RELAZIONE INTRODUTTIVA del Presidente Furio Bologni
|
|
- Raffaella Vigano
- 8 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 L E G A D A N Z A 9 ASSEMBLEA NAZIONALE RELAZIONE INTRODUTTIVA del Presidente Furio Bologni Hotel Brown Atium Rimini Novembre
2 R E L A Z I O N E Iniziamo la 9 Assemblea Ordinaria della Lega Danza Uisp consapevoli dell ottimo risultato conseguito in questi 4 anni. Una crescita di circa Tesserati; la presenza in tutte le Regioni, in alcune con Leghe Regionali costituite in altre con Coordinamenti; un Programma di Attività che risponde a tutti i settori della Danza, in alcuni ottimamente, in altri forse meno, ma comunque presenti. Con i nostri Tesserati, raggiunti in trent anni dalla costituzione della Lega Danza all interno dell Uisp, rappresentiamo la 4 Lega di Attività dell Uisp, dietro solo a Calcio, Nuoto e Ginnastiche. Per il raggiungimento di questo importante risultato, devo dare merito a tutti i Dirigenti che hanno contribuito, direttamente o indirettamente e ad ogni livello dell Associazione; ma un particolare ringraziamento lo rivolgo ai Dirigenti del Consiglio Nazionale uscente per le capacità e la serenità dell azione svolta. Dirigenti che hanno creduto in un progetto che guardava apertamente al confronto con gli altri Enti di Promozione, basato sulla capacità di proporre attività e servizi alle Scuole di Danza. Non abbiamo mai sottovalutato le potenzialità degli altri ma anzi li abbiamo apprezzati quando hanno fatto bene, questo ci ha consentito di tenere buone relazioni con tutti. L analisi e le conseguenti proposte che farò sono improntate a coniugare le esigenze della nostra Disciplina, i temi delineati nel Documento Programmatico per il Congresso dell UISP e la realtà esterna. Partendo dai risultati ottenuti, credo si possa benissimo confermare e ampliare il Progetto impostato per centrare l obiettivo di un ulteriore sviluppo nei prossimi 4 anni, sia in termini di Tesserati che di Attività. Quindi il lavoro prevalente di questa Assemblea sarà quello di rafforzare l assetto organizzativo per far fronte alla dimensione raggiunta e riaffermare il ruolo propositivo che svolgiamo nel mondo della Danza. CONGRESSO NAZIONALE UISP Si terrà il Aprile 2013 (salvo concomitanza con le elezioni politiche). E la seconda volta che le Assemblee di Lega si svolgono prima del Congresso Uisp; aver confermato questa prassi è un dato molto importante, significa portare al dibattito del Congresso Uisp gli indirizzi programmatici delle Leghe, indirizzi che potranno meglio coniugarsi con quelli dei Comitati Regionali e Territoriali. Questa 2
3 metodologia migliorerà senz altro la concertazione tra gli indirizzi programmatici dei Comitati, in quanto Strutture Rappresentative e operative sul territorio e le Leghe di Specialità. Un Congresso Uisp che si prefigge di riportare al centro del dibattito le attività, nelle diverse forme organizzate e nelle peculiarità che le stesse hanno; indirizzi che possono essere approfonditi nel Documento preparatorio del Congresso Uisp inserito nella cartellina. Già nel precedente Congresso le Leghe hanno fatto un grande passo avanti nel governo dell Associazione inserendo ben 5 Membri nell Esecutivo Nazionale. Ma la quantità senza una strategia di indirizzo e di intervento chiara e rispondente alle esigenze, non è risultata sufficientemente incisiva per portare in primo piano la politica sportiva disciplinare. Non è certo semplice per una Organizzazione delle dimensioni dell Uisp e per la complessità che ha, sviluppare una politica efficace ed omogenea; in particolare per la nostra Disciplina che oltre al Settore Sportivo interviene ampiamente nell ambito Artistico e Culturale. Sul piano del finanziamento, già nella precedente Assemblea avevamo proposto un sistema premiante per le Leghe in crescita rispetto a quelle statiche, questo per consentire una gestione coerente con la crescita stessa anche sul piano economico. Questo non è avvenuto, il budget è rimasto stazionario (direi neppure allineato al costo della vita), di conseguenza, se le misure restano queste, siamo costretti a gestire le iniziative e gli interventi, anche nei prossimi 4 anni, con la massima oculatezza per non creare disavanzi che ci limiterebbero anche quei piccoli investimenti che comunque siamo sempre riusciti a fare. Complessivamente possiamo essere soddisfatti perché, seppure con poche risorse, abbiamo conseguito grandi risultati. Oggi abbiamo una grande Lega Danza, e l Uisp deve contribuire a rafforzarla e farla crescere ulteriormente, se non con un budget economico adeguato supportandoci con maggiori e migliori servizi e assistenza. Io sono portato a ragionare sempre con ottimismo, però dobbiamo essere prudenti e non dimenticarci che la strutturazione dell Uisp è sempre fortemente concentrata sui Comitati Territoriali, e questo ci porta spesso a verificare che nei Comitati sensibili che credono e investono nella nostra Disciplina troviamo terreno fertile, in altri che non hanno questa convinzione abbiamo invece rallentamenti e limiti molto tangibili. In linea generale possiamo condividere l indirizzo delineato nel Documento Politico Congressuale, orientato a coniugare attraverso le attività, lo sport, l ambiente, la solidarietà e il sociale in genere. 3
4 TESSERAMENTO Il Tesseramento Uisp, oggi è completamente automatizzato (sono irrilevanti i Comitati non ancora inseriti), è un risultato organizzativo importante perché ci consente di fare una analisi chiara della nostra presenza sul territorio, di conoscere la misura precisa della nostra entità, di sviluppare dati per fasce di età, sesso, ecc.. Nella precedente Assemblea, abbiamo semplificato i Codici: 72D relativo al Settore Danza Classica, Jazz, Contemporanea, Hip Hop; 72S per il Settore Danza Sportiva; 72E per le Danze Etniche; l unica specialità rimasta fuori è stata la Capoeira; io proporrei di inserirla nelle Danze Etniche confermando solo 3 Settori. Questo rende più semplice il lavoro alle Segreterie dei Comitati Territoriali nell assegnazione dei Codice di appartenenza. L aspetto non meno importante del Tesseramento riguarda la parte Assicurativa. In questi ultimi 3 anni l incidenza dei sinistri è stata molto bassa, siamo collocati tra le Discipline meno incidentate. L attuale sistema interno all UISP viene definito solidale, nel senso che le Discipline che hanno una minore incidenza di sinistri aiutano le Discipline che invece hanno una alta e pesante incidenza infortunistica (vedi