! "# "! $%&' $%&'# ( "! ) $%&' *+,- # ". ( # ). # / ". ( # ) - 01!# 0. ) # 2 ( -
|
|
- Gabriele Carli
- 8 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 5. Scenaridella dom anda ditrasporto al2020 e 2030 ed im patti sulle em issioni N elpresente capitolo siillustrano gliscenari tendenziali suitrasportial2030 elaboratidall A genzia Internazionale per l Energia (International Energy A gency IEA ) a livello globale, e dalla C om m issione Europea su scala com unitaria e nazionale. N on si tratta ovviam ente degli unici scenari disponibili,quanto piuttosto di quelli più autorevoli e spesso adottati com e riferim ento nella definizione diim pegni,obiettivie target. C on lo scenario tendenziale,spesso indicato da alcunianche com e businnes as usual (BA U ),si intende fornire un benchm ark per il così detto scenario di piano, o roadm ap: il tendenziale dovrebbe fornire una previsione,nelcaso in questione sull evoluzione delsettore deitrasporti,nel caso vengano conferm ate le politiche e m isure m esse in atto fino ad oggi,in assenza deinuovi interventi previsti dalla roadm ap. N ella pratica è praticam ente im possibile dare una definizione esatta ditendenziale,in quanto ognisoggetto che produce uno scenario individua,spesso su basi soggettive e non sem pre trasparenti,qualisono le politiche e m isure da considerare correnti e quindi da includere nello scenario di base ovvero quali quelle da inserire in scenari relativi a specifici indirizzi. Per questo,nella trattazione che segue, è stato dedicato un certo spazio per descrivere gliassuntialla base degliscenariadottati. L elem ento dim aggiore com plicazione,oggi,è rappresentato dalfatto ditrovarcinelm ezzo diuna discontinuità di fenom eni dal com portam ento tradizionalm ente abbastanza lineare. La crisi finanziaria ed econom ica,ancora non deltutto risolta,ha introdotto delle brusche interruzioni all interno di serie storiche altrim enti m olto regolari e,quindi,più facilm ente m odellizzabili. È m olto difficile dire oggiquando e se cisarà una vera ripresa econom ica,se la crescita riprenderà suglistessiritm idelpassato,e se le relazionitra econom ia,consum i,stilidivita etc. saranno nel frattem po rim aste intatte,identiche aglianniprecedentila crisi. N aturalm ente con ilpassare deim esie deglianniaum enta ilnostro livello dicom prensione della attuale dinam ica econom ica e deglieffettidella stessa suglialtrideterm inanti. Entram bigliscenari presentatidovrebbero essere aggiornatia breve,e sibasano pertanto su serie storiche abbastanza datate (fino al 2007 la IEA, quindi pre-crisi, fino a fine 2009 la C om m issione Europea). G li aggiornam entiche verranno pubblicatipotrebbero m utare anche in m odo sostanziale le previsioni a m edio e lungo term ine. A conferm a diciò siriporta diseguito,solam ente a titolo diesem pio,una im m agine presa da un docum ento dilavoro dell A genzia Europea dell A m biente 1. In figura viene rappresentato lo scenario BA U per le em issionidigas serra dalsettore trasporti,elaborato nel 2010, m esso a confronto col nuovo scenario BA U elaborato un anno dopo. L aggiornam ento, effettuato tenendo conto deglieffettidella crisieconom ica e delle più recentipolitiche e m isure in m ateria ditrasporti,ha determ inato una revisione sostanziale dello scenario al2050: secondo la nuova versione,nello scenario BA U le em issionidovrebbero addirittura ridursirispetto ad oggi invece diaum entare in m aniera significativa com e previsto solo l anno precedente. 1 EU T rasnportg H G : rute sto 2050? C osteffectiveness ofpolicies and options for decarbonising tran sport,14 febbraio 2011 D R A FT 88
2 Figura T raiettorie al2050 delle em issionidigas serra dalsettore trasportidella EU -27 (% delle em issionidigas serra totalidella EU -27) fonte:eu T ransport 5.1. Ilcontesto internazionale N el 2009 l A genzia Internazionale per l Energia (International Energy A gency IEA ) ha presentato un rapporto 2 sugli scenari globali dei trasporti al ,nell ottica di valutare i possibilicontributialla lotta alcam biam ento clim atico delsettore responsabile diun quarto delle em issioni energetiche di C O 2 a livello m ondiale. N aturalm ente il docum ento si tratta di uno scenario elaborato in tem piprecedentila crisieconom ica e finanziaria che ha investito l econom ia m ondiale negliultim ianni 3,pur rivendendo alribasso le precedentiipotesidicrescita econom ica nello scenario tendenziale (baseline) adottate dalla stessa IEA 4. Le principali caratteristiche dello scenario tendenziale al 2050, prendendo com e anno di riferim ento il2005,sono possono essere cosìriassunte: 2 IEA,2009, T ransport,energy and C O 2: m oving tow ards sustainability 3 In realtà c erano già iprim isegnidella crisi,m a ildocum ento sibasa su datiprecedential2008 e non può tenerne conto;peraltro nelrapporto stesso la IEA dichiara che glieffettia lungo term ine della crisiche sistava m anifestando proprio in queim esisarebbero statim odestinella ipotesidiuna ripresa econom ica in pochianni; 4 N ello stesso rapporto la IEA pubblica anche un secondo scenario diriferim ento,denom inato high baseline nella ipotesidicrescita econom ica più elevata 89
3 ! "# "! $%&' $%&'# ( "! ) $%&' *+,- Figura Scenario tendenziale:prezzo delbarile dipetrolio,popolazione,p rodotto interno lordo (G D P ) al2030 e 2050 fonte:iea,2009 Entrando m aggiorm ente nel dettaglio, le principali assunzioni poste alla base dello scenario tendenziale prevedono che al2050: # ". ( # ). # / ". ( # ) - 01!# 0. ) # 2 ( - I risultatidelrapporto forniscono m olte inform azioniutili,tra cuiquella che per rim anere dentro i lim itiim postidall obiettivo 450 ppm (ilo scenario blue m ap della IEA ),entro il2050 è necessario 90
