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1 GAMBA: Intervengo anch io brevemente su questa questione della tassazione per fare prima alcune considerazioni specifiche sulle quattro delibere che ci sono state sottoposte, ma poi mi piacerebbe anche tentare di fare anche alcune considerazioni di politica economica generale perché credo che sia anche un compito dei Consiglieri comunali quello di contribuire a un dibattito di politica economica generale, di finanza pubblica generale, perché altrimenti il nostro ruolo sarebbe relegato a quello di ragionieri e di semplici burocrati che eseguono le normative rigide e che io trovo anche un po assurde del Governo centrale, senza dare il loro contributo perché si possa modificare questa regolamentazione. La prima delibera che è quella che riguarda la modifica della regolamentazione per le aree pubbliche, per tentare di porre un freno a questo abuso che è stato segnalato dagli Uffici credo che possa essere giudicata positivamente e che sia condivisibile questa proposta di modifica che ci viene sottoposta. Anche perché questo tipo di atteggiamento, che è stato stigmatizzato dall Assessore, è sicuramente un atteggiamento che reca un danno non soltanto economico ma anche estetico al centro storico della città ed è opportuno porvi un freno, anche per una finalità educativa e di cultura legalitaria. La seconda delibera, che invece riguarda l IMU, mi costringe a una considerazione di tipo politico prima di entrare nel merito della delibera, perché io credo che il passaggio dall ICI all IMU abbia definito un sistema che è basato sul principio,

2 che secondo me è un principio inverso rispetto al principio di proporzionalità ed equità nella distribuzione della tassazione previsto dall articolo 53 della nostra Carta costituzionale. Perché l IMU è diventata l unica imposta sulle proprietà, i cui redditi non sono più considerati ai fini IRPEF, e le aliquote e le detrazioni non sono progressive, né al crescere del reddito né al crescere del patrimonio. Quindi, paradossalmente, con questa nuova normativa dell IMU più immobili si possiedono e più forte è il vantaggio fiscale rispetto al vecchio sistema ICI. Quindi l esenzione dall IMU per la prima casa, tra l altro, è stata, secondo me, una burla, una finzione, perché è stata di fatto sostituita dalla TASI, che si applica con aliquota massima del 2,5 per mille sulla stessa base imponibile. Inoltre va ricordato che la cancellazione dell IMU sulla prima casa riguarda anche gli immobili invenduti. Quindi questo Stato si è fatto male due volte: non soltanto ha adottato una politica fiscale che ha portato gli Enti pubblici a monetizzare la terra, perché noi abbiamo cementificato e consentito di costruire l impossibile in tutte le città italiane, siamo il Paese che ha il doppio del consumo di suolo rispetto a tutti gli altri Paesi europei, con un rischio e un dissesto idrogeologico sotto gli occhi di tutti. Quindi questo Stato non soltanto ha dato la carota ai Comuni dicendo lottizzate perché così fino al 2014 si potevano utilizzare gli oneri anche in parte corrente; ma adesso che ci troviamo con tutti questi immobili invenduti, e fino a prova contraria il rischio d impresa secondo me dovrebbe

3 essere a carico dei costruttori, non soltanto questi non pagano le tasse, quindi c è una ricchezza notevole che non entra nelle casse dell erario, ma secondo me si impedisce in questo modo di utilizzare la leva fiscale per consentire la vendita di questi immobili, o comunque delle agevolazioni perché almeno vengono messi in affitto o destinati all emergenza abitativa. Quindi questa è una critica che io muovo, ovviamente, alla normativa nazionale. Nel merito della delibera io accolgo certamente con favore la decisione della Giunta e della maggioranza di aprire questa piccola finestra di detrazione per gli immobili concessi in comodato d uso gratuito ai figli, sostanzialmente, o ai genitori, parenti di primo grado. Però, ovviamente, il complesso della delibera non può trovarmi d accordo perché si confermano le aliquote dello scorso anno e, ovviamente, essendo una tassazione, che secondo me è profondamente iniqua, non potrò dare il mio voto favorevole. Per quello che riguarda invece la IUC, le modifiche che si propongono al Regolamento TARI possono essere anche condivisibili perché rappresentano un piccolo passo, il beneficio per un anno alle piccole start-up ci può stare e sicuramente anche l agevolazione ai mercatini del riuso e del riciclo è una cosa che per il Movimento 5 Stelle è sicuramente positiva. Io adesso non ricordo in che occasione, ma noi proponemmo un emendamento, comunque una modifica per consentire che nella tariffazione della tassa rifiuti si potesse valutare

