COUNSELING COUNSELING PER ADOLESCENTI: O.I.C LE SEPARAZIONI FONDAMENTALI DALLA SEPARAZIONE ALLA FIDUCIA. Corso in. con specializzazione in TESI:

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "COUNSELING COUNSELING PER ADOLESCENTI: O.I.C LE SEPARAZIONI FONDAMENTALI DALLA SEPARAZIONE ALLA FIDUCIA. Corso in. con specializzazione in TESI:"

Transcript

1 Corso in COUNSELING con specializzazione in O.I.C LE SEPARAZIONI FONDAMENTALI TESI: COUNSELING PER ADOLESCENTI: DALLA SEPARAZIONE ALLA FIDUCIA MARIANGELA DI PASQUALE Maiolo, 14/11/2011

2 INDICE INTRODUZIONE PRIMO CAPITOLO: IL COUNSELING 1. Cenni storici..pag Nascita del Counselig.pag La figura del Counselor.pag. 11 SECONDO CAPITOLO: IL COUNSELING PER ADOLESCENTI.pag. 14 TERZO CAPITOLO: IL MIO INCONTRO CON L O.I.C...pag. 25 QUARTO CAPITOLO: LA STRUTTURA DELL O.I.C. 1. Rosa dei Varchi....pag I gruppi...pag I temi fondamentali: le separazioni e le paure pag Lo Staff. pag. 39 QUINTO CAPITOLO: LA NASCITA DELLA OSHO CIRCLE SCHOOL E LE MIE SEPARAZIONI FONDAMENTALI pag. 41 SESTO CAPITOLO: LE TRE SEPARAZIONI E LA NASCITA DELLA SCUOLA INTERIORE... pag L associazione Scuola Interiore.. pag Le 3 separazioni e paure nel mondo infantile e adolescenziale.pag. 53 Separazione dal pianeta.pag. 55 Separazione dall altro. pag. 63 Separazione da se stessi...pag. 68 SETTIMO CAPITOLO:LA SUMMA DEL LAVORO SULLE 3 SEPARAZIONI E PAURE: IL FILM RISVEGLIO : ( Vedi Allegato) CONCLUSIONI.. pag. 75 RINGRAZIAMENTI.pag. 76 NOTE.. pag. 77 BIBLIOGRAFIA.pag. 78

3 INTRODUZIONE Questa tesi rappresenta per me il coronamento di un intenso e bellissimo percorso di ricerca interiore. E pur vero che la ricerca non ha mai fine e che chi ama conoscere se stesso non potrà mai dire di aver raggiunto una meta finale, tuttavia credo che questo lavoro sia stato per me un importante traguardo per la mia formazione professionale. In questa tesi tratterò delle varie tappe evolutive che mi hanno portato alla scelta di intraprendere il percorso di counselor olistico. Questa decisione è stata il frutto del desiderio di accrescere la mia formazione personale e professionale. Dopo aver conseguito il diploma di Operatore Olistico con specializzazione in O.I.C. - le separazioni fondamentali, ho sentito il bisogno di continuare la mia ricerca e quindi di specializzarmi in counselor olistico. I primi capitoli saranno quindi dedicati alla descrizione generale della figura professionale del Counselor e ai metodi che quest ultimo è in grado di applicare nell ambito scolastico e più nello specifico con gli adolescenti. L interesse per il counseling agli adolescenti nasce dalla mia esperienza personale e professionale di docente. Insegno nella scuola da dodici anni, ho lavorato con ragazzi delle scuole medie e da qualche anno con quelli delle scuole superiori. L amore per il mio lavoro e per il mondo adolescenziale mi ha portato a creare una nuova metodologia di insegnamento, un nuovo approccio basato sulla conoscenza del proprio essere e sulla ricerca delle potenzialità insite in ogni ragazzo. Questo metodo, frutto delle mie esperienze di ricercatrice e del lavoro dell O.I.C. che ho appreso negli ultimi dieci anni, all inizio è stato sperimentato all interno del sistema scolastico e successivamente è stato portato ed elaborato ulteriormente all interno della Scuola Interiore delle Arti di cui sono ideatrice e fondatrice. Questa è una Scuola che, a mio avviso, applica in diversi modi, i principi del counseling ai bambini e agli adolescenti. In primo luogo si fa counseling sociale e di gruppo, dal momento che il lavoro fondamentale è rappresentato da sessioni di conoscenza del proprio sé attraverso l utilizzo di diverse tecniche di socializzazione e meditazioni sociali. Questo tipo di counselling permette agli adolescenti di comprendere i fattori socio- relazionali che limitano lo sviluppo del singolo e del gruppo. Il suo è un lavoro di 1

4 ascolto, di stimolo nei clienti alla consapevolezza, alla creatività relazionale e comunicativa e alla scoperta della propria interiorità. E particolarmente adatto per tutte quelle situazioni in cui sono in gioco le dinamiche sociali del singolo all interno del gruppo. Nel counseling di gruppo possono essere risolte diverse problematiche come ad esempio le relazioni conflittuali, i giochi di potere, le difficoltà d integrazione sociale, la non accettazione di se stessi e degli altri, in sintesi tutte le dinamiche che hanno a che fare con la mancanza di autostima e sfiducia in se stessi. Il gruppo in tal modo funge da acceleratore alla comprensione delle dinamiche individuali e sociali, poiché, in esso, ognuno si può riconoscere come lo specchio delle abitudini, delle paure, e dei comportamenti dell altro. In secondo luogo nell ambito artistico è applicata l art counseling. Quest ultima che è sempre più utilizzata in contesti giovanili, è in grande sviluppo in questo momento storico- culturale. Permette, infatti, di agevolare il benessere dell'individuo attraverso varie forme dell'arte: teatro, poesia, musica, danza, pittura, cinema e altre forme creative. Nella Scuola Interiore delle Arti sono presenti, infatti, tutte le arti fondamentali e in particolar modo il teatro. Avendo conseguito in questi anni un diploma di specializzazione in educazione alla teatralità e avendo riscontrato su me stessa gli enormi benefici psicofisici che questa disciplina è in grado portare, nella Scuola Interiore l ho resa la disciplina fondamentale dell Art Counseling. Infine in questa scuola, qualora se ne intraveda la necessità, è applicato anche il counseling individuale. Accade, infatti, che a volte, alcune dinamiche personali del cliente, non possano essere risolte esclusivamente nel gruppo. Nel caso in cui ci sia bisogno di osservare singolarmente e approfondire in modo specifico alcuni aspetti del proprio sé, si fa ricorso a quest ultimo tipo di counseling. Nell analisi del mondo adolescenziale, particolare importanza è data inoltre anche all ambito familiare di cui i ragazzi fanno parte. Una valida relazione d aiuto con i minori è, infatti, sicuramente più efficace se si riesce a osservarli anche nel loro contesto sistemico. Per questo motivo, alcuni incontri di questa scuola, sono dedicati alle costellazioni familiari che fungono da rinforzo al counseling individuale e di gruppo. 2

5 Parte di questa tesi sarà infine dedicata all analisi del lavoro dell O.I.C. sulle separazioni fondamentali e ai metodi che questo utilizza per favorire la crescita e il benessere dell individuo. Nella descrizione di questi argomenti, saranno seguiti due filoni principali: il racconto personale delle esperienze da me vissute e la descrizione dei vari argomenti di questo lavoro. Sarà descritto quindi il racconto dell inizio della mia ricerca interiore e quindi del mio coinvolgente incontro con l Osho Inipi Circle del quale saranno poi analizzati i tratti essenziali e spiegata la struttura, ponendo soprattutto l accento sulle tre separazioni fondamentali e le relative paure a esse connesse. In seguito racconterò come questo lavoro abbia arricchito la mia vita, mi abbia spinto a mettermi in gioco nella mia professione di docente e abbia contribuito a creare quel metodo d insegnamento descritto prima, i cui pilastri fondamentali sono basati sull analisi delle separazioni e paure adolescenziali, sulla valorizzazione delle potenzialità di ogni singolo allievo e sulla fiducia nelle proprie risorse interiori. Infine sarà fatta una descrizione accurata di questa metodologia, frutto del lavoro dell O.I.C. che ho applicato e continuo ad applicare nella Scuola Interiore delle Arti, che dal 2007 svolge la propria attività con bambini e ragazzi dai 6 ai 20 anni. L interesse per la scelta del mondo adolescenziale è funzionale alla mia esperienza. Pur lavorando con una larga fascia d età che va dai bambini delle elementari ai ragazzi delle scuole superiori, incentrerò la seguente tesi esclusivamente sugli adolescenti, poiché è con loro che la mia formazione professionale di docente ha avuto inizio e prosegue tuttora, ed è grazie a loro che oggi mi sento così grata alla vita per la bellezza, le comprensioni e la profondità che in questi anni i ragazzi hanno saputo donarmi. 3

6 PRIMO CAPITOLO: IL COUNSELING 1. Cenni storici Nel XVIII secolo troviamo per la prima volta il termine psicologia usato da una branca della filosofia che si occupa dello studio della mente e che affronta tematiche come la percezione, l introspezione, il ragionamento, il pensiero. La Psicologia nasce alla fine del XIX secolo. Si sviluppa attraverso lo studio di differenti discipline ed è incentrata sullo studio della personalità dell uomo, cioè sull insieme dei caratteri e comportamenti di una persona. Sigmund Freud, padre della psicoanalisi, a partire dallo studio della psiche, sviluppa alla fine dell 800, la teoria psico- dinamica basata sul concetto di autoanalisi e osservazione clinica dei pazienti. In questa teoria egli definisce tre strutture nella psiche: l inconscio, il preconscio e il conscio. La prima zona che chiama ES è il nucleo istintuale primario dove risiedono i desideri, le paure e gli istinti inconsci (parte animale). La seconda zona la chiama IO ed è quella parte che ha a che fare con la realtà, è alle soglie della coscienza e produce i meccanismi di difesa. Essa si trova a metà strada fra l inconscio e l esterno, e media quindi tra ES e realtà esterna. La terza zona è chiamata SUPER- IO, ed è una specie di coscienza morale costruita dal mondo esterno. Rappresenta la coscienza e l interiorizzazione delle norme morali della società. In sostanza, secondo Freud, quando l IO non è sufficientemente attrezzato per mediare tra ES e SUPER- IO si crea una patologia. La teoria psicodinamica o psicoanalitica mette in primo piano la relazione terapeuta- paziente. Lo scopo della psicanalisi è l esplorazione, la comprensione e l analisi dei vissuti, non necessariamente il cambiamento. Per Freud non c è alcuna considerazione per l aspetto spirituale dell uomo egli studia gli istinti e le pulsioni nell uomo e ne individua due principali: Eros (sessualità, istinto vitale) e Thanatos (aggressività, istinto di morte) ed elabora la Teoria dello Sviluppo dell uomo che è basata su 4 fasi psico- sessuali: - Fase orale (12 mesi)- il piacere è legato alla suzione 4

