LA RIDUZIONE DELLA CO2 NEL SETTORE TRASPORTI Le linee di azione Avoid - Shift - Improve Versione completa della ricerca

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1 prossimità e mixità funzionale smarth growth ITS telelavoro telemedicina car sharing teleconferenze (applicazioni ict) riduzione flotte veicoli privati riduzione numero spostamenti (p) città compatte densità terrioriale riduzione domanda trasporto passeggeri (pkm) politiche insediative passive riduzione distanze (km) riduzione domanda trasporto merci (tkm) distretti produttivi integrazioni verticali organizzazione lavoro ITS riduzione merci filiere corte dell'alimentare filiere corte auto/trasporto pubblico gestione supply chain gestione supply chain passeggeri riduzione distanze (km) car pooling auto/autobus extraurbano mobilità urbana city logistic merci da strada a ferrovia load factor riduzione veicoli-km merci auto/treno metropolitano regionale auto/treno ml percorrenza aereo/treno av priorità pedonale modalità motorizzate da strada a cabotaggio marittimo mobilità media lunga percorrenza passeggeri auto/bicicletta veicoli tradizionali azionamenti veicoli stradali modalità non motorizzate veicoli elettrici navigazione aerea e marittima areodinamica combustibili pneumatici pesi altri interventi sul veicolo riduzione domanda trasporto merci e passeggeri riduzione emissioni maggiore efficienza energetica veicoli avoid/reduce > shift \ improve + mobilita' sostenibile LA RIDUZIONE DELLA CO2 NEL SETTORE TRASPORTI Le linee di azione Avoid - Shift - Improve Versione completa della ricerca

2 LA RIDUZIONE DELLA C0 2 NEL SETTORE TRASPORTI Le linee di azione Avoid - Shift - Improve Versione completa della ricerca Fondazione per lo sviluppo sostenibile Coordinamento: Raimondo Orsini Massimo Ciuffini Gruppo di lavoro: Andrea Barbabella Toni Federico Emmanuela Pettinao Valeria Gentili Anna Parasacchi Domenico Astarita Con la collaborazione di: Naif Srl Editing grafico: ma0 Nota Legale: Il contenuto di questa pubblicazione non necessariamente riflette l opinione ufficiale del Ministero dell Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare.

3 Sommario Introduzione 5 SE Z IO N E A :A nalisi 1. D om anda,consum i energetici ed em issioni di C O 2 delsettore trasporti D om anda di trasporto:dati storici C onsum i energetici:dati storici Em issioni di gas serra:dati storici Prim e stim e al Eco-efficienza e decoupling C onfronto europeo O biettivi e program m i di riduzione delle em issioni di C O Introduzione T arget e obiettivi vincolanti La direttiva 406/2009/EC :obiettivo 13% Regolam ento (U E) n. 443/2009 e ilregolam ento (U E) n. 510/2011 O biettivo:em issioni autom obilistiche T arget e obiettivi non vincolanti m a strategici La Roadm ap 2050 delm arzo IlLibro bianco C onsiderazioni alm argine degli obiettivi non vincolanti e Eurovignette Sintesi panoram ica dei principali program m i ed obiettivi di riduzione nazionali IlPiano nazionale per lo sviluppo sostenibile in attuazione dell A genda T rasporto urbano Im patti am bientali e sociali deltraffico m otorizzato O biettivi nazionali per l'adeguam ento all'a genda A zioni e strum enti IlPG T,ilnuovo piano generale dei trasporti e della logistica Iltrasporto pubblico locale (T PL) e la m obilità urbana Linee guida per la redazione dei Piani Regionali dei T rasporti Lo sviluppo sostenibile delsistem a dei trasporti La Strategia N azionale per l am biente e lo sviluppo sostenibile IlPiano nazionale per la riduzione delle em issioni di gas responsabili dell effetto serra Lo scenario di riferim ento nei trasporti Le opzioni per ulteriori m isure di riduzione delle em issioni di gasserra EU Sustainable D evelopm ent Strategy,R eport from Italy I piani d azione per le energie rinnovabili (PA N 2010) e per l efficienza energetica (PA EE 2011) I progetti di m obilità sostenibile finanziati dalm A T T M G li indirizzi strategici La m obilità sostenibile nelle aree urbane.l attività delm inistero dell A m biente Program m i nazionali per la m obilità sostenibile a favore di Enti locali Program m a T riennale di T utela A m bientale Aree U rbane Program m a Stralcio di T utela A m bientale 72

