Executive Summary: VALUTAZIONE DI RATING SOLICITED 28 Giugno 2013 RATING SOLICITED

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1 Executive Summary: VALUTAZIONE DI RATING SOLICITED 28 Giugno 2013 RATING SOLICITED PROFILO DELLA SOCIETA BBB- Kinexia S.p.A., società quotata nel segmento Small Cap di Borsa Italiana (il flottante rappresenta circa il 30% del capitale sociale interamente costituito da azioni ordinarie e con diritto di voto), appartiene al Gruppo Sostenya (che detiene la maggioranza relativa con il 40% circa dei diritti di voto), holding di partecipazioni controllata dall imprenditore Pietro Colucci, attiva nei settori delle energie rinnovabili e dell ambiente. Al Gruppo è riconducibile anche il Gruppo Waste (non quotato). La restante porzione di capitale sociale (30%) è detenuta da ASM S.p.A. in liquidazione per la parte prevalente, Unendo Partecipazioni S.r.l. e Miro Radici Finance S.p.A. La capogruppo Sostenya S.p.A. non esercita attività di direzione e coordinamento su Kinexia S.p.A. Kinexia S.p.A., in qualità di sub-holding, detiene numerose partecipazioni in altre società (sia operative sia sub-holding) attive nei settori dell ambiente e delle energie rinnovabili (fotovoltaico, eolico, bioenergie). La struttura del Gruppo si fonda su un nucleo di società che a loro volta controllano diverse altre società veicolo, appositamente costituite per la realizzazione di singoli progetti d investimento. Analista principale: Luigi Maccioccu Rating Analyst Analista secondario: Rosa Esposto Rating Analyst Approvazione: Armando Guermandi Presidente Comitato di Rating Data prima emissione del rating: 26/06/2013 Metodologia CRIF Rating Methodology: Segmento imprese Validazione del rating CRIF Nella sua attuale configurazione, il Gruppo Kinexia è da considerarsi ancora in fase di sviluppo. A seguito della rilevazione avvenuta nel luglio 2008 da parte di Allea S.p.A. (poi trasformatasi nel 2011 in Sostenya S.p.A.) di Schiapparelli S.p.A. (società farmaceutica tra le prime a quotarsi in Borsa) e del cambio di denominazione nell attuale Kinexia S.p.A. (dicembre 2008), la struttura del Gruppo ha subìto variazioni consistenti in termini sia di core business sia di società, in virtù di: operazioni di razionalizzazione poste in essere per cedere le attività precedenti riferite a Schiapparelli S.p.A. e ritenute non più strategiche (il processo di dismissione delle attività non core è giunto a conclusione nel 2012); la costituzione della sub-holding Volteo Energie S.r.l. per la gestione delle partecipazioni in società operanti nel settore delle energie rinnovabili; attività di riorganizzazione (in particolare nelle fonti rinnovabili), che hanno portato a numerose operazioni d incorporazione e fusione, con la finalità di semplificare e razionalizzare le strutture societarie, sfruttare le sinergie fra le società e conseguire economie di scala. Lo sviluppo del Gruppo Kinexia è avvenuto attraverso la crescita per linee esterne, con acquisizioni di società operative nei settori di riferimento o attraverso costituzioni di società ad hoc. L ultima operazione riguarda l acquisizione della partecipazione al 71% in Innovatec S.r.l., società bolognese specializzata nella domotica, nell efficienza energetica, nell impiantistica per la produzione di energia da fonti rinnovabili e nell agroindustriale (l accordo è stato siglato a marzo 2013 e il closing dell operazione è avvenuto il 25 giugno). La crescita, focalizzata inizialmente nel settore fotovoltaico, nel 2012 ha visto anche numerose operazioni di cessione (al Fondo Antin in particolare) di società titolari di impianti fotovoltaici, volte a riequilibrare l assetto organizzativo del Gruppo, concentrato nel settore fotovoltaico, a vantaggio dei business dell eolico e delle bioenergie, per reperire nuove risorse finanziarie necessarie per lo sviluppo di nuovi progetti. Le linee strategiche lungo le quali il Gruppo Kinexia evolverà sono state definite a fine Tra esse, il proseguimento della crescita attraverso le acquisizioni per linee esterne e l espansione dell operatività all estero (Cina, India, Emirati Arabi, Marocco e Nord Africa, Turchia).