4 stabilizzare la dom anda energetica ailivelliattuali(del2005),raddoppiando l efficienza carbonica per dim ezzare altem po stesso le em issionisettoriali. D iseguito siriportano irisultatidello scenario tendenziale m ondiale,com pito delpresente capitolo,lasciando aisoligraficiilcom pito direndere visibile ilsalto tra la dinam ica dello scenario a politiche correntie quello della roadm ap clim atica. Figura R ipartizione m odaliper tipologia ditrasporto,distinta per paesio EC D e non O EC D (m ille m iliardidip-km e t-km ) fonte:iea,2009 N ello scenario tendenziale,ipaesio EC D vedranno aum entare dipoco la dom anda ditraffico sia di passeggerisia dim erci: secondo la IEA questipaesisono infattivicinialla saturazione,e gliunici m arginidicrescita verranno daiviaggisulle lunghe distanze,principalm ente via per via aerea. La crescita della dom anda ditrasporto m ondiale,che sarà com unque m olto sostenuta,siconcentrerà tutta nelle econom ie em ergenti,per le qualiè previsto che raddoppial2030 e sim oltiplichiper tre al2050,rispetto ailivellidel2005. In particolare,a causa dell aum ento delreddito e della diffusione deiveicoliditrasporto privati,la dom anda ditraffico passeggeri,che è prevista raddoppiare al2050 (dai40 m ila m iliardidikm del2005),svolgerà un ruolo trainante. Sipuò osservare com e gliscenari obiettivo (blue m ap e sim ili) non prevedano riduzionidella dom anda totale. Ilconsum o energetico da trasporticrescerà in m odo significativo,del40-50% al2030 fino a quasi raddoppiare al2050. Ilpetrolio rim arrà digran lunga la principale fonte diapprovvigionam ento, anche se questo secondo la stessa IEA potrebbe difatto scontrarsicontro un problem a dilim iti nell offerta. R esteranno m arginaliicontributidibiocarburanti,idrogeno ed elettricità. C om e nel 2005,anche nel2050 iltraffico passeggerisarà responsabile deidue terzideiconsum ienergeticiper itrasporti. N eipaesio EC D ilconsum o energetico rim arrà praticam ente stabile ailivellidel2005, m entre tutta la crescita da quial2050 avviene neinon O EC D. 91
5 Figura D om anda globale dienergia per itrasporti,per tipologia dicarburante (m iliardiditep) fonte:iea,2009 In assenza di interventi, la IEA prevede che le em issioni di gas serra prodotte dal settore dei trasporti aum enteranno dagli attuali quasi 8 m iliardi di t di C O 2eq. a oltre 14 nello scenario tendenziale. T ra le m odalità dispostam ento acquisterà un peso sem pre m aggiore iltrasporto aereo, che aereo diventerà uno deiprincipaliem ettitoridigas serra m ondialidelsettore. T utto questo nonostante i m iglioram enti tecnologici,che porteranno,anche a causa dei prezzi crescenti del petrolio,l intensità carbonica deiveicolideiveicolipasseggeria ridursidel30% entro il2050. N ella roadam p della IEA,com e sipuò osservare nelgrafico sottostante,per ridurre le em issionidisettore dicirca il70% (quasi10 m iliardidit C O 2 eq.) avranno un ruolo determ inate in prim o luogo la diffusione di carburanti alternativi (biocom bustibili, idrogeno), seguiti dal m iglioram ento dell efficienza tecnologica e, più lim itatam ente, dallo spostam ento verso m odalità a m inori em issioni(m ezzipubblici,treni,ciclopedonalità) 5. Figura Em issionim ondialidigas serra dalsettore deitrasportie contributo delle strategie di riduzione (M t C O 2 eq.) fonte:iea, C om e sipuò notare la IEA non include tra le m isure possibiliquelle diavoid,non prevedendo nei propriscenariobiettivo riduzionidella dom anda rispetto allo scenario tendenziale 92
6 5.2. La dim ensione europea N elm aggio 2010 la D G Energia della C om m issione am biente ha presentato ilrapporto EU Energy trends to 2030 update Q uesto docum ento presenta gli scenari energetici, elaborati attraverso ilm odello PR IM ES,aiqualifanno riferim ento le trattative Europea in m ateria dienergia, a com inciare dallo stesso Pacchetto Ilrapporto,giunto alla sua terza versione e delquale siattende l aggiornam ento nell anno in corso,rivede le precedentiprevisionitenendo conto,per quanto possibile,deglieffettidella crisieconom ica. In prim o luogo lo scenario tendenziale (baseline scenario) presentato ipotizza una crisiditipo non strettam ente congiunturale,prevedendo effettiduraturineltem po in term inidiriduzione deltasso dicrescita delpil ed escludendo la possibilità dicolm are ilgap con le precedentiprevisione,anche sullungo term ine (2030). N eldettaglio nello scenario siconfigura una progressiva ripresa della produzione,con tassidicrescita delpil che nelperiodo siattesteranno attorno all 1%, per salire fino a un m assim o del 3,5% nel 215 e successivam ente ridiscendere allineandosi alle previsionipre-crisi. In sintesisiprevede una crescita m edia del2,2% nelperiodo ,in linea con quella deldecennio m a quasidoppia rispetto a quella (1,2% );sul lungo term ine iltasso dicrescita delpil siriduce ancora fino al1,7% com e m edia Il risultato finale è una perdita netta diricchezza,con ilpil procapite che al2030 risulta inferiore di circa il15% rispetto alla previsione pre-crisi(u pdate 2007). Figura A ndam ento del P IL procapite nelle due versioni P R IM ES dello scenario tendenziale 2007 e 2009 nella U E-27 (euro 2005) N ella elaborazione dello scenario tendenziale, accanto agli assunti sulla crescita econom ica vengono adottate una serie dialtre ipotesirelative a param etridiingresso alm odello,qualiiprezzi deiprodottipetroliferi: questivengono suppostim oderatam ente crescenti,m antenendo invariatii rapportitra iprezzideidiversicom bustibili. Per l elaborazione dello scenario vengono predisposte anche una serie di ipotesi di sviluppo tecnologiche che, per quanto concerne i trasporti in particolare,vanno dallo sviluppo delle vetture elettriche e plug-in alm iglioram ento dell efficienza deim otoriconvenzionali. 93
7 Figura A ndam ento dei prezzi dei com bustibili fossili (in U S$ 2008 per barile di petrolio equivalente) Infine,lo scenario tendenziale tiene conto delle politiche e delle m isure im plem entate fino all aprile del 2009,com e la D irettiva ET S (fino alla 2009/29/EC ) o,nel caso specifico dei trasporti,la D irettiva Biocarburanti (2003/30/EC ) e il R egolam ento sulla C O 2 dalle autovetture (2009/443/EC ). R estano quindiescluse alcune norm e rilevantisuccessive ad aprile 2009,com e la D irettiva sulle R innovabili(2009/28/ec ) e la D ecisione sull effort sharing (2009/406/EC ) che fissa iltarget per ilsettore non-et S con ricadute rilevantiproprio suitrasporti 6. In ognicaso gli effettidelle politiche e m isure incluse nello scenario risultano già evidentiin questa versione,a com inciare dalle intensità energetica e carbonica del PIL che m ostrano i segni di un parziale disaccoppiam ento. I risultatidello scenario indicano un aum ento sostanziale deiconsum ienergeticiprim arie finali, con tassidicrescita annuisuperioria quellidell ultim o decennio m a che non raggiungeranno i livelli degli anni 90. C om plessivam ente tra il 2010 e il 2030 i consum i prim ari di energia aum enteranno del 16%, m entre quelli finali dell 11% (il divario dipende da una m aggiore penetrazione dei consum i elettrici). G razie a un certo m iglioram ento del m ix energetico e allo 6 Ildocum ento propone anche un ulteriore scenario,chiam ato diriferim ento (reference scenario), che include glianche effettidelle altre politiche e m isure adottate da aprile e dicem bre 2009,tra cui la D irettiva sulle rinnovabilie l effort sharing;siè preferito quiutilizzare ilbaseline scenario in quanto è quello più vicino m a non uguale com e avvertito nello stesso docum ento a pag 24 a uno scenario business as usual, sul quale nel presente lavoro si intendono m isurare gli effetti della roadm ap (o scenario obiettivo) presentata più avantie che include una serie dim isure e ditarget contabilizzati nello scenario di riferim ento europeo; va peraltro osservato com e in term ini di risultatiidue scenaripresentino differenze m inim e al2020 e soprattutto al2030,inferiorial2% 94
