SCHEDA PROGETTO PER L IMPIEGO DI VOLONTARI IN SERVIZIO CIVILE IN ITALIA (Legge 64/2001)

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1 SCHEDA PROGETTO PER L IMPIEGO DI VOLONTARI IN SERVIZIO CIVILE IN ITALIA (Legge 64/2001) Ente 1 Ente proponente il progetto: Arci Servizio Civile Nazionale Sede centrale: Via dei Monti di Pietralata 16 Telefono, , fa, sito internet sede centrale: Tel Fa parliamone@arciserviziocivile.it Sito: Sede di assegnazione del progetto: Arci Servizio Civile Ravenna Indirizzo sede di assegnazione del progetto: Via G. Rasponi,5 Numero Telefonico, Sito internet, dell ente Tel.0544/ ravenna@arciserviziocivile.it Sito: Responsabile della sede di assegnazione: Roberta Cappelli Responsabile informazione e selezione della sede di assegnazione: Daniela Cappelli 2 Codice accreditamento NZ Classe di iscrizione all albo 1 classe Caratteristiche Progetto 4 Titolo del progetto: Il comune di Alfonsine al servizio dei cittadini Soggetto attuatore: Comune di Alfonsine Accordo partenariato Socio locale 1

2 5 Settore e area di intervento del progetto con relativa codifica: Settore: Assistenza Area di intervento: Anziani e Disabili Codifica: A01 6 Descrizione del contesto territoriale e/o settoriale entro il quale si realizza il progetto con riferimento a situazioni definite, rappresentate mediante indicatori misurabili: All'indomani della liberazione il panorama sconfortante era rappresentato dalla distruzione del 70% delle abitazioni, dalla scomparsa del vecchio centro storico e, soprattutto, da numerose vittime civili e combattenti. Per l'ennesima volta gli alfonsinesi dovettero riconquistare il loro territorio e ricostruire il loro paese. Per superare le difficoltà dell'eccessiva vicinanza coi confini dei comuni limitrofi e per non compromettere una futura espansione, il centro fu ricostruito alla sinistra del Senio. Intorno ad una nuova piazza, al municipio e alla chiesa si articola un piano di sviluppo completamente nuovo, destinato a far nascere nel giro di pochi anni, nuove zone di espansione e ampi quartieri urbani ai quali si sono affiancati quei servizi sociali e culturali indispensabili alle esigenze di vita associata del nostro tempo. L economia del comune si basa su agricoltura, piccola e media industria e servizi. I dati statistici relativi alla terza età vedono la regione Emilia Romagna come una delle maggiormente interessate dal processo di invecchiamento: il 28,7% è ultrasessantenne, il 22,1% è ultrasettantacinquenne, il 5,6% è ultraottantenne. Per ogni persona di età inferiore ai 15 anni ci sono due persone con età superiore a 65 anni. Le proiezioni demografiche indicano che già nel 2010 una persona ogni tre avrà più di 60 anni, una persona ogni tredici avrà più di ottant anni. In particolare la popolazione totale nella provincia di Ravenna al 31/12/2001 era di persone, di queste il 24% aveva più di 65 anni, un residente su 4 ha più di 65 anni. Sul totale degli ultrasessantacinquenni, che sono , persone hanno più di 75 anni, circa un anziano su due ha più di 75 anni. La situazione risulta ancora più allarmante se guardiamo i principali indici demografici. In provincia di Ravenna l indice di vecchiaia è pari al 225,25%, questo vuole dire che per ogni bambino di età compresa fra 0 e 14 anni ci sono 2,25 anziani di età superiore a 65 anni. Il Comune di Alfonsine in questo quadro provinciale risulta essere uno dei Comuni più vecchio con un indice di vecchiaia pari a 268,27% e il rapporto fra il numero degli abitanti con più di 65anni e quelli compresi fra 0 e 6 anni è di 5,44, le persone oltre i 65 anni sono il 27,27% della popolazione totale del Comune. La maggior parte degli anziani vive in famiglia o in autonomia e il Comune attraverso le sue strutture (le uniche nel territorio di riferimento per questa fascia di età) riesce a dare risposte sia ai casi di non autosufficienza o mancanza di nucleo familiare di riferimento (casa protetta) sia ai casi meno gravi (centro diurno) di supporto anche a chi vive in famiglia o da solo. Se quantitativamente i servizi rispondono alle necessità della comunità è necessario però intervenire sulla qualità dei servizi e sulla loro efficacia ed efficienza. Nella maggior parte dei casi la solitudine, la scarsa attenzione, la mancanzadi momenti socializzanti e ricreativi comportano verso gli anziani 2

