OTONEUROLOGIA XIX GIORNATA ITALIANA DI NISTAGMOGRAFIA CLINICA
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1 Atti dei Congressi delle Giornate Italiane di formazione in Otorinolaringoiatria e Chirurgia Cervico-facciale, organizzati in Italia con il contributo di Grünenthal Formenti XVI GIORNATE ITALIANE DI OTONEUROLOGIA XIX GIORNATA ITALIANA DI NISTAGMOGRAFIA CLINICA CON IL PATROCINIO DI SOCIETA' ITALIANA DI OTORINOLARINGOIATRIA E CHIRURGIA CERVICO- FACCIALE (S.I.O. Ch. C.F.) Tema: REVISIONE CRITICA DI VENTI ANNI DI VERTIGINE PAROSSISTICA POSIZIONALE BENIGNA (VPPB) a cura di D. Nuti, P. Pagnini e C. Vicini Sorrento (NA) 20 marzo 1999 Comitato Simposi Scientifici Formenti - Milano
2 REVISIONE CRITICA DI VENTI ANNI DI VERTIGINE PAROSSISTICA POSIZIONALE BENIGNA (VPPB) Vertigine Parossistica da CSL: manovre di barbecue ed altre varianti G. ASPRELLA LIBONATI*, M. GUFONI** * Divisione di Otorinolaringoiatria - Presidio Ospedaliero di Matera Primario Dott. G. Larotonda ** Divisione di Otorinolaringoiatria - Spedali Riuniti di Livorno Primario dott. F. di Nasso Introduzione Pur risalendo la prima segnalazione di vertigine parossistica posizionale benigna (VPPB) del canale semicircolare orizzontale (CSO) al 1985, per molto tempo non compaiono in letteratura proposte di tipo terapeutico. Soltanto dopo alcuni anni si presentano i primi tentativi in tal senso: nel 1991 Ciniglio Appiani [3] e l' anno successivo Vannucchi [12] suggeriscono di eseguire, a paziente supino con testa inclinata di 30 gradi in avanti, un head shaking a scopo terapeutico. Gli Autori non riportano una casistica relativa a tale metodica. Nel 1993 Baloh [1], al termine di un suo articolo, segnala un tentativo terapeutico, peraltro infruttuoso, su due suoi pazienti ai quali fa compiere una rotazione di 180 gradi verso il lato sano, partendo dalla posizione supina e terminando in posizione prona. L' anno successivo Lempert [7] in riferimento alla precedente segnalazione di Baloh, riporta in una sua lettera la propria esperienza con una nuova manovra riabilitativa provata con successo su due pazienti. La tecnica (Fig. 1) consiste in una rotazione a paziente supino di 270 gradi verso il lato sano, in tre rapidi movimenti di 90 gradi ciascuno intervallati di 30 secondi (ªBarbecue rotationº). L' Autore ritiene che la maggiore efficacia della propria tecnica rispetto a quella di Baloh si possa attribuire alla rotazione piuá ampia della testa ed alla scomposizione in singoli movimenti di 90 gradi. 321
3 G. ASPRELLA LIBONATI, M. GUFONI Figura 1 - Manovra liberatoria di Lempert per canalolitiasi laterale destra Nella replica Baloh [2] sostiene a sua volta di aver sperimentato nel frattempo in due suoi pazienti (con successo in entrambi i casi), una variante (Fig. 2) della tecnica da lui inizialmente proposta. A paziente supino, infatti, aveva eseguito una rotazione complessiva di 360 gradi verso il lato sano, in rapidi movimenti di 90 gradi, intervallati da pause di un minuto. Sempre nel 1994, Vannucchi [13] propone una tecnica riabilitativa per la VPPB del CSO innovativa. Partendo dalla convinzione di un meccanismo patogenetico da canalolitiasi, propone una lenta sedimentazione per gravitaá al di fuori del braccio non ampollare del CSO, delle particelle otolitiche. La procedura, semplice ed applicabile pressocheá in tutti i pazienti, consiste nello stazionamento per almeno 12 ore sul lato sano, cosõá da porre il braccio semplice del CSO in posizione verticale, con l' apertura non ampollare orientata in basso. La risoluzione della VPPB avviene nel 93% dei casi. Nello stesso anno Ottaviani [9] propone l' esperienza di due casi di VPPB del CSO trattati con brusca decelerazione ottenuta con l' ausilio di una sedia rotatoria. Il paziente veniva posto seduto con il capo inclinato in avanti di 30 gradi, quindi, con una accelerazione subliminare si raggiungeva la velocitaá di 180 gradi al secondo ed infine con uno stop 322
