CHE COSA FA ZAZA! JUVE STOP CHE ROMA! CON 3 GOL E GIA A -1. Mazzarri nell arena Si gioca l Inter davanti a San Siro e a Benitez I A T O C O L L O

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1 domenica 19 ottobre 2014 Anno anno LXX LXX - Numero numero ,40 REDAZIONE DI MILANO VIA SOLFERINO 28 - TEL REDAZIONE DI ROMA VIA CAMPANIA 59/C - TEL POSTE ITALIANE SPED. IN A.P. - D.L. 353/2003 CONV. L. 4/2004 ART. 1, C1, DCB MILANO ITALIA CHE COSA FA ZAZA! JUVE STOP F I A T O ANTICIPI 7ª GIORNATA S U L C O L L O CHE ROMA! CON 3 GOL E GIA A -1 3 L esultanza di Simone Zaza: secondo gol in questo campionato Dopo lo svantaggio, il pari di Pogba e le paratone di Consigli. Sassuolo ancora indigesto per Allegri 3 Francesco Totti ha segnato il rigore in A, è a 2 dal record di Baggio Grande reazione dopo le polemiche di Torino Chievo battuto in 33 : Destro, Ljajic e super Totti BIANCHI, BOCCI, DELLA VALLE, FROSIO, LICARI, SCHIANCHI PAG. 2-5, COMMENTO DI CALAMAI A PAG. 19 ARCHETTI, CATAPANO, CECCHINI, PUGLIESE, STOPPINI PAG. -9 Mazzarri nell arena Si gioca l Inter davanti a San Siro e a Benitez LA SUPERSFIDA DI STASERA CONTRO IL NAPOLI LA CARICA DI THOHIR E DEI 50 MILA BREGA, MONTI, TAIDELLI PAG SERIE B GOLEADA LIVORNO Il Bologna Usa vola Il Frosinone resta 1 Precipita il Catania SERVIZI ALLE PAGINE Mazzarri a Napoli ha vinto la Coppa Italia. Benitez con l Inter ha conquistato la Supercoppa italiana e il Mondiale per club IL ROMPI PALLONE w Tacopina a Bologna DI GENE GNOCCHI Oltre alla sua fidanzata Özil si intratteneva anche con quella di un collega: finalmente spiegate le sue occhiaie. John McEnroe, 55 SERIE A 7 a GIORNATA PARTITE IERI ROMA-CHIEVO 3-0 SASSUOLO-JUVENTUS 1-1 OGGI (ore 15) FIORENTINA-LAZIO (ore 12.30) ATALANTA-PARMA CAGLIARI-SAMPDORIA VERONA-MILAN PALERMO-CESENA TORINO-UDINESE INTER-NAPOLI (ore 20.45) DOMANI GENOA-EMPOLI (ore 20.45) TENNIS LA GRANDE SFIDA A MILANO Ivanisevic vince McEnroe incanta «Torno nel 2015» CRIVELLI, MARTUCCI PAG CLASSIFICA JUVENTUS* 19 ROMA* 18 SAMPDORIA 14 UDINESE 13 MILAN 11 VERONA 11 NAPOLI 10 LAZIO 9 FIORENTINA 9 INTER 8 * Una partita in più. GENOA 8 EMPOLI CESENA TORINO 5 CAGLIARI 4 ATALANTA 4 CHIEVO* 4 SASSUOLO* 4 PARMA 3 PALERMO 3 MOTO NEL PAESE DEL FENOMENO Viaggio a Cervera dove Marquez è un bamboccione RICCI A PAGINA 24 I ROSSONERI A VERONA Il Milan cerca il vero Torres e rilancia El Shaarawy Inzaghi giustifica lo sfogo del Faraone ma avvisa tutti: «Chi si lamenta, a gennaio se ne va» GOZZINI, OLIVERO,PASOTTO PAG. 12 L INTERVISTA IL CAPO DELLA FIA Formula Todt «Sicurezza al 100%? In F.1 non esiste» ZAPELLONI A PAGINA >

2 2 LA GAZZETTA SPORTIVA DOMENICA 19 OTTOBRE 2014 SERIE A ANTICIPI 7 a GIORNATA SASSUOLO 1 (3-4-3) 47 Consigli; 2 Terranova, 28 Cannavaro (dal 10 p.t. 5 Antei), 15 Acerbi; 11 Vrsaljko, 4 Magnanelli, 7 Missiroli (dal 34 s.t. 19 Taider), 3 Longhi; 25 Berardi, 10 Zaza, 17 N. Sansone (dal 25 s.t. 8 Biondini). PANCHINA Pomini, Polito, Chibsah, Pavoletti, Bianco, Gazzola, Brighi, Gliozzi, Floccari. ALLENATORE Di Francesco. CAMBI DI SISTEMA dal 25 s.t ESPULSI nessuno. AMMONITI Zaza per proteste, Acerbi per gioco scorretto. JUVENTUS 1 (3-5-2) 1 Buffon; 5 Ogbonna, 19 Bonucci, 3 Chiellini; 2 Lichtsteiner, 37 Pereyra, 21 Pirlo (dal 39 s.t. 12 Giovinco), Pogba, 33 Evra (dal 15 s.t. 8 Marchisio); 14 Llorente (dal 21 s.t. 11 Coman), 10 Tevez. PANCHINA Storari, Rubinho, Giovinco, Padoin, Asamoah, Mattiello. ALLENATORE Allegri CAMBI DI SISTEMA dal 1 s.t , dal 39 s.t ESPULSI Padoin al 49 s.t. dalla panchina per proteste AMMONITI Pogba per gioco scorretto, Bonucci per proteste. MARCATORI Zaza (S) al 13, Pogba (J) al 19 p.t. ARBITRO Banti di Livorno NOTE spettatori paganti , incasso di euro ; abbonati 7.747, quota di euro In fuorigioco 2-7. Angoli 2-5. Recuperi: 2 p.t., 4 s.t. POSSESSO PALLA PASSAGGI RIUSCITI SASSUOLO 35% JUVENTUS 5% TIRI IN PORTA III IIIIII SASSUOLO 3 JUVENTUS MOMENTI CHIAVE PRIMO TEMPO Tocco di Llorente sul cross di Pogba, Consigli respinge, il tiro di Pereyra è deviato. GOL! 13 Cross di Vrsaljko, Bonucci salva su Zaza che, sul cross di Longhi, fa centro. GOL! 19 Tevez riconquista palla in area e dà a Pogba, delizioso tiro e rientrare nell angolo 41 Percussione di Pogba, Consigli respinge il suo tiro rasoterra e poi la sassata di Tevez SASSUOLO 4% JUVENTUS 82,3% TIRI FUORI III IIIIIII SASSUOLO 3 JUVENTUS 7 SECONDO TEMPO 7 Gran punizione di Berardi fuori di un soffio 20 Sassata di Zaza, respinge Buffon 27 Pereyra per Coman in area che si libera ma tira alto. 32 Tevez pesca Pogba che tira debole, facile per Consigli BARICENTRO MOLTO BASSO 40 m. BARICENTRO MOLTO ALTO 57,8 m. la Moviola DI F.LI. Bonucci gol in fuorigioco «Giallo» risparmiato a Zaza Banti lascia correre il gioco e così favorisce spettacolo e correttezza, benché nel finale la gara diventi un po più cattiva. Ammonizioni Il primo sul taccuino dell arbitro è Zaza, piuttosto nervoso, per proteste (38 pt): l azzurro al 23 ha già rischiato un «giallo» che sarebbe stato meritato entrando a martello sul ginocchio di Ogbonna (per fortuna senza toccarlo). Ammonito anche Pogba per fallo tattico da dietro su Sansone: al replay, però, sembra che il francese tocchi la palla (5 st). Infine due «gialli» corretti ad Acerbi (fallo duro su Tevez) e Bonucci (proteste). 19 Espulsioni Nel finale «rosso» a Padoin in panchina per aver detto qualcosa all arbitro. Gol annullato Bonucci è oltre tutti i difensori del Sassuolo quando tocca in rete l appoggio di Llorente (12 pt): siamo sullo 0-0. Alter decisioni Vrsaljko entra duro e colpisce in faccia Tevez facendolo arrabbiare non poco: il croato, più che cattivo, sembra lasciarsi trascinare dalla sua foga agonistica (33 pt). Non è fallo l intervento di Chiellini su Zaza (24 pt): l attaccante cade ma il difensore va sulla palla. Qualche dubbio su un intervento da dietro di Magnanelli su Pogba che cade in area, ma non ci sono proteste. 3 1 Il fatal Sassuol Pogba raggiunge Zaza Solo un pari per la Juve Troppi errori: sul campo già ostile al tecnico bianconero ai tempi del Milan si spezza la striscia di vittorie. E ora la Roma risale a -1 DAL NOSTRO INVIATO FABIO REGGIO EMILIA Il Sassuolo si sveglia in autunno. Inoltrato. E ne fa le spese la Juventus che spreca due terzi del tesoretto accumulato nella supersfida dei veleni con la Roma, per la rabbia di Allegri che voleva evitare proprio questo. Dopo i primi gol subiti coi rivali scudetto, i primi punti persi del campionato con una delle ultime in classifica. Se non è allarme poco ci manca. Anche perché mentre l Allegri band inciampa la Roma si fa sempre più forte e decisa. Il problema dei bianconeri ogni tanto torna a galla: la difficoltà ad andare in rete delle sue punte. Meglio, a non sfruttare le tante occasioni. Se Tevez riposa, sono guai. Al Mapei Stadium il discorso sta in piedi per il primo round, perché nel secondo la Juve ha giocato per buona parte nella metà campo emiliana senza