4 l agevolazione per quei negozi che praticano i servizi alla spina, quindi che erogano prodotti alla spina, come i detersivi e via dicendo. Quindi sostanzialmente questa vostra proposta va nella direzione che da sempre il Movimento 5 Stelle e propugna e sicuramente è un piccolo passo avanti. Ma comunque anche questa delibera è improntata alla massima tassazione, idem dicasi per la TASI, che è anch essa una tassa profondamente iniqua. Questa iniquità emerge, secondo me, nella tabella che è allegata all ultima delibera, quella dove si fanno tutte le aliquote della tariffa rifiuti. Perché in quest ultima delibera si prende atto dell esborso del Comune di circa 30 milioni di euro, 29 milioni e rotti, per il servizio di raccolta rifiuti. In questa delibera spicca perché secondo me è una cifra enorme quello che si spende per la gestione del software e la bollettazione: siamo a circa euro l anno per questa gestione di un attività, che è un attività normale che qualsiasi azienda deve fare, e che è secondo me una cifra veramente enorme. E vero che questa somma potrebbe essere oggetto di modifica perché con il passaggio al sistema misto voluto dall assessore Fondra, forse, ci saranno delle modifiche durante l anno. Però io credo che su questa cifra si debba necessariamente lavorare. Io vedo che A2A applica la bollettazione elettronica per tutti coloro che ne facciano richiesta, quindi arrivano le bollette via (le aziende tra l altro h anno anche la PEC), quindi si può cercare di ridurre, euro non sono bruscolini e

5 potrebbero essere distribuiti per altri servizi. Tornando alla tabella, io trovo che la profonda iniquità di questo sistema di tariffazione, che io mi auguro possa essere superato. Ho i miei dubbi e li ho già espressi quando si è deciso di passare dal sistema attuale al sistema misto. Però, semmai si dovesse riuscire ad applicare la tariffa puntuale, si potrebbe porre rimedio a queste assurdità perché, per esempio, noi abbiamo la grande distribuzione che paga 10 euro al metro quadro e una pizza al taglio in città ne paga 19, cioè ne paga il doppio rispetto alla grande distribuzione. Quindi speriamo che si possa finalmente porre rimedio a questo. Ora, concludo cercando di fare un piccolo ragionamento proprio politico. Io mi rendo conto che dal punto di vista dei Comuni queste sono le norme, e queste sono le leggi. La parola d ordine, che secondo regna sovrana, il filo rosso che unisce tra di loro i bilanci dello scorso anno e di quest anno ma poi entrerò nel merito del bilancio è secondo me la parola rassegnazione. Ci tagliano continuamente i contributi statali, Regione Lombardia non è che ci dia chissà quali somme, c è una crisi generalizzata, ormai cementificare non si può più, e per fortuna, oserei dire io. Quindi l amministratore locale si trova nella condizione di dire: sono costretto a fare questo. Cioè si è sostanzialmente con le spalle al muro. Però al piccolo contributo al dibattito va dato perché la politica non può essere fatta soltanto di equilibri di bilancio. La via maestra, che secondo me deve

6 essere seguita, anche a livello nazionale, e che noi dobbiamo cercare di applicare in tutta la tariffazione oggi nel discutiamo dell IRPEF perché ci è stato detto che la delibera IRPEF non ci viene portata perché sostanzialmente identica a quella dello scorso anno io credo che guardare ancora la Costituzione, all articolo 53, e cercare di modulare la tariffazione sulla base della progressività dei redditi e tornare un po anche... cioè l IRPEF, quando è nata nel 74, aveva 32 scaglioni di reddito, Berlusconi ce ne ha propinati 4 nel 2005, e oggi siamo ancora fermi lì a 4 o 5 scaglioni. Quindi credo che una vera battaglia anche a livello nazionale debba essere fatta su questo aspetto per cercare di dare ai Comuni la possibilità anche di applicare correttamente le normative costituzionali. E io ho terminato il mio intervento.