2 ELEMENTI CHIAVE DEL RATING Principali fattori a sostegno del rating: 1. Consolidata esperienza del management: la consolidata conoscenza del management ha, finora, consentito di sfruttare al meglio le opportunità di business e di mercato, anticipando l evoluzione dei settori core business del Gruppo e dimostrando un elevato time to market nelle scelte strategiche effettuate. L esperienza pregressa nel settore ambientale dovrebbe consentire al Gruppo di posizionarsi in tempi rapidi anche in questo business, sviluppando attività ancora non coperte dalle altre società del Gruppo e puntando sull innovazione nel recupero dei rifiuti e sull integrazione con le energie rinnovabili; 2. Business mix diversificato e business model integrato: a seguito del recente riposizionamento su fonti rinnovabili diverse dal fotovoltaico (segmento nel quale il Gruppo aveva inizialmente avviato la propria attività), l operatività del Gruppo copre l intera catena del valore delle energie rinnovabili (fotovoltaico, eolico, bioenergie, teleriscaldamento), e dal 2013 anche dell ambiente (fluff, amianto, FORSU), dalla progettazione, realizzazione e manutenzione degli impianti (per conto sia di terzi sia proprio) alla produzione di energia. L integrazione verticale (all interno delle linee di business energia-ambiente) e orizzontale (tra tecnologie produttive) permette di sfruttare l esperienza del management nelle energie rinnovabili e nell ambiente e rappresenta un vantaggio competitivo riconosciuto nei mercati esteri e distintivo rispetto ad altri operatori del mercato; 3. Buone prospettive di generazione di flussi di cassa nel prossimo biennio: il time to market dimostrato nell aggiudicarsi le autorizzazioni e le tariffe incentivanti consentirà al Gruppo di disporre di flussi di cassa di entità significativa nei prossimi anni, a copertura degli investimenti effettuati e del rimborso dell esposizione finanziaria. Questo nonostante la scelta strategica di dismettere gli impianti fotovoltaici, facendo venir meno il flusso derivante da tali contributi (a fronte dei corrispettivi derivanti dal servizio di O&M). Lo spostamento verso business a maggior valore aggiunto (produzione di energia, cogenerazione/teleriscaldamento, impianti di messa a dimora del fluff e dell amianto), le sinergie derivanti dall integrazione e l avvio del processo di internazionalizzazione (Cina, India, Emirati Arabi, Marocco e Nord Africa, Turchia) consentiranno di migliorare le performance economiche del Gruppo, come sembrano dimostrare i risultati già conseguiti nei primi tre mesi del Peraltro, il processo di accreditamento per accedere ai bandi di gara finanziati dalla Banca Mondiale e dall IFC dovrebbe contribuire allo sviluppo del giro d affari estero. Principali criticità emerse: 1. Struttura del Gruppo e delle attività ancora in fase di consolidamento: sebbene la fase di dismissione delle attività non strategiche riconducibili a Schiapparelli S.p.A. sia giunta a conclusione e la riorganizzazione delle strutture societarie (che ha portato a numerose operazioni di incorporazione e fusione) si sia stabilizzata, il Gruppo Kinexia non ha ancora ultimato la sua fase di sviluppo, che vede nel 2013 l avvio del processo di internazionalizzazione attraverso partnership strategiche nei paesi asiatici e nordafricani, il proseguimento dell attività di crescita tramite acquisizioni per linee esterne (a marzo 2013 è stato siglato un accordo per l acquisizione di una partecipazione al 71% in Innovatec S.r.l., società bolognese specializzata nella domotica, nell efficienza energetica, nell impiantistica per la produzione di energia da fonti rinnovabili e nell agroindustriale, sono in corso altri accordi con un operatore specializzato nella realizzazione di impianti fotovoltaici retail), e nel prossimo biennio la costruzione di altri impianti eolici e ambientali; 