IMPARIAMO A STUDIARE di Antonia D Aria
|
|
- Annabella Mazzoni
- 8 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 IMPARIAMO A STUDIARE di Antonia D Aria Fonti: Corradini Sissa «Capire la realtà sociale» pp L.Portolano «Stili cognitivi» Servizio di Assistenza Psicologica per Studenti Universitari iscritti all'ateneo di Padova La mente e l albero di Clemente Danieli Immagini scaricate da Google
2 LA METACOGNIZIONE E quello che stiamo per fare: «CONOSCENZA DELLA CONOSCENZA» Ovvero: PRENDERE COSCIENZA DELLA NOSTRA ATTIVITA CONOSCITIVA
3 Studio=Apprendimento intenzionale VOGLIO RAGGIUNGERE UN OBIETTIVO STUDIO QUESTO LIBRO PER COMPRENDERLO, MEMORIZZARLO E FARMI INTERROGARE TUTTO QUESTO AVVIENE IN 3 FASI: MA LE VEDREMO DOPO
4 DA DOVE VIENE L INTENZIONALITA??? L INTENZIONA LITA VIENE DAI BISOGNI E DALLE MOTIVAZIONI 2 POTENTI VARIABILI CHE POSSONO FACILITARE L APPRENDIMENTO
5 COSA SONO BISOGNI E MOTIVAZIONI? BISOGNI SONO QUELLI TIPICI DELLA SPECIE MOTIVA ZIONI RIGUARDANO LA SFERA PSICOLOGICA
6 PIRAMIDE DI MASLOW (Psicologo-California-1908/1970)
7 ADESSO RITORNIAMO ALLE 3 FASI DELLO STUDIO SECONDO I MAGGIORI STUDIOSI DI PSICOLOGIA E PEDAGOGIA LO STUDIO EFFICACE AVVIENE ATTRAVERSO QUESTE 3 FASI PRELETTURA LETTURA MEMORIZZAZIONE
8 Prima fase: PRELETTURA FISSO NELLA MIA MENTE IL TITOLO POI IL SOTTOTITOLO L INTRODUZIONE LE PAROLE EVIDENZIATE OSSERVO LE TAVOLE- SCHEMI-IMMAGINI ORGANIZZO E DIFINISCO GLI OBIETTIVI
9 Prima fase: PRELETTURA ORA RISPONDO ALLE DOMANDE IMPORTANTI: DI COSA PARLA QUESTO TESTO? QUANTO MI INTERESSA? SO GIA QUALCOSA O DEVO IMPARARE TUTTO? QUANDO HO RISPOSTO A QUESTE DOMANDE DEVO SOLO DECIDERE CON PRECISIONE IL TEMPO E LO SPAZIO: QUANDO E DOVE STUDIARE
10 SECONDA FASE: LETTURA CERCO DI COMPRENDERE TUTTO QUELLO CHE C è SCRITTO IN CHE MODO?
11 SONO SEMPRE ALLA SECONDA FASE LEGGO IL PRIMO PERIODO E MI FERMO SE C è QUALCHE PENSIERO IMPORTANTE LO SOTTOLINEO OPPURE FACCIO UN CERCHIETTO OPPURE LO EVIDENZIO OPURE FACCIO UNA NOTA A MARGINE VADO AL SECONDO PERIODO E FACCIO LO STESSO
12 SECONDA FASE: LETTURA E IL MOMENTO DI PORSI UN ALTRA DOMANDA IL SECONDO PERIODO E COLLEGATO A QUELLO PRECEDENTE O NO? SE LA RISPOSTA E NO DEVO RITORNARE ALL INIZIO E LEGGERE DI NUOVO, E COSI VIA DICENDO FINO ALLA FINE.
13 SECONDA FASE: LETTURA FACCIO COLLEGAMENTI CON QUELLO CHE SO Già E SE QUALCOSA NON MI E CHIARO? COSA POSSO FARE? VEDERE SU INTERNET VEDERE SUL VOCABOLARIO VEDERE SU ALTRI LIBRI (ANCHE QUELLI DELLE SCUOLE MEDIE) CHIEDERE AI GENITORI CHIEDERE AI COMPAGNI CHIEDERE AGLI INSEGNANTI (LI HO INSERITI PER ULTIMO PERCHE LI VEDO SOLO IL GIORNO DOPO) SOTTOLINEARE-PRENDERE APPUNTI- SCHEMATIZZARE-ECC. ATTENZIONE: QUESTA E LA FASE PIU IMPORTANTE, SE AVRO CAPITO SAPRO ANCHE RIPESCARE DALLA MIA MEMORIA QUELLO CHE SERVE, NON DEVO PREOCCUPARMI SE «PERDO UN PO DI TEMPO IN PIU» IN QUESTA FASE, QUESTO TEMPO LO RECUPERER0 IN SEGUITO.
14 TERZA FASE: MEMORIZZAZIONE SCATENIAMO LA FANTASIA! RIPETERE: A MENTE- A VOCE ALTA-AL COMPAGNO- ALL AMICO-AL GENITORE-ECC. COSTRUIRE UNA MAPPA, UNO SCHEMA, FARE UN RIASSUNTO- RIASSUNTO FARE UN DISEGNO CON LA RAPPRESENTAZIONE DELLE COSE PIU IMPORTANTI REGISTRARE LA PROPRIA VOCE
15 VEDIAMO COSA SOSTENEVA EBBINGHAUS ( )
16 Effetto del super apprendimento EBBINGHAUS DIMOSTRÒ CHE IL SUPER APPRENDIMENTO, FINO AD UNA CERTA SOGLIA MIGLIORA LA MEMORIA. INFATTI AUMENTANDO IL NUMERO DI RIPETIZIONI PROPORZIONALMENTE CRESCE LA MEMORIA. PERÒ SI ARRIVAVA AD UN PUNTO IN CUI RIPETERE ULTERIORMENTE NON SERVE PIÙ AD AUMENTARLA.