7 GAMBA: Io confermo quanto già accennato prima, durante la discussione sulle delibere. Il voto del Movimento 5 Stelle sarà un voto favorevole alla delibera n. 4, cioè quella che riguarda la modifica del Regolamento per l applicazione del canone per l occupazione di spazi aree pubbliche; mentre invece sarà un voto di astensione per quanto riguarda la delibera n. 5 relativa alle detrazioni perché, come ho detto prima, condividiamo, questo è uno sforzo che viene fatto, però è evidente che questa imposta continua a essere un imposta non equa e non perequata. Per quanto riguarda invece le modifiche al Regolamento, alla IUC, e il servizio di raccolta rifiuti, il voto sarà contrario, proprio perché, come dicevo prima, anche l applicazione di questa tassazione, per quanto si introducano delle misure volte a calmierarne gli effetti dal punto di vista tributario sulle famiglie, non è, secondo me, rispettosa della normativa nazionale e non rispetta il principio di equità, per cui sarà un voto contrario alle ultime due delibere.

8 GAMBA: Io ho già avuto modo di anticipare in mattinata quella che, secondo me, è la parola d ordine, o meglio, il filo rosso che unisce questo bilancio al bilancio precedente e che, come è già stato detto anche da qualche altro esponente delle minoranze, è sostanzialmente una fotocopia o comunque è molto simile rispetto al bilancio dello scorso anno, e credo che purtroppo questo filo rosso unirà anche i bilanci futuri. Secondo me la parola che meglio unisce tutti questi bilanci è la parola rassegnazione. Secondo qualcuno fare un bilancio fotocopia rispetto al precedente in tempi come questi, mi riferisco in particolar modo al capogruppo Capra, è una conquista: chi governa la città sostiene che fare un bilancio simile a quello dello scorso anno è già un successo, è già un risultato, in epoca di spendingreview e di alienazione del patrimonio comune, perché non si fanno ulteriori tagli ai servizi. Secondo me, invece, è una prova del fatto che oggi gli amministratori locali, che sono inseriti nella morsa del Patto di Stabilità interno e delle politiche di spending nazionale, che hanno portato ad un vertiginoso aumento della tassazione locale a quasi tutti i livelli, noi stessi abbiamo le tasse al massimo, si sono sostanzialmente rassegnati: noi ci siamo rassegnati da oltre vent anni a vendere la terra, a lottizzare e cementificare per avere gli oneri di urbanizzazione, che fino al 2014 si potevano utilizzare come spesa corrente, al punto che, mi ripeto, noi siamo il Paese che ha cementificato di più

9 all interno di tutta la Comunità Europea; rassegnati a vendere società a partecipazione pubblica, come A2A e Centrale del Latte, che sono un patrimonio costruito con i sacrifici di generazioni di bresciani e che ancora oggi, nel bene e nel male, soprattutto la prima, rappresentano la storia di questa città, danno utili e dividendi e hanno reso e rendono possibile un certo tenore di servizi in questa città, che rispetto a molte altre città nazionali è assolutamente a un livello superiore; società, in particolar modo A2A, che gestiscono servizi pubblici essenziali a domanda rigida e che quindi hanno una redditività garantita e una liquidità certa dovuta all incasso delle tariffe delle bollette; ci siamo rassegnati anche a vendere gli immobili pubblici o a cercare di venderli, perché poi si vede che i bandi vanno quasi sempre male, molto spesso adesso con l aiuto di Cassa Depositi e Prestiti che, oltre a farsi artefice dell ingresso all interno delle varie multiutilities, sta anche cercando di aiutare i Comuni a vendere il patrimonio pubblico, mettendo definitivamente la parola fine o comunque tagliando qualsiasi possibilità di discussione sull immaginare un riuso sociale e ambientale di questo patrimonio pubblico, proprio perché si deve fare cassa, privatizzare il più possibile. Dicevo che, secondo me, questa rassegnazione non caratterizza solo il presente, ma anche il futuro dei bilanci di questa città, e lo stesso fatto che non sia stato possibile per le minoranze presentare emendamenti, perché quei pochi Gruppi che hanno cercato di presentarli sono stati stoppati dalla

