COMUNE DI PONTELATONE RELAZIONE TECNICA ILLUSTRATIVA
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- Adelaide Conte
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2 COMUNE DI PONTELATONE Provincia di Caserta Permesso di Costruire, in variante allo strumento urbanistico, per la realizzazione di una struttura commerciale nel Comune di Pontelatone alla località Barignano, ai sensi dell art. 8 del D.P.R. 160/2010 Committente: Pietro Tamburrino RELAZIONE TECNICA ILLUSTRATIVA Premessa Io sottoscritto ing. Giuseppe Acheo, iscritto all'ordine degli Ingegneri della Provincia di Caserta al n. 1904, con studio in Caiazzo alla Via Ponte 16, ho ricevuto incarico dal sig. Pietro Tamburrino, di redigere il progetto per la realizzazione di una struttura commerciale nel Comune di Pontelatone, alla località Barignano, su terreni censiti in catasto al Foglio 35 particelle 5210 e 5206, rispettivamente di ha ed ha per una superficie complessiva di ha Il Comune di Pontelatone è dotato di P.R.G., approvato con Decreto del Presidente della G.R. Campania n del , le particelle interessate dal presente progetto sono individuate, nella vigente zonizzazione urbanistica, come area omogenea E destinata ad attività agricola. La proposta di intervento cui la presente Relazione accede è finalizzata alla realizzazione, in Comune di Pontelatone (CE), di nuovo insediamento per attività commerciali, da assentirsi in variante al vigente PRG comunale - mediante ricorso al modulo operativo dello Sportello Unico per le Attività Produttive, di cui all art. 8 del DPR 160/2010. Ciò premesso, si dà atto che la possibilità di approvare progetti di intervento (per attività economiche) in variante urbanistica costituisce fattispecie espressamente ammessa dal legislatore. Col progetto di cui alla presente relazione si intende aderire a quanto previsto dall art. 8 del D.P.R. 160/2010 in quanto le aree destinate all'insediamento di attività commerciali individuate dal vigente strumento urbanistico sono insufficienti. Ricorrendo i presupposti di cui al DPR 160/2010 il sig. Pietro Tamburrino intende richiedere al responsabile del SUAP la convocazione della conferenza di servizi di cui agli articoli da 14 a 14-quinquies della legge 7 agosto 1990, n. 241.
3 La nuova destinazione urbanistica richiesta è commerciale Dc1, con i parametri previsti dalle N.T.A. L art. 8 del DPR 160/2010 reca l indicazione delle modalità procedurali sottese all approvazione di progetto comportante la variazione di strumenti urbanistici. L attivazione della procedura de qua presuppone l accertamento in ordine alla insussistenza (ovvero all insufficienza), nel territorio comunale di Pontelatone, di aree idonee all allocazione del complesso commerciale oggetto della presente istanza. Ciò posto e con riferimento all'odierna proposta progettuale, si dà atto che non sussistono, nel territorio comunale, altre aree commerciali idonee all'allocazione dell'insediamento commerciale in progetto. Accertato quanto sopra, e tenuto conto del fatto che l'idoneità dell'area all'insediamento proposto non può essere valutata solo in termini esclusivamente dimensionali, assumendo, infatti, preminente rilievo - in relazione alle funzioni in previsione - il profilo localizzativo e quello afferente il livello della connessione con il sistema viabilistico ed infrastrutturale, si attesta che l'area oggetto dell'odierna proposta di intervento risulta essere, all'interno del territorio comunale di Pontelatone, dotata di caratteristiche tali che legittimano la proposizione, ai sensi e per gli effetti dell'art. 8 DPR 160/2010, del progetto in variante. La nuova destinazione d uso sarà Dc1, in essa si applicheranno i seguenti indici: Zona D c1 insediamenti commerciali Superficie minima di intervento: m 2 StUr: aree da destinare a standard urbanistici 0.10 m 2 / m 2 Indice di fabbricabilità fondiaria 1 m 3 / m 2 Rapporto di copertura 0,4 m 2 / m 2 Altezza massima delle costruzioni 20,0 m Distacco minimo dai confini 5,0 m Distacco minimo dagli edifici 10 m Volume massimo per alloggi 400 m 3