8 sviluppo delle rinnovabili 7,le em issionidic O 2 caleranno dicirca il9%,tornando ailivellidiinizio anni 90. Entrando neldettaglio delsettore deitrasporti,nella U E-27 la dom anda sia passeggeriche m erci aum enterà in m odo significativo: su base 2010,dicirca il17-18% al2020 e del30% al2030. Si conferm ano in sostanza i tassi di crescita, m olto sostenuti, registrati negli ultim i anni, e parallelam ente siprevede un m oderato riequilibrio tra le diverse m odalità,con una leggera ripresa deltrasporto su ferro,oltre a una forte crescita diquello aereo. Figura T raffico m ercie passeggerinella U E-27,datistoricie scenario tendenziale A nche per il settore dei trasporti, com e per l insiem e dei consum i energetici, si prevede un m iglioram ento dell intensità energetica del PIL,con una dim inuzione annua della richiesta del consum o dienergia per unità dipil del1,5% com e m edia deldecennio e del2% nel C iò porterà per la prim a volta a un disaccoppiam ento assoluto verso la fine delperiodo osservato,il2030: iconsum ienergeticicontinueranno a crescere fino al2020,fino a circa 395 M tep,per iniziare a ridursiprogressivam ente neldecennio successivo riscendendo a 379 M tep, valore com unque superiore ai370 M tep stim atinel2010. L efficienza carbonica delparco auto continua a m igliorare,passando dai291 g C O 2/km del2005 ai211 nel2020 fino ai165 nel2030. C iò sideve alla diffusione deibiocom bustibilie deiveicoli ibridi,m a soprattutto all accresciuta efficienza dei veicoli tradizionali. Lo scenario è abbastanza conservativo riguardo ilm ix dicom bustibili,con ilpetrolio che anche al2030 soddisfa oltre il90% della dom anda deltrasporto privato su gom m a,m entre iltargetdel10% dibiocarburantinon verrà conseguito né al 2020 (6,6% ) né al 2030 (8,3% ). N on si prevede invece alcuna penetrazione significativa deiveicolielettrici. T utto ciò sitraduce in un valore diem issionisettorialidic O 2 da processienergeticiche,com e per 7 lo scenario prevede anche un aum ento della produzione nucleare,dicirca il16% rea 2010 e 2030, dato che oggiandrebbe rivisto alla luce deglieventidell ultim o anno e m ezzo 95
9 iconsum itotalidienergia,raggiungerà ilpicco nel2020 per poiiniziare a ridursiprogressivam ente, scendendo in questo caso al di sotto dei valori stim ati al 2010, anche se di pochissim i punti percentuali. C om e evidente dagliandam entiin figura,in assenza dinuoviinterventiquello dei trasportirim arrà a livello europeo ilsettore più critico. Figura Em issionidic O 2 per settore nella U E-27,datistoricie scenario tendenziale (M t C O 2) 5.3. Lo scenario nazionale A nche lo scenario tendenziale italiano,presentato diseguito,deriva daldocum ento europeo del 2010 ed è caratterizzato pertanto dalle stesse ipotesidibase. La popolazione è prevista crescere fino a circa 62 m ilionidiabitantial2030. R ispetto ailivellieuropei(sia EU -27 che EU -15),la crescita econom ica prevista per l Italia è più m oderata: una m edia dell 1,8% annuo tra e dell 1,6% neldecennio successivo. D ate le prem esse,lo scenario europeo prevede per iprossim idue decenniuna crescita progressiva della dom anda ditrasporto sia dipasseggeriche dim erci. R ispetto aldato (stim ato) del2010,il volum e com plessivo dipasseggeritrasportati,in pkm,aum enterà del10% al2020 e del19% al La crescita sarà ancora più m arcata per le m erci,che pure hanno subito una flessione in valore assoluto nell ultim o decennio: ilvolum e dim ercitrasportato in Italia,in tkm,crescerà del16% al 2020 e del30% al2030. T utto questo sitraduce nella previsione diun aum ento delle percorrenze chilom etriche annue deipasseggeri,che in vent annipasseranno dagliattualiscarsi17 m ila km a oltre 19 m ila. N elcaso delle m erci,nello stesso periodo siassisterà invece ad una lieve riduzione dei km percorsiper unità dipil (-6% in ventianni). 96
10 Figura T raffico m ercie passeggeriin Italia,datistoricie scenario tendenziale A fronte diquesta crescita della dom anda ditrasporto m ercie passeggeri,lo scenario europeo non prevede nessun riequilibrio tra le diverse m odalità. Iltrasporto su strada rim arrà preponderante, soddisfacendo gran parte della nuova dom anda dim obilità. N el2030 il77% deltraffico passeggeri verrà ancora soddisfatto da autovetture e m otocicliprivati,m entre le quote deltrasporto su ferro, su m ezzipubblicie via acqua resteranno le stesse dioggi. In proporzione,iltrasporto aereo sarà quello che neiprossim iventiannicrescerà dipiù. N elle m ercisiarriverà all 80% deglispostam enti su strada,m entre iltrasporto ferroviario e m arittim o vedranno addirittura ridursiilproprio peso rispetto a oggi. 97
11 Figura 5-11 R ipartizione m odale neltraffico passeggeri(dx) e m erci(sx) in Italia,2010 e 2030 A fronte dell aum ento im portante della dom anda e delsostanziale congelam ento della ripartizione m odale allo stato attuale,l aum ento deiconsum ienergeticiverrà,alm eno in parte,contenuto dai m iglioram enti tecnologici dei m otori. D ato il ruolo preponderante del trasporto su strada, la progressiva riduzione dei consum i specifici sia del traffico m erci che passeggeri sarà guidata in prim is dalla evoluzione delle tecnologie diautovetture. M otociclie cam ion. Per le autovetture si prevede una riduzione deiconsum ispecificidicirca il12-13%,m entre per icam ion tale valore scende sotto il10% ;m aggiore ilm argine dim iglioram entineim otocicli,che ridurranno ipropri consum ispecificidioltre il20%. N onostante questiim portantim iglioram enti,itrasportisu strada siconferm eranno anche nel2030 digran lunga iprincipaliresponsabilideiconsum ienergeticidisettore,rappresentando oltre l 85% del fabbisogno com plessivo. C rescerà leggerm ente la quota del traffico m erci rispetto a quello passeggeri, m a non arriverà com unque a superare il 30% del consum o energetico settoriale. C om plessivam ente i consum i energetici del settore trasporti aum enteranno non potranno che crescere neiprossim ivent anni,anche se m eno della dom anda: tra il2010 e il2030 ilfabbisogno energetico delsettore crescerà dicirca l 8%,a fronte diun aum ento deltraffico com plessivo nello stesso periodo dioltre il20% 8. Ilm iglioram ento delle intensità energetiche non consentirà dunque 8 V engono utilizzate le unità traportistiche U T : una U T è paria 1 pkm o a 1 tkm 98
