Gaetano Paparella agronomo. Puglia Natura La Zootecnia Biologica - workshop per i produttori Gioia del Colle 27 ottobre 2015
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- Ilario Fiorini
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1 Il CIBi, Consorzio Italiano per il Biologico, nasce nel 1993 dall esigenza maturata da un gruppo di imprenditori agricoli e di tecnici di valorizzare la qualità delle produzioni agroalimentari attraverso le certificazioni di prodotto e l applicazione di marchi collettivi di garanzia di qualità, tipicità e origine dei prodotti agricoli ed agroalimentari Il CIBi, inoltre, svolge una attività dimostrativa e culturale per dimostrare, informare e divulgare metodi di produzione e consumo sostenibili e nuovo stile di vita orientato alla sensibilità per l ambiente, le persone e il benessere economico, civile e sociale.
2 Gaetano Paparella Per il raggiungimento dei propri obiettivi ha dato vita, negli anni, alla rete CIBISANI che oltre al CIBI comprende anche: il Consorzio PUGLIA NATURA, consorzio per la tutela, la promozione e la valorizzazione dei prodotti biologici e tipici pugliesi l'associazione BIOLITALIA, associazione dei produttori per il miglioramento della qualità del prodotto biologico la rete Buono & Bio, per la realizzazione di una rete locale di distribuzione di prodotti biologici
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4 La Zootecnia Biologica - workshop per i produttori Gioia del Colle 27 ottobre 2015
5 L agricoltura biologica risulta ancora in espansione a livello internazionale sia sul fronte della domanda che dell offerta. Il mercato mondiale sta continuando a crescere (+1,3% nel 2012), valutato in circa 50 miliardi di euro. Il valore del mercato si concentra in gran parte in Nord America e in Europa, mentre è più basso o molto più basso nei continenti dove risiedono le superfici più ampie. Nel 2012 anche in Europa risultano in crescita, con percentuali superiori alla media mondiale, sia le superfici che il fatturato, entrambi in aumento del 6%. Il Paese in cui la dimensione del mercato nel 2012 si è rivelata più importante è la Germania con un giro d affari nazionale di poco più di 7 miliardi di euro, seguita dalla Francia (4 miliardi) e dal Regno Unito (1,95 miliardi). Segue, al quarto posto, l Italia con circa 2 miliardi di valore del mercato interno (3,1 se si considera anche l export) e un peso sul valore totale del mercato europeo bio dell 8%.
6 Sulla base delle elaborazioni Ismea nel 2014 gli acquisti domestici di biologico confezionato presso la GDO sono aumentati del 17,3% in valore rispetto al 2013, mentre nello stesso periodo la spesa agroalimentare è risultata in flessione (-1,4%). Il consistente incremento del biologico, risulta essere il più alto degli ultimi dodici anni, poiché solo nel 2002 vi era stato un aumento più elevato. Nonostante si riferisca comunque soltanto ad un periodo di cinque mesi, tale crescita dipende da una serie di fattori che possono essere così riassunti: Aumento del numero di referenze e della profondità di gamma dei prodotti bio nella GDO; Introduzione nella GDO di nuove linee di prodotto che negli anni passati non erano presenti (es. pasta Senatore Cappelli, prodotti a base di kamut, farro, grano saraceno); Segnali positivi dal mercato che hanno indotto ad offrire questi prodotti; Introduzione di nuove private label bio anche nei discount.
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8 Il rialzo dei prezzi nazionali registrato nella fase all origine (+5,6% in media) non è stato completamente trasferito a valle della filiera, anche in considerazione della crisi economica in atto, e in media i prezzi allo scaffale del latte fresco bio rilevati nei punti vendita della GDO hanno evidenziato una crescita inferiore al 2%, attestandosi a circa 1,80 euro al litro. Il latte bio ha registrato nel 2013 un andamento molto positivo, con una crescita degli acquisti in valore pari al 7%. In controtendenza con gli omologhi convenzionali si è evidenziata una perfomance positiva anche per i formaggi freschi bio, ( mozzarella e stracchino rappresentano oltre un terzo degli acquisti in valore). Di segno negativo la dinamica della spesa di tutti gli altri caseari bio, con particolare attenzione allo yogurt (-7,8% in valore) che - in analogia a quanto rilevato per le referenze convenzionali - riflette l orientamento dei consumatori verso prodotti di fascia bassa o in promozione e inoltre soffre della concorrenza di una gamma più ampia di prodotti salutistici analoghi.