7 - Fase anale (2 anni)- è legato all ano, al piacere del controllo delle feci - Fase fallica (5 anni)- (a quattro anni complesso di Edipo/Elettra) - Fase di latenza (6-12 anni) - Fase genitale (pubertà- dai 12 ai 15 circa)- in questa fase si sviluppa il Super- io. Questo modello pulsionale determinista, lineare incentrato prevalentemente sulla patologia, con un tipo di relazione che si fonda sul potere del terapeuta che annulla la responsabilità del paziente, fu abbandonato da molti approcci successivi ma al tempo stesso diede il via allo sviluppo di altre correnti psicologiche, tra cui quella sistemica, rappresentando nel mondo occidentale ancora oggi un riferimento per le professioni di aiuto. Agli inizi del Novecento, Gustav Jung, allievo di Freud, propone in seguito un modello meno rigido. Attraverso lo studio dei vecchi simboli, dei tarocchi, degli archetipi diventa un noto esoterista. E grazie a lui che si arriva allo studio dell inconscio collettivo, ciò che abbiamo cioè in comune con tutti i membri del nostro gruppo di cui fanno parte anche gli archetipi o modelli primordiali. L arte, la religione, la poesia scaturiscono dall inconscio collettivo e attingono a questi profondi livelli di dolore, gioia, paura ecc che sono modelli eterni e universali che l individuo condivide con tutti gli esseri umani. Nello stesso periodo in cui si sviluppa in Europa la psicoanalisi, John Watson, rifiutando lo studio della mente, della coscienza e della psiche e criticando il metodo d indagine freudiano, getta le basi della teoria comportamentista, secondo cui la psiche coincide con la condotta, il comportamento: L uomo è ciò che fa. I comportamentisti sostengono semplicemente che l'osservazione del comportamento è il modo migliore, o il più conveniente, per investigare i processi psicologici e mentali. Per loro la parte mente, spirito, anima non è materia d indagine. Si concentrano dunque solo sul corpo e su come questo reagisce agli stimoli ambientali ed emette una determinata risposta (comportamento) in base ad essi. Lo stimolo quindi è un input che fa partire una risposta, un comportamento. All'interno di questo ampio approccio, viene posta enfasi su particolari aspetti. Uno degli assunti principali è il meccanismo del condizionamento classico, in base al quale l'associazione ripetuta di uno stimolo con una risposta, farà sì che, dopo un periodo di tempo, a tale stimolo segua una risposta condizionata. 5

8 Ad esempio nell'esperimento di Pavlov, il primo autore che ha identificato il meccanismo, si faceva precedere alla somministrazione del cibo a dei cani una luce rossa; con il tempo il cane apprendeva che, quando vedeva la luce, gli sarebbe stato fornito il cibo; a seguito del condizionamento, la luce rossa di per sé generava la salivazione del cane. Il padre del comportamentismo è però Skinner. Egli parte dallo studio del comportamento per elaborare la teoria del condizionamento operante e del rinforzo. Secondo Skinner, i comportamenti appresi tramite condizionamento operante modificano l'ambiente e sono "mantenuti vivi" dalle risposte che essi ricevono, mentre i comportamenti appresi tramite condizionamento classico, riguardano i riflessi, i quali, al contrario, sono sollecitati dagli stimoli che li precedono. I comportamenti imparati tramite condizionamento classico non sono "mantenuti" dalle risposte che essi ricevono. La teoria del rinforzo sostiene che, se a un qualsiasi comportamento, per qualsiasi ragione, si fa seguire una ricompensa (rinforzo) allora quel comportamento tenderà a ripresentarsi in futuro con maggiore probabilità. L insieme dei comportamenti appresi quindi è uguale all insieme dei comportamenti che hanno ricevuto una ricompensa e che, quindi, sono entrati nel repertorio dell individuo. Dall errore si può imparare il comportamento corretto. Questo processo si definisce operante. Negli anni 50 si sviluppano gli approcci sistemici che spostano il focus dalla persona alle relazioni, tenendo in considerazione l ambiente e la connessione fra tutti i sistemi. La Teoria fenomenologica studia le esperienze soggettive basandosi sul qui e ora. E il contrario della teoria comportamentista in quanto agli studiosi di questo nuovo approccio non interessa studiare l esterno, l ambiente, ma solo le esperienze del soggetto rispetto al momento presente. La relazione tra individuo e ambiente è soggettiva. Secondo la teoria fenomenologica il soggetto stesso è il miglior valutatore di sé; si comincia a parlare quindi di autovalutazione. Il metodo prediletto di tale scuola è il colloquio che prende in considerazione il linguaggio verbale e non verbale. Uno degli esponenti di questa scuola è Lenin che sostiene, infatti, che l uomo è responsabile delle proprie scelte, non è predeterminato dall ambiente (approccio comportamentalista) ma può scegliere l ambiente dove vivere. La libertà di scelta equivale alla responsabilità. Negli anni 50 Carl Rogers è il massimo esponente di questa teoria, si focalizza sullo studio del sé, sull esperienza unica e soggettiva della 6

9 persona. Rogers sostiene che, se una persona si trova in difficoltà, il miglior modo di venirle in aiuto non sia quello di dirle cosa fare, quanto piuttosto aiutarla a comprendere la sua situazione, e a gestire il problema assumendo da sola e pienamente la responsabilità delle scelte eventuali. Se per il Comportamentismo l'uomo è una macchina, se per Sigmund Freud è un essere prigioniero del proprio passato e del prodotto di quel passato (l'inconscio), per la psicologia fenomenologica- esistenziale l'uomo è una persona che crea il significato della vita, che può vivere dimensioni non condizionate né da altri né dall'inconscio. Rogers rappresenta anche il precursore della terapia di gruppo. Per la prima volta il terapeuta inizia dunque a lavorare con il singolo all interno di un gruppo e contemporaneamente anche su quest ultimo. La persona è posta al centro del cerchio e da questo e dal terapista riceve una serie di stimoli. In questo modo ognuno si arricchisce dell esperienza dell altro. Nel 1951 con la pubblicazione del libro di Rogers "La terapia centrata sul cliente" prese l avvio un nuovo tipo di psicologia definita psicologia umanistica alla quale diedero un notevole contributo anche Maslow, Kelly, Froom, Rollo May, Assogioli e molti altri.questa nuova psicologia pose le colonne portanti del counseling. Anche La Gestalt che nasce in Germania, ha origine nella tradizione umanistico esistenziale e considera la percezione come il risultato di un attività di costruzione di singole parti separate, tiene maggior conto dell impatto dell ambiente sulla percezione. La natura umana è vista come un tutto composto da parti separate ma integrate. Nel counseling l obiettivo è elevare la consapevolezza in relazione al proprio comportamento e facilitare l assunzione di responsabilità utilizzando esperienze corporee e verbalizzazioni che aiutino il cliente a contattare nuovi modelli di comportamento. 7

10 2. Nascita del Counseling "Il motivo per cui non vediamo la verità non è che non abbiamo letto a sufficienza,o non possediamo abbastanza titoli di studio, ma che non abbiamo il Coraggio necessario. La ragione più ovvia del perchè l'affrontare il presente generi angoscia è che esso solleva la questione delle decisioni e della Responsabiltà. E' più facile sognare di "quando mi sposerò" che affrontare la domanda: "Perché non faccio qualcosa adesso per la mia vita sociale? Il modo più efficace di assicurare il valore del futuro è di far fronte al presente in modo coraggioso e costruttivo." Rollo May Il termine counseling deriva dall Inglese to counsel e quindi dal verbo latino consulere, il cui significato è "consolare", "confortare" o meglio "venire in aiuto".si fa in genere risalire la nascita del counseling intorno agli anni 40 in America. I padri fondatori di questo nuovo metodo sono Rollo May e Carl Rogers. Rollo May è professore e consulente psicologico degli studenti all Università del Michigan è famoso per aver composto e pubblicato nel 1939 il primo volume del counseling: L Arte del Counseling. Partendo da una base psicoanalitica, introduce tematiche umanistiche ed esistenzialiste. Pone l accento sulla dignità dell essere umano e sulla persona in divenire e ritiene l empatia d importanza essenziale nel lavoro di tutti quei professionisti, insegnanti, medici e religiosi la cui attività consiste nell esercitare un influenza sugli altri. Uno dei presupposti di base in qualunque psicoterapia consiste nel fatto che i pazienti prima o poi devono accettare la propria responsabilità. Per Rollo May le maggiori funzioni del counselor sono: - portare il cliente ad accettare la responsabilità della propria condotta e degli esiti della propria vita. - assistere il cliente nella ricerca del suo vero sé e poi di aiutarlo a trovare il coraggio di essere quel sé. - aiutare il cliente ad accettare di buon grado la responsabilità sociale e aiutarlo a orientare i suoi sforzi verso scopi socialmente costruttivi. - aiutare il cliente a liberarsi del suo senso di colpa, aiutarlo anche ad accettare e ad affermare la tensione spirituale insita nella natura umana. 8

11 Le chiavi del counseling sono la capacità di empatia, la capacità di individuare il linguaggio dell altro, di osservare e leggere tutto quanto è comunicato dal corpo, il cosiddetto linguaggio non verbale, di prestare attenzione al sistema familiare e sociale del cliente, di ascoltare e porre domande che aiutino il cliente a chiarirsi senza prospettargli soluzioni. Carl Rogers è professore di psicologia all Università di Chicago il cui valore è rimasto legato alle elaborazioni in ambito di tecniche non direttive. Costui introdusse l approccio psicoterapeutico centrato sul cliente. Col volume Counseling e Psicoterapia, avviò la cosiddetta rivoluzione americana in campo psicoterapeutico. Qui scriveva: Lo scopo del counseling non è quello di risolvere un problema particolare, ma di aiutare l individuo a crescere perché possa affrontare sia il problema attuale sia quelli successivi in maniera integrata, ovvero con maggiore autonomia, responsabilità, consapevolezza. Diversamente dalla psicoanalisi che si concentrava sulla patologia e sulla relazione tra un medico/paziente, l approccio rogersiano riconosce al cliente potenzialità di autodeterminazione e di trasformazione, amplia il campo di osservazione dal comportamento alla qualità delle relazioni, dall esposizione del passato alla progettazione del futuro, dal patrimonio genetico ai talenti inespressi. Operando in ambiti esterni alla terapia, suggerisce un lessico adeguato ad altri ambiti legati alla relazione d aiuto. Per Rogers il counselor si pone in relazione ad un cliente. Il punto di vista del cliente diviene altrettanto importante di quello del counselor. Quest ultimo valorizza nel cliente il diritto alla libertà e alla responsabilità nella scelta delle soluzioni. "Sulla base delle mie esperienze, ho notato che se posso contribuire a creare un clima contrassegnato da genuinità, apprezzamento e comprensione, allora avvengono cose molto stimolanti. Gruppi e persone si muovono, in un clima simile, dalla rigidità verso la flessibilità, da un esistere statico a un vivere dinamico, dalla dipendenza verso l'autonomia, dalla difensività verso l'autoaccettazione, da un essere ovvio e scontato verso una creatività imprevedibile. Diventano in tal modo una prova vivente di una tendenza alla realizzazione". Carl Rogers 9

12 In Europa, il counseling si sviluppa intorno agli anni 50 a partire dall Inghilterra dove, all interno degli ambulatori medici e dei centri sociali, è utilizzato in particolar modo con i tossicodipendenti, con le vittime di abuso e con le persone che presentano disturbi alimentari. Negli anni successivi, sempre in Gran Bretagna, il focus viene posto sulla famiglia. Dopo il 68, inizia un periodo in cui, a seguito dei grandi movimenti di massa, l attenzione si sposta sui gruppi sociali prima poco considerati, quali le donne, gli anziani, gli emarginati. E solo alla fine degli anni 80 che si comincia a parlare di counseling anche in Italia. E nello stesso periodo, con l aumento del flusso migratorio dai Paesi più poveri del bacino mediterraneo e non solo, nasce anche in Italia la necessità di un counseling interculturale. 10