Calcio, Ciclismo, Sci, ed altre). Questo sistema rende indubbiamente nobile l immagine delle Discipline come la nostra, ma sotto il profilo competitivo certamente non ci pone in una situazione favorevole nei confronti degli altri Enti di Promozione; molti Enti hanno costi di Tesseramento decisamente inferiori. RAPPORTI CON I COMITATI UISP La crescita della Lega Danza non deve restare solo un dato meramente numerico ma deve conseguirne un altrettanto adeguato assetto organizzativo, più rispondente alle esigenze e richieste delle Scuole che hanno scelto l Uisp per ricevere proposte di Attività ed avere Servizi soddisfacenti per i propri Associati. Un migliore assetto organizzativo deve passare attraverso il rafforzamento delle Strutture Regionali, filtri tra la Struttura Nazionale e le Basi Associative. Questo è il progetto che abbiamo iniziato e a 4 anni di distanza verifichiamo che le Regioni dove si sono strutturate le Leghe hanno avuto risultati eccellenti, sia in termini di Attività, di Rappresentatività e Servizi. Questa è la strada da proseguire; strutturare in Leghe le Regioni dove sono ancora presenti i Coordinamenti e rafforzare quelle già costituite. SETTORE FORMAZIONE Con la definizione del Regolamento Nazionale della Formazione Uisp, che ha uniformato la didattica generale, possiamo contare su una metodologia omogenea in tutta la Uisp che ci aiuta a fare Formazione in linea con le altre Discipline. 4
5 I Programmi Didattici Nazionali (in alcune Specialità ancora da definire) completano il Percorso Formativo per il riconoscimento dell Operatore Sportivo Volontario Uisp di Danza. Nel Settore della Danza questo percorso è attivato con una buona impostazione didattica, elaborata in collaborazione con Aid&a, che consente ai Tecnici Uisp di poter praticare una Formazione in linea con una didattica professionale. Nella Danza Sportiva la Formazione non è impostata. E vero che le Specialità inserite in questo Settore sono molto coinvolte nelle competizioni, e nelle competizioni le Giurie essendo composte con Professionisti esterni, spesso viene fatto riferimento all ANMB, essendo l Associazione Professionale più diffusa nelle Specialità della Danza Sportiva. Nel Settore Danze Etniche, la Formazione che abbiamo codificato è quella delle Danze Orientali e Danze Caraibiche; mentre sui Balli Folkloristici e Popolari i riferimenti sono le Associazioni territoriali che trattano e diffondono i Balli locali del territorio che rappresentano. Abbiamo quindi davanti l esigenza di impostare i Programmi Didattici nelle Specialità della Danza Sportiva non ancora definiti e di un approfondimento della didattica nei Settori Danza e Danze Etniche; un lavoro che possiamo concretizzare avvalendoci anche dei rapporti di collaborazione con le Associazioni Professionali. INTERNAZIONALE L Organismo Internazionale di riferimento dell Uisp è lo C.S.I.T. (Confederation Sportive International de Travailles) del quale l Uisp è anche Membro. Lo CSIT è una organizzazione sportiva internazionale che comprende tutte le discipline sportive dello Sport per Tutti, ma non la Danza. Noi 8 anni fa abbiamo chiesto di costituire il Settore della Danza all interno dello CSIT, ma il risultato non è stato positivo. Negli anni che si sono susseguiti abbiamo insistito con la richiesta; ci hanno sempre espresso la volontà di costituire il Settore Danza, ma non trovando un riscontro sportivo tra gli Stati Membri, sono sempre emerse grosse difficoltà a procedere perchè, per formalizzare la costituzione, dovevano aderire attivamente almeno 4 Stati. Pertanto, per dare un riferimento Internazionale alla Rassegna che da 2 anni organizziamo; per riaprire il percorso competitivo Internazionale della Danza Sportiva; per dare un opportunità ai Ballerini di cimentarsi a questo livello; per fare esperienze con Scambi Internazionali; è opportuno prendere di riferimento altre Organizzazioni Internazionali. 5
6 Per le conoscenze e esperienze che abbiamo, l Organizzazione Internazionale che può rispondere a queste esigenze è la I.F.D.M. (International Federation Dance Modern). Ha Sede in Ungheria, comprende al proprio interno attività rivolta a tutti i nostri 3 Settori. SETTORE DANZA E il Settore più organizzato e più sviluppato; propone iniziative qualificate, aperte a tutti, è il Settore più significativo della nostra crescita. Il maggior merito di questo è da attribuire al lavoro di concertazione tra il livello Nazionale ed i livelli Regionali che hanno avuto la capacità di promuovere il circuito Città in Danza rispondendo ampiamente alle esigenze delle Scuole di Danza. Questo Settore, più degli altri, ha bisogno di una organizzazione filtrata dalle Strutture Regionali, per le evidenti difficoltà e peculiarità che incontra nel coordinarsi ai livelli Provinciali e/o Territoriali (molto spesso le Scuole sul territorio si trovano più in situazioni concorrenziali che in collaborazione). Una Struttura Regionale organizzata svolge un ruolo al di sopra delle parti, si è rivelata la migliore soluzione per affrontare queste situazioni. SETTORE DANZE ETNICHE E il Settore che si è sviluppato prevalentemente nelle Danze Orientali e nelle Danze Caraibiche, con Programmi Didattici definiti e Regolamenti per la realizzazione di Manifestazioni e Competizioni. Più complicato è invece l intervento sulle Danze Popolari e Folkloristiche, caratterizzate più da un attività di ricerca, e molto variegate nelle situazioni territoriali. Attualmente le Coreografie di Danze Etniche sono inserite nelle Rassegne del circuito Città in Danza, questo è già un elemento positivo in termini di attività, ma potremmo caratterizzare meglio il Settore se riusciremo a realizzare manifestazioni partecipate da Scuole che operano esclusivamente nel Settore Etnico. Potremmo anche intervenirci tramite i circuiti tradizionali già esistenti, gestiti però dalle Federazioni di Specialità, alle quali le Scuole del Settore fanno maggior riferimento, e instaurarci rapporti di collaborazione. Per la particolarità del Settore, a livello internazionale potrebbe esserci d aiuto la I.F.D.M. che al suo interno ha già iniziative specifiche. SETTORE DANZA SPORTIVA E il Settore che in questi 4 anni si è sviluppato meno. Ha garantito la realizzazione dei Campionati Nazionali ma con una rappresentatività molto circoscritta alla 6