2. Posizione finanziaria netta (PFN): il Gruppo presenta una esposizione finanziaria significativa (nel 2012 pari a Euro 65,6 milioni) rispetto al giro d affari e all EBITDA, derivante dai finanziamenti bancari a medio lungo termine, e che nel 2013 dovrebbe raggiungere il valore massimo sfiorando Euro 100 milioni. Tale rischio dovrebbe, tuttavia, essere mitigato dal fatto che i finanziamenti, essendo principalmente relativi agli investimenti effettuati per la costruzione degli impianti, verranno rimborsati con i flussi di cassa da essi generati, e che il cash flow prodotto nei prossimi anni, qualora non sopravvengano cambiamenti significativi rispetto a quanto previsto nell attuale Piano Industriale , dovrebbe riportare gli indici su valori più contenuti. La PFN ha evidenziato un ulteriore peggioramento nei primi mesi del 2013 (Euro 65,5 milioni a fine 2012 contro Euro 72,1 milioni a fine marzo 2013), prevalentemente imputabile agli utilizzi delle disponibilità liquide e solo in parte dovuta all incremento del debito finanziario. L ulteriore necessità di finanza che il Gruppo dovrebbe coprire a seguito dei contenziosi in atto (in particolare con Jinko Solar Import and Export LTD relativamente alla fornitura di pannelli fotovoltaici e con ASM S.p.A. in liquidazione relativamente alla cessione dei rami d azienda di SEI Energia S.p.A. dalla Pag. 2 di 7

3 ex-controllante ASM S.p.A.), a seguito della recente evoluzione degli accordi e a giudizio dei pareri dei legali di Kinexia S.p.A., dovrebbe avere un impatto meno significativo sul fabbisogno finanziario del Gruppo rispetto a quanto ipotizzato nel Piano Industriale viste le migliori condizioni concordate e la favorevole diluizione temporale ottenuta. 3. Incertezza normativa nel settore delle energie rinnovabili: la complessità della normativa, il frequente cambiamento del quadro regolatore d incentivazione, i ritardi nei rilasci delle autorizzazioni, concessioni, permessi, il sistema delle aste al ribasso, rendono l attività soggetta a potenziali rischi normativi, che il Gruppo Kinexia dovrebbe essere in grado di mitigare attraverso lo spostamento verso business meno esposti all incertezza tariffaria (quali quelli ambientali) e con l avvio del processo di internazionalizzazione in paesi meno soggetti a tale rischio, con buone prospettive di sviluppo e risorse finanziarie. Peraltro il Gruppo finora è riuscito ad ottenere elevate assegnazioni tariffarie (ad esempio per la tariffa massima per i sette biodigestori entrati in produzione nei primi mesi del 2013 e un ribasso del solo 7% per il parco eolico di Cirò). Valore della Produzione*(dicembre 2012) EPC & General Contracting ( mn) % 35,6 56.2% Produzione EE 4, 2 6.6% Cogenerazione 23,5 37.0% Ambiente 0,1 0.1% Totale 63, % (*) al lordo delle elisioni Business Description A seguito del riposizionamento strategico recentemente effettuato su altre fonti rinnovabili diverse dal fotovoltaico, l attività del Gruppo Kinexia può essere ricondotta a tre principali aree: Energie Rinnovabili (Fotovoltaico, Eolico, Bioenergie): attività svolta tramite la sub-holding Volteo Energie S.p.A. e le società controllate, che operano nella progettazione e realizzazione di impianti sia per conto proprio che per conto terzi (EPC & General Contracting) e nella produzione e commercializzazione dell energia prodotta che il Gruppo rivende al Gestore del Servizi Energetici (GSE), che rappresenta il principale cliente. Nel 2012 quest area di business ha visto la cessione a terzi di impianti (in particolare fotovoltaici al fondo Antin Infrastructure Partners), a fronte dell erogazione di servizi di O&M di lunga durata. Nel fotovoltaico, il Gruppo è attivo nella realizzazione tanto di grandi impianti quanto retail (tramite la controllata Stea). Gli accordi in corso per l acquisizione di un importante operatore specializzato nella realizzazione