13 3. La figura del Counselor Il Counselor è una nuova figura professionale che svolge la sua attività nelle relazioni di aiuto e supporto alla persona affinché questa riesca a ritrovare la propria armonia psicofisica e il proprio benessere. Il suo lavoro quindi è quello di stimolare un naturale processo di trasformazione e di crescita personale al fine di riattivare il potenziale umano dell'individuo. Il Counselor è un professionista che tende a sostenere, orientare, e sviluppare le potenzialità del cliente, ad aiutarlo ad attivare la consapevolezza e la bellezza del proprio sé, promuovendone atteggiamenti attivi, propositivi e fiduciosi verso la vita. Se la psicologia è conosciuta come disciplina terapeutica, il counseling è un approccio più recente che richiede nella fattispecie un approfondimento ulteriore vista la possibilità di operare su diversi campi, per individuare i bisogni del cliente e rafforzare i suoi punti di forza e capacità per la soluzione dei problemi. L'OMS (organizzazione Mondiale della Sanità) definisce il counseling come un processo focalizzato, limitato nel tempo e specifico che tramite il dialogo e l'interazione personale mette in condizione la persona di gestire le difficoltà e potenziare le proprie risorse, creando le condizioni relazionali che contribuiscono al suo benessere. Capita a tutti, prima o poi, di attraversare un periodo difficile. Non sempre è possibile trovare dentro di noi o nelle persone vicine le risorse per affrontarlo. Un professionista ci può allora prestare un ascolto attento e qualificato, aiutarci ad affrontare i problemi con maggiore consapevolezza. Ma dove trovarlo? In Italia, fino ad oggi, l'utente non aveva molta scelta: o essere solo col suo problema o rivolgersi alla psicoterapia (sviluppando quindi la convinzione di essere malato, di avere qualcosa che non va) o ad una psicanalisi di lunga durata.non esisteva una professione intermedia che potesse dare supporto e consiglio senza effettuare interventi profondi; oggi c'è, è il counseling, e si rivolge a tutti coloro che non hanno dei veri e propri disagi mentali, ma solo i normali problemi della vita e il desiderio di riprenderne il controllo. All'estero è conosciuto da decenni ed è molto diffuso; nel nostro paese il counseling comincia a comparire solo negli anni '90. Questa disciplina non vuole in alcun modo essere un sostituto della psicologia o della psicoanalisi ma nasce per svolgere la 11

14 propria relazione d'aiuto a persone che desiderano un momento di ascolto per comprendere meglio i loro problemi, compiere scelte, cambiare le situazioni problematiche della loro vita. E' di ampio respiro, non si accontenta di rimettere a posto qualche pezzetto dell'ingranaggio uomo perché ritorni a funzionare. E' premessa del cambiamento, necessario per l'avvio di nuovi percorsi nell'esistenza. Il counselor dunque non fa in alcun modo psicoterapia, non elabora diagnosi, non lavora sulle "patologie, ma lavora sulla riorganizzazione delle competenze già presenti nella persona, riuscendo ad offrire la possibilità di scoprire e attivare le risorse per vivere un esistenza migliore e più soddisfacente. "Il compito del Counselor è di assistere il cliente nella ricerca del suo vero sé e poi aiutarlo a trovare il coraggio di essere quel sé." Rollo May Il rapporto che si instaura tra il counselor e il cliente si basa sia sulla fiducia e sulla richiesta d aiuto che sulla partecipazione attiva nella soluzione di conflitti personali o relazionali, o traumi legati a situazioni contingenti che richiedono l attivazione di forze dinamiche per la loro risoluzione, singola o collettiva. Le abilità di un counselor richiedono l ascolto attivo, il formulare domande che aiutino realmente il cliente e non lo facciano sentire giudicato o sotto interrogatorio, la riformulazione dei suoi pensieri per aiutarlo a chiarificare e focalizzarsi sulle aree e questioni chiave che potrebbero essere difficili da gestire, la scelta di strategie appropriate rispetto alla situazione d intervento, e l empatia, cioè la capacità di sentire ed entrare in relazione umana col disagio manifestato. Il counselor è un professionista qualificato nella relazione d aiuto che dopo aver seguito una formazione almeno triennale presso un Università e/o Scuola Accreditata, è iscritto a un Registro presso un Associazione di Categoria e si sottopone a Formazione Continua e a Supervisione. Vari sono gli ambiti e i contesti nei quali questa figura può operare. Si parla, infatti, di counseling individuale, familiare, di coppia di gruppo; aziendale (per piccole, medie e grandi industrie, o in ogni caso unità lavorative strutturate); counseling in ambito sportivo, ospedaliero... In base al bagaglio di abilità possedute e alla sua formazione e specializzazione, le competenze proprie all'attività di counseling possono essere presenti a supporto delle 12

15 attività di diverse figure professionali quali psicologi, medici, assistenti e operatori sociali, educatori professionali e insegnanti. Anche i contesti cui si può applicare questo tipo di percorso sono molteplici come ad esempio: migliorare l'autostima e la fiducia in se stessi; ridurre l ansia, lo stress, le insoddisfazioni e le abitudini negative; prendere decisioni sul lato personale e professionale; imparare a gestire emozioni, conflitti, sentimenti e pensieri, acquisire competenze per gestire una malattia, il dolore e momenti di sconforto; migliorare la comunicazione e le relazioni con se stessi e con gli altri; recuperare equilibrio e benessere psicofisico. In genere nel primo incontro di couseling, si delinea il problema da affrontare e insieme al cliente si valuta il percorso da intraprendere e il tempo massimo di incontri.generalmente il counselor sceglie in base alla persona l'intervento più adatto e garantisce ascolto attento e qualificato, in totale riservatezza.il counselor si impegna a mettere a disposizione le sue competenze professionali, il cliente ad investire energie e tempo nel suo processo di crescita. Nell ambito scolastico gli interventi di counseling tendono all'agevolazione della relazione insegnante- studente; insegnante- genitori; insegnante e altre figure professionali. In tale ambito, per gli adolescenti, rientra anche l orientamento scolastico e professionale a sostegno della scelta della scuola superiore che lo studente dovrebbe fare. Nel prossimo capitolo si cercherà, infatti, di analizzare la figura del counselor adolescenziale, che deve essere consapevole però non solo dell ambito scolastico ma anche di quello familiare e socio- relazionale in cui il ragazzo vive, osservandolo e supportandolo dunque secondo una prospettiva olistica. 13

16 SECONDO CAPITOLO: IL COUNSELING PER GLI ADOLESCENTI Negli ultimi anni, Il counselor per gli adolescenti è una figura che è sempre più richiesta all interno di strutture, enti o scuole che lavorano con questa fascia d età.sebbene alcuni adolescenti siano veramente difficili da trattare, a causa dei complessi fattori familiari o sociali in cui essi vivono, tuttavia per molti counselor adolescenziali, questa esperienza è senza dubbio molto stimolante e gratificante, poiché i giovani, più che gli adulti, rispondono a questo tipo di interventi in modo molto più genuino e diretto. Per riuscire ad aiutare un adolescente, è necessario comprenderne la sua natura, entrare con lui in un rapporto empatico, dando il giusto valore e la degna considerazione a tutte le esperienze che il giovane racconta, facendolo sentire compreso, riconosciuto e apprezzato. Molto spesso la frase che essi si sentono ripetere dagli adulti e che odiano di più, è che tutte le problematiche che loro avvertono e che sembrano insormontabili sono dovute al fatto che stanno attraversando il difficile periodo dell adolescenza e che non devono preoccuparsi perché le supereranno una volta passata questa difficile età. Questo non li aiuta e non li fa sentire affatto compresi, è come sminuire le loro difficoltà, considerarle sciocchezze o problemi insignificanti e non dare valore alle loro esperienze e agli ostacoli che ogni giorno, proprio come gli adulti, provano a superare. Non ero nel mondo che volevo io, i miei sogni non prendevano la dritta che gli davo, si accartocciavano su loro stessi, come se butti un foglio nel camino (.). E rimani così, con un mucchietto di ceneri, che pian piano dimentichi di portare nel cuore. Resti così, un po' impotente, e tanto fragile. Non sentendoti giusta per questo mondo. E poi ci sono quelle persone 'tanto simpatiche' che ti ricordano che è soltanto l'adolescenza. Non mi interessa nulla, se devo essere sincera, che quella sia l'adolescenza. Adolescenza è un nome che ci siamo inventati noi. Non è altro che il frutto del linguaggio. Come può allora una parola racchiudere quello che provo io? Cosa mi serve sapere che altri miliardi di miei coetanei stanno male perché è questa dannata adolescenza che tutti tanto contemplano a renderli tanto tristi? Dovrebbe farmi stare meglio? Dovrebbe confortarmi forse? No, non mi ha mai confortato francamente. Grazie di averci provato, ma no, non era il consiglio giusto. (Francesca Cumbo, allieva alla scuola Interiore delle Arti; frase tratta dalla sua tesina per Operatore Artistico.) 14

17 Per adolescenza si intende il periodo che intercorre tra quello infantile e quello adulto. E il periodo del cosiddetto sviluppo, in cui l essere umano, passa dalla condizione di dipendenza a quella d indipendenza, dall essere parte di un gruppo familiare all essere parte di un contesto più ampio, di un gruppo, per poi diventare, finita questa fase, totalmente indipendente con l età adulta. Nella nostra società si è soliti distinguere questo periodo in due fasi: La preadolescenza che va all incirca dagli undici ai quattordici anni, e l adolescenza che va dai quindici fino ai diciotto, vent anni circa. E un periodo di enormi cambiamenti che toccano la sfera fisica (fisiologia, sessualità e area affettiva), la sfera cognitiva, sociale, psicologica e spirituale, e, proprio per questo, ci sono grandi sfide da superare.quando un giovane non riesce da solo a fronteggiare e superare tali sfide in modo efficace, la figura del counselor può rivelarsi di estrema importanza nel processo di elaborazione e risoluzione che l adolescente deve attuare. A differenza dei bambini, i giovani tendono a un moto d indipendenza, accompagnato molto spesso da una ribellione più o meno latente, che li porta a staccarsi gradualmente dalla loro famiglia d origine per affermare la loro individualità. Man mano che crescono, i rapporti con i membri della famiglia si modificano.il counselor deve perciò tener presente questo primo fattore e rispettare il loro bisogno di autonomia.nel counseling si dovrebbe perciò evitare di coinvolgere la famiglia qualora l adolescente non volesse e rispettare la sua privacy e le sue confidenze. Trattandosi di minori questo, a volte, potrebbe essere difficile, sia perché la famiglia nella maggior parte dei casi, fa fatica a evitare di intervenire e ad accettare e rispettare pienamente il processo di indipendenza del proprio figlio, sia perché spesso per il counselor non è sempre facile evitare di coinvolgere la famiglia nel processo trasformativo quando si rende conto che le maggiori difficoltà del giovane sono proprio in seno ad essa. Alcuni adolescenti spesso lamentano il fatto di non sentirsi abbastanza considerati o visti all interno del loro nucleo d origine. A volte, specie nei casi più difficili, i motivi principali sono proprio nella mancanza di riconoscimenti che i giovani sentono di non ricevere dai loro familiari e le giuste valorizzazioni delle loro qualità più che delle loro mancanze. Un intervento sbagliato potrebbe essere quello di parlare con la famiglia e far notare loro ciò di cui il giovane avrebbe bisogno per superare le sue problematiche. 15