7 Toscana, Umbria, Liguria e Lazio; è opportuno intervenirci per arrivare ad una dimensione nazionale vera. Con una concertazione migliore tra i livelli Nazionale e Regionali, a mio avviso possiamo cogliere questo risultato molto agevolmente. E opportuno però che ogni Struttura Regionale, che non ha già Scuole aderenti, si impegni a inviare ai Campionati Nazionali almeno una Scuola o Rappresentativa, scelta nelle forme che ritiene più opportune (volontarietà, selezioni, rappresentazione, ecc.) ed iscriverla nella specialità più attinente. Per svolgere un ruolo più attivo nella Danza Sportiva, dobbiamo porci questo obiettivo, perché sono molte le situazioni che Scuole affiliate Uisp che partecipano a competizioni organizzate dalla F.I.D.S. e dagli altri E.P.S.. La scelta di prendere di riferimento la FIDS (Federazione del Coni) per dare continuità all attività agonistica dei nostri Competitori, ha prodotto anche un grosso risultato: la Convenzione tra E.P.S. e F.I.D.S.. Una Convenzione definita nella fase Commissariata della F.I.D.S.; con la rielezione dell Organo Direttivo della F.I.D.S. è necessario riconfermarla. Al momento abbiamo la comunicazione del nuovo Presidente Federale di sospensione della stessa; ci auspichiamo che sia una sospensione formale in quanto le convenzioni stipulate dall Organismo precedente devono essere ratificate dall attuale; se questo non avvenisse dovremo riprendere la strada delle Federazioni Private per mantenere ai nostri associati l opportunità di svolgere attività Federale. Ci sono 2 interventi, a mio avviso, che dovranno avere una priorità d intervento: - la Comunicazione: per essere più recettivi ed incisivi sulla divulgazione delle nostre proposte. L esperienza molto positiva avuta quest anno con Radio Danza alle Finali del Città in Danza; l impostazione della diretta Streaming delle Finali (poi non realizzata per problemi burocratici); la possibilità di realizzare un Magazine; sono gli interventi sui quali investire; - l Internazionale: è una esigenza di tutti i tre Settori: per valorizzare la Rassegna Internazionale di Danza; per rispondere alle aspettative dei Competitori nella Danza Sportiva; per aprire un attività di Scambi Culturali nelle Danze Etniche. Mi avvio a concludere questa relazione, nella quale ho cercato di essere sintetico e concreto; non ho voluto esaltare più di tanto i risultati conseguiti, che sono straordinari, ma ho preferito delineare gli impegni che ci aspettano. Siamo tutti consapevoli che il raggiungimento di questi risultati non è avvenuto per caso, ne tantomeno è stata una cosa semplice; per questo voglio ringraziare nuovamente tutti i Dirigenti che hanno dato il loro prezioso contributo, essenziale per arrivare a questi numeri. 7
8 L assetto del nuovo Consiglio Direttivo della Lega Danza Nazionale che ho proposto, coerente con gli indirizzi che ho appena esposto, vede la presenza di tutte le Regioni, sia di quelle che hanno la Lega Regionale costituita, ma anche di quelle che hanno Coordinamenti Operativi. E mia intenzione impostare anche un Ufficio di Presidenza, con competenze più operative e di Coordinamento dell Attività dei Settori. Mi ricordo che conclusi la relazione della precedente Assemblea con l obiettivo di arrivare alla quota di Tesserati: siamo arrivati a ; con risorse economiche modestissime ed in un momento di crisi generale molto tangibile. Con il rafforzamento del Progetto, in particolare con il coinvolgimento di Regioni non presenti nel precedente Direttivo, anche in un momento di crisi che persiste, se mettiamo in campo la stessa Serietà, Capacità e Disponibilità, poniamoci oggi l obiettivo di arrivare a Soci nel
E nato per dare un impronta educativa/pastorale agli Oratori. Anno 2001
E nato per dare un impronta educativa/pastorale agli Oratori Anno 2001 Il Forum degli oratori italiani è un organo di coordinamento nazionale degli organismi ecclesiali che dedicano speciale cura all
DettagliREGOLAMENTO DELLA CONSULTA DEL VOLONTARIATO E DELL ASSOCIAZIONISMO
REGOLAMENTO DELLA CONSULTA DEL VOLONTARIATO E DELL ASSOCIAZIONISMO Approvato con deliberazione di Consiglio Comunale n. 36 del 04.05.2006 Indice ART. 1 - OBIETTIVI...2 ART. 2 - FUNZIONI DELLA CONSULTA...2
DettagliREGOLAMENTO CONVOL REGIONALE. della Regione
REGOLAMENTO CONVOL REGIONALE della Regione Art. 1 Costituzione E costituita su delibera della ConVol nazionale la Rete regionale ConVol della Regione come articolazione regionale della ConVol nazionale,
DettagliLega nazionale ciclismo Uisp REGOLAMENTO DI FORMAZIONE
Lega nazionale ciclismo Uisp REGOLAMENTO DI FORMAZIONE approvato dal Consiglio nazionale di lega il 28 aprile 2008 Art. 1 Ai sensi e per gli effetti degli articoli specifici dello Statuto dell UISP, è
DettagliGenova 13 Settembre 2010
Genova 13 Settembre 2010 Progetto Giovani Matteo Quarantelli 2 La percezione della qualità di un servizio è generato dalla corrispondenza con le aspettative (bisogni) degli utenti. I nostri utenti sono
DettagliCOMUNIC@CTION INVIO SMS
S I G e s t S.r.l S e d e l e g a l e : V i a d e l F o r n o 3 19125 L a S p e z i a T e l e f o n o 0187/284510/15 - F a x 0187/525519 P a r t i t a I V A 01223450113 COMUNIC@CTION INVIO SMS GUIDA ALL
DettagliRelazione attività esercizio 2012
Relazione attività esercizio 2012 maggio 2013 Il Sentiero di Morena fonda le sue radici nella storia pluriennale di un gruppo di fami-glie della provincia di Ascoli Piceno che praticano direttamente o
DettagliIl volontariato: ruolo e impegni per la Conferenza dei Servizi
Il volontariato: ruolo e impegni per la Conferenza dei Servizi Rel. sig. Giancarlo Cavallin Volontarinsieme Coordinamento delle Associazioni di volontariato della provincia di Treviso. Gruppo Salute, ospedale
DettagliComune di San Martino Buon Albergo
Comune di San Martino Buon Albergo Provincia di Verona - C.A.P. 37036 SISTEMA DI VALUTAZIONE DELLE POSIZIONI DIRIGENZIALI Approvato dalla Giunta Comunale il 31.07.2012 INDICE PREMESSA A) LA VALUTAZIONE
DettagliPROGETTO INCREASING EUROPEAN CITIZENSHIP ICE (MIGLIORARE LA CITTADINANZA EUROPEA)
Cilap eapn Italia PROGETTO INCREASING EUROPEAN CITIZENSHIP ICE (MIGLIORARE LA CITTADINANZA EUROPEA) PROGRAMMA LIFELONG LEARNING GRUNDTVIG 2012 PARTENARIATO DI APPRENDIMENTO (No. 2012-1-IT2_GRU06_37625_1)
DettagliProgetto della Federazione Italiana Pallavolo per la Scuola Primaria
Progetto della Federazione Italiana Pallavolo per la Scuola Primaria a.s. 2007-2008 1,2,3 Minivolley! IL PROGETTO Il progetto 1,2,3 minivolley si propone di incrementare la pratica delle attività motorie
DettagliProject Cycle Management La programmazione della fase di progettazione esecutiva. La condivisione dell idea progettuale.