10 Ragioneria, è la dimostrazione plastica che i bilanci futuri saranno sempre più rigidi e bloccati, relegando la funzione delle Giunte e anche dei Consigli comunali non tanto a una funzione politica, culturale, sociale, di analisi critica di quella che è la politica economica, non soltanto comunale ma anche nazionale, ma a un ruolo di burocrati. Tra l altro io ho anche un piccolo dubbio e un chiarimento che forse mi potrà essere fornito dall Assessore, anzi, certamente mi potrà essere fornito dall Assessore, perché nella relazione dei Revisori dei Conti mi viene detto che i coefficienti di rigidità della spesa corrente comunale sono attorno al 30% e, nonostante il coefficiente di rigidità sia tutto sommato accettabile, tutti gli emendamenti, o quasi, presentati dai Gruppi di Lega e Piattaforma Civica hanno avuto il parere negativo della Ragioneria. Per fare stare in piedi il bilancio del 2015 si è dovuti ricorrere, nella convinzione che non si possa fare diversamente e rispettare i vincoli del Patto di Stabilità, si è dovuti ricorrere ancora alla previsione di nuove alienazioni, si parla di altri 66 milioni di euro, e per il 2016 e 17 ci sono altri 13 e 15 milioni di euro di riduzione delle partecipazioni finanziarie. Però noi sappiamo già che questi soldi non basteranno, perché il debito della metropolitana ci tira giù. La politica dei dividendi di A2A; la politica dei dividendi promette per quest anno circa 27 milioni di euro per il 2015, nel piano industriale si sostiene che si continueranno aderogare

11 risorse al Comune, ma io credo che questa politica sia una politica anche un po contraddittoria, perché almeno per quest anno, da quello che mi è parso di capire leggendo anche gli articoli di giornale, si scava comunque nelle riserve dell azienda e inevitabilmente ma mi contraddirete se sbaglio questa azienda per avere le liquidità per fare gli investimenti per oltre un miliardo di euro, così come previsto all interno del piano industriale, o ricorrere un altra volta all indebitamento, e secondo me poi è anche un po una trappola dell indebitamento, oppure vende dei pezzi a Cassa Depositi e Prestiti, che entra all interno dell azienda col fondo strategico, cosa che peraltro è stata fatta anche in Hera e che, secondo me, non ha portato grandissimi risultati perché poi Cassa Depositi è uscita, e secondo me questo modo di operare di Cassa non è più il vecchio modo di operare della Cassa Depositi e Prestiti che noi tutti conoscevamo, ma è speculazione finanziaria. Peraltro devo anche dire che il modo, questo è un piccolo inciso che faccio adesso, anche se riguarda in realtà il bilancio di chiusura del 2014, il modo in cui si è proceduto alla cessione del 2,5% della quota A2A è stato, secondo me, poco cauto e forse anche dannoso per la città, perché prima si è deciso di procedere con la ABB, cioè con questa vendita accelerata, dopodiché si è cambiato strada, si è tenuto il titolo fermo per un anno decidendo di fissare il prezzo minimo di vendita, poi lo si è ceduto in fretta e furia con la tesoreria comunale, non

