Survey: Normotermia perioperatoria
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- Ladislao Conte
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1 Survey: rmotermia perioperatoria
2 Campione intervistato Il campione è costituito principalmente da ospedali pubblici. È omogeneo nel volume degli interventi svolti negli ospedali e nella durata della specializzazione dei compilatori, la maggioranza dei quali impiega oltre il 60% del tempo in sala operatoria. Ente di appartenenza 13% 2% 19% 66% Pubblico - Ospedale Pubblico - Università Privato Altro (specifica) Specializzato da Volume attività chirurgica 25% 32% 20% 23% > interventi interventi interventi < interventi Tempo impiegato in sala Numero partecipanti: % 22% 17% 54% 17% 29% Coinvolte tutte le 27% regioni italiane Meno di 5 anni Tra 10 e 20 anni Tra 5 e 10 anni Più di 20 anni Inferiore al 40% Tra il 40% e il 60% Superiore al 60% 2
3 Misurazione e monitoraggio della temperatura Misurazione temperatura prima dell'acceso in sala 47% 11% 12% 30% Nella metà delle strutture non viene mai misurata la temperatura dei pazienti prima dell ingresso in sala operatoria. PIEMONTE Nel 68% dei casi viene misurata raramente o mai 57% Monitoraggio TC nel perioperatorio 43% Meno della metà delle strutture effettuano il monitoraggio della temperatura corporea centrale, parametro clinico fondamentale. Nel 45% dei casi viene effettuato il monitoraggio della temperatura corporea. 3
4 Monitoraggio Temperatura Centrale (TC) Monitoraggio TC nel perioperatorio 57% 43% INFORMAZIONE PAZIENTI Sì Nelle strutture che effettuano il monitoraggio (44%): Per il 70% è consuetudine informare i pazienti (care-givers) del rischio e delle misure adeguate a contenerlo. PIEMONTE Solo nel 21% dei casi viene informato il paziente DATO IN CARTELLA Per il 43% il dato di TC viene riportato in cartella clinica del paziente. Stesso comportamento COPERTURA INTERVENTI Per il 40% delle strutture la TC viene misurata in oltre il 50% degli interventi chirurgici. Il 65% delle strutture misura la TC in oltre 50% dei casi Il 57% delle strutture che NON effettua il monitoraggio della TC è formato principalmente da: Ospedali Pubblici; Personale sanitario che impiega oltre il 60% del tempo in Sala Operatoria. TIPO ANESTESIA Per il 77% esistono differenze nella frequenza di misurazione in relazione alla tipologia di anestesia (generale/ loco-regionale), meno frequente misurazione in loco-regionale. Per l 88% esistono differenze 4
5 Misurazione TC intraoperatoria La temperatura centrale viene misurata nella fase intraoperatoria principalmente in chirurgia maggiore, in corso di anestesia generale e in chirurgia per interventi di durata superiore alle 3 ore. La temperatura centrale viene misurata nella fase intraoperatoria principalmente chirurgia maggiore, in corso di anestesia generale e in chirurgia di durata superiore alle tre ore. Casi è misurata la temperatura centrale intraoperatoria Chirurgia maggiore In corso di anestesia generale Chirurgia di durata > 3 ore Nei pazienti politraumatizzati In pazienti con ASA 3 In chirurgia cardiovascolare In neurochirurgia Chirurgia di durata > 1 ora In caso di trasfusione di emoderivati In corso di anestesia combinata In corso di trapianti In pazienti di età > 60 anni In pazienti di età < 1 anno Chirurgia di durata > 30 minuti In corso di anestesia regionale 0% 2% 4% 6% 8% 10% 12% 14% 16% 18% 20% vità nuova BPC Legenda Nazionale Regionale 5
6 Misurazione Tc intraoperatoria Cutanea periferica Nasofaringea Tipologia di sonda 5% 7% 12% A livello Nazionale per la misurazione della temperatura centrale vengono usate principalmente la sonda nasofaringea e la sonda esofagea (sistemi invasivi). Cateterismo polmonare Timpanica 15% 27% Il sistema più usato risulta essere quello elettronico sia a livello nazionale che regionale. Esofagea Vescicale Rettale 22% 9% 3% Tecnologia 10% 31% Tecnologia digitale nel 59% Sensore servo controllato riscaldato dei casi. In Piemonte incremento nell utilizzo della sonda nasofaringea (32%) e della sonda esofagea (29%) mentre l utilizzo del sensore servo controllato è nullo (0%). 59% A mercurio Digitale Elettronico Chimico A infrarossi 6
7 Protocollo specifico per prevenzione ipotermia Presenza Protocollo rmotermia 80% 20% Assenza di un protocollo nel 74% delle strutture. La principale ragione dell assenza del monitoraggio è il mancato interesse nella misurazione della temperatura. In oltre l 80% delle strutture non è presente un protocollo specifico e condiviso con chirurgie e PS/DEA, per la prevenzione dell'ipotermia e il monitoraggio perioperatorio dei pazienti. Obiettivo della BPC e rmo Days 16% 18% La misurazione della temperatura non è indicata per tutti Ragioni assenza monitoraggio 29% 29% n vi è disponibilità di termometri e monitors per tutti i pazienti 1% Vi sono termometri disponibili ma non sono calibrati 32% 30% n vi è interesse nella misurazione della temperatura Legenda 24% 21% n sono in dotazione sistemi idonei (per es per anestesia locoregionale) Nazionale Regionale 7