Project Cycle Management La programmazione della fase di progettazione esecutiva. La condivisione dell idea progettuale. Il presente materiale didattico costituisce parte integrante del percorso formativo
DettagliFEDERAZIONE ITALIANA GOLF
Manuale Azzurro allegato D FEDERAZIONE ITALIANA GOLF Modello per la creazione e gestione di un Club dei Giovani Il modello, tratto dall esperienza maturata nei Circoli che hanno svolto con successo l Attività
DettagliPiano di Sviluppo Competenze
Piano di Sviluppo Competenze La proprietà e i diritti d'autore di questo documento e dei suoi allegati appartengono a RES. Le informazioni in esso contenute sono strettamente confidenziali. Il documento,
DettagliPRESENTAZIONE PROGETTO
PRESENTAZIONE PROGETTO Serie di attività svolte per sollecitare : Un maggior impegno sociale, Coinvolgimento attivo nella vita cittadina, Crescita della cultura della solidarietà, Dedicazione di parte
DettagliLavorare in Rete. a cura di Nunzia Coppedé. Nulla su di Noi senza di Noi. Formazione EmpowerNet
Lavorare in Rete Nulla su di Noi senza di Noi a cura di Nunzia Coppedé Cosa significa lavorare in rete Significa lavorare con diversi attori per affrontare insieme una causa comune La rete informale Le
DettagliBANDO. per le associazioni socie del Cesvot. per la presentazione. di progetti di formazione per il volontariato ANNO 2015
BANDO per le associazioni socie del Cesvot per la presentazione di progetti di formazione per il volontariato ANNO 2015 volontariato ANNO 2015 Pagina 1 1. Chi può presentare Hanno diritto a presentare
DettagliPSA: Laboratorio disciplinare di religione per gli insegnanti della scuola elementare
PSA: Laboratorio disciplinare di religione per gli insegnanti della scuola elementare Sottogruppo coordinato da Fortunata Capparo (verbale 2 incontro - 18 /11 2002) L ispettore Gandelli ha iniziato l incontro
Dettagli7.2 Indagine di Customer Satisfaction
7.2 Indagine di Customer Satisfaction Il campione L indagine è stata condotta su un campione a più stadi di 373 clienti di Tiemme Spa sede operativa di Piombino (errore di campionamento +/- 2%) rappresentativo
DettagliMANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 6
MANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 6 INDICE GESTIONE DELLE RISORSE Messa a disposizione delle risorse Competenza, consapevolezza, addestramento Infrastrutture Ambiente di lavoro MANUALE DELLA QUALITÀ Pag.
DettagliPROGRAMMA N. 14: CITTÀ MULTIETNICA
PROGRAMMA N. 14: CITTÀ MULTIETNICA 14. CITTA MULTIETNICA SUPPORTARE INSERIMENTO IMMIGRATI Confermando il ruolo che il Centro Servizi per Stranieri ha assunto all interno delle politiche per l immigrazione,
DettagliProgetto della Federazione Italiana Pallavolo per la Scuola Primaria a.s. 2008-2009
Progetto della Federazione Italiana Pallavolo per la Scuola Primaria a.s. 2008-2009 1,2,3 Minivolley! IL PROGETTO Il progetto 1,2,3 minivolley si propone di incrementare la pratica delle attività motorie
DettagliBCC Business Community Confindustria SVILUPPARE IL BUSINESS RISPARMIARE NEGLI ACQUISTI
BCC Business Community Confindustria SVILUPPARE IL BUSINESS RISPARMIARE NEGLI ACQUISTI RELAZIONE DEL PRESIDENTE ALBERTO SCANU (12 giugno 2008) Ancora una volta Confindustria ci da l'opportunità di presentare
DettagliPROGETTO SCUOLA 150 anni Grande Italia
PROGETTO SCUOLA 150 anni Grande Italia Nel mondo ci sono 150 milioni di Italici: sono i cittadini italiani d origine, gli immigrati di prima e seconda generazione, i nuovi e vecchi emigrati e i loro discendenti,
DettagliCONVENZIONE. Tra. Articolo 1 - Norme generali
CONVENZIONE Tra La Federazione Italiana Sport Disabilità Intellettiva Relazionale (di seguito FISDIR), con sede in Roma, Via Flaminia Nuova 830, nella persona del Presidente pro tempore Marco Borzacchini,
DettagliLINEA DIRETTA CON ANFFAS
LINEA DIRETTA CON ANFFAS SONDAGGIO TELEFONICO Com è nata l idea del Sondaggio? Il sondaggio nasce dall esigenza, fortemente avvertita nel corso degli ultimi anni, da Anffas Nazionale di trovare un modo
DettagliLega nazionale sci Uisp REGOLAMENTO DI FORMAZIONE
Lega nazionale sci Uisp REGOLAMENTO DI FORMAZIONE approvato dal Consiglio nazionale di lega il 4 ottobre 2007 Premessa: Per i candidati Operatori Sportivi Volontari sono previsti i seguenti momenti corsuali:
DettagliAttività federale di marketing
Attività federale di marketing Gestione e certificazione delle sponsorizzazioni Il Feedback Web Nel piano di sviluppo della propria attività di marketing, la FIS ha adottato il sistema Feedback Web realizzato
DettagliSTATUTO dell Ente Nazionale per il Tempo Libero (E.N.Te.L. -M.C.L.)