12 didisaccoppiare in valore assoluto la dom anda daiconsum idienergia deitrasporti. Figura A ndam ento deiconsum ispecificiper m odalità neltrasporto passeggeriin Italia,dati storicie scenario tendenziale (tep/m pkm ) A fronte delforte aum ento della dom anda e della più m oderata crescita deiconsum idienergia,le em issioni settoriali di C O 2 (com e nel resto d Europa) a partire dal 2020 inizieranno a ridursi progressivam ente,pur m antenendosinel2030 ancora pochipuntipercentualialdisopra deldato T ale andam ento deriva principalm ente da: ( # ) &$!# 3 / - A nche nel2030 iprodottipetroliferidom ineranno la scena deitrasporti,coprendo circa il90% del fabbisogno energetico disettore. La quota della benzina rim arrà sostanzialm ente invariata rispetto a oggi,siinvertirà la tendenza delgasolio,ilcuipeso com incerà a ridursi,e cresceranno glialtri prodottipetroliferi,principalm ente a causa della crescente dom anda dicarburante per iltrasporto aereo. La parte rim anente della dom anda sarà in buona parte soddisfatta daibiocarburanti,con i qualiin ognicaso non verrà raggiunto iltargeteuropeo del10% al2020: a quell anno superanno di poco il 5%, e anche al 2030 non andranno oltre il 7%. T ornerà infine a ridursi il contributo dell energia elettrica,a testim onianza della scarsa penetrazione deltrasporto ferroviario,nonché dell ipotesiin ingresso alm odello dim ancato sviluppo delm ercato delle auto elettriche. 99
13 Figura A ndam ento delle em issioni di C O 2 dal settore dei trasporti in Italia,dati storici e scenario tendenziale (kt C O 2) Figura A ndam ento delm ix energetico deitrasportiin Italia,datistoricie scenario tendenziale
PROSPETTIVE DELLE TECNOLOGIE ENERGETICHE MONDIALI 2050 (WETO-H2) MESSAGGI FONDAMENTALI
PROSPETTIVE DELLE TECNOLOGIE ENERGETICHE MONDIALI 2050 (WETO-H2) MESSAGGI FONDAMENTALI Lo studio WETO-H2 ha elaborato una proiezione di riferimento del sistema energetico mondiale e due scenari di variazione,
DettagliLo scenario energetico in Italia
Lo scenario energetico in Italia Il Bilancio Energetico Nazionale Il Ministero dello Sviluppo Economico pubblica annualmente il Bilancio Energetico Nazionale (BEN) del nostro Paese. Questo ci dà l opportunità
DettagliLA CASSETTA DEGLI ATTREZZI
Aggiornamento del 29 maggio 2015 I CONTENUTI IL SISTEMA ECONOMICO LA FINANZA PUBBLICA LA SANITA IL SISTEMA ECONOMICO LA CASSETTA DEGLI ATTREZZI IL PIL PIL: DINAMICA E PREVISIONI NEI PRINCIPALI PAESI UE
DettagliRoma, 15 febbraio 2013 - Conferenza stampa
Roma, 15 febbraio 2013 - Conferenza stampa v Secondo la stima della Fondazione, le emissioni dirette di gas serra in Italia nel 2012 sono pari a 465/470 MtCO2eq, 20 MtCO2eq in meno rispetto al 2011. v
DettagliOggetto: il PEAP (Piano Energetico Ambientale Provinciale) IL CONTESTO europeo nazionale provinciale
Oggetto: il PEAP (Piano Energetico Ambientale Provinciale) IL CONTESTO europeo nazionale provinciale a livello comunitario: Direttiva Fonti Energetiche Rinnovabili (Direttiva 2009/28/EC) Direttiva Emission
DettagliLe previsioni al 2015: valore aggiunto, produttività ed occupazione
MACCHINE E APPARECCHIATURE ELETTRICHE Le previsioni al 2015: valore aggiunto, produttività ed occupazione Nel primo grafico viene rappresentata la crescita del settore dell industria dell elettronica;
DettagliL Italia delle fonti rinnovabili
L Italia delle fonti rinnovabili Le fonti rinnovabili in Italia Il GSE, Gestore dei Servizi Energetici, pubblica periodicamente dati e statistiche sulle fonti rinnovabili utilizzate in Italia. L uscita
DettagliLe ricadute dell auto elettrica sulla domanda elettrica e sul sistema di generazione
Le ricadute dell auto elettrica sulla domanda elettrica e sul sistema di generazione Edgardo Curcio Presidente AIEE Roma, 26 ottobre 2010 Nell ambito di uno studio condotto per Assoelettrica lo scorso
DettagliPROPOSTE DI SPENDING REVIEW E SOSTENIBILITÀ DEL SERVIZIO SANITARIO NAZIONALE
PROPOSTE DI SPENDING REVIEW E SOSTENIBILITÀ DEL SERVIZIO SANITARIO NAZIONALE NOTA A CURA DELLA DIVISIONE SALUTE, ORGANIZZAZIONE PER LA COOPERAZIONE E LO SVILUPPO ECONOMICO (OCSE), A SEGUITO DI RICHIESTA
DettagliL obiettivo di risparmio energetico per l Italia al 2020
L obiettivo di risparmio energetico per l Italia al 2020 Il vigente Piano d Azione italiano per l Efficienza Energetica ( 2007- PAEE),in recepimento della Direttiva 2006/32/CE, prevede un obiettivo di
DettagliFigura 3.22 - Evoluzione dei consumi totali di energia elettrica. Figura 3.23 - Ripartizione dei consumi totali di energia elettrica
Figura 3.22 Evoluzione dei consumi totali di energia elettrica Figura 3.23 Ripartizione dei consumi totali di energia elettrica 67 Figura 3.24 Ripartizione dei consumi totali di energia elettrica (dati
DettagliLe previsioni al 2016: valore aggiunto, produttività ed occupazione
CARTA, STAMPA ED EDITORIA Le previsioni al 2016: valore aggiunto, produttività ed occupazione Il valore aggiunto prodotto dall industria cartaria e della stampa rappresenta l 1 per cento del Pil italiano.
DettagliIl presenta capitolo analizza alcuni dei dati provinciali relativi al tema energia. Gli indicatori proposti sono in sintesi:
Energia Energia Premessa Il presenta capitolo analizza alcuni dei dati provinciali relativi al tema energia. Gli indicatori proposti sono in sintesi: Richiesta di energia primaria Consumi energetici per
DettagliCONFERENZA INTERNAZIONALE SUL TEMA DELLA SOSTENIBILITÀ Strumenti normativi e formativi al servizio della sostenibilità
CONFERENZA INTERNAZIONALE SUL TEMA DELLA SOSTENIBILITÀ Strumenti normativi e formativi al servizio della sostenibilità LA GESTIONE SOSTENIBILE DELL ENERGIA ENERGIA Prof.Luigi Bruzzi Università di Bologna
DettagliArchitettura è Energia Think different. Build different.
Architettura è Energia Think different. Build different. Klimahouse Toscana - Firenze, 28 marzo 2014 L opzione dell efficienza energetica per le politiche di green economy Andrea Barbabella Responsabile
DettagliQuadro dei consumi energetici
Quadro dei consumi energetici La situazione nazionale Il quadro dei consumi energetici nazionali degli ultimi anni delinea una sostanziale stazionarietà per quanto riguarda il settore industriale e una
DettagliDIREZIONE GENERALE COMMERCIO, TURISMO E SERVIZI. Programma di sviluppo del Biometano in Lombardia nella IX Legislatura.