17 APPRENDIMENTO MASSIVO E DISTRIBUITO UN CERTO NUMERO DI RIPETIZIONI, DISTRIBUITE NEL TEMPO, HA LO STESSO EFFETTO DI UN NUMERO DI GRAN LUNGA SUPERIORE, CONCENTRATO PERÒ NELLA STESSA SEDUTA. PER CUI ARRIVÒ A RITENERE CHE L APPRENDIMENTO MASSIVO, CONCENTRATO IN UN UNICA VOLTA, È MENO EFFICACE DI QUELLO DISTRIBUITO, RIPARTITO NEL TEMPO.
18 EFFETTO SERIALE È LEGATO ALLA DISPOSIZIONE IN SERIE DELLE COSE DA IMPARARE. LE PRIME SILLABE DI UNA LISTA E LE ULTIME SI RICORDANO PIÙ FACILMENTE DI QUELLE POSIZIONATE NELLA PARTE CENTRALE.
19 CURVA DELL OBLIO IN UN ALTRO ESPERIMENTO MEMORIZZÒ ALCUNE SERIE DI SILLABE E MISURÒ LA MEMORIA DOPO VENTI MINUTI, DOPO UN ORA, DOPO NOVE ORE, DOPO UN GIORNO, DUE GIORNI, SEI GIORNI, TRENTUNO GIORNI. IN TAL MODO POTÉ METTERE IN EVIDENZA COME PROCEDE NEL TEMPO L OBLIO. IN UN PRIMO TEMPO LA MEMORIA CALAVA RAPIDAMENTE. MAN MANO CHE IL TEMPO PASSAVA, PERÒ, EBBINGHAUS SI ACCORSE CHE IL DECADIMENTO DIMINUIVA SEMPRE PIÙ. ERA COME SE LE TRACCE E I RICORDI, PASSATO IL PRIMO PERIODO, DIVENTASSERO PIÙ TENACI.
20 VEDIAMO ORA COSA SOSTENEVA JEROME BRUNER (1915) PSICO-PEDAGOGISTA STATUNITENSE
21 LA CATEGORIZZAZIONE? ORGANIZZARE I DATI SENSORIALI E TRASFORMARLI IN CONCETTI RAGGRUPPARE OGGETTI RAGGRUPPARE INDIVIDUI
22 RAPPRESENTAZIONE OPERATIVA: AZIONE CONCRETA
23 RAPPRESENTAZIONE ICONICA: DISEGNO
24 RAPPRESENTAZIONE SIMBOLICA: ELENCO CARATTERISTICHE, PROPRIETA
25 LE 3 FORME DI RAPPRESENTAZIONE NON SI ESCLUDONO MA PERMANGONO NEL NOSTRO BAGAGLIO DI STRATEGIE
26 Una premessa importante TUTTE LE STRATEGIE E METODI DI STUDIO VANNO PERSONALIZZATI OGNI PERSONA INFATTI HA UNO STILE COGNITIVO
27 QUANTI STILI? DIPENDENTE O INDIPENDENTE DAL CAMPO (CONTESTO) VEDI ESERCIZIO PAG. 509 GLOBALE (SINTESI) O ANALITICO (ANALISI) VISUALE O VERBALE IMPULSIVO O RIFLESSIVO CONVERGENTE (PREVEDIBILE) O DIVERGENTE (CREATIVO)
28 La teoria dell autogoverno mentale di Sternberg STERNBERG SOSTIENE CHE COME UNO STATO HA DIVERSE FORME DI GOVERNO, COSÌ L INDIVIDUO SENTE IL BISOGNO DI GOVERNARE SE STESSO EGLI RICONOSCE CINQUE CATEGORIE, ALL INTERNO DELLE QUALI OGNI INDIVIDUO PROPENDE PER UNO STILE. IN TUTTO GLI STILI SONO TREDICI E SI DIFFERENZIANO PER FUNZIONI, PER FORMA, PER LIVELLI, PER SCOPI, PER INCLINAZIONE.
29 STILE STILI DELL AUTOGOVERNO MENTALE CARATTERISTICHE FUNZIONI LEGISLATIVO ESECUTIVO GIUDIZIARIO FA LE COSE A MODO PROPRIO, AMA COMPITI POCO STRUTTURATI, PROGETTA, CREA ESEGUE DIRETTIVE, AMA SITUAZIONI STRUTTURATE VALUTA, ESPRIME GIUDIZI SU COSE, PERSONE, SOLUZIONI, IDEE FORME MONARCHICO GERARCHICO OLIGARCHICO ANARCHICO ESEGUE UNA COSA ALLA VOLTA, IN SEQUENZA, CON IL MASSIMO IMPEGNO ESEGUE PIÙ COSE IN CONTEMPORANEITÀ MA STABILENDO PRIORITÀ ESEGUE PIÙ COSE IN CONTEMPORANEITÀ MA CON PROBLEMI NELLA PRIORITÀ ESEGUE UN APPROCCIO CASUALE, SFUGGE SISTEMI E COSTRIZIONI LIVELLI GLOBALE LOCALE SI OCCUPA DI QUESTIONI VASTE E ASTRATTE, DEL QUADRO GENERALE SI OCCUPA DEI DETTAGLI, DEGLI ASPETTI PRAGMATICI DELLE SITUAZIONI SCOPI INTERNO ESTERNO LAVORA DA SOLO, È AUTOSUFFICIENTE, INTROVERSO LAVORA CON GLI ALTRI, È ESTROVERSO, INDIPENDENTE INCLINAZIONI LIBERALE CONSERVATIVO OPERA IN MODO NUOVO, EVITA LE CONVENZIONI OPERA IN MODO NOTO, SEGUE LE CONVENZIONI
30 UN ALTRO FAMOSO PENSATORE: GARDNER (11 LUGLIO 1943) E LA TEORIA DELLE INTELLIGENZE MULTIPLE
31 INTELLIGENZA LINGUISTICA INTELLIGENZA MUSICALE INTELLIGENZA LOGICO- MATEMATICA, (ES. SCRITTORI E POETI); (ES. MUSICISTI E COMPOSITORI); USATA NELLE SCIENZE, NELLA MATEMATICA E FILOSOFIA; INTELLIGENZA SPAZIALE, ESSENZIALE PER L ARTE, LA NAVIGAZIONE. INTELLIGENZA CORPOREA CINESTESICA INTELLIGENZA INTERPERSONALE INTELLIGENZA INTRAPERSONALE PROPRIA DI DANZATORI, ATLETI, ARTIGIANI; LA SENSIBILITÀ NEI RIGUARDI DEGLI ALTRI; LA CONOSCENZA E LA CONSAPEVOLEZZA DI SÉ.
