Il progetto vuole essere una risposta concreta delle Istituzioni Scolastiche e del territorio alle richieste legislative degli ultimi anni.
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- Giada Piccinini
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1 DSA 2 il progetto distrettuale Istituti Comprensivi di Castellarano, Casalgrande, Rubiera, Baiso Viano, Scandiano Boiardo,Scandiano Spallanzani ( R.E) Istituto Superiore Gobetti di Scandiano Progetto Crescere ( Reggio Emilia) Asl di Scandiano / Reggio Emilia Progetto DSA Progetto di sensibilizzazione, prevenzione, formazione e intervento relativo ai Disturbi Specifici di Apprendimento in un ottica inclusiva Introduzione Il Progetto di sensibilizzazione, prevenzione, formazione e intervento relativo ai Disturbi Specifici di Apprendimento nasce nell anno scolastico 2009/2010 nell ambito del Tavolo Distrettuale dei comuni di Scandiano, Casalgrande, Baiso, Rubiera, Viano e Castellarano a cui partecipano le Istituzioni Scolastiche, i pedagogisti dei Comuni, il Servizio di Neuropsichiatria Infantile e Adolescenza (NPIA) dell AUSL di Reggio Emilia, Distretto di Scandiano, e la Cooperativa L Arcobaleno Servizi, oggi Progetto Crescere, di Reggio Emilia. Il progetto vuole essere una risposta concreta delle Istituzioni Scolastiche e del territorio alle richieste legislative degli ultimi anni. Nello specifico, gli obiettivi e le azioni sono coerenti con quanto richiesto alle Istituzioni Scolastiche dalla Legge 8 ottobre 2010, n. 170, dalle successive Linee Guida per il diritto allo studio degli alunni e degli studenti con DSA, dalle Indicazioni nazionali per il curriculo della scuola d infanzia e del primo ciclo di istruzione (2012). Finalità del progetto Il Progetto è finalizzato a sperimentare azioni di sensibilizzazione, prevenzione, formazione e intervento didattico nei contesti scolastici relativamente ai Disturbi Specifici dell Apprendimento (DSA) per quanto concerne prevalentemente i processi di letto-scrittura (in una prima fase) e di calcolo (a partire dall anno scolastico 2014/15). Obiettivi specifici OB.1 SENSIBILIZZAZIONE ( Conoscere per comprendere ) 1) Sensibilizzare il contesto scolastico e le famiglie sul tema dei DSA 2) Costruire un linguaggio condiviso e un rapporto di fiducia tra scuola e famiglia : conoscere i DSA (le caratteristiche); conoscere i riferimenti legislativi per la tutela dei DSA: conoscere le funzioni esercitate all interno della scuola da famiglia, dirigente, funzione obiettivo, docenti in merito al tema dei DSA. OB 2. PREVENZIONE ( Riconoscere precocemente ) 3) Individuare gli indicatori di rischio sensibili (scuola d infanzia); 4) Individuare i segnali di difficoltà specifica nella scuola primaria; 5) Riconoscere precocemente i DSA.
2 OB. 3 FORMAZIONE ( Dal sapere al saper fare ) Attivare un percorso formativo rivolto al corpo docente dalla scuola d infanzia alla scuola secondaria di secondo grado, relativo ai DSA, al fine di: 1. Creare una rete di docenti competenti in termini di capacità di osservazione precoce dei segnali di rischio e difficoltà (si veda OB.2), intervento, sostegno. 2. Fornire metodologie e strategie didattiche innovative al fine di favorire l apprendimento di tutti gli alunni. Il percorso formativo vuole favorire un processo di empowerment degli insegnanti: insegnanti formati significa insegnanti più consapevoli e più competenti. OB 4 INTERVENTO ( la didattica inclusiva ) 1. Compiere osservazioni adeguate alla scuola d infanzia al fine di individuare gli indicatori di rischio 2. Mettere a punto uno screening attendibile nelle classi I della primaria 3. Mettere in atto Interventi didattici mirati e specifici 4. Monitorare le situazioni di criticità nelle classi II della primaria 5. Mettere in atto strategie didattiche opportune per favorire l apprendimento di tutti gli alunni 6. Mettere in atto strategie compensative e dispensative multimediali