Sez. Nuotando Diversamente... AL CENTRO DEL NOSTRO LAVORO: IL NOSTRO UTENTE

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1 Sez. Nuotando Diversamente... AL CENTRO DEL NOSTRO LAVORO: IL NOSTRO UTENTE Progetto: Corsi di nuoto presso le Piscine: - Conelli Mondini c/o Centro Sportivo di Casate (Como) - Sinigaglia Como - Olimpionica di Muggiò (Como) > per soggetti Diversamente Abili,,, Collaborazione: Ice Club Como settore nuoto Como Servizi Urbani S.p.A. Federazione Italiana Nuoto (Scuola Nuoto Federale) Comitato Italiano Paralimpico (DIP. 2 Nuoto)

2 ICE CLUB COMO La Storia: L Ice Club Como sezione nuoto nasce nel 1975 come emissione dell Ente gestore del centro Sportivo di Casate (Como). Viene fondata da un gruppo di genitori sostenuti dal Cav. Onofrio Gangemi (Direttore del Centro) e da Antonio Conelli (primo Direttore della Piscina), olimpionico ad Amsterdam nel 1928 e da poco scomparso. Nei suoi trent anni di vita il Club ha visto avvicendarsi alla guida presidenti come Claudio Novati, Guido Galli (padre dell attuale allenatore Marco), Umberto Dal Pont, Dario Bigio, Tiziano Roncoroni, fino all attuale Augusta Nava. Fra i tecnici dell Ice Club annoveriamo Fulvio Imperiali (dal 1975 al 1995) e Marco Galli (dal 1995 ad oggi) supportati da Marcello Firmo, Chiara Mascetti, Verika Scorza. Atleti come barbara Caprani, Annamaria Ferrara, le sorelle Chiesa, Simona Dal Pont e tanti altri hanno arricchito la Società con 34 Titoli Italiani Giovanili cui vanno ad aggiungersi due medaglie ai Campionati Europei Juniores: nel 1985 a Ginevra Annamaria Ferrara argento nei 100 delfino e nel 1990 a Dunkerque bronzo di Simona Dal Pont nei 400 misti. Quest ultima ha detenuto il Record Italiano Juniores sulla distanza per 5 anni. La stagione agonistica 2007/2008 ha visto novità di rilievo con l affiliazione al CIP (Comitato Italiano Paralimpico) con un nutrito gruppo di diversamente abili, attività diretta dal Tecnico responsabile del settore Bruno Frangi e la nascita della Scuola Tuffi con il progetto agonismo. In questa stagione (2008/2009) la Società annovera tra le sue file 150 atleti (Preagonismo, Propaganda, Master, Tuffi e Diversamente Abili), mentre per i 100 atleti Esordienti e di categoria l Ice Club ha avviato un rapporto di collaborazione rispettivamente con le Società sportive Como Nuoto e Nuotatori Milanesi. Dal 2006 la Società collabora con la Como Servizi Urbani gestendo le scuole nuoto delle Piscine: Conelli Mondini (Centro Sportivo Casate) e Sinigaglia con ben 2500 allievi che nuotato sotto i validi Istruttori dell Ice Club Como Nasce Ice Club Como Sezione Nuotando Diversamente In collaborazione con la Como Servizi Urbani, nasce l idea di intraprendere un protocollo d intesa con il Comitato Italiano Paralimpico e la Federazione Italiana Nuoto, per inserire nei corsi collettivi ragazzi con disabilità fisica e psichica. L idea di uniformarsi anche in Lombardia ai recenti protocolli d intesa tra FIN e CIP è sulla convinzione che la persona con disabilità è una risorsa sulla quale la collettività deve investire, per un suo pieno recupero sul piano del lavoro, del tempo libero, dei rapporti e delle relazioni interpersonali. Le varie richieste dei genitori della nostra città, ha scaturito la decisione univoca di intraprendere questa strada maestra la quale permetterà con corsi mirati e perfezionali, all inserimento dell allievo/a diversamente abile nei corsi collettivi o intraprendere una carriera sportiva. Obbiettivi: Gli obbiettivi principali della Società sono quelli di consentire, agli utenti o agli atleti, il raggiungimento dell autonomia personale e l aumento dell autostima. Autonomia interpretata in modo ampio, non solo quella acquatica, ma anche funzionale; dalla preparazione della borsa, alla gestione degli spogliatoi all entrata ed uscita dall acqua, fino al la perfetta integrazione sociale e sportiva. Questi obbiettivi si raggiungono attraverso l acquisizione di una disciplina (in questo caso il nuoto essendo arbitrario e modulabile per definizione) dando a questi futuri atleti speciali la possibilità di partecipare a delle vere e proprie competizioni, imparando il rispetto delle regole sportive e sociali. Obbiettivo Campionati Italiani e Paraolimpiadi: La società Ice Club Como è stata iscritta per la stagione agonistica 2007/2008 al Comitato Italiano Paralimpico, partecipando ai Campionati Regionali e Italiani di nuoto, sperando in un prossimo futuro di poter accedere anche alle Paraolimpiadi.