4 VERTIGINE PAROSSISTICA DA CSL: MANOVRE DI BARBECUE ED ALTRE VARIANTI Figura 2 - Manovra liberatoria di Baloh per canalolitiasi laterale destra improvviso si arrestava la sedia. La risoluzione dei due casi trattati si otteneva dopo due o tre tentativi. Nel 1995 Epley [5] propone una tecnica di riposizionamento canalare per la VPPB del CSO, tuttavia non dispone di una propria casistica; la tecnica inoltre non viene descritta in modo esauriente e dettagliato nel testo. Nel 1995 Terry Fife [11] riporta i casi di quattro pazienti affetti da VPPB del CSO trattati con la manovra di Baloh senza alcun successo. Nel 1996 De La Meilleure [10] propone una casistica di 63 pazienti trattati con una manovra liberatoria che non sembra differire dalla manovra diagnostica per il CSO. A paziente supino con il capo flesso in avanti di 30 gradi, si fa ruotare la testa di 90 gradi verso il lato patologico. Dopo 5 minuti si effettua una rotazione rapida di 180 gradi verso il lato opposto e si mantiene la posizione per altri 5 minuti. Nel 1997 Vannucchi [14] verifica l' efficacia della tecnica terapeutica della posizione coatta prolungata sul lato sano (Forced Prolonged Position - FPP), confrontando i risultati ottenuti in tre gruppi di pazienti: 1) 35 trattati con la FPP; 2) 24 trattati con head shaking in posizione supina; 3)15 non sottoposti ad alcuna terapia. Nel primo gruppo gli Autori riportano la risoluzione della vertigine (a 72 ore) in oltre il 90 per cento dei casi (74.3% immediatamente; nel 17.1% la VPPB, convertita da laterale in posteriore, viene risolta con la manovra di Se- 323
5 G. ASPRELLA LIBONATI, M. GUFONI mont), contro il 17% del secondo gruppo ed il 26% del gruppo dei pazienti non trattati.il risultato terapeutico della FPP eá statisticamente significativo. Nel 1998 Nuti [8] confronta l' efficacia della tecnica di Lempert con la FPP, riportando una efficacia della FPP nel 73% contro il 63% della tecnica di Lempert. Le percentuali di successo salgono rispettivamente al 76 % (FPP) ed al 71% (Lempert) includendo i casi convertitisi in VPPB del canale posteriore risolti con la manovra di Semont. Manovre di barbecue Le manovre di barbecue, nelle varianti proposte da Lempert e da Baloh, si propongono il fine di favorire lo spostamento dell' ammasso otoconiale verso l' apertura del canale semicircolare orizzontale mediante rapidi movimenti di rotazione di 90 gradi di ampiezza, impressi al capo nella direzione dell' orecchio sano. Le accelerazioni applicate favoriscono la dislocazione progressiva dei detriti nella direzione opposta a quella di rotazione del canale (ampullifuga) a causa del ritardo inerziale a cui eá soggetto l' ammasso otolitico rispetto alle pareti del canale. Probabilmente il passaggio essenziale ai fini dell' efficacia della manovra eá la rotazione di 90 gradi dalla posizione prona a quella sul fianco patologico [8]. Nuove proposte terapeutiche Manovra liberatoria per la canalolitiasi laterale (ML-1; manovra di Vannucchi - Asprella) [15] Negli ultimi due anni stiamo sperimentando presso la Divisione Otorinolaringoiatrica dell' Ospedale di Matera l' efficacia di due nuove manovre liberatorie per la VPPB del CSO. La prima di tali manovre liberatorie (Manovra Liberatoria 1 - ML1) prevede tre posizionamenti rapidi, a cui segue il mantenimento di una posizione coatta per mezzora (Fig.3): individuato il lato patologico in quello verso cui batte il nistagmo parossistico posizionale (NyPP) piuá intenso, si fa sedere il paziente al centro del lettino con la testa ruotata di 90 gradi circa verso il lato sano, quindi, con un movimento rapido, si porta il paziente sul lato sano, giungendo, al termine del primo posizionamento rapido, con la fronte sul lettino. Esauritosi il NyPP e/o la vertigine, si porta con un secondo posizionamento rapido il paziente sul 324