18 Se l adolescente non è favorevole a questo tipo di coinvolgimento familiare, si rischia di ledere la sua libertà di espressione e l intero lavoro con lui potrebbe risultare vano se non addirittura produrre effetti più negativi. L esigenza di autonomia e privacy vanno dunque rigorosamente rispettate. Se invece il giovane è disposto a coinvolgere nel processo anche la sua famiglia, in questo caso si può scegliere di associare al counseling individuale, che egli sta seguendo, anche un counseling di tipo familiare. I motivi per i quali un adolescente sceglie di rivolgersi a un counselor possono essere diversi ma in generale sono tutti riconducibili a un tipo di separazione, dolore, e più in profondità paura che egli sta vivendo. Il counselor specializzato in O.I.C. sulle separazioni fondamentali può far ricorso alla sua formazione e aiutare quindi l adolescente a comprendere più a fondo quali sono le paure che si nascondono dietro i suoi disagi e quindi innescare un processo di consapevolezza del proprio sé per riavvicinarlo alle sue qualità e potenzialità. Non serve dare consigli su cosa fare quanto dare la possibilità al giovane di riconoscere l origine del proprio disagio e trovare poi dentro di sé le risorse per superarlo. In quest ottica il counselor è semplicemente un catalizzatore, un aiuto e un sostegno relativo solo a un periodo circoscritto, terminato il quale, l adolescente deve essere in grado di assumersi le sue responsabilità e favorire da solo il cambiamento, consapevole del fatto che le vere soluzioni ai problemi sono insite in lui e non all esterno. Lasciare quindi a lui la responsabilità delle proprie decisioni equivale a crescere e ad accompagnarlo sulla soglia del mondo adulto. Questo tipo di approccio fa riferimento al pensiero esistenzialista secondo il quale l uomo è libero di scegliere ciò che ritiene utile per la sua vita ed è quindi responsabile di tutte le sue azioni. L esistenzialismo riguarda la ricerca umana del senso della vita. La filosofia esistenzialista non si concentra sulla patologia, che dà più rilievo alle carenze che non alle risorse, ma propone un modello orientato alla crescita, focalizzato sul futuro, sugli obiettivi che danno una direzione e una forza alla vita, sulla responsabilità di essere artefici del proprio destino. Il counseling ispirato alla filosofia esistenzialista è particolarmente appropriato al lavoro con gli adolescenti, poiché rispecchia molti aspetti delle ansie, preoccupazioni e paure dei giovani e li incoraggia ad affrontarle come un aspetto della realtà e a innescare un processo di consapevolezza di quelle. 16

19 Per lavorare con i giovani il counselor deve dimostrare di possedere alcune qualità personali particolari. La prima è una buona conoscenza dei processi evolutivi dell adolescenza, dei bisogni e dei compiti che la caratterizzano. In questa fase di vita l adolescente ha diversi compiti evolutivi da padroneggiare tra cui: l accettazione del proprio corpo e dei suoi cambiamenti, la creazione di nuove relazioni con coetanei di entrambi i sessi, Il conseguimento dell indipendenza affettiva dai genitori, la preparazione culturale finalizzata poi alla scelta di una futura occupazione, lo sviluppo delle abilità intellettive e dei concetti necessari per la competenza civile, l acquisizione di modelli di comportamento responsabile e la costruzione di valori in armonia con il suo ambiente. Un altra qualità fondamentale del counselor con gli adolescenti è di entrare in contatto con il proprio adolescente interno. Secondo il modello della comunicazione tra adulti dell analisi transazionale, ogni persona ha dentro di sé un genitore, un bambino, un adolescente e un adulto. In questi ruoli ci passiamo tutti continuamente e comunichiamo e agiamo secondo il contesto sociale e relazionale che stiamo vivendo al momento. GENITORIALE BAMBINO IO OK, TU NO OK IO NON OK, TU OK (Codipendenza) ADOLESCENTE (Codipendenza) ADULTO IO NO OK, TU NO OK IO OK, TU OK (Codipendenza) (No dipendenza) Secondo questo modello quando ci si pone con l altro in un tipo di comunicazione genitoriale si stabilisce verso di lui un complesso di superiorità che gli impedisce di sviluppare una sua autonomia. L altro tipo di comunicazione o relazione è quello del 17

20 bambino, il quale delega tutto all altro e non si assume mai la responsabilità delle proprie azioni. E presente inoltre un complesso d inferiorità rispetto alla persona con la quale si comunica in questa modalità. Il terzo tipo è l adolescente, cioè la persona che è in una fase di ribellione e contestazione di sé e dell altro. E il classico bastian contrario o capro espiatorio. In questi primi tre casi il rapporto che si stabilisce con la persona con cui ci si relaziona è di tipo co- dipendente. L unico ruolo indipendente e maturo è quello dell adulto, in cui c è accettazione di se stessi e dell altro. Il punto focale di questo modello di analisi transazionale è che bisogna imparare a riconoscere quando nella vita quotidiana utilizziamo uno di questi quattro copioni descritti con la persona che ci sta davanti. In base alle persone con cui ci relazioniamo o alle situazioni o ai momenti che viviamo anche con quelle stesse persone, i ruoli possono variare. L unica relazione sana in questo caso è quella dell adulto. Un counselor che si relazione con l adolescente dovrebbe tenere ben presente questo modello per vari motivi. Il primo è che nella relazione con il cliente non deve commettere l errore di entrare nel ruolo genitoriale fornendo al giovane le soluzioni per i suoi disagi poiché un atteggiamento di questo tipo va contro l approccio stesso della figura del counselor. In secondo luogo deve considerare che l adolescente che si rivolge a lui si trova molto spesso nella situazione in cui vede se stesso e gli altri come sbagliati, e nessuno, secondo lui, è in grado di capire le sue problematiche fino in fondo. Questo tipo di atteggiamento, frutto dei momenti di crisi adolescenziali, l ho potuto più volte riscontrare sia nella mia professione di docente che di operatore olistico. Nella mia esperienza con la Scuola Interiore delle Arti ( di cui parlerò in modo più approfondito nel sesto capitolo), in alcune sessione di gruppo, ho proposto un esercizio in cui ognuno diceva all altro: io sono ok così come sono; e in seconda battuta: tu sei ok così come sei. E stato interessante notare come in molti casi, i ragazzi più problematici che mostravano di avere una scarsa fiducia in se stessi, si rifiutavano di dire agli altri questa frase. Giustificavano la cosa asserendo che nessuno era veramente ok perché tutti dovevano migliorarsi e nessuno era perfetto. Con casi di questo tipo, Il counselor deve tenere ben presente che questo fattore è dato proprio dalla fase conflittuale che l adolescente vive nei confronti di se stesso e degli altri. Ha bisogno di negare prima di 18

21 poter compiere il passo adulto dell accettazione totale di se stesso e dell altro così com è. Infine, il seguente modello può essere utile al counselor per entrare in contatto con la parte adolescenziale della sua personalità e comprenderla più da vicino. L adolescente è parte della nostra persona e non rappresenta soltanto lo stadio intermedio tra l infanzia e l età adulta. In ognuno di noi c è un adolescente interno, il ribelle, colui che ci incoraggia a correre rischi, a esplorare e sperimentare nuovi comportamenti, a divertirci e a pensare in modo creativo. Per avvicinarsi agli adolescenti e sintonizzarsi sulla stessa lunghezza d onda, i counselor devono essere capaci di mettersi in contatto con l adolescente che c è in loro. Con questo non si intende dire che un counselor debba comportarsi come un adolescente - egli è e deve rimanere ben ancorato al suo ruolo di adulto - ma che debba essere in grado di ascoltare e utilizzare il suo adolescente, in modo da essere più libero di accettare i costrutti del cliente senza farsi troppo frenare dai costrutti del pensiero adulto e più preparato a incontrarlo sul suo terreno. Spesso, l'obiettivo principale del counseling rivolto agli adolescenti è di fornire degli strumenti idonei ai ragazzi, che stanno compiendo i loro compiti legati allo sviluppo, per fronteggiare eventuali difficoltà legate alla loro crescita e al loro inserimento nella realtà sociale, educativa e lavorativa. Atteggiamenti e comportamenti a rischio sono soliti svilupparsi proprio nel periodo adolescenziale ed è per questo che l'attività preventiva dovrebbe essere instaurata prima dell'insorgenza di vero e proprio disagio e il counselig scolastico, solitamente è volto ad analizzare e prevenire anche i problemi legati ai bassi risultati scolastici in quanto, questi, potrebbero essere predittori di problemi comportamentali in generale. A questo proposito, l'attività di counseling di gruppo, rivolta agli adolescenti, fatta a scuola o in un altro contesto, tra l'altro, può rappresentare un importante completamento al counseling individuale in quanto, integrandosi, è possibile che i ragazzi manifestino una maggiore espressione dei diversi aspetti di sé. Alcune scuole, svolgendo il ruolo di agenzie educative con finalità formative e preventive, inseriscono, tra le loro attività, la pratica del counseling scolastico. La prevenzione dei comportamenti rischiosi durante l'età evolutiva avviene all'interno di una rete d'influenze sociali, come quelle determinate dalla scuola, dalla famiglia e 19

22 dai pari. I programmi di prevenzione attuati nelle scuole prendono in considerazione attività specifiche di formazione e d informazione rivolte agli adolescenti, alle loro famiglie e ai loro insegnanti. Il counseling per gli adolescenti si caratterizza quindi come un servizio- intervento, con caratteristiche strutturali e professionali tipiche e specifiche adattate alla fascia di età cui è rivolto ed ha lo scopo di sostenere la crescita dei giovani. I programmi che sono attuati attraverso questo tipo d'intervento sono rivolti al miglioramento delle capacità di fronteggiamento, mirano allo sviluppo di un ambiente sociale adeguato e cercano di conseguire, come risultato finale, la promozione della conoscenza del sè. Potenziando la capacità di fronteggiamento delle difficoltà ed altre abilità personali è possibile prevenire i fattori di rischio per la salute, cui possono andare incontro gli adolescenti. I programmi attuati durante il processo di counseling possono prendere in considerazione diversi aspetti, come: 1. il ruolo svolto dalle credenze; 2. la capacità di prendere decisioni; 3. la capacità di risolvere i problemi; 4. il pensiero creativo; 5. il pensiero critico; 6. la comunicazione efficace; 7. la capacità di avere relazioni interpersonali; 8. l'autoconsapevolezza; 9. la gestione delle emozioni; 10. la gestione dello stress. Queste abilità di vita vengono sviluppate, identificate nei ragazzi e rafforzate, in modo da favorire l'adattamento individuale. Un intervento preventivo, svolto sugli adolescenti, mira soprattutto ad insegnare ai ragazzi a gestire lo stress legato allo svolgimento dei compiti connessi alla loro crescita. In modo particolare mira a sviluppare in loro, una flessibilità di strategie che permetta ai giovani, di accedere ad un repertorio personale di abilità tale per cui sia possibile fronteggiare adeguatamente situazioni molto diverse tra loro, per impedire lo sviluppo di condotte antisalutari. Un altra particolare qualità che il counselor dovrebbe avere è quella di essere proattivo. Il suo modo di vestire, la sua postura, il suo modo di esprimersi, può indicare all adolescente che nel contesto del couseling, l individualità è rispettata e 20