4 Descrizione dei luoghi Il territorio comunale di Pontelatone è situato ai piedi del Monte Friento, una delle punte della catena dei Monti Trebulani; nella Carta Topografica Programmatica Regionale l area ricade nella tavola n. 16, Quadrante 172-II, denominata Caserta. Il complesso commerciale in progetto sorgerà nel Comune di Pontelatone, alla località Barignano, sulle particelle 5210 e 5206 del foglio 35 di proprietà del Sig. Tamburrino Pietro. Dal punto di vista localizzativo, l'ambito di intervento risulta essere ubicato nel quadrante meridionale del territorio comunale e, precisamente, in una traversa della SS 264, ovverosia in un contesto ottimamente urbanizzato ed infrastrutturato. L area in oggetto si trova a sud del centro abitato del Comune, particolarmente felice per forma, pianeggiante, ed ubicazione, a ridosso della SS 264. Il sito ha forma pseudo rettangolare, confina ad ovest, con strada vicinale Santa Caterina, a nord e sud con terreni del sig. Tamburrino stesso e ad est confina con terreni di altra Ditta; l area, attualmente, è scarsamente utilizzata ai fini agricoli, non presenta alcun tipo di manufatto o di reti di impianti, ad eccezione di alcune reti elettriche che sovrastano dei tralicci, dei quali si è tenuto conto nel progetto, ponendosi a debita distanza (20 metri). Nel Piano Stralcio di Difesa dalle Alluvioni, redatto ai sensi del comma 6 ter art. 17 della Legge 183/89 come modificato dall art.12 della Legge 493/93, l area ricade in fascia B2, in essa la finalità del Piano è di mantenere e migliorare le condizioni di funzionalità idraulica ai fini principali dell invaso e della laminazione delle piene, nonché di conservare e migliorare le caratteristiche naturali ed ambientali. Il progetto è stato realizzato nel rispetto di quanto previsto dall art. 29 delle norme tecniche di attuazione del succitato piano; in particolare: 1. la quota minima del primo livello utile delle opere a farsi sarà non inferiore a m 0,80 rispetto alla quota massima del piano di campagna a sistemazione di progetto eseguita; Progetto La proposta progettuale prevede la realizzazione di più manufatti legati tra loro in un disegno unitario, idoneo a segnare la vocazione commerciale dell intero complesso. Le opere a farsi sono le seguenti: ristorante gazebi bar piscine locali commerciali locali servizi
5 parcheggi e area a verde locale tecnologico L ingresso al complesso commerciale avverrà dalla strada vicinale S. Caterina, la quale, a sua volta, ha sbocco sulla SS264. Nella parte occidentale dell intera area saranno ubicati il parcheggio e un area a verde, nella parte orientale la attività commerciale. Il ristorante sarà posizionato sul lato est dell area, col lato lungo disposto parallelamente al confine, a distanza non inferiore ai 5 metri dallo stesso. In adiacenza al ristorante saranno realizzati due gazebi a pianta circolare. Complessivamente i fabbricati da realizzare occuperanno una superficie Lorda di 2251 m 2 circa e saranno destinati interamente ad attività Commerciale con annessi servizi. Nella parte centrale del lotto verranno realizzate due piscine, e nelle loro immediate vicinanze i locali servizi, un bar e dei negozi. Ristorante L elemento principale dell intero complesso è il ristorante. Posto a quota metri dall attuale piano campagna, ha forma pseudo-rettangolare, 52.0 m x 16.5 m con adiacente porticato. All interno della struttura saranno ubicati la sala, per un numero complessivo di coperti pari a 190, la cucina, i servizi igienici sia per gli ospiti che per i dipendenti, e locali deposito. La sala avrà un altezza interna pari a 4.5 m, mentre la cucina, i servizi, il deposito e il porticato, un altezza interna di 3.5 metri, per cui i prospetti principali avranno altezza massima di 6.4 e 4.7 m rispettivamente sulla sala e sul lato cucina. Il volume del ristorante è inoltre caratterizzato da un porticato sul lato lungo per una lunghezza di circa 32 metri. La superficie coperta dell intera struttura, sarà del tipo intelaiata con travi e pilastri in c.a., il solaio in latero-cementizio, la tompagnatura sarà realizzata in termoblocchi intonacati. La copertura, piana, verrà realizzata con solaio latero cementizio opportunamente impermeabilizzato. Gli infissi esterni saranno in legno. Le dimensioni delle aperture saranno tali da garantire il passaggio di cose e persone oltre ad una buona aerazione dei locali. Nell edificio è prevista l installazione di impianti termici per la climatizzazione invernale ed estiva, per la preparazione dell acqua calda per usi igienici sanitari che consentano di contenere i consumi di energia e favorire lo sviluppo e la valorizzazione delle fonti rinnovabili che è il principale obiettivo di cui all art. 1 del D.Lgs. 192/2005 e s.m.i.. Gli impianti elettrici saranno conformi al Decreto Ministeriale 37/2008.