e non, per i DSA. 7. Creare un luogo di condivisione e scambio tra famiglie di storie personali (empowerment delle famiglie) 8. Dare sostegno e strategie alle famiglie coinvolte: favorire il dialogo e superare la conflittualità con i propri figli 9. Sostenere i ragazzi grazie a un percorso di autoconsapevolezza e formazione specifico per l uso degli strumenti e delle strategie (conosco come funziono, funziono meglio) (empowerment degli alunni) Caratteristiche peculiari del progetto Il progetto è un progetto di Comunità Come per altre progettualità in essere, si è scelto di coinvolgere la Comunità, il territorio di appartenenza della scuola, creando un linguaggio condiviso tra scuola, Comune, Ausl, terzo settore al fine di mettere in sinergia le azioni di pertinenza specifica della scuola con gli altri attori coinvolti nei processi diagnostici (ausl e privato) e nei servizi di supporto (psicologi dello sportello psicopedagogico scolastico). Il progetto è su base pluriennale È stato sviluppato, approvato e attivato un progetto di durata pluriennale a partire dall anno scolastico 2009/10 La scelta di un progetto pluriennale è stata determinata dalla volontà di formare in prospettiva longitudinale tutto il personale docente degli istituti scolastici coinvolti, oltre che assicurare annualmente anche ai docenti di nuovo inserimento la formazione necessaria e la conoscenza del progetto attivo. Il progetto ha una continuità verticale Il progetto coinvolge tutte le scuole dei comuni di Scandiano, Casalgrande, Baiso, Rubiera, Viano e Castellarano, dalle scuole d infanzia (comunali, statali e FISM) fino alle scuole secondarie di secondo grado. Questo favorisce anche la continuità nelle annualità di passaggio tra ordini diversi. Il progetto coinvolge il sistema alunno (scuola, famiglia) Il progetto ha azioni sinergiche rivolte ai Dirigenti, alle funzioni obiettivo, ai docenti, agli alunni DSA, agli alunni delle classi, ai genitori. Il progetto si basa sul principio dell empowerment
3 I soggetti coinvolti sono chiamati a diventare soggetti attivi. Gli esperti coinvolti hanno il compito di favorire un processo di crescita interna alla scuola, sempre più in grado di esercitare autonomie significative. AZIONI RIVOLTE ALLA COMUNITA EDUCATIVA Ordine di scuola Azioni Contenuti Tutti gli ordini Sensibilizzazione: TAVOLO DI PROGETTAZIONE DISTRETTUALE (Dirigenti, Funzioni obiettivo, Pedagogisti delle scuole d infanzia, Formatori dell Ausl e della cooperativa Progetto Crescere Definizione delle tappe progettuali Definizione dei contenuti (sul piano della sensibilizzazione, prevenzione, identificazione, intervento didattico) Tutti gli ordini Monitoraggio periodico e verifiche annuali Ogni anno i contenuti sono stati revisionati alla luce dei riscontri avuti dagli insegnanti tramite questionari, focus gruppo, gruppi di lavoro. I contenuti sono stati annualmente ampliati. AZIONI RIVOLTE AI DOCENTI Alla scuola d infanzia si è scelto di attivare un percorso formativo rivolto ai docenti. I temi al centro della formazione sono principalmente: indici di rischio linguaggio, metalinguaggio attenzione visiva (argomento introdotto nell annualità a seguito del seminario con il dott. Facoetti Università di Padova) Scuole d infanzia Azioni Ambiti e Argomenti trattati Sezioni 3 5 anni Formazione docenti Lo sviluppo tipico del linguaggio Come riconoscere e prevenire i disturbi di linguaggio Sezioni 5 anni Formazione docenti Metalinguaggio : come elicitare le abilità pre scolari necessarie all'acquisizione della letto scrittura, attraverso giochi di manipolazione delle parole (competenze meta fonologiche) Attenzione : come attivare l attenzione Indicatori di rischio Alla scuola primaria si è scelto di attivare un percorso formativo per gli insegnanti differenziato per classi di appartenenza. Nelle classi I il tema conduttore è: l insegnamento e l apprendimento della letto-scrittura.