23 incoraggiata. La vicinanza è particolarmente importante nel lavoro con i giovani ed è utile che raggiunga livelli anche maggiori di quelli adeguati al counseling con gli adulti, pur restando nei limiti imposti dalla deontologia professionale. Due qualità che secondo Rogers ogni counselor dovrebbe dimostrare di possedere sono la congruenza e la capacità di accettare incondizionatamente il cliente. Gli adolescenti si accorgono facilmente se il counselor è o non è coerente e identificano facilmente i comportamenti incongruenti e non autentici. Inoltre accettare incondizionatamente significa accogliere positivamente il cliente senza riserve né giudizi a prescindere da quel che fa. E difficile a volte, ma senza questa qualità il couselor faticherà a creare una relazione costruttiva con il cliente. I giovani sono spesso abituati a ricevere critiche e giudizi di comportamenti sbagliati da parte degli adulti, per questo, per una relazione efficace, occorre far sentire il giovane apprezzato per le sue qualità e accettato rispetto alla sua storia personale. Un buon punto di partenza nelle prime sedute di conseling, sarebbe proprio quello di iniziare a lavorare, laddove fosse possibile e attinente a quanto emerso dal primo colloquio, sul riconoscimento delle qualità e delle risorse individuali del giovane. Per mia esperienza personale, soprattutto nel counseling individuale, partire dall analisi delle risorse e talenti nascosti nell adolescente, è sempre una metodologia molto efficace, perché sebbene egli faccia fatica a riconoscersene qualcuna, il solo fatto di prenderne coscienza, introduce già un clima più sereno e una volontà di collaborazione più proficua. Filippo (1), 20 anni, studente universitario, è arrivato da me per un colloquio individuale come se rappresentassi ormai l ultima spiaggia dove forse, senza ormai troppe speranze, poter arrancare la sua zattera sgangherata. Intelligente ed estremamente sensibile e come tanti adolescenti pieno di dubbi riguardo alla sua vita, al suo futuro, al suo rapporto ossessivo con l altro sesso che nascondeva il dolore del suo bisogno di sentirsi amato e apprezzato. E proprio su questo punto che ho incentrato le sedute individuali che ho svolto con lui. Renderlo consapevole di tutte le qualità che nascondeva ostentatamente dentro di sé, è stato per me l obiettivo principale. Per fare ciò ho utilizzato diversi strumenti, alcuni dei quali appresi durante la mia formazione di counselor, altri dal lavoro dell O.I.C sulle separazioni fondamentali. 21

24 Dopo un breve percorso individuale in cui ho visto il ragazzo aprirsi e manifestare quelli che erano i suoi disagi e le sue problematiche, ho ritenuto fondamentale per lui, affiancare a questo lavoro il counselling di gruppo, giacchè le tematiche che si evincevano maggiormente dai suoi racconti, erano per lo più legate alla sua difficoltà di relazionarsi con i suoi coetanei in modo sano. Questa è una delle tante storie di adolescenti che hanno scelto un percorso di counseling per imparare ad ascoltarsi e per scoprire un modo nuovo di essere creativi, lasciando la fissità di schemi limitanti per trovare modi nuovi di osservare la vita e soluzioni originali alle proprie sfide. Degli adolescenti colpisce la grande insospettata capacità di provare dolore, la rabbia ingoiata perché percepita inappropriata, la vergogna nei confronti di un viso pieno di brufoli che racconta la faticosa trasformazione in giovani adulti, la paura di non aver diritto a sperare che diventeranno belli e felici. Colpisce altrettanto la potenza della loro determinazione e del loro desiderio di uscire dal bozzolo fitto della paura di essere inadeguati e perciò indegni di essere scelti e amati. Il counseling è un percorso che può offrire agli adolescenti la possibilità di scegliere per sé un esperienza di autoconsapevolezza e funziona, perché gli adolescenti sono ricettivi, hanno ampie parti ancora sane con cui è possibile allearsi, sono insofferenti nei confronti delle maschere, quindi propensi a liberarsene se ne vedono la possibilità, sono autentici, hanno bisogno di fidarsi degli adulti e lo fanno appena gliene si dà l opportunità. Sono loro a cercare l occasione d incontro ed è soprattutto per questo che funziona. Gli adolescenti, in fase di separazione dai genitori e di ricerca di un identità autonoma, hanno bisogno di sapere che i loro movimenti non sono mediati dagli adulti. L ascolto empatico, soprattutto da parte di un adulto, è sempre un esperienza sorprendente per un adolescente, che si stupisce del fatto che un adulto possa dedicargli tempo e interesse in modo autentico senza pretendere di saperne di più né di avere tutte le risposte giuste. L esperienza di essere ascoltati senza preconcetti generalmente ha un effetto esaltante sui ragazzi, come se un eco della presenza sperimentata nell incontro con il counselor investisse l insicurezza e il bisogno dando loro riconoscimento e valore. La crisi è sempre il motivo che porta i ragazzi al counseling. La loro visione della crisi è quella di un evento negativo da superare al più presto e da cancellare. La crisi è una disgrazia, un accanirsi della sfortuna che mette a repentaglio tutto ciò che si ha e che si 22

IL COLLOQUIO DI COUNSELING

IL COLLOQUIO DI COUNSELING IL COLLOQUIO DI COUNSELING Università LUMSA di Roma Anno accademico 2014/2015 Dott. P. Cruciani Dott.ssa P. Szczepanczyk Testo di riferimento: Il colloquio di counseling di Vincenzo Calvo Cos è il Counseling

Dettagli

PROGETTO AFFETTIVITÀ secondaria di primo grado

PROGETTO AFFETTIVITÀ secondaria di primo grado PROGETTO AFFETTIVITÀ secondaria di primo grado anno scolastico 2014-2015 EDUCAZIONE ALL AFFETTIVITÀ E ALLA SESSUALITÀ Premessa La preadolescenza e l adolescenza sono un periodo della vita in cui vi sono

Dettagli

Alessandro Ricci Psicologo Psicoterapeuta Università Salesiana di Roma

Alessandro Ricci Psicologo Psicoterapeuta Università Salesiana di Roma Alessandro Ricci Psicologo Psicoterapeuta Università Salesiana di Roma LA COPPIA NON PUO FARE A MENO DI RICONOSCERE E ACCETTARE CHE L ALTRO E UN TU E COME TALE RAPPRESENTA NON UN OGGETTO DA MANIPOLARE

Dettagli

Le funzioni educative del consultorio familiare

Le funzioni educative del consultorio familiare Le funzioni educative del consultorio familiare Consultori familiari Legge quadro n. 405/1975: ai consultori è affidata la funzione di aiutare la famiglia ad affrontare nel modo migliore i propri stadi

Dettagli

Viale Trastevere, 251 Roma

Viale Trastevere, 251 Roma PROGETTO SPORTELLO DI ASCOLTO ATTIVITA DI COUNSELING PSICOLOGICO RIVOLTO AGLI STUDENTI, INSEGNANTI E FAMIGLIE ISTITUTO SAN GAETANO Viale Trastevere, 251 Roma ANNO SCOLASTICO 2014-2015 Una proposta a cura

Dettagli

IL COUNSELING NELLA SCUOLA: un esperienza diretta. Valeria Aquaro

IL COUNSELING NELLA SCUOLA: un esperienza diretta. Valeria Aquaro IL COUNSELING NELLA SCUOLA: un esperienza diretta Valeria Aquaro E essenzialmente un attività di AIUTO, con proprie e specifiche caratteristiche. Si è sviluppata a partire dagli anni 60 come fenomeno sociale

Dettagli

Proposta di intervento rieducativo con donne operate al seno attraverso il sistema BIODANZA

Proposta di intervento rieducativo con donne operate al seno attraverso il sistema BIODANZA Proposta di intervento rieducativo con donne operate al seno attraverso il sistema BIODANZA Tornare a «danzare la vita» dopo un intervento al seno Micaela Bianco I passaggi Coinvolgimento medici e fisioterapiste

Dettagli

Chi sono. Progettista di Formazione. Giudice di Gara dal 1972. Giudice di Partenza Nazionale dal 1981

Chi sono. Progettista di Formazione. Giudice di Gara dal 1972. Giudice di Partenza Nazionale dal 1981 Chi sono Francesco lo Basso Molfetta (Ba) Progettista di Formazione Giudice di Gara dal 1972 Giudice di Partenza Nazionale dal 1981 Esperienze specifiche: Tutor Progetto Formazione Giovani Obiettivi Acquisire

Dettagli

Il teatro è uno strumento educativo e formativo che i bambini praticano. da sempre nella forma spontanea e divertente del gioco.

Il teatro è uno strumento educativo e formativo che i bambini praticano. da sempre nella forma spontanea e divertente del gioco. Il teatro è uno strumento educativo e formativo che i bambini praticano da sempre nella forma spontanea e divertente del gioco. Il laboratorio teatrale è un occasione di scambio e confronto reciproco in

Dettagli

Che volontari cerchiamo? Daniela Caretto Lecce, 27-28 aprile

Che volontari cerchiamo? Daniela Caretto Lecce, 27-28 aprile Che volontari cerchiamo? Daniela Caretto Lecce, 27-28 aprile Premessa All arrivo di un nuovo volontario l intero sistema dell associazione viene in qualche modo toccato. Le relazioni si strutturano diversamente

Dettagli

QUESTIONARIO DI EFFICACIA DELL INCONTRO. La valutazione dovrà essere espressa in scala da 1 (per niente) a 5 (pienamente).

QUESTIONARIO DI EFFICACIA DELL INCONTRO. La valutazione dovrà essere espressa in scala da 1 (per niente) a 5 (pienamente). QUESTIONARIO DI EFFICACIA DELL INCONTRO Gentile genitore, le sottoponiamo il presente questionario anonimo al termine dell incontro a cui ha partecipato. La valutazione da lei espressa ci aiuterà a capire

Dettagli

LE STRATEGIE DI COPING

LE STRATEGIE DI COPING Il concetto di coping, che può essere tradotto con fronteggiamento, gestione attiva, risposta efficace, capacità di risolvere i problemi, indica l insieme di strategie mentali e comportamentali che sono

Dettagli

PROGETTO ACCOGLIENZA Classi prime Anno scolastico 2012/2013

PROGETTO ACCOGLIENZA Classi prime Anno scolastico 2012/2013 SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO SIMONE DA CORBETTA PROGETTO ACCOGLIENZA Classi prime Anno scolastico 2012/2013 1 Introduzione Il progetto accoglienza nasce dalla convinzione che i primi mesi di lavoro

Dettagli

GRUPPI DI INCONTRO per GENITORI

GRUPPI DI INCONTRO per GENITORI Nell ambito delle attività previste dal servizio di Counseling Filosofico e di sostegno alla genitorialità organizzate dal nostro Istituto, si propone l avvio di un nuovo progetto per l organizzazione

Dettagli

FINALITA DELLA SCUOLA DELL INFANZIA

FINALITA DELLA SCUOLA DELL INFANZIA I.C.S. MAREDOLCE FINALITA DELLA SCUOLA DELL INFANZIA La nostra scuola dell Infanzia con la sua identità specifica sotto il profilo pedagogico e metodologico-organizzativo persegue: l acquisizione di capacità

Dettagli

TOLLO CH -VIA CAVOUR N.2

TOLLO CH -VIA CAVOUR N.2 TOLLO CH -VIA CAVOUR N.2 Tel. 0871. 961126-961587 Fax 0871 961126 email chic81300t@istruzione.it chic81300t@pec.istruzione.it www.istitutocomprensivotollo.it CHIC81300T Cod. Fisc. 80003000694 PROGETTO

Dettagli

centro servizi per la famiglia Mediazione Familiare e Laboratori Espressivi.

centro servizi per la famiglia Mediazione Familiare e Laboratori Espressivi. centro servizi per la famiglia Mediazione Familiare e Laboratori Espressivi. PERCHÈ LA MEDIAZIONE FAMILIARE Nella storia della coppia la separazione, anche se non prevista, qualche volta è inevitabile.