32 LA MAPPA CONCETTUALE E STATA INVENTATA DA QUESTO PROFESSORE SI CHIAMA Joseph D. Novak, è nato nel 1932 negli Stati Uniti Ha scritto molti libri per aiutare gli insegnanti a fare il loro mestiere
33 Vediamo una mappa molto semplice LA GERARCHIA /cmapsuno.html
34 Come si costruisce una mappa concettuale? 1. INDIVIDUARE LA DOMANDA PRINCIPALE, POI CONCETTI COLLEGATI E DISPORLI IN UNA LISTA 2. METTERE IN UN ORDINE (DI IMPORTANZA) I CONCETTI 3. RIVEDERE LA LISTA E, SE NECESSARIO, AGGIUNGERE ALTRI CONCETTI 4. SISTEMARE IL CONCETTO/DOMANDA PIU IMPORTANTE IN CIMA ALLA MAPPA 5. SISTEMARE I CONCETTI CHE VENGONO SUBITO DOPO 6. COLLEGARE I CONCETTI CON DELLE LINEE, NELLE LINEE INSERIRE LA RELAZIONE FRA I 2 CONCETTI 7. RIVEDERE LA MAPPA, TOGLIENO E AGGIUNGENDO CONCETTI, LINEE
IDEE PER LO STUDIO DELLA MATEMATICA
IDEE PER LO STUDIO DELLA MATEMATICA A cura del 1 LA MATEMATICA: perché studiarla??? La matematica non è una disciplina fine a se stessa poichè fornisce strumenti importanti e utili in molti settori della
DettagliTEST DI ORIENTAMENTO PER LA SCELTA DELLA SCUOLA SUPERIORE
TEST DI ORIENTAMENTO PER LA SCELTA DELLA SCUOLA SUPERIORE Scuola Italia via Italia n 10 - Roma studente Francesco M. classe III A N.B. Ricorda che quanto leggerai è totalmente riservato, vincolato dal
DettagliStudio o faccio i compiti?
Devo leggere o studiare? Per oggi c erano i compiti, ma non c era nulla da studiare. Che fortuna! Studio o faccio i compiti? La sostanza dei compiti è lo studio e lo studio è il compito dei compiti STUDIARE
DettagliCONSIGLI PER POTENZIARE L APPRENDIMENTO DELLA LINGUA
CONSIGLI PER POTENZIARE L APPRENDIMENTO DELLA LINGUA Possiamo descrivere le strategie di apprendimento di una lingua straniera come traguardi che uno studente si pone per misurare i progressi nell apprendimento
DettagliOrientarsi nello studio nell era digitale Luca Grandi
Lecco 18 Ottobre 2012 Orientarsi nello studio nell era digitale Luca Grandi www.anastasis.it L insegnamento senza informatica L insegnamento senza informatica Imparare: questo è il problema Apprendere
DettagliLezione n 2 L educazione come atto ermeneutico (2)
Lezione n 2 L educazione come atto ermeneutico (2) Riprendiamo l analisi interrotta nel corso della precedente lezione b) struttura dialogica del fatto educativo Per rispondere a criteri ermenutici, l
DettagliSiamo così arrivati all aritmetica modulare, ma anche a individuare alcuni aspetti di come funziona l aritmetica del calcolatore come vedremo.
DALLE PESATE ALL ARITMETICA FINITA IN BASE 2 Si è trovato, partendo da un problema concreto, che con la base 2, utilizzando alcune potenze della base, operando con solo addizioni, posso ottenere tutti
DettagliDislessia e mappe semantiche
Dislessia e mappe semantiche Sperimentazione formale dell uso di Knowledge Master per l apprendimento dello studente dislessico Sarah Traversin Cos è la dislessia È un Disturbo Specifico dell Apprendimento
DettagliIL METODO DI STUDIO. il calendario delle attività settimanali, fissando due ore di studio giornaliere.