di impianti fotovoltaici retail dovrebbero dare nuovo impulso al giro d affari nel minifotovoltaico; Teleriscaldamento: attività svolta tramite SEI Energia S.p.A., assieme alla partecipata N.O.V.E., nella realizzazione e gestione di impianti di cogenerazione di energia termica ed elettrica e di reti di teleriscaldamento nell area di Torino. L energia elettrica viene rivenduta ad operatori di mercato mentre l energia termica viene immessa nelle reti di teleriscaldamento per la vendita diretta a privati e imprese; Relativamente ai certificati verdi da Teleriscaldamento questi vengono venduti sul mercato e/o ritirati dal GSE secondo scelte compiute di volta in volta dall'azienda. Ambiente: attività svolta da Ecoema S.r.l. e dalle sue controllate, che operano nella progettazione, realizzazione, gestione di impianti di: o o o recupero di materie e produzione di energia da rifiuti organici (impianti di digestione anaerobica da FORSU); trattamento e smaltimento di rifiuti speciali anche pericolosi (cementoamianto proveniente dalle coperture interessate dalla realizzazione di nuovi impianti fotovoltaici su edifici); messa a dimora del fluff (rifiuti derivanti dalla frantumazione delle carcasse di autoveicoli). L operatività nel settore ambientale è stata introdotta dal Piano Industriale e ha già conseguito i primi risultati. Il Gruppo copre quindi l intera catena del valore del settore: a partire dallo scouting e sviluppo delle iniziative con la scelta delle tecnologie più adatte (compresa la fase autorizzativa dei progetti), alla costruzione e gestione degli impianti, commissionati da terzi o di proprietà, alla cessione dell energia prodotta. La struttura operativa è orientata all integrazione verticale, all interno delle linee di business, e orizzontale, tra tecnologie produttive, distinguendosi da altri operatori di mercato per un business model sinergico, che integra i business dell energia con quelli dell ambiente, e conseguendo migliori performance economiche rispetto ad altri operatori specializzati. Il Gruppo è presente a livello nazionale attraverso la rete di società controllate e collegate, che gestiscono gli impianti realizzati, nelle seguenti aree: Pag. 3 di 7

4 Fotovoltaico Eolico Bioenergie Ambiente Teleriscaldamento Basilicata (retail); Calabria; Lombardia; Lombardia; Piemonte; Calabria (retail); Puglia; Piemonte; Lazio; Sicilia; Puglia; Lombardia; Friuli V.G.; Puglia; Lazio; Emilia Romagna; L attività internazionale è stata avviata solo recentemente tramite la sottoscrizione di partnership strategiche nel mercato asiatico e nordafricano, facendo leva sul modello di business integrato, vantaggio competitivo riconosciuto al Gruppo nei mercati esteri. In particolare: nel novembre 2012, Kinexia ha aperto un presidio strategico e operativo in Cina (a Pechino e Shangai) in partnership con The European House Ambrosetti, consulente strategico di società italiane interessate a svilupparsi nei mercati esteri; nel primi mesi del 2013, ha stretto un accordo negli Emirati Arabi Uniti per la costituzione di una società a Dubai, in compartecipazione con il Gruppo Rashid Khalaf Al Habtoor Holdings, attivo nel Medio Oriente in molteplici settori tra cui ingegneria, costruzioni, consulenza, immobiliare, ambientale, al fine di offrire servizi inerenti le energie rinnovabili e ambientali; un accordo con Sound Group (a marzo 2013), primario operatore del settore ambiente ed energie rinnovabili nel mercato cinese; un accordo di collaborazione (stretto ad aprile 2013) con il Gruppo Sahyoun, importante operatore del Marocco attivo nel settore ambientale, grandi opere e trasporti, al fine di creare sinergie e proporre progetti energetici e ambientali in Marocco e in altri Paesi del Nord Africa; è stato avviato il processo di accreditamento presso la Banca Mondiale e l IFC per accedere ai bandi di gara nei paesi