però far venire i capelli dritti a Consigli. Il Sassuolo ridisegnato da Di Francesco ha meritato il pareggio e sembra incamminarsi sulla falsariga del campionato scorso. Dove all inizio, da buona matricola, fece una fatica del diavolo ad adattarsi alla categoria. Ora ha più uomini di qualità e se gioca così può dar fastidio a tanti. Ottimo Consigli Ci sono state due partite in una: la prima è stata tempesta e impeto, soprattutto da parte bianconera. La seconda è stata più una sfida a scacchi. Di Francesco deve aver studiato soluzioni alternative durante la sosta. Ha presentato un Sassuolo inedito: difesa a tre e centrocampo a quattro con Vrsaljko e Longhi esterni. Allegri invece non ha portato sorprese al Mapei: in mezzo l annunciato Pereyra come vice Vidal ed Evra sulla DUELLO IL CENTRAVANTI DELLA JUVE DELUDE, MENTRE ZAZA E IMPORTANTISSIMO NELL ECONOMIA DEL SASSUOLO IN ENTRAMBE LE FASI Llorente sa giocare solo di sponda, ma a che serve? l Analisi Tecnica a ANDREA SCHIANCHI Se di mestiere fai il centravanti qualcosa di pericoloso nell area avversaria devi produrre, altrimenti che cosa stai lì a fare? Uno scatto in profondità, un tiro, un dribbling, un passaggio illuminante... Invece, esaminando la prestazione di Fernando Llorente, non si trova nulla di tutto ciò: il deserto. Lo spagnolo è perfetto solo in una situazione di gioco: quando deve fare la sponda per il compagno che gli chiede il triangolo. Ne effettua addirittura 12 nei minuti in cui resta in campo, ma possono bastare per giustificare un intera prova? La risposta è no. Da Llorente, e da qualunque centravanti, ci si aspetta un contributo ben diverso. Contro il Sassuolo la sua utilità, oltre alle sponde, sta nella sua presenza fisica in mezzo ai marcantoni emiliani: Tevez gli gira attorno e usa Llorente come se fosse un palo della luce. La difesa di Di Francesco, nella circostanza più protetta del solito (da due centrali è passata a tre), fa poca fatica a fermare i duetti offensivi. Llorente si limita a calciare due volte verso la porta, una miseria considerando che la Juve ha il 5,4 per cento di possesso palla e lo spagnolo dovrebbe concretizzare tutto questo lavoro di preparazione dei centrocampisti. A macchiare ancora di più la prestazione ci sono anche i 3 falli commessi: segno che non è mai reattivo al punto giusto e che arriva in ritardo sul pallone. Allegri lo sostituisce: non è una bocciatura, per carità, però serve un altro tipo di centravanti per restare lassù in classifica, e magari fare strada in Europa. Differenza Il Sassuolo, invece, con uno come Zaza costruisce una mini-impresa. L attaccante si sbatte tantissimo: si muove da prima punta, va a pestare i piedi a Pirlo quando il regista bianconero imposta, detta i passaggi in profondità, LA MOSSA Passaggio Movimento OGBONNA BONUCCI SANSONE ZAZA PIRLO CHIELLINI BERARDI GDS fa a sportellate con tutti i difensori avversari. Sono 4 i palloni toccati, 3 i tiri effettuati (1 gol), 2 le sponde, 3 i dribbling tentati (2 riusciti), 3 i recuperi. Cose importanti che incidono sulla partita e aiutano i compagni a respirare. Zaza spazia su tutto il fronte offensivo, cerca di allargare la retroguardia bianconera, non ha paura di puntare gli avversari e, nel finale, ha ancora le energie per lanciarsi in contropiede. Il pareggio tra Sassuolo e Juve si spiega anche con le differenti prestazioni dei due centravanti: quello bianconero dorme, quello degli emiliani ha l argento vivo addosso.