IL METODO DI STUDIO I. PRATICA DISTRIBUTIVA Definire: il calendario delle attività settimanali, fissando due ore di studio giornaliere. Programmare: il piano dello studio settimanale, distribuendo lo studio
DettagliPD1A: La scoperta dell acqua Le mappe
PD1A: La scoperta dell acqua Le mappe Una mappa è una rappresentazione grafica che serve per comunicare delle informazioni chiare e dati utili. Esistono diversi tipi di mappa tra cui le mappe mentali e
DettagliMemory Fitness TECNICHE DI MEMORIA
Memory Fitness TECNICHE DI MEMORIA IL CERVELLO E LE SUE RAPPRESENTAZIONI Il cervello e le sue rappresentazioni (1/6) Il cervello e le sue rappresentazioni (2/6) Approfondiamo ora come possiamo ulteriormente
DettagliMateriale per gli alunni
Testi semplificati di storia Materiale per gli alunni LIVELLO DI COMPETENZA LINGUISTICA RICHIESTA: A2- B1 SI RIVOLGE A: studenti della scuola secondaria di I grado al 3 anno Prerequisiti: Gli alunni sanno
DettagliGiochi nel mondo. Laboratorio di intercultura
Progetto per le attività laboratoriali Anno 2012-2013 Giochi nel mondo Laboratorio di intercultura Premessa: Oggi, più di ieri, ci si rende conto che le nuove generazioni hanno bisogno di una proposta
DettagliALTRI SUGGERIMENTI PER IL PERCORSO AD OSTACOLI
ALTRI SUGGERIMENTI PER IL PERCORSO AD OSTACOLI Con l intento di proseguire l osservazione sulle competenze che i bambini posseggono nei confronti della matematica è stata intrapresa una rivisitazione del
Dettagli«Documentazione dell'apprendimento»
Pagina: 1 di 9 Indice «Documentazione dell'apprendimento» Apprendista:... NPA / Località:... Azienda:... NPA / Località:... Parte 1 Scheda informativa Introduzione alla documentazione dell'apprendimento
DettagliL insegnamento del Laboratorio di Fisica. Alcune considerazioni didattiche
L insegnamento del Laboratorio di Fisica Alcune considerazioni didattiche La Fisica nasce come scienza sperimentale, ma è spesso insegnata in modo soltanto teorico. Senza il supporto del laboratorio, si
DettagliNon è un problema! Esperienze in atto per guardare senza timore il problema
Non è un problema! Esperienze in atto per guardare senza timore il problema Un po di storia Da sempre vi sono momenti in cui ciascun insegnante fa il punto sul percorso proposto ai suoi alunni e spesso
DettagliSaper studiare è importante PERCHÉ? COME?
Saper studiare è importante PERCHÉ? COME? SAP Servizio di Assistenza Psicologica per Studenti Universitari iscritti all'ateneo di Padova. Via Belzoni, 80-35121 Padova Tel. 049/8278450 - Fax 049/8278451
DettagliSCUOLA PRIMARIA E SECONDARIA METODO DI STUDIO
SCUOLA PRIMARIA E SECONDARIA METODO DI STUDIO Quotidianamente gli insegnanti operano per fornire ai propri studenti strumenti e strategie per acquisire un efficace metodo di studio al fine di aiutarli
DettagliRICERCA-AZIONE. l insegnamento riflessivo. Caterina Bortolani-2009
RICERCA-AZIONE ovvero l insegnamento riflessivo Gli insegnanti sono progettisti.. riflettono sul contesto nel quale devono lavorare sugli obiettivi che vogliono raggiungere decidono quali contenuti trattare
DettagliAttività Descrizione Materiali utilizzati
Voglio un(a) Prato per giocare: ragazzina, colorata e accogliente Percorso di pianificazione partecipata e comunicativa per la definizione di linee guida per il nuovo Piano Strutturale del Comune di Prato
DettagliCOME AVERE SUCCESSO SUL WEB?
Registro 3 COME AVERE SUCCESSO SUL WEB? Guida pratica per muovere con successo i primi passi nel web MISURAZIONE ED OBIETTIVI INDEX 3 7 13 Strumenti di controllo e analisi Perché faccio un sito web? Definisci
DettagliECCO COME FUNZIONA. Ti mostriamo ora come acquistare un volantino.
ECCO COME FUNZIONA Riteniamo importante che l esecuzione di un ordine online debba avvenire nel modo più rapido possibile. Al giorno d oggi si ha infatti molto altro da fare che rimanere seduti davanti
DettagliLE CARATTERISTICHE DEI PRODOTTI MULTIVARIANTE
LE CARATTERISTICHE DEI PRODOTTI MULTIVARIANTE Che cosa sono e a cosa servono le caratteristiche? Oltre a descrivere le qualità di un prodotto con un testo generico (descrizione) è possibile dettagliare
DettagliMemory Fitness TECNICHE DI MEMORIA
Memory Fitness TECNICHE DI MEMORIA IMPARIAMO DAGLI ERRORI Impariamo dagli errori (1/5) Impariamo dagli errori (2/5) Il più delle volte siamo portati a pensare o ci hanno fatto credere di avere poca memoria,
DettagliPOWER READING Leggere alla Velocità del Pensiero
POWER READING Leggere alla Velocità del Pensiero Sei più intelligente di come pensi - Paul R. Scheele Il cervello apprende meglio quando apprende rapidamente - Richard Bandler Info generali Il corso Power
Dettagliliste di liste di controllo per il manager liste di controllo per il manager liste di controllo per i
liste di controllo per il manager r il manager liste di controllo per il manager di contr liste di liste di controllo per il manager i controllo trollo per il man liste di il man liste di controllo per
DettagliCOME PARLARE DI DISLESSIA IN CLASSE.
COME PARLARE DI DISLESSIA IN CLASSE. UNA METAFORA PER SPIEGARE I DSA La psicologa americana ANIA SIWEK ha sviluppato in anni di pratica professionale un modo semplice ed efficace di spiegare i DSA ai bambini,
DettagliPer gli alunni delle classi prime.
6. Gli opposti PERCHÉ: PER CHI: QUANDO: DOVE: MATERIALI OCCORRENTI: Per conseguire i seguenti obiettivi: acquisire consapevolezza delle proprie conoscenze; sperimentare categorie e classificazioni; ampliare
DettagliEsperimenti creativi Costruzione di alcuni libri
Esperimenti creativi Costruzione di alcuni libri La storia di Costanza Thomas e Sofia 11_maggio_2011 Si può inventare una storia con delle scarpette bianche un filo e un sasso? La tecnica è quella del
DettagliOSSERVAZIONI TEORICHE Lezione n. 4
OSSERVAZIONI TEORICHE Lezione n. 4 Finalità: Sistematizzare concetti e definizioni. Verificare l apprendimento. Metodo: Lettura delle OSSERVAZIONI e risoluzione della scheda di verifica delle conoscenze
DettagliFornisci una breve spiegazione su ciò che si intende per «attribuzione». Elenca i fattori che influiscono sul metodo di studio.
