il sistema bancario (Flusso d).

36 3.2 Descrizione del modello adottato Il modello adottato per l analisi dei flussi di contante si basa sulla loro suddivisione in flussi di Cash-In (ovvero che portano denaro contante all interno del sistema bancario) ed in flussi di Cash-Out (ovvero che portano denaro contante fuori dal sistema bancario). Il processo di Cash-In si compone dei seguenti elementi: - Flusso Market Cash-In. Rappresenta il flusso di contante derivante dal mercato (Clienti, Retailer, Attività Commerciali). La raccolta di denaro contante avviene mediante: 1) ATM (Automated Teller Machine) abilitati alle funzione di Cash-In (si rimanda al paragrafo 5.2 per dettagli relativi a funzionalità e tecnologie). Gli ATM sono a loro volta distinti tra: ATM Esterni: apparecchiature la cui gestione operativa è delegata interamente ad operatori esterni rispetto alla banca di riferimento. L operatività di approvvigionamento contante, recupero contante versato, contazione e verifica è svolta interamente tramite un outsourcer mentre la banca effettua un

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