Modelli di mediazione didattica con la Lavagna Interattiva Multimediale (LIM)

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1 Enrico Angelo Emili PhD in Didattica e Pedagogia Speciale Dipartimento di Scienze dell Educazione - Università di Bologna. Modelli di mediazione didattica con la Lavagna Interattiva Multimediale (LIM)

2 Non siamo di fronte ad un tratto generazionale. La stessa familiarità tecnologica si distribuisce differentemente nei diversi strati sociali e culture alla presenza di maestrie tecnologiche non corrispondono equivalenti avanzamenti sul piano dei processi cognitivi e di responsabilità sociale (Calvani et al., 2012)

3 DOVREMMO ACQUISIRE E TRASMETTERE SAGGEZZA DIGITALE (Prensky). LE TECNOLOGIE DOVREBBERO ESSERE VALUTATE CON CRITICITA E DIMOSTRARSI UN VALORE AGGIUNTO.

4 Nelle Linee guida delle PNSL le LIM vengono definite come: "strumenti in grado di creare le condizioni per una lezione interattiva, multisensoriale e condivisa dentro e fuori dalla classe".

5 LAVAGNA DI ARDESIA Sollecita un modello quasi esclusivamente trasmissivo: scrivere, cancellare, riscrivere, scrivere a più mani. Non permette di salvare il lavoro e di riprenderlo. Mappa di M. Peroni, Educatore, 2011/12 N. 10

6 Giglioli - ENAIP FVG (Progetto Europeo)

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8 Il docente opera su più versanti: comunicativo (controllo della chiarezza dell informazione, esplicitazione degli obiettivi e cura del feedback, etc.) cognitivo (ZSP, gestione degli aspetti meta cognitivi e dei livelli di carico cognitivo, etc.) gestionale (strategie cooperative, clima classe, etc.) Possedendo al contempo capacità empatiche, flessibilità e un alta padronanza e comprensione del contenuto disciplinare.

9 La LIM favorisce motivazione comprensione co costruzione e gestione risorse inclusione, accessibilità, leggibilità documentazione e condivisione memoria e attenzione metacognizione e fantacognizione Carico cognitivo ed ergonomia

10 Modelli più diffusi di utilizzo Fonte: Giglioli - ENAIP FVG (progetto europeo)

11 In funzione di una didattica inclusiva la LIM potrebbe risultare un efficace supporto in almeno tre aree: 1. area dell'accesso ai contenuti didattici; 2. area della comunicazione; 3. area della partecipazione e condivisione.

12 Possibilità di seguire una lezione anche a distanza. (studenti ospedalizzati): Permette di rispettare i criteri di leggibilità Il testo scritto a mano libera, può essere trasformato in stampato Presenza di una penna di riconoscimento forme: trasforma una forma disegnata a mano libera in una perfetta figura geometrica.

13 Funzione riflettore/zoom: utile per porre l attenzione su una sola parola o una parte limitata di testo, coprendo nel frattempo l area circostante. Possibilità di registrare e memorizzare tutto quanto viene scritto sulla lavagna poiché filma tutti i movimenti effettuati sullo schermo della lavagna (annotazioni, esercizi, test, disegni) comprese le voci

14 Presenza di vari strumenti: calcolatrice, riga, squadra, compasso, goniometro manovrabili semplicemente con la penna digitale o con le mani; Presenza di strumenti facilitatori della lettura (discriminazione righe di testo) trasformare, destrutturare e semplificare il materiale didattico per la classe; gestire i tempi dell attività didattica, recuperando quanto fatto in precedenza e salvato sulla Lim;

15 creare dei propri archivi di risorse multimediali, ipertestuali e interattivi individualizzati sulla classe e sul gruppo, facilmente recuperabili in qualsiasi momento dell attività didattica; utilizzare in piccolo gruppo software o attività specifiche per il potenziamento di abilità e competenze in alunni con disabilità. Contiene repository di materiali digitali per la didattica (immagini, audio, esercitazioni, ecc.) Zambotti F., Didattica inclusiva con la Lim, Erickson Bonaiuti G., Didattica attiva con la LIM, Erickson

16 Non trasmettere gli stessi contenuti cartacei con un restyling didattico alla LIM Usarla non è indispensabile Non abbandonare la lavagna tradizionale Non usare la Lim solo come uno schermo Cinema Usare la Lim in classe. Da Bonaiuti: Didattica attiva con la LIM

17 Chi non conosce nulla di un determinato argomento non farà progressi utilizzando Google.

18 Chi conosce già un determinato argomento può procurarsi con Google altre fonti recenti e dettagliate poiché capace di filtrarle.