QUARTA PARTE Percorso unico Il successo scolastico e il metodo di studio 1. RISPOSTA APERTA Fornisci una breve spiegazione su ciò che si intende per «attribuzione». Elenca i fattori che influiscono sul
DettagliCIRCOLO DIDATTICO DI SAN MARINO Anno Scolastico 2013/2014
CIRCOLO DIDATTICO DI SAN MARINO Anno Scolastico 2013/2014 RICERCA-AZIONE Insegnare per competenze: Lo sviluppo dei processi cognitivi Scuola Elementare Fiorentino DESCRIZIONE DELL ESPERIENZA Docente: Rosa
DettagliLeggere un messaggio. Copyright 2009 Apogeo
463 Leggere un messaggio SyllabuS 7.6.3.3 Per contrassegnare un messaggio selezionato puoi fare clic anche sulla voce di menu Messaggio > Contrassegna messaggio. Marcare, smarcare un messaggio I messaggi
DettagliIl Politecnico incontra gli studenti Studiare meglio Imparare di pi
Il Politecnico incontra gli studenti Studiare meglio Imparare di più 1 Quale obiettivo? Progetto di Ateneo per Migliorare la resa dello studio Metodo, non contenuti 2006-07: 07 - incontro di Ateneo 22
Dettagli«Documentazione dell'apprendimento»
Pagina: 1 di 9 Indice «Documentazione dell'apprendimento» Apprendista:... NPA / Località:... Azienda:... NPA / Località:... Parte 1 Scheda informativa Introduzione alla documentazione dell'apprendimento
DettagliCE. RI. PE. LA MEDIAZIONE DIDATTICA PER L ACQUISIZIONE DELLE COMPETENZE di Anna Maria Schiano Dirigente Tecnico a r.m.p.i.
CE. RI. PE. LA MEDIAZIONE DIDATTICA PER L ACQUISIZIONE DELLE COMPETENZE di Anna Maria Schiano Dirigente Tecnico a r.m.p.i. I SAPERI DISCIPLINARI I saperi storicamente determinati sono codificati nelle
DettagliIstruzioni per leggere bene. Istruzioni per leggere bene
Istruzioni per leggere bene A cura di Silvana Loiero 1 La lettura orientativa La prima: farsi un idea generale La seconda: identificare le parti La terza: scorrere indici e sintesi La quarta: leggere rapidamente
DettagliCiao, intanto grazie per essere arrivato/a fin qui.
2 Ciao, intanto grazie per essere arrivato/a fin qui. Probabilmente ti stai chiedendo se posso aiutarti, la risposta è sì se: vuoi raccontare qualcosa di te o di quello che fai; vuoi dei testi che descrivano
DettagliCapitolo 2. Operazione di limite
Capitolo 2 Operazione di ite In questo capitolo vogliamo occuparci dell operazione di ite, strumento indispensabile per scoprire molte proprietà delle funzioni. D ora in avanti riguarderemo i domini A
DettagliG iochi con le carte 1
Giochi con le carte 1 PREPARAZIONE E DESCRIZIONE DELLE CARTE L insegnante prepara su fogli A3 e distribuisce agli allievi le fotocopie dei tre diversi tipi di carte. Invita poi ciascun allievo a piegare
DettagliL intelligenza numerica
L intelligenza numerica Consiste nel pensare il mondo in termini di quantità. Ha una forte base biologica, sia gli animali che i bambini molto piccoli sanno distinguere poco e molto. È potentissima e può
DettagliDomande a scelta multipla 1
Domande a scelta multipla Domande a scelta multipla 1 Rispondete alle domande seguenti, scegliendo tra le alternative proposte. Cercate di consultare i suggerimenti solo in caso di difficoltà. Dopo l elenco
DettagliPLIDA Progetto Lingua Italiana Dante Alighieri Certificazione di competenza in lingua italiana
PLIDA Progetto Lingua Italiana Dante Alighieri Certificazione di competenza in lingua italiana giugno 2011 PARLARE Livello MATERIALE PER L INTERVISTATORE 2 PLIDA Progetto Lingua Italiana Dante Alighieri
DettagliBUSINESS COACHING: COS E E COME FUNZIONA
BUSINESS COACHING: COS E E COME FUNZIONA Chiarimenti per applicare questa monografia? Telefonate al nr. 3387400641, la consulenza telefonica è gratuita. Best Control Milano www.best-control.it Pag. 1 Il
DettagliSCHEDA TECNICA DI PRESENTAZIONE
SCHEDA TECNICA DI PRESENTAZIONE TITOLO: I bisogni BREVE DESCRIZIONE DELL UNITÀ DI APPRENDIMENTO: in questa unità di apprendimento si vuole introdurre la classificazione dei bisogni dell uomo DIDATTIZZAZIONE
DettagliMI ASCOLTO, TI ASCOLTO... CI ASCOLTIAMO.