esteri. Key Financial ( mn) VdP 62,2 88,9 97,6 Ricavi totali 90,4 90,8 41,6 Ebitda 8,8 15,6 9,9 Ebit 3,3 5,3 6,1 Utile/Perdita 0,8 (2,7) 1,3 CIN 120,6 112,7 150,2 PN 55,0 56,6 53,6 PFN 65,6 56,1 96,6 Fonte: Bilancio Consolidato Ebitda margin 14% 18% 10% Ebit margin 5% 6% 6% PFN/ Ebitda 7,5 3,6 9,8 PFN/PN 1,2 1,0 1,8 Financial Risk Il Gruppo Kinexia ha concluso l esercizio 2012 con un Valore della Produzione (VdP) in significativa contrazione rispetto all anno precedente (Euro 62,2 milioni contro Euro 88,9 milioni), proseguendo la flessione in atto dal 2010, a fronte di un fatturato complessivamente stabile rispetto all anno precedente su Euro 90 milioni. Il 2012 ha visto un lieve peggioramento dei principali margini intermedi (valore aggiunto ed Ebitda margin), pur confermandosi un ROS al 5%. L esercizio 2012 ha chiuso in utile grazie alla plusvalenza registrata dalla cessione di partecipazioni, che ha compensato la perdita che sarebbe derivata dalla gestione finanziaria. I risultati economici conseguiti sono stati influenzati dall evoluzione del business mix del Gruppo e dalle scelte strategiche in termini di investimenti (nuovi impianti biodigestori) o di cessione (parco fotovoltaico), oltre che dallo stato di avanzamento delle commesse realizzate. Il contributo al Valore della Produzione delle diverse linee di attività ha subìto variazioni importanti nel biennio : l attività di EPC & General Contracting si è ridotta da Euro 64 milioni del 2011 a Euro 36 milioni nel 2012; l attività di cogenerazione è cresciuta da Euro 20 milioni nel 2011 a Euro 23 milioni; l attività di produzione di energia è rimasta stabile intorno a Euro 4 milioni. In termini di incidenza percentuale, l attività di EPC & General Contracting, che nel 2011 rappresentava il 71%, nel 2012 ha contribuito al VdP per il 56% a fronte dell incremento dell attività di Cogenerazione passata dal 23% al 37%. L evoluzione del business mix del Gruppo ha influenzato anche gli andamenti dei costi operativi, che hanno visto nel 2012 una significativa riduzione dei costi per acquisti, per il completamento della realizzazione degli impianti fotovoltaici conto terzi, a fronte di un costo per servizi lievemente in aumento. Il Gruppo Kinexia, pur mostrando un livello di patrimonializzazione non contenuto, presenta un equilibrio finanziario non pienamente raggiunto, ma connaturato alle attività svolte che comportano una struttura rigida (l attivo immobilizzato rappresenta nel 2012 oltre il 70% dell attivo). Le immobilizzazioni materiali (rappresentate principalmente dagli impianti) hanno peraltro subito una significativa crescita (Euro 26 milioni circa) per gli investimenti effettuati nei sette impianti agroenergetici entrati in esercizio commerciale nei primi mesi del 2013, mentre le immobilizzazioni immateriali sono aumentate di Euro Pag. 4 di 7

5 13 milioni principalmente per l effetto combinato dell entrata di Faeco S.p.A. nel perimetro di consolidamento che ha dato luogo all iscrizione di un avviamento di Euro 23 milioni e alla riclassifica a immobilizzazioni materiali in corso dell avviamento di circa Euro 10 milioni relativo all impianto Eolico di Cirò a seguito dell entrata in graduatoria alla procedura competitiva d asta al ribasso. L equilibrio di breve periodo è stato influenzato dal capitale circolante della società, che include una parte consistente di debiti di fornitura scaduti a fine esercizio 2012 (circa Euro 30 milioni), derivanti dal potere contrattuale che il Gruppo riesce ad esercitare sui propri fornitori, dalla espressa politica aziendale di mantenere un certo livello di debito scaduto, senza incorrere in interruzioni di forniture e problematiche di tipo legale, ad eccezione di alcuni specifici casi di contenzioso (con Jinko Solar Import and Export LTD e ASM S.p.A. in liquidazione), oltre che dalle peculiarità del business dell EPC (da