19 Non importa quante risorse hai, se non sai utilizzarle con competenza e secondo modelli d uso consapevoli, non saranno mai abbastanza!

20 Metodo di studio alla LIM Programma LeggiXme 8.1

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22 Dal testo alla mappa co-costruita

23 Es. con LeggiXuni Di G. SERENA

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27 Cosa aiuta ad apprendere meglio? Evidenze scientifiche Hattie (2009) ha sintetizzato circa 850 meta-analisi su studi. Le meta-analisi sono elaborazioni dei dati di ricerche e si concretizzano in un indicatore standardizzato denominato Effective Size (ES) che rappresenta la misura della forza di un fenomeno.

28 Ausubel, 1978

29 Gli Anticipatori ES. O,41 Hattie evidenzia che l utilizzo di anticipatori, nei confronti del tema oggetto di lezione (anche riferendosi alle esperienze che essi compiono nel loro mondo), attiva conoscenze preesistenti che diverranno il fondamento per le nuove.

30 Mappe mentali per attivare le conoscenze pregresse (Brainstorming alla LIM)

31 Attraverso il brainstorming iniziale, la mappa mentale rende visibile all insegnante sia le possibilità che i punti critici dai quali partire. Inoltre, la mappa mentale rende gli allievi consapevoli dello stato attuale delle loro conoscenze rispetto ad un argomento.

32 AffermaCisotto (2002), [ ] il brainstorming consente all insegnante di ancorare le conoscenze scientifiche alle epistemologiche ingenue, perché si produca quel contatto significativo che sta alla base del cambiamento concettuale. Le mappe degli alunni assumono così funzione di matrici cognitive, poiché da esse si genera il cambiamento.

33 Zona di sviluppo prossimale è la distanza fra il livello effettivo di sviluppo del bambino, determinato da ciò che sa fare da solo, e il livello più elevato di sviluppo potenziale, determinato da ciò che riesce a fare sotto la guida e con l aiuto di una persona più competente

34 Esplicitare obiettivi: ES: 0,56 di fronte a compiti complessi, scomporre, scorporare e sequenzializzare; favorire un progressivo spostamento dal che cosa apprendere al come apprendere.

35 IL CARICO COGNITIVO: è la quantità di attività cognitiva richiesta dalla memoria di lavoro di una persona.

36 Fonte: L. Lenzi E. Emili memoria di lavoro a breve termine visiva memoria di lavoro a breve termine verbale Processamento e carico cognitivo Memoria a lungo termine Preconoscenze

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38 sono dati semplici Organizzazione verbale: Organizzazione per immagini:

39 I documenti aperti e multimodali permettono un accesso personalizzato a seconda dei bisogni di ciascun utente finale. Tratta da: Fogarolo e Campagna, Costruire materiali didattici multimediali, Erickson,Trento, 2015 p.67 39

40 Documento multimodale permette di: leggere il contenuto su schermo; ascoltare il testo con la sintesi vocale; esportare il testo in un file audio mp3; ingrandire il contenuto (testo e immagini) mantenendo una risoluzione ottimale; modificare la formattazione del testo (dimensioni, spazi, font, layout, etc.); modificare i livelli di contrasto tra testo e sfondo; essere stampabile in più formati.

41 Materiali di studio (dispense, ecc.) in formato.doc. Modificabili; Editabili; Personalizzabili negli aspetti grafici e visivi. 41

42 PDF aperti (editabili) e non chiusi. E possibile copiare e leggere parti di testo con la sintesi vocale; E possibile copiare immagini; E possibile annotare Non è possibile copiare e leggere parti di testo con la sintesi vocale; Non è possibile copiare immagini; Non è possibile sottolineare sul PDF e sottolineare. e annotare su PDF. 42

43 PDF X-Change Viewer o PDF Editor (versione free con funzione OCR) per annotare e scrivere sul file. 43

44 Pdf-XChange Viewer INTEGRATO con LeggiXme PDF X-Change Viewer integrato con LeggiXuni per leggere con la sintesi vocale i file in pdf. 44

45 Audacity Balabolka

46 Leggibilità alla LIM

47 Risultano più leggibili i caratteri sans serif (senza grazie). carattere serif d - d carattere sans serif Nei documenti cartacei: Verdana, Arial, Helvetica Nei documenti digitali, su schermo: Verdana, Tahoma, Trebouchet MS 47

48 Es. Font Altamente Leggibile Per i doc. elettronici si consiglia di utilizzare i font presenti in tutti i sistemi operativi (ad es. Verdana, Trebouchet ecc.), al fine di evitare problemi di incompatibilità.