MI ASCOLTO, TI ASCOLTO... CI ASCOLTIAMO. Percorso di educazione all ascolto Classi seconde scuola primaria Rosmini Anno scolastico 2009/2010 La principale difficoltà riscontrata negli alunni dall'intero
DettagliINTRODUZIONE PRATICA AL LEAN MANAGEMENT
INTRODUZIONE PRATICA AL LEAN MANAGEMENT Come ottenere più risultati con meno sforzo Immagina di conoscere quella metodologia aziendale che ti permette di: 1. 2. 3. 4. 5. 6. 7. 8. riconoscere e ridurre
DettagliLa pista del mio studio Riflettiamo sulla pista. Guida per l insegnante
Riflettiamo sulla pista Guida per l insegnante Obiettivi educativi generali Compito di specificazione - possiede capacità progettuale - è in grado di organizzare il proprio tempo e di costruire piani per
Dettagli1. DESCRIZIONE DEL FUNZIONAMENTO DELLE ABILITÀ STRUMENTALI (lettura, scrittura, calcolo) (nota1)
Allegato C Piano Educativo Personalizzato DATI RELATIVI ALL ALUNNO Cognome e nome:. Plesso: Classe: DIAGNOSI: 1. DESCRIZIONE DEL FUNZIONAMENTO DELLE ABILITÀ STRUMENTALI (lettura, scrittura, calcolo) (nota1)
DettagliStrategia di ricerca Come costruire un Curriculum vitae appetibile Come ci si presenta ad un colloquio di lavoro
PERCORSO FORMATIVO PER VOLONTARI SERVIZI AL LAVORO V SESSIONE Ricerca attiva del lavoro Strategia di ricerca Come costruire un Curriculum vitae appetibile Come ci si presenta ad un colloquio di lavoro
DettagliFormattazione. ü Introduzione
Formattazione ü Introduzione Abbiamo fatto un bel po' di lavoro con Mathematica, vero? Abbiamo visto come creare, valutare, semplificare, disegnare, programmare, cucinare, pescare, ed anche come sfilare
DettagliServizi di psicologia per la famiglia, per i genitori e i figli
www.centroap.it Servizi di psicologia per la famiglia, per i genitori e i figli TEST DI RIUSCITA SCOLASTICA PER LA SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO svolto sul sito del Centro AP www.orientastudenti.it
DettagliServizio di Psicologia Scolastica SPAZIO ASCOLTO LA CARICA DEI GENITORI 10 MAGGIO 2012
Servizio di Psicologia Scolastica SPAZIO ASCOLTO LA CARICA DEI GENITORI 10 MAGGIO 2012 STUDIARE. Per uno studio efficace è necessaria l attivazione contemporanea di diverse aree: ATTENTIVA (concentrazione)
DettagliINTRODUZIONE I CICLI DI BORSA
www.previsioniborsa.net 1 lezione METODO CICLICO INTRODUZIONE Questo metodo e praticamente un riassunto in breve di anni di esperienza e di studi sull Analisi Tecnica di borsa con specializzazione in particolare
DettagliIstituto comprensivo Arbe Zara
Istituto comprensivo Arbe Zara Viale Zara,96 Milano Tel. 02/6080097 Scuola Secondaria di primo grado Falcone Borsellino Viale Sarca, 24 Milano Tel- 02/88448270 A.s 2015 /2016 Progettazione didattica della
DettagliCURRICOLO SCUOLA PRIMARIA E SECONDARIA DI PRIMO GRADO con riferimento alle Indicazioni Nazionali 2012 IMPARARE A IMPARARE
CURRICOLO SCUOLA PRIMARIA E SECONDARIA DI PRIMO GRADO con riferimento alle Indicazioni Nazionali 2012 DISCIPLINA DI RIFERIMENTO: tutte DISCIPLINE CONCORRENTI: tutte Imparare a imparare è una competenza
DettagliIndice. 1 Il monitoraggio del progetto formativo --------------------------------------------------------------- 3. 2 di 6
LEZIONE MONITORARE UN PROGETTO FORMATIVO. UNA TABELLA PROF. NICOLA PAPARELLA Indice 1 Il monitoraggio del progetto formativo --------------------------------------------------------------- 3 2 di 6 1 Il
DettagliBrand Il primo corso per gli imprenditori che vogliono imparare l arma segreta del Brand Positioning Introduzione
Il primo corso per gli imprenditori che vogliono imparare l arma segreta del Brand Positioning Un corso di Marco De Veglia Brand Positioning: la chiave segreta del marketing Mi occupo di Brand Positioning
DettagliLa lettura strategica cooperativa
La lettura strategica cooperativa STRATEGIA 1. ANTEPRIMA si attua prima della lettura del testo. Fasi di lavoro: idea: pensa a ciò che sai già sull argomento previsione: cerca indizi nel titolo, nei sottotitoli,
DettagliObiettivo Principale: Aiutare gli studenti a capire cos è la programmazione
4 LEZIONE: Programmazione su Carta a Quadretti Tempo della lezione: 45-60 Minuti. Tempo di preparazione: 10 Minuti Obiettivo Principale: Aiutare gli studenti a capire cos è la programmazione SOMMARIO:
DettagliStrategie e metodi per un apprendimento efficace
Strategie e metodi per un apprendimento efficace In più di 100 anni, gli psicologi cognitivi dell apprendimento hanno sviluppato parecchie tecniche di studio: alcune accelerano l apprendimento, altre invece
DettagliGIANLUIGI BALLARANI. I 10 Errori di Chi Non Riesce a Rendere Negli Esami Come Vorrebbe
GIANLUIGI BALLARANI I 10 Errori di Chi Non Riesce a Rendere Negli Esami Come Vorrebbe Individuarli e correggerli 1 di 6 Autore di Esami No Problem 1 Titolo I 10 Errori di Chi Non Riesce a Rendere Negli
DettagliCos è studiare? Saper. fare. Saper. spiegare. Memorizzare. Collegare le conoscenze. Conoscere e comprendere
Cos è studiare? Conoscere e comprendere Memorizzare Saper fare Collegare le conoscenze Saper spiegare SQ3R Partecipazione In classe Organizzazione tempi e spazi Appunti Metodo di studio Lettura e comprensione
DettagliMAPPE CONCETTUALI E PENSIERO DIVERGENTE
MAPPE CONCETTUALI E PENSIERO DIVERGENTE Chiavari, 16 Novembre 2013 Relatrice: dott.ssa Elisabetta Biggio Una signora molto anziana si rompe una gamba. Dopo avergliela ingessata, il medico le dice: Se
DettagliL apprendimento si verifica in un atmosfera sicura derivante dall aver formato solide relazioni interpersonali.