Programma di sviluppo del Biometano in Lombardia nella IX Legislatura. All inizio dell VIII Legislatura (anni 2005-2010) Regione Lombardia decide di dare ulteriore e forte impulso a politiche di contenimento
DettagliQUADRO DI PROGRAMMAZIONE PER UNA POLITICA ENERGETICA REGIONALE
QUADRO DI PROGRAMMAZIONE PER UNA POLITICA ENERGETICA REGIONALE ANNO 2007 1 CONSUMI FINALI PER SETTORE DI UTILIZZO trasporti 29,2% CONSUMI FINALI PER SETTORE agricoltura e pesca 2,1% industria 34,6% civile
DettagliLe previsioni al 2016: valore aggiunto, produttività ed occupazione
ALIMENTARE Le previsioni al 2016: valore aggiunto, produttività ed occupazione L industria alimentare è piuttosto importante per l economia italiana; il valore aggiunto prodotto da questo settore rappresenta
DettagliREDDITO E RISPARMIO DELLE FAMIGLIE E PROFITTI DELLE SOCIETÀ
9 aprile 2013 IV trimestre 2012 REDDITO E RISPARMIO DELLE FAMIGLIE E PROFITTI DELLE SOCIETÀ Con la pubblicazione dei dati del quarto trimestre del 2012, l Istat diffonde le serie storiche coerenti con
DettagliREDDITO E RISPARMIO DELLE FAMIGLIE E PROFITTI DELLE SOCIETÀ
9 gennaio 2014 III trimestre 2013 REDDITO E RISPARMIO DELLE FAMIGLIE E PROFITTI DELLE SOCIETÀ Nel terzo trimestre del 2013 il reddito disponibile delle famiglie conmatrici in valori correnti è aumentato
DettagliLe previsioni al 2016: valore aggiunto, produttività ed occupazione
ATTIVITÀ FINANZIARIE Le previsioni al 2016: valore aggiunto, produttività ed occupazione Il settore dell intermediazione monetaria e finanziaria ha acquistato rilevanza nel corso degli ultimi vent anni:
DettagliLe previsioni al 2015: valore aggiunto, produttività ed occupazione
PRODOTTI IN METALLO Le previsioni al 2015: valore aggiunto, produttività ed occupazione Nel primo grafico viene rappresentata la crescita del settore; come misura dell attività si utilizza il valore aggiunto
DettagliLa congiuntura. internazionale
La congiuntura internazionale N. 1 GIUGNO 2015 Il primo trimestre del 2015 ha portato con sé alcuni cambiamenti nelle dinamiche di crescita delle maggiori economie: alla moderata ripresa nell Area euro
DettagliOsservatorio sulla Finanza. per i Piccoli Operatori Economici ABSTRACT
Osservatorio sulla Finanza per i Piccoli Operatori Economici ABSTRACT Volume 16 DICEMBRE 2010 Microimprese ancora in affanno ma emergono i primi timidi segnali di miglioramento negli investimenti Calano
DettagliL investimento immobiliare delle Casse e degli Enti di Previdenza privatizzati: cosa è cambiato nell ultimo anno
L investimento immobiliare delle Casse e degli di Previdenza privatizzati: cosa è cambiato nell ultimo anno Pubblicato su Il Settimanale di Quotidiano Immobiliare del 27/04/2013 n. 19 Introduzione Dopo
DettagliA cura di: CNA Bologna
&RQLOSDWURFLQLR GL&&,$$%RORJQD 3RUUHWWD 7HUPHVHWWHPEUH $VVRFLD]LRQHGL%RORJQD (IILFLHQ]D(QHUJHWLFD OHUDJLRQLGHOO $PELHQWHOHRSSRUWXQLWj SHUOH,PSUHVH Criticità energia. Strum enti e m odelli per la gestione
DettagliLe previsioni al 2015: valore aggiunto, produttività ed occupazione
CARTA, STAMPA ED EDITORIA Le previsioni al 2015: valore aggiunto, produttività ed occupazione Nel primo grafico viene rappresentata la crescita del settore; come misura dell attività si utilizza il valore
DettagliCOMUNICATO STAMPA. 1 Nel 2009 si era registrato un forte calo dei contribuenti che dichiaravano un reddito da lavoro dipendente (-273 mila).
COMUNICATO STAMPA Il Dipartimento delle Finanze pubblica le statistiche sulle dichiarazioni delle persone fisiche (IRPEF) relative all'anno d'imposta 2010, a sei mesi dal termine di presentazione (settembre
DettagliLA QUESTIONE INFRASTRUTTURALE E L ANDAMENTO DELLA SPESA PUBBLICA
Direzione Affari Economici e Centro Studi LA QUESTIONE INFRASTRUTTURALE E L ANDAMENTO DELLA SPESA PUBBLICA Il ritardo infrastrutturale italiano è il frutto di scelte di politica economica che da anni continuano
DettagliIl riciclo e il recupero
22 Rapporto di sostenibilità Conai 213 Il riciclo e il recupero Conai si fa carico del conseguimento degli obiettivi fissati dalla normativa europea e nazionale in materia di gestione ambientale dei rifiuti
DettagliOsservatorio 2. L INDUSTRIA METALMECCANICA E IL COMPARTO SIDERURGICO. I risultati del comparto siderurgico. Apparecchi meccanici. Macchine elettriche
Osservatorio24 def 27-02-2008 12:49 Pagina 7 Osservatorio 2. L INDUSTRIA METALMECCANICA E IL COMPARTO SIDERURGICO 2.1 La produzione industriale e i prezzi alla produzione Nel 2007 la produzione industriale
DettagliRECUPERO E RICICLO DEI RIFIUTI DI IMBALLAGGIO RISULTATI 2008
RECUPERO E RICICLO DEI RIFIUTI DI IMBALLAGGIO RISULTATI 2008 Quadro economico Ricavi e costi del Sistema Attività industriale Risultati di riciclo e recupero degli imballaggi Attività sul territorio Accordo
DettagliLa quantificazione dei benefici di BIOCASA sui consumi energetici ed emissioni di CO 2
La quantificazione dei benefici di BIOCASA sui energetici ed emissioni di CO 2 Rapporto di Sostenibilità 2011 I benefici di BIOCASA su energetici e emissioni di CO 2 Il Progetto BIOCASA è la risposta di
DettagliScheda tecnica n. 44E Diffusione di autovetture alimentate a metano, per il
Scheda tecnica n. 44E Diffusione di autovetture alimentate a metano, per il trasporto di passeggeri. 1. ELEMENTI PRINCIPALI 1.1 Descrizione dell intervento Categoria di intervento 1 : Vita Utile 2 Vita
DettagliLe previsioni al 2015: valore aggiunto, produttività ed occupazione
ENERGIA Le previsioni al 2015: valore aggiunto, produttività ed occupazione Nel primo grafico viene rappresentata la crescita del settore dell energia; come misura dell attività si utilizza il valore aggiunto
DettagliCRI TERI PER LA DETERMI NAZI ONE DELL ESI TO DELLO SCRUTI NI O FI NALE
CRI TERI PER LA DETERMI NAZI ONE DELL ESI TO DELLO SCRUTI NI O FI NALE Prem esso che la valutazione non è un sem plice calcolo m atem at ico di voti conseguiti nelle singole discipline, m a investe una
DettagliINDICATORI DI EFFICIENZA ENERGETICA E PREVISIONE DEI
INDICATORI DI EFFICIENZA ENERGETICA E PREVISIONE DEI CONSUMI DI ENERGIA AL 2010 NELLO SCENARIO TENDENZIALE 6 - ASPETTI METODOLOGICI 7 - INDICATORI DI EFFICIENZA ENERGETICA NEI SETTORI INDUSTRIA, TERZIARIO,
DettagliLA CRISI DELLE COSTRUZIONI
Direzione Affari Economici e Centro Studi COSTRUZIONI: ANCORA IN CALO I LIVELLI PRODUTTIVI MA EMERGONO ALCUNI SEGNALI POSITIVI NEL MERCATO RESIDENZIALE, NEI MUTUI ALLE FAMIGLIE E NEI BANDI DI GARA I dati
DettagliIL RISCHIO D IMPRESA ED IL RISCHIO FINANZIARIO. LA RELAZIONE RISCHIO-RENDIMENTO ED IL COSTO DEL CAPITALE.