STATUTO dell Ente Nazionale per il Tempo Libero (E.N.Te.L. -M.C.L.) Art. 1 In aderenza ai principi ispiratori del Movimento Cristiano Lavoratori (M.C.L.) per il settore del tempo libero è costituito in
DettagliPROGETTO DIDATTICO LAVORARE IN CONTINUITA
Comune di Casalecchio di Reno ASILO NIDO R. VIGHI PROGETTO DIDATTICO LAVORARE IN CONTINUITA Per un progetto di territorio: uno spazio e un tempo per l incontro Anno educativo 2007/2008 A cura del Collettivo
DettagliIl percorso partecipativo del Piano di Adattamento della città di Bologna
Il percorso partecipativo del Piano di Adattamento della città di Bologna INTRODUZIONE Il percorso partecipativo ha avuto l obiettivo di sviluppare un confronto fra i diversi stakeholder sulle proposte
Dettaglileaders in engineering excellence
leaders in engineering excellence engineering excellence Il mondo di oggi, in rapida trasformazione, impone alle imprese di dotarsi di impianti e macchinari più affidabili e sicuri, e di più lunga durata.
DettagliFORMULARIO DI RICHIESTA S U P P O R T Versione 2007 Sostegno ai progetti di promozione della salute realizzati da immigrati e immigrate
FORMULARIO DI RICHIESTA S U P P O R T Versione 2007 Sostegno ai progetti di promozione della salute realizzati da immigrati e immigrate Nome del progetto Prevenzione Africa Richiedente Nome Imed Omrane
DettagliS i s t e m a d i v a l u t a z i o n e d e l l e p r e s t a z i o n i d e i d i p e n d e n t i
S i s t e m a d i v a l u t a z i o n e d e l l e p r e s t a z i o n i d e i d i p e n d e n t i P r o d o t t o d a A l b e r t o P a o l i n i G r o s s e t o P a r c h e g g i s r l V e n g o n o p
DettagliINTERVENTO LE AZIONI DI SISTEMA TRA CAPACITY BUILDING E COOPERAZIONE A RETE (ROMA, 10 MAGGIO 2006)
INTERVENTO LE AZIONI DI SISTEMA TRA CAPACITY BUILDING E COOPERAZIONE A RETE (ROMA, 10 MAGGIO 2006) Siamo nell ultimo anno di programmazione, per cui è normale fare un bilancio dell attività svolta e dell
DettagliDa dove nasce l idea dei video
Da dove nasce l idea dei video Per anni abbiamo incontrato i potenziali clienti presso le loro sedi, come la tradizione commerciale vuole. L incontro nasce con una telefonata che il consulente fa a chi
DettagliComitato codau per il coordinamento degli uffici ricerca scientifica
Comitato CODAU per il Coordinamento degli Uffici di Supporto alla Ricerca Scientifica Promosso da dieci università: Università di Torino, Pavia, Modena e Reggio Emilia, Bologna, Roma La Sapienza, Palermo,
DettagliL ATI composta da Associazione Nuovi Lavori e BIC Puglia s.c.a.r.l., nell ambito del progetto URLO Una rete per le opportunità, PROMUOVE
L ATI composta da Associazione Nuovi Lavori e BIC Puglia s.c.a.r.l., nell ambito del progetto URLO Una rete per le opportunità, PROMUOVE un PROTOCOLLO D INTESA tra CONSIGLIERA PARITÀ PROVINCIALE DONNE
DettagliTITOLO I ISTITUZIONE ALBO COMUNALE E ISCRIZIONI
REGOLAMENTO ALBO COMUNALE DELLE ASSOCIAZIONI TITOLO I ISTITUZIONE ALBO COMUNALE E ISCRIZIONI Art. 1 Finalità 1. Il Comune di Badia Polesine riconosce e promuove il pluralismo associativo per la tutela
DettagliComune di Nuoro DISCIPLINARE PER LA FORMAZIONE DELLE RISORSE UMANE. Settore AA.GG. e Personale. Ufficio Formazione
Comune di Nuoro Settore AA.GG. e Personale Ufficio Formazione DISCIPLINARE PER LA FORMAZIONE DELLE RISORSE UMANE Ultimo aggiornamento settembre 2008 Art. 1 (Oggetto e finalità) 1. Le disposizioni contenute
DettagliASSEMBLEA PROGRAMMATICA E ORGANIZZATIVA UST CISL PISA
ASSEMBLEA PROGRAMMATICA E ORGANIZZATIVA UST CISL PISA Navacchio 29 SETTEMBRE 2015 DOCUMENTO CONCLUSIVO La relazione della Segreteria UST e gli interventi dell Assemblea Organizzativa hanno evidenziato
DettagliREGOLAMENTO PER LA CONCESSIONE DEL PATROCINIO A FAVORE DI ENTI, ASSOCIAZIONI, FONDAZIONI CHE ATTUANO INIZIATIVE DI INTERESSE LOCALE E PER L ADESIONE
REGOLAMENTO PER LA CONCESSIONE DEL PATROCINIO A FAVORE DI ENTI, ASSOCIAZIONI, FONDAZIONI CHE ATTUANO INIZIATIVE DI INTERESSE LOCALE E PER L ADESIONE DELLA PROVINCIA A COMITATI D ONORE Approvato con deliberazione
DettagliBANDO. Progetti di formazione per il volontariato
BANDO Progetti di formazione per il volontariato Anno 2016 1. Chi può presentare I progetti possono essere presentati da tutte le associazioni di volontariato con sede legale nel territorio della regione
DettagliPIANO REGIONALE DELLA PREVENZIONE 2014-2018
MACRO OBIETTIVO 7 Codici indicatori: 7.6.1 PIANO REGIONALE DELLA PREVENZIONE 2014-2018 Programma: Mantenimento e Implementazione del Sistema per supportare le istituzioni scolastiche nella promozione della
Dettagli03. Il Modello Gestionale per Processi
03. Il Modello Gestionale per Processi Gli aspetti strutturali (vale a dire l organigramma e la descrizione delle funzioni, ruoli e responsabilità) da soli non bastano per gestire la performance; l organigramma
Dettaglii giovani non sono soggetti da integrare ma parte della comunità con propri ruoli, potenzialità e responsabilità
Chiara Criscuoli chiara.criscuoli@giovanisi.it Il Progetto Giovanisì: i motivi I giovani sono coinvolti da alcuni cambiamenti dovuti sia a fattori socio economici che culturali: -Il prolungamento della
Dettagli7.2 Indagine di Customer Satisfaction
7.2 Indagine di Customer Satisfaction Il campione L indagine è stata condotta su un campione a più stadi di 795 clienti TIEMME SpA (errore di campionamento +/ 2%) rappresentativo della popolazione obiettivo,
DettagliAvvicinare i giovani allo Sport fa bene all Impresa
Avvicinare i giovani allo Sport fa bene all Impresa Un progetto socialmente responsabile in collaborazione tra Assolombarda Coni Lombardia Fondazione Sodalitas Impresa & Sport è un progetto che nasce da
DettagliLa Posta svizzera SecurePost SA, Oensingen
La Posta svizzera SecurePost SA, Oensingen Il datore di lavoro Richard Mann Circa un anno e mezzo fa, nell ambito del progetto Integrazione di persone disabili presso la Posta, abbiamo assunto una nuova
DettagliÈ TEMPO DI CREARE UN CAPOLAVORO
È TEMPO DI CREARE UN CAPOLAVORO TIMERAISER. COS È? Un asta su opere d arte con un inversione di ruoli: le offerte non sono fatte in denaro ma in ore di tempo da dedicare a un organizzazione non profit.