6 Il fabbricato verrà realizzato nel rispetto delle norme per il superamento delle barriere architettoniche: verranno realizzate delle rampe che renderanno agevole l accesso al ristorante, oltre che bagni per disabili. L edificio si approvvigionerà di acqua destinata al consumo umano mediante allacciamento alla rete idrica comunale. Le acque reflue dei servizi igienici dreneranno nell impianto di fitodepurazione a servizio dell intero complesso. Gazebi In adiacenza al ristorante verranno realizzati due gazebi di forma circolare di diametro pari a 14 m. I due gazebi verranno realizzati con travi di fondazione in c.a., pilastri e travi in legno. Bar Il bar, posto a quota m., è una struttura circolare del diametro di 19.4 m. La struttura, analoga a quella dei gazebi, sarà realizzata con travi di fondazione in c.a., pilastri e travi in legno. All interno del bar è previsto un servizio igienico con spogliatoio, un locale deposito e locale per la preparazione degli alimenti. Piscine Il complesso commerciale a farsi prevede la realizzazione di due piscine aperte al pubblico: una, per adulti di circa m 2, quota variabile da 0 a 1.5 metri, per un volume complessivo pari a 1600 m 3, l altra, per bambini, di circa m 2, quota variabile da 0 a 0,60 m e volume complessivo di 500 m 3. Le due piscine avranno forma irregolare e saranno attrezzate di tutto quanto necessario per una buona balneazione. Ogni piscina sarà dotata di vasca di compenso, ubicata al piano tecnico, adeguatamente dimensionata per accogliere i volumi di "piena" della stessa causati dall'ingresso dei bagnanti e dal loro movimento senza interrompere lo sfioro. Le piscine sono predisposte per il troppo-pieno, onde evitare allagamenti in caso di anomalie e di scarico di fondo per poterle periodicamente svuotare e ripulire facilmente. Blocco Locali commerciali e Servizi Il progetto prevede la realizzazione di una struttura comprendente n. 5 locali destinati a negozi, e i servizi a servizio delle piscine. Nel rispetto di quanto previsto dall art. 109 della circolare ministeriale 16/51 verranno realizzati: lato donne: n. 15 bagni, un bagno per disabili, n. 10 locali per docce e 12 spogliatoi;
7 lato uomini: n. 10 bagni, n. 10 orinatoi, un bagno per disabili, n. 10 locali per docce e 10 spogliatoi. La struttura comprende inoltre, un locale per infermeria, locale deposito e spogliatoi per i dipendenti. La copertura, piana, verrà realizzata con solaio latero cementizio opportunamente impermeabilizzato. Gli impianti elettrici saranno conformi al Decreto Ministeriale 37/2008. La struttura verrà realizzata nel rispetto delle norme per il superamento delle barriere architettoniche. L edificio si approvvigionerà di acqua destinata al consumo umano mediante allacciamento alla rete idrica comunale. I servizi igienici dreneranno i propri scarichi nell impianto di fitodepurazione a servizio dell intero complesso. Sistemazioni esterne, parcheggi e area a verde Le sistemazioni esterne prevedono sostanzialmente la realizzazioni delle recinzioni, muretti con sovrastante rete metallica, della strada di accesso al ristorante, degli accessi al parcheggio, delle aree verdi di contorno e dei percorsi pedonali. L area parcheggi è dimensionata per un numero di circa 150 posti auto. Per quanto riguarda la sistemazione a verde, si provvederà piantumare il terreno con piante sempreverdi, ponendo particolare cura nell integrazione tra episodio edilizio