3 DOMENICA 19 OTTOBRE 2014 LA GAZZETTA SPORTIVA 3 Simone Zaza, 23 anni, prende in controtempo Buffon e sigla al 13 del primo tempo il gol che vale l 1-0 per il Sassuolo IPP o di Allegri sinistra. La Juve è partita ad andamento lento, consentendo al Sassuolo di trovare le misure, le posizioni in campo e anche un po di coraggio. Se non lo aggredisci, con quei tre satanassi davanti la banda Di Francesco può far male. E difatti è passata in vantaggio col bel gol di Zaza su tiro di Longhi che diventa un passaggio. Alla Del Piero Lo svantaggio è stato come un gong suonato nelle orecchie dei bianconeri, che si sono scossi dal torpore. La Juve ha reagito di nervi ma anche di gioco. Quel baby fenomeno di Pogba si è preso sulle spalle la squadra, che ha sfondato quasi sempre dalla sua zona. Il francese è entrato in quasi tutte le azioni d offesa, con percussioni o inviti al bacio. E con la collaborazione di un caparbio Tevez con uno splendido tiro «alla Del Piero» ha rimesso la situazione in parità. Poi sono piovute altre occasioni (la difesa emiliana bruttiricordi Sassuolo, che incubi: la stagione scorsa un 4-3 costò a Max la panchina del Milan Mapei Stadium ancora indigesto per Massimiliano Allegri. Era il 12 gennaio 2014, ultima giornata del girone d andata del campionato , quando lo strepitoso poker di Domenico Berardi (nella foto il gol del 2-1 IPP) stese il Milan, allora guidato proprio dall allenatore livornese (per gli ospiti andarono in gol Robinho, Balotelli e Montolivo). La clamorosa sconfitta fu anche l ultima partita di Allegri sulla panchina rossonera, con l attuale tecnico della Juventus esonerato il giorno successivo. A distanza di mesi, la bestia (verde)nera continua a confermarsi tale. non era all altezza dei suoi assalitori, penalizzata anche dall immediato infortunio di Cannavaro) e solo un ottimo Consigli ha evitato il peggio. Comunque l ottimo Zaza è riuscito quasi sempre a tenere in apprensione la difesa dei suoi colleghi azzurri. Visto di rado Bonucci soffrire così. Giochi di sistema Ci si aspettava una ripresa all arrabbiata dei bianconeri. Invece si è assistito ad attacchi sterili e a un Sassuolo che teneva bene il campo, subiva il giusto e cercava di sfruttare le ripartenze col solito terzetto. Colpa anche di un inevitabile calo di Pogba e qualche bianconero giù di forma. Come Pirlo, ad esempio, impreciso come poche altre volte anche se non era marcatissimo. O il solito Llorente, che non riesce proprio a ingranare. Ancora a secco, ancora un occasione sprecata. Allegri prima ha pensato a coprire le fasce per evitare le incursioni di Sansone e Berardi, cambiando Evra con Marchisio e arretrando Lichtsteiner per una difesa a 4. Poi ha cercato di mettere energia fresca in attacco con Coman per lo spagnolo e infine Giovinco per Pirlo, finendo con una sorta di già visto con Conte. Di Francesco non se l è sentita di sfruttare fino in fondo l occasione e ha tolto Sansone per un più prudente Biondini chiudendo con la difesa a 5. Così non ha punto più ma ha imbrigliato la Juve concedendo il minimo sindacale. E ha portato a casa il risultato che vale molto di più per il morale che per la classifica. La Juve sta sempre davanti alla Roma ma al guanto di sfida lanciato da Garcia («ora lo so, vinceremo lo scudetto») ha risposto balbettando. Serve una pronta reazione a partire dall Olympiacos, per registrare la sfida di Sassuolo alla voce incidente di percorso. 