6 VERTIGINE PAROSSISTICA DA CSL: MANOVRE DI BARBECUE ED ALTRE VARIANTI Figura 3 - Manovra liberatoria 1 per la canalolitiasi laterale destra (ML-1). a) il paziente siede al centro del lettino; b) ruota il capo di 90 gradi a sinistra; c) viene portato rapidamente sul fianco sinistro; d) e quindi ribaltato bruscamente sul fianco opposto; e) si ruota rapidamente di 90 gradi il capo a sinistra mantenendo tale decubito per 30 minuti. lato opposto, a faccia in su. Esauritosi il NyPP e/o la vertigine, si effettua una rapida rotazione del capo di 90 gradi verso il lato sano e si lascia il paziente in tale posizione per 30 minuti. La seconda manovra (manovra di Vannucchi - Asprella) da noi proposta (Fig. 4), consiste nel far effettuare a paziente supino e a faccia in su, una brusca rotazione di 90 gradi del capo verso il lato sano; riportato il paziente seduto, con il capo sempre ruotato di 90 gradi verso l' orecchio sano, si raddrizza lentamente la testa. Tale sequenza eá ripetuta piuá volte, fino alla esecuzione senza provocare nistagmo neá vertigine, e comunque per un minimo di cinque volte. Esperienza personale Dal Gennaio 1996 al Giugno 1998 abbiamo esaminato 30 casi di VPPB del CSO; 19 donne e 11 uomini, con range di etaá dai 32 ai 72 anni (etaá media 49.6 anni). La diagnosi eá stata fatta in base alla anamnesi tipica ed alla evidenza del NyPP bidirezionale orizzontale puro, nella forma geotropa o apogeotropa, alla latero-rotazione del capo di 180 gradi a paziente supino 325
7 G. ASPRELLA LIBONATI, M. GUFONI Figura 4 - Manovra liberatoria 2 per canalolitiasi laterale destra (di Vannucchi-Asprella) a) si porta il paziente in posizione supina; b) si ruota rapidamente il capo di 90 gradi a sinistra; c) si riporta il paziente seduto; d) gli si raddrizza lentamente il capo. Tale sequenza viene ripetuta per cinque volte. (manovra diagnostica di Pagnini), osservato sempre sotto occhiali di Frenzel. Il lato patologico eá stato individuato dal lato verso il quale batteva la fase rapida del NyPP di maggiore intensitaá. Ventisei casi si presentavano come forme tipiche con NyPP geotropo bidirezionale, di maggiore intensitaá sul lato affetto; l' inversione spontanea del nistagmo, in un nistagmo secondario apogeotropo, si eá verificata solo in 13 casi. Un paziente ha manifestato la sintomatologia vertiginosa dallo stesso lato in cui da alcuni mesi era costretto a mantenere il decubito notturno a causa di una sciatalgia persistente associata ad un fastidioso reflusso gastro-esofageo. A tutti i pazienti eá stato chiesto se dormissero esclusivamente o preferenzialmente su di un lato. Nei cinque pazienti che ci hanno confermato tale abitudine abbiamo constatato sempre una coincidenza fra il lato del decubito notturno e quello della VPPB. 326
