NORME IN MATERIA DI VALUTAZIONE PRIMO E SECONDO GRADO DLGS.62/2017

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1 NORME IN MATERIA DI VALUTAZIONE PRIMO E SECONDO GRADO DLGS.62/2017

2 Tutte le norme contenute nel D.Lgs. n. 62 hanno decorrenze di applicazione distribuite su due anni scolastici: il 2017/18 e il 2018/19 (v. l art. 26 Decorrenze, disposizioni transitorie, di coordinamento e abrogazioni).

3 Entrano in vigore dal 1 settembre 2017: le norme inerenti i principi generali (art. 1); le norme riferite al primo ciclo di istruzione (artt. 2-11).

4 Entrano in vigore dal 1 settembre 2018: le norme riferite al secondo ciclo di istruzione (artt ). le norme inerenti l effettuazione delle prove Invalsi (artt. 4, 7 e 19); l art. 22 (Valutazione relativa alla scuola in ospedale); l art. 24 (Regioni e Province a Statuto speciale) per la parte relativa al secondo ciclo; l art. 25 (Scuole italiane all estero) per la parte relativa al secondo ciclo.

5 SCUOLA PRIMARIA: CHE COSA CAMBIA È finalmente chiarito che i team dei docenti sono presieduti dal dirigente scolastico (art. 2, c. 3, ultimo periodo). Viene sostanzialmente impedita la non ammissione alla classe successiva. Pur riprendendo dal D.Lgs. n. 59/2003 il criterio che essa può essere deliberata solo in casi eccezionali e purché il voto sia unanime, l art. 3 (c. 1) afferma che la promozione è obbligatoria anche in presenza di livelli di apprendimento parzialmente raggiunti o in via di prima acquisizione. Il che significa che, tranne il caso di mancata frequenza, non sarà più possibile far ripetere l anno a quei bambini che, non avendo raggiunto le competenze minime per la classe successiva, potrebbero trarre beneficio dal ripercorrere i passaggi saltati. Nelle classi quinte si aggiunge la prova Invalsi di inglese a quelle di italiano e matematica (dall a.s. 2018/19)

6 SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO: COSA CAMBIA valutazione del comportamento 1. sono introdotte tre innovazioni: la prima riguarda il criterio di valutazione, che viene riferito allo sviluppo delle competenze di cittadinanza ; la seconda riguarda il ritorno al giudizio (come nella scuola primaria: sparisce quindi il voto in decimi); la terza riguarda la sterilizzazione delle conseguenze del giudizio negativo di comportamento rispetto all ammissione alla classe successiva (art. 2, c. 5)

7 SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO. La non ammissione alla classe successiva o all esame conclusivo del primo ciclo 2. rimane possibile, su voto a maggioranza del consiglio di classe, nei casi di parziale o mancata acquisizione dei livelli di apprendimento in una o più discipline. Viene formalizzato l obbligo di attuare, a favore degli alunni con carenze in una o più discipline, specifiche strategie per il miglioramento dei livelli di apprendimento (art. 6, c. 2 e 3).

8 SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO. prove Invalsi 3. si svolgono solo in terza (abolite le prove in prima) e non fanno più parte dell esame di Stato: ne è previsto lo svolgimento entro il mese di aprile. La partecipazione è obbligatoria, rappresentando requisito di ammissione all esame di Stato: per gli alunni risultati assenti per gravi motivi documentati, valutati dal consiglio di classe, è prevista una sessione suppletiva. Dal 2018/19 alle prove di italiano e matematica si aggiunge la prova di inglese (art. 7).

9 ESAME DI STATO CONCLUSIVO DEL PRIMO CICLO: CHE COSA CAMBIA l esame di Stato è riportato alla formula tradizionale, consistente nelle tre prove scritte (italiano, matematica e lingue) e nel colloquio. Per le due lingue comunitarie è prevista un unica prova scritta articolata in una sezione per ciascuna delle lingue studiate (art. 8, c. 3 sgg.).