Dettagli

CORSO DI FORMAZIONE PER GENITORI

CORSO DI FORMAZIONE PER GENITORI CORSO DI FORMAZIONE PER GENITORI I I figli crescono Primo incontro 25.11.06 La scuola superiore: l adolescente l tra scuola e famiglia Secondo incontro17.02.07 La relazione tra genitori e figli adolescenti:

Dettagli

Processi di comunicazione scuola-famiglia

Processi di comunicazione scuola-famiglia Processi di comunicazione scuola-famiglia Appunti Comunicare a scuola è il cuore della relazione scuola-famiglia, parti alleate di un progetto che -in particolare nella realtà attualenon sopporta solitudine:

Dettagli

I CAMPI DI ESPERIENZA

I CAMPI DI ESPERIENZA I CAMPI DI ESPERIENZA IL SE E L ALTRO sviluppa il senso dell identità personale; riconosce ed esprime sentimenti e emozioni; conosce le tradizioni della famiglia, della comunità e della scuola, sviluppando

Dettagli

PROGETTO: TEATRO FORUM

PROGETTO: TEATRO FORUM 24 5 PROGETTO: TEATRO FORUM (per Oratori sensibili) Che cos è Il Teatro forum è un metodo e percorso formativo utilizzato spesso in situazioni di disagio socio-culturale e si propone come strumento per

Dettagli

20 GENNAIO 2011 SCHEMA DELLA RELAZIONE DEL

20 GENNAIO 2011 SCHEMA DELLA RELAZIONE DEL 20 GENNAIO 2011 SCHEMA DELLA RELAZIONE DEL DOTT. ANDREA TOSI Chi sono i miei interlocutori Quale è il mio ruolo Quale situazione devo affrontare Quale richiesta mi viene effettuata Cosa faccio io di fronte

Dettagli

Campo d esperienza: IL SE E L ALTRO

Campo d esperienza: IL SE E L ALTRO Campo d esperienza: IL SE E L ALTRO 1. Il bambino sviluppa il senso dell identità personale, è consapevole delle proprie esigenze e dei propri sentimenti, sa controllarli ed esprimerli in modo adeguato

Dettagli

YouLove Educazione sessuale 2.0

YouLove Educazione sessuale 2.0 YouLove Educazione sessuale 2.0 IL NOSTRO TEAM Siamo quattro ragazze giovani e motivate con diverse tipologie di specializzazione, due psicologhe, una dottoressa in Servizi Sociali e una dottoressa in

Dettagli

Psicologia dell orientamento scolastico e professionale. Indice

Psicologia dell orientamento scolastico e professionale. Indice INSEGNAMENTO DI PSICOLOGIA DELL ORIENTAMENTO SCOLASTICO E PROFESSIONALE LEZIONE I ORIENTAMENTO E PSICOLOGIA PROF.SSA ANNAMARIA SCHIANO Indice 1 L orientamento: significato e tipologie ---------------------------------------------------------------

Dettagli

COACHING & COUNSELING, IDENTITA E DIFFERENZE.

COACHING & COUNSELING, IDENTITA E DIFFERENZE. COACHING & COUNSELING, IDENTITA E DIFFERENZE. A cura di: Domenico Nigro. Direttore didattico e trainer della Scuola IN Counseling. Consulente aziendale. Life e Business Coach. INDICE Cap.1: Coaching &

Dettagli

Come fare una scelta?

Come fare una scelta? Come fare una scelta? Don Alberto Abreu www.pietrscartata.com COME FARE UNA SCELTA? Osare scegliere Dio ha creato l uomo libero capace di decidere. In molti occasioni, senza renderci conto, effettuiamo

Dettagli

EDUCARE ALLA SESSUALITA E ALL AFFETTIVITA

EDUCARE ALLA SESSUALITA E ALL AFFETTIVITA EDUCARE ALLA SESSUALITA E ALL AFFETTIVITA Accompagnare i nostri figli nel cammino dell amore di Rosangela Carù QUALE EDUCAZIONE IN FAMIGLIA? Adolescenti Genitori- Educatori Educazione 1. CHI E L ADOLESCENTE?

Dettagli

Accogliere e trattenere i volontari in associazione. Daniela Caretto Lecce, 27-28 aprile

Accogliere e trattenere i volontari in associazione. Daniela Caretto Lecce, 27-28 aprile Accogliere e trattenere i volontari in associazione Daniela Caretto Lecce, 27-28 aprile Accoglienza Ogni volontario dovrebbe fin dal primo incontro con l associazione, potersi sentire accolto e a proprio

Dettagli

Progetto. Educazione alla salute e psicologia scolastica

Progetto. Educazione alla salute e psicologia scolastica Progetto Educazione alla salute e psicologia scolastica Il progetto di psicologia scolastica denominato Lo sportello delle domande viene attuato nella nostra scuola da sei anni. L educazione è certamente

Dettagli

Il counseling: uno strumento per il benessere organizzativo ELISABETTA GHEZZI

Il counseling: uno strumento per il benessere organizzativo ELISABETTA GHEZZI Il counseling: uno strumento per il benessere organizzativo ELISABETTA GHEZZI Non posso cambiare la direzione del vento, ma posso sistemare le vele in modo da poter raggiungere la mia destinazione IL COUNSELING

Dettagli

Apertura dello Sportello C.I.C. Referente scolastica-counselor prof.ssa Gerardina Gonnella

Apertura dello Sportello C.I.C. Referente scolastica-counselor prof.ssa Gerardina Gonnella Apertura dello Sportello C.I.C. Referente scolastica-counselor prof.ssa Gerardina Gonnella In una scuola che ormai è concepita come luogo non solo deputato alla trasmissione del sapere, ma anche connesso

Dettagli

Presentazione dei Progetti e dei Corsi di formazione realizzati per la Scuola Secondaria

Presentazione dei Progetti e dei Corsi di formazione realizzati per la Scuola Secondaria Presentazione dei Progetti e dei Corsi di formazione realizzati per la Scuola Secondaria RESPONSABILI DEI PROGETTI E DEI CORSI DI FORMAZIONE: dott.ssa Mena Caso (Psicologa, Psicoterapeuta) cell. 32081422223

Dettagli

PARTIAMO DA ALCUNE DOMANDE

PARTIAMO DA ALCUNE DOMANDE PARTIAMO DA ALCUNE DOMANDE Esiste l immagine del disabile intellettivo come persona adulta nella mia mente? Quali sono i maggiori ostacoli che i famigliari/ operatori incontrano nella costruzione di un

Dettagli

Ufficio Scolastico Regionale per l Abruzzo. Rapporto dal Questionari Studenti

Ufficio Scolastico Regionale per l Abruzzo. Rapporto dal Questionari Studenti Rapporto dal Questionari Studenti SCUOLA xxxxxxxxx Anno Scolastico 2014/15 Le Aree Indagate Il questionario studenti ha lo scopo di indagare alcuni aspetti considerati rilevanti per assicurare il benessere

Dettagli

I TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE RELATIVI ALL IRC NEI CAMPI DI ESPERIENZA.

I TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE RELATIVI ALL IRC NEI CAMPI DI ESPERIENZA. I TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE RELATIVI ALL IRC NEI CAMPI DI ESPERIENZA. (Cfr. Indicazioni nazionali per il curricolo Sc. Infanzia D.P.R. dell 11-02-2010) Il sé e l altro Le grandi domande,

Dettagli

MANIFESTARE RISULTATI ESTRATTO

MANIFESTARE RISULTATI ESTRATTO MANIFESTARE RISULTATI ESTRATTO Abbiamo pensato di proporti un breve, pratico ed utile estratto del Corso Manifestare Risultati. È la prima volta che condividiamo parte del materiale con chi ancora non

Dettagli

I MOMENTI DI CURA: SOLO SODDISFAZIONE DI BISOGNI DI ACCUDIMENTO FISICO?

I MOMENTI DI CURA: SOLO SODDISFAZIONE DI BISOGNI DI ACCUDIMENTO FISICO? I MOMENTI DI CURA: SOLO SODDISFAZIONE DI BISOGNI DI ACCUDIMENTO FISICO? Il Lavoro di cura fisica e psichica necessaria al benessere e alla crescita del bambino è parte integrante del Progetto Educativo

Dettagli

IL MANAGER COACH: MODA O REQUISITO DI EFFICACIA. Nelle organizzazioni la gestione e lo sviluppo dei collaboratori hanno una importanza fondamentale.

IL MANAGER COACH: MODA O REQUISITO DI EFFICACIA. Nelle organizzazioni la gestione e lo sviluppo dei collaboratori hanno una importanza fondamentale. IL MANAGER COACH: MODA O REQUISITO DI EFFICACIA Nelle organizzazioni la gestione e lo sviluppo dei collaboratori hanno una importanza fondamentale. Gestione e sviluppo richiedono oggi comportamenti diversi

Dettagli

La mediazione sociale di comunità

La mediazione sociale di comunità La mediazione sociale di comunità Percorso di formazione destinato agli operatori e alle operatrici del numero verde contro la tratta della Provincia di Milano Elvio Raffaello Martini Agosto 2008 MartiniAssociati

Dettagli

Scuola Triennale di Counseling Integrato. CORSO DI COUNSELING INTEGRATO STEP by STEP. Formazione teorico - pratica. Empowerment

Scuola Triennale di Counseling Integrato. CORSO DI COUNSELING INTEGRATO STEP by STEP. Formazione teorico - pratica. Empowerment Scuola Triennale di Counseling Integrato CORSO DI COUNSELING INTEGRATO STEP by STEP Formazione teorico - pratica Empowerment Più attenzione sulle risorse che sui problemi. Roma, 7 giugno 2017 www.felicianocrescenzi.com

Dettagli

The Leader. Scopri la tua tecnica nella vita. Solleverai qualsiasi peso. Emanuele Radice. Sviluppo personale - self Help

The Leader. Scopri la tua tecnica nella vita. Solleverai qualsiasi peso. Emanuele Radice. Sviluppo personale - self Help Scopri la tua tecnica nella vita. Solleverai qualsiasi peso. The Leader Sviluppo personale - self Help Permettimi di darti un consiglio: Scegli ora di essere tu il tuo LEADER SEMPRE! Sviluppo personale

Dettagli

ISTITUTO COMPRENSIVO 1 BOLOGNA

ISTITUTO COMPRENSIVO 1 BOLOGNA ISTITUTO COMPRENSIVO 1 BOLOGNA SCUOLA SECONDARIA DI I GRADO G. DOZZA n. di classi 18 n. alunni 458 di cui 116 stranieri ALUNNI CON CITTADINANZA NON ITALIANA Est Europa: 42 Estremo oriente:37 Maghreb: 19

Dettagli

PROPOSTA DI PACCHETTO DI ORIENTAMENTO

PROPOSTA DI PACCHETTO DI ORIENTAMENTO PROPOSTA DI PACCHETTO DI ORIENTAMENTO MOMENTI DI ORIENTAMENTO Obiettivi INDICE Bilancio delle Competenze e Consapevolezza delle Vocazioni...4 La Gestione del Cambiamento...4 Momenti e iniziative sul tema

Dettagli

Argomenti: - La consapevolezza di sés - Il concetto di sés - La stima di sés - Le influenze esterne

Argomenti: - La consapevolezza di sés - Il concetto di sés - La stima di sés - Le influenze esterne Lo sviluppo del sé MODULO 14 1. Individualità e identità di genere 2. Lo sviluppo del sé 3. Continuità e discontinuità Argomenti: - La consapevolezza di sés - Il concetto di sés - La stima di sés - Le

Dettagli

I libri di testo. Carlo Tarsitani

I libri di testo. Carlo Tarsitani I libri di testo Carlo Tarsitani Premessa Per accedere ai contenuti del sapere scientifico, ai vari livelli di istruzione, si usa comunemente anche un libro di testo. A partire dalla scuola primaria, tutti

Dettagli

LA SCUOLA DELL INFANZIA E LA SCUOLA DELL ACCOGLIENZA, DELLA RELAZIONE, DELLA CURA

LA SCUOLA DELL INFANZIA E LA SCUOLA DELL ACCOGLIENZA, DELLA RELAZIONE, DELLA CURA Mirella Pezzin - Marinella Roviglione LA SCUOLA DELL INFANZIA E LA SCUOLA DELL ACCOGLIENZA, DELLA RELAZIONE, DELLA CURA Nelle Indicazioni per il curricolo del 2007, alla sezione Centralità della persona

Dettagli

RUOLO CENTRALE DEL DS NELL ACCOGLIENZA DEGLI ALUNNI DISABILI COME SENSIBILIZZARE E RESPONSABILIZZARE I DIRIGENTI

RUOLO CENTRALE DEL DS NELL ACCOGLIENZA DEGLI ALUNNI DISABILI COME SENSIBILIZZARE E RESPONSABILIZZARE I DIRIGENTI INTEGRAZIONE, ORIENTAMENTO E BUONE PRASSI RUOLO CENTRALE DEL DS NELL ACCOGLIENZA DEGLI ALUNNI DISABILI COME SENSIBILIZZARE E RESPONSABILIZZARE I DIRIGENTI L iscrizione degli alunni con certificazione L.104

Dettagli

FARE O ESSERE VOLONTARI?