L apprendimento si verifica in un atmosfera sicura derivante dall aver formato solide relazioni interpersonali. (Michael Grinder dopo aver osservato Carl Rogers). Prima che qualcuno si interessi a quello
DettagliUMAGO ARALDICA ATTRAVERSO GLI OCCHI DEL BAMBINO
UMAGO ARALDICA ATTRAVERSO GLI OCCHI DEL BAMBINO Scuola materna italiana Girotondo Umago Educatrici: Jelena Mrak e Roberta Lakošeljac Umago, maggio 2016 PREMESSA Il concetto astratto di tempo è un concetto
DettagliExcel. A cura di Luigi Labonia. e-mail: luigi.lab@libero.it
Excel A cura di Luigi Labonia e-mail: luigi.lab@libero.it Introduzione Un foglio elettronico è un applicazione comunemente usata per bilanci, previsioni ed altri compiti tipici del campo amministrativo
DettagliControlloCosti. Cubi OLAP. Controllo Costi Manuale Cubi
ControlloCosti Cubi OLAP I cubi OLAP Un Cubo (OLAP, acronimo di On-Line Analytical Processing) è una struttura per la memorizzazione e la gestione dei dati che permette di eseguire analisi in tempi rapidi,
DettagliIntelligenza numerica:
Intelligenza numerica: intelligere, capire pensare al mondo in termini di numeri e di quantità. Tale capacità è innata e permea il nostro sistema di interpretazione di eventi e fenomeni di diverso grado
DettagliScuola dell infanzia di Loranzè Insegnante: Elisa Marta
Scuola dell infanzia di Loranzè Insegnante: Elisa Marta Titolo dell attività: OGGI FACCIAMO GLI ATTORI Esperienza di role-play (fase 1) Costruzione di una carta T (fase 2) SINTESI DELL ATTIVITA I bambini
DettagliSommario. Definizione di informatica. Definizione di un calcolatore come esecutore. Gli algoritmi.
Algoritmi 1 Sommario Definizione di informatica. Definizione di un calcolatore come esecutore. Gli algoritmi. 2 Informatica Nome Informatica=informazione+automatica. Definizione Scienza che si occupa dell
DettagliSI RICHIEDE LA PRESENZA DELLO STUDENTE IN FASE DI VERBALIZZAZIONE: L ESITO DI LABORATORIO DEVE ESSERE REGISTRATO SULLO STATINO E FIRMATO DAL DOCENTE.
Università Roma Tre C. d. L. Scienze della Formazione Primaria LABORATORIO di Disegno, arte ed educazione all immagine Nuovo Ordinamento A. A. 2014/2015 ESITO idoneità SI RICHIEDE LA PRESENZA DELLO STUDENTE
DettagliScuola tedesca (1912) Si contrappone all elementismo di Wundt. Analisi vs sintesi
Psicologia della forma (Gestalt) Scuola tedesca (1912) Si contrappone all elementismo di Wundt Esperienza Analisi vs sintesi Gestaltisti: quando una persona guarda fuori della finestra, essa vede immediatamente
DettagliIndicazioni per l insegnante
Indicazioni per l insegnante Tutto ciò che reca le tracce del vivere umano può diventare fonte di informazione sul passato. Ivo Mattozzi Le tracce: ogni cosa che ci circonda ha delle tracce, tracce del
DettagliInternational School of Siena. Procedura di ammissione. Le procedure
International School of Siena Procedura di ammissione L International School of Siena accoglie culture e nazionalità diverse. Offriamo un educazione generale utilizzando l inglese come lingua veicolare,
DettagliProgetto Teatro. (laboratorio teatrale)
Progetto Teatro (laboratorio teatrale) A.G.I.A.D. fa teatro Finalità ed obiettivi A chi è rivolto L opera teatrale : Il mago delle formiche giganti La scelta Le finalità A chi si rivolge Aspetto educativo
DettagliIl metodo comportamentale 1
Il metodo comportamentale 1 Il comportamentismo pone come oggetto di studio l interazione tra il comportamento e gli eventi dell ambiente. Queste interazioni si basano sull associazione tra stimolo, risposta
DettagliPIANO DIDATTICO PERSONALIZZATO (D.M. 12 luglio 2011)
ISTITUTO COMPRENSIVO LAZZARO SPALLANZANI DI SCANDIANO Viale della Rocca, 8 - Scandiano (RE) - Tel/Fax 0522-857593 e-mail: reic85400a@istruzione.it www.icspallanzani.gov.it PIANO DIDATTICO PERSONALIZZATO
DettagliGuida Compilazione Piani di Studio on-line
Guida Compilazione Piani di Studio on-line SIA (Sistemi Informativi d Ateneo) Visualizzazione e presentazione piani di studio ordinamento 509 e 270 Università della Calabria (Unità organizzativa complessa-
DettagliAlessandro Ricci Psicologo Psicoterapeuta Università Salesiana di Roma
Alessandro Ricci Psicologo Psicoterapeuta Università Salesiana di Roma LA COPPIA NON PUO FARE A MENO DI RICONOSCERE E ACCETTARE CHE L ALTRO E UN TU E COME TALE RAPPRESENTA NON UN OGGETTO DA MANIPOLARE
DettagliLINEE GUIDA PER UN CORRETTO INSERIMENTO DEGLI ALUNNI CON DISTURBI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO
LINEE GUIDA PER UN CORRETTO INSERIMENTO DEGLI ALUNNI CON DISTURBI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO Tratte da: Progetto A scuola di dislessia Teramo 28 Ottobre 2010 I.T.C. Pascal Seminario di studio Prospettive
DettagliLe miniguide di Umberto Santucci. Come stabilire le priorità? Miniguida per l'uso del Diagramma di Pareto
Le miniguide di Umberto Santucci Come stabilire le priorità? Miniguida per l'uso del Diagramma di Pareto Problema Hai di fronte diverse alternative, ma non sai quale scegliere. Ti è difficile vederle tutte
DettagliScuola dell Infanzia Parrocchiale San Domenico Via C.P. Taverna n.6 20050 Canonica di Triuggio Tel.0362.997127 P.I. 00985860964
Pagina 1 di 7 PREMESSA E FINALITA La sezione primavera nasce, all interno della scuola dell Infanzia nel settembre 2007 come sperimentazione messa in atto dal Ministro Fioroni e continua fino ad oggi.