49 Dimensione del carattere: nel cartaceo: almeno pt (ottimale); per una video presentazione: pt (ottimale). Limitare l uso del corsivo, del sottolineato e del grassetto. Utilizzarli per evidenziare singole parole chiave o brevi periodi (preferibilmente usare il grassetto) e per dare riferimenti. Considerare che nei documenti elettronici una parola sottolineata indica un link (collegamento ipertestuale). Non utilizzare caratteri troppo sottili (ad es. Courier new). 49

50 Evitare lo script Questo testo non si legge molto bene. Questo testo non si legge molto bene. Questo testo non si legge molto bene. Questo testo non si legge molto bene. Questo testo non si legge molto bene. Questo testo non si legge molto bene. Questo testo non si legge molto bene. Questo testo non si legge molto bene. Questo testo non si legge molto bene. Questo testo non si legge molto bene. Questo testo non si legge molto bene. Questo testo non si legge molto bene. Questo testo non si legge molto bene.

51 Evitare lunghi testi scritti in maiuscolo UN TESTO TUTTO MAIUSCOLO NON COSTITUISCE QUASI MAI UNA BARRIERA INSORMONTABILE MA È SPESSO CAUSA DI AFFATICAMENTO E PER MOLTI UTENTI DI RALLENTAMENTO NELLA LETTURA PUÒ DIVENTARE UNA VERA BARRIERA SE ASSOCIATO AD ALTRI FATTORI CHE RIDUCONO LA LEGGIBILITÀ; AD ESEMPIO UN LUNGO TESTO TUTTO MAIUSCOLO CON CARATTERI PICCOLI RISCHIA DAVVERO DI ESSERE ILLEGGIBILE PER MOLTE PERSONE

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53 Interlinea 1 1,15 1,50 2,00

54 Evitare di giustificare il testo: il testo si allinea ai margini aumentando lo spazio tra le parole. Questo testo non si legge molto bene. Questo testo non si legge molto bene. Questo testo non si legge molto bene. Questo testo non si legge molto bene. Questo testo non si legge bene. Q u e s t o t e s t o ha s p a z i a t u r e d i f f e r e n t i. Questo testo si legge molto bene. Questo testo si legge molto bene. Questo testo si legge molto bene. Questo testo si legge molto bene. Allineare il testo a sinistra. 54

55 Testo giustificato. Testo allineato a sinistra. Fonte: 55

56 56

57 57

58 Valutare la difficoltà nel lessico. In se stessa la grafia proteiforme è un poliedro di scrittura. (James Joyce, Finnegans Wake. Libro Primo V-VIII, Ed. Luigi Schenoni, Milano, Mondadori, ) 58

59 Vocabolario di base di Tullio De Mauro. 1. Vocabolario fondamentale: parole (licenza elementare); 2. Altro vocabolario di alto uso: ca (79% della popolazione, se le frasi non superano le 20 parole l una); 3. Vocabolario di alta disponibilità: ca. 59

60 Es. Vocabolario di base. 98 % del discorso: 60% nomi; 19% verbi; 15% aggettivi; 2% avverbi; 0,8% pronomi; 0,6 % congiunzioni ecc. Legenda: Fondamentale (es. abitare) alto uso (es. abbondante) alta disponibilità (es. abbigliamento) T De Mauro, Guida all uso delle parole, Editori Riuniti, 2003, p

61 Valutare la difficoltà nella sintassi. Tutto quello che aveva trovato li, poi, era stato come un viaggio nel rovescio del mondo, dove le cose avevano ancora una ragione e le parole indicavano ancora le cose: ogni giorno una forza sconosciuta vi separava il vero dal falso tratto da A. Baricco, Questa storia,

62 Elementi che favoriscono la leggibilità del testo 1/4: Lessico idoneo, chiaro e non complesso; Frasi brevi (20-25 parole per frase e caratteri per riga); un solo concetto per frase; Privilegiare la forma attiva a quella passiva; Privilegiare le frasi coordinate (limitare le subordinate); 62

63 Elementi che favoriscono la leggibilità del testo 2/4: Usare frasi positive invece che negative; Evitare doppie negazioni; Uso limitato dei pronomi; Evitare infiniti, participi e gerundi; Evitare le forme impersonali; Privilegiare l'indicativo al congiuntivo; Limitare l uso di sinonimi soprattutto quando una parola indica un concetto; 63

64 Elementi che favoriscono la leggibilità del testo 3/4: Abbreviazioni o acronimi esplicitati per esteso; Evitare parole straniere o tradurle; Evitare modi di dire o spiegarli; Evitare l uso dei numeri romani come V, X, II; Esplicitare le date: da 27/05/16 a 27 maggio 2016; Presenza di un glossario per parole tecniche o specifiche; 64