3 Il piacere di giocare. Le gare e la scuola nuoto, sono diventate per tutti un elemento con il quale confrontarsi direttamente. La persona con handicap fisico ha iniziato ad avere con il proprio corpo un rapporto di sfida e di confronto. Abbiamo studiato le nuotate in modo di adattarle alle loro caratteristiche, senza porci limiti ma andando sempre alla ricerca di novità e stimoli. Con l handicap mentale invece, è fondamentale il rapporto interpersonale e l empatia, nonché la fiducia e la stima reciproca che ci dobbiamo conquistare in vasca adattando perfettamente i vari esercizi e le tecniche natatorie. Gara è anche regola: Per il ragazzo/a con disabilità intellettiva relazionale invece, la gara è sopra tutto regola (oltre che divertimento). Regola che ha imparato ad accettare e che, dal punto di vista educativo, ha avuto riflessi importanti in tutte le fasi della propria giornata (scuola, lavoro, famiglia). I gruppi dell agonismo: L attività si svolge all interno dei centri natatori: Casate Sinigaglia Muggiò (CO). Sono divisi in due gruppi di lavoro: il gruppo che sarà più avanzato tecnicamente,lavorerà sulla resistenza e sulla tecnica, come qualsiasi altra squadra di nuoto. Ovviamente gli atleti maggiormente competitivi, avranno una frequenza di sedute di allenamento maggiore con un inserimento mirato nelle corsie con la squadra di nuoto ufficiale Ice Club Como. Con il gruppo meno avanzato si lavorerà sul perfezionamento degli stili di nuoto, utilizzando prevalentemente il metodo globale rispetto a quello analitico. Il linguaggio adotto deve essere semplice e chiaro, vengono date indicazioni precise presentando sempre l obbiettivo in modo da facilitare la comprensione. Per semplificare gli esercizi si utilizza l imitazione. Altro fattore non meno importante, è il lavoro svolto al bordo vasca e in palestra utilizzando la ginnastica prenatatoria, lavorando molto sulle coordinazioni motorie stesse e la gestualità. Per i meno intrepidi, che non vorranno abbracciare una carriera socio sportiva, verranno inseriti settimanalmente (al raggiungimento di obbiettivi natatori di base) nei corsi collettivi con tutti gli altri bambini normodotati (compatibilmente con la patologia invalidante). Gruppo allievi scuola nuoto metodo Halliwich Mc Millan: Gli allievi che frequentano i corsi della scuola nuoto (prima del passaggio nei corsi collettivi) sono seguiti individualmente da Istruttori e Docenti del Comitato Italiano Paralimpico e Istruttori e Docenti della Federazione Italiana Nuoto (facenti tutti parte dello staff Ice Club Como). Il metodo usato è l Halliwich che può essere applicato in qualsiasi tutte le sue fasi anche da disabili fisici o psichici più gravi. Il metodo prevede alcuni punti raggruppanti in quattro fasi che saranno indicate in maniera concisa: - aggiustamento mentale / - recupero dell equilibrio / - inibizione / - facilitazione / - 1) adattamento all equilibrio acquatico, apprezzando delle differenze degli elementi acqua terra (ambientamento) - 2) apprendimento corretto dei principali passaggi posturali in acqua quindi il controllo di tutte le rotazioni in acqua - 3) la fase di galleggiabilità, la capacità di raggiungere uno stato di immobilità che significa controllo mentale oltre che neuromotorio - 4) fare della propulsione i primi movimenti di base (capacità coordinative) E in pratica la progressione della scuola nuoto FIN ma con qualche accorgimento particolare per i disabili fisici. Facciamo riferimento principalmente al controllo della respirazione e delle rotazioni che sono estremamente importanti per questi allievi che, in situazioni di difficoltà, devono poter essere in grado di mettersi nella posizione di autonomia.

