Rassegna Stampa. Parametri di Ricerca impostati: Testo Cercato : tubercolosi

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Enzo Ferri
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1 Rassegna Stampa Parametri di Ricerca impostati: Testo Cercato : tubercolosi Rassegna Stampa realizzata da SIFA Servizi Integrati Finalizzati alle Aziende Milano Via Mameli, 11 Tel. 02/ Fax 02/ help@sifasrl.com

2 Rassegna del 04 settembre 2015 ASL DI MONZA Il Cittadino - Valle 29 Caso di tubercolosi tra i profughi e una donna ospite al montebello 1 Seveso Il Giorno Brianza 9 Nigeriana malata di tbc, polemica a limbiate 3 Giornale Di Desio 46 Il caso di tubercolosi tra profughi risale ad aprile Eleonora Piscitelli 4

3 Caso di tubercolosi tra i profughi È una donna ospite al Montebello LIMBIATE ^^^M «Si precisa che si è verificato un caso di malattia tubercolare riguardante un migrante del centro di accoglienza». Sono state queste frasi di Matteo Stocco, direttore generale della Asl di Monza e Brianza, a scatenare l'ennesima polemica sulla presenza dei profughi a Mombello. Le dichiarazioni del massimo esponente dell'azienda sanitaria sono arrivate il 21 agosto in rispostaaunaprecisadomanda sui casi di tubercolosi e di scabbia presenti a Limbiate formulataad inizio mese dal consigliere Luca Mestrone. Non appena l'esponente di Forza Italia ha avuto conferma di quanto sospettava, è partito all'attacco dell'amministrazione comunale anche perché non più tardi di fine luglio il sindaco Raffaele De Luca aveva dichiarato in Consiglio comunale che non c'erano casi di tubercolosi tra i richiedenti asilo. «Pretenderò dal sindaco - dichiara Mestrone - un report settimanale scritto al Consiglio comunale con eventuali casi di tubercolosi, scabbia o altre malattie infettive riscontrate sia nel centro profughi che più, in generale, a Limbiate». Mercoledì questo caso, dopo un confronto con il consorzio "Comunità Brianza", è stato confermato anche dal sindaco Raffaele De Luca e dalla giunta, facendo però tutte le precisazioni necessarie. «Si tratta - dichiaral'amministrazione comunale - di una ragazza nigeriana ospitata dalla comunità di famiglie "Il Montebello" e non nell'hub realizzato all'interno degli ex uffici della Provincia. Per le condizioni sanitarie delle persone qui ospitate siamo in contatto settimanale con i medici della Asl e non ci sono mai stati problemi. Quello de "Il Montebello" è un progetto con caratteristiche diverse rispetto all'accoglienza temporanea in attesa dello smistamento. Ad ogni modo anche quello della ragazza non è classificabile come un caso di tubercolosi ma solo come un ricovero precauzionale per indaginisuunapersonache non si è sentita bene e che è stata immediatamente portata al pronto soccorso dell'ospedale di Monza dove è stata ricoverata per accertamenti». Il fatto risale al 17 aprile, giorno successivo all'arrivo nella comunità di famiglie all'interno dell'ex Antonini, e precedentemente il 13 marzo era stata sottoposta al test di Mantoux, che aveva dato esito negativo, il 19 marzo ad una radiografia del torace e il 3 aprile ad una tac toracica. Solo dopo la visita pneuomologica del 17 aprile, lo specialista le ha prescritto una terapia ed è stata ricoverataper accertamenti. «Questa è la dimostrazione - continua l'amministrazione - che lo screening sanitario funziona. La ragazza è guarita e, dopo essere tornata al "Montebello", nelle settimane successive è stata trasferita in un Comune vicino. Tutte le persone che vivevano con lei sono state sottoposte ai test e non hanno mai avuto problemi». Fabio Cavallari Curata ad aprile, ora la ragazza non è più a Limbiate. Gli altri test negativi Alla domanda di Mestrone la conferma del dg dell'asl Stocco ASL DI MONZA Pag. 1