3 un precoce deterioramento delle loro condizioni generali. Testo di progetto - ver. 0.6/Italia 7 Obiettivi del progetto: Obiettivi generali: Sostenere e promuovere partecipazione, scambio e solidarietà fra i cittadini di una comunità. Garantire pari opportunità ai cittadini di una comunità, senza distinzione alcuna, ad una vita qualitativamente appagante. Prevenire forme di esclusione sociale risultanti da diverse dinamiche accentuatesi nella odierna società. Potenziare i servizi alla persona da un punto di vista qualitativo. Mettere a confronto generazioni diverse e soprattutto persone con opportunità molto differenti. Evitare che l anziano, una volta inserito in una struttura, perda ogni interesse e scambio con il mondo esterno, tanto più se non autosufficiente e finisca per chiudersi in se stesso, aggiungendo disagi psichici a quelli connaturati con l essere anziano. Obiettivi specifici: - Costruire iniziative e momenti di animazione ripetuti con regolarità durante l anno anche in occasione di particolari ricorrenze legate al territorio. - Costruire relazioni fra generazioni diverse attraverso lo scambio di esperienze e la condivisione di momenti di vita quotidiana in comune. - Favorire i momenti di dialogo fra diverse generazioni attraverso lo stimolo alla comunicazione nella quotidianità delle azioni abitudinarie. - Dare la possibilità al maggior numero di anziani di continuare a vivere in famiglia o da solo mantenendo un buon grado di autonomia, una buona qualità della vita e buone capacità relazionali. - Dare la possibilità alla popolazione svantaggiata di non sentirsi estranea alla comunità e di poter partecipare a momenti di socialità e di evasione e di ordinaria vita di comunità essenziali per condurre una vita vicina ai canoni della normalità. - Rendere più continuative, e dunque più incisive, le azioni o le iniziative di associazioni di volontariato che operano perla solidarietà agli anziani e alle persone con svantaggi fisici o mentali. - Proporre ai giovani volontari un percorso di crescita personale ed eventualmente professionale: 1. sviluppare conoscenze nell ambito dei servizi socio sanitari destinati alle persone anziane. 2. Promuovere capacità di lavoro di gruppo finalizzato all organizzazione di eventi e iniziative così come alla soluzione di problematiche relative alla gestione delle persone non autosufficienti; 3