65 Elementi che favoriscono la leggibilità del testo 4/4: Distinguere le informazioni principali (ben riconoscibili), quelle secondarie e i dettagli; Aggiungere brevi introduzioni, sintesi dei contenuti e sezioni di riepilogo dei concetti (per parole chiave, in mappa, ecc.); Utilizzare titoli e sottotitoli che esplicitino il focus dell argomento; Anticipazione dei contenuti (organizzatori anticipati) e degli obiettivi. 65

66 Fonti: Linee guida in materia di accessibilità delle informazioni ICT4IAL, 2015, Agenzia Europea per i BES e l inclusione. %20Accessible%20Information_IT.pdf ; Scrivere chiaro Documento Commissione Europea, vere-chiaro-una-guida-ue-per-migliorare-lacomunicazione ; 66

67 Informazioni per tutti Inclusion Europe, Anffas, linee-guida-per-scrivere-in-linguaggio-facile-da-leggere ;

68 Attenzione al contrasto e agli sfondi: Evitare di inserire testo dentro alle immagini.

69 Ottimo contrasto ma non per tutti di facile lettura. 69

70 Sfondi consigliati per testo nero: Bianco non brillante; crema; grigio molto chiaro; toni pastello chiari. 70

71 Utilizzare lo stesso font per tutte le slide; Evitare slide con troppo testo (usare elenchi puntati); Numerare le slide; Utilizzare tabelle e schemi il più possibile leggibili. Leggibilità Si legge bene grazie allo sfondo. Si legge bene grazie allo sfondo. Si legge bene questo testo. Si legge bene questo testo. 71

72 Utilizzare animazioni se funzionali a focalizzare l attenzione e a visualizzare processi e procedure; Spiegare il contenuto delle slide (testo e messaggio devono corrispondere); Fornire le slide in anticipo o al termine della lezione in formato aperto (file aperto o in alternativa file pdf aperto); 72

73 Utilizzare le immagini al fine di: Guidare l attenzione (frecce, schemi); Semplificare concetti o visualizzare procedure; Attenzione alle ridondanze e alla coerenza con il testo (carico cognitivo estraneo); Clark, Lyons, 2004.

74 Supportare il trasferimento di conoscenze da docente a discente (supporto grafico nei passaggi per la risoluzione di un problema); Favorire la motivazione; Attenzione alle ridondanze e alla coerenza con il testo (carico cognitivo estraneo). Clark, Lyons, 2004

75 Bransford e Johnson (1972) Se i palloncini scoppiassero il suono non raggiungerebbe più la sua destinazione, perché il tutto verrebbe a trovarsi troppo distante dal piano giusto. Anche la finestra chiusa impedirebbe al suono di giungere laddove dovrebbe dato che la gran parte dell edificio tende ad essere ben isolata. Poiché l intera operazione dipende dalla continuità nell alimentazione elettrica, anche la rottura del cavo creerebbe problemi. Naturalmente l individuo potrebbe urlare, ma la voce umana non può arrivare così lontano. Un ulteriore problema è che una corda dello strumento potrebbe rompersi. Se ciò si verificasse non vi sarebbe più l accompagnamento al messaggio. La situazione migliore, naturalmente, è che la distanza sia inferiore. Così i potenziali problemi sarebbero meno numerosi. Meglio di tutto sarebbe che ci fosse contatto faccia a faccia.

76 Se i palloncini scoppiassero il suono non ci fosse contatto faccia a faccia. raggiungerebbe più la sua destinazione, perché il tutto verrebbe a trovarsi troppo distante dal piano giusto. Anche la finestra chiusa impedirebbe al suono di giungere laddove dovrebbe dato che la gran parte dell edificio tende ad essere ben isolata. Poiché l intera operazione dipende dalla continuità nell alimentazione elettrica, anche la rottura del cavo creerebbe problemi. Naturalmente l individuo potrebbe urlare, ma la voce umana non può arrivare così lontano. Un ulteriore problema è che una corda dello strumento potrebbe rompersi. Se ciò si verificasse non vi sarebbe più l accompagnamento al messaggio. La situazione migliore, naturalmente, è che la distanza sia inferiore. Così i potenziali problemi sarebbero meno numerosi. Meglio di tutto sarebbe che

77 La separazione di elementi che devono essere elaborati assieme provoca un carico cognitivo non necessario

78 Landriscina Carico Cognitivo pag.36

79 Landriscina Carico Cognitivo pag.36

80 Tecnologia del testo Congegni semantici (titoli, sottotitoli, schemi ) Congegni testuali (sottolineature, grassetto, sottolineature, titoli, colore, grafica ) Congegni tipografici (font, spaziature )