4 TORNANO LE COPPE S Champions League Martedì ore Girone E ROMA-Bayern Monaco (Ger) Mercoledì ore Girone A Olympiacos (Gre)-JUVENTUS S Europa League Giovedì ore 19 Girone I Young Boys (Svi)-NAPOLI Girone K Paok Salonicco (Gre)- FIORENTINA ore Girone B TORINO-Hjk Helsinki (Fin) Girone F INTER-Saint Etienne (Fra) Il protagonista IL FUORICLASSE FRANCESE Quanto cresce Paul Una rete da favola e un quasi-bis da urlo Dopo le prodezze in Nazionale, Pogba ha ritrovato il gol nella Juve dopo mesi. E quella cavalcata... DAL NOSTRO INVIATO FABIANA DELLA VALLE REGGIO EMILIA Semplicemente Paul Pogba. Con quella classe ereditata dai suoi predecessori transalpini e anche con quel pizzico di spocchia tutto francese che magari è più apparenza di altro, però c è. Se non ci fosse stato lui, la Juventus avrebbe dilapidato in un sol giorno il tesoretto conquistato con fatica contro la Roma. Semplicemente Pogba, con quel mix di tecnica e potenza, eleganza e fisicità. Paul ha deciso che questa doveva essere la sua partita. Consigli ancora tu Dopo le meraviglie in nazionale e l astinenza con la maglia bianconera, i rimproveri di Allegri («Ha potenzialità enormi ma deve essere più continuo») e i suoi proclami («Diventerò il giocatore più forte del mondo»), eccolo qui, tornato ai livelli della scorsa stagione. Paul non segnava con la Juve da sei mesi: 19 aprile 2014, un gol pesantissimo al Bologna. In trasferta invece non succedeva dal 22 dicembre 2013: Atalanta-Juve 1-4, in porta c era Consigli come ieri sera. Si vede che il portiere ha il potere di risvegliare l istinto killer del ragazzone francese, come il drappo rosso con il toro. Pogba l ha puntato con gli occhi e l ha fregato con un tiro potente e preciso. Inseguendo Ronaldo Poi ha esultato appena appena, con il dito rivolto verso l alto. Lo faceva anche Ronaldo il brasiliano, l idolo di quando era bambino. Pogba ha tutto il tempo per per provare a diventare grande quanto lui. Ieri è stata la miglior partita di quest anno con la Juve. Aveva incantato con la Francia, tanto da meritarsi il paragone con Zidane e Platini, ma in bianconero non aveva mai dato il meglio di sé. Qualche giocata sopraffina per ricordare a tutti che la classe c è, ma troppi momenti di pausa. Ancora di più A volte in campo Pogba dà l idea di essere consapevole della sua superiorità, quasi che fosse lui stesso a scegliere di giocare al minimo per non far sfigurare gli altri. Ieri non è stato così e non solo per il gol. Ci sono anche il tocco d esterno mal sfruttato da Pereyra, lo slalom su Magnanelli a fine primo tempo. Lì Consigli si è salvato bene, se Paul avesse fatto fatto il bis dopo un azione così si sarebbe meritato la standing ovation. «Sono stato molto bravo a intervenire con il piede», ha detto Consigli a fine partita. Corsa, sostanza e tante altre giocate di fino. Adesso è a quota 15 reti con la Juventus, 13 in campionato (di cui 8 da fuori area) più una in Supercoppa e una in Europa League. La Juve vuole blindarlo presto con un super contratto. to che il suo primo centro della stagione non Pecca- sia bastato per continuare la striscia positiva in campionato. A proposito, dopo il gol invece degli elogi si è preso i soliti rimproveri di Allegri, che si è arrabbiato che per il fallo su Sansone (costato il gial- lo). Il tecnico vuole ancora