leggersi contestualmente ai crediti residui a garanzia delle performance degli impianti). L esposizione finanziaria risulta significativa, ma prevalentemente riconducibile a finanziamenti bancari accesi per far fronte agli investimenti e alla realizzazione degli impianti. La Posizione Finanziaria Netta (nel 2012 pari a Euro 65,6 milioni, in crescita di quasi Euro 10 milioni per la copertura degli investimenti) si presenta equilibrata rispetto ai mezzi propri del Gruppo, ma assume valori importanti rispetto al fatturato e all EBITDA. Nonostante un costo del servizio del debito contenuto, l incidenza degli oneri finanziari sull EBITDA risulta elevata, erodendo una parte significativa della marginalità operativa conseguita. Complessivamente la gestione del Gruppo ha assorbito nel 2012 risorse finanziarie, nonostante la gestione operativa abbia generato flussi di cassa positivi e più elevati rispetto all anno precedente, coperte prevalentemente con nuovi debiti bancari. La necessità di nuova finanza è imputabile all attività di investimento prima descritta, che nel 2012 ha assorbito Euro 29 milioni. I risultati conseguiti nel primo trimestre 2013 sembrano confermare le scelte strategiche effettuate e lo spostamento verso business più remunerativi (produzione di energia, cogenerazione/teleriscaldamento, impianti di messa a dimora del fluff e dell amianto). Il Valore della Produzione è cresciuto del 39% rispetto allo stesso periodo del 2012, attestandosi a Euro 20,8 milioni (il settore dell ambiente ha prodotto un VdP pari a Euro 3,9 milioni); l EBITDA si è attestato a Euro 6,5 milioni vs Euro 3,4 milioni, l EBIT a Euro 4,9 milioni vs Euro 2,3 milioni, l utile a Euro 2,5 milioni vs Euro 1,4 milioni. La Posizione Finanziaria Netta del Gruppo al 31 marzo 2013 evidenzia un ulteriore incremento di circa Euro 6,6 milioni rispetto alla fine del 2012 (passando da Euro 65,6 milioni a Euro 72,2 milioni), imputabile, oltre all utilizzo delle disponibilità liquide (Euro 4,4 milioni) per far fronte a pagamenti effettuati ai fornitori dei sette impianti di biodigestione, a ulteriori finanziamenti concessi alle controllate ER Società agricola a r.l. e Bioenergie Italia S.r.l. finalizzati alla costruzione, gestione e manutenzione di due biodigestori. Le garanzie rilasciate (fidejussioni e lettere di patronage) rappresentano a marzo 2013 circa Euro 180 milioni, di cui Euro 130 milioni prestate dalla Capogruppo a favore di Istituti Creditizi nell interesse di controllate e collegate, e sono principalmente legate ai finanziamenti a medio lungo termine accesi per la realizzazione degli impianti. Anche sugli impegni assunti dalle altre società del Gruppo non si ravvisano particolari rischi di natura finanziaria, essendo rappresentati da fideiussioni e lettere di patronage rilasciate principalmente a favore di Enti Pubblici e fornitori/clienti a fronte dall attività svolta dal Gruppo (in particolare al comune di Brescia per adempimenti legati alla discarica). L ulteriore necessità di finanza che il Gruppo dovrebbe coprire a seguito della risoluzione dei contenziosi in atto (in particolare con Jinko Solar Import and Export LTD relativamente alla fornitura di pannelli fotovoltaici e con ASM S.p.A. in liquidazione relativamente alla cessione dei rami d azienda di SEI Energia S.p.A. dalla ex-controllante ASM S.p.A. in liquidazione), data la recente evoluzione degli accordi e a giudizio dei pareri dei legali di Kinexia S.p.A., non dovrebbe comportare significativi incrementi di fabbisogno finanziario, viste le migliori condizioni concordate e la favorevole diluizione temporale ottenuta. In particolare, per quanto riguarda il contenzioso Jinko, l accordo ha previsto la rinuncia dei giudizi arbitrali pendenti, delle penali e degli interessi maturati fino ad ora e il riscadenziamento del debito scaduto di Euro 9,6 milioni, di cui Euro 1,5 