4 Gli spazi della comunità all'interno dell'ex Antonini ASL DI MONZA Pag. 2

5 CENTRO D'ACCOGLIENZA FORZA ITALIA ATTACCA: «SCARSA TRASPARENZA NELLA GESTIONE» Nigeriana malata di Tbc, polemica a Limbiate UN CASO di tubercolosi si è verificato tra i profughi ospiti a Limbiate, ma nessuno lo ha comunicato ufficialmente, fino a quando un consigliere d'opposizione ha sollevato il caso, chiedendo notizie, in forma scritta, al direttore generale dell'asl di Monza e Brianza. Questo ha scatenato una nuova polemica sul centro di accoglienza profughi di Mombello. Nel mirino, la poca informazione circa le presenze di stranieri richiedenti asilo. Sulla possibilità che ci fosse tra gli ospiti di Limbiate un caso di contagio da Tbc aveva chiesto chiarimenti, direttamente in consiglio comunale, Luca Mestrone (nella foto), capogruppo di Forza Italia. Nel consiglio comunale difineluglio, era stato il sindaco, Raffaele De Luca, a rassicurare, spiegando che non risultavano casi di Tbc al centro profughi. Mestrone però all'inizio di agosto ha rivolto la stessa domanda, in forma scritta, al direttore generale dell'asl di Monza e Brianza, Matteo Stocco, che così ha risposto: «Si è verificato un caso di malattia tubercolare riguardante un migrante del centro di accoglienza di Limbiate. Non risultano correlazioni di tale caso con gli altri casi verificatesi tra i residenti, è attualmente sotto controllo pneumologico». Il sindaco ha voluto precisare di non essere mai stato al corrente di quel caso. «Non sapevo niente poiché non è avvenuto all'interno dell'hub limbiatese, al quale chiedo riscontri quotidiani, ma all'interno della Comunità il Montebello dove sono ospiti cinque donne in un progetto diverso». Poi l'amministrazione puntualizza: «Il 13 marzo la donna nigeriana ha fatto il test per verificare la positività alla Tbc. Al primo esito negativo, il 19 marzo è stata sottoposta ad una visita al torace e il 3 aprile ad una una Tac. La donna è arrivata a Limbiate il 16 aprile e il 17 ha avuto una visita pneumologica e in seguito è stata ricoverata e curata». Gabriele Bassani IL CASO Prima la smentita Il capogruppo forzista Luca Mestrone aveva chiesto notizie in Consiglio comunale a fine luglio ma il sindaco aveva smentito ogni ipotesi allarmistica Poi la conferma In realtà poi l'asina confermato il caso La donna nigeriana è risultata positiva al test in aprile Il sindaco: non ero stato informato perché non è accaduto nell'hub ",:*- Profughi, sfida ad Agrate ~:C" ::H: :' :^ Ira Aupi e Forza Nui i>.1 r le die tnstj/ìtlu&nu h^ii.::,;. i:>:i;-;i;:;;i'-:>,:.iv-q^i./::;! ìi->i-t.;c> ASL DI MONZA Pag. 3

6 MOMBELLO L'Asl precisa che lo screening ha dato esito positivo. La Giunta: «Solo ricovero precauzionale» Il caso di tubercolosi tra profughi risale ad aprile LIMBIATE (peo) Il caso di tubercolosi tra i profughi accolti a Mombello risale al mese di aprile, cioè appena sono arrivati in paese i primi ospiti. A confermarlo è l'asl di Monza e Brianza in una nota esplicativa richiesta dal Giornale di Desio all'indomani del «caso» fatto esplodere dal capogruppo di Forza Italia, Luca Mestrone, che a sua volta aveva chiesto informazioni all'azienda sanitaria locale. La segnalazione è pervenuta al Servizio Malattie infettive dell'asl di Desio il 28 aprile, il giorno 15, la 22enne che ha contratto la malattia, è stata accolta in un a struttura della Comunità di famiglie «Il Montebello», all'interno dell'ex ospedale Antonini, sotto la gestione del Consorzio Comunità Brianza. Pare che la ragazza, di nazionalità nigeriana, avesse la tosse già prima di arrivare in Italia. «Il test di Mantoux, previsto all'ingresso del Centro di accoglienza ha dato esito positivo - hanno chiarito dall'asl - è stata quindi sottoposta a ulteriori accertamenti con raggi al torace e Tac. Il 17 aprile la valutazione dello specialista pneumologo della nostra Asl e il trattamento di profilassi per dieci giorni». Il 27 aprile, a seguito di persistenza di sintomatologia veniva nuovamente sottoposta ad ulteriori accertamenti, poi il ricovero all'ospedale di Monza, dove è stata sottoposta a consulenza specialistica infettivologica che poneva le condizioni per una terapia ex-juvantibus con farmaci di 1 linea. Il 14 maggio la giovane è stata trasferita all'ospedale di Sondrio dove è rimasta fino al 4 giugno, giorno della dimissione del rientro in comunità. Sul caso fatto emergere dal consigliere di opposizione si è espressa anche l'amministrazione comunale. «Non è classificabile come caso di tubercolosi - ha puntualizzato la Giunta - ma solo come ricovero precauzionale per indagini su una persona che non si è sentita bene ed è stata immediatamente portata al Pronto soccorso dove l'hanno ricoverata per accertamenti. La ragazza era stata sottoposta a screening sanitario con test di Montoux il 13 marzo dall'asl e aveva dato esito negativo. Il 17 aprile, giorno successivo all'arrivo a Limbiate, è stata visitata dallo pneumologo che gli ha prescritto una terapia perché c'era qualcosa di anomalo». Quindi il ricovero a Monza e poi a Sondrio. Sulla polemica per la mancata comunicazione del caso al Consiglio comunale, il sindaco Raffaele De Luca ha precisato: «A me viene fornito un report dettagliato sugli ospiti dell'hub di Mombello, l'altra struttura invece fa riferimento alla comunità Il Montebello. Non esiste nessun problema sanitario, la prova è che proprio grazie a questi screening si è capito tempestivamente che c'era qualcosa che non andava. A Limbiate non c'è nessuna correlazione tra la tubercolosi e i profughi. Nel 2014 ci sono stati tre casi, altrettanti fino ad ora nel 2015». ASL DI MONZA Pag. 4

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