4 Program m a per ilcofinanziam ento di interventi radicali di m obilità sostenibile nelle aree urbane Incentivi ai Program m i proposti dai M obility M anager aziendali D om eniche Ecologiche 2000 Interventi strutturali Fondo per la m obilità sostenibile per iltriennio Program m a di valorizzazione e di recupero delle ferrovie dism esse C onvenzioni e protocolli d intesa IlFondo per la m obilità sostenibile delm A T T M I dati statistici com parativi Scenari della dom anda di trasporto al2020 e 2030 ed im patti sulle em issioni Ilcontesto internazionale La dim ensione europea Lo scenario nazionale 96 SE Z IO N E B :M obilità,classi di distanza,emissioni 6. D istribuzione degli spostam enti e delle em issioni di C O 2 per classi di distanza Introduzione M obilità e trasporto passeggeri D om anda di breve percorrenza M edia e lunga percorrenza M odello dom anda stradale (M D S) D om anda com plessiva Em issioni di C O 2 per classi di distanza M obilità e trasporto m erci D istribuzione delle percorrenze e delle em issioni di C O D istribuzione delle percorrenze e delle em issioni di C O 2 attraverso ilm odello M LM P Ilpeso della m obilità effettuata con m ezzi com m erciali leggeri Flussi,territorio,em issioni Introduzione La città com e luogo degli spostam enti quotidiani I flussi di m obilità nelterritorio U rban spraw led aum ento della dom anda di trasporto C oncentrazione territoriale della m obilità m erci 134 SE Z IO N E C :P otenzialità di riduzione A void ed Improve 8. La strategia A SI (A void/r educe,shift,im prove) U n cam bio di paradigm a:la strategia A SI A void/reduce Shift Im prove La riduzione della dom anda di trasporto:stim a delle potenzialità (A void/r educe) I fattori esogeni che influenzano la dom anda di trasporto Perim etro di indagine R iduzione delnum ero degli spostam enti passeggeri M etodologia di stim a R iduzione delle distanze tra origine e destinazione degli spostam enti 154

5 U rban spraw lvssm arth grow th Potenzialità di m isure orientate allo Sm artg row th R iduzione dei veicoli K m C ar- pooling C ity logistic:sviluppo ed utilizzo di C entri di D istribuzione U rbana Le m isure da adottare per la razionalizzazione e l aum ento di efficienza/efficacia delsettore ed una stim a dei vantaggi carbonici conseguibili Stim a della riduzione Riduzione dei vkm per i veicoli pesanti aldi fuori delciclo urbano Sintesi dei risultati I m iglioram enti tecnologici:stim a delle potenzialità (Im prove) Introduzione M iglioram ento nell efficienza carbonica delle autovetture Ilpotenziale dell efficienza energetica nelle autovetture tradizionali Le auto elettriche Le prospettive delm ercato dell auto elettrica C onsum i ed em issioni delle autom obili elettriche Ilpotenziale delle autom obili elettriche in Italia e gli im pianti sulle em issioni di C O I biocarburanti G li altri am biti di intervento Iltrasporto ferroviario I veicoli pesanti L eco-driving Ilsettore navale Iltrasporto aereo Sintesi dei risultati 194 SEZ IO N E D :Potenzialità di riduzione shift 11. T rasferim ento m odale:stim a delle potenzialità (m odal-shift) La distanza com e fattore di scelta m odale La ripartizione m odale ad oggi A nalisi della dom anda e dell offerta di m obilità per classi di distanza M etodologia generale di stim a Stim a delle potenzialità di riduzione nelsegm ento della m obilità urbana Base dati e specifiche alla m etodologia generale di stim a T rasferim ento m odale da auto privata a trasporti pubblici urbani T rasferim ento m odale da auto privata a busextraurbano T rasferim ento m odale da auto privata a m obilità ciclistica T rasferim ento m odale da auto privata a m obilità pedonale T rasferim ento m odale da auto privata a ferrovia regionale e m etropolitana D iversione m odale relativo alla dom anda di m edia e lunga percorrenza Base dati e specifiche alla m etodologia generale di stim a T rasferim ento m odale da aereo a T reno A V T rasferim ento m odale da auto privata a ferrovia a m edia e lunga percorrenza (com presa A V ) T rasferim ento m odale da autotrasporto a ferrovia V antaggio carbonico conseguibile con le politiche di Shift:un riscontro positivo 257