10 ESAME DI STATO-PRIMO CICLO Presidente della commissione d esame è il dirigente scolastico della scuola stessa (art. 8, c. 2): viene accentuata l autoreferenzialità della conduzione dell esame. Il voto finale dell esame, espresso in decimi, deriva dalla media, arrotondata all unità superiore per frazioni pari o superiori a 0,5, tra il voto di ammissione e la media dei voti delle prove e del colloquio (oggi il voto finale deriva dalla media tra il voto di ammissione e quello delle singole prove d esame)

11 ESAME DI STATO PRIMO CICLO Nuovi poteri della commissione "La commissione d'esame delibera, su proposta della sottocommissione, la valutazione finale complessiva espressa con votazione in decimi" (art. 8, c. 7). Va evidenziata, la nuova formulazione della procedura di attribuzione del voto finale che amplia i poteri della Commissione, comprimendo le competenze delle singole sottocommissioni. Storicamente, alla Commissione d'esame nella forma plenaria è attribuito il compito di ratificare gli esiti degli esami. Ratificare significa verificare l'aderenza dell'operato delle sottocommissioni (corrispondenti, non dimentichiamolo, ai consigli di classe) ai criteri formali di conduzione delle prove e di formulazione dei giudizi così come deliberati nella seduta preliminare.

12 INVERSIONE DI ROTTA PRIMO CICLO in sede di esami di Stato, i candidati con DSA che hanno seguito un percorso didattico differenziato e sono stati valutati dal consiglio di classe con l attribuzione di voti e di un credito scolastico relativi unicamente allo svolgimento di tale piano, possono sostenere prove differenziate, coerenti con il percorso svolto, finalizzate solo al rilascio dell'attestazione di cui all'art.13 del D.P.R. n.323/1998".

13 DM N. 5669/ 2011 IL CUI ART. 6 (C. 6) PRIMO CICLO Il D.M. fa valere il criterio generale secondo il quale, in presenza di esonero da uno o più discipline, non è possibile conseguire il diploma conclusivo del ciclo di istruzione ma solo la certificazione delle competenze raggiunte nel percorso di studi. Questo "beneficio" non è concesso agli alunni con handicap: essi sostengono integralmente le prove d'esame, scritte e orali, per quanto con le differenziazioni previste dal loro PEI (art. 8, c. 6).

14 SCUOLA SECONDARIA DI SECONDO GRADO: CAMBIA SOLO L ESAME DI STATO (A PARTIRE DAL 2018/2019) Aumenta il peso del percorso nel triennio: il credito scolastico sale dai 25 punti di oggi fino a 40 (dodici per il terzo anno, tredici per il quarto e quindici per il quinto (art. 15, c. 1). Il D.Lgs. allega una Tabella per l attribuzione dei crediti nel periodo transitorio.

15 Le Prove nazionali Invalsi (art. 19) sono previste per gli studenti del secondo e dell ultimo anno per italiano, matematica e inglese. Le prove dell ultimo anno costituiscono requisito per l ammissione agli esami; in caso di assenza per gravi motivi documentati, valutati dal consiglio di classe, è prevista una sessione suppletiva. L esito di tali prove è valorizzato in una specifica sezione all interno del curriculum dello studente (istituito dalla legge n. 107/2015, art. 1, c. 28).

16 È prevista la semplificazione dell esame di Stato: le prove scritte sono due, a carattere nazionale, seguite da un colloquio (art. 17, c.2). Viene quindi abolita la terza prova, che prevede, fino ad oggi, una ricognizione multidisciplinare delle competenze dello studente, includendo, tra l altro, anche l accertamento della conoscenza della lingua straniera (D.M. n. 429/2000, art. 4). Cambia anche l impostazione del colloquio. Mentre, allo stato attuale, il colloquio ha inizio con un argomento disciplinare o pluridisciplinare scelto dal candidato, la nuova formulazione prevede che sia la commissione a proporre al candidato di analizzare testi, esperienze, problemi ecc. Infine, l esperienza di alternanza scuola-lavoro diviene obbligatoriamente oggetto di esposizione sotto forma di una breve relazione e/o un elaborato multimediale.

17 Il voto finale complessivo rimane in centesimi, come risultato della somma dei punti così attribuiti: massimo 20 punti per la valutazione di ciascuno scritto e del colloquio, fino al massimo complessivo di 60 punti; massimo 40 punti di credito scolastico.

18 È prevista l emanazione di un decreto ministeriale che definisca, nel rispetto delle Indicazioni nazionali e delle Linee guida vigenti: i quadri di riferimento per la redazione e lo svolgimento delle prove scritte; le griglie di valutazione per l attribuzione dei punteggi alle singole prove.

19 DLGS 66/2017 ITER Prima approvazione: 16 gennaio 2017 Richiesta di parere alle Commissioni parlamentari Audizioni informali Nuovo testo Approvazione del Governo: 13 aprile 2017 Pubblicazione in Gazzetta ufficiale: 16 maggio Entrata in vigore: 31 maggio 2017

20 Dal 1 settembre è operativo: OSSERVATORIO SCOLASTICO permanente che è composto: rappresentanti delle Associazioni delle persone con disabilità maggiormente rappresentative sul territorio nazionale nel campo dell'inclusione scolastica, da studenti da altri soggetti pubblici e privati, comprese le istituzioni scolastiche, nominati dal Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca.