milioni entro il 2013, Euro 5,2 milioni circa in rate mensili a partire da gennaio 2014 e fino a dicembre 2016, Euro 3 milioni circa mediante emissione entro settembre 2013 di un prestito obbligazionario convertibile bullet con scadenza dicembre Il contenzioso con ASM, al contrario, sta trovando definitiva soluzione in un accordo con le banche creditrici (Banca Intesa ha già sottoscritto), che prevede l acquisto da parte di Kinexia S.p.A. dei crediti scaduti vantati dalle banche nei confronti di ASM S.p.A. in liquidazione, sfruttando in tal modo la possibilità di compensare il debito residuo di Kinexia S.p.A. nei confronti di ASM S.p.A. in liquidazione. La conclusione degli accordi fa venir meno l alea relativa alla determinazione temporale e quantitativa insita nel processo di contenzioso. Pag. 5 di 7

6 ( mn) 2013E 2014 E 2015E VdP 82,5 103,7 107,5 Ebitda 27,2 39,1 41,2 Ebit 11,3 14,6 16,1 Utile/Perdita 4,0 7,2 8,5 PFN 99,8 90,6 67,0 Fonte: Piano Industriale E 2014E 2015E Ebitda margin 33% 38% 38% Ebit margin 14% 14% 15% PFN/ Ebitda 3,7 2,3 1,6 PFN/PN 1,5 1,3 0,8 Le strategie, attuali e prospettiche implicite nel Piano Industriale prevedono un evoluzione del Gruppo sul modello di business integrato energie rinnovabili-servizi ambientali, con l ingresso nel settore ambientale, e la focalizzazione sui settori a maggiore marginalità (produzione di energia, cogenerazione/teleriscaldamento, impianti di messa a dimora del fluff e dell amianto). Il Piano Industriale prevede un incremento del Valore della Produzione ad un tasso di crescita medio annuo composto (CAGR) per il periodo pari al 14%, passando da Euro 82 milioni nel 2013 (di cui Euro 20,8 milioni già conseguiti nel primo trimestre 2013) a Euro 107 milioni nel L EBITDA dovrebbe attestarsi a Euro 41 milioni (con un EBITDA margin pari al 38%), mentre l EBIT dovrebbe generare Euro 16 milioni (con EBIT margin pari al 15%), grazie all entrata in produzione degli impianti di messa a dimora del fluff e dell amianto. A tendere il business dell ambiente rappresenterà una parte significativa sia per giro d affari (alla fine del triennio dovrebbe arrivare a generare il 36% del Valore della Produzione) sia per marginalità (60% dell EBITDA complessivo) a scapito dell attività relativa alla costruzione di impianti, la quale assumerà minor importanza nel futuro del Gruppo. Con l entrata a regime degli impianti bioenergetici aumenterà anche il contributo dei ricavi da produzione di energia, mentre si prospetta una crescita più contenuta ma costante per l attività di cogenerazione e teleriscaldamento. Il Piano Industriale prevede investimenti per Euro 75 milioni, il 53% circa nelle energie rinnovabili e il 47% nell ambiente, prevalentemente concentrati nel 2013 e, poi, nel 2014: l entrata in esercizio commerciale dei sette impianti biodigestori per la produzione di energia elettrica entro il primo trimestre 2013 (già avvenuta); la realizzazione di un impianto eolico a Cirò (KR) nel corso del 2013 e successiva cessione del 50% della partecipazione; la realizzazione di impianti conto terzi (FORSU, mini-eolico, efficienza energetica, fotovoltaico su tetti); l acquisizione di un giacimento per la messa a dimora dell amianto nel corso del 2013; la realizzazione di un impianto trattamento fluff nel corso del 2014 con entrata in esercizio nello stesso anno; la realizzazione di un impianto FORSU tra il 2013 e il La Posizione Finanziaria Netta dovrebbe raggiungere il culmine nel 2013 a Euro 99,8 milioni, per poi ridursi, per effetto dei rimborsi dei finanziamenti a medio e lungo termine, a Euro 90,6 milioni nel 2014 e Euro 67 milioni nel 2015, anno in cui gli indicatori di equilibrio finanziario espressi dal rapporto della PFN rispettivamente nei confronti del Patrimonio Netto e dell EBITDA dovrebbero attestarsi su valori in deciso miglioramento. La gestione operativa dovrebbe contribuire ai flussi di cassa con Euro 32 milioni a fronte di un assorbimento dell attività di investimento di Euro 5 milioni e di rimborsi dei finanziamenti per Euro 24 milioni. Pag. 6 di 7