4 3. progettare e realizzare percorsi di socialità, culturali, ludici e ricreativi, adeguati alle esigenze psicofisiche degli utenti anche mettendo in rapporto generazioni diverse; 4. Far sperimentare a ragazzi e ragazze percorsi di conoscenza con un tipo di disagio con il quale spesso non hanno rapporto. Dar vita ad una esperienza formativa sia sul piano individuale che eventualmente professionale. 8 Descrizione del progetto e tipologia dell intervento che definisca dal punto di vista sia qualitativo che quantitativo le modalità di impiego delle risorse umane con particolare riferimento al ruolo dei volontari in servizio civile: Casa Protetta/Centro Diurno: La Casa Protetta è un servizio di carattere residenziale che ha il compito di garantire agli utenti un elevato livello di comfort abitativo e residenziale nel rispetto dell autonomia individuale e della riservatezza personale, consentendo ritmi di vita di tipo familiare, favorendo la partecipazione degli ospiti e dei loro congiunti alla vita comunitaria ed alla gestione della struttura, nonché ad attività culturali e di tempo libero, interne ed esterne. Si configura come presidio socio-assistenziale che si avvale del Servizio Sanitario Nazionale per garantire agli utenti le prestazioni igenico-sanitarie e riabilitative di base, mediante un coordinamento organizzativo con l Azienda U.S.L., tramite convenzione, ai sensi delle disposizioni di legge. Il Centro Diurno è una struttura a carattere semiresidenziale rivolta agli anziani con limitata autosufficienza fisica e psichica. Il Centro Diurno ha la finalità di evitare, o comunque ritardare, l istituzionalizzazione dell anziano in condizione di non autosufficienza mantenendolo il più a lungo possibile nel suo ambito familiare ed offrendo alla famiglia un servizio integrativo e sostitutivo per le ore giornaliere. Si propone anche di prevenire le conseguenze di un prolungato isolamento per coloro che vivono soli, che non hanno o hanno parzialmente compromesse le capacità motorie e le motivazioni per partecipare alla vita sociale, che necessitano pertanto di un ambiente protetto. Il Centro Diurno si propone di offrire attività che creino un ponte fra anziani non autosufficienti e la realtà esterna garantendo assistenza tutelare, attività ricreative, interventi di riattivazione, occasioni di socializzazione estese nell arco delle ore diurne. Piano attività Nei primi mesi di avvio del servizio i volontari in Servizio Civile avranno modo di conoscere le strutture e saranno presentati agli anziani. Sarà inoltre predisposta una prima formazione in merito all organizzazione e al funzionamento e alla legislazione in merito alle strutture in cui operano. Opereranno astretto contatto con i volontari il coordinatore delle strutture, l assistente sociale e l addetto alle attività di riabilitazione. Sarà costante anche l interazione con i familiari degli utenti. Inoltre saranno affrontati i problemi legati alle capacità fisiche degli anziani e sarà dato loro un quadro generale di ogni utente. In questi primi mesi l approccio con l anziano avviene attraverso il dialogo e la prima conoscenza, l accompagnamento in piccoli spostamenti e poi con l aiuto nella somministrazione dei pasti. Nei mesi successivi ai volontari saranno introdotti i temi relativi all aspetto 4

5 psicologico-relazionale dell anziano. Saranno dunque chiamati a partecipare ad attività di animazione più strutturate secondo il programma previsto dagli operatori e a seconda degli utenti (lettura, organizzazione di giochi con le carte, tombola o realizzazione di piccoli lavori di manualità). Servizio Assistenza Presso la Casa Protetta ha sede anche questo servizio. Questo Servizio fa attività di promozione del benessere dei cittadini in situazione di disagio, in particolare rivolte alle persone anziane e ai portatori di handicap, con l obiettivo di mettere tutti i cittadini in condizioni di benessere e di poter rimanere al proprio domicilio, anche in situazione di disagio. In questo contesto, vengono organizzate attività quali la distribuzione dei pasti a domicilio e attività di sostegno alla persona, per permettere alle persone che non sono in grado di vivere in piena autonomia di rimanere presso la propria casa, condurre una vita personale dignitosa e rimanere integrate nel tessuto sociale del vicinato, del paese e del mondo del lavoro. Piano Attività In una prima fase sarà fatto ai volontari un quadro della situazione generale. Sarà dunque tenuta una prima formazione in merito all organizzazione del servizio e alla legislazione in merito. In seguito si entrerà nel merito delle problematiche legate alle specificità degli utenti. Nel corso dei primi tre/quattro mesi i volontari saranno in grado di conoscere gli utenti del servizio e le loro particolarità. Nei primi mesi ci sarà una introduzione dei volontari graduale, per dare modo agli utenti di accettare un nuovo riferimento e ai volontari di conoscere il singolo utente e i suoi aspetti particolari. Inizialmente aiuteranno il personale nella distribuzione dei pasti a domicilio. In seguito i volontari assisteranno gli utenti nelle uscite per commissioni, per partecipare alle attività del paese (mercato, feste ecc.) Poi vi sarà un progressivo inserimento dei volontari nello svolgimento di piccole attività quotidiane che investono una sfera più personale. In questo caso, i volontari affronteranno le attività insieme con il responsabile del servizio, l assistente sociale e i volontari del Comitato Cittadino (due ogni giorno). Servizio Handicap Il Centro per giovani portatori di Handicap, presso il Centro Culturale Polivalente Museo del Senio, ha l obiettivo di promuovere la socializzazione e lo sviluppo psico-fisico dei ragazzi. Il Centro promuove attività di animazione, attività ricreative e attività espressive rivolte a ragazzi, sia nella sede del Centro che in altri luoghi del territorio. Il Centro organizza inoltre gite settimanali con pernottamento. Piano Attività Dopo aver delineato scopi e impianto legislativo del servizio (e in generale sull handicap) si passerà a delineare il profilo psicofisico dei singoli utenti. Inoltre si sarà presentata ai volontari una storia delle attività del Centro 5