di più da lui. La Juventus ha bisogno del miglior Pogba per poter vincere il testa a testa con la an- Roma. S Paul Pogba, 21 anni, tira per il pareggio. In basso, abbraccia il portiere del Sassuolo Consigli LAPRESSE/AP GLI AVVERSARI DI CHAMPIONS I GRECI SOFFRONO UN PO YOUSSOUF, MA PASSANO SENZA AFELLAY, ABIDAL E KASAMI, DECIDE MITROGLOU Michel risparmia i big, l Olympiacos vince a Creta DAL NOSTRO INVIATO ALESSANDRA BOCCI ATENE Senza Afellay, basta Mitroglou. Michel ha deciso di risparmiare alcune delle sue stelle, ma l Olympiacos che ha giocato a Creta non ha avuto bisogno di andare al massimo per trovare i tre punti nel labirinto. Affrontare l Ergotelis non era esattamente come lottare col Minotauro: questo incontro se mai è previsto per mercoledì, quando arriverà il minotauro torinese ancora sbuffante per le polemiche italiane. Concentrazione È quello che sperano i tifosi dell Olympiacos: che la Juve sia un po consumata dalle tensioni, mentre per ora i signori della Super League greca possono permettersi di snobbarla, tanto sanno che difficilmente perderanno il campionato. «Il livello della lega sta crescendo, l anno scorso queste partite le vincevamo più facilmente», Michel, 51, tecnico dell Olympiacos ha detto Michel. Il punteggio gli dà ragione: i campioni di Grecia hanno piegato l Ergotelis nel finale e hanno sofferto parecchio le accelerazioni di Youssuf. L impressione però è che l Olympiacos abbia giocato senza mai spingere e che le disattenzioni spariranno in Champions. Michel ne è convinto, passare il turno non è una chimera, per questo ha lasciato a casa Abidal, Kasami e appunto Afellay. Ha vinto la partita con una doppietta di Mitroglou e un rigore di Dominguez: il rigore è stato contestato limitatamente e il mistero del fuorigioco sul 3-2 è stato risolto subito dalle telecamere. 4 IL NUMERO 3 punti in Champions per l Olympiacos. La squadra di Michel ha vinto la prima partita con l Atletico Madrid per 3-2 e ha perso la seconda in Svezia per 2-0 col Malmoe La chiave Dunque, Ergotelis due volte in vantaggio e due volte raggiunto: colpito da Youssouf nel finale del primo tempo, l Olympiacos ha risposto nel giro di 2 con un accelerazione di Masuaku corretta di tacco da Mitroglou. Youssouf ha continuato a tormentare i centrocampisti e i distratti terzini dell Olympiacos nel secondo tempo, e tanto affanno ha portato al gol di Chanti innescato da un lancio che ha bucato una difesa troppo alta. Il pareggio è arrivato su rigore al 23 e alla fine è l Olympiacos a vincere una partita tutta a strappi grazie a Mitroglou e a un azione-flipper generata da una parata imperfetta. L Olympiacos torna a casa con l umore migliore, ma una buona notizia per la Juve c è: se ha creato tanto scompiglio il parigino Youssouf, figuriamoci cosa potrebbe fare il parigino Pogba. ERGOTELIS-OLYMPIACOS 2-3 MARCATORI Youssouf (E) al 43, Mitroglou (O) al 45 p.t.; Chanti (E) al 10, Dominguez (O) su rig. al 23, Mitroglou (O) al 45 s.t. ERGOTELIS (4-4-2) Cerny; Jovanovic, Melli (1 st Sainati), Chanti (30 st Bogdanov) Tzanakakis; Chalkiadakis (37 st Koutris), Kozoronis, Pitsos, Gentsoglou; Youssouf, Pamlidis. All. Dermitzakis. OLYMPIACOS (4-3-3) Roberto; Salino (dal 28 st Diamantakis), Botia, Avlanitis (dal 19 st Fortounis), Masuaku; Milivojevic, Dominguez, Maniatis; Fuster (dal 13 s.t. Gazaryan), Mitroglou, Durmaz. All. Michel.