12 sappiamo ancora oggi chi ci ha comprato questo..., non è dato sapere chi ha comprato questa benedetta fetta di azienda, e poi lo si è ceduto pochi mesi prima della presentazione del piano industriale, che sicuramente voi della maggioranza conoscevate quanto meno nelle bozze, nelle linee più importanti del piano industriale, che è il piano industriale più bello del mondo, vendendo non si sa bene a chi, e oggi il titolo è aumentato quasi del 20%. Ora, a me sembra anche strano che un piano industriale che mi sembra il piano industriale di Superman, cioè ci manca ancora la pace nel mondo, poi c è sostanzialmente tutto, voi lo sapevate, perché anche quando si è discusso della delibera sui rifiuti c era già in aria il piano industriale di A2A, si è venduto il titolo a 0,82-0,85, questo il range, oggi il titolo è a 1,04. E vero che sono stati fatti dei passi in avanti per la lotta all evasione, questo è un dato sicuramente positivo, però io credo che manchi un ragionamento politico che non sia strettamente legato alle necessità impellenti del presente, cioè semplicemente la sensazione che si ha leggendo questo bilancio è: bisogna far tornare i conti, punto e basta. Io credo che però, se noi vogliamo alzare un attimo, o comunque provare, io nella mia umiltà cerco di provarci, non dobbiamo, anche all interno delle associazioni deputate, mi riferisco in particolar modo anche ad ANCI, non possiamo limitarci ad andare a questuare qualche modifica normativa, questo è necessario ed è fondamentale, ma bisogna secondo me iniziare un ragionamento di

13 politica economica che metta al centro il bene comune e le persone e che si sforzi di ragionare a trent anni, perché io mi domando: i tagli da Roma continueranno, cementificare non si può più, grazie al cielo, continuiamo a vendere le società che gestiscono i servizi pubblici essenziali, vendiamo gli immobili, con questo tamponiamo le necessità per i prossimi dieci-quindici anni, e dopo cosa facciamo? Cioè è di tutta evidenza che queste politiche nazionali, che sono volute e sostenute dal Governo Berlusconi, ma che il Governo Renzi ha preso tale e quale, nel senso che queste politiche..., il Governo Renzi non sta assolutamente facendo niente, portano e costringono i Comuni a fare questo, tutti, non soltanto il Comune di Brescia, che rispetto agli altri Comuni ha anche il problema della metropolitana. Tornando al discorso A2A, è evidente che anche nelle politiche economiche nazionali si vogliono favorire i processi di aggregazione e si vogliono creare le mega multiutilities; questa cosa si vede nello Sblocca Italia con gli ATO regionali e si vede anche nel fatto che il Governo Renzi ha tolto dai vincoli del Patto di Stabilità i ricavi delle vendite delle partecipazioni finanziarie. Perché mi toglie dai vincoli del Patto le alienazioni e non mi toglie dai vincoli del Patto altre cose che potrebbero servire per la manutenzione ordinaria del suolo, per il dissesto idrogeologico, per la ristrutturazione delle scuole, per le cose che servono ai cittadini? Perché il disegno che c è dietro è di portarci via le aziende partecipate.

14 Questo è quello che vedo io. Quindi io credo che a livello locale sia necessario iniziare una seria politica di conoscenza della situazione finanziaria del Comune, e qui io porto di nuovo la mia idea dell audit pubblica del debito, e iniziare a far capire ai cittadini che questa morsa del Patto di Stabilità è la vera responsabile di quello che sta succedendo in tutti i Comuni italiani e anche nel Comune di Brescia, che fino a pochi anni fa era, diciamo, un isola felice rispetto a tutti gli altri Comuni, perché altrimenti in questo modo, vendendo continuamente pezzi di città, lasciando i bilanci sostenuti solo e esclusivamente da queste alienazioni del patrimonio, noi contribuiamo a passatemi il termine uccidere la realtà degli Enti locali. Soltanto un piccolo inciso. Io credo che, se si continua su questa strada, l unico strumento che noi abbiamo a disposizione è lo sforamento del Patto di Stabilità. O si usa quest arma seriamente anche con Roma, oppure non abbiamo nessuna speranza.

15 GAMBA: Anch io velocissima. Credo che questo emendamento sia un emendamento di buonsenso perché sostanzialmente tutti i cittadini bresciani sono chiamati a contribuire attraverso la tassazione ai costi della metropolitana, però non tutti hanno la possibilità, almeno fino ad oggi, di utilizzarla. Per cui credo che dare l opportunità, nel momento in cui si accede alla possibilità di un abbonamento, di chiedere di escludere l accesso alla metropolitana per tutti quegli quartieri che non ne possono usufruire, sia un emendamento assolutamente condivisibile e di buonsenso. Per questo motivo il Movimento 5 Stelle darà il suo voto favorevole.