9 Cos'è l'allevamento biologico Gaetano Paparella Negli allevamenti biologici si applicano le norme dell'unione Europea contenute nei Regolamenti CE n. 834/07 e n. 889/08. La zootecnia biologica complementa la produzione vegetale condotta con tale metodo. Infatti, un azienda biologica ideale, basata sulla sostenibilità e sull utilizzo di risorse rinnovabili e native, non può prescindere dalla presenza di animali. Questi,in qualità di collaboratori sistemici, hanno la capacità di utilizzare risorse altrimenti poco interessanti dal punto di vista mercantile (es. leguminose foraggere), in cambio di fertilizzanti naturali oltre che di produzioni di elevato pregio nutrizionale.
10 Cos'è l'allevamento biologico Il legislatore ha definito gli obiettivi della zootecnia biologica nel Reg. (CE) 834/2007. Il primario è quello del benessere animale, sia in termini di salute che etologici. Il Regolamento associa il benessere animale alla tutela della loro salute, alla scelta di razze adatte alle condizioni locali ed infine al fattore terra che si traduce in un sistema produttivo basato sulla presenza di terreno destinato al pascolamento degli animali e su un numero massimo di animali per unità di superficie aziendale. Il benessere è inoltre ricercato mediante le cure, le superfici di ricovero, l alimentazione e le condizioni di vita degli animali allevati.
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13 Gli animali devono essere alimentati rispettando il loro fabbisogno con prodotti vegetali ottenuti anch'essi con metodo di produzione biologico, coltivati di preferenza nella stessa azienda o nel comprensorio in cui l'azienda ricade. La dieta deve essere bilanciata in relazione ai fabbisogni nutrizionali degli animali (rapporto foraggi/concentrati). Agli animali allevati con metodo biologico non possono essere somministrati : stimolanti della crescita o dell'appetito sintetici, conservanti e coloranti, urea, sottoprodotti animali (es. residui di macello o farine di pesce ai ruminanti e agli erbivori monogastrici), fatta eccezione per il latte e i prodotti lattiero-caseari, escrementi o altri rifiuti animali, alimenti sottoposti a trattamenti con solventi (es. panelli di soia o altri semi oleosi) o addizionati di agenti chimici in genere, organismi geneticamente modificati, vitamine sintetiche. L'allevamento con metodo biologico deve necessariamente prevedere la coltivazione di prodotti orientati alla corretta alimentazione della specie allevata. Il Regolamento CE 834/07, e il Regolamento CE 889/08 recante le modalità di applicazione, ammettono, a favore di realtà produttive come quella italiana, il parziale ricorso a: foraggi e altri alimenti provenienti da altre aziende biologiche vicine mediante accordi di cooperazione; mangimi e materie prime per mangimi non prodotte in azienda.
14 Per entrare nel sistema dell agricoltura biologica ed ottenere il lascipassare per la commercializzazione dei propri prodotti nel mercato europeo è necessario assoggettarsi al controllo da parte di un ENTE ACCREDITATO DA ACCREDIA E AUTORIZZATO DA PARTE DEL MINISTERO DELLE POLITICHE AGRICOLE. La procedura prevede la redazione con procedura informatica della NOTIFICA DI ATTIVITA BIOLOGICA e l invio all OdC prescelto di una serie di documenti che attestano la regolarità delle produzioni biologiche secondo e norme del regolamento. Dopo una verifica documentale con esito positivo, l OdC invia un controllo in azienda per accertare la conformità delle produzioni ai requisiti stabiliti dla regolamento europeo. In caso di valutazione positiva dell esito di questi controlli da parte di una commissione di certificazione, viene rilasciata un DOCUMENTO GIUSTIFICATIVO che permette l ingresso nel Registro regionale e nazionale degli operatori biologici. Dopo un primo periodo in cui l azienda è considerata IN CONVERSIONE l azienda passa in regime BIOLOGICO è pruò ottenere un CERTIFICATO DI CONFORMITA che permetta la commercializzaizone dei propri prodotti con le diciture ammesse dal regolamento europeo La Zootecnia Biologica - workshop per i produttori Gioia del Colle 27 ottobre 2015
15 DOCUMENTAZIONE INTEGRATIVA ALLA NOTIFICA DI ATTIVITA BIOLOGICA A CARICO DELLE AZIENDE ZOOTECNICHE Piano di gestione dell allevamento ( Alimentazione. Cure sanitarie) Programma di utilizzo delle deiezioni zootecniche Planimetria catastale delle strutture dell allevamento, magazzini Aziende Apistiche : planimetria dei siti degli apiari DIA sanitaria
16 PER INFO E ASSISTENZA CONSORZIO PUGLIA NATURA via Ottavio Serena 37 - BARI tel info@puglianatura.it
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