IL RISCHIO D IMPRESA ED IL RISCHIO FINANZIARIO. LA RELAZIONE RISCHIO-RENDIMENTO ED IL COSTO DEL CAPITALE. Lezione 5 Castellanza, 17 Ottobre 2007 2 Summary Il costo del capitale La relazione rischio/rendimento
DettagliLe evidenze dell analisi del patrimonio informativo di EURISC Il Sistema di Informazioni Creditizie di CRIF
Barometro CRIF della domanda di credito da parte delle famiglie: a ottobre ancora vivace la domanda di mutui (+42,5%) e prestiti finalizzati (+17,8%). In controtendenza, si consolida la flessione dei prestiti
DettagliFebbraio, 2015. Lo scenario energetico 2014
Febbraio, 2015 Lo scenario energetico 2014 Il quadro dell energia elettrica in Italia vede persistere due elementi caratteristici: il perdurare della crisi economica con conseguente riduzione della domanda
DettagliDall analisi dei consumi energetici, censiti al 2006, nel territorio comunale risulta l impiego di : 43.080 MW/anno
EMISSIONI DA RIDURRE Dall analisi dei consumi energetici, censiti al 2006, nel territorio comunale risulta l impiego di : 43.080 MW/anno Questo dato ci ha consentito l individuazione delle emissioni totali
DettagliMANUALE DEL CRUSCOTTO: QUOTA NAZIONALE
MANUALE DEL CRUSCOTTO: QUOTA NAZIONALE Il cruscotto riporta il Target Nazionale, ovvero la Quota Nazionale % del Consumo Finale Lordo di Energia, CFL, soddisfatta attraverso lo sfruttamento delle Fonti
DettagliGuadagnare, lavorare e innovare: il ruolo del riciclo nella green economy
n. 022 - Martedì 31 Gennaio 2012 Guadagnare, lavorare e innovare: il ruolo del riciclo nella green economy Questo breve report dell Agenzia Europea per l'ambiente prende in esame il ruolo del riciclo nella
DettagliESERCITAZIONE PRATICA: L INVENTARIO DELLE EMISSIONI E L ELABORAZIONE DEL BILANCIO ENERGETICO LOCALE
ESERCITAZIONE PRATICA: L INVENTARIO DELLE EMISSIONI E L ELABORAZIONE DEL BILANCIO ENERGETICO LOCALE Confini, campo di applicazione e settori Comune Residenza Industria Terziario pubblico QUALI SETTORI
DettagliDipartimento per la Regolazione del Mercato Direzione Generale per la Concorrenza e i Consumatori Ufficio V Monitoraggio dei prezzi
Dipartimento per la Regolazione del Mercato Direzione Generale per la Concorrenza e i Consumatori Ufficio V Monitoraggio dei prezzi LA DINAMICA DELLE TARIFFE DEI TRASPORTI FERROVIARI 1 luglio Indice Premessa...
DettagliIl parco veicolare di Bologna al 31.12.2012. Ottobre 2013
Il parco veicolare di Bologna al 31.12.2012 Ottobre 2013 Capo Dipartimento Programmazione: Gianluigi Bovini Direttore Settore Statistica: Franco Chiarini Redazione a cura di Marisa Corazza Nel 2012 parco
DettagliIndagine Excelsior 2015 Provincia di Perugia
Note per la Stampa - Perugia 29 giugno 2015 - Indagine Excelsior 2015 Provincia di Perugia II trimestre 2015 Presentati dal Presidente della Camera di Commercio di Perugia Giorgio Mencaroni i risultati
DettagliCarta da Riciclare. Guida alle Migliori Pratiche nella redazione dei bandi pubblici per la raccolta della Carta da Riciclare
Carta da Riciclare Guida alle Migliori Pratiche nella redazione dei bandi pubblici per la raccolta della Carta da Riciclare Premessa Le nuove direttive UE sugli appalti e sulle concessioni pubbliche sono
DettagliMercato e crediti: evoluzione e prospettive Fiorenzo Dalu
Mercato e crediti: evoluzione e prospettive Fiorenzo Dalu Milano, 14 aprile 2011 La crisi finanziaria e i suoi riflessi sull economia reale La crisi internazionale Riflessi sull economia Italiana 2008
DettagliRELAZIONE DI SINTESI
Progetto Sergan INTERREG III A SARDEGNA / CORSICA / TOSCANA Progetto SERGAN Reti locali del gas RELAZIONE DI SINTESI Studio sulle reti locali del gas Domanda prevedibile di gas nei prossimi dieci anni
DettagliIl trend del mercato residenziale e la performance delle agenzie di intermediazione immobiliare
Il trend del mercato residenziale e la performance delle agenzie di intermediazione immobiliare Dati a cura di Sauro Spignoli Responsabile Osservatorio Economico Confesercenti Il mercato immobiliare, dopo
DettagliDal 1990 le imprese pagano sempre più imposte
SCHEDA D INFORMAZIONE N 3: QUESTIONI SULLA RIDISTRIBUZIONE Dal 1990 le imprese pagano sempre più imposte Parlare della riforma dell imposizione delle imprese significa anche affrontare i timori relativi
DettagliAutorità per le garanzie nelle comunicazioni
Autorità per le garanzie nelle comunicazioni Osservatorio trimestrale sulle unicazioni (*) -Aggiornamento al 30 giugno 2013 - (*) - I valori indicati nelle figure che seguono rappresentano elaborazioni
DettagliProposte di Confindustria per l Efficienza Energetica. Massimo Beccarello Direttore Energia Confindustria
Proposte di Confindustria per l Efficienza Energetica Massimo Beccarello Direttore Energia Confindustria Roma 19 ottobre 2010 Pacchetto europeo clima - energia Al 2020 l Italia deve obbligatoriamente:
DettagliIl parco veicolare di Bologna al 31.12.2014
Il parco veicolare di Bologna al 31.12.214 Settembre 215 Capo Area Programmazione Controlli e Statistica: Gianluigi Bovini Dirigente U.I. Ufficio Comunale di Statistica: Franco Chiarini Redazione a cura
DettagliPensione di vecchiaia: ecco i nuovi requisiti di età per ottenerla
Pensione di vecchiaia: ecco i nuovi requisiti di età per ottenerla Maggio 2015 Più si va avanti e più si allontana l accesso alla pensione degli italiani. Col passare degli anni, infatti, aumenta l età
DettagliLa congiuntura. internazionale
La congiuntura internazionale N. 4 OTTOBRE 2015 Il commercio mondiale risente del rallentamento dei paesi emergenti, ma allo stesso tempo evidenzia una sostanziale tenuta delle sue dinamiche di fondo.