21 COMPITI DELL OSSERVATORIO SCOLASTICO permanente : analisi e studio delle tematiche relative all'inclusione degli alunni con disabilità a livello nazionale e internazionale; monitoraggio delle azioni per l'inclusione scolastica; proposte di accordi inter-istituzionali per la realizzazione del progetto individuale di inclusione; proposte di sperimentazione in materia di innovazione metodologico-didattica e disciplinare; pareri e proposte sugli atti normativi inerenti l'inclusione scolastica.

22 Modifica art. 15 della L. 104/92 Da due gruppi attuali (GLHI e GLIP) si passa a tre GLIR (Gruppo di Lavoro Interistituzionale Regionale) GIT (Gruppo per l inclusione territoriale) GLI (Gruppo di lavoro per l Inclusione)

23 Gruppo di lavoro per l Inclusione (GLI) non coincide con il GLI della normativa BES. Il GLI è Nominato e presieduto dal DS Il gruppo è composto da: Docenti curricolari, Docenti di sostegno Eventualmente: personale ATA, e specialisti ASL Compiti - Supportare il Collegio docenti nella definizione e realizzazione del Piano per l'inclusione - Supportare i docenti contitolari e i consigli di classe nell'attuazione dei PEI Consulenza Nella definizione e attuazione del Piano per l Inclusione, il GLI si avvale della consulenza degli studenti dei genitori delle Associazioni + rappresentative

24 LE NOVITÀ Che cosa cambia dal 1 settembre 2017

25 Modifica art. 15 della L. 104/92 Da due gruppi attuali (GLHI e GLIP) si passa a tre GLIR (Gruppo di Lavoro Interistituzionale Regionale) GIT (Gruppo per l inclusione territoriale) GLI (Gruppo di lavoro per l Inclusione)

26 GRUPPO DI LAVORO INTERISTITUZIONALE REGIONALE (GLIR), Componenti: un dirigente dell USR, rappresentanti delle Regioni, degli Enti locali e delle associazioni delle persone con disabilità Il GLIR è stato introdotto nel 2009 (vedasi Linee guida per l integrazione scolastica degli alunni con disabilità, del 4 agosto 2009) DLGS 66 Il decreto amplia i compiti: non solo consulenza sugli accordi di Programma, ma anche supporto ai GIT e alle reti di scuole per il Piano di formazione del personale della scuola.

27 ATTIVO DAL 1 SETTEMBRE 2017 MODIFICA ART. 15 DELLA L. 104/92 Gruppo di lavoro per l Inclusione (GLI) non coincide con il GLI della normativa BES. Il GLI è Nominato e presieduto dal DS Il gruppo è composto da: Docenti curricolari, Docenti di sostegno Eventualmente: personale ATA, e specialisti ASL Compiti - Supportare il Collegio docenti nella definizione e realizzazione del Piano per l'inclusione - Supportare i docenti contitolari e i consigli di classe nell'attuazione dei PEI Consulenza Nella definizione e attuazione del Piano per l Inclusione, il GLI si avvale della consulenza degli studenti dei genitori

28 PIANO PER L INCLUSIONE DOCUMENTO PROGRAMMATICO- ATTUATIVO DELLA SCUOLA IN MATERIA DI INCLUSIONE

29 (Decreto legislativo, art. 8) 1. Ciascuna istituzione scolastica, nell'ambito della definizione del Piano triennale dell'offerta formativa, predispone il Piano per l'inclusione che definisce le modalità per l'utilizzo coordinato delle risorse,compresi il superamento delle barrie re e l'individuazione dei facilitatori del contesto di riferimento nonché per progettare e programmare gli interventi di miglioramento della qualità dell'inclusione scolastica. 2. Il Piano per l'inclusione è attuato nei limiti delle risorse finanziarie, umane e strumentali disponibili.

30 1 SETTEMBRE SETTEMBRE 2017 Il MIUR individuerà le scuole polo per azioni di supporto e consulenza con le reti del territorio Assegnazione di collaboratori scolastici nel rispetto del genere Contributo economico, parametrato al numero di alunni con disabilità accolti e alla relativa percentuale rispetto al numero complessivo dei frequentanti. Protocolli di valutazione della qualità dell inclusione scolastica, predisposti dall INVALSI (sentito l Osservatorio) sulla base dei criteri indicati nel Decreto all art. 4 Piano per l INCLUSIONE nuovo documento inserito nel PTOF elaborato dal Collegio Docenti con il supporto del GLI è il documento che definisce le modalità per l utilizzo coordinato delle risorse PIANO DI INCLUSIONE

31 DAL 1/09/2017 SEZIONI DI SOSTEGNO In base al c. 66 della legge 107/2015, sono istituite, per ciascun grado di istruzione, inclusa la scuola dell'infanzia, le sezioni dei docenti per il sostegno didattico 66. A decorrere dall'anno scolastico 2016/2017 i ruoli del personale docente sono regionali, articolati in ambiti territoriali, suddivisi in sezioni separate per gradi di istruzione, classi di concorso e tipologie di posto.

