SCIENZE DELLA FORMAZIONE PRIMARIA A.A. 2016/17

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1 SCIENZE DELLA FORMAZIONE PRIMARIA A.A. 2016/17 LABORATORI PEDAGOGICO-DIDATTICI Didattica Speciale URBINO, 1-29 OTTOBRE 2016 Laboratorio a cura di Viviana Fabbri

2 STRUMENTI DI FACILITAZIONE E CRITERI DI ADATTAMENTO TEI TESTI 1. Indicazioni di carattere generale 2. Strumenti di facilitazione 3. Criteri di adattamento dei testi

3 1. Indicazioni di carattere generale A INIZIO ANNO Lavorare attivamente sul metodo di studio e sulla conoscenza della struttura del libro di testo A INIZIO LEZIONE stimolare l attenzione e la motivazione verso gli argomenti presentati; individuare in maniera immediata e anticipata gli aspetti essenziali degli argomenti; e stimolare i ragazzi a: A. fare una ricognizione di quanto già si conosce rispetto all argomento presentato B. formulare delle ipotesi anticipatorie rispetto allo stesso;

4 1. Indicazioni di carattere generale Offrire i contenuti attraverso varie tipologie di testi e di fonti, in base alle esigenze di ciascun alunno; attivare una riflessione e un controllo costanti da parte degli alunni rispetto alla comprensione del testo e al lavoro di studio fornire efficaci strumenti aggiuntivi per la facilitazione della comprensione, per la sintesi schematica delle informazioni e per la loro memorizzazione; consolidare e verificare gli apprendimenti attraverso attività ed esercizi che riflettano i diversi stili cognitivi e di apprendimento

5 2. Strumenti di facilitazione Ampio uso di illustrazioni e di materiale iconografico Uso di simboli grafici cartine storico-geografiche; carte tematiche, grafici Schemi, mappe riassuntive Organizzatori anticipati Buon corredo di Indici testuali e informazioni paratestuali Mappe aperte per la ricognizione delle conoscenze pregresse; evidenziazione delle parole chiave nel testo

6 2. Strumenti di facilitazione glossari disciplinari mappe concettuali base ed espanse; caratteri ad alta leggibilità, di dimensioni e con interlinea ampia; schematizzazione riassuntiva delle informazioni; Materiale di approfondimento che utilizzi diversi canali sensoriali Domande-guida Attività ed esercizi che riflettano i diversi stili cognitivi Schemi ed esercizi per esplicitare i nessi logici

7 3. CRITERI DI ADATTAMENTO DEL TESTO INDICI GULPEASE (in word: tasto office, opzioni di word, strumenti di correzione = mostra statistiche di leggibilità (abilitato e visibile dopo il controllo ortografia e grammatica) Inferiore a 80 sono difficili da leggere per chi ha la licenza elementare inferiore a 60 sono difficili da leggere per chi ha la licenza media inferiore a 40 sono difficili da leggere per chi ha un diploma superiore

8 3. CRITERI DI ADATTAMENTO DEL TESTO Prendere in considerazione diversi aspetti: contenuto: numero di informazioni e livello di approfondimento (contenuto più o meno ridotto); aspetti testuali: numero e lunghezza dei paragrafi; aspetti linguistici: complessità sintattica e lessicale aspetti grafici-visivi: font e dimensione dei caratteri usati e accorgimenti grafici per agevolare la lettura.

9 3. CRITERI DI ADATTAMENTO DEL TESTO ASPETTI LINGUISTICI: complessità sintattica 1. numero di parole per frase, 2. numero di parole per paragrafo 3. Numero di paragrafi del testo 4. struttura linguistica della frase; lessico 1. ampiezza del vocabolario usato, 2. riferimento alla frequenza d uso dei lemmi.

10 Protocolli di adattamento 2012, C. Scataglini, Storia facile per la Scuola Primaria, Trento, Erickson 3 livelli di adattamento Testo base: semplificazione massima; Testo sintetico: semplificazione media; Testo completo: semplificazione minima.

11 Testo base Testo base Contenuto: contiene solo le informazioni essenziali sull argomento (25% rispetto al testo completo). Aspetti testuali: il testo è suddiviso in paragrafi: dai 15 ai 20 Ogni paragrafo contiene al massimo 4 frasi, ciascuna della lunghezza massima di 20 parole (al massimo 80 parole per paragrafo).

12 Testo base Aspetti sintattici: frasi nucleari (soggetto e predicati), ampliate da modificatori e locuzioni avverbiali frasi binucleari coordinate di azioni congiuntive (e) e disgiuntive (o). (no subordinate) soggetto di norma esplicitato in modo univoco, se possibile sempre a inizio frase Non usare forme passive; utilizzare il modo indicativo Evitare la forma negativa;

13 Testo base evitare le frasi incidentali; non fare ricorso alla variatio e all uso pleonastico di aggettivi e avverbi; mantenere un alto grado di coesione e coerenza del testo; eliminare i processi inferenziali per la comprensione del testo

14 Testo base Aspetti lessicali: Termini non disciplinari compresi per l 80-90% nel Vocabolario di Base contenuto nel Grande dizionario italiano dell uso (Tullio de Mauro) Per i termini disciplinari elaborare un glossario disciplinare (da inserire come facilitazione).

15 Testo base Aspetti grafici-visivi: Scelta del font (senza grazie) dimensione di almeno 20 punti massimo 40 caratteri per riga interlinea e spaziatura dei caratteri espanse nessuna sillabazione, allineamento a sinistra, margini ampi; evitato di norma il corsivo.