FARE O ESSERE VOLONTARI? Corso di formazione FARE O ESSERE VOLONTARI? Il volontariato come manifestazione dell essere e dell operare a favore dell altro Caritas Ambrosiana Salone Mons. Bicchierai via San Bernardino 4 20122 Milano

Dettagli

Scuola dell Infanzia Parrocchiale San Domenico Via C.P. Taverna n.6 20050 Canonica di Triuggio Tel.0362.997127 P.I. 00985860964

Scuola dell Infanzia Parrocchiale San Domenico Via C.P. Taverna n.6 20050 Canonica di Triuggio Tel.0362.997127 P.I. 00985860964 Pagina 1 di 7 PREMESSA E FINALITA La sezione primavera nasce, all interno della scuola dell Infanzia nel settembre 2007 come sperimentazione messa in atto dal Ministro Fioroni e continua fino ad oggi.

Dettagli

CORSO VENDITE LIVELLO BASE ESERCIZIO PER L ACQUISIZIONE DEI DATI

CORSO VENDITE LIVELLO BASE ESERCIZIO PER L ACQUISIZIONE DEI DATI CORSO VENDITE LIVELLO BASE ESERCIZIO PER L ACQUISIZIONE DEI DATI 1. Vai a visitare un cliente ma non lo chiudi nonostante tu gli abbia fatto una buona offerta. Che cosa fai? Ti consideri causa e guardi

Dettagli

LA TERAPIA DELLA RICONCILIAZIONE

LA TERAPIA DELLA RICONCILIAZIONE Premise 1 LA TERAPIA DELLA RICONCILIAZIONE Ci sono varie forme di riconciliazione, così come ci sono varie forme di terapia e varie forme di mediazione. Noi qui ci riferiamo alla riconciliazione con una

Dettagli

WORKSHOP FORMATIVO PER PSICOLOGI LO SPORTELLO DI ASCOLTO A SCUOLA Strumenti per lavorare come psicologo nella scuola 10/24 maggio 2013

WORKSHOP FORMATIVO PER PSICOLOGI LO SPORTELLO DI ASCOLTO A SCUOLA Strumenti per lavorare come psicologo nella scuola 10/24 maggio 2013 Centro di psicologia per la Famiglia Il Nido e il Volo Consulenza psicologica infanzia adolescenza e età edulta Via dei Furi, 43 Roma (M Porta Furba) WORKSHOP FORMATIVO PER PSICOLOGI LO SPORTELLO DI ASCOLTO

Dettagli

GIANLUIGI BALLARANI. I 10 Errori di Chi Non Riesce a Rendere Negli Esami Come Vorrebbe

GIANLUIGI BALLARANI. I 10 Errori di Chi Non Riesce a Rendere Negli Esami Come Vorrebbe GIANLUIGI BALLARANI I 10 Errori di Chi Non Riesce a Rendere Negli Esami Come Vorrebbe Individuarli e correggerli 1 di 6 Autore di Esami No Problem 1 Titolo I 10 Errori di Chi Non Riesce a Rendere Negli

Dettagli

CEREF - Centro Ricerca e Formazione Via Aspetti 38 35132 Padova - Italy e-mail: segreteria@ceref.it - sito: www.ceref.it

CEREF - Centro Ricerca e Formazione Via Aspetti 38 35132 Padova - Italy e-mail: segreteria@ceref.it - sito: www.ceref.it CEREF - Centro Ricerca e Formazione Via Aspetti 38 35132 Padova - Italy e-mail: segreteria@ceref.it - sito: www.ceref.it DAL CRITICHESE ALL ACCOGLIESE IMPARARE A PRENDERSI CURA DI SE PER MIGLIORARE L AUTOSTIMA

Dettagli

A.D.H.D. DISTURBO DA DEFICIT DELL ATTENZIONE E DELL IPERATTIVITA Negli ultimi anni, con una frequenza superiore rispetto al passato, si sente parlare di bambini e adolescenti iperattivi o con problemi

Dettagli

Giuseppe Cisari Professional coach

Giuseppe Cisari Professional coach Il coaching. Dopo quarant anni di lavoro nel settore commerciale, potrei dirmi soddisfatto del percorso professionale e dedicarmi ad altro, al mio tempo libero, ai miei interessi. Non fosse stato il destino,

Dettagli

DALLA TESTA AI PIEDI

DALLA TESTA AI PIEDI PROGETTO EDUCATIVO DIDATTICO ANNUALE SCUOLA DELL INFANZIA A. MAGNANI BALIGNANO DALLA TESTA AI PIEDI ALLA SCOPERTA DEL NOSTRO CORPO Anno scolastico 2013-14 MOTIVAZIONI Il corpo è il principale strumento

Dettagli

Formazione genitori. I percorsi

Formazione genitori. I percorsi Formazione genitori Sappiamo che spesso è difficile trovare un po di tempo per pensare a come siamo genitori e dedicarci alla nostra formazione di educatori, sappiamo però anche quanto sia importante ritagliarsi

Dettagli

SCUOLA PRIMARIA E SECONDARIA METODO DI STUDIO

SCUOLA PRIMARIA E SECONDARIA METODO DI STUDIO SCUOLA PRIMARIA E SECONDARIA METODO DI STUDIO Quotidianamente gli insegnanti operano per fornire ai propri studenti strumenti e strategie per acquisire un efficace metodo di studio al fine di aiutarli

Dettagli

Lezione n 2 L educazione come atto ermeneutico (2)

Lezione n 2 L educazione come atto ermeneutico (2) Lezione n 2 L educazione come atto ermeneutico (2) Riprendiamo l analisi interrotta nel corso della precedente lezione b) struttura dialogica del fatto educativo Per rispondere a criteri ermenutici, l

Dettagli

PROGETTO DI PRATICA PSICOMOTORIA

PROGETTO DI PRATICA PSICOMOTORIA PROGETTO DI PRATICA PSICOMOTORIA EDUCATIVO-PREVENTIVA anno scolastico 2012/2013 Scuola dell Infanzia Don Antonio Dalla Croce Monteforte d Alpone a cura di: Sara Franchi PREMESSA La proposta di questo progetto

Dettagli

ALICE NEL PAESE DELLE MERAVIGLIE. Questionario Utenti Input

ALICE NEL PAESE DELLE MERAVIGLIE. Questionario Utenti Input ALICE NEL PAESE DELLE MERAVIGLIE Questionario Utenti Input Finalità 1. Promuovere lo sviluppo personale durante il percorso scolastico Per cominciare, abbiamo bisogno di alcuni tuoi dati personali e dell

Dettagli

Progetto. a cura di. Massimo Merulla

Progetto. a cura di. Massimo Merulla Progetto Poesia Educativa per Figli e Genitori Ri Conoscersi attraverso l espressione poetica Corso Intensivo di Scrittura Poetica Creativa a cura di Massimo Merulla I Introduzione Questo corso è il risultato

Dettagli

ASLTO1 DIPARTIMENTO MATERNO INFANTILE

ASLTO1 DIPARTIMENTO MATERNO INFANTILE 29 MA COME NASCONO I BAMBINI? progetto affettività e sessualità rivolto agli insegnanti delle scuole primarie Questo intervento è proposto alle scuole del territorio della ASL TO1 (circoscrizioni 1,2,3,8,9,10)

Dettagli

EDUCAZIONE ALLA LEGALITÀ a.s. 2013/2014

EDUCAZIONE ALLA LEGALITÀ a.s. 2013/2014 questionario di gradimento PROGETTO ESSERE&BENESSERE: EDUCAZIONE ALLA LEGALITÀ a.s. 2013/2014 classi prime e seconde - Scuola Secondaria di I grado di Lavagno CLASSI PRIME Mi sono piaciute perché erano

Dettagli

PROPOSTE. FORMATIVE per la SCUOLA. dell INFANZIA. Proposte ideate da CRISTINA GRAFFEO e PAOLA PECORARI Anno 2014-15

PROPOSTE. FORMATIVE per la SCUOLA. dell INFANZIA. Proposte ideate da CRISTINA GRAFFEO e PAOLA PECORARI Anno 2014-15 PROPOSTE FORMATIVE per la SCUOLA dell INFANZIA Proposte ideate da CRISTINA GRAFFEO e PAOLA PECORARI Anno 2014-15 GIOCANDO CON LE EMOZIONI Sostenere e aiutare i bambini ad ascoltare le proprie emozioni

Dettagli

IO, CITTADINO DEL MONDO

IO, CITTADINO DEL MONDO Scuola dell Infanzia S.Giuseppe via Emaldi13, Lugo (RA) IO, CITTADINO DEL MONDO VIAGGIARE E UN AVVENTURA FANTASTICA A.S. 2013 / 2014 INTRODUZIONE Quest anno si parte per un viaggio di gruppo tra le culture

Dettagli

PROGETTARE PER COMPETENZE

PROGETTARE PER COMPETENZE Il nostro curricolo: verticale,integrato,unitario 1 ISTITUTO COMPRENSIVO PASCOLI CRISPI MESSINA Misure di accompagnamento Indicazioni Nazionali Annualità 2014-15 Progetto Formativo Nazionale: Rafforzamento

Dettagli

Servizi di psicologia per la famiglia, per i genitori e i figli

Servizi di psicologia per la famiglia, per i genitori e i figli www.centroap.it Servizi di psicologia per la famiglia, per i genitori e i figli TEST DI RIUSCITA SCOLASTICA PER LA SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO svolto sul sito del Centro AP www.orientastudenti.it

Dettagli

Accettazione della malattia diabetica e la famiglia. Dott.ssa Annalisa Tintori Psicologa

Accettazione della malattia diabetica e la famiglia. Dott.ssa Annalisa Tintori Psicologa Accettazione della malattia diabetica e la famiglia Dott.ssa Annalisa Tintori Psicologa Malattia cronica Condizione patologica che dura tutta la vita Medico deviazione da una norma biologica. Oggettività

Dettagli

Incontriamoci a scuola

Incontriamoci a scuola a.s. 2014-2015 I. C. via Ferraironi Roma PROGETTO DI PSICOLOGIA SCOLASTICA Incontriamoci a scuola progetto vincitore bando Regione Lazio Promozione di nuove frontiere per l integrazione sociale Premessa