e spazio esterno. Le nuove essenze saranno impiantate in modo armonioso ma variegato con essenze minori e vegetazione varia. Infrastrutture viarie e a rete Le aree oggetto del presente progetto, dovranno essere provviste delle principali infrastrutture a rete quali: viabilità, rete idrica e di drenaggio delle acque reflue domestiche, illuminazione ed energia elettrica. La strada che verrà utilizzata per accedere al lotto è la strada vicinale Santa Caterina che costeggia il lotto sul lato ovest e sbocca sulla SS 264. La rete di drenaggio delle acque reflue domestiche sarà costituita da un sistema di tubazioni, a pelo libero ed in pressione, che drenerà le acque reflue del complesso commerciale verso l impianto di fitodepurazione. Le acque meteoriche provenienti dalle superfici coperte, ovvero pavimentate, verranno drenate, senza ausilio di alcuna tubazione, alla rete di scolo locale delle acque meteoriche. La rete idrica per acqua potabile si dirama direttamente dalla rete comunale. Altre attrezzature a rete sono la illuminazione e l erogazione di energia elettrica in MT/BT, entrambe avranno canalizzazioni interrate e deriveranno dai pubblici allacciamenti ai margini dell area di intervento.
8 Fitodepurazione Per fitodepurazione si intende la depurazione di acque di scarico con sistemi naturali, utilizzando essenze acquatiche endemiche ed elementi naturali per la costruzione di vere e proprie aree umide. Nell ambiente naturale i processi chimico-fisici e biologici fitodepurativi avvengono nell interfaccia acqua, suolo, piante. Questi processi avvengono spontaneamente in ambienti acquatici naturali chiamati zone umide, che sono aree di transizione fra l ambiente terrestre e quello acquatico, inondate e saturate dalle acque superficiali o sotterranee, con una periodicità e durata sufficienti a creare le condizioni idonee per la vegetazione e la fauna acquatica. Gli impianti di fitodepurazione sono trattamenti biologici di depurazione che operando attraverso l'azione combinata di batteri e piante necessitano di una sedimentazione primaria. Calcolo plano-volumetrico Terreni utilizzati per il calcolo plano-volumetrico Foglio n 35 Particella Superficie (m 2 ) Totale Superficie territoriale: m 2 La densità massima fondiaria è pari a: If = 1.0 m 3 /m 2 Gli standards urbanistici sono pari a 6500 m 2 Per cui la superficie territoriale è: St = = m 2 Volume max realizzabile =57.305x 1.0 = m 3 Verifica rispondenza agli indici Indice di fabbricabilità Volume di progetto = 9.225,9 m 3 < volume consentito = m 3 Indice di copertura S coperta / S fondiaria Rapporto copertura: S coperta / S fondiaria = 2251,1/ = 0.04 < 0.5 consentito
9 Conclusioni Il presente progetto è finalizzato alla realizzazione di un complesso commerciale in variante allo strumento urbanistico vigente nel Comune di Pontelatone. Si attesta che il programma di interventi oggetto dell odierna istanza di Sportello Unico in variante urbanistica è corredato dalla previsione di una serie di opere urbanizzative ed infrastrutturali, idonee, nel loro complesso, ad assicurare la piena compatibilità e sostenibilità dell iniziativa de qua, e ciò sia in rapporto al contesto territoriale di riferimento, sia in relazione al sistema dei servizi pubblici e di interesse pubblico e generale presenti sul territorio comunale di Pontelatone. Caiazzo, lì Il Progettista ing. Giuseppe Acheo
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