4 Piccoli cuccioletti in acqua Diamo l opportunità di coinvolgere i bambini/e dai 3 anni, in età scolare e in età avanzata. Il bambino/a diversamente abile, si trova ad essere inserito già direttamente in un contesto socio sportivo appunto in fasce orarie aperte al pubblico o ai corsi stessi o agli allenamenti elle squadre di nuoto; questo comporta anche un confrontarsi in un ambiente sportivo con tutti gli altri utenti. Con il progetto Nuotando Diversamente effettuato in collaborazione con C.S.U. è stato realizzabile, grazie all importante e professionale impegno dei tecnici di nuoto facenti parte del team e con caratteristiche individuali e professionali senza precedenti. Il parco tecnico del progetto, è stato minuziosamente selezionato in funzione alle qualifiche in seno della Federazione Italiana Nuoto, ai diplomi acquisiti e all esperienza acquisita sul campo negli anni. Il team è soggetto a corsi interni di formazione e aggiornamento annui. Obbiettivo individuale: la scelta del lavoro individuale è mirata ad un obbiettivo specifico quale una ricerca di migliorare l acquaticità o l esigenza di stimolare maggiormente il movimento di una parte del corpo. Gli obbiettivi che ci prefiggiamo sono: - sviluppo del benessere psicofisico del bambino/a / - sviluppo di relazioni positive con il prossimo / - incremento della funzionalità motoria / - aumento della consapevolezza del sé corporeo / - miglioramento dell autonomia personale / - acquaticità / - integrazione sociale / La collaborazione con Enti Ospedalieri e con ASL, (la sezione medico scientifica) : Per sfruttare al massimo le lezioni di nuoto e per raggiungere più facilmente gli obbiettivi (specialmente in agonismo), abbiamo instaurato un rapporto di collaborazione con ASL e Ospedale Sant Anna di Como. Vogliamo lavorare su binari paralleli per raggiungere degli obbiettivi comuni. Collaboriamo altresì con Fisiatri e Fisioterapisti per consigli di tipo ortopedico o consulti mirati per incrementare il carico di lavoro con la squadra agonistica. Vogliamo dare l opportunità ai genitori appartenenti al nostro progetto di avere un referente per il caso specifico ove lo necessiti. Strategie e interventi: Questa esperienza di collaborazione prevede incontri mirati di programmi e verifiche tra tecnici, genitori e medici, con osservazioni periodiche direttamente in vasca coadiuvate all istruttore per interscambio di valutazioni funzionali e tecniche (una precisazione è doverosa: questi tipi di collaborazione non hanno nulla a che vedere con la fisioterapia: non gestiamo ne pensiamo di gestire una forma di riabilitazione funzionale dei bambini o dei ragazzi che frequentano gli impianti natatori è certo comunque il beneficio fisico e relazionale che ne hanno tratto i diretti interessati e non in secondo luogo le famiglie) Il corso si sofferma prevalentemente sull acquaticità e le capacità coordinative: Questi corsi di noto si soffermano principalmente sull acquaticità, dove si impara ad essere a proprio agio in acqua, a saper riconoscere e gestire il proprio corpo nell acqua facendo un percorso di adattamento al nuovo ambiente circostante e non solo L importanza dell aggregazione e del giocare in acqua. Il gioco con i bambini è il percorso irrinunciabile su cui fa perno e ruota tutta l attività dell ambientamento. E importante che tutti i bambini siano lasciati liberi di esplorare e sperimentare attraverso il gioco le proprie abilità e i propri limiti. Proponiamo al bambino/a del materiale ludico che viene impiegato con precise finalità. Nel caso in cui il bambino/a non è in grado di utilizzare il gioco spontaneamente, va aiutato con