4 L obiettivo è adottare negli istituti un metodo di insegnamento univoco, il migliore possibile anche nel rispetto delle ricerche riportate dalla letteratura più recente. Nelle classi II: lettura, comprensione e dettato ortografico L obiettivo è favorire la comprensione del testo, nonostante le difficoltà di lettura possibili, introducendo strategie e metodologie di apprendimento favorevoli per tutti gli alunni. Negli anni è stata aggiunta la valutazione della correttezza ortografica tramite il dettato. Nelle classi III-IV-V: diagnosi e stesura del Piano Didattico Personalizzato strategie e strumenti per lo studio In relazione anche a quanto definito anche dalle Raccomandazioni cliniche sui DSA viene introdotto il tema di come tradurre un documento clinico in un documento didattico pedagogico. Inoltre vengono presentati i vari strumenti abilitativi e compensativi adatti a favorire l apprendimento dei DSA. In parallelo, sono sviluppate delle azioni di screening nelle classi I e II. ALUNNI COINVOLTI DAL 2009/2010
5 Scuola primaria Azioni Argomenti Classe I Formazione docenti Definizione del periodo di alfabetizzazione Informazioni sullo sviluppo della letto scrittura strategie per pianificare l'insegnamento della letto scrittura secondo principi di semplicità, trasparenza, linearità utilizzando il metodo sillabico (coerenza con le Linee Guida) Somministrazione di prove Lettura scrittura ( dettato di parole) standardizzate ( lettura e scrittura) ad opera degli insegnanti Periodo: Gennaio Correzione quantitativa e qualitativa, analisi, valutazione dei dati. Restituzione dei risultati agli insegnanti ad opera di esperti (Asl Scandiano e Progetto Crescere Cooperativa sociale) Retest Periodo: Maggio Fine ultimo: consigli e strategie per il miglioramento prestazionale dei bambini; attivazione di opportune attività di stimolazione e potenziamento Periodi : gennaio e maggio Lettura scrittura ( dettato di parole) Classi II Azioni Argomenti Formazione docenti Strategie meta cognitive per stimolare e favorire la comprensione di un testo scritto Osservazioni degli apprendimenti attraverso strumenti standardizzati (ad opera degli insegnanti). Comprensione testo scritto Dettato ortografico Lettura Correzione quantitativa e qualitativa, analisi, valutazione dei dati. Restituzione dei risultati agli insegnanti ad opera di esperti (Asl Scandiano e Progetto Crescere Cooperativa sociale) Fine ultimo: consigli e strategie per il miglioramento di tale abilità Periodi: novembre e maggio
6 Classi III IV V Azioni Argomenti Formazione docenti Nei diversi anni sono state affrontate le seguenti tematiche: Lettura della diagnosi Compilazione Pdp Strumenti compensativi e dispensativi Relazione con la famiglia Aspetti psicologici Metodo di studio Mappe concettuali e schemi Attenzione in classe Scuola secondaria di I grado Azioni Argomenti Formazione docenti per ambiti disciplinari Nei diversi anni sono state affrontate le seguenti tematiche: lettura della diagnosi Compilazione Pdp Strumenti compensativi e dispensativi Relazione con la famiglia Aspetti psicologici Metodo di studio applicato alla didattica Mappe concettuali e schemi Insegnamento della Matematica Insegnamento della lingua straniera E stato considerato di primaria importanza coinvolgere anche le famiglie dei DSA, riservando loro un percorso informativo-formativo, in parte, svolto direttamente con i propri figli. Come esplicitato nelle Raccomandazioni cliniche sui DSA occorre costruire una concezione culturale condivisa tra scuola, servizi sanitari e famiglia. Perché questo possa avvenire occorre che la famiglia sia informata e formata. La formazione verte su: aspetti giuridici; componente psicologica; compiti della scuola
7 AZIONI RIVOLTE ALLE FAMIGLIE Genitori scuola primaria e secondaria Azioni Argomenti Incontri di confronto e scambio guidati da un esperto. 2 volte per anno scolastico Nel corso degli anni le famiglie hanno costituito un gruppo di confronto in merito a diverse tematiche: come gestire i compiti a casa aspetti psicologici del proprio figlio con dsa il rapporto con la scuola e con i docenti utilizzare gli strumenti compensativi e dispensativi suggeriti L alunno con DSA è al centro delle azioni che lo riguardano. Non le subisce ma vi partecipa a pieno titolo. Perché questo possa essere reale sono stati previsti gruppi di confronto, mediati da una psicologa e incontri con dislessici giovani-adulti. AZIONI RIVOLTE AGLI ALUNNI Alunni IV V scuola primaria e scuola secondaria Alunni II III scuola secondaria di I grado Alunni II III scuola secondaria di I grado Azioni Training (Vd. Anche AZIONI CONGIUNTE FAMIGLIE E ALUNNI) Gruppi di confronto tra alunni guidati da una psicologa. In questo anno scolastico è previsto un incontro con un dislessico adulto Argomenti Avvio all uso degli strumenti compensativi Percorso di consapevolezza delle proprie difficoltà Percorso di orientamento per la scelta della scuola superiore AZIONI CONGIUNTE FAMIGLIE e ALUNNI Nell ambito degli incontri rivolti all uso degli strumenti compensativi, un incontro è strutturato in forma congiunta tra genitori e figli. In tale occasione i ragazzi spiegano ai propri genitori ciò che hanno appreso durate gli incontri di training riportando le competenze acquisite e favorendo lo scambio di conoscenze intergenerazionali. I genitori apprendono gli strumenti utili ai propri figli, i figli dimostrano le proprie competenze.
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