DettagliLA SICUREZZA STRADALE IN ITALIA NEL CONTESTO DELL OBIETTIVO EUROPEO 2020
LA SICUREZZA STRADALE IN ITALIA NEL CONTESTO DELL OBIETTIVO EUROPEO 2020 Roma, 18 settembre 2013 Dott. Dario Focarelli DG ANIA L ASSICURAZIONE IN CIFRE (ANNO 2011) Oltre 230 le imprese che operano in Italia
DettagliCODICE ETICO ICF Aggiornamento 2009
CODICE ETICO ICF Aggiornamento 2009 CAPITOLO 1: Definizione del coaching Sezione 1: definizioni Coaching: con il coaching si stabilisce una relazione con i clienti nell ambito di un processo di creatività
DettagliRENA. Rete per l Eccellenza Nazionale
RENA Rete per l Eccellenza Nazionale Indice Il contesto e la nuova strategia. L obiettivo generale. Gli obiettivi strumentali. Le azioni specifiche. Gli obiettivi strumentali e le azioni specifiche. pag.
DettagliAVO Associazione Volontari Ospedalieri Firenze Onlus. Progetto Tutoring Gestionale In collaborazione con CESVOT e AVO Regionale Toscana
AVO Associazione Volontari Ospedalieri Firenze Onlus Progetto Tutoring Gestionale In collaborazione con CESVOT e AVO Regionale Toscana Inizio giugno 2013 Miglioramento gestione associazione e implementazione
DettagliGIORNATA DEL VOLONTARIATO. Torino 7 aprile 2013. regionale a tutti i volontari piemontesi che hanno accolto l invito a
GIORNATA DEL VOLONTARIATO Torino 7 aprile 2013 Desidero porgere un caloroso saluto a nome dell intera Assemblea regionale a tutti i volontari piemontesi che hanno accolto l invito a partecipare a questa
DettagliExport Development Export Development
SERVICE PROFILE 2014 Chi siamo L attuale scenario economico nazionale impone alle imprese la necessità di valutare le opportunità di mercato offerte dai mercati internazionali. Sebbene una strategia commerciale
DettagliAccogliere e trattenere i volontari in associazione. Daniela Caretto Lecce, 27-28 aprile
Accogliere e trattenere i volontari in associazione Daniela Caretto Lecce, 27-28 aprile Accoglienza Ogni volontario dovrebbe fin dal primo incontro con l associazione, potersi sentire accolto e a proprio
DettagliSTATUTO ASSOCIAZIONE GIOVANI BANCA di CREDITO COOPERATIVO Giuseppe Toniolo CAPO I - PRINCIPI FONDAMENTALI
STATUTO ASSOCIAZIONE GIOVANI BANCA di CREDITO COOPERATIVO Giuseppe Toniolo CAPO I - PRINCIPI FONDAMENTALI Art. 1 - L Associazione L Associazione GIOVANI BANCA di CREDITO COOPERATIVO Giuseppe Toniolo (GIOVANI
DettagliGRUPPI DI INCONTRO per GENITORI
Nell ambito delle attività previste dal servizio di Counseling Filosofico e di sostegno alla genitorialità organizzate dal nostro Istituto, si propone l avvio di un nuovo progetto per l organizzazione
DettagliCOMMISSIONE FORMAZIONE
COMMISSIONE FORMAZIONE ORDINE DEGLI ASSISTENTI SOCIALI Componenti Barbara Giacconi Silvia Eugeni Michela Bomprezzi Orazio Coppe N. incontri 12 Obbiettivi inizi 1. Dialogo e confronto con gli iscritti.
DettagliRegolamento comunale per la valorizzazione delle attivita agro-alimentari tradizionali locali. Istituzione della De.Co. (denominazione comunale)
Città di Novi Ligure Regolamento comunale per la valorizzazione delle attivita agro-alimentari tradizionali locali. Istituzione della De.Co. (denominazione comunale) Approvato con deliberazione del Consiglio
DettagliVolontariato. Sulle delibera della regione Marche che trasferisce al Centro servizi volontariato risorse per sostenere progetti delle associazioni
Fabio Ragaini, Gruppo Solidarietà Volontariato. Sulle delibera della regione Marche che trasferisce al Centro servizi volontariato risorse per sostenere progetti delle associazioni Quale valutazione dare
DettagliSPORTELLO UNICO DELLE ATTIVITA PRODUTTIVE. Rete telematica e servizi di supporto ICT
SPORTELLO UNICO DELLE ATTIVITA PRODUTTIVE Rete telematica e servizi di supporto ICT La rete telematica regionale LEPIDA ed il SISTEMA a rete degli SUAP come esempi di collaborazione fra Enti della PA per
DettagliSISTEMA DI MISURAZIONE E VALUTAZIONE DELLE PERFORMANCE. N. responsabili posizioni organizzative
SISTEMA DI MISURAZIONE E VALUTAZIONE DELLE PERFORMANCE Area /Settore /Posizione Organizzativa N. responsabili posizioni organizzative N. dipendenti nell ambito della posizione organizzativa Area finanziaria/
DettagliL intervento della FEDERAZIONE ITALIANA PALLAVOLO nel mondo della SCUOLA PRIMARIA
L intervento della FEDERAZIONE ITALIANA PALLAVOLO nel mondo della SCUOLA PRIMARIA La fascia di età della Scuola Primaria rappresenta un periodo fondamentale nella costruzione del patrimonio motorio nei
DettagliConvegno Federconsumatori Toscana. Al centro i cittadini. Equità, tutela e partecipazione nei servizi pubblici locali
Al centro i cittadini. Equità, tutela e partecipazione nei servizi pubblici locali Firenze, 12 aprile 2011 Auditorium Monte dei Paschi di Siena Intervento di Luciano Baggiani, Presidente dell ANEA Pagina
DettagliDa gruppo informale ad associazione
DA GRUPPO INFORMALE AD ASSOCIAZIONE Da gruppo informale ad associazione Gruppo informale...9 Gruppo organizzato...9 Associazione:...10 L atto costitutivo e lo statuto...10 Come si organizza internamente
DettagliREGOLAMENTO PROVINCIALE SUL PIANO DELLA PERFORMANCE E SUI SISTEMI DI MISURAZIONE E VALUTAZIONE
Approvato con Deliberazione di Giunta Provinciale n. 132 del 13.07.2011 REGOLAMENTO PROVINCIALE SUL PIANO DELLA PERFORMANCE E SUI SISTEMI DI MISURAZIONE E VALUTAZIONE ART. 1 FINALITÀ La Provincia di Brindisi,
DettagliRegolamento Accompagnatori Escursionistici Volontari (AEV) ed Accompagnatori semplici volontari (Acc)
Atto n. 02/2010 Regolamento Accompagnatori Escursionistici Volontari (AEV) ed Accompagnatori semplici volontari (Acc) Indice 1. PREMESSA... 1 2. RAPPORTO TRA GLI ACCOMPAGNATORI E LA FEDERAZIONE... 1 3.