8 VERTIGINE PAROSSISTICA DA CSL: MANOVRE DI BARBECUE ED ALTRE VARIANTI Risultati Undici pazienti con VPPB del CSO sono stati trattati con la ML1, due dopo un insuccesso con la posizione coatta di Vannucchi e la manovra di Baloh, nove come primo approccio: nei primi due casi si eá ottenuta la risoluzione con una sola manovra, negli altri la risoluzione si eá ottenuta dopo una sola manovra terapeutica in quattro casi, dopo due manovre in due casi, due non hanno risolto. Nei due casi risoltisi dopo due manovre, la seconda eá stata eseguita a distanza di tre giorni dalla prima per il persistere della sintomatologia (in tale intervallo di tempo i pazienti hanno privilegiato il decubito notturno sul lato sano). In una forma apogeotropa si eá verificata la conversione in geotropo del nistagmo effettuando i due primi posizionamenti rapidi della ML1, quindi la risoluzione si eá ottenuta eseguendo la manovra liberatoria (ML1) completa. Nei pazienti sottoposti alla ML1 eá stato possibile verificarne l' efficacia sottoponendoli immediatamente,o comunque entro un' ora, alla manovra diagnostica per il CSO, in soli quattro casi. Gli altri pazienti sono stati controllati a distanza di un periodo variabile tra le 48 e le 72 ore. In una paziente sottoposta alla ML1 per la comparsa di intensa vertigine accompagnata da nausea e vomito non eá stato possibile eseguire la verifica con la manovra diagnostica. La paziente non si eá piuá ripresentata a controllo. In un altro caso l' esecuzione della ML1 eá stata interrotta per l' intensa reazione neurovegetativa, per cui si eá optato per l' esecuzione della manovra di Vannucchi - Asprella. Allo scopo si eá utilizzata una sedia motorizzata che ha facilitato la ripetizione del passaggio da seduto a supino e viceversa. La scomparsa del nistagmo alla latero-rotazione del capo si eá verificata al quinto tentativo, comunque la manovra eá stata eseguita altre tre volte, per un totale di otto volte. La risoluzione della VPPB eá stata verificata dopo un' ora, con l' esecuzione della manovra diagnostica che non ha provocato nistagmi neá vertigine. In seguito la manovra di Vannucchi - Asprella eá stata utilizzata come primo approccio terapeutico in altri tre pazienti: di questi due hanno risolto (uno dopo la prima manovra, l' altro dopo la seconda), il terzo non ha risposto a tale terapia ed ha risolto successivamente con la posizione coatta di Vannucchi. La ML1 eá stata utilizzata in 11 casi: l' osservazione del nistagmo eá stata possibile in soli due casi per l' intensa vertigine associata spesso ai posizionamenti rapidi; nelle forme geotrope nel primo 327
9 G. ASPRELLA LIBONATI, M. GUFONI posizionamento si eá evidenziato un NyPP orizzontale verso il lato patologico, da corrente endolinfatica ampullipeta, nel secondo posizionamento un NyPP orizzontale verso il lato sano, da corrente ampullifuga. Si potrebbe ipotizzare un meccanismo di mobilizzazione dell' ammasso otolitico indotto dalle brusche accelerazioni dei primi due posizionamenti rapidi a basculle, seguiti da una brusca rotazione del capo di 90 gradi, assimilabile ad uno step delle tecniche a barbecue. Discussione L' ammasso otoconiale, avvicinato dai primi tre tempi della ML1 all' e- stremo posteriore del CSO, potrebbe poi defluire nell' utricolo per gravitaá con una posizione coatta sul lato sano mantenuta per soli 30 minuti. Il primo posizionamento potrebbe inoltre agire anche con un meccanismo accessorio di caricamento di forze elastiche nella deflessione ampullipeta della cupola, che si libererebbero nel secondo posizionamento, contribuendo al deflusso utriculifugo degli otoliti. Nelle forme apogeotrope in due casi si eá ottenuta la trasformazione della variante geotropa con la manovra di Baloh, in un caso facendo mantenere il decubito sul lato patologico per 12 ore, ed in un quarto paziente effettuando i primi due posizionamenti rapidi della ML1. Le tre diverse procedure utilizzate provocherebbero