8 stema riscaldamento nel perioperatorio Utilizzo sistema riscaldamento 7% 93% Stesso comportamento A livello Nazionale il riscaldamento perioperatorio viene effettuato nel 93% dei casi, ma con una copertura parziale degli interventi chirurgici: circa il 45% riscalda meno della metà degli interventi. Riscaldamento effettuato principalmente con l utilizzo di sistemi convettivi ad aria calda. Tipologia sistema di riscaldamento utilizzato 40% 38% Copertura interventi chirurgici 6% 5% 11% Il 68% delle strutture riscalda in più della metà degli 13% 14% 10% 6% 28% 31% 1% 1% 11% 6% 55% 22% Meno del 10 % Tra il 10 e il 30% interventi Copertine metalliche Materassini ad acqua stemi convettivi ad aria calda Circuiti di riscaldamento dei liquidi da infondere Lampade a irraggiamento Liquidi riscaldati senza sistemi a circuito Tra il 30% e il 50% Superiore al 50% Legenda Nazionale Regionale 8
9 Pre-riscaldamento del paziente 41% Pre-riscaldamento 7% 18% Pre-riscaldamento PIEMONTE 32% 8% 34% 34% 26% Sempre Spesso Raramente Mai Sempre Spesso Raramente Mai Il pre-riscaldamento del paziente, in sala d attesa o in sala operatoria prima dell induzione dell anestesia NON viene effettuata mai nel 41% dei casi. vità nuova BPC Maggior attenzione Pre-riscaldamento Regioni che effettuano in misura minore il pre-riscaldamento: Campania, Marche e Toscana 9
10 Filtri, bassi flussi, calce sodata, termometro Per prevenire la perdita di calore in anestesia generale il 69% degli intervistati utilizza filtri che riscaldano ed umidificano i gas anestetici. Quasi la totalità delle strutture utilizza i bassi flussi e la calce sodata in corso di anestesia generale per limitare la perdita di calore. Stesso comportamento per filtri e termometro in sala 32% Filtri 68% 3% Bassi flussi calce sodata 97% Nel 77% delle strutture è presente un termometro per la misurazione della temperatura ambientale nelle sale operatorie. La temperatura rilevata in sala operatoria è normalmente tra 21 C e 24 C. Bassi flussi calce sodata 100% 9% 10% 4% Termometro in sala Soltanto in alcune sale operatorie n lo so 77% 59% 2% Temperatura in sala 39% < 21 Tra 21 C e 24 C > 24 10
11 Pazienti in PACU/RR Pazienti in PACU/RR 8% Pazienti in PACU/RR PIEMONTE 13% 23% 14% 55% 18% 11% 58% Nel mio Ospedale non vi è RR/PACU Nel mio Ospedale la RR/PACU non è attiva Nel mio Ospedale non vi è RR/PACU Nel mio Ospedale la RR/PACU non è attiva Oltre la metà delle strutture ha un sistema di riscaldamento attivo per i pazienti PACU/RR. Stessa attenzione Sì 58% 11
12 Brivido postoperatorio ed eventi avversi Brivido postoperatorio: misure adottate Eventi avversi 77% 81% Altro (specifica) Aumento casi infezione ferita chirurgica Legenda Nazionale Regionale Incremento incidenza mortalità Incremento disturbi cardiaci 17% 13% 4% 3% 2% 3% Maggiore sanguinamento ferita/organi Alterato metabolismo farmaci Riscaldo attivamente il paziente Somministro farmaci in grado di ridurre l intensità delle contrazioni muscolari Aumento la concentrazione di ossigeno nell aria inspirata Lo trasferisco rapidamente nel reparto di degenza Prolungati tempi di recupero temperatura Prolungati tempi di risveglio in recovery Stress psicologico da brivido 0% 10% 20% 30% In caso di comparsa del brivido postoperatorio un operatore su quattro NON riscalda attivamente il paziente. Gli eventi avversi più comuni registrati nei pazienti ipotermici sono lo stress psicologico da brivido e i tempi prolungati di risveglio in recovery room. 12
13 Conclusioni Piemonte Comparazione con l andamento Nazionale. POSITIVO NEGATIVO UGUALE Misurazione temperatura prima dell'acceso in sala Misurazione TC intraoperatoria in anestesia regionale, chirurgia>30 minuti, pazienti <1 anno Monitoraggio TC nel perioperatorio Misurazione TC intraoperatoria in chirurgia maggiore, chirurgia generale e superiore alle 3 ore Presenza protocolli prevenzione ipotermia Maggiore attenzione nel riscaldamento pre-operatorio In caso di brivido il paziente viene riscaldato attivamente Utilizzo del sensore servo controllato nullo Utilizzo sistema di riscaldamento nel perioperatorio Ugual attenzione per i pazienti in PACU/RR Eventi avversi più comuni minor comfort del paziente (Stress psicologico da brivido) 13
14 Grazie 14
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