6 SE Z IO N E E :V erso un piano di riduzione della C O 2 nelsettore trasporti 12. V erso un Piano per la riduzione delle em issioni di C O 2 dei trasporti in Italia Prem essa Sintesi dei potenziali tecnici di riduzione delle em issioni di gas serra nei trasporti in Italia Proposta per un piano nazionale di riduzione delle em issioni di gas serra nei trasporti in Italia:Politiche e m isure A rea di intervento #1:M obilità urbana sostenibile A rea di intervento #2:V eicoli a basse em issioni A rea di intervento #3:Infrastrutture digitali e telelavoro A rea di intervento #4:T rasporto ferroviario A rea di intervento #5:Biocarburanti A rea di intervento #6:T rasporto m arittim o Proposta per un Piano N azionale di riduzione delle em issioni di gas serra nei trasporti in Italia:Lo scenario di piano La dom anda di m obilità al2020 e Le em issioni di gasserra dai trasporti al2020 e A ppendice La ricostruzione della dom anda stradale di m edia e lunga percorrenza e le relative em issioni di C O Prem essa 283 M odello stradale di m edia e lunga percorrenza (M LM P) 283 D om anda passeggeri 288 D om anda M erci 293 La stim a delle em issioni di C O M appatura dell intensità delle em issioni di C O 2 per C om uni ed SLL. 297 La base dati dell O sservatorio della m obilità degli italiani A U D IM O B 300 Bibliografia 303