un dislocamento dell' ammasso otolitico dal braccio ampollare a quello non ampollare, con la conseguente inversione di direzione della corrente endolinfatica provocata nel CSO dai detriti otoconiali per sedimentazione gravitazionale e quindi del nistagmo bidirezionale associato. L' efficacia della ML1 per la VPPB del CSO da noi proposta dovraá essere verificata su casistiche piuá ampie. Attualmente nella nostra esperienza la verifica immediata della reale efficacia di tale manovra liberatoria eá stata possibile in soli 4 casi, in quanto non tutti i pazienti sono stati in grado si sottoporsi subito dopo ad ulteriori manovre diagnostiche. La verifica effettuata a distanza di 48 / 72 ore non garantisce in maniera assoluta che la risoluzione degli altri 5 casi si possa attribuire alla esecuzione della ML1 e non a risoluzione spontanea e/o favorita dal decubito sul lato sano. Si potrebbe ipotizzare nei casi in cui le tecniche a barbecue risultino inefficaci, un probabile ostacolo anatomico alla progressione dell' ammasso otolitico all' interno del CSO, rappresentato ad esempio dalla sproporzione fra un ammasso otolitico troppo grande ed il lume del canale orizzontale, cosõá da non consentire la fuoriuscita nell' utricolo [12], o ancora un lume irregolare o un decorso tortuoso del CSO. Nei casi da noi osservati in cui non si eá ottenuta risoluzione con la posizione coatta 328
10 VERTIGINE PAROSSISTICA DA CSL: MANOVRE DI BARBECUE ED ALTRE VARIANTI di Vannucchi e ripetuti tentativi con la manovra di Baloh, e poi risoltisi con la ML1, si potrebbe supporre che l' applicazione di brusche accelerazioni angolari, prima della fase di sedimentazione gravitazionale, cosõá come avviene nella ML1, consentirebbe di superare un probabile ostacolo alla progressione ampullifuga degli otoliti all' interno del CSO. La ML1 dunque, nei pazienti che non risolvano con la FPP di Vannucchi o con le manovre di barbecue potrebbe essere una valida alternativa terapeutica da sperimentare. La manovra di Vannucchi - Asprella sfrutta il ritardo inerziale dell' ammasso otolitico nel CSO sottoposto a brusche ripetute accelerazioni angolari, cosõá da favorire la progressione dei detriti otolitici verso l' estremitaá libera del CSO. Concettualmente si ispira allo stesso principio delle manovre di Barbecue rotation (Lempert, Baloh), con la maggior praticitaá di esecuzione data dall' evitare la rotazione del paziente sul lettino, spesso difficoltosa negli anziani e/o negli obesi. Tale metodica da noi utilizzata su una paziente con intensa reazione neurovegetativa alla ML1 eá risultata piuá tollerata, non suscitando alcuna reazione di nausea o vomito durante l' esecuzione. La manovra di Vannucchi - Asprella eá risultata efficace in tre dei quattro pazienti ai quali eá stata proposta. Manovra liberatoria per la canalolitiasi laterale (di Gufoni - Mastrosimone) [15]. Materiali e metodi. Dal 10 Maggio 1997 al 13 Ottobre 1998 presso il Servizio di Otoneurologia del Reparto Otorinolaringoiatrico degli Spedali Riuniti di Livorno sono stati osservati e trattati 34 casi di VPP del CSO. Si tratta di 20 femmine e 14 maschi, di etaá compresa tra i 20 e gli 80 anni (M = 56.38, s = 14.5). In 21 casi era coinvolto il labirinto destro, in 13 casi quello sinistro. Un primo gruppo di 24 casi, costituito da forme geotrope, eá stato utilizzato per valutare l' efficacia della manovra per liberare il paziente dalla VPP. Un secondo gruppo di 10 canalolitiasi, variante apogeotropa, eá stato utilizzato per valutare la capacitaá della manovra per trasformare le varianti ampollari in forme non ampollari. La diagnosi veniva posta sulla base della prova di Pagnini (rotazione rapida della testa a paziente sdraiato) e della evocazione del classico nistagmo geotropo (senza seconda fase o con seconda fase invertita bi- 329