Dettagli

IL CURRICOLO DI SCUOLA ARTE E IMMAGINE

IL CURRICOLO DI SCUOLA ARTE E IMMAGINE IL CURRICOLO DI SCUOLA ARTE E IMMAGINE SCUOLA DELL INFANZIA CAMPI DI ESPERIENZA - IMMAGINI.SUONI, COLORI SCUOLAPRIMARIA DISCIPLINE: - ARTE E IMMAGINE SCUOLA SECONDARIA I GRADO DISCIPLINE: - ARTE E IMMAGINE

Dettagli

Il mondo dell affettività e della sessualità. Per genitori e ragazzi

Il mondo dell affettività e della sessualità. Per genitori e ragazzi Il mondo dell affettività e della sessualità Per genitori e ragazzi Monica Crivelli IL MONDO DELL AFFETTIVITÀ E DELLA SESSUALITÀ Per genitori e ragazzi Manuale www.booksprintedizioni.it Copyright 2015

Dettagli

Rapporto dal Questionari Insegnanti

Rapporto dal Questionari Insegnanti Rapporto dal Questionari Insegnanti SCUOLA CHIC81400N N. Docenti che hanno compilato il questionario: 60 Anno Scolastico 2014/15 Le Aree Indagate Il Questionario Insegnanti ha l obiettivo di rilevare la

Dettagli

La mia autostima. Edizioni Erickson. Deborah Plummer. Dario Ianes Centro Studi Erickson Università di Bolzano www.darioianes.it

La mia autostima. Edizioni Erickson. Deborah Plummer. Dario Ianes Centro Studi Erickson Università di Bolzano www.darioianes.it Edizioni Erickson La mia autostima Dario Ianes Centro Studi Erickson Università di Bolzano www.darioianes.it Deborah Plummer Introduzione L immaginazione come strumento per il cambiamento Imagework: un

Dettagli

PROGETTO di INSERIMENTO e ACCOGLIENZA

PROGETTO di INSERIMENTO e ACCOGLIENZA PROGETTO di INSERIMENTO e ACCOGLIENZA INSEGNANTI DI RIFERIMENTO: Scainelli Stefania e Pallotti Alessandra PREMESSA - L INGRESSO ALLA SCUOLA DELL INFANZIA. L ingresso alla Scuola dell Infanzia è una tappa

Dettagli

DISLESSIA ED ADOLESCENZA: ASPETTI PSICOLOGICI ED EMOTIVI

DISLESSIA ED ADOLESCENZA: ASPETTI PSICOLOGICI ED EMOTIVI GIORNATE DI SUPPORTO ALLA FORMAZIONE DEI REFERENTI PER LA DISLESSIA DELLA LOMBARDIA 22 Aprile 2008 DISLESSIA ED ADOLESCENZA: ASPETTI PSICOLOGICI ED EMOTIVI Rosy Tavazzani Montani PERCHE L INSEGNANTE DOVREBBE

Dettagli

SEMPLICI INDICAZIONI PER CAPIRE MEGLIO LA REALTÀ AZIENDALE

SEMPLICI INDICAZIONI PER CAPIRE MEGLIO LA REALTÀ AZIENDALE Nome........ Classe. SEMPLICI INDICAZIONI PER CAPIRE MEGLIO LA REALTÀ AZIENDALE Perché perché Ci sono tanti buoni motivi per impegnarsi nello stage? Individua 3 buoni motivi per cui ritieni che valga la

Dettagli

Insegna al tuo bambino la Regola del Quinonsitocca.

Insegna al tuo bambino la Regola del Quinonsitocca. 1. Insegna al tuo bambino la Regola del Quinonsitocca. Circa un bambino su cinque è vittima di varie forme di abuso o di violenza sessuale. Non permettere che accada al tuo bambino. Insegna al tuo bambino

Dettagli

NUOVI APPROCCI PER UN MANAGER ALLENATORE : IL PROCESSO DI COACHING

NUOVI APPROCCI PER UN MANAGER ALLENATORE : IL PROCESSO DI COACHING gno Inserto di Missione Impresa dedicato allo sviluppo pratico di progetti finalizzati ad aumentare la competitività delle imprese. NUOVI APPROCCI PER UN MANAGER ALLENATORE : IL PROCESSO DI COACHING COSA

Dettagli

Doveri della famiglia

Doveri della famiglia MINISTERO DELL ISTRUZIONE,UNIVERSITA E RICERCA Via Figurella, 27 Catona 89135 Reggio di Calabria (RC) Telefax 0965302500-0965600920 C.F. 92081350800 C.M. RCIC868003 PEC rcic868003@pec.istruzione.it A.S.

Dettagli

Alternanza scuola e lavoro al Vittorio Veneto un ponte verso il futuro

Alternanza scuola e lavoro al Vittorio Veneto un ponte verso il futuro Alternanza scuola e lavoro al Vittorio Veneto un ponte verso il futuro 1 Laboratorio della conoscenza: scuola e lavoro due culture a confronto per la formazione 14 Novembre 2015 Alternanza scuola e lavoro

Dettagli

-Dipartimento Scuole-

-Dipartimento Scuole- CONSULTORIO AUGUSTA PINI -Dipartimento Scuole- 1 SERVIZI e PROGETTI ATTIVATI NELL ANNO 2012/2013 NELLE SCUOLE D INFANZIA DI BOLOGNA. RELAZIONE PER L ISTRUTTORIA PUBBLICA SUL TEMA I servizi educativi e

Dettagli

MANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 6

MANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 6 MANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 6 INDICE GESTIONE DELLE RISORSE Messa a disposizione delle risorse Competenza, consapevolezza, addestramento Infrastrutture Ambiente di lavoro MANUALE DELLA QUALITÀ Pag.

Dettagli

L intelligenza numerica

L intelligenza numerica L intelligenza numerica Consiste nel pensare il mondo in termini di quantità. Ha una forte base biologica, sia gli animali che i bambini molto piccoli sanno distinguere poco e molto. È potentissima e può

Dettagli

CIRCOLO DIDATTICO DI SAN MARINO Anno Scolastico 2013/2014

CIRCOLO DIDATTICO DI SAN MARINO Anno Scolastico 2013/2014 CIRCOLO DIDATTICO DI SAN MARINO Anno Scolastico 2013/2014 RICERCA-AZIONE Insegnare per competenze: Lo sviluppo dei processi cognitivi Scuola Elementare Fiorentino DESCRIZIONE DELL ESPERIENZA Docente: Rosa

Dettagli

Educazione alla Salute Alimentazione e Movimento nella Scuola Primaria: Misurare il cambiamento

Educazione alla Salute Alimentazione e Movimento nella Scuola Primaria: Misurare il cambiamento Protocollo n. 26/DDA/2012 Oggetto: progettualità per la valutazione, formazione, educazione alimentare e motoria Educazione alla Salute Alimentazione e Movimento nella Scuola Primaria: Misurare il cambiamento

Dettagli

DISTRETTO SOCIO - SANITARIO N. 45

DISTRETTO SOCIO - SANITARIO N. 45 DISTRETTO SOCIO - SANITARIO N. 45 1. NUMERO AZIONE 10 2. TITOLO AZIONE VINCERE LE DIPENDENZE SI PUO 3. DESCRIZIONE DELLE ATTIVITÀ Descrivere sinteticamente le attività che si intendono realizzare all interno

Dettagli

DOTT.SSA VALENTINA BIMBI PSICOLOGA - PSICOTERAPEUTA COGNITIVO COMPORTAMENTALE TERAPEUTA EMDR REFERENTE GRUPPO MIP CREMONA

DOTT.SSA VALENTINA BIMBI PSICOLOGA - PSICOTERAPEUTA COGNITIVO COMPORTAMENTALE TERAPEUTA EMDR REFERENTE GRUPPO MIP CREMONA DOTT.SSA VALENTINA BIMBI PSICOLOGA - PSICOTERAPEUTA COGNITIVO COMPORTAMENTALE TERAPEUTA EMDR REFERENTE GRUPPO MIP CREMONA ASSERTIVITA ETIMOLOGIA: Assertività deriva dal latino assèrere. Il significato

Dettagli

IL COLORE DELLE EMOZIONI

IL COLORE DELLE EMOZIONI LABORATORIO ESPRESSIVO IL COLORE DELLE EMOZIONI I bambini lo dicono con il colore PREMESSA Il ruolo che ha l adulto nello sviluppo affettivo di un bambino è determinante; il suo atteggiamento, le sue aspettative,

Dettagli

Consulenza e sostegno psicologico e scolastico

Consulenza e sostegno psicologico e scolastico Consulenza e sostegno psicologico e scolastico abaco consulenza e sostegno psicologico e scolastico abaco individua il problema ed aiuta lo studente a superarlo con metodo, organizzazione, supporto tecnico

Dettagli

Manifesto TIDE per un Educazione allo Sviluppo accessibile

Manifesto TIDE per un Educazione allo Sviluppo accessibile Manifesto TIDE per un Educazione allo Sviluppo accessibile Pagina 2 Contenuto Il progetto TIDE...4 Il manifesto TIDE...6 La nostra Dichiarazione...8 Conclusioni...12 Pagina 3 Il progetto TIDE Verso un

Dettagli

Nozioni generali. Principali forme di trattamento

Nozioni generali. Principali forme di trattamento tano essere di vitale importanza per il benessere psicofisico del paziente, pertanto vale sempre la pena impegnarsi, anche quando la sindrome non venga diagnosticata subito dopo la nascita. Principali

Dettagli

AUTOSTIMA QUESTA CHIMERA SCONOSCIUTA LUCIA TODARO, PSICOPEDAGOGISTA

AUTOSTIMA QUESTA CHIMERA SCONOSCIUTA LUCIA TODARO, PSICOPEDAGOGISTA AUTOSTIMA QUESTA CHIMERA SCONOSCIUTA Autostima = giudizio che ognuno dà del proprio valore ( dipende sia da fattori interni che esterni ) EricKson: la stima di sé deve venire da dentro, dal nocciolo di

Dettagli

PREMESSA Continuità curricolare Continuità metodologica

PREMESSA Continuità curricolare Continuità metodologica PREMESSA Il progetto continuità, nasce dall esigenza di garantire al bambinoalunno un percorso formativo organico e completo, che miri a promuovere uno sviluppo articolato e multidimensionale del soggetto,

Dettagli

L USO DELLA PNL IN AZIENDA: COME, QUANDO E PERCHE

L USO DELLA PNL IN AZIENDA: COME, QUANDO E PERCHE L USO DELLA PNL IN AZIENDA: COME, QUANDO E PERCHE LA SCIENZA Se si cerca programmazione neurolinguistica O PNL si hanno questi risultati ( tantissimi ) Definire la PNL, Programmazione Neuro Linguistica

Dettagli

LINGUA INGLESE DALLE INDICAZIONI NAZIONALI

LINGUA INGLESE DALLE INDICAZIONI NAZIONALI LINGUA INGLESE DALLE INDICAZIONI NAZIONALI L apprendimento della lingua inglese e di una seconda lingua comunitaria, oltre alla lingua materna e di scolarizzazione, permette all alunno di sviluppare una

Dettagli

L ASSEMBLEA LEGISLATIVA DELLE MARCHE

L ASSEMBLEA LEGISLATIVA DELLE MARCHE Mozione n. 684 presentata in data 3 giugno 2014 a iniziativa dei Consiglieri Busilacchi, D'Anna, Camela, Comi, Bugaro, Perazzoli, Pieroni, Badiali, Eusebi, Foschi, Natali Progetto di Parent Training L

Dettagli