DettagliUTILIZZO DELLA PSICOCINETICA NELLA SCUOLA PRIMARIA E IN AMBITO SPORTIVO
UTILIZZO DELLA PSICOCINETICA NELLA SCUOLA PRIMARIA E IN AMBITO SPORTIVO Le capacità cognitive richieste per far fronte alle infinite modalità di risoluzione dei problemi motori e di azioni di gioco soprattutto
DettagliInsegnare le abilità sociali con la carta a T. ins. Fabrizia Monfrino
Insegnare le abilità sociali con la carta a T ins. Fabrizia Monfrino Scuola: I circolo di Giaveno (To) Classe: trasversale Anno scolastico: 2003/2004 Insegnare le abilità sociali con l uso della carta
DettagliISTITUTO COMPRENSIVO ALDO MORO Via Aldo Moro Fabriano (AN) Web: www.scuola1.net 1/14
ISTITUTO COMPRENSIVO ALDO MORO Via Aldo Moro Fabriano (AN) Web: www.scuola1.net 1/14 La pedagogia dell attenzione da applicare con gli alunni in classe: L OSSERVARE e L ASCOLTARE con intenzionalità rappresentano
DettagliRelazione attività di Tutorato specializzato a.a. 2013/2014 I semestre
Relazione attività di Tutorato specializzato a.a. 2013/2014 I semestre Nel mese di marzo, a chiusura del primo semestre, l Ufficio Orientamento e Diritto allo Studio ha monitorato il servizio di tutorato
DettagliIPERCA. Il metodo a sei fasi Per gestire con successo progetti, incarichi e situazioni di vita e per accrescere continuamente l esperienza.
PRInCIPI IPERCA Il metodo a sei fasi Per gestire con successo progetti, incarichi e situazioni di vita e per accrescere continuamente l esperienza. 1 Informare Qual è esattamente il mio incarico? 2 Pianificare
DettagliIL CICLO (RITMO) VITALE DELLA MUFFA
IL CICLO (RITMO) VITALE DELLA MUFFA (Pezzo di formaggio ammuffito) Problema: cos è quest oggetto? Discussione dei bambini: osservazione, annusa mento e proposta di varie risposte, tra cui è formaggio con
DettagliLA MOLTIPLICAZIONE IN CLASSE SECONDA
LA MOLTIPLICAZIONE IN CLASSE SECONDA Rossana Nencini, 2013 Le fasi del lavoro: 1. Proponiamo ai bambini una situazione reale di moltiplicazione: portiamo a scuola una scatola di biscotti (. ) e diamo la
DettagliGRUPPI DI INCONTRO per GENITORI
Nell ambito delle attività previste dal servizio di Counseling Filosofico e di sostegno alla genitorialità organizzate dal nostro Istituto, si propone l avvio di un nuovo progetto per l organizzazione
DettagliUfficio Scolastico Regionale per l Abruzzo. Rapporto dal Questionari Studenti
Rapporto dal Questionari Studenti SCUOLA xxxxxxxxx Anno Scolastico 2014/15 Le Aree Indagate Il questionario studenti ha lo scopo di indagare alcuni aspetti considerati rilevanti per assicurare il benessere
DettagliQ-RAS Questionario di Rilevazione delle Abilità Sociali
Q-RAS Questionario di Rilevazione delle Abilità Sociali Autore: Fabio Bocci Insegnamento di Pedagogia Speciale, Università degli Studi Roma Tre 1. Quando l insegnante parla alla classe, di solito io :
DettagliProf. Giuseppe Chiumeo. Avete già studiato che qualsiasi algoritmo appropriato può essere scritto utilizzando soltanto tre strutture di base:
LA STRUTTURA DI RIPETIZIONE La ripetizione POST-condizionale La ripetizione PRE-condizionale INTRODUZIONE (1/3) Avete già studiato che qualsiasi algoritmo appropriato può essere scritto utilizzando soltanto
Dettagli10 passi per uno studio efficace
10 passi per uno studio efficace A cura di: Susanna Sommaggio Elaborato da: http://academic.cuesta.edu/acasupp/as/209.htm SAP-DSA via Belzoni 80, Padova tel 049.8278454 e-mail: sap@unipd.it La sensazione
DettagliFONDAMENTI E DIDATTICA DELLE SCIENZE NELLA SCUOLA DELL INFANZIA
FONDAMENTI E DIDATTICA DELLE SCIENZE NELLA SCUOLA DELL INFANZIA giuseppina.rinaudo@unito..rinaudo@unito.itit SFP 2006 - "Introduzione al corso" V. Montel, M. Perosino, G. Rinaudo 1 Impostazione del corso
DettagliRegione Toscana. ARPA Fonte Dati. Manuale Amministratore. L. Folchi (TAI) Redatto da
ARPA Fonte Dati Regione Toscana Redatto da L. Folchi (TAI) Rivisto da Approvato da Versione 1.0 Data emissione 06/08/13 Stato DRAFT 1 Versione Data Descrizione 1,0 06/08/13 Versione Iniziale 2 Sommario
DettagliIL MIO PRIMO SITO NEWS USANDO GLI SCHEDARI
Pagina 1 UN SISTEMA DI NEWS Sommario UN SISTEMA DI NEWS...1 Introduzione...2 Scelgo l'area su cui operare...3 Un minimo di teoria...3 Creo le Pagine...4 Definizione dello Schedario Novità...6 Compilo la
DettagliTECNICHE DI PRESENTAZIONE IN PUBBLICO
TECNICHE DI PRESENTAZIONE IN PUBBLICO Guida del partecipante Vietata ogni riproduzione Olympos Group srl. Via XXV aprile, 40-24030 Brembate di Sopra (BG) Tel. 03519965309 - Fax 1786054267 - customer.service@olympos.it
Dettagli