11 G. ASPRELLA LIBONATI, M. GUFONI lateralmente o dal solo lato patologico) o apogeotropo, ma sempre ad andamento parossistico. Tutti i casi con caratteristiche anche lievi di atipicitaá sono stati esclusi. La manovra era parte integrante di un esame otoneurologico comprendente, oltre al posizionamento sul piano orizzontale e verticale anche l' anamnesi, l' otoscopia, l' audiometria tonale, l' impedenzometria, la ricerca di nistagmo spontaneo-posizionale, laterale, di rimbalzo, le prove termiche eseguite secondo la tecnica di Fitzgerald-Hallpike con valutazione del grado di inibizione visiva ed i movimenti oculari lenti e rapidi. Descrizione della manovra (fig. 5) 1) Il paziente eá posto seduto con le gambe fuori dal lettino; 2) si invita il paziente a sdraiarsi su un fianco, con un movimento deciso e rapido. Il fianco su cui effettuare la manovra varia a seconda della forma: nella variante geotropa il lato eá quello sano, nella variante apogeotropa eá quello ammalato; 3) si ruota il capo di 45 gradi verso il basso e si attende per 2-3 minuti; 4) si riporta il paziente nella posizione di partenza. La manovra viene ripetuta due o piuá volte nella stessa seduta. Si passa poi alla fase di controllo: nella forma apogeotropa puoá essere sufficiente questa prima manovra (se scompare il nistagmo); puoá anche accadere che il nistagmo sia ancora presente ma in forma geotropa: in questa eventualitaá ci si riconduce al caso della forma geotropa, ripetendo la manovra sul lato opposto. Oltre al controllo immediato ne eá stato effettuato uno dopo tre giorni ed uno dopo una settimana. Risultati I risultati della manovra sono stati riportati analiticamente nella Tabella I e la loro elaborazione nella Tabella II. Nei 30 soggetti trattati per VPP da canalolitiasi laterale geotropa 23 (76.7%) sono risultati guariti giaá al primo controllo e 3 (10%) sono rimasti immodificati. In 4 casi (13.3 %) si eá assistito alla conversione nel canale semicircolare posteriore ed eá stato possibile risolvere definitivamente il problema con la manovra di Epley. 330
12 VERTIGINE PAROSSISTICA DA CSL: MANOVRE DI BARBECUE ED ALTRE VARIANTI Figura 5 - Manovra liberatoria per la canalolitiasi laterale geotropa destra (di Gufoni - Mastrosimone). Il paziente da seduto si sdraia sul fianco sano e successivamente ruota il capo di 45 gradi verso il basso. Dopo 2-3 minuti si riporta il paziente nella posizione di partenza. La manovra viene ripetuta due volte. In totale, quindi, il 90% dei soggetti trattati ( su 30) sono andati incontro alla risoluzione. EÂ stata ricercata anche quale fosse la percentuale di successo della manovra nell' approccio alla forma apogeotropa. EÂ stato trovato che su 10 casi trattati c' eá stata in 6 casi (60%) la trasformazione del nistagmo da apogeotropo in geotropo (espressione della migrazione degli otoliti dal braccio ampollare a quello opposto); in 2 casi (20%) c' eá stata la risoluzione diretta con scomparsa del nistagmo; in 2 casi (20%) la situazione eá rimasta immodificata. I casi che non hanno risposto alla manovra sono stati trattati con successo con la posizione coatta di Vannucchi. Discussione La manovra basa i suoi presupposti sulla teoria otolitica di Schukecht [10] e si propone lo scopo di spostare i detriti otoconiali dal canale semicircolare laterale all' utricolo, attraverso il braccio non ampollare. 331