7 CLASSE DI RATING RISK ASSESSMENT AAA AA A BBB BB B CCC D AAA AA + AA AA - A + A A - BBB + BBB BBB - BB + BB BB - B + B B - CCC D1 D2 Impresa stabile caratterizzata da un'eccellente situazione di equilibrio finanziario. Il rischio di default è estremamente basso Impresa caratterizzata da una solida capacità di rimborso. Il rischio di default è molto basso Impresa caratterizzata da un'elevata capacità di rimborso del debito, ma influenzabile da avverse situazioni economiche e finanziarie. Il rischio di default è basso Impresa caratterizzata da un'adeguata capacità di rimborsare il debito. Il rischio di default è contenuto benché legato agli andamenti di mercato Impresa caratterizzata da elementi di rischio di business e/o finanziari che la espongono a condizioni economiche o di mercato maggiormente avverse rispetto all'investment grade. Il rischio di default rimane comunque accettabile Impresa che rileva una struttura finanziaria vulnerabile. Il rischio di default è significativamente influenzato da avverse condizioni economiche e finanziarie Impresa caratterizzata da carenze rilevanti sotto il profilo finanziario, molto vulnerabile e dipendente prevalentemente dalle condizioni del contesto economico finanziario. Il rischio di default è significativo Presenza di informazioni pubbliche che evidenziano insolvenze e/o crediti allo stato inadempiuti Presenza di proceduta concorsuale o pregiudizievole per uno stato di insolvenza conclamato o temporaneo del soggetto Il default D1 può essere di natura selettiva qualora l inadempimento riguardi solo specifiche obbligazioni e CRIF non ritenga che tale situazione si estenda alla maggioranza/totalità delle obbligazioni. In questo caso il rating è indicato con D1S. DISCLAIMER Il rating di CRIF deriva da un giudizio indipendente sull entità valutata. In accordo con la politica in materia di conflitto di interesse di CRIF, le persone intervenute nell attribuzione del rating risultano non avere conflitti di interesse con l entità valutata. Il rating è stato attribuito sulla base di informazioni derivanti da fonti ufficiali riportate e da altre informazioni ricevute dall entità valutata. Nel preparare questo documento si è fatto affidamento su un quadro informativo giudicato completo ed affidabile dagli analisti di rating; in assenza di tali requisiti CRIF si astiene dall emettere rating. CRIF non è tuttavia responsabile della veridicità delle informazioni utilizzate per l attribuzione del rating, sulle quali non svolge attività di audit né assume obbligazioni di verifiche indipendenti/due diligence. Il rating di CRIF è attribuito sulla base delle linee guida metodologiche definite all interno della CRIF Rating Agency ed è il risultato di un lavoro collegiale, non potendo dunque essere ascritto alla responsabilità dei singoli analisti. Il rating è un opinione fornita dal Comitato Rating e dunque da CRIF sul merito di credito dell entità valutata e non costituisce in alcun modo raccomandazione a comprare, vendere o mantenere titoli o altri strumenti finanziari emessi dalla stessa. CRIF si riserva il diritto di aggiornare o ritirare in qualsiasi momento i rating emessi, in accordo con le linee guida metodologiche e di processo definite all interno della CRIF Rating Agency. I rating di CRIF sono richiesti e remunerati dalle entità valutate, da soggetti terzi a questa riferiti o da investitori. Nessun contenuto dei rating e delle analisi sottostanti può essere modificato senza il previo consenso di CRIF, che è esonerata da responsabilità per qualsivoglia uso improprio o non autorizzato dalle leggi dei rating emessi. Pag. 7 di 7

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