DettagliCOMUNE DI RAVENNA GUIDA ALLA VALUTAZIONE DELLE POSIZIONI (FAMIGLIE, FATTORI, LIVELLI)
COMUNE DI RAVENNA Il sistema di valutazione delle posizioni del personale dirigente GUIDA ALLA VALUTAZIONE DELLE POSIZIONI (FAMIGLIE, FATTORI, LIVELLI) Ravenna, Settembre 2004 SCHEMA DI SINTESI PER LA
Dettaglitra Provincia di Lecce, Provincia di Torino, Camera di Commercio I.A.A. di Lecce e BIC Lazio
PROTOCOLLO D INTESA PER LA PROMOZIONE DELLE RETI D IMPRESA In data tra Provincia di Lecce, Provincia di Torino, Camera di Commercio I.A.A. di Lecce e BIC Lazio premesso che Con l'art. 3, comma 4-ter, del
DettagliCRITICITA, PRIORITA E PUNTI DI FORZA NELL AVVIO DELLA GESTIONE ASSOCIATA DEL PERSONALE a cura di Andrea Pellegrino
CRITICITA, PRIORITA E PUNTI DI FORZA NELL AVVIO DELLA GESTIONE ASSOCIATA DEL PERSONALE a cura di Andrea Pellegrino In un contesto normativo e sociale caratterizzato da una costante evoluzione, al Comune,
DettagliANTONELLA LAVAGNINO COMUNICAZIONE & MARKETING
ANTONELLA LAVAGNINO COMUNICAZIONE & MARKETING CREARE OPPORTUNITÀ PER COMPETERE Oggi le imprese di qualsiasi settore e dimensione devono saper affrontare, singolarmente o in rete, sfide impegnative sia
DettagliCittà di Montalto Uffugo (Provincia di Cosenza) SISTEMA DI MISURAZIONE E VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE
Città di Montalto Uffugo (Provincia di Cosenza) SISTEMA DI MISURAZIONE E VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE Allegato Delibera Giunta Comunale n. 110 del 19 maggio 2014 1) Caratteristiche generali del sistema
DettagliFederazione Italiana Sportiva Danze Internazionali
Federazione Italiana Sportiva Danze Internazionali UUUUUUUUUUUUUUUUUUUUU UUUU u INDICE: 1. Scopo 2. Premessa 3. Coinvolgimento dei maestri della Regione 4. Discipline contemplate 5. Categorie 6. Livelli
DettagliChe volontari cerchiamo? Daniela Caretto Lecce, 27-28 aprile
Che volontari cerchiamo? Daniela Caretto Lecce, 27-28 aprile Premessa All arrivo di un nuovo volontario l intero sistema dell associazione viene in qualche modo toccato. Le relazioni si strutturano diversamente
DettagliUNIONCAMERE Unione Italiana dene Camere di Commercio Industria Artigianato e Agricoltura PROTOCOLLO D'INTESA TRA
r MOD~LARIO MAF. - ex 60 ex ("'od. ~~ ~~~ 6J UNIONCAMERE Unione Italiana dene Camere di Commercio Industria Artigianato e Agricoltura PROTOCOLLO D'INTESA TRA MINISTERO DELLE ATTIVITA' PRODUTTIVE, di seguito
DettagliCENTRO FORMAZIONE REGIONALE
CENTRO FORMAZIONE REGIONALE ANPAS EMILIA ROMAGNA Istituito ai sensi della delibera Giunta Regionale 44 del 26.1.2009 ACCREDITAMENTO REQUISITI ACCREDITAMENTO RENDICONTAZIONE ACCREDITAMENTO FORMAZIONE Mission
DettagliLezione n 2 L educazione come atto ermeneutico (2)
Lezione n 2 L educazione come atto ermeneutico (2) Riprendiamo l analisi interrotta nel corso della precedente lezione b) struttura dialogica del fatto educativo Per rispondere a criteri ermenutici, l
DettagliUNIONE POPOLARE CRISTIANA STATUTO
UNIONE POPOLARE CRISTIANA STATUTO Art.1 E costituita, ai sensi degli artt. 18 e 49 della Costituzione, e dell art. 36 e ss. del Codice Civile, l Associazione UNIONE POPOLARE CRISTIANA (UPC), successivamente
DettagliCHE COS E L AUTO MUTUO AIUTO
1 CHE COS E L AUTO MUTUO AIUTO L Auto Mutuo Aiuto è una metodica semplice e spontanea, un approccio sociale, una cultura, una filosofia, sicuramente una risorsa. E un modo di trattare i problemi che ciascuno
Dettagli16 Rapporto Nazionale sulla Formazione Indagine su Comuni e Province. Nicoletta Bevilacqua Responsabile Ufficio Monitoraggio e ricerca FormezPA
16 Rapporto Nazionale sulla Formazione Indagine su Comuni e Province Nicoletta Bevilacqua Responsabile Ufficio Monitoraggio e ricerca FormezPA Obiettivi della presentazione Illustrare i principali risultati
DettagliMercoledì degli Associati. Opportunità di business per le Aziende UCIF. Milano, 20 novembre 2013. Federata
Mercoledì degli Associati Opportunità di business per le Aziende UCIF Milano, 20 novembre 2013 Federata Nascita del progetto UCIF rappresenta da 40 anni il settore italiano della Finitura, tramite i relativi
DettagliUN FARO A SALVAGUARDIA DELL INFANZIA (Diritti dell infanzia e dell adolescenza)
IO, NOI Associazione di Volontariato per la Solidarietà e l integrazione Sociale Sede legale - Sede Operativa: via delle Meduse, 63a 00054 Fiumicino Tel. 3208594921 066520591 Fax: 0665499252 E.Mail: infoline@ionoi.org
DettagliPiani integrati per lo sviluppo locale. Progetti di marketing territoriale. Progettazione e start-up di Sistemi Turistici Locali
Piani integrati per lo sviluppo locale Progetti di marketing territoriale Progettazione e start-up di Sistemi Turistici Locali Sviluppo di prodotti turistici Strategie e piani di comunicazione Percorsi
DettagliREGOLAMENTO DELLA CONSULTA DELLE ASSOCIAZIONI
REGOLAMENTO DELLA CONSULTA DELLE ASSOCIAZIONI Elaborazione Ufficio Servizi Culturali Ottobre 2007 INDICE Art. 1 Principi ispiratori Art. 2 Consulta delle Associazioni Art. 3 Finalità ed attività Art. 4
DettagliRispecchia il rispetto (Di)Segni di non violenza
Rispecchia il rispetto (Di)Segni di non violenza IL NOSTRO TEAM Ciao! Siamo due ragazze laureate in Consulenza pedagogica e coordinamento degli interventi formativi che hanno detto: Basta con la violenza!.