7 Introduzione I trasportisono attualm ente ilsettore con ilprim ato nazionale per le em issioniannualidigas serra raggiunto con tassi di crescita, alm eno sino al verificarsi della recessione econom ica in atto, superiorialtotale delle em issioninazionalie a quellidelprodotto interno lordo. La Fondazione per lo sviluppo sostenibile, nel quadro di un A ccordo di partenariato con il M A T T M,ha predisposto una ricerca sulle potenzialità diriduzione delle em issionidic O 2 con l obiettivo diform ulare ilineam entidiun Piano diriduzione a livello nazionale che interessil intero settore deitrasportiitaliano. La ricerca,sia in fase d analisiche diproposta dipiano siè sviluppata a partire dalle linee diazione Avoid-Shift-Im prove ovvero dalla strategia adottata da EEA ed U N EP che va sotto ilnom e dia SI, dalle inizialideipillar che la sostengono. La ricerca è strutturata in cinque sezioni. N ella prim a sezione viene delineato ilquadro analitico di riferim ento articolato in cinque C apitoli. A lc apitolo 1 è svolta un analisideiprincipaliindicatori che descrivono la m obilità italiana ed isuoiim pattiin term inidiconsum ienergeticied em issionidi C O 2. Per com prendere m eglio la realtà italiana è stato com piuto un confronto con l Europa ed alcunideisuoiprincipalistatim em bri. A lc apitolo 2,l analisiverte sugliim pegniche l Italia ha già assunto in sede europea nella riduzione delle em issioni di gas serra del settore trasporti con l obiettivo diverificare la situazione attuale rispetto aitarget stabiliti. A lc apitolo 3,ilfocus non è più l Europa m a iprovvedim entiadottatiin Italia che hanno una diretta o indiretta relazione con le strategie di riduzione delle em issioni di C O 2 nel settore trasporti. L excursus storico dei provvedim entiriguarda anche quelle fontilegislative che intervengono sulsettore dell energia nella loro relazione con ilsettore trasporti. La parte analitica sulle attività a livello nazionale prosegue al C apitolo 4 con una disam ina degliinterventiintrapresidalm A T T M nelquadro deiprogram m idi sviluppo della m obilità sostenibile. A lc apitolo 5 viene affrontato iltem a degliscenarifuturicosì com e cisono restituitidalle fontiufficialiin questo cam po. V a subito anticipato che l elem ento di m aggiore com plicazione oggiè rappresentato dalfatto ditrovarcinelm ezzo diuna discontinuità di fenom enisenza precedenti. La crisifinanziaria ed econom ica in atto ha introdotto delle brusche interruzioni all interno di serie storiche altrim enti m olto regolari e, quindi, più facilm ente m odellizzabili. In questo quadro l opzione più opportuna è stata quella di analizzare, per poi adottare,gliscenariufficialipiù aggiornati. La Sezione B rappresenta una cerniera concettuale dello studio: utile a com pletare il quadro analitico della prim a sezione,fornisce glistrum entiinterpretativie quantitativiper svolgere illavoro successivo. N elc apitolo 6 viene com piuto un approfondim ento sulla struttura della dom anda passeggerie m erci. La dom anda ditrasporto viene ricostruita in m odo da poterla segm entare per classi di distanza. La segm entazione della dom anda di trasporto secondo la lunghezza degli spostam enti è utile sul piano interpretativo, perché tende a far em ergere punti di vista non convenzionali; allo stesso tem po consente dicreare la base daticoerente con la m etodologia di stim a deipotenzialitecnicidiriduzione delle em issionisvolte alle sezionisuccessive. A lc apitolo 7 la m obilità viene indagata com e fenom eno territoriale restituendo un im m agine com plem entare all analisiquantitativa svolta alcapitolo precedente. N ella Sezione C,dopo una presentazione della strategia A SI in term inigeneralisvolta alc apitolo 8, 5

8 al C apitolo 9 si affronta il tem a della stim a dei potenziali di riduzione della linea di azione Avoid/reduce e alc apitolo 10 della linea diazione Im prove. La Sezione D sioccupa della stim a deipotenzialidiriduzione delm odalshift. Q uesta linea di azione è trattata con m aggiore am piezza ed approfondim ento perché inizialm ente la ricerca avrebbe dovuto vertere esclusivam ente su questo tem a. A lterm ine dell analisideipotenzialitecnicidei riduzione,l ultim a sezione affronta iltem a del Piano. La Sezione E ha com e sottotitolo V erso un Piano nazionale diriduzione delle em issionidi C O 2 nei trasporti. T utto il lavoro svolto nello studio è stato articolato e predisposto con quest obiettivo che durante la stesura della ricerca si è arricchito degli stim oli e delle proposte scaturite dallavoro deglistatig eneralidella G reen Econom y. Sitratta diun lavoro prelim inare che chiude un percorso dianalisie ricerca m a che allo stesso tem po raccoglie le indicazionidiun processo partecipativo che ha coinvolto Istituzioni,Istitutidi R icerca,a ssociazioni,o rganizzazionidiim prese con l obiettivo didelineare ilfuturo della m obilità sostenibile in Italia. 6

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