DettagliLA DOMANDA DI ENERGIA IN ITALIA
Studi economici ed energetici LA DOMANDA DI ENERGIA IN ITALIA NEL PRIMO SEMESTRE 2005 Roma, settembre 2005 1. Commento 2. Consumi di energia in fonti primarie (composizione %) 3. Emissioni di CO 2 4. Equazione
DettagliLe fonti rinnovabili in Italia e le loro problematiche. Domenico Coiante
Le fonti rinnovabili in Italia e le loro problematiche Domenico Coiante ISAT Amici della Terra Roma, 14 ottobre 2009 1 1 - PREMESSA Obiettivi UE al 2020: Pacchetto 20-20-20 - riduzione del 20% delle emissioni
DettagliMUSEK WP N. 2. ENERGY BASELINE ASSESSMENT AND TARGET-SETTING Sec status for local community.
MUSEK WP N. 2 ENERGY BASELINE ASSESSMENT AND TARGET-SETTING Sec status for local community. MUNICIPALITY OF RAVENNA Maggio 2007 Sommario Il Comune di RAVENNA...Errore. Il segnalibro non è definito. 1 L
DettagliRelazione sul mercato immobiliare di Manhattan. Secondo trimestre 2014
Relazione sul mercato immobiliare di Manhattan. Secondo trimestre 2014 Presentiamo la seconda relazione trimestrale delle vendite immobiliari a Manhattan. Lo studio si basa sulle operazioni di vendita
DettagliIl contratto di collaborazione coordinata e continuativa a progetto
Il contratto di collaborazione coordinata e continuativa a progetto di V aleria Filippo SC H ED A RIEPILO G ATIV A Articolo 7, com m a 2, lett. c) e d) M odifiche alla legge 28 giugno 2012, n. 92 il progetto
DettagliIl ruolo della cogenerazione nello scenario energetico italiano al 2020
Il ruolo della cogenerazione nello scenario energetico italiano al 2020 Massimo Gallanti Direttore Dipartimento Sviluppo Sistemi Elettrici Cogenerazione 2012 L Italia e l Europa a confronto Milano, 14
DettagliNegli ultimi 12 mesi, la sua famiglia ha effettuato interventi di ristrutturazione dell'abitazione principale? 20,7
% Dalla riqualificazione (anche energetica) degli edifici nuova linfa al settore immobiliare Nomisma e Saie fotografano il trend e le prospettive della ri-qualificazione energetica e del ri-uso urbano
DettagliPROGRESS: UN CODICE PER IL CALCOLO DELLE EMISSIONI DA VEICOLI STRADALI IN AMBITO URBANO
VIII Incontro EXPERT PANEL EMISSIONI DA TRASPORTO STRADALE Roma, 5 novembre 2003 PROGRESS: UN CODICE PER IL CALCOLO DELLE EMISSIONI DA VEICOLI STRADALI IN AMBITO URBANO Massimo Capobianco, Giorgio Zamboni
DettagliCapitolo 13: L offerta dell impresa e il surplus del produttore
Capitolo 13: L offerta dell impresa e il surplus del produttore 13.1: Introduzione L analisi dei due capitoli precedenti ha fornito tutti i concetti necessari per affrontare l argomento di questo capitolo:
DettagliSCENARI DI EMISSIONE DI GAS SERRA NELLE COMUNICAZIONI NAZIONALI. Roma, 22 aprile 2010. Mario Contaldi
SCENARI DI EMISSIONE DI GAS SERRA NELLE COMUNICAZIONI NAZIONALI Roma, 22 aprile 2010 Mario Contaldi ISPRA (Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale) Dip. AMB, servizio Monitoraggio
DettagliLA SFIDA DELLA RIDUZIONE DEL DEFICIT DELLE PARTITE CORRENTI DEGLI STATI UNITI
LA SFIDA DELLA RIDUZIONE DEL DEFICIT DELLE PARTITE CORRENTI DEGLI STATI UNITI INTRODUZIONE La problematica esposta nella sezione dell Economic Outlook dell OECD, The challanges of narrowing the US current
DettagliSempre meno auto private
Sempre meno auto private La struttura del vede ancora un rilevante calo del segmento dei privati: le immatricolazioni in maggio sono scese del 10,7% a 81.121 unità, con una quota che perde altri due punti
DettagliI flussi turistici a Milano e Provincia Prime evidenze anno 2009. Provincia di Milano Osservatorio Turismo 1
I flussi turistici a Milano e Provincia Prime evidenze anno 2009 Provincia di Milano Osservatorio Turismo 1 Arrivi e presenze a Milano e Provincia I dati dell Osservatorio della Provincia di Milano, che
DettagliL energia. La riqualificazione e l efficienza. energetica: obiettivi ambientali e obblighi
La riqualificazione e l efficienza L energia energetica: per uscire dalla obiettivi ambientali e obblighi crisi: di legge le opportunità per la riqualificazione energetica degli edifici Sara Vito Assessore
DettagliAutorità per le garanzie nelle comunicazioni
Autorità per le garanzie nelle comunicazioni Osservatorio trimestrale sulle unicazioni (*) - Aggiornamento al 30 settembre 2014 - (*) - I valori indicati nelle figure che seguono rappresentano elaborazioni
DettagliIntroduzione. Fonte: European Energy & Transport - Trends to 2030
Introduzione In Italia la produzione di energia elettrica avviene in gran parte grazie all utilizzo di fonti non rinnovabili e, in misura minore, con fonti rinnovabili che per loro natura hanno un minor
DettagliUniCredit Banca a sostegno del fotovoltaico Stefano Rossetti Direttore Regionale Emilia Est e Romagna UniCredit Banca
UniCredit Banca a sostegno del fotovoltaico Stefano Rossetti Direttore Regionale Emilia Est e Romagna UniCredit Banca 30 settembre 2007 Agenda La situazione della produzione di energia rinnovabile in Italia
DettagliLo sviluppo dell eolico in Italia: incentivi e risultati
Lo sviluppo dell eolico in Italia: incentivi e risultati Matteo Giannì Unità Studi e Statistiche - 1 - GSE: monitoraggio e informazione Attività di monitoraggio previste dalla normativa assegnate al GSE
DettagliIndagine di previsione per il I trimestre 2016 per le imprese della provincia di Cuneo
Nota congiunturale Indagine di previsione per il I trimestre 2016 per le imprese della provincia di Cuneo L indagine congiunturale di previsione per il primo trimestre 2016 di Confindustria Cuneo evidenzia
DettagliNAFTA Il mercato cresce del 3,9% nei primi 6 mesi del 2014 e migliora ancora nel 3 trimestre: +8,6% su luglio-settembre 2013