DettagliAutore: Luca Masi Versione: 8/3/2012. Capire le caratteristiche di un bando e valutare se preparare il progetto: appunti, domande e riflessioni.
LEGGERE UN BANDO DI FINANZIAMENTO PER LE ORGANIZZAZIONI NON PROFIT Capire le caratteristiche di un bando e valutare se preparare il progetto: appunti, domande e riflessioni. Data di scadenza Ho il tempo
DettagliRUOLO CENTRALE DEL DS NELL ACCOGLIENZA DEGLI ALUNNI DISABILI COME SENSIBILIZZARE E RESPONSABILIZZARE I DIRIGENTI
INTEGRAZIONE, ORIENTAMENTO E BUONE PRASSI RUOLO CENTRALE DEL DS NELL ACCOGLIENZA DEGLI ALUNNI DISABILI COME SENSIBILIZZARE E RESPONSABILIZZARE I DIRIGENTI L iscrizione degli alunni con certificazione L.104
DettagliCAMERA DEI DEPUTATI PROPOSTA DI LEGGE. d iniziativa del deputato ABRIGNANI. Disciplina delle professioni relative alle attività motorie
Atti Parlamentari 1 Camera dei Deputati CAMERA DEI DEPUTATI N. 2914 PROPOSTA DI LEGGE d iniziativa del deputato ABRIGNANI Disciplina delle professioni relative alle attività motorie Presentata il 25 febbraio
DettagliIl modello veneto di Bilancio Sociale Avis
Il modello veneto di Bilancio Sociale Avis Le organizzazioni di volontariato ritengono essenziale la legalità e la trasparenza in tutta la loro attività e particolarmente nella raccolta e nell uso corretto
DettagliVADEMECUM. Le Organizzazioni di Produttori Biologici ----------------
VADEMECUM Le Organizzazioni di Produttori Biologici ---------------- L attuale normativa sulle Organizzazioni di Produttori (O.P.) è disciplinata su base europea, per quanto riguarda il settore ortofrutta,
DettagliQUESTIONARIO PER LA RILEVAZIONE DELLE OPINIONI DEI GENITORI DEI BAMBINI CHE HANNO PARTECIPATO AL CENTRO ESTIVO A. ANALISI DI SFONDO: STRUTTURA FAMILIARE a) Da quante persone è composta la sua famiglia?
DettagliRegolamento Approvato dal Consiglio di Amministrazione del CSI-Piemonte il 16 luglio 2007
Regolamento Approvato dal Consiglio di Amministrazione del CSI-Piemonte il 16 luglio 2007 REGOLAMENTO CENTRO ON LINE STORIA E CULTURA DELL INDUSTRIA: IL NORD OVEST DAL 1850 ARTICOLO 1 Obiettivi e finalità
DettagliREGOLAMENTO DI DISCIPLINA DELLA VALUTAZIONE, INTEGRITA E TRASPARENZA DELLA PERFORMANCE
COMUNE DI GAGGIO MONTANO Provin cia di Bologn a REGOLAMENTO DI DISCIPLINA DELLA VALUTAZIONE, INTEGRITA E TRASPARENZA DELLA PERFORMANCE Approvat o c on De libe raz ione Giunt a Munic ipale n. 1 5 6 in dat
DettagliItalian Model European Parliament
Italian Model European Parliament IMEP è un progetto innovativo, per giovani studenti, riconosciuto a livello internazionale. Nel ruolo di europarlamentari terranno discorsi, scriveranno proposte di legge
DettagliProgramma di Sviluppo Rurale 2014-2020 Azioni da adottare per il coinvolgimento del partenariato
D I R E Z I O N E R E G I O N A L E A G R I C O L T U R A E S V I L U P P O R U R A L E, C A C C I A E P E S C A Area Programmazione Comunitaria, Monitoraggio e Sviluppo Rurale Programma di Sviluppo Rurale
DettagliREGOLAMENTO PER LE EROGAZIONI EMBLEMATICHE DELLA FONDAZIONE CARIPLO
REGOLAMENTO PER LE EROGAZIONI EMBLEMATICHE DELLA FONDAZIONE CARIPLO 1. Finalità degli interventi emblematici 2 2. Ammontare delle assegnazioni e soggetti destinatari 2 3. Aree filantropiche di pertinenza
Dettagliproposta di legge n. 420
REGIONE MARCHE 1 ASSEMBLEA LEGISLATIVA proposta di legge n. 420 a iniziativa del Consigliere Marangoni presentata in data 18 giugno 2014 PROMOZIONE, SOSTEGNO E VALORIZZAZIONE DELLA MUSICA POPOLARE E AMATORIALE:
DettagliFederazione Italiana Sportiva Danze Internazionali
Federazione Italiana Sportiva Danze Internazionali UUUUUUUUUUUUUUUUUUUUU UUUU u uul VVVV INDICE: 1. Scopo 2. Premessa 3. Coinvolgimento dei maestri della Regione 4. Discipline contemplate 5. Categorie
Dettagli