4 4 LA GAZZETTA SPORTIVA DOMENICA 19 OTTOBRE 2014 SERIE A ANTICIPI 7 a GIORNATA le Pagelle DI ALEX FROSIO SASSUOLO,5 BERARDI C È ACERBI SOLIDO ANTEI SOFFRE In bilico tra il peso dell attacco e i rischi difensivi: ancora senza vittorie, ma è il primo a fermare la Juve. h 7 Consigli il migliore Mostruoso in pochi secondi quando si oppone a Pogba e poi alla ribattuta di Tevez, tiene a galla il Sassuolo. E anche in uscita alta urla la propria presenza. PARATE RINVII 13 PRESE ALTE 1 Terranova Il suo settore diventa presto zona rossa per la presenza di Tevez e Pogba e sono dolori. Quando la squadra si compatta soffre meno. CONTRASTI OK 2/2 LANCI 0 PASSAGGI OK 12/20 s.v. Cannavaro La sua partita dura nove minuti: al primo scatto sente pungere la coscia per coprire su Llorente e deve uscire. CONTRASTI OK 0/0 LANCI 0 PASSAGGI OK 2/2 JUVENTUS QUANDO PIRLO NON FA PIRLO TEVEZ MORDE Mezzora di furore nel primo tempo, poi dominio ma poche occasioni. Rallenta, e con la Roma non può permetterselo. h 7 Pogba il migliore Il Mohammed Alì della Serie A: unisce leggerezza e potenza, sintetizzati in modo esemplare sul gol. Cala alla distanza ma restano dubbi che sia umano. TIRI 3 PASSAGGI OK 37/48 RECUPERI 10 Buffon La prima volta che vede neroverde davanti Zaza lo fulmina. Poi deve mettere le mani soltanto su un tiraccio del 10 del Sassuolo. PARATE 1 RINVII 5 PRESE ALTE 3 5,5 Ogbonna Ha sul piede buono, il sinistro, due chance, una per tempo: non inquadra la porta. Finale da terzino-ala, poco a proprio agio. CONTRASTI OK 0/0 LANCI 1 PASSAGGI OK 34/38 Acerbi E ancora appesantito e fatica quando esce e deve recuperare. Però è il più solido dei tre difensori e finisce in crescendo. CONTRASTI OK 1/2 LANCI 4 PASSAGGI OK 18/30 7 Zaza Dove sta Zaza? Rieccolo qua, dopo un avvio di stagione da Supernova e successiva eclissi. Ritrova il gol, gioca da pari contro i colleghi azzurri. TIRI 2 DRIBBLING 2/3 SPONDE 2 Vrsaljko Stavolta più terzino che ala, soffre un po i raddoppi di Pogba ma quando si sgancia avvia il gol dei suoi. TIRI 0 PASSAGGI OK 11/12 RECUPERI 5 Sansone Taglia il campo per ricevere e suggerire, ottima una progressione che spacca in mezzo la Juve. Meno lucido negli ultimi 20 metri. TIRI 0 DRIBBLING 1/1 SPONDE 1 5,5 Magnanelli Tenere a bada un Pogba così è roba da pochi al mondo. Ci mette tanta buona volontà e corsa ma non può riuscirci. Tanti errori anche in costruzione. TIRI 0 PASSAGGI OK 34/45 RECUPERI 14 5,5 Antei L entrata a freddo gli costa cara: Llorente lo anticipa due volte, Tevez lo deruba innescando l 1-1. Secondo tempo da battaglia. CONTRASTI OK 2/3 LANCI 2 PASSAGGI OK 8/11 Missiroli Si batte, distribuisce rapido in avanti per innescare le immediate ripartenze. E limita Pogba quando si sposta da quella parte. TIRI 0 PASSAGGI OK 22/27 RECUPERI 3 Biondini Venti minuti abbondanti di sostanza, chiude le cerniere in mezzo e va ad attaccare alto. TIRI 0 PASSAGGI OK 3/8 RECUPERI 2,5 Longhi Presidio di fascia sinistra, suo il doppio il doppio assist per Zaza-gol. E resta attento su Lichtsteiner e poi nella ripresa su Pereyra. TIRI 1 PASSAGGI OK 10/18 RECUPERI 3 s.v. Taider Entra nel finale di sacrificio, un unica sortita con dribbling poco convinto. TIRI 0 PASSAGGI OK 2/2 RECUPERI 1,5 Berardi A volte eccede in confidenza in zone del campo pericolose. Ma la tecnica lo aiuta. Poco collaborativo nel primo tempo, si sacrifica nella ripresa. TIRI 1 DRIBBLING 2/4 SPONDE 1 7 l allenatore Di Francesco Il coraggio non gli manca: difesa a tre e a volte a cinque, ma sempre tre attaccanti per provare a far male. Si copre solo quando il risultato lo ingolosisce. 