NAFTA Il mercato cresce del 3,9% nei primi 6 mesi del 2014 e migliora ancora nel 3 trimestre: +8,6% su luglio-settembre 2013 NAFTA Nel 2013 la domanda di light vehicles contava oltre 18,33 milioni di unità,
DettagliLe assicurazioni vita e danni
Le assicurazioni vita e danni Presentazione del Rapporto annuale L ASSICURAZIONE ITALIANA 2013-2014 Roberto Manzato Direttore Centrale Vita, Danni e Servizi Le assicurazioni vita Capacità di risparmio
DettagliMerchant Banking NSW. 26 Giugno 2014. Strettamente riservato e confidenziale
Merchant Banking NSW Strettamente riservato e confidenziale 26 Giugno 2014 Tab 1 - Il mercato del capitale di rischio Elevata liquidità disponibile a livello globale e continua ricerca di alternative investment
DettagliEsercitazione 23 maggio 2016
Esercitazione 5 maggio 016 Esercitazione 3 maggio 016 In questa esercitazione, nei primi tre esercizi, analizzeremo il problema del moral hazard nel mercato. In questo caso prenderemo in considerazione
DettagliIl risparmio degli italiani e l evoluzione dell offerta dei prodotti vita
Il risparmio degli italiani e l evoluzione dell offerta dei prodotti vita Presentazione del rapporto annuale L'ASSICURAZIONE ITALIANA 2011-2012 Roberto Manzato Vita e Danni non Auto Milano, 16 luglio 2012
DettagliRapporto sulle entrate Aprile 2014
Rapporto sulle entrate Aprile 2014 Le entrate tributarie e contributive nel periodo gennaio-aprile 2014 mostrano, nel complesso, una contrazione pari a circa 232 milioni di euro (-0,1 per cento) rispetto
DettagliOCCUPATI E DISOCCUPATI DATI RICOSTRUITI DAL 1977
24 aprile 2013 OCCUPATI E DISOCCUPATI DATI RICOSTRUITI DAL 1977 L Istat ha ricostruito le serie storiche trimestrali e di media annua dal 1977 ad oggi, dei principali aggregati del mercato del lavoro,
DettagliCongiuntura (dati aggiornati al 2 ottobre 2015)
La Congiuntura (dati aggiornati al 2 ottobre 2015) 1 ECONOMIA IN ITALIA In Italia, dopo tre cali annuali consecutivi (2012-2,8%, 2013-1,7%, 2014-0,4%), il CSC prevede una crescita del PIL dell 1%. quest
DettagliLe fattispecie di riuso
Le fattispecie di riuso Indice 1. PREMESSA...3 2. RIUSO IN CESSIONE SEMPLICE...4 3. RIUSO CON GESTIONE A CARICO DEL CEDENTE...5 4. RIUSO IN FACILITY MANAGEMENT...6 5. RIUSO IN ASP...7 1. Premessa Poiché
DettagliLA DOMANDA DI ENERGIA IN ITALIA
Studi economici ed energetici LA DOMANDA DI ENERGIA IN ITALIA GENNAIO DICEMBRE 2005 Roma, febbraio 2006 1. Commento 2. Consumi di energia in fonti primarie (composizione %) 3. Emissioni di CO 2 4. Equazione
DettagliFOTOVOLTAICO: DOVE SIAMO E DOVE ANDREMO
FOTOVOLTAICO: DOVE SIAMO E DOVE ANDREMO Giovanni Simoni Chairman Assosolare Fiorano - 24 Ottobre 2012 Fotovoltaico in Italia: dove siamo Impianti fotovoltaici installati: 450.000 Potenza Totale: 16.000
DettagliProgetto Kyoto ADOZIONE E APPLICAZIONE DI MARKAL-TIMES PER LA COSTRUZIONE DI UN PIANO DI MITIGAZIONE PER LA REGIONE
Progetto Kyoto ADOZIONE E APPLICAZIONE DI MARKAL-TIMES PER LA COSTRUZIONE DI UN PIANO DI MITIGAZIONE PER LA REGIONE Riassunto non tecnico U.O. FEEM 2 anno Responsabile di Linea: Prof. Marzio Galeotti,
DettagliScenari Energetici. M. Ret, M. Telesca, F. Stel. in Convegno CEP-REC
Arpa FVG- Agenzia Regionale per la Protezione dell'ambiente del Friuli Venezia Giulia Scenari Energetici M. Ret, M. Telesca, F. Stel in Convegno CEP-REC Arpa FVG- Agenzia Regionale per la Protezione dell'ambiente
Dettagli8. La strategia A SI (A void/r educe,shift,im prove) 8.1. U n cam bio diparadigm a:la strategia A SI L attuale sistem a dei trasporti basato principalm ente sull utilizzo di veicoli alim entati con com
DettagliMauro Fasano Dirigente Energia e Sviluppo Sostenibile, DG Ambiente, Energia e Sviluppo Sostenibile Regione Lombardia
Mauro Fasano Dirigente Energia e Sviluppo Sostenibile, DG Ambiente, Energia e Sviluppo Sostenibile Regione Lombardia IL PEAR VERSO L APPROVAZIONE FINALE 2012 2013 Avvio del procedimento di Valutazione
DettagliDETRAZIONI FISCALI 55% - 50 % (ex 36%)
DETRAZIONI FISCALI 55% - 50 % (ex 36%) GUIDA ALL APPLICAZIONE DEL DECRETO 83/2012 ART. 11 CONVERTITO CON LEGGE 7 AGOSTO 2012 N 134 (SETTEMBRE 2012) Indice: 1. INTRODUZIONE...2 2. TESTO DISPOSIZIONE: ARTICOLO
DettagliLA SPESA DELLE AMMINISTRAZIONI PUBBLICHE
DIREZIONE AFFARI ECONOMICI E CENTRO STUDI LA SPESA DELLE AMMINISTRAZIONI PUBBLICHE PER INVESTIMENTI FISSI: CONFRONTO EUROPEO ESTRATTO DALL OSSERVATORIO CONGIUNTURALE SULL INDUSTRIA DELLE COSTRUZIONI GIUGNO
DettagliCosti e benefici dell eolico
Costi e benefici dell eolico Effetti dell incentivazione della generazione eolica sul sistema italiano Uno studio elemens per ANEV Executive summary MW elemens EXECUTIVE SUMMARY Studi e Scenari PREMESSA
DettagliProspettive a livello mondiale in materia di energia, tecnologia e politica climatica all'orizzonte 2030 ELEMENTI CHIAVE
Prospettive a livello mondiale in materia di energia, tecnologia e politica climatica all'orizzonte 2030 ELEMENTI CHIAVE Scenario di riferimento Lo studio WETO (World energy, technology and climate policy
DettagliI dati significativi del mercato assicurativo italiano
I dati significativi del mercato assicurativo italiano Presentazione del rapporto annuale L'ASSICURAZIONE ITALIANA 2013-2014 Sergio Desantis Attuariato, Statistiche e Analisi Banche Dati Milano, 9 luglio
DettagliSTATISTICHE. A CURA di Nunzio Cuozzo e Luigi Praitano
GIUNTA REGIONALE DELLA CAMPANIA AREA GENERALE DI COORDINAMENTO RICERCA SCIENTIFICA, STATISTICA, SISTEMI INFORMATIVI ED INFORMATICA SETTORE ANALISI, PROGETTAZIONE E GESTIONE SISTEMI INFORMATIVI SERVIZIO
DettagliBilancio Consolidato e Separato
Bilancio Consolidato e Separato 9 Gruppo Hera il Bilancio consolidato e d esercizio Introduzione Relazione sulla gestione capitolo 1 RELAZIONE SULLA GESTIONE Gruppo Hera Bilancio Consolidato e Separato
Dettagli