13 G. ASPRELLA LIBONATI, M. GUFONI Nel caso in cui siamo di fronte ad una forma apogeotropa, la prima manovra serve a spostare i frammenti dal braccio ampollare del canale a quello opposto: da qui i detriti possono completare il giro ed uscire (guarigione) opppure fermarsi: in questo caso il nistagmo posizionale diventa geotropo ed eá richiesta una manovra ulteriore sul fianco controlaterale. Per scegliere il lato sul quale effettuare la manovra puoá essere utile tenere conto anche del lato verso il quale batte il nistagmo orizzontale transitorio che compare all' assunzione del clinostatismo [6]. La manovra va effettuata sul lato verso il quale batte il nistagmo suddetto. Infatti: A) nel caso di una forma geotropa la fase rapida del nistagmo eá diretta verso il lato sano. Questo eá il caso in cui i detriti sono nel braccio non ampollare e l' orecchio patologico deve essere posto in alto. B) nel caso di una forma apogeotropa la fase rapida eá diretta verso il lato patologico. Questo eá il caso in cui i detriti sono localizzati nel braccio ampollare e l' orecchio patologico deve rimanere in basso. In entrambi i casi il movimento viene effettuato verso il lato che suscita la vertigine meno intensa. Questo spiega percheá nessun soggetto trattato abbia manifestato intolleranza o fenomeni neurovegetativi. La manovra non eá di difficile esecuzione anche dal punto di vista dinamico: persone anziane o con impacci motori sono state trattate senza grosse difficoltaá, contrariamente a quello che ci eá successo con le manovre a barbecue. La conversione nel canale posteriore sembra piuá frequente dopo manovre per la forma apogeotropa: su 4 conversioni osservate 3 derivano da forme apogeotrope trasformate (manovra doppia = maggiore frammentazione dei detriti = maggiore mobilitaá di questi?) Conclusioni Le manovre liberatorie descritte sembrano proponibili a fianco della manovra liberatoria di Vannucchi o delle manovre a barbecue. Rispetto a queste ultime hanno il vantaggio di una piuá semplice esecuzione, soprattutto nei soggetti anziani o in sovrappeso in considerazione della esecuzione piuá agevole e del minor fastidio recato ai pazienti, oltre che per la soddisfacente resa in termini di percentuale di guarigione. Il loro impiego puoá essere utile per una conferma diagnostica immediata nei casi dubbi ed ove si decida di tentare immediatamente la liberazione. 332
14 VERTIGINE PAROSSISTICA DA CSL: MANOVRE DI BARBECUE ED ALTRE VARIANTI Tabella I - Elenco in dettaglio dei pazienti trattati con manovra liberatoria di Gufoni - Mastrosimone e risultati. I dati si riferiscono a VPP identificate e trattate dal 10 Maggio 1997 al 13 Ottobre *) VPP del canale laterale risultata da conversione dopo manovra di Epley per una forma del canale posteriore; **) Dopo manovra per il canale laterale si sviluppava una VPP del canale posteriore, risolta con manovra di Epley; D) VPP del canale semicircolare laterale destro; S) VPP del canale semicircolare laterale sinistro; M) maschio; F) femmina GT) forma geotropa; AGT) forma apogeotropa S) risultato positivo (scomparsa del nistagmo); N) il nistagmo rimane immodificato Forme geotrope 1) D F GT 59 S 2) S M GT 57 S 3) D F GT 80 S 4) D M GT 64 S 5) D F GT 69 S * 6) D F GT 59 S 7) S M GT 62 S 8) S F GT 44 S ** 9) D F GT 73 S 10) S F GT 48 S 11) S F GT 56 S 12) D F GT 66 S 13) D M GT 56 S * 14) S F GT 72 S 15) S F GT 59 S 16) D M GT 50 N 17) D M GT 62 S 18) D M GT 61 S 19) D M GT 59 S 20) S M GT 70 N 21) S F GT 64 S 22) D F GT 60 N 23) D M GT 33 S 24) D F GT 65 S 333