32 CONTINUITÀ DEL PROGETTO EDUCATIVO- DIDATTICO In sede di conferimento delle supplenze, il D.S., su richiesta della famiglia e nell interesse dell alunno, PROPONE ai docenti (precari) un ulteriore contratto (fatte salve specifiche condizioni, fra cui quanto stabilito dall art. 1, c. 131, della l. 107/15, cioè che i contratti di lavoro a tempo determinato stipulati con il personale docente non possono superare la durata complessiva di trentasei mesi, anche non continuativi)

33 INSEGNANTI DI SOSTEGNO LA PROPOSTA RIGUARDA SOLTANTO IL DOCENTE DI SOSTEGNO

34 CONTINUITÀ DEL PROGETTO EDUCATIVO- DIDATTICO Non si può spostare il personale dopo il ventesimo giorno Comma 2 art. 461: I provvedimenti che comportino movimenti di personale già in attività di insegnamento, adottati dopo il ventesimo giorno dall'inizio dell'anno scolastico, salvi gli effetti giuridici, sono eseguiti, per quanto riguarda il raggiungimento della nuova sede, dopo l'inizio dell'anno scolastico successivo.

35 Per impedire il cambio dei docenti in corso d anno, il decreto recupera una norma del 1994 in cui viene stabilito che non si può spostare il personale scolastico dopo il ventesimo giorno dall inizio dell anno scolastico (art. 461 del D.L.vo 297/94)

36 INCARICO MISTO Il dirigente scolastico potrà proporre ai docenti specializzati dell organico dell autonomia l utilizzo: - di una parte dell orario di servizio su posto di sostegno - di una parte dell orario di servizio su disciplina o posto comune. L organizzazione mediante incarico misto o Cattedra mista

37 Cosa cambia dal 1 gennaio 2019 Iter ore sostegno Nuovi soggetti Non più GLIP ma dal 1/1/19: il GIT

38 Profilo di Funzionamento Il Profilo di Funzionamento sostituisce la Diagnosi Funzionale e il Profilo Dinamico Funzionale

39 Piano Educativo Individualizzato Il PEI è elaborato: dagli insegnanti della classe, dai genitori, dagli specialisti

40 IL NUOVO PEI Al GLHO è attribuito il compito della elaborazione del Piano Educativo Individualizzato (PEI) Per la prima volta il PEI è soggetto ad APPROVAZIONE, senza indicare se a maggioranza o all unanimità

41 Piano educativo individualizzato Contenuti c) Le modalità didattiche e di valutazione in relazione alla programmazione individualizzata, d) Definisce gli strumenti per l'effettivo svolgimento dell'alternanza scuola-lavoro, e) modalità di coordinamento degli interventi ivi previsti e la loro interazione con il Progetto individuale

42 Richiesta risorse Chi chiederà le risorse per il sostegno? IL DIRIGENTE SCOLASTICO E chi quantificherà le ore di sostegno? Più soggetti:. Dirigente scolastico. GIT (gruppo per l inclusione territoriale). USR (Ufficio scolastico regionale)

43 Richiesta ore sostegno. Dopo aver analizzato i singoli PEI, il Piano per l inclusione e dopo aver sentito il GLI (gruppo di lavoro per l inclusione),. IL DIRIGENTE SCOLASTICO,. quantifica le ore di sostegno. e invia la proposta di ORGANICO al GIT territoriale

44 Richiesta ore sostegno. Dopo aver analizzato la documentazione ricevuta (PEI, PdF, Piano per l inclusione) e dopo aver analizzato i singoli Progetti individuali (se sono sta9 richies9 dalla famiglia),. e dopo aver sentito ciascun Dirigente scolas9co in relazione ad OGNI ALUNNO con disabilità. Il GIT. VERIFICA la richiesta dei Dirigen9 Scolas9ci. e formula UNA PROPOSTA da inviare all USR.. L USR. Assegna le risorse nell'ambito di quelle dell'organico dell'autonomia per i posti di sostegno.

45 GRAZIE 1ix8Y

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