81 Secondo Garner et al. hanno un influenza sulla comprensione aiutando gli studenti a focalizzare l attenzione sulle parti più importanti e per riorganizzare il contenuto. Secondo Cisotto le segnalazioni tipografiche e semantiche enfatizzate sono molto utili per gli studenti con DSA, 2008

82 Congegni testuali e semantici Titolo e sottotitolo Immagini e didascalie Eventuali domande guida e anticipatori Parole chiave, sottolineate o in grassetto Eventuali mappe guida e organizzatori anticipati Box e schemi Glossario Sommario o riassunto

83 TITOLO DEL CAPITOLO PAROLE CHIAVE grassetto/sottolineate RAPPRESENTAZIONI GRAFICHE GLOSSARIO IMMAGINI E DIDASCALIE DOMANDE ED ESERCIZI GUIDA

84 La lavatrice La procedura è realmente molto semplice. Prima si sistemano le cose in gruppi differenti. Naturalmente un gruppo può essere sufficiente: dipende da quanto c è da fare. É importante non eccedere: cioè, è meglio far subito poco, piuttosto che troppo. Lì per lì questo non sembra importante, ma, nel caso nascano delle complicazioni, uno sbaglio può essere costoso. Di primo acchito l intera procedura parrà complicata, ma ben presto diventerà un altro aspetto della vita. È difficile prevedere se avrà fine la necessità di questo compito nell immediato futuro, ma non si può mai dire. Dopo che la procedura è completata, si dispone di nuovo il materiale in vari gruppi, da collocare in luoghi appropriati. Nel caso in cui vengono usati ancora, l intero ciclo dovrà essere ripetuto.

85 evidenziare visivamente l errore, sottolineandolo o cerchiandolo in rosso, fa si che questo catturi in modo particolare l attenzione dello studente (mantenendolo così più presente nella memoria). Indicare l errore e lasciare a lui il compito di trovarlo e correggerlo (o con attività di peer tutoring, scaffolding docente ecc.) Prof. C. Cornoldi

86

87 Le mappe concettuali hanno un ES di 0,57

88 Mappa offre una panoramica delle informazioni principali e dei loro legami; Esplicita le relazioni e le connessioni tra concetti; Favorisce la comprensione di collegamenti logici impliciti; Non è facile da creare per studenti novizi; richiede un percorso graduale di formazione; Favorisce la comprensione delle inferenze testuali.

89 Evidenze: Guastello, Beasley e Sinatra L uso delle mappe concettuali aumenta l efficacia dell insegnamento e facilita la comprensione dei contenuti letti in un testo didattico. Risulta efficace partire da un modello fornito dall insegnante L insegnante dovrebbe ridurre gradualmente il grado di guida degli studenti affinché essi riescano a creare mappe autonomamente.

90 Es. modello di mappa guida metacognitiva (Emili, 2015)

91 Vantaggi mappe digitali Più veloci da creare una volta che si ha familiarità con il software; Più leggibili e accessibili (sintesi vocale, alti livelli di customizzazione ecc..); Rieditabili; Condivisibili a distanza (in modalità sincrona o asincrona); Documentabili e facilmente recuperabili; Favoriscono processi di co-costruzione attiva alla LIM o con un videoproiettore;

92 Archivio infinito di immagini; Possibilità di inserire risorse nella mappa: link, video, note audio, risorse esterne, file in pdf o doc La mappa può diventare ipertestuale e dinamica; Permette approfondimenti nascosti (utili per esplicitare i concetti) richiamabili in caso di necessità Permette la visualizzazione graduale dei passaggi che hanno portato alla creazione della mappa (riduzione del carico cognitivo).

93 Altre evidenze Boyle: gli studenti ai quali era stato insegnato a costruire mappe concettuali hanno mostrato miglioramenti nella comprensione del testo, durante la lettura di un testo, rispetto al gruppo di controllo.

94 Czerniak and Haney (1998) Hanno dimostrato come l uso delle mappe riduca i livelli di ansia, determinata dalla paura di dimenticare termini o parti di un discorso strutturato, negli studenti che le usano nelle prove scritte e orali di materie scientifiche.

95 Agevolare l apprendimento attraverso dimostrazioni e padronanza guidata. Dimostrazioni: ES. 0,57 Esempi guidati: ES. 0,53

96 Tecnologie: interactive video (ovvero video animazioni/simulazioni manipolabili per sperimentare gli effetti delle nostre azioni rispetto ad un determinato esperimento o oggetto di apprendimento

97 SD2 -

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100 Sketchup (3D)

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