15 G. ASPRELLA LIBONATI, M. GUFONI Trasformate AGT - GT 25) D M GT 40 S ** 26) S M GT 30 S 27) D M GT 78 S ** 28) S M GT 58 S 29) D F GT 29 S 30) D F GT 68 S ** Trasformate AGT - Guarigione 1) D F AGT 46 S 2) S F AGT 20 S AGT immodificate dopo manovra 1) S F AGT 34 N 2) D F AGT 66 N 334
16 VERTIGINE PAROSSISTICA DA CSL: MANOVRE DI BARBECUE ED ALTRE VARIANTI Tabella II - Risultati e percentuale di successo della manovra liberatoria di Gufoni Mastrosimone per la canalolitiasi laterale. GT) forma geotropa AGT) forma apogeotropa Elaborazione dati GT - nate GT 24 - trasformate AGT - GT 6 Totale Successi Insuccessi % Successi % n % AGT - Trasformata in GT 6 60 Guarita direttamente 2 20 Rimasta immodificata 2 20 Totale Risultati Percentuale di guarigione (27+2 su 30+2) 29/ % Percentuale di conversione nel canale posteriore 4/ % Percentuale globale di successo (GT+AGT) 29/ % 335
17 G. ASPRELLA LIBONATI, M. GUFONI Bibliografia 1) Baloh RW, Jacobson K, Honrubia V: Horizontal semicircular canal variant of benign positional vertigo. Neurology 1993 Dec; 43 (12): ) Baloh RW Horizontal benign positional vertigo. Neurology 1994 Nov; 44(11): ) Ciniglio Appiani G., Lucertini M., Gagliardi M.: Vertigine parossistica posizionale benigna del canale semicircolare laterale. Audiol Ital 1991;8: ) De La Meilleure G.,Dehaene I., Depondt M., Damman W, Crevits I., Vanhooren G.,: Benign paroxysmal positional vertigo of the horizontal canal. Journal of Neurology,Neurosurgery and Psychiatry 1996; 60: ) Epley J.M.: Positional vertigo related to semicircular canalithiasis. otolaryngol Head Neck Surg Jan; 112(1): ) Giannoni B., Vannucchi P.: L' interpretazione del nistagmo da posizionamento. VI Giornata di Vestibologia pratica: L' interpretazione dei sintomi e dei segni vestibolari. A cura di prof P. Pagnini, Dr. P. Vannucchi. Comitato simposi scientifici Formenti. Firenze ) Lempert T.: Horizontal benign positional vertigo. Neurology 1994 Nov;44(11): ) Nuti D.,Agus G.,Barbieri M.T.,Passali D.: The menagement of horizontal canal paroxysmal positional vertigo. Acta otolaryngol (Stockh) 1998; 118: ) Ottaviani F., Corina L., Di Nardo W., Messina V., Montesi P.,Scarano E.: La vertigine parossistica posizionale benigna (VPPB): risultati terapeutici. La Nuova Clinica Otorinolaringoiatrica 1994; 2: ) Schuknecht H.F.: Cupulolithiasis. Arch. Otolaryngol., 90: , ) Terry D. Fife: Horizontal canal benign positional vertigo. Advancing the science of vestibular diagnostics. ENG report, ed. ICS Medical, 1995; ) Vannucchi P., Giannoni B., Nuti D.: La cupulolitiasi del canale semicircolare orizzontale: aspetti clinici. In Pagnini P., ed. La Cupulolitiasi. XII Giornata Italiana di Nistagmografia Clinica. Milano: CCS Formenti - Puropharma; 1992: ) Vannucchi P., Giannoni B., Giuffreda P., Paradiso P., Pagnini P.: The terapy of benign paroxysmal positional vertigo of the horizontal semicircular canal. In Versino M.,Zambardieri D. ed. International Workshop on Eye Movements. Pavia. Fondazione IRCCS; 1994; ) Vannucchi P., Giannoni B., Pagnini P.: Treatment of horizontal semicircular canal benign paroxysmal positional vertigo. J Vestib Res 1997 Jan; 7(1): ) Vannucchi P., Giannoni B.: La terapia fisica delle vertigini periferiche. In VII Giornata di Vestibologia pratica. A cura di D. Nuti e D. Passali. Siena 21 Novembre Comitato Simposi scientifici Formenti, Milano 336
SOCIETA ITALIANA DI OTORINOLARINGOLOGIA E CHIRURGIA CERVICO FACCIALE. Ottantaseiesimo Congresso Nazionale, Venezia Lido, Maggio 1999
SOCIETA ITALIANA DI OTORINOLARINGOLOGIA E CHIRURGIA CERVICO FACCIALE Ottantaseiesimo Congresso Nazionale, Venezia Lido, 26 29 Maggio 1999 1 Divisione di Otorinolaringoiatria e Chirurgia Cervico - Facciale
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