5 delle iniziative tecniche che hanno come scopo la scoperta dell ambiente, il riconoscimento delle qualità fisiche dell acqua. L accoglienza negli impianti natatori : Le lezioni durano dai 30 minuti (prevalentemente) fino ai 45 minuti che iniziano con la nostra accoglienza sul piano vasca. Prestiamo attenzione affinché il bambino entri in vasca nel modo più autonomo possibile. Rispettare tempi e ritmi: A volte alle prime lezioni troviamo bambini che proprio non vogliono entrare in vasca; in questi casi non forziamo il ragazzo/a ma troviamo delle forme di partecipazione alternativa che rispettino le loro necessità ed i loro tempi (proprio come i compagni normodotati delle scuola nuoto FIN). Non è in alcuni casi che il Tecnico impone a ritmi scanditi gli esercizi, ma è il bambino/a che con i propri ritmi e con i propri tempi va alla scoperta di nuove condotte motorie per ricevere sicurezza e non ansia a secondo dell atteggiamento dell istruttore stesso. Le spiegazioni vengono impartite in modo breve e chiaro ed in particolar modo il bambino deve essere informato su ciò che andrà a fare nell immediato. Quando viene fatta una proposta motoria deve essere formulata in modo che possa essere sicuramente raggiungibile, ma non troppo facile da non motivare gli allievi (metodologia scuola nuoto FIN aspetti psicologici e metodologici ). Collaborazione Como Servizi Urbani Ice Club Como: Questi corsi e questo progetto, hanno una caratteristica particolare che riteniamo sia molto importante: sono corsi trampolino cioè corsi che preparano gli allievi a poter partecipare, dove possibile, ai corsi di scuola nuoto collettivi con i propri amici e compagni di classe. Il passaggio avviene quando il bambino/a è adeguatamente preparato e viene condotto in collaborazione con il coordinatore della Sezione Nuotando Diversamente. Il nostro scopo e dunque ( oltre a quello della squadra agonistica) è quello di far in modo che i bambini abbiano acquisito una buona acquaticità e superato le fasi iniziali di ambientamento e galleggiamento, quindi metterli nelle condizioni di partire alla pari con i loro coetanei. A partire dal 2006, i Sigg. Marco Benzoni (CSU) Sig.ra Augusta Nava (Presidente Ice Como) Sig. Galli Marco (Coordinatore scuole nuoto Ice Como) Sig. Bruno Frangi (Tecnico e Docente CIP Tecnico Ice Como) e tutto lo staff tecnico, hanno fatto in modo che il processo di integrazione e di interscambio tra i bambini, avvenga il più precocemente possibile fino all inserimento nella scuola nuoto con gli altri ragazzi/e Crediamo molto in questa iniziativa e protocollo d intesa, tanto da far questa bandiera un punto di interscambio tecnico e di formazione per i futuri istruttori di nuoto della nostra Provincia. Il dialogo con i genitori: Il dialogo con i genitori è molto importante, ci serve per conoscere il bambino/a e soprattutto le loro aspettative. Anche i genitori, oltre al coordinatore e l istruttore, devono essere coinvolti nel decidere il passaggio ; non possiamo permetterci di inserire un allievo/a nella squadra agonistica o nei corsi collettivi e di vederlo ritornare indietro; sarebbe una sconfitta per noi ma sopra tutto un danno psicologico per il bambino/a stesso e per la famiglia. Non sempre è sufficiente che siano pronti gli allievi; può capitare la triste realtà di un genitore che non sia pronto al confronto, con gli altri bambini e genitori (dei ragazzi cosi detti normodotati). Pensiamo quindi quanto sia importante l inserimento graduale proprio perché diventi normale accettare la disabilità Per questo motivo Nuotando Diversamente a preposto delle figure professionali di riferimento, le quali vagliano in maniera adeguata ogni spostamento o decisione tecnica intrapresa o da intraprendere.

6 Progetto scuola: La sezione Nuotando Diversamente possiede una delegazione atta a dirigere incontri mirati presso le scuole elementari e medie della nostra città ed in Provincia. La sezione scuola svolge un lavoro all interno degli Istituti Comprensivi scolastici, consoni all età dei bambini che ricevono il vero messaggio di sport ed integrazione. Attraverso supporti audio visivi e inserendo sempre una delegazione appartenente alla scuola nuoto e al comparto agonismo, viene instaurato un feed back con i ragazzi delle classi: 4^ - 5^ elementare / 1^ - 2^ - 3^ media, i quali (attraverso un consolidato progetto studiato e mirato) si vedono protagonisti dell incontro ; inoltre, stiamo sperimentando alcuni incontri in piscina, ove delegazioni delle scuole (elementari e medie) con una discreta attitudine al nuoto, possono cimentarsi (in prova) ad allenamenti congiunti con i nostri atleti speciali per vivere in prima persona che non esistono confini o barriere nello sport (nel nostro caso il nuoto). Attingere serenità, rispetto e virtù attraverso le generazioni future è la chiave di volta per tener viva la fiaccola sportiva e rispettare il vero messaggio del movimento Olimpico e Paralimpico Conclusione: Diamo ai nostri centri di nuoto e alle famiglie degli allievi normodotati la possibilità di vedere i loro figli crescere con un concetto diverso dell altro e con una disponibilità alla diversità che diventa, non più compassione, ma condivisione. Condivisione di obbiettivi, ma anche di emozioni. La strada è tracciata, che tutti ci aiutino a portare avanti questa iniziativa la quale concorda che: non potrà essere una sedia a rotelle o un velo sugli occhi o un modo psicologico di vedere la vita a fare una o qualche differenza, ma la consapevolezza che possiamo trasformare anche le più buie corsie degli ospedali con una luce e una veste nuova. Vogliamo dare man forte a tutte le associazioni di volontariato presenti sul territorio ad eliminare lunghe liste d attesa a questi ragazzi che chiedono con le rispettive famiglie di fare dello sport all interno di strutturate società sportive con irrinunciabile competenza tecnica da parte della figura professionale dell istruttore. La figura dell istruttore qualificato e preparato in ogni scuola nuoto Federale, vuole essere la nostra prerogativa in Città e in Lombardia. Via Virgilio, COMO Presso: Piscina Conelli Mondini Centro Sportivo Casate Piscina G. Sinigaglia - Como

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