5,5 Bonucci Zaza è meglio averlo come compagno: lo fa dannare e lo innervosisce. Come prender gol dopo averne segnato uno, annullato, e salvato un altro. CONTRASTI OK 0/0 LANCI 4 PASSAGGI OK 45/52,5 Tevez Ogni pallone è una preda da conquistare. È questo il bello del brutto Carlitos: non ne molla uno. E infatti riconquista il pallone dell 1-1. TIRI 4 DRIBBLING 3/ SPONDE,5 Chiellini Il Chiello c è sempre. E pure quando sbaglia, un appoggio o un anticipo, poi rimedia sempre. Con le cattive, se necessario. Vero, Zaza? CONTRASTI OK 2/2 LANCI 3 PASSAGGI OK 4/8 5 Llorente Cerca il lavoro di sponda da boa centrale, ma sono sere in cui dal centravanti della Juve ci si aspetterebbe qualcosa in più. TIRI 2 DRIBBLING 0/1 SPONDE 12 Lichtsteiner Chiama un paio di suggerimenti a Pirlo col solito movimento, spara un destro sui guantoni di Consigli, poi a «quattro» sta più coperto. TIRI 1 PASSAGGI OK 37/50 RECUPERI 5 Marchisio Prova ad accelerare in mezzo, anche se quando entra gli spazi si sono chiusi, anche per la soluzione da fuori, vincente l ultima volta al Mapei. TIRI 1 PASSAGGI OK 18/23 RECUPERI 1 GLI ARBITRI BANTI Deve fischiare parecchio perché la partita lo richiede. Giusto annullare il gol a Bonucci per fuorigioco. Costanzo Schenone,5; Di Bello - Chiffi.,5 Pereyra Affaticato dalla nazionale? Forse offuscato, perché davanti alla porta non è mortifero. Però continua a correre, chiude da ala e produce cross. TIRI 1 PASSAGGI OK 38/45 RECUPERI 7 5,5 Coman Leggerezza ma senza potenza. Vrsaljko gli lascia lì un pallone da depredare, al ragazzino manca la rapacità del veterano. TIRI 2 DRIBBLING 1/4 SPONDE 0 5,5 Pirlo Gode di inaspettata libertà, eppure è meno preciso del solito. Solo una giocata alla Pirlo, quando di prima manda al tiro Lichtsteiner. Troppo poco. TIRI 0 PASSAGGI OK 59/72 RECUPERI 13 s.v. Giovinco Si piazza a sinistra da quarta punta, poco tempo per i guizzi. TIRI 0 DRIBBLING 0/1 SPONDE 1 5,5 Evra Osa meno del solito, dalla sua parte basta Pogba a far danni. Sorpassato da Vrsaljiko sull azione che porta all 1-0 di Zaza. TIRI 0 PASSAGGI OK 18/23 RECUPERI 1 l allenatore Allegri La squadra crea tanto ma poi perde intensità con i minuti, le soluzioni alternative (fino alle 4 punte finali) sembrano estemporanee. E infatti producono poco. contro i piccoli guasti domestici, arriva eni sos casa la polizza assicurativa che è tua per 2 anni, senza costi aggiuntivi, se sei nostro cliente o se lo diventi. attivala subito all o su soscasa.eni.com un tubo che perde, una serratura che si blocca o un elettrodomestico che si rompe: sono tanti gli imprevisti che possono capitare. con eni sos casa hai una polizza assicurativa per i piccoli guasti domestici che prevede l intervento tempestivo di tecnici specializzati. perché eni gas e luce ti dà molto di più di gas e luce. Polizza erogata da selezionata compagnia di assicurazione e attivabile entro il 31/01/2015 per i già clienti, ed entro il 31/03/2015 per i nuovi clienti. 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5 DOMENICA 19 OTTOBRE 2014 LA GAZZETTA SPORTