1 CARATTERISTICHE DELLA FOGNATURA BIANCA pag RICETTORE. pag BACINO DI ACCUMULO... pag CONDOTTE... pag POZZETTI. pag.

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "1 CARATTERISTICHE DELLA FOGNATURA BIANCA pag. 2. 2 RICETTORE. pag. 2. 3 BACINO DI ACCUMULO... pag. 3. 4 CONDOTTE... pag. 3. 5 POZZETTI. pag."

Transcript

1

2

3 1 CARATTERISTICHE DELLA FOGNATURA BIANCA pag. 2 2 RICETTORE. pag. 2 3 BACINO DI ACCUMULO... pag. 3 4 CONDOTTE... pag. 3 5 POZZETTI. pag. 4 6 ALLACCIAMENTI... pag. 4 7 CALCOLO IDRAULICO pag. 5 8 CALCOLO DELLE PORTATE FLUVIALI. pag. 5 9 ANALISI DEL MOVIMENTO DELLE ACQUE METEORICHE pag CALCOLO DEI VOLUMI DI ACCUMULO pag CALCOLO STATICO pag VERIFICHE IDRAULICHE DELLE CONDOTTE pag DIMENSIONAMENTO DEL BACINO DI ACCUMULO. pag VERIFICHE STATICHE DELLE CONDOTTE. pag. 26 Relazione tecnico - idraulica della fogna bianca 5

4 1 CARATTERISTICHE DELLA FOGNATURA BIANCA La fognatura bianca costituisce la rete di raccolta delle acque meteoriche del comparto urbanistico in cui si sviluppa il P.U.A. Darsena e si articola sostanzialmente in quattro elementi principali: 1) ricettore; 2) bacino di accumulo; 3) condotte principali; 4) pozzetti; 5) allacciamenti. 2 RICETTORE Il ricettore delle acque meteoriche è il Canale Collettore Valle Ponti e l innesto avviene nel suo tratto terminale in corrispondenza di Via dello Zuccherificio a Comacchio località Villaggio di San Francesco: questo tratto è attualmente tombinato con una tubazione in CAV Ø 800. In questa zona la fognatura attualmente esistente gode di un collegamento al Canale Collettore Valle Ponti, autorizzato dal Consorzio di Bonifica del II Circondario Polesine di San Giorgio di Ferrara (ora Consorzio della Pianura di Ferrara), posto in essere tramite una tubazione in PVC Ø 600 che interseca perpendicolarmente la Via Villaggio di San Francesco. L innesto della nuova fognatura bianca di progetto avverrà su questo collegamento tramite un intercettazione effettuata con un pozzetto posato a cavaliere collocato nella sede stradale. Lo scarico interesserà esclusivamente le sole acque meteoriche e dovrà rispettare le limitazioni imposte dalla Deliberazione n. 61 del 4 dicembre 2009 Prot. N del Consorzio di Bonifica Pianura di Ferrara, ente preposto alla gestione idraulica del Canale Collettore Valle Ponti. Queste nascono dall esigenza di evitare il determinarsi di situazioni di saturazione o crisi del sistema di canalizzazioni in uso al Consorzio di Bonifica in relazione alla progressiva urbanizzazione del territorio del comprensorio che comporta un incremento delle aree impermeabilizzate. In relazione alla superficie urbanizzata del P.U.E. Darsena pari a 1,1345 Ha, la portata massima accettabile in condizioni di pioggia critica di progetto risulterà essere 9,076 lt/sec. In relazione a questa limitazione la fognatura bianca dovrà essere dotata di uno specifico bacino di accumulo che conferisca al sistema fognatura bianca (condotte + pozzetti + bacino di accumulo) la capacità di contenere tutta la pioggia critica di progetto. Allo stesso tempo si prende atto che possibili volumi eccedenti la possibilità di accumulo del sistema della fognatura bianca, realizzati nel rispetto della deliberazione sopra indicata, potranno essere smaltiti attraverso opportuni sistemi di sfioro. Questi saranno finalizzati ad impedire allagamenti da esondazione nel comparto urbanistico di progetto e dovranno essere predisposte periodiche manutenzioni e verifiche per garantirne il corretto funzionamento da parte del richiedente e/o del futuro ente pubblico che si farà carico della gestione (Comune di Comacchio e/o C.A.D.F. S.p.A. di Codigoro). Relazione tecnico - idraulica della fogna bianca 6

5 3 BACINO DI ACCUMULO Nella fognatura bianca è prevista la realizzazione di un bacino di accumulo, a monte, in grado di laminare e trattenere i volumi eccedenti e di disporne il graduale smaltimento verso lo scarico nella rete demaniale e tramite filtrazione nel terreno (ripascimento della falda freatica). Il dimensionamento del bacino di accumulo è effettuato in scrupoloso ossequio dei volumi richiesti dalla deliberazione sopra citata. Il bacino di accumulo verrà collocato sotto il parcheggio pubblico, tra l estradosso stradale e la quota della falda freatica. E realizzato tramite tubazioni drenanti in PEAD posate e ricoperte da ghiaia di fiume arida (6/16 mm) priva di spigoli vivi: questo pacchetto viene protetto da possibili infiltrazioni esterne da idoneo geotessile tessuto per drenaggio. Nel presente sistema di fognatura bianca di progetto il bacino di accumulo lavora in modo simile ai vasi di espansione dei comuni impianti di riscaldamento dei fabbricati: 1) in condizioni di pioggia ordinaria la fognatura bianca scarica a valle nel Canale Collettore Valle Ponti con la limitazione di 9,076 lt/sec; 2) in condizioni di pioggia straordinaria la fognatura bianca continua a scaricare, ma allo stesso tempo si riempie il bacino di accumulo a monte: al termine della pioggia parte dell acqua meteorica accumulata viene rilasciata gradualmente al sistema che la smaltisce nel ricettore, mentre parte viene smaltita per filtrazione nella falda freatica; 3) in condizioni di pioggia eccezionale (superiore alla pioggia critica di progetto) entra in funzione lo sfioratore a stramazzo posto in prossimità dell innesto nel ricettore. 4 CONDOTTE Le condotte saranno costruite con tubi in PVC rigido non plastificato per fognature con giunti a bicchiere e relativi anelli di tenuta elastomerici, conformi alle norme UNI EN , tipo SN 4, marchio I.I.P. lunghezza delle barre ml 6,00 per condotte a gravità. Tutte le condotte saranno posate su aree pubbliche o private di uso pubblico. Le condotte saranno posate su un letto di sabbia uniformemente distribuita, il cui spessore non sarà inferiore a 10 cm e non dovrà contenere materiale inerte di diametro superiore a 5 mm. Il tubo verrà rinfiancato per almeno 20 cm per lato, fino al piano diametrale, quindi ricoperto con lo stesso materiale incoerente per uno spessore non inferiore a 15 cm, misurato sulla generatrice superiore. Il successivo riempimento totale dello scavo deve essere effettuato con sabbia o altro materiale idoneo sino alla quota del cassonetto stradale. Tutte le condotte con ricopertura inferiore a 1,00 m, misurata dal piano stradale all estradosso della tubazione, devono essere presidiate da un adeguata soletta in calcestruzzo Rck 250 armato con rete elettrosaldata. Relazione tecnico - idraulica della fogna bianca 7

6 5 POZZETTI I pozzetti devono essere in CAV a tenuta stagna, prefabbricati, con pareti rinforzate per carichi pesanti. I pozzetti devono essere portati in quota con elementi aggiuntivi in CAV di uguale spessore dei pozzetti, stuccati perfettamente nelle giunzioni con malta di cemento. La copertura deve essere garantita da una piastra in CAV armata per carichi di 1^ categoria con foro Ø 600 atta a ricevere la botola in ghisa. Per evitare inutili decantazioni nei pozzetti d ispezione deve essere garantita la continuità della condotta, mantenendo la stessa quota di scorrimento. L ispezione deve realizzarsi mediante taglio della parte superiore del tubo, ai lati dell ispezione deve essere costruita una sella in calcestruzzo. Al termine dei lavori i pozzetti devono essere perfettamente puliti. I pozzetti caditoia devono essere in CAV delle dimensioni esterne di 50 x 50 cm completi di sifone. Le botole per i pozzetti di ispezione devono essere in ghisa sferoidale non ventilate a norma UNI EN 124: classe C 250 per quelle posate su marciapiede, a sezione quadrata con la scritta fognatura; classe D 400 per quelle posate su strada con telaio a sagoma quadrata lato 850 mm, a rigidità ottimizzata per fare da armatura al cemento di muratura, luce di passaggio passo d uomo diametro minimo 600 mm con la scritta fognatura, supporto guarnizione tra la superficie di contatto coperchio/telaio in policloroprene, sistema basculante con apertura a 120 per controllo e sicura fermo a 90 per estrazione coperchio, rivestimento integrale con pittura impermeabile nera, asole per alloggiamento chiavi di sollevamento. Le botole dei pozzetti caditoia devono essere in ghisa sferoidale in uso al C.A.D.F. S.p.A. con sezione quadrata 485 x 485 mm ed asole di raccolta delle acque. Tutte le botole in ghisa devono essere bloccate con un anello in calcestruzzo avente una larghezza di 30 cm all ingiro e di 15 cm minimo spessore e dovranno essere posate alla quota della pavimentazione o del terreno circostante in cui ricadono. 6 ALLACCIAMENTI Gli allacciamenti ai pozzetti d ispezione della pubblica fognatura devono essere costruiti con tubi in PVC con le stesse caratteristiche previste per le condotte principali. La quota di immissione non deve essere inferiore all estradosso della condotta principale. Gli allacciamenti privati alle caditoie potranno raccogliere esclusivamente le acque meteoriche provenienti dalla pavimentazioni esterne autorizzate e non quelle provenienti dalla falda di copertura: queste ultime dovranno tassativamente essere smaltite tramite libera dispersione nelle aree cortilive a copertura vegetale. Relazione tecnico - idraulica della fogna bianca 8

7 7 CALCOLO IDRAULICO Il dimensionamento della rete di raccolta delle acque meteoriche (c.d. fognatura bianca) è diretta conseguenza di una duplice verifica: una di natura idraulica ed una di natura statica. Il calcolo idraulico deve dimostrare che le condotte sono in grado di smaltire le portate d acqua raccolte nel comparto urbanistico di progetto. Il calcolo statico deve dimostrare che le condotte sono in grado di sopportare le sollecitazioni meccaniche a cui sono sottoposte determinate dal terreno, dal traffico e dall acqua di falda. Il calcolo idraulico di una fogna bianca si articola in due fasi principali: determinazione della portata delle acque pluviali raccolte nel bacino d invaso costituito dal comparto urbanistico; analisi del movimento delle acque pluviali all interno delle condotte. Per il calcolo della portata delle acque pluviali esiste una vasta letteratura che affronta questo problema: nella presente relazione si fa esplicito riferimento ai Metodi Antichi definiti nel testo di Vittorio Nanni: la moderna tecnica delle fognature e degli impianti di depurazione, Editore Ulrico Hoepli, Milano 1984; Per l analisi del movimento dell acqua, in relazione alla scelta di utilizzare condotte circolari in PVC conformi alla norma UNI EN tipo SN4 - SDR 41 (ex UNI 7447 tipo 303/1), si fa riferimento alla formula di Prandt- Colebrook, che per altro trova sempre maggiori consensi in letteratura. 8 CALCOLO DELLE PORTATE PLUVIALI La determinazione delle portate pluviali che una rete di fognatura deve smaltire presenta gravi difficoltà, anche se è bene conosciuta la superficie del bacino servito e se si dispone di dati sicuri sulle piogge cadute nella località, raccolti durante un lungo periodo di tempo. Tali difficoltà sono dovute all influenza di elementi così numerosi che non vi è possibilità di giungere, una volta stabilito ragionevolmente a priori il valore di uno di essi, ad una formula che dia senz altro la portata cercata. Il problema resta sempre indeterminato. La semplice elencazione degli elementi che influiscono sulle portate che raggiungono e percorrono le fogne durante le piogge può dare l immediata percezione della grande indeterminatezza del problema. Alcuni sono insiti nel territorio costituente il bacino, cioè la permeabilità, la rugosità, la forma, l estensione, la pendenza, la vegetazione, lo stato di imbibizione del suolo precedente alla pioggia; altri dipendono dalle caratteristiche della pioggia, quali l intensità, la durata, le variazioni d intensità durante la precipitazione, le variazioni d intensità da un punto all altro del bacino; altri dipendono dalla sistemazione urbanistica, cioè essenzialmente dal rapporto tra la parte coperta dalle costruzioni edilizie o da manti stradali impermeabili, rispetto alle aree sistemate a giardini, altri ancora dipendono dalle dimensioni e dalle pendenze dei canali costituenti la rete. Il risultato complessivo di tutti questi elementi consiste nella riduzione della portata che corrisponde alla quantità di acqua caduta al valore di quella da tenere a base del calcolo dei canali. Relazione tecnico - idraulica della fogna bianca 9

8 Cosicché le dimensioni di un canale a servizio di un bacino di area A dipendono dal volume che si ottiene moltiplicando quest area per l altezza d acqua caduta durante la pioggia e per un coefficiente unico di riduzione, in cui sono compresi gli effetti di tutte le cause riduttrici sopra indicate. Se si indica con h l altezza di acqua caduta in un tempo T, l altezza che corrisponde alla durata di un ora (intensità media oraria) sarà: = h (1) e la portata di calcolo sarà: = (2) Se si esprime l in mm/h e A in ha si avrà la portata in m 3 / s dalla formula: = 360 (3) dove: l A Q = m/h = Ha = m 3 / s Questa formula mostra che ai numerosi fattori indeterminati della portata che costituiscono il coefficiente unico di riduzione se ne aggiunge un altro, che è il più importante di tutti, cioè l intensità oraria l, la quale dev essere quella che corrisponde alla pioggia più pericolosa per un dato bacino: questo fattore viene comunemente denominato pioggia critica. Il primo fattore che incide sulla pioggia critica è il tempo di corrivazione t c che viene comunemente definito come il tempo che l acqua impiega per arrivare, partendo dai punti più lontani del bacino, alla sezione di sbocco del collettore. Una formula frequentemente utilizzata in Italia per il calcolo del t c in piccoli bacini (minori di 10 km 2 ) è quella di Aronica e Paltrinieri: = +1,5 0,8 (4) Relazione tecnico - idraulica della fogna bianca 10

9 dove: t c = tempo di corrivazione espresso in h; A = area del bacino espresso in km 2 ; L = lunghezza della condotta principale espressa in km; Hm = dislivello tra la quota del bacino e la quota dello sbocco della condotta espresso in m; M, d = costanti numeriche riportate nelle Tabella 1. Tabella 1 Valori delle costanti M e d da usare nella formula di Aronica e Paltrinieri. Tipo di copertura M Terreno nudo 0,667 Terreni coperti con erbe rade 0,250 Terreni coperti da bosco 0,200 Terreni coperti da prato permanente 0,167 Permeabilità d Terreni semi-impermeabili 1,270 Terreni poco permeabili 0,960 Terreni mediamente permeabili 0,810 Terreni molto permeabili 0,690 Definito t c si va sul diagramma delle massime intensità, riferito ai regimi di pioggia più probabili nei nostri climi, e si individua l intensità l della pioggia critica da prendere in considerazione. In generale sarà opportuno riferirsi non alla linea delle massime precipitazioni assolute, ma ad una linea che escluda alcune precipitazioni eccezionali che si verificano solo a distanza di un certo numero di anni. Ciò equivale ad ammettere che una volta ogni tanti anni le condotte da progettare possono andare soggette ad essere riempite totalmente. Ragionando sulle intensità orarie massime osservate nei nostri climi in 50, 25 e 15 anni possiamo ritenere valide le seguenti equazioni: l = 70 t c -0,6 (frequenza 50 anni) (5) l = 50 t c -0,5 (frequenza 25 anni) (6) l = 40 t c -0,4 (frequenza 15 anni) (7) Relazione tecnico - idraulica della fogna bianca 11

10 Proseguiamo l analisi del calcolo idraulico soffermandoci sul coefficiente ; questo si può considerare la risultante di quattro fattori: 1) impermeabilità; 2) ritardo; 3) ritenuta; 4) distribuzione della pioggia. Fattore d impermeabilità Il fattore di impermeabilità varia sensibilmente con l altezza e la durata delle piogge. Sarebbe opportuno che la progettazione venisse preceduta da accertamenti sperimentali nella zona da servire, ma ciò non riesce ordinariamente possibile perché richiederebbe tempo e mezzi che, nel caso delle piccole e medie reti sarebbero sproporzionati allo scopo. Conviene invece attenersi ai dati sperimentali, la cui attendibilità è stata confermata dall impiego fattone con successo in molti paesi. Nelle comuni progettazioni si può adottare la nota scala di Frühling (v. Manuale Colombo), che si riporta nelle Tabelle 3 e 3 dal Manuale Cremonese: Tab. 2 - Elementi analitici. Tetti, terrazze, pavimentazioni in asfalto 0,9 0,8 Lastricati ben connessi 0,8 0,7 Lastricati ordinari 0,7 0,5 Macadam e selciati 0,6 0,4 Superfici battute 0,3 0,15 Superfici non battute, parchi, boschi, giardini, terre coltivate 0,1 0 Tab. 3 - Elementi globali. Costruzioni dense (centri cittadini) 0,8 0,7 Costruzioni spaziate (semintensive) 0,6 0,5 Zone a villini (città giardino) 0,35 0,25 Aree non edificate (piazzali, campi da gioco, ecc.) 0,20 0,15 Giardini, parchi, boschi 0,10 0 I suddetti valori del coefficiente di impermeabilità si riferiscono a piogge della durata di un ora e pertanto possono essere inseriti senza correzioni nelle formule delle portate caratterizzate dal fattore fondamentale dell intensità media oraria. Dovendosi, in casi particolari, considerare piogge di durata generica T, minore o maggiore di un ora, i coefficienti si possono correggere con la formula: Relazione tecnico - idraulica della fogna bianca 12

11 t = h (8) in cui h è l altezza della pioggia caduta nel tempo T. Il valore di t, detto indice di permeabilità, si deduce dai valori noti di che si rilevano dalle tabelle sopraindicate. Fattore di ritardo Il fattore di ritardo è un necessario correttivo del fattore impermeabilità, che, usato da solo, darebbe eccessivi valori della portata, specialmente nei bacini di scarsa pendenza e di grande area. Nella pratica il fattore di ritardo comprende gli effetti della ritenuta superficiale e della distribuzione; quest ultima non si presterebbe in alcun modo ad una determinazione preventiva deducibile dall esame delle condizioni locali. Date le difficoltà di un analisi minuziosa dei diversi fattori del coefficiente di riduzione conviene stabilire speditivamente il fattore di ritardo adottando una delle formule empiriche dedotte dall esame di numerosi casi concreti. La nota formula del Bürkli: ψ = i / (9) sembra rispondere bene ai casi più comuni ed è di facile uso perché richiede solo l apprezzamento preliminare di due elementi geometrici fondamentali, cioè l area A del bacino e la pendenza media i del bacino stesso e del canale per la scelta dell indice n. Converrà anche tener conto della forma del bacino e della sua capacità di ritenuta superficiale. Fatta salva la valutazione di tali elementi, si sceglierà l indice n del radicale col criterio di far corrispondere i valori minori alle basse pendenze, alle forme del bacino che danno minore contributo d afflusso e ai terreni capaci di maggiore ritenuta per rugosità, avallamenti, ecc. I valori maggiori si addicono alle forti pendenze ed ai bacini di forma raccolta intorno al canale. Certo questa valutazione preventiva, essendo affidata alla discrezione del progettista, può dar luogo a qualche errore in più o in meno, ma si tratterà sempre di errori lievi se l apprezzamento discrezionale si fonda su di un accurato esame del terreno per stimarne soprattutto la capacità di ritenuta superficiale, dato che gli altri elementi, area, pendenza, forma si rilevano dai disegni di progetto. La Tabella 4 da i valori del fattore di ritardo per n = 4; 6; 8 e per A = 5; 10; 20; 30; 50 ha. Nella stessa tabella sono indicate le pendenze medie a cui si possono riferire i valori di ψ, salvo correzioni discrezionali di cui si è detto sopra. I valori indicati nella tabella variano da un minimo di 0,37 ad un massimo di 0,82. Per valori fuori scala di i e di A si possono trovare per estrapolazione i corrispondenti valori di ψ, ma è prudente non assumere valori minori di 0,37, mentre per forti pendenze e/o piccoli bacini si può superare il massimo di 0,82 fino a raggiungere, prudenzialmente, l unità. Nella Tabella 5 sono riportati i valori del fattore di ritardo per pendenze superiori a 0,01. Relazione tecnico - idraulica della fogna bianca 13

12 Tabella 4 Calcolo del fattore ritardo per pendenze non superiori a 0,01. i A 0,001 0,005 0,010 n = 4 n = 6 n = 8 5 ha 0,67 0,76 0,82 10 ha 0,56 0,68 0,75 20 ha 0,47 0,60 0,69 30 ha 0,43 0,57 0,66 50 ha 0,37 0,52 0,61 Tabella 5 Calcolo del fattore ritardo per pendenze superiori a 0,01. A i 0,020 0,030 0, ha 0, ha 0,80 0,89-30 ha 0,72 0,80 0,92 50 ha 0,63 0,70 0,80 Fattore di ritenuta Il fattore di ritenuta deriva dall acqua che rimane aderente al suolo, che riempie le cavità, che aderisce alle piante, ecc. Esso è massimo al principio della pioggia ed evidentemente diviene pari all unità quando tutte le superfici sono bagnate e le cavità riempite. Non è prudente tenerne conto, potendo darsi il caso che la pioggia critica si verifichi poco dopo un altra pioggia. Fattore di distribuzione Il fattore di distribuzione della pioggia dipende dal fatto che l intensità della stessa non è uguale in tutta la zona. Frühling ammette che ad una distanza di tre chilometri dal punto di massima intensità, questa si riduca alla metà circa e che la curva di decrescenza assuma la forma di una parabola ad asse orizzontale. Metcalf avverte però che questo fattore è in generale prossimo all unità e che scende appena a 0,95 per un area di 400 ha. Per aree alquanto minori non conviene tenerne conto. Relazione tecnico - idraulica della fogna bianca 14

13 9 ANALISI DEL MOVIMENTO DELLE ACQUE METEORICHE Per l analisi del movimento dell acqua nelle condotte circolari in PVC trova sempre maggiore consenso la formula di Prandt-Colebrook: ( = 2 2!" # log( 3,71!" + 2,51 2!" # ) (10) dove: V = velocità media della corrente (m / sec.); g = Accelerazione di gravità (9,81 m / sec. 2 ); Di = Diametro interno del tubo (m); J = Pendenza della tubazione (valore assoluto); K = Scabrezza assoluta che per le tubazioni in PVC si assume pari a 0,25 mm (valore raccomandato da A.T.V. 1 ); n = Viscosità cinematica che per le tubazioni in PVC si assume pari a 1, m 2 / sec. (valore raccomandato da A.T.V.). Poiché viene considerato in ogni caso un deflusso a sezione piena, è facile risalire alla portata massima applicando la formula: = +!", 4 (11) Quanto sopra precisato si riferisce al flusso a sezione piena e cioè relativo alla massima capacità di portata. Ciò tuttavia non deve avvenire mai in quanto l assenza di un adeguata aerazione della canalizzazione innesca dei fenomeni ondosi che possono provocare pericolosi fenomeni di battimento. Più spesso la sezione di una condotta fognaria è occupata solo in parte dal fluido e pertanto le velocità e le portate variano al variare dell altezza del fluido nel tubo secondo una specifica relazione abbondantemente riportata in letteratura sia in forma di grafico che di tabella numerica. In ogni caso è opportuno che il grado di riempimento (h / Ø) non superi il valore di 0,5 per le tubazioni di piccolo diametro ( 400), mentre possono essere accettati valori dell ordine di 0,7 0,8 per diametri maggiori. Per quanto concerne l abrasione delle pareti delle condotte causata dall azione meccanica esercitata dal materiale solido trascinato in sospensione nelle acque meteoriche (proveniente dalla disgregazione del manto stradale e dalle pavimentazioni in genere) la Circolare n del Ministero LL.PP. ( Istruzioni per la progettazione delle fognature e 1 Associazione Tecnica delle Fognature Relazione tecnico - idraulica della fogna bianca 15

14 degli impianti di trattamento delle acque di rifiuto ) indica per le portate bianche di punta una velocità massima di 5 m/s da non oltrepassare per avere garantita l assenza di significativi fenomeni di abrasione. 10 CALCOLO DEI VOLUMI DI ACCUMULO La fognatura bianca di progetto convoglia le acque meteoriche raccolte nel Collettore di Valle Ponti, facente parte del demanio idraulico gestito dal Consorzio di Bonifica della Pianura di Ferrara. Lo scarico delle acque meteoriche raccolte da una fognatura bianca nella rete dei canali gestiti dal Consorzio di Bonifica della Pianura di Ferrara può avvenire unicamente nel rispetto della Deliberazione n. 61 del Consorzio di Bonifica Pianura di Ferrara intitolata PROCEDURE DI CALCOLO DEI VOLUMI DI ACCUMULO PER L APPLICAZIONE DEL PRINCIPIO DI INVARIANZA IDRAULICA DETERMINAZIONI del 4 dicembre 2009, Prot. N In questa delibera viene sancito che le opere di nuova urbanizzazione da realizzarsi nel territorio consortile devono perseguire il fine dell invarianza idraulica: questa potrà essere ottenuta attraverso adeguati interventi di mitigazione delle portate d ingresso alla rete consorziale, nel rispetto delle seguenti prescrizioni minime riportate in Tabella 6, che individuano la portata massima accettabile ed il volume d invaso minimo richiesto per diverse fasce di estensione delle urbanizzazioni: Tabella 6 Portate massime accettabili e volumi minimi invasabili SUPERFICI URBANIZZATE DA 0 A 0,50 Ha 1 Qi (portata massima accettabile unitaria) = 15 l/sec. Ha 2 Wi (volume minimo invasabile unitario) 150 mc/ha superficie urbanizzata 3 Wi (volume minimo invasabile unitario) 215 mc/ha superficie impermeabilizzata SUPERFICI URBANIZZATE DA 0,50 A 1,00 Ha 1 Qi (portata massima accettabile unitaria) = 12 l/sec. Ha 2 Wi (volume minimo invasabile unitario) 200 mc/ha superficie urbanizzata 3 Wi (volume minimo invasabile unitario) 285 mc/ha superficie impermeabilizzata SUPERFICI URBANIZZATE OLTRE 1,00 Ha 1 Qi (portata massima accettabile unitaria) = 8 l/sec. Ha 2 Wi (volume minimo invasabile unitario) 350 mc/ha superficie urbanizzata 3 Wi (volume minimo invasabile unitario) 500 mc/ha superficie impermeabilizzata Preso atto che i volumi di accumulo stabiliti nelle Tabella 6 sono da considerarsi dei minimi inderogabili, resta facoltà del richiedente la progettazione e la realizzazione delle opere atte a garantire il rispetto del principio dell invarianza idraulica. Tutti i volumi eccedenti la possibilità di accumulo dei sistemi di fognatura, realizzati nel rispetto di quanto sopra riportato, potranno essere smaltiti attraverso opportuni sistemi di sfioro. Per questi ultimi, finalizzati ad impedire eventuali allagamenti da esondazione in caso di precipitazioni meteoriche eccedenti il valore di Relazione tecnico - idraulica della fogna bianca 16

15 pioggia critica definito dal progetto, dovranno essere predisposte ad opera del richiedente (o da un suo eventuale avente causa) periodiche manutenzioni e verifiche per garantirne il corretto funzionamento. 11 CALCOLO STATICO Condotte in PVC L unico parametro da verificare nell ambito del calcolo statico delle condotte interrate in PVC è la deformazione diametrale. Dopo 20 anni di osservazioni e misure effettuate sulle condotte interrate in PVC si è potuto verificare che una deformazione diametrale iniziale (1 3 mesi) non superiore al 5% ed una deformazione diametrale finale (2 anni) non superiore al 8% costituiscono una garanzia nei confronti dell assenza di fenomeni di collasso della tubazione. La resistenza meccanica dei tubi destinati alle fognature è determinata dai carichi esterni (Q) dati dalla somma di tre elementi: 1) carico del terreno (q t ); 2) carico del traffico o carichi mobili (q m ); 3) acqua di falda (q f ). Carico del terreno (q t ) Il carico del terreno è dato da: (q t ) = C d1 γ B (12) dove: C d1 = (1 e -2 k tg θ H/B ) / (2 k tg θ) = coefficiente di carico per il riempimento in trincea; γ = peso specifico del terreno (kg/m 3 ); k = tg 2 (π/4 - /2) = rapporto tra pressione orizzontale e verticale nel materiale di riempimento; θ = angolo di attrito tra materiale di riempimento e pareti della trincea; = angolo di attrito interno del materiale di riempimento; H = altezza del riempimento misurato a partire dalla generatrice superiore del tubo (m); B = larghezza della trincea, misurata in corrispondenza della generatrice superiore del tubo (m). Carichi mobili (q m ) Il carico mobile è dato da: q m = (3/2π) [P/(H+D e /2) 2 ] ϕ (13) Relazione tecnico - idraulica della fogna bianca 17

16 dove: P = carico concentrato (kg) rappresentato da una ruota o da una coppia di ruote (P = 6000 kg rispecchia la situazione in cui sono previsti solo passaggi di autovetture e autocarri leggeri); D e H = diametro esterno del tubo; = altezza del riempimento misurato a partire dalla generatrice superiore del tubo (m); ϕ = coefficiente correttivo che tiene conto dell effetto dinamico dei carichi indicati con P, si assume uguale a 1 + 0,3/H. Carico per l acqua di falda (q f ) Il carico per acqua di falda è dato da: q f = γ acqua (H H 1 + D e /2) (14) dove: γ acqua = peso specifico dell acqua di falda (kg/m 3 ). H = altezza del riempimento misurata a partire dalla generatrice superiore del tubo (m); H 1 D e altezza del riempimento misurata a partire dal livello della falda d acqua (m); = diametro esterno del tubo (m); Verifica a flessione del tubo Le flessioni x di un tubo flessibile interrato sottoposto ad un carico sono rette dalla formula di Spangler, che per le deformazioni iniziali (1 3 mesi) assume la forma di cui all equazione (15) / = 0,125 0 ( 1! )2 +0, (15) mentre per determinare le deformazioni nel tempo (2 anni) si inserisce nella suddetta formula un coefficiente T che consente di tenere conto sia delle variazioni delle caratteristiche meccaniche del PVC, sia del comportamento del terreno nel tempo (16). 0,125 / = 0 (1 )! 2 (16) +0, Relazione tecnico - idraulica della fogna bianca 18

17 dove: T E s D e = 2 (valore normalmente raccomandato in letteratura scientifica); = modulo di elasticità del PVC; = spessore del tubo (m); = diametro esterno del tubo (m); E 1 = H 7 (+4)( 9 :, ) = altezza del riempimento misurata a partire dalla generatrice superiore del tubo (m); a = fattore dipendente dalla compattazione del rinfianco del tubo; generalmente assumendo un indice della prova di Proctor del terreno di riempimento pari al 90% a = 1,5 I valori di deformazione diametrale da non superare, raccomandati dalle norme ISO/DTR 7073 per tubazioni in PVC conformi alla norma UNI EN tipo SN4 - SDR 41 (ex UNI 7447 tipo 303/1), sono: 1) dopo 1 3 mesi: x 1 3 = (0,125 Q) / [E (s/d) 3 + 0,0915 E 1 ] < 8% (valore max per tubi UNI EN tipo SN4 - SDR 41) 2) dopo 2 anni: x 2 = (0,125 T Q) / [E T (s/d) 3 + 0,0915 E 1 ] < 10% (valore max per tubi UNI EN tipo SN4 - SDR 41) Condotte drenanti in PEAD I parametri da verificare nell ambito del calcolo statico delle condotte drenanti interrate in PEAD sono la rigidità è la deformazione diametrale. Generalmente la scelta della rigidità del tubo dipende dal terreno nativo, dal materiale di rinterro, nella zona attorno al tubo e dalla sua compattazione, dall altezza di copertura, dalle condizioni del carico e dalle proprietà limite dei tubi. La scelta della rigidità del tubo può essere fatta usando i prospetti presenti nella norma sperimentale UNI ENV 1046 (Sistemi di tubazioni e condotte di materia plastica Sistemi di adduzione d acqua e scarichi fognari all esterno dei fabbricati Raccomandazioni per installazione interrata e fuori terra). Nella Tabella 7 è ad esempio indicata la rigidità minima raccomandata delle tubazioni nel caso di posa in aree in presenza di traffico in funzione del materiale di rinterro e dello spessore di ricopertura. Relazione tecnico - idraulica della fogna bianca 19

18 Tabella 7 Rigidità circonferenziale minima raccomandata per aree con traffico Rigidità del tubo 1) Gruppo Classe di Gruppo di suolo nativo non disturbato materiale di compattazione rinterro Per spessore di ricopertura 1 m e 3 m 1 W 4 4 6, ** 2 W - 6, ** ** 3 W ** ** ** 4 W ** ** ** Per spessore di ricopertura > 3 m e 6 m 1 W 2 2 2, ,3 2 W W - - 6, ** 4 W ** ** ** 1) rigidità anulare specifica; 2) W (buono) classe di compattazione massima; **) è necessario il progetto strutturale per determinare i dettagli della trincea e la rigidità anulare del tubo. I terreni sono divisi in tre tipologie (granulare, coesivo ed organico) ed in sei sottogruppi come specificato in Tabella 8. I materiali di tipo organico (gruppo 5 e 6) non devono essere utilizzati come terreno di riempimento. Tabella 8 Tipologia di terreno Gruppo di Tipo di terreno terreno Nome Esempio Ghiaia a singola pezzatura, ghiaia ben vagliata, mescole di Roccia frantumata, ghiaia di fiume, ghiaia morenica, 1 ghiaia e sabbia, mescole di ghiaia e sabbia poco vagliata. ceneri vulcaniche. granulare Sabbia a singola pezzatura, mescole di sabbia e ghiaia, Sabbia da dune e depositi alluvionati, sabbia morenica, 2 mescole di sabbia e ghiaia poco vagliata. sabbia da costa. Ghiaia con limo, ghiaia con argilla, sabbia con limo, sabbia granulare 3 Ghiaia con argilla, sabbia con terriccio, argilla alluvionale. con argilla, mescole poco vagliate di ghiaia, limo e sabbia. Limo organico, limo organico argilloso, argilla organica, coesivo 4 Terriccio, marna alluvionale, argilla. argilla con mescole organiche. organico 5 organico 6 Torba, altri terreni altamente organici, fanghi. Torba, fanghi. Limo organico, limo organico argilloso, argilla organica, Strato superficiale, sabbia da tufo, calcare marino, fango, argilla con mescole organiche. terriccio. La classe di compattazione è definita in funzione del grado di compattazione espresso in densità di riferimento Proctor (SPD) in funzione delle diverse tipologie di materiali, come espresso nella Tabella 9. Relazione tecnico - idraulica della fogna bianca 20

19 Tabella 9 Classi di compattazione Gruppo materiale rinterro Classe di compattazione N (not) % % % % M (moderate) % % % % W (well) % % % % Per quanto riguarda la deformazione diametrale si assume come riferimento la norma tedesca ATV DWK A 127 E (Static Calculation of Drains and Sewers) dell Agosto 2000 che definisce come il 5% il valore limite della deformazione diametrale in grado di garantire l assenza di fenomeni di collasso delle tubazioni in PEAD. Relazione tecnico - idraulica della fogna bianca 21

20 12 - VERIFICA IDRAULICA DELLA FOGNATURA BIANCA Tempo di corrivazione t c del comparto TERRENO COPERTO CON ERBE RADE M = TERRENO SEMI-IMPERMEABILE D = SUPERFICIE DEL BACINO DI RACCOLTA DELLE ACQUE METEORICHE A = 0,0113 km 2 LUNGHEZZA DELLA CONDOTTA PRINCIPALE L = 0,325 km DISLIVELLO TRA LA QUOTA DEL BACINO E LA QUOTA DELLO SBOCCO DELLA CONDOTTA H m = 1,99 m t c = 0,723 Intensità della pioggia critica l con frequenza pari a 25 anni =50 0,704 ;<,= =58,79 ~ 60 h Fattori di impermeabilità FATTORI DI IMPERMEABILITA CS = SUPERFICIE FONDIARIA COSTRUZIONI SPAZIATE (SEMINTENSIVE) 0,50 St = STRADE (70% DI PAVIMENTAZIONE IN ASFALTO = 0,8 + 30% LASTRICATO ORDINARIO MASSELLO AUTOBLOCCANTE CHIUSO = 0,5) m.p. = [(0,70 0,8) + (0,30 0,5)] / 1 = 0,71 P = PARCHEGGIO PUBBLICO (50 % DI PAVIMENTAZIONE IN ASFALTO = 0, % MASSELLO AUTOBLOCCANTE CHIUSO = 0,5) m.p. = [(0,50 0,8) + (0,50 0,5)] / 1 = 0,65 V = STANDARD URBANISTICI GIARDINI, PARCHI, BOSCHI 0,10 Calcolo della portata massima di progetto RAMO FOGNATURA SUPERFICI NETTE DEL SUPERFICI PONDERATE DEL PORTATA DI BACINO DI RIFERIMENTO BACINO DI RIFERIMENTO PROGETTO Q p (l/sec.) CS = SUPERFICIE FONDIARIA = , ,48 St = STRADE PUBBLICHE = , ,00 P = PARCHEGGIO PUBBLICO = , ,75 V = STANDARD URBANISTICI = , ,45 TOTALI = ,68 Q p = PORTATA MASSIMA DI PROGETTO (l / sec.) 97,68 Q = PORTATA MASSIMA DI UNA TUBAZIONE IN PVC Ø 500 CON PENDENZA 1 (l / sec.) 125,00 V = VELOCITA MASSIMA DI UNA TUBAZIONE IN PVC Ø 500 CON PENDENZA 1 (m / sec.) 0,70 Q p / Q = RAPPORTO TRA LA PORTATA DI PROGETTO E LA PORTATA MASSIMA 0,78 h / Ø = GRADO DI RIEMPIMENTO 0,68 0,70 0,80 V p / V = RAPPORTO TRA LA VELOCITA DI PROGETTO E LA VELOCITA MASSIMA 1,07 V p = VELOCITA DI PROGETTO (m / sec.) 0,75 5,00 Relazione tecnico - idraulica della fogna bianca 22

21 Calcolo della portata di progetto nel ramo di fognatura RAMO FOGNATURA SUPERFICI PONDERATE DEL PORTATA DI SUPERFICI NETTE DEL BACINO DI RIFERIMENTO BACINO DI PROGETTO RIFERIMENTO Q p (l/sec.) CS 01 = 48,05(48,05 41,40)(48,05 36,95)(48,05 17,75) = 327,82 0,50 163,91 2,73 CS 02 = 48,23(48,23 41,40)(48,23 37,50)(48,23 17,55) = 329,06 0,50 164,53 2,74 CS 03 = 48,48(48,48 41,95)(48,48 37,65)(48,48 17,35) = 326,45 0,50 163,23 2,72 CS 04 = 48,80(48,80 41,95)(48,80 38,20)(48,80 17,45) = 333,29 0,50 166,65 2,78 CS 05 = 6,38(6,38 5,35)(6,38 4,25)(6,38 3,15) = 6,69 0,50 3,35 0,06 CS 06 = 6,38(6,38 5,35)(6,38 4,30)(6,38 3,10) = 6,66 0,50 3,33 0,06 St 01 = 40,25(40,25 38,00)(40,25 37,50)(40,25 5,00) = 93,70 0,71 66,53 1,11 St 02 = 40,33(40,33 38,00)(40,33 37,65)(40,33 5,00) = 94,12 0,71 66,83 1,11 SOMMA PARZIALE = 1517,79 798,38 13,31 TOTALE = 1517,79 798,38 13,31 Q p = PORTATA MASSIMA DI PROGETTO (l / sec.) 13,31 Q = PORTATA MASSIMA DI UNA TUBAZIONE IN PVC Ø 250 CON PENDENZA 2 (l / sec.) 28,65 V = VELOCITA MASSIMA DI UNA TUBAZIONE IN PVC Ø 250 CON PENDENZA 2 (m / sec.) 0,64 Q p / Q = RAPPORTO TRA LA PORTATA DI PROGETTO E LA PORTATA MASSIMA 0,46 h / Ø = GRADO DI RIEMPIMENTO 0,48 0,50 V p / V = RAPPORTO TRA LA VELOCITA DI PROGETTO E LA VELOCITA MASSIMA 0,98 V p = VELOCITA DI PROGETTO (m / sec.) 0,63 5,00 Calcolo della portata di progetto nel ramo di fognatura RAMO FOGNATURA SUPERFICI NETTE DEL BACINO DI RIFERIMENTO SUPERFICI PONDERATE DEL BACINO DI RIFERIMENTO PORTATA (l/sec.) P 01 = 30,18(30,18 26,00)(30,18 23,40)(30,18 10,95) = 128,10 0,65 83,27 1,39 P 02 = 30,30(30,30 26,00)(30,30 23,60)(30,30 11,00) = 129,80 0, ,41 SOMMA PARZIALE = 257,90 167,64 2,80 ½ RAMO FOGNATURA = 758,90 399,19 6,66 TOTALE = 1016,80 566,82 9,46 Q p = PORTATA MASSIMA DI PROGETTO (l / sec.) 9,46 Q = PORTATA MASSIMA DI UNA TUBAZIONE IN PVC Ø 250 CON PENDENZA 2 (l / sec.) 28,65 V = VELOCITA MASSIMA DI UNA TUBAZIONE IN PVC Ø 250 CON PENDENZA 2 (m / sec.) 0,64 Q p / Q = RAPPORTO TRA LA PORTATA DI PROGETTO E LA PORTATA MASSIMA 0,33 h / Ø = GRADO DI RIEMPIMENTO 0,39 0,50 V p / V = RAPPORTO TRA LA VELOCITA DI PROGETTO E LA VELOCITA MASSIMA 0,90 V p = VELOCITA DI PROGETTO (m / sec.) 0,58 5,00 Relazione tecnico - idraulica della fogna bianca 23

22 Calcolo della portata di progetto nel ramo di fognatura RAMO FOGNATURA SUPERFICI PONDERATE PORTAT SUPERFICI NETTE DEL BACINO DI RIFERIMENTO DEL BACINO DI A RIFERIMENTO (l/sec.) P 05 = 33,90(33,90 28,45)(33,90 23,20)(33,90 16,15) = 187,32 0,65 121,76 2,03 P 06 = 33,98(33,98 28,45)(33,98 23,40)(33,98 16,10) = 188,37 0,65 122,44 2,04 SOMMA PARZIALE = 375,69 244,20 4,07 ½ RAMO FOGNATURA = 758,90 399,19 6,66 RAMO FOGNATURA = 257,90 167,64 2,80 TOTALE = 1392,49 811,02 13,53 Q p = PORTATA MASSIMA DI PROGETTO (l / sec.) 13,53 Q = PORTATA MASSIMA DI UNA TUBAZIONE IN PVC Ø 400 CON PENDENZA 2 (l / sec.) 99,31 V = VELOCITA MASSIMA DI UNA TUBAZIONE IN PVC Ø 400 CON PENDENZA 2 (m / sec.) 0,87 Q p / Q = RAPPORTO TRA LA PORTATA DI PROGETTO E LA PORTATA MASSIMA 0,14 h / Ø = GRADO DI RIEMPIMENTO 0,25 0,50 V p / V = RAPPORTO TRA LA VELOCITA DI PROGETTO E LA VELOCITA MASSIMA 0,71 V p = VELOCITA DI PROGETTO (m / sec.) 0,62 5,00 Calcolo della portata di progetto nel ramo di fognatura 9-14 RAMO FOGNATURA 9-14 SUPERFICI PONDERATE PORTAT SUPERFICI NETTE DEL BACINO DI RIFERIMENTO DEL BACINO DI A RIFERIMENTO (l/sec.) P 09 = 29,58(29,58 26,95)(29,58 23,65)(29,58 8,55) = 98,34 0,65 63,92 1,06 P 10 = 31,95(31,95 26,95)(31,95 23,20)(31,95 13,75) = 159,50 0,65 103,68 1,73 SOMMA PARZIALE = 257,84 167,60 2,79 ½ RAMO FOGNATURA = 758,90 399,19 6,66 RAMO FOGNATURA = 257,90 167,64 2,80 RAMO FOGNATURA ,69 266,74 4,07 TOTALE = 1677, ,17 16,32 Q p = PORTATA MASSIMA DI PROGETTO (l / sec.) 16,32 Q = PORTATA MASSIMA DI UNA TUBAZIONE IN PVC Ø 400 CON PENDENZA 2 (l / sec.) 99,31 V = VELOCITA MASSIMA DI UNA TUBAZIONE IN PVC Ø 400 CON PENDENZA 2 (m / sec.) 0,87 Q p / Q = RAPPORTO TRA LA PORTATA DI PROGETTO E LA PORTATA MASSIMA 0,16 h / Ø = GRADO DI RIEMPIMENTO 0,27 0,50 V p / V = RAPPORTO TRA LA VELOCITA DI PROGETTO E LA VELOCITA MASSIMA 0,75 V p = VELOCITA DI PROGETTO (m / sec.) 0,65 5,00 Relazione tecnico - idraulica della fogna bianca 24

23 Calcolo della portata di progetto nel ramo di fognatura RAMO FOGNATURA SUPERFICI NETTE DEL BACINO DI RIFERIMENTO SUPERFICI PONDERATE DEL BACINO DI RIFERIMENTO PORTATA (l/sec.) P 03 = 27,30(27,30 22,95)(27,30 19,50)(27,30 12,15) = 118,46 0,65 77,00 1,28 P 04 = 27,33(27,33 22,95)(27,33 19,50)(27,33 12,20) = 118,95 0,65 77,32 1,29 SOMMA PARZIALE = 237,41 154,32 2,57 ½ RAMO FOGNATURA = 758,90 399,19 6,66 TOTALE = 996,31 533,51 9,23 Q p = PORTATA MASSIMA DI PROGETTO (l / sec.) 9,23 Q = PORTATA MASSIMA DI UNA TUBAZIONE IN PVC Ø 250 CON PENDENZA 2 (l / sec.) 28,65 V = VELOCITA MASSIMA DI UNA TUBAZIONE IN PVC Ø 250 CON PENDENZA 2 (m / sec.) 0,64 Q p / Q = RAPPORTO TRA LA PORTATA DI PROGETTO E LA PORTATA MASSIMA 0,32 h / Ø = GRADO DI RIEMPIMENTO 0,39 0,50 V p / V = RAPPORTO TRA LA VELOCITA DI PROGETTO E LA VELOCITA MASSIMA 0,89 V p = VELOCITA DI PROGETTO (m / sec.) 0,57 5,00 Calcolo della portata di progetto nel ramo di fognatura RAMO FOGNATURA SUPERFICI NETTE DEL BACINO DI RIFERIMENTO SUPERFICI PONDERATE DEL BACINO DI RIFERIMENTO PORTATA (l/sec.) P 07 = 33,90(33,90 28,45)(33,90 23,20)(33,90 16,15) = 187,32 0,65 121,76 2,03 P 08 = 33,98(33,98 28,45)(33,98 23,40)(33,98 16,10) = 188,37 0,65 122,44 2,04 SOMMA PARZIALE = 375,69 244,20 4,07 ½ RAMO FOGNATURA = 758,90 399,19 6,66 RAMO FOGNATURA = 257,90 167,64 2,80 TOTALE = 1392,49 811,03 13,53 Q p = PORTATA MASSIMA DI PROGETTO (l / sec.) 13,53 Q = PORTATA MASSIMA DI UNA TUBAZIONE IN PVC Ø 400 CON PENDENZA 2 (l / sec.) 99,31 V = VELOCITA MASSIMA DI UNA TUBAZIONE IN PVC Ø 400 CON PENDENZA 2 (m / sec.) 0,87 Q p / Q = RAPPORTO TRA LA PORTATA DI PROGETTO E LA PORTATA MASSIMA 0,14 h / Ø = GRADO DI RIEMPIMENTO 0,25 0,50 V p / V = RAPPORTO TRA LA VELOCITA DI PROGETTO E LA VELOCITA MASSIMA 0,71 V p = VELOCITA DI PROGETTO (m / sec.) 0,62 5,00 Relazione tecnico - idraulica della fogna bianca 25

24 Calcolo della portata di progetto nel ramo di fognatura RAMO FOGNATURA SUPERFICI NETTE DEL BACINO DI RIFERIMENTO SUPERFICI PONDERATE DEL BACINO DI RIFERIMENTO PORTATA (l/sec.) P 11 = 29,58(29,58 26,95)(29,58 26,95)(29,58 26,95) = 98,34 0,65 63,92 1,07 P 12 = 31,95(31,95 26,95)(31,95 23,20)(31,95 13,75) = 159,50 0,65 103,68 1,73 SOMMA PARZIALE = 257,84 167,60 2,80 RAMO FOGNATURA = 1517,79 798,38 13,31 RAMO FOGNATURA = 257,90 167,64 3,06 RAMO FOGNATURA = 375,69 244,20 4,07 RAMO FOGNATURA 9-14 = 257,84 167,60 2,79 RAMO FOGNATURA = 237,41 154,32 2,57 RAMO FOGNATURA ,69 244,20 4,07 TOTALE = 3280, ,94 32,67 Q p = PORTATA MASSIMA DI PROGETTO (l / sec.) 32,67 Q = PORTATA MASSIMA DI UNA TUBAZIONE IN PVC Ø 400 CON PENDENZA 2 (l / sec.) 99,31 V = VELOCITA MASSIMA DI UNA TUBAZIONE IN PVC Ø 400 CON PENDENZA 2 (m / sec.) 0,87 Q p / Q = RAPPORTO TRA LA PORTATA DI PROGETTO E LA PORTATA MASSIMA 0,33 h / Ø = GRADO DI RIEMPIMENTO 0,39 0,50 V p / V = RAPPORTO TRA LA VELOCITA DI PROGETTO E LA VELOCITA MASSIMA 0,90 V p = VELOCITA DI PROGETTO (m / sec.) 0,78 5,00 Calcolo della portata di progetto nel ramo di fognatura RAMO FOGNATURA SUPERFICI PONDERATE SUPERFICI NETTE DEL BACINO DI RIFERIMENTO DEL BACINO DI PORTATA RIFERIMENTO (l/sec.) St 03 = 50,88(50,88 46,45)(50,88 45,30)(50,88 10,00) = 226,50 0,71 160,82 2,68 St 04 = 52,58(52,58 48,30)(52,58 46,45)(52,58 10,40) = 240,96 0,71 171,08 2,85 SOMMA PARZIALE = 467,46 331,90 5,53 TOTALE = 467,46 331,90 5,53 Q p = PORTATA MASSIMA DI PROGETTO (l / sec.) 5,53 Q = PORTATA MASSIMA DI UNA TUBAZIONE IN PVC Ø 250 CON PENDENZA 2 (l / sec.) V = VELOCITA MASSIMA DI UNA TUBAZIONE IN PVC Ø 250 CON PENDENZA 2 (m / sec.) 0,64 Q p / Q = RAPPORTO TRA LA PORTATA DI PROGETTO E LA PORTATA MASSIMA 0,19 h / Ø = GRADO DI RIEMPIMENTO 0,30 0,50 V p / V = RAPPORTO TRA LA VELOCITA DI PROGETTO E LA VELOCITA MASSIMA 0,78 V p = VELOCITA DI PROGETTO (m / sec.) 0,50 5,00 Relazione tecnico - idraulica della fogna bianca 26

25 Calcolo della portata di progetto nel ramo di fognatura RAMO FOGNATURA SUPERFICI NETTE DEL BACINO DI RIFERIMENTO SUPERFICI PONDERATE DEL BACINO DI RIFERIMENTO PORTATA (l/sec.) V 01 = 30,90(30,90 29,25)(30,90 27,35)(30,90 5,20) = 68,20 0,10 6,82 0,11 V 02 = 31,55(31,55 29,25)(31,55 28,85)(31,55 5,00) = 72,12 0,10 7,21 0,12 V 03 = 28,53(28,53 26,25)(28,53 25,80)(28,53 5,00) = 64,50 0,10 6,45 0,11 V 04 = 29,10(29,10 26,85)(29,10 26,25)(29,10 5,10) = 66,92 0,10 6,69 0,11 V 05 = 27,35(27,35 25,60)(27,35 24,00)(27,35 5,10) = 59,73 0,10 5,97 0,10 V 06 = 27,88(27,88 25,60)(27,88 25,15)(27,88 5,00) = 62,87 0,10 6,29 0,10 V 07 = 14,80(14,80 12,80)(14,80 11,80)(14,80 5,00) = 29,50 0,10 2,95 0,05 V 08 = 14,83(14,83 12,80)(14,83 11,85)(14,83 5,00) = 29,62 0,10 2,96 0,05 V 09 = 12,63(12,63 10,80)(12,63 9,45)(12,63 5,00) = 23,62 0,10 2,36 0,04 V 10 = 12,68(12,68 10,80)(12,68 9,55)(12,68 5,00) = 23,87 0,10 2,39 0,04 CS 07 = 40,28(40,28 30,20)(40,28 27,35)(40,28 23,00) = 301,00 0,50 150,50 2,51 CS 08 = 36,43(36,43 30,20)(36,43 22,00)(36,43 20,65) = 227,15 0,50 113,58 1,89 CS 09 = 34,90(34,90 28,95)(34,90 22,00)(34,90 18,85) = 207,35 0,50 103,68 1,73 CS 10 = 38,93(38,93 28,95)(38,93 25,80)(38,93 23,10) = 283,98 0,50 141,99 2,37 CS 11 = 24,00(24,00 23,10)(24,00 22,75)(24,00 2,15) = 24,29 0,50 12,15 0,20 CS 12 = 24,00(24,00 23,10)(24,00 22,75)(24,00 2,15) = 24,29 0,50 12,15 0,20 CS 13 = 36,35(36,35 32,55)(36,35 23,10)(36,35 17,05) = 187,94 0,50 93,97 1,57 CS 14 = 39,28(39,28 32,55)(39,28 24,00)(39,28 22,00) = 264,00 0,50 132,00 2,20 CS 15 = 29,38(29,38 24,95)(29,38 22,00)(29,38 11,80) = 129,80 0,50 64,90 1,08 CS 16 = 34,70(34,70 24,95)(34,70 23,95)(34,70 20,50) = 227,26 0,50 113,53 1,89 CS 17 = 27,70(27,70 23,95)(27,70 22,00)(27,70 9,45) = 103,95 0,50 51,98 0,87 St 05 = 25,58(25,58 23,00)(25,58 17,70)(25,58 10,45) = 88,57 0,71 62,88 1,05 St 06 = 26,83(26,83 23,00)(26,83 20,65)(26,83 10,00) = 103,25 0,71 73,31 1,22 St 07 = 25,08(25,08 21,35)(25,08 18,80)(25,08 10,00) = 94,00 0,71 66,74 1,11 St 08 = 25,10(25,10 21,35)(25,10 18,85)(25,10 10,00) = 94,25 0,71 66,92 1,12 St 09 = 11,08(11,08 10,00)(11,08 10,00)(11,08 2,15) = 10,69 0,71 7,59 0,13 St 10 = 11,08(11,08 10,00)(11,08 10,00)(11,08 2,15) = 10,69 0,71 7,59 0,13 St 11 = 23,40(23,40 19,75)(23,40 17,05)(23,40 10,00) = 85,25 0,71 60,49 1,01 St 12 = 23,40(23,40 19,75)(23,40 17,05)(23,40 10,00) = 85,25 0,71 60,49 1,01 St 13 = 26,38(26,38 22,60)(26,38 20,15)(26,38 10,00) = 100,74 0,71 71,53 1,19 St 14 = 26,55(26,55 22,60)(26,55 20,50)(26,55 10,00) = 102,47 0,71 72,75 1,21 SOMMA PARZIALE = 3232, ,47 25,64 RAMO FOGNATURA = 3280, ,94 32,67 RAMO FOGNATURA = 467,46 331,90 5,53 TOTALE 6980, ,31 63,84 Relazione tecnico - idraulica della fogna bianca 27

26 Q p = PORTATA MASSIMA DI PROGETTO (l / sec.) 63,84 Q = PORTATA MASSIMA DI UNA TUBAZIONE IN PVC Ø 400 CON PENDENZA 4 (l / sec.) 141,93 V = VELOCITA MASSIMA DI UNA TUBAZIONE IN PVC Ø 400 CON PENDENZA 4 (m / sec.) 1,25 Q p / Q = RAPPORTO TRA LA PORTATA DI PROGETTO E LA PORTATA MASSIMA 0,45 h / Ø = GRADO DI RIEMPIMENTO 0,48 0,70 V p / V = RAPPORTO TRA LA VELOCITA DI PROGETTO E LA VELOCITA MASSIMA 1,03 V p = VELOCITA DI PROGETTO (m / sec.) 1,29 5,00 Relazione tecnico - idraulica della fogna bianca 28

27 13 - VERIFICA IDRAULICA DEL BACINO DI ACCUMULO VOLUME MINIMO VOLUME MINIMO SUPERFICI DEL COMPARTO URBANISTICO INVASABILE UNITARIO INVASABILE Ha mc/ha mc SUPERFICIE URBANIZZATA = 1, ,08 SUPERFICIE IMPERMEABILE = 0, ,05 VOLUME DEL BACINO DI ACCUMULO LUNGHEZZA LARGHEZZA PROFONDITA VOLUME UNITA (m) (m) (m) (m 3 ) x 8,82 x 0.87 x 2 = 364,33 VOLUME DEI POZZETTI DI RACCORDO DEL BACINO DI ACCUMULO LUNGHEZZA LARGHEZZA PROFONDITA VOLUME UNITA (m) (m) (m) (m 3 ) 1.00 x 1.00 x 0,87 x 14 = 12,18 VOLUME DELLA FOGNATURA BIANCA: TRATTO Ø 500 LUNGHEZZA NODI (m) SEZIONE (m 2 ) VOLUME (m 3 ) x (475.4/2) 2 x π = 22,05 VOLUME DELLA FOGNATURA BIANCA: TRATTO Ø 400 LUNGHEZZA NODI 8-22 (m) SEZIONE (m 2 ) VOLUME (m 3 ) x (380.4/2) 2 x π = 18,30 VOLUME COMPLESSIVO DEL BACINO DI ACCUMULO = 416,86 m 3 Relazione tecnico - idraulica della fogna bianca 29

28 14 - VERIFICHE STATICHE DELLE CONDOTTE Le verifiche statiche delle condotte in PVC sono state effettuate calcolando le deformazioni diametrali con la formula di SPRANGLER, secondo le indicazioni contenute nella pubblicazione Installazione delle fognature in PVC Pubblicazione n. 3 Novembre Le verifiche sono state eseguite, per i vari diametri utilizzati, in corrispondenza dei nodi più sollecitati: 1) nodi 6 e 11 per la condotta Ø 250; 2) nodo 22 per la condotta Ø 400; 3) nodo 32 per la condotta Ø 500. La verifica statica delle condotte in PEAD del bacino di accumulo si articola nella verifica della rigidità circonferenziale anulare minima e nella verifica delle deformazioni diametrali massime. Queste verifiche sono eseguite sulla base delle indicazioni del Manuale Tecnico 2010 e del software di calcolo della ditta produttrice delle condotte: INDUSTRIE POLIECO M.P.B. s.r.l., via E.Mattei, 49, Cazzago San Martino (BS). Relazione tecnico - idraulica della fogna bianca 30

1 PREMESSA pag. 2. 2 CALCOLO IDRAULICO pag. 2. 3 CALCOLO DELLA PORTATA DEGLI SCARICHI REFLUI URBANI.. pag. 2

1 PREMESSA pag. 2. 2 CALCOLO IDRAULICO pag. 2. 3 CALCOLO DELLA PORTATA DEGLI SCARICHI REFLUI URBANI.. pag. 2 1 PREMESSA pag. 2 2 CALCOLO IDRAULICO pag. 2 3 CALCOLO DELLA PORTATA DEGLI SCARICHI REFLUI URBANI.. pag. 2 4 ANALISI DEL MOVIMENTO DELLE ACQUE METEORICHE pag. 3 5 CALCOLO STATICO pag. 4 6 VERIFICA IDRAULICA

Dettagli

CUP: F83J02000020006 CIG: 63501727B4 (TRATTO A-B) CIG: 63501830CA (TRATTO B-C) CIG:635019068F (TRATTO D-E)

CUP: F83J02000020006 CIG: 63501727B4 (TRATTO A-B) CIG: 63501830CA (TRATTO B-C) CIG:635019068F (TRATTO D-E) Progetto ESECUTIVO per la realizzazione di fognature nere nell alveo del Torrente Carrione centro città ( tratto da area ex lavaggio di Vezzala al Ponte Via Cavour) Residui economie Lavori di Risanamento

Dettagli

PIANO PARTICOLAREGGIATO DI INIZIATIVA PRIVATA COMUNE DI FERRARA, VIA BOLOGNA IN AREA CLASSIFICATA DAL PRG SOTTOZONA D 2.2 ...

PIANO PARTICOLAREGGIATO DI INIZIATIVA PRIVATA COMUNE DI FERRARA, VIA BOLOGNA IN AREA CLASSIFICATA DAL PRG SOTTOZONA D 2.2 ... ... 1 INTRODUZIONE... 2 2 NORMATIVA DI RIFERIMENTO... 2 3 PRESCRIZIONI TECNICHE... 3 4 CALCOLO PORTATE DI PROGETTO... 3 5 VERIFICA IDRAULICA DEL COLLETTORE... 5 Pagina 1 di 6 1 INTRODUZIONE La presente

Dettagli

TUBI PEAD CORRUGATI Per Fognatura Per Fognatura con rete di rinforzo Per drenaggio

TUBI PEAD CORRUGATI Per Fognatura Per Fognatura con rete di rinforzo Per drenaggio Listino Prezzi DEPOSITO DI BARI 70027 PALO DEL COLLE BARI - S.S. 96 Km. 113+200 TEL. 080 627580 - FAX 080 629648 e-mail: appa.commerciale@tiscali.it www.appartubi.it TUBI PEAD CORRUGATI Per Fognatura Per

Dettagli

Il calcolo idraulico deve dimostrare che la tubazione è in grado di smaltire la portata

Il calcolo idraulico deve dimostrare che la tubazione è in grado di smaltire la portata CALCOLO IDRAULICO Il calcolo idraulico deve dimostrare che la tubazione è in grado di smaltire la portata d acqua prevista. Nello specifico il calcolo riguarda la progettazione della sezione della tubazione

Dettagli

Tubi di Drenaggio. con flangiatura elicoidale continua sull intera lunghezza.

Tubi di Drenaggio. con flangiatura elicoidale continua sull intera lunghezza. Tubi di Drenaggio DRENAGGIO dei TERRENI L adozione dei tubi Spirodrain è la miglior soluzione per risolvere qualsiasi problema di drenaggio dei terreni e di raccolta delle acque sotterranee. I tubi Spirodrain

Dettagli

RELAZIONE TECNICA rete fognaria acque bianche

RELAZIONE TECNICA rete fognaria acque bianche RELAZIONE TECNICA rete fognaria acque bianche Premessa L ambito d intervento del P.P.I.P riguarda un area a destinazione residenziale (d ora in poi denominata bacino) di 3.440 m², così suddivisa: PLANIMETRIA

Dettagli

Lotti & Partners Studio Tecnico Associato

Lotti & Partners Studio Tecnico Associato P.IVAc.F 02095600397 / +390544404262 +393393051205 RELAZIONE TECNICA La presente domanda di Permesso di Costruire ha per oggetto l esecuzione delle Opere di Urbanizzazione in attuazione del Piano Particolareggiato

Dettagli

RELAZIONE TECNICA IDRAULICA

RELAZIONE TECNICA IDRAULICA PIANO URBANISTICO ESECUTIVO DI INIZIATIVA PRIVATA per insediamento produttivo di nuovo impianto ad uso artigianale, produttivo e commerciale in Comune di Comacchio Loc. San Giuseppe S.S. 309 Romea Spett.le

Dettagli

Sistema Evolution Modì: vasche di raccolta o dispersione delle acque piovane

Sistema Evolution Modì: vasche di raccolta o dispersione delle acque piovane Sistema Evolution Modì: vasche di raccolta o dispersione delle acque piovane Il Sistema Evolution Modì è la nuova soluzione per la realizzazione di vasche di raccolta o dispersione delle acque piovane,

Dettagli

ISTRUZIONI PER L INSTALLAZIONE INTERRATA DEI SERBATOI IN POLIETILENE

ISTRUZIONI PER L INSTALLAZIONE INTERRATA DEI SERBATOI IN POLIETILENE ISTRUZIONI PER L INSTALLAZIONE INTERRATA DEI SERBATOI IN POLIETILENE (rev. 20140217) 1. Prima dell installazione deve essere verificata l idoneità tecnica del suolo dal punto di vista strutturale, eventuali

Dettagli

(IMP) FOGNATURA. e poiché in base alla seconda relazione di Bazin: dato che: si ha che: nel caso di pendenza i = 1% = 0,01 si riduce a:

(IMP) FOGNATURA. e poiché in base alla seconda relazione di Bazin: dato che: si ha che: nel caso di pendenza i = 1% = 0,01 si riduce a: (IMP) FOGNATURA Il tubo PE a.d. è particolarmente indicato per la realizzazione di impianti di scarico in edifici civili ed industriali, oppure in terreni particolarmente instabili dove altri materiali

Dettagli

+ S.P.Q.R. COMUNE DI ROMA

+ S.P.Q.R. COMUNE DI ROMA + S.P.Q.R. COMUNE DI ROMA DIPARTIMENTO XII - LAVORI PUBBLICI E MANUTENZIONI E MANUTENZIONE URBANA CRITERI PER IL DIMENSIONAMENTO DEI CONDOTTI FOGNARI DELLA CITTA' DI ROMA a cura della II unità organizzativa

Dettagli

1. PREMESSA... 2 2. PARAMETRI IDROLOGICI DI PROGETTO... 3 3. VERIFICHE IDRAULICHE... 5

1. PREMESSA... 2 2. PARAMETRI IDROLOGICI DI PROGETTO... 3 3. VERIFICHE IDRAULICHE... 5 INDICE 1. PREMESSA... 2 2. PARAMETRI IDROLOGICI DI PROGETTO... 3 3. VERIFICHE IDRAULICHE... 5 PROGETTO ESECUTIVO 1/9 1. PREMESSA La presente relazione descrive gli aspetti idraulici connessi con lo smaltimento

Dettagli

COMUNE DI AZZANO SAN PAOLO Provincia di Bergamo RELAZIONE IDRAULICA

COMUNE DI AZZANO SAN PAOLO Provincia di Bergamo RELAZIONE IDRAULICA COMUNE DI AZZANO SAN PAOLO Provincia di Bergamo Sportello Unico Attività Produttive (SUAP) per ampliamento attività industriale / artigianale ditta CORTI MARMI & GRANITI S.r.l., via Villaggio Sereno n

Dettagli

1. PREMESSA 2. CALCOLI E VERIFICHE FOGNATURA ACQUE REFLUE

1. PREMESSA 2. CALCOLI E VERIFICHE FOGNATURA ACQUE REFLUE 1. PREMESSA La presente verifica idraulica fa riferimento alla precedente verifica allegata al progetto preliminare approvato con Deliberazione del Giunta Municipale n. 113 del 19.09.2011, con la quale

Dettagli

INTERVENTO 1 STRALCIO: URBANIZZAZIONI PROGETTO ESECUTIVO 14) IMPIANTO FOGNATURA NERA E PLUVIALE RELAZIONE TECNICA

INTERVENTO 1 STRALCIO: URBANIZZAZIONI PROGETTO ESECUTIVO 14) IMPIANTO FOGNATURA NERA E PLUVIALE RELAZIONE TECNICA REGIONE PUGLIA INTERVENTO COFINANZIATO DAL PO FESR 2007-2013 ASSE VII LINEA DI INTERVENTO 7.1 AZIONE 7.1.2 CODICE OPERAZIONE FE7.100117 PROGRAMMA INTEGRATO DI RIQUALIFICAZIONE DELLE PERIFERIE PIRP SAN

Dettagli

RELAZIONE SPECIALISTICA DI CALCOLO

RELAZIONE SPECIALISTICA DI CALCOLO RELAZIONE SPECIALISTICA DI CALCOLO 1 - RETI DI FOGNATURA Il sistema di smaltimento delle acque è di tipo separativo, ossia attraverso due reti distinte vengono convogliate le acque d'origine pluviale e

Dettagli

1 Premesse generali... 2. 2 Quadro normativo di riferimento... 3. 3 Inquadramento stato idraulico... 3. 3.1 Sezioni stradali in RILEVATO...

1 Premesse generali... 2. 2 Quadro normativo di riferimento... 3. 3 Inquadramento stato idraulico... 3. 3.1 Sezioni stradali in RILEVATO... Sommario 1 Premesse generali... 2 2 Quadro normativo di riferimento... 3 3 Inquadramento stato idraulico... 3 3.1 Sezioni stradali in RILEVATO... 4 3.2 Sezioni stradali in TRINCEA... 5 3.3 Caratteristiche

Dettagli

Carichi unitari. Dimensionamento delle sezioni e verifica di massima. Dimensionamento travi a spessore. Altri carichi unitari. Esempio.

Carichi unitari. Dimensionamento delle sezioni e verifica di massima. Dimensionamento travi a spessore. Altri carichi unitari. Esempio. Carichi unitari delle sezioni e verifica di massima Una volta definito lo spessore, si possono calcolare i carichi unitari (k/m ) Solaio del piano tipo Solaio di copertura Solaio torrino scala Sbalzo piano

Dettagli

COMUNE DI ROMA RELAZIONE TECNICA DI CALCOLO IDRAULICO RETE PER LA RACCOLTA DELLE ACQUE METEORICHE

COMUNE DI ROMA RELAZIONE TECNICA DI CALCOLO IDRAULICO RETE PER LA RACCOLTA DELLE ACQUE METEORICHE COMUNE DI ROMA RELAZIONE TECNICA DI CALCOLO IDRAULICO RETE PER LA RACCOLTA DELLE ACQUE METEORICHE CALCOLO DELLA PORTATA DELLE ACQUE METEORICHE Il calcolo per la verifica idraulica di seguito riportato

Dettagli

SISTEMI INNOVATIVI PER LA GESTIONE DELLE ACQUE METEORICHE

SISTEMI INNOVATIVI PER LA GESTIONE DELLE ACQUE METEORICHE SISTEMI INNOVATIVI PER LA GESTIONE DELLE ACQUE METEORICHE Geoplast www.geoplast.it Ciclo naturale dell acqua La gestione delle acque meteoriche è importante al fine di ripristinare il naturale ciclo dell

Dettagli

INDICE 1. - CRITERI DI PROGETTAZIONE... 13 1.1. ANALISI UTENZE... 14 1.2. SCARICO ACQUE SUPERFICIALI... 15

INDICE 1. - CRITERI DI PROGETTAZIONE... 13 1.1. ANALISI UTENZE... 14 1.2. SCARICO ACQUE SUPERFICIALI... 15 INDICE 1. - CRITERI DI PROGETTAZIONE... 13 1.1. ANALISI UTENZE... 14 1.2. SCARICO ACQUE SUPERFICIALI... 15 RELAZIONE TECNICA 1. - CRITERI DI PROGETTAZIONE Nella definizione della nuove reti fognarie, si

Dettagli

C H I E D E. di allacciare lo scarico delle acque reflue provenienti dal suddetto insediamento. nella fognatura pubblica di Via n.

C H I E D E. di allacciare lo scarico delle acque reflue provenienti dal suddetto insediamento. nella fognatura pubblica di Via n. MARCA DA BOLLO DA 14,62 SPETT. LE COMUNE DI CALUSCO D ADDA (BG) - Settore Tecnico OGGETTO: Richiesta di Autorizzazione all allacciamento alla fognatura pubblica D.Lgs n. 152 del 03.04.2006 e s.m.i. Regolamenti

Dettagli

Ecopal. Pozzetti in polietilene. INDUSTRIE POLIECO-M.P.B. s.r.l. INDUSTRIE POLIECO-M.P.B. s.r.l.

Ecopal. Pozzetti in polietilene. INDUSTRIE POLIECO-M.P.B. s.r.l. INDUSTRIE POLIECO-M.P.B. s.r.l. Pozzetti in polietilene CERTIFICATI DI AZIENDA: Ecopal INDUSTRIE POLIECO-M.P.B. s.r.l. Cazzago S. Martino (Bs) Italy - Via E. Mattei, 49 Tel. +39.030.7758911 - Fax +39.030.7750845 www.polieco.com - info@polieco.com

Dettagli

Pozzetti fognatura EDILIZIA DRENAGGIO SUOLO FOGNATURA VENTILAZIONE SCARICO IDROSANITARIO. Pozzetti fognatura

Pozzetti fognatura EDILIZIA DRENAGGIO SUOLO FOGNATURA VENTILAZIONE SCARICO IDROSANITARIO. Pozzetti fognatura VENTILAZIONE CARICO IDROANITARIO DRENAGGIO UOLO FOGNATURA EDILIZIA Pozzetti fognatura 2015 91 Pozzetti fognatura Autoportanti, ottima tenuta idraulica, durabilità nel tempo ettori di utilizzo I Pozzetti

Dettagli

COMUNE DI CITERNA PROVINCIA DI PERUGIA COMMITTENTE LUDOVICI VALENTINO - LUDOVICI PAOLO - CERBONI VITTORIO - CERBONI SILVANO

COMUNE DI CITERNA PROVINCIA DI PERUGIA COMMITTENTE LUDOVICI VALENTINO - LUDOVICI PAOLO - CERBONI VITTORIO - CERBONI SILVANO COMUNE DI CITERNA PROVINCIA DI PERUGIA COMMITTENTE LUDOVICI VALENTINO - LUDOVICI PAOLO - CERBONI VITTORIO - CERBONI SILVANO CERBONI GIUSEPPE - PULETTI CLOTILDE - GAUDENZI ALFREDO PROGETTO PIANO ATTUATIVO

Dettagli

- K - PRESCRIZIONI TECNICHE PER LA PROGETTAZIONE E REALIZZAZIONE DELLE RETI FOGNARIE STANDARD PROGETTO SP - TEA - 001.

- K - PRESCRIZIONI TECNICHE PER LA PROGETTAZIONE E REALIZZAZIONE DELLE RETI FOGNARIE STANDARD PROGETTO SP - TEA - 001. - K - PRESCRIZIONI TECNICHE PER LA PROGETTAZIONE E REALIZZAZIONE DELLE RETI FOGNARIE (revisione 04) Pagina 1 di 11 INDICE Pag. PARTE K RETI FOGNARIE K.1 3 REQUISITI DEI PROGETTI DI FOGNATURE PER NUOVE

Dettagli

CENNI SULLE RETI DI SCARICO

CENNI SULLE RETI DI SCARICO CAPITOLO 1 1.1 Premessa Col termine rete di scarico si intende un sistema di tubazioni per scaricare al di fuori di un edificio acque piovane o sanitarie. Si usa distinguere tra: rete di scarico esterna

Dettagli

Per garantire l invarianza idraulica si è tenuto conto dei seguenti elementi:

Per garantire l invarianza idraulica si è tenuto conto dei seguenti elementi: 1 Premessa Il comparto rientra nell ambito degli accordi con i privati di cui all art. 18 della L.R. n. 20/2000 contrassegnato col n. 16 Lido di Classe Nord Sud, ed è soggetto a PUA generale. E costituito

Dettagli

Idrogeologia. Velocità media v (m/s): nel moto permanente è inversamente proporzionale alla superficie della sezione. V = Q [m 3 /s] / A [m 2 ]

Idrogeologia. Velocità media v (m/s): nel moto permanente è inversamente proporzionale alla superficie della sezione. V = Q [m 3 /s] / A [m 2 ] Idrogeologia Oltre alle proprietà indici del terreno che servono a classificarlo e che costituiscono le basi per utilizzare con facilità l esperienza raccolta nei vari problemi geotecnici, è necessario

Dettagli

Studio di Geologia Applicata - Dott. Geol. Pier Luigi Amadori

Studio di Geologia Applicata - Dott. Geol. Pier Luigi Amadori Studio di Geologia Applicata - Dott. Geol. Pier Luigi Amadori Viale della Repubblica, 4-47014 Meldola (FC) Tel-Fax. 0543/49 03 36 - C. F. MDR PLG 44L06 A 565 O - P. IVA 00627450406 PREMESSA La presente

Dettagli

I A T R T U E T Z A Z N O G P O F Pozzetti fognatura 2013 105

I A T R T U E T Z A Z N O G P O F Pozzetti fognatura 2013 105 POZZETTI FOGNATURA Pozzetti fognatura 2013 105 Autoportanti, ottima tenuta idraulica, durabilità nel tempo Settori di utilizzo I Pozzetti Fognatura REDI fanno parte dei pezzi speciali per condotte interrate

Dettagli

CHE COSA CAMBIA CON LA NUOVA NORMA EUROPEA PER PROFILI IN PVC UNI EN 12608

CHE COSA CAMBIA CON LA NUOVA NORMA EUROPEA PER PROFILI IN PVC UNI EN 12608 COSTRUIRE SERRAMENTI IN PVC CHE COSA CAMBIA CON LA NUOVA NORMA EUROPEA PER PROFILI IN PVC UNI EN 12608 1 La norma europea rivolta alla definizione delle caratteristiche dei profili in PVC per finestre

Dettagli

RELAZIONE TECNICA DELLA FOGNATURA RELATIVAMENTE ALLE ACQUE NERE E METEORICHE INERENTI IL PROGETTO DI P.U.A., IN ZONA D3.1, AD INIZIATIVA PRIVATA

RELAZIONE TECNICA DELLA FOGNATURA RELATIVAMENTE ALLE ACQUE NERE E METEORICHE INERENTI IL PROGETTO DI P.U.A., IN ZONA D3.1, AD INIZIATIVA PRIVATA RELAZIONE TECNICA DELLA FOGNATURA RELATIVAMENTE ALLE ACQUE NERE E METEORICHE INERENTI IL PROGETTO DI P.U.A., IN ZONA D3.1, AD INIZIATIVA PRIVATA Il presente Piano Urbanistico Attuativo, si pone l obbiettivo

Dettagli

Scheda tecnica scavo piscina 8x4 prefabbricata con scala romana e realizzazione soletta

Scheda tecnica scavo piscina 8x4 prefabbricata con scala romana e realizzazione soletta Scheda tecnica scavo piscina 8x4 prefabbricata con scala romana e realizzazione soletta Caratteristiche principali piscina: Dimensioni vasca: come da disegno Perimetro totale: 25,14 m (22 m dritto - 3,14m

Dettagli

PROVINCIA DI PERUGIA COMUNE DI DERUTA

PROVINCIA DI PERUGIA COMUNE DI DERUTA PROVINCIA DI PERUGIA COMUNE DI DERUTA REALIZZAZIONE DI UN IMMISSIONE DI ACQUE CHIARE NEL FOSSO DEI GUASTRI IN LOC. SANT'ANGELO DI CELLE COMMITTENTE: NOVATECNO S.r.l. INTEGRAZIONE DOCUMENTALE - Prot. N.

Dettagli

CALCOLI IDRAULICI DRENAGGIO DELLA PIATTAFORMA STRADALE

CALCOLI IDRAULICI DRENAGGIO DELLA PIATTAFORMA STRADALE CALCOLI IDRAULICI DRENAGGIO DELLA PIATTAFORMA STRADALE Premesse La rete per l evacuazione delle acque meteoriche dal corpo stradale, viene progettata in maniera da captare la totalità delle acque piovane

Dettagli

CASE HISTORY DRENAGGIO VIGNETI- IDROSAC-MONTALCINO (SIENA)

CASE HISTORY DRENAGGIO VIGNETI- IDROSAC-MONTALCINO (SIENA) CASE HISTORY DRENAGGIO VIGNETI- IDROSAC-MONTALCINO (SIENA) 1 - Descrizione dell intervento a difesa del suolo1 Lo scopo dell intervento è quello di realizzare un drenaggio a bassa profondità in trincea

Dettagli

PIANO GENERALE DEL SISTEMA FOGNARIO DEL COMUNE DI RIMINI 11 PIANO DEGLI INTERVENTI CON INDIVIDUAZIONE DEL LIVELLO DI PRIORITA E DEI COSTI

PIANO GENERALE DEL SISTEMA FOGNARIO DEL COMUNE DI RIMINI 11 PIANO DEGLI INTERVENTI CON INDIVIDUAZIONE DEL LIVELLO DI PRIORITA E DEI COSTI PIANO GENERALE DEL SISTEMA FOGNARIO DEL COMUNE DI RIMINI 11 PIANO DEGLI INTERVENTI CON INDIVIDUAZIONE DEL LIVELLO DI PRIORITA E DEI COSTI 85 PIANO GENERALE DEL SISTEMA FOGNARIO DEL COMUNE DI RIMINI IL

Dettagli

Insegnamento di Progetto di Infrastrutture viarie

Insegnamento di Progetto di Infrastrutture viarie Insegnamento di Progetto di Infrastrutture viarie Opere in terra Caratteristiche di un terreno Compressibilità e costipamento delle terre Portanza sottofondi e fondazioni stradali Instabilità del corpo

Dettagli

7.4 ELEMENTI PER LA PROGETTAZIONE FOGNA

7.4 ELEMENTI PER LA PROGETTAZIONE FOGNA 7.4.1 GENERALITA La rete di fognatura è un complesso di canalizzazioni disposte per la raccolta e l allontanamento dai complessi urbani delle acque superficiali (meteoriche, di lavaggio, ecc.) e di quelle

Dettagli

FOGNATURA NERA SCHEMA TIPO PER ALLACCIO ALLA PUBBLICA PLANIMETRIE E SEZIONI. Futuro sostenibile. ELABORATO: File: schemi_allaccio2007.

FOGNATURA NERA SCHEMA TIPO PER ALLACCIO ALLA PUBBLICA PLANIMETRIE E SEZIONI. Futuro sostenibile. ELABORATO: File: schemi_allaccio2007. Futuro sostenibile SCHEMA TIPO PER ALLACCIO ALLA PUBBLICA FOGNATURA NERA PLANIMETRIE E SEZIONI ELABORATO: File: schemi_allaccio2007.dwg 1 24 Settembre 2014 Rev Data 301.17 E.T.R.A. S.p.A. - 36061 BASSANO

Dettagli

INDICE. 1 PREMESSA 2 DESCRIZIONE IMPIANTO 2.1 Dimensionamento della rete... 3 IMPIANTO SMALTIMENTO ACQEU 4 VERIFICHE, COLLAUDO E CERTIFICAZIONI...

INDICE. 1 PREMESSA 2 DESCRIZIONE IMPIANTO 2.1 Dimensionamento della rete... 3 IMPIANTO SMALTIMENTO ACQEU 4 VERIFICHE, COLLAUDO E CERTIFICAZIONI... INDICE 1 PREMESSA 2 DESCRIZIONE IMPIANTO 2.1 Dimensionamento della rete... 3 IMPIANTO SMALTIMENTO ACQEU 4 VERIFICHE, COLLAUDO E CERTIFICAZIONI... Pagina 1 di 6 1. PREMESSA La presente relazione intende

Dettagli

COMUNE DI FAENZA Area ITALGAS

COMUNE DI FAENZA Area ITALGAS COMUNE DI FAENZA Area ITALGAS 29 gennaio 2013 RELAZIONE TECNICA RETE FOGNARIA 0. VARIANTE La variante dal punto di vista idraulico riguarda sostanzialmente tre punti: 1. la modifica del piccolo lotto di

Dettagli

PROGETTO DEFINITIVO. IL PROGETTISTA Geom. Carluccio Bottero

PROGETTO DEFINITIVO. IL PROGETTISTA Geom. Carluccio Bottero SETTORE LAVORII PUBBLIICII E MANUTENZIIONE DEL PATRIIMONIIO PARCO MULTIMEDIALE PER LA RICERCA DOCUMENTALE CONNESSA ALLA STORIA DEL VINO E DEL GUSTO CENTRO MULTIMEDIALE CALCOLI ESECUTIVI DELLA CONDOTTA

Dettagli

PROGETTO. Contratti di quartiere II - CASCINA RASARIO

PROGETTO. Contratti di quartiere II - CASCINA RASARIO PROGETTO Contratti di quartiere II - CASCINA RASARIO RELAZIONE IDRAULICA FOGNATURE ACQUE NERE E BIANCHE PROGETTO REDATTO IN DATA ottobre 2013 RESPONSABILE PROCEDIMENTO : ING. MARCELLO MONFRINOLI PROGETTISTA

Dettagli

Sistema tubo-guarnizione per. Fognatura e Scarichi Interrati LISTINO N.15

Sistema tubo-guarnizione per. Fognatura e Scarichi Interrati LISTINO N.15 Sistema tubo-guarnizione per Fognatura e Scarichi Interrati LISTINO N.15 BLU SEWER EVOLUTION Prestazioni superiori garantite dal sistema di giunzione integrato al tubo Il nuovo tubo Blu Sewer Evolution

Dettagli

Installazione dei contatori a membrana per reti gas metano

Installazione dei contatori a membrana per reti gas metano Installazione dei contatori a membrana per reti gas metano Tutti i contatori per gas combustibile sono strumenti di misura di precisionee pertanto vanno movimentati con le dovute cautele, sia durante le

Dettagli

2.2.4 Distanze di sicurezza UNI EN ISO 13857:2008, UNI EN 349:1994

2.2.4 Distanze di sicurezza UNI EN ISO 13857:2008, UNI EN 349:1994 2.2.4 Distanze di sicurezza UNI EN ISO 13857:2008, UNI EN 349:1994 2.2.4.1 Descrizione L uso delle distanze di sicurezza rappresenta un modo per garantire l integrità fisica dei lavoratori in presenza

Dettagli

ESEMPIO DI DIMENSIONAMENTO DI UNA RETE DI FOGNATURA

ESEMPIO DI DIMENSIONAMENTO DI UNA RETE DI FOGNATURA Corso di Costruzioni idrauliche (E.A.) A.A. 2011/2012 ESEMPIO DI DIMENSIONAMENTO DI UNA RETE DI FOGNATURA (Appunti tratti dalla lezione del 14/05/2012, non rivisti dal docente) 1 Esempio di dimensionamento

Dettagli

RELAZIONE SMALTIMENTO ACQUE

RELAZIONE SMALTIMENTO ACQUE Parrocchia di San Nicolò a Trebbia *** Cooperativa Abitazione Santa Marta Proprietà Indivisa Società Cooperativa PIANO ATTUATIVO per Intervento di Nuova Costruzione sito in via Alicata, Rottofreno (PC)

Dettagli

7.2 Controlli e prove

7.2 Controlli e prove 7.2 Controlli e prove Lo scopo dei controlli e delle verifiche è quello di: assicurare che l ascensore sia stato installato in modo corretto e che il suo utilizzo avvenga in modo sicuro; tenere sotto controllo

Dettagli

Case history VILLA LA CASARINA - RIELLO

Case history VILLA LA CASARINA - RIELLO Case history VILLA LA CASARINA - RIELLO SMALTIMENTO DELLE ACQUE REFLUE: INTERVENTO con IDROSAC IMHOFF Figura 1. Panoramica del giardino di Villa Casarina PROBLEMA: Trattamento e depurazione delle acque

Dettagli

DISCIPLINARE TECNICO

DISCIPLINARE TECNICO COMUNE DI ODERZO PROVINCIA DI TREVISO OGGETTO: PIANO DI RECUPERO DI INIZIATIVA PUBBLICA INERENTE ALL AREA DENOMINATA EX-EUROPA SITA IN VIA DELLE GRAZIE A ODERZO in adeguamento all'app3 in Variante COMMITTENTE:

Dettagli

DESCRIZIONE DELLE OPERE

DESCRIZIONE DELLE OPERE PREMESSA Vengono descritte in seguito le caratteristiche principali delle opere di urbanizzazione previste dal Piano Urbanistico Attuativo Zona di Perequazione via delle Granze. La realizzazione delle

Dettagli

Grazie ai mezzi maneggevoli, si possono produrre pali inclinati in quasi ogni inclinazione e direzione.

Grazie ai mezzi maneggevoli, si possono produrre pali inclinati in quasi ogni inclinazione e direzione. Battitura di pali duttili Generalità: Grazie agli escavatori idraulici leggeri e maneggevoli, i lavori per fondazioni di pali possono essere eseguiti anche in condizioni difficili oppure quando lo spazio

Dettagli

CAPACITÀ DI PROCESSO (PROCESS CAPABILITY)

CAPACITÀ DI PROCESSO (PROCESS CAPABILITY) CICLO DI LEZIONI per Progetto e Gestione della Qualità Facoltà di Ingegneria CAPACITÀ DI PROCESSO (PROCESS CAPABILITY) Carlo Noè Università Carlo Cattaneo e-mail: cnoe@liuc.it 1 CAPACITÀ DI PROCESSO Il

Dettagli

Idrostatica Correnti a pelo libero (o a superficie libera) Correnti in pressione. Foronomia

Idrostatica Correnti a pelo libero (o a superficie libera) Correnti in pressione. Foronomia Idrostatica Correnti a pelo libero (o a superficie libera) Correnti in pressione Foronomia In idrostatica era lecito trascurare l attrito interno o viscosità e i risultati ottenuti valevano sia per i liquidi

Dettagli

Geometra Carlo Cecchetelli

Geometra Carlo Cecchetelli STUDIO CECCHETELLI Piazza XX Settembre n. 27/2-61032 FANO - tel. 0721/827780 Ditta : SORCINELLI GIANFRANCO SANTINI LUCIANA Oggetto : PIANO ATTUATIVO DEL COMPARTO DENOMINATO ST6_52 Comparto residenziale

Dettagli

P R O G E T T O D I R I S O L U Z I O N E D E L L E I N T E R F E R E N Z E

P R O G E T T O D I R I S O L U Z I O N E D E L L E I N T E R F E R E N Z E P R O G E T T O D I R I S O L U Z I O N E D E L L E I N T E R F E R E N Z E La presente relazione si riferisce al progetto dell intervento pubblico in attuazione Programmi Urbani Complessi - PUC2 Sistemazione

Dettagli

ALTO TREVIGIANO SERVIZI s.r.l.

ALTO TREVIGIANO SERVIZI s.r.l. 1 INDICE 1. PREMESSA... 2 2. IL CALCOLO DEI CARICHI IDRAULICI AFFERENTI ALL IMPIANTO DI SALVATRONDA. 4 2.1 I COMUNI INTERESSATI DALL INTERVENTO DI PROGETTO... 4 2.2 PORTATE NERE TEORICHE... 4 2.3 PORTATE

Dettagli

Fondazioni a platea e su cordolo

Fondazioni a platea e su cordolo Fondazioni a platea e su cordolo Fondazione a platea massiccia Una volta normalmente impiegata per svariate tipologie di edifici, oggi la fondazione a platea massiccia viene quasi esclusivamente adottata

Dettagli

DIMENSIONAMENTO CONDOTTA FOGNANTE

DIMENSIONAMENTO CONDOTTA FOGNANTE DIMENSIONAMENTO CONDOTTA FOGNANTE 1. VERIFICA DELLA RETE DI SMALTIMENTO DELLE ACQUE NERE Il centro di cure palliative hospice di Spicchio è allocato all interno di un fabbricato già esistente nel complesso

Dettagli

Il capping geosintetico di una discarica

Il capping geosintetico di una discarica TeMa srl Divisione Ambiente 1-5 Campo di applicazione : Il capping geosintetico di una discarica di RSU SEPARAZIONE FUNZIONE CAMPO DI APPLICAZIONE BACINI IDRICI FILTRAZIONE CANALI Titolo : Realizzazione

Dettagli

Scheda tecnica preparazione e posa pareti prefabbricate piscina interrata 8x4 a fagiolo

Scheda tecnica preparazione e posa pareti prefabbricate piscina interrata 8x4 a fagiolo Scheda tecnica preparazione e posa pareti prefabbricate piscina interrata 8x4 a fagiolo Caratteristiche principali piscina: Dimensioni vasca: come da disegno Perimetro totale: 20,51 Superficie specchio

Dettagli

Sistemi di Fognature o Sistemi di Drenaggio Urbano

Sistemi di Fognature o Sistemi di Drenaggio Urbano Sistemi di Fognature o Sistemi di Drenaggio Urbano Insieme integrato di opere idrauliche atte a raccogliere, convogliare e allontanare dalle zone urbanizzate le acque reflue domestiche ed industriali,

Dettagli

Computo Metrico Estimativo Rete Fognaria

Computo Metrico Estimativo Rete Fognaria Rete Fognaria Pag. 1 LAVORI A MISURA 4 E01.010) RINTERRI Rinterro con materiale di risulta proveniente da scavo, compreso l'avvicinamento dei [...] il costipamento prescritto. Compreso ogni onere per rete

Dettagli

DOMANDA PER NULLA OSTA

DOMANDA PER NULLA OSTA REVISIONE 05 - del 03.01.2012 Spettabile ACQUE NORD s.r.l. Via San Bernardino n. 50 28922 VERBANIA Alla cortese attenzione del Presidente DOMANDA PER NULLA OSTA NUOVO ALLACCIAMENTO di scarichi civili alla

Dettagli

PIANO ATTUATIVO DI INIZIATIVA PRIVATA COMPARTO IN STRADA DEL CERQUETO - TERNI.

PIANO ATTUATIVO DI INIZIATIVA PRIVATA COMPARTO IN STRADA DEL CERQUETO - TERNI. \\PC\Domus_p2\CIACCOLINI\PA_CERQUETO\P_ATT\DOCUM\RELAZ_URBAN.docx Piano Attuativo COMUNE DI TERNI PIANO ATTUATIVO DI INIZIATIVA PRIVATA COMPARTO IN STRADA DEL CERQUETO - TERNI. Proprietà Leonori Mauro

Dettagli

Disposizioni Tecniche

Disposizioni Tecniche Disposizioni Tecniche Revisione n.05 del 30/12/2011 Approvate dall A.A.T.O. n.1 Toscana Nord con deliberazione n.20 del 06/12/2011 In vigore dal 1 gennaio 2012 Pagina 1 di 24 INDICE SCHEMI DI INDIVIDUAZIONE

Dettagli

Arch. Giuliano Moscon SERVIZIO TECNICO ASSOCIATO COMUNI DI FONDO E MALOSCO

Arch. Giuliano Moscon SERVIZIO TECNICO ASSOCIATO COMUNI DI FONDO E MALOSCO COMUNE DI MALOSCO Provincia di Trento PROGETTO INTERVENTO DI SOMMA URGENZA RECUPERO E CONSOLIDAMENTO STRUTTURALE DEL MURO DI SOSTEGNO SU P.F. 666 C.C. MALOSCO I IN VIA MIRAVALLE. Relazione di calcolo COMMITTENTE

Dettagli

La presente relazione accompagna il progetto riguardante i Lavori di sistemazione del

La presente relazione accompagna il progetto riguardante i Lavori di sistemazione del La presente relazione accompagna il progetto riguardante i Lavori di sistemazione del Cortile delle Carrozze nel complesso della Venaria Reale. Il cortile attualmente è occupato da un cantiere per la sistemazione

Dettagli

LINEE GUIDA PER LA COSTRUZIONE DI POZZI PER L ESTRAZIONE DI ACQUA SOTTERRANEA

LINEE GUIDA PER LA COSTRUZIONE DI POZZI PER L ESTRAZIONE DI ACQUA SOTTERRANEA LINEE GUIDA PER LA COSTRUZIONE DI POZZI PER L ESTRAZIONE DI ACQUA SOTTERRANEA Le domande di autorizzazione e di concessione per la costruzione di un pozzo devono essere corredate da un progetto preliminare

Dettagli

2 RELAZIONE GENERALE ILLUSTRATIVA

2 RELAZIONE GENERALE ILLUSTRATIVA 1 PREMESSA La presente relazione dimensiona e verifica le opere idrauliche relative alle fontane direttamente connesse con la realizzazione delle opere di Completamento dell area adiacente alla Cascina

Dettagli

COMUNE DI SAN GIORGIO SU LEGNANO 7 LOTTO DELL AMPLIAMENTO DEL CIMITERO TOMBE DI FAMIGLIA A POZZO (n 5 a 4 e n 2 a 6 posti) PROGETTO ESECUTIVO

COMUNE DI SAN GIORGIO SU LEGNANO 7 LOTTO DELL AMPLIAMENTO DEL CIMITERO TOMBE DI FAMIGLIA A POZZO (n 5 a 4 e n 2 a 6 posti) PROGETTO ESECUTIVO Dott. Ing. FRANCO VALLEGRA 20015 PARABIAGO - Via Mari, 23 Tel. e Fax. 0331-553387 COMUNE DI SAN GIORGIO SU LEGNANO 7 LOTTO DELL AMPLIAMENTO DEL CIMITERO TOMBE DI FAMIGLIA A POZZO (n 5 a 4 e n 2 a 6 posti)

Dettagli

Insegnamento di Fondamenti di Infrastrutture viarie

Insegnamento di Fondamenti di Infrastrutture viarie Insegnamento di Fondamenti di Infrastrutture viarie Territorio ed infrastrutture di trasporto La meccanica della locomozione: questioni generali Il fenomeno dell aderenza e l equazione generale del moto

Dettagli

FOSSE BIOLOGICHE SCHEDA TECNICA FOSSE BIOLOGICHE

FOSSE BIOLOGICHE SCHEDA TECNICA FOSSE BIOLOGICHE 47-07 cmc catalogo 22-01-2007 11:39 Pagina 24 SCHEDA TECNICA L'articolo 2, lettere b), d) ed e) della Legge N.319 del 10 Maggio 1976, recante norme per la tutela delle acque dall'inquinamento, seguito

Dettagli

OPERE DI URBANIZZAZIONE FOGNARIA NELL AMBITO DI INTERVENTI DI ESPANSIONE URBANISTICA

OPERE DI URBANIZZAZIONE FOGNARIA NELL AMBITO DI INTERVENTI DI ESPANSIONE URBANISTICA Comune di Faenza Sportello Unico per le Attività produttive 7 Incontro Tecnico - 23 Giugno 2005 OPERE DI URBANIZZAZIONE FOGNARIA NELL AMBITO DI INTERVENTI DI ESPANSIONE URBANISTICA ing. Michele Lotito

Dettagli

RINNOVO DELLE AUTORIZZAZIONI ALLO SCARICO NELLE RETI CONSORTILI

RINNOVO DELLE AUTORIZZAZIONI ALLO SCARICO NELLE RETI CONSORTILI RINNOVO DELLE AUTORIZZAZIONI ALLO SCARICO NELLE RETI CONSORTILI INCONTRO TECNICO CON LE IMPRESE Venerdì 20 Aprile 2012, ore 17:00 Piano Primo Autorizzazione allo scarico nelle Reti Fognarie Consortili

Dettagli

Progetto di un edificio da destinare ad officina di riparazione autovetture con annesso salone di esposizione e vendita

Progetto di un edificio da destinare ad officina di riparazione autovetture con annesso salone di esposizione e vendita Progetto di un edificio da destinare ad officina di riparazione autovetture con annesso salone di esposizione e vendita Sessione anno 1990 Prima prova scritto-grafica A confine con una strada di un centro

Dettagli

Trasportatori a nastro

Trasportatori a nastro Trasportatori a nastro Realizzano un trasporto di tipo continuo, in orizzontale o in pendenza, di materiali alla rinfusa e di carichi concentrati leggeri. incastellatura di sostegno Trasporti interni 1

Dettagli

COMMISSARIO DELEGATO PER L EMERGENZA CONCERNENTE GLI ECCEZIONALI EVENTI METEOROLOGICI DEL 26 SETTEMBRE 2007

COMMISSARIO DELEGATO PER L EMERGENZA CONCERNENTE GLI ECCEZIONALI EVENTI METEOROLOGICI DEL 26 SETTEMBRE 2007 ORDINANZA N. 3 DEL 22.01.08 Oggetto: O.P.C.M. n. 3621 del 18.10.2007. Interventi urgenti di protezione civile diretti a fronteggiare i danni conseguenti agli eccezionali eventi meteorologici che hanno

Dettagli

SEPARATORI. S.r.l. spedizione. tipologie: Modello T-C. chiusini circolari. acciaio zincato. per caso. Tel. generali vigenti.

SEPARATORI. S.r.l. spedizione. tipologie: Modello T-C. chiusini circolari. acciaio zincato. per caso. Tel. generali vigenti. serie OilIAv Separatori di idrocarburi in acciaio verniciato SEPARATORI DI IDROCARBURI IN ACCIAIO VERNICIATO Sono realizzati in lamiera di acciaio S 235 JRG. La protezionee superficiale interna ed esterna

Dettagli

La deformazione diametrale deve essere inferiore ai valori, consigliati dalla raccomandazione ISO/TR 7073, riportati in tabella 12.1: Tabella 12.

La deformazione diametrale deve essere inferiore ai valori, consigliati dalla raccomandazione ISO/TR 7073, riportati in tabella 12.1: Tabella 12. 12 Prove di collaudo S copo del collaudo è quello di verificare l efficienza e la funzionalità idraulica di un collettore posato in opera. In particolare si dovrà verificare: n la deformazione diametrale;

Dettagli

PAVIMENTO SPESSORATO ICON OUTDOOR FLORIM

PAVIMENTO SPESSORATO ICON OUTDOOR FLORIM PAVIMENTO SPESSORATO ICON OUTDOOR FLORIM Nuova soluzione in gres porcellanato spessorato per l arredo esterno. Lastre in gres fine porcellanato colorato a spessore di 2 cm ottenute da atomizzazione di

Dettagli

il sistema di giunzione raddoppia la sicurezza che 11.2013 www.tubi.net

il sistema di giunzione raddoppia la sicurezza che 11.2013 www.tubi.net il sistema di giunzione che raddoppia la sicurezza 11.2013 www.tubi.net L AIRBAG DELLE TUBAZIONI Così come nel settore delle autovetture i parametri di sicurezza hanno portato all impiego di sistemi sempre

Dettagli

GIUNTI STRUTTURALI 91

GIUNTI STRUTTURALI 91 90 GIUNTI STRUTTURALI 91 INTRODUZIONE Gli edifici di grandi dimensioni aventi cubature superiori ai 3000 m 3 sono generalmente costituiti da più corpi di fabbrica l uno accostato all altro, ma appaiono

Dettagli

COMMITTENTE ELABORATO N. RENDER PROGETTISTA COORDINATORE. arch. Antonio Rossi PROGETTISTA ARCHITETTONICO. arch. Antonio Rossi COLLABORATORE

COMMITTENTE ELABORATO N. RENDER PROGETTISTA COORDINATORE. arch. Antonio Rossi PROGETTISTA ARCHITETTONICO. arch. Antonio Rossi COLLABORATORE P I E T R O B O N & R O S S I E N G I N E E R I N G S I N E R G O P R O G E T T I piazza della serenissima, 20-31033 castelfranco veneto (tv) tel. 0423/49.49.55/72.46.83 - fax 0423/72.09.66 www.sinergoprogetti.it

Dettagli

Ponti termici. Correzione del ponte termico. Ponte termico privo di correzione

Ponti termici. Correzione del ponte termico. Ponte termico privo di correzione Ponti termici Le perdite di calore attraverso gli elementi strutturali di un edificio, ponti termici, possono raggiungere e superare il 20 % delle dispersioni totali e sono causa di condense interne, macchie,

Dettagli

Gli impianti di scarico Indicazioni, vincoli e requisiti di progettazione

Gli impianti di scarico Indicazioni, vincoli e requisiti di progettazione Gli impianti di scarico Indicazioni, vincoli e requisiti di progettazione Riferimento normativo Per la progettazione degli impianti di scarico si fa riferimento alla normativa europea composta da 5 parti.

Dettagli

INTERVENTI ESEGUITI CON CARATTERE DI URGENZA PRESSO AREA DISCARICA LOC. VALLENONCELLO PORDENONE (PN)

INTERVENTI ESEGUITI CON CARATTERE DI URGENZA PRESSO AREA DISCARICA LOC. VALLENONCELLO PORDENONE (PN) INTERVENTI ESEGUITI CON CARATTERE DI URGENZA PRESSO AREA DISCARICA LOC. VALLENONCELLO PORDENONE (PN) Premessa: Nel periodo compreso fra la seconda metà di dicembre 2013 e la prima di febbraio 2014, sul

Dettagli

Salto di quota presso in canale principale. Salto di quota presso l ingresso laterale

Salto di quota presso in canale principale. Salto di quota presso l ingresso laterale SALTI DI QUOTA ESTERNI PFEIFENKOPF Pfeifenkopf, salto di quota esterno al pozzetto in polietilene per pozzetti di canalizzazione e di pompe, è costituito da una camera di raccolta con un muro rinforzato

Dettagli

ATLANTIS SYSTEM GESTIONE ACQUE METEORICHE

ATLANTIS SYSTEM GESTIONE ACQUE METEORICHE ATLANTIS SYSTEM GESTIONE ACQUE METEORICHE Atlantis produce una serie di prodotti geosintetici in polipropilene (PP) pressofuso ad alta resistenza, anche rivestiti con geotessile, che trovano applicazione

Dettagli

PARTICOLARI COSTRUTTIVI MURATURA ARMATA POROTON

PARTICOLARI COSTRUTTIVI MURATURA ARMATA POROTON PARTICOLARI COSTRUTTIVI MURATURA ARMATA POROTON La muratura armata rappresenta un sistema costruttivo relativamente nuovo ed ancora non molto conosciuto e le richieste di chiarimenti sulle modalità di

Dettagli

VILLA BORROMEO Sarmeola di Rubano Padova 25 novembre 2010. Relatore: Ing. Carlo Calisse

VILLA BORROMEO Sarmeola di Rubano Padova 25 novembre 2010. Relatore: Ing. Carlo Calisse LE RETI ANTICADUTA DALLE NORME UNI EN 1263-1 1 e 2 ALLE NUOVE LINEE GUIDA AIPAA VILLA BORROMEO Sarmeola di Rubano Padova 25 novembre 2010 Relatore: Ing. Carlo Calisse INTRODUZIONE ALLE NORME UNI EN 1263-1:

Dettagli

IL DIMENSIONAMENTO DEGLI IMPIANTI IDROSANITARI Miscelatori e riduttori di pressione

IL DIMENSIONAMENTO DEGLI IMPIANTI IDROSANITARI Miscelatori e riduttori di pressione FOCUS TECNICO IL DEGLI IMPIANTI IDROSANITARI Miscelatori e riduttori di pressione CRITERI DI CALCOLO DELLA PORTATA DI PROGETTO Lo scopo principale del dimensionamento di una rete idrica è quello di assicurare

Dettagli

Marco Maglionico Università di Bologna Dipartimento DICAM

Marco Maglionico Università di Bologna Dipartimento DICAM La gestione delle acque meteoriche nelle aree urbane: aspetti idraulici e ambientali Marco Maglionico Dipartimento marco.maglionico@unibo.it Effetti dell urbanizzazione sul ciclo idrologico L urbanizzazione

Dettagli

Rischio idrogeologico Uso delle barriere mobili durante le esondazioni.

Rischio idrogeologico Uso delle barriere mobili durante le esondazioni. Rischio idrogeologico Uso delle barriere mobili durante le esondazioni. Premessa Purtroppo, durante gli eventi calamitosi che si verificano durante le emergenze idrogeologiche, succede spesso che le barriere

Dettagli

LINEA MURI DI CONTENIMENTO

LINEA MURI DI CONTENIMENTO LINEA MURI DI CONTENIMENTO Costruisce il futuro Sistemi di contenimento dei pendii - Tipologie: I muri ottenuti tramite la posa in opera dei blocchi di contenimento della MA.CE.VI. in condizioni di : -

Dettagli