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17 Testo sintetico Contenuto: contiene tutte le informazioni sull argomento, ma in misura sintetica (lunghezza del testo ridotta di circa il 50% rispetto al Testo completo. Aspetti testuali: Ogni paragrafo contiene al massimo 5 frasi, ciascuna della lunghezza massima di 20 parole (100 parole per paragrafo).

18 Testo sintetico Aspetti sintattici: frasi nucleari complete, ampliate da modificatori e locuzioni avverbiali frasi binucleari coordinate frasi binucleari subordinate causali, temporali (esplicite con verbo di modo finito) e finali (implicite con verbo di modo indefinito). il soggetto è esplicitato in modo incostante, se possibile sempre a inizio frase;

19 Testo sintetico Può tuttavia essere utile, anche prima di esprimere il soggetto, localizzare dove o quando è avvenuto un evento forme passive ridotte al minimo; utilizzare il modo indicativo limitare la forma negativa; evitare le frasi incidentali; ricorso occasionale alla variatio e all uso pleonastico di aggettivi e avverbi;

20 Testo sintetico processi inferenziali per la comprensione del testo ridotti al minimo. Aspetti lessicali: termini non disciplinari compresi per l 80-90% nel Repertorio Fondamentale e di Alto Uso del Vocabolario di Base contenuto nel Grande dizionario italiano dell uso. Per i termini disciplinari ricorrere a un glossario disciplinare (inserito come facilitazione). Aspetti grafici-visivi: come sopra

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22 Testo completo Contenuto: contiene tutte le informazioni. Aspetti testuali: Dai 15 ai 20 paragrafi Ogni paragrafo conta dalle 3 alle 5 frasi, ciascuna di lunghezza massima di 30 parole (paragrafo di massimo 150 parole).

23 Testo completo Aspetti sintattici: parziale utilizzo delle altre subordinate (consecutive, ipotetiche, concessive, avversative, comparative, modali, aggiuntive, esclusive, eccettuative e limitative). soggetto preferibilmente esplicitato, ma è stato omesso in caso di ripetizione; Può essere utile rima di esprimere il soggetto, localizzare luogo e tempo dell evento

24 Testo completo utilizzo sporadico di forme passive; utilizzo del modo indicativo; Limitato uso della forma negativa; evitate le frasi incidentali; libero ricorso alla variatio e all uso pleonastico di aggettivi e avverbi; coesione e coerenza del testo rispettate in modo incostante; libero utilizzo dei processi inferenziali per la comprensione del testo.

25 Testo completo Aspetti lessicali: termini non disciplinari compresi nel Repertorio Fondamentale,di Alto Uso e di Alta Disponibilità del Vocabolario di Base (per l 80%-90%), con l introduzione di parole non appartenenti al Vocabolario di Base. Per i termini disciplinari, riferimento al glossario disciplinare (inserito come facilitazione).

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27 Altri aspetti da tenere a mente Fare ridotto uso dei pronomi Evitare l eccessiva nominalizzazione Polisemia e prevalenza del riferimento proprio vs. figurato (catena catena montuosa) Difficoltà a dominare le sinonimie Il richiamo inevitabile all enciclopedia del lettore

28 RISCHI Un impiego diffuso e prolungato di testi semplificati è però portatore di forti rischi: essendo questi testi deprivati in gran parte delle caratteristiche tipiche del testo disciplinare, impediscono l acquisizione di competenze nella decodifica dei testi costruiti secondo i criteri propri della disciplina (uso di passivi, forme impersonali, presenza di connettori specifici, ecc.); essi impongono al lettore un minor sforzo cognitivo, limitando l esercizio delle competenze logiche; l uso di materiale diversi può essere vissuto come un elemento che può compromettere l immagine di sé di fronte alla classe. Sarebbe auspicabile quindi un uso occasionale e transitorio, con una progressiva introduzione dei testi in adozione.

29 OLTRE AL TESTO MATERIALE MULTIMEDIALE VOCI ENCICLOPEDICHE IN VIDEO OVO è una video enciclopedia online in lingua italiana e inglese, attiva dal Il progetto prevede la pubblicazione online e satellitare di migliaia di videoclip della durata di circa tre minuti ciascuna, corrispondenti ad altrettante voci enciclopediche il cui testo è approvato dall Enciclopedia Treccani.

30 OLTRE AL TESTO E-book multimediali epub Editor è un ambiente online per la realizzazione semplice ed immediata di ebook in formato epub3. Gli ebook realizzati possono includere contenuti multimediali e funzioni interattive. Ciò rende epub Editor particolarmente efficace nella redazione di ebook didattici, pensati in particolare per l'utilizzo di tablet come Apple ipad. Gli ebook realizzati, oltre che in formato EPUB3, possono essere esportati anche come oggetti SCORM e dunque importabili in qualunque piattaforma di e-learning SCORM-compatibile (come Moodle, ad esempio).

31 OLTRE AL TESTO REPOSITORY DI LEARING OBJECT (CCD E OER) CCD (Contenuto digitale didattico) OER (Open Educational Resource) (matematica)

32 OLTRE AL TESTO BANCA DATI DI IMMAGINI PER LA DIDATTICA DIA è una banca dati di immagini che può essere utilizzata nelle più diverse attività didattiche della scuola e dell università, per ricerche individuali pluridisciplinari e infine come risorsa specifica per l insegnamento con mezzi multimediali. Contiene immagini provenienti da oltre sessanta archivi fotografici, fondazioni, musei e altri enti, pubblici e privati, ognuno dei quali ha autorizzato l Indire a presentare le opere su Internet solo per uso didattico.

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