6 con puntualizzazione sui risultati in termini di coinvolgimento dei ragazzi alle attività. I volontari saranno coinvolti, da subito, nella progettazione e nella predisposizione logistica delle attività ricreative e culturali per i ragazzi portatori di handicap. Si tratta di attività laboratoriali e artistiche come pittura, disegno, ceramica ecc. Saranno predisposte modalità particolari per permettere a tutti di poter partecipare alle attività e non sentirsi emarginati. Sarà fondamentale il supporto dei volontari anche nelle relazioni fra scuola e tempo libero per i ragazzi più piccoli (età dell obbligo scolastico), che hanno necessità di essere inseriti nelle attività scolastiche con i propri coetanei normodotati. I volontari parteciperanno anche all organizzazione e alla gestione di uscite in giornata o gite di più giorni con pernottamento fuori sede. I volontari lavoreranno con un operatore del Comune, l assistente sociale e i volontari del Comitato C ittadino ( uno o due in occasione di attività particolari e /o uscite). 9 Numero (complessivo) dei volontari da impiegare nel progetto: 5 Donne: Uomini: 10 Numero posti con vitto e alloggio: 0 11 Numero posti senza vitto e alloggio: 5 12 Numero posti con solo vitto: 0 13 Numero ore di servizio settimanali dei volontari (non inferiore a 25 ore), ovvero monte ore annuo non inferiore alle 1200 ore, con un minimo di 12 ore settimanali obbligatorie cui si sommano 20 giorni di permesso retribuito: Monte ore annuo, inclusa formazione: 1200 ore 14 Giorni di servizio a settimana dei volontari (minimo 5, massimo 6): Casa Protetta, Servizio Assistenza e Centro Diurno (6) Centro Handicap (5) 15 Eventuali particolari obblighi dei volontari durante il periodo di servizio Disponibilità a spostamenti sul territorio del Comune; disponibilità a trascorrere periodi di vacanza (massimo una settimana) organizzati dal Centro Handicap fuori dal Comune di Alfonsine. 6

7 Caratteristiche Organizzative Testo di progetto - ver. 0.6/Italia 16 Sede/i di attuazione del progetto ed Operatori Locali di Progetto: (La prima sede che verrà indicata deve essere quella riportata nel bo 4) A llegato Specificare se il progetto prevede o meno l impiego di tutor: si no 18 Strumenti e modalità di pubblicizzazione del progetto: Il testo sarà pubblicato sul sito dell ente centrale per tutta la durata del bando. Il contatto con i/le volontari/e da inserire nel progetto sono utilizzati i seguenti strumenti: Attività di volantinaggio e affissione di locandine in luoghi di aggregazione giovanile; Pubblicazione del progetto sul sito di Arci Servizio Civile Locale; Informazione attraverso media locali (spot radio, comunicati su testate locali. Per la sensibilizzazione della comunità sulle attività previste dal progetto avviene o per conoscenza diretta, trattandosi di attività rivolte a persone. In ogni caso sul sito internet del Comune, sui suoi mezzi di comunicazione istituzionali e a mezzo stampa locale. 19 Eventuali autonomi criteri e modalità di selezione dei volontari: Ricorso a sistema selezione depositato presso l UNSC descritto nel modello: - Mod. S/REC/SEL: Sistema di Reclutamento e Selezione 20 Ricorso a sistemi di selezione verificati in sede di accreditamento (eventuale indicazione dell Ente di 1 classe dal quale è stato acquisito il servizio) si X no 21 Piano di monitoraggio interno per la valutazione dei risultati del progetto: Arci Servizio Civile Nazionale effettuerà la parte di monitoraggio di propria competenza attraverso 3 questionari che a cadenza trimestrale verranno fatti compilare alle/i partecipanti al progetto e successivamente elaborati. Essi serviranno anche per la stesura delle note per l attestato finale. Il sistema di monitoraggio applicato è depositato presso l UNSC descritto nei modelli: - Mod. PR/MON -Mod.S/MON Il monitoraggio a livello locale viene realizzato attraverso: Sottoscrizione da parte dell operatore locale di progetto 7

8 del Responsabile di Progetto e del Responsabile della Sede di Assegnazione, della scheda di rilevazione mensile delle presenze; Valutazione, da parte di un operatore Arci Servizio Civile incaricato della funzione di tutor delle volontarie, dei contenuti del report settimanale redatto dalle volontarie, contenente la descrizione delle attività svolte; Incontri periodici del tutor con le volontarie, finalizzato alla valutazione in itinere dell esperienza in corso. 22 Ricorso a sistemi di monitoraggio verificati in sede di accreditamento (eventuale indicazione dell ente di 1 classe dal quale è stato acquisito il servizio): si X no 23 Eventuali requisiti richiesti ai candidati per la partecipazione al progetto oltre quelli richiesti della legge 6 marzo 2001 n. 64: 24 Eventuale risorse finanziarie aggiuntive destinate in modo specifico alla realizzazione del progetto: - Personale specifico - Sedi ed attrezzature specifiche - Utenze dedicate - Materiali informativi - Pubblicizzazione SCN - Formazione specifica - Spese viaggio - Materiale di consumo finalizzati al progetto - Altro TOTALE 25 Eventuali copromotori e partners del progetto con la specifica del ruolo concreto rivestito dagli stessi all interno del progetto: 26 Risorse tecniche e strumentali necessarie per l attuazione del progetto Stanze: Scrivanie: Telefoni, fa: Computer, posta elettronica: Fotocopiatrice: Automezzi: Fornitura equipaggiamento: Altro: 8

9 Caratteristiche delle conoscenze acquisite 27 Eventuali crediti formativi riconosciuti: 28 Eventuali tirocini riconosciuti: 29 Competenze e professionalità acquisibili dai volontari durante l espletamento del servizio, certificabili e validi ai fini del curriculum vitae: Formazione generale dei volontari 30 Sede di realizzazione: La formazione generale dei volontari viene effettuata direttamente da Arci Servizio Civile Nazionale, attraverso il proprio staff nazionale di formazione, con svolgimento nel territorio di realizzazione del progetto 31 Modalità di attuazione: In proprio presso l ente con formatori dello staff nazionale con mobilità sull intero territorio nazionale con esperienza pluriennale dichiarata all atto dell accreditamento attraverso i modelli: - Mod. FORM - Mod. S/FORM X 32 Ricorso a sistemi di formazione verificati in sede di accreditamento ed eventuale indicazione dell Ente di 1 classe dal quale è stato acquisito il servizio: si X no 33 Tecniche e metodologie di realizzazione previste: I corsi di formazione tenuti dalla nostra associazione prevedono: - lezioni frontali giochi di ruolo, training, giochi di simulazione, giochi di conoscenza, giochi di valutazione - lezioni interattive con coinvolgimento diretto dei partecipanti letture, proiezione video i contenuti della formazione generale prevedono: - la legge 64/2001 e la normativa di attuazione - lo status del volontario - le finalità del SCN - la storia del servizio civile - la storia dell obiezione di coscienza - l educazione alla pace - la mediazione e gestione nonviolenta dei conflitti - la democrazia possibile e partecipata 9

10 - disagio e diversità: un viaggio nella società del benessere - protezione civile: prevenzione, conoscenza e difesa del territorio - incontri di verifica sui progetti in corso La formazione dei volontari ha come obiettivi il raggiungimento delle finalità di cui all art. 1 della legge 64/2001: la formazione civile, sociale e culturale dei volontari. Essa intende fornire ai partecipanti strumenti idonei all interpretazione dei fenomeni storici e sociali al fine di costruire percorsi di cittadinanza attiva e responsabile. Attraverso i corsi di formazione e i momenti di verifica del progetto si intende altresì fornire ai volontari competenze operative di gestione di attività in ambito no-profit. 34 Contenuti della formazione: I giornata Corso di inizio servizio (il corso si tiene il più vicino possibile all entrata in servizio, comunque nel corso del primo mese) II e III giornata - Corso di formazione alla cittadinanza attiva (il corso si tiene nel primo semestre di servizio) IV e V giornata Corso di formazione alla cittadinanza attiva (il corso si tiene nel secondo semestre di servizio) VI giornata - Corso di formazione alla Protezione Civile 35 Durata: La durata complessiva della formazione è di 45 ore, con un piano formativo di 6 giornate, questa è parte integrante dei progetti ed è conteggiata a tutti gli effetti ai fini del monte ore. Formazione specifica (relativa al singolo progetto) dei volontari 36 Sede di realizzazione: Comune di Alfonsine 37 Modalità di attuazione: a) in proprio presso l ente b) affidata ad altri enti di servizio civile c) affidata a soggetti pubblici o privati specializzati in materia di formazione 38 Nominativo/i e dati anagrafici del/i formatore/i: Rosanna Ioffredo nata a Palermo il 14/10/69 Marcella Casnici nata a Ravenna il21/09/61 39 Competenze specifiche del/i formatore/i: Rosanna Ioffredo Responsabile del Servizio Anziani ; Marcella Casnici Educatrice; personale qualificato e competente del Comune di Alfonsine che opera nei vari servizi vedi curricula allegati. 40 Tecniche e metodologie di realizzazione previste: 10

11 La formazione specifica avverrà per affiancamento e attraverso verifiche periodiche svolte frontalmente con il/la volontario/a 41 Contenuti della formazione: Centro Diurno Casa Protetta Servizio Assistenza: - Organizzazione servizi e delle strutture e legislazione di riferimento; - Modalità di relazione e di comunicazione con la terza età; - Profilo fisiologico dell anziano e principali patologie; - Profilo psicologico dell anziano e principali problematiche e patologie; - Attività di psicomotricità nell anziano - Conoscenza del territorio e delle sue particolarità storiche e sociali - Profili psicofisici degli utenti - Attività pratica di comunicazione e socializzazione Centro Handicap: - Organizzazione servizi e delle strutture e legislazione di riferimento; - Modalità di relazione e di comunicazione con particolari patologie psicofisiche; - Tipologie dell Handicap - Profili psico fisici e sociali degli utenti - Attività di psicomotricità nel disabile - Conoscenza del territorio e delle sue particolarità storiche e sociali - Profili psicofisici degli utenti - Attività pratica di comunicazione e socializzazione - Competenze su attività di animazione. Per tutti i servizi: Partecipazione alle riunioni di equipe sui temi della progettazione organizzazione e realizzazione delle attività. 42 Durata: 30 ore Altri elementi di formazione 43 Risorse finanziarie investite destinate in modo specifico alla formazione sia generale, che specifica: Formazione generale: Formazione specifica: 44 Modalità monitoraggio del piano di formazione (generale e specifica) predisposto: Ricorso a sistema monitoraggio depositato presso l UNSC descritto nei modelli: - Mod. PR/MON - Mod. S/MON 11

12 Data Il Progettista Il Responsabile legale dell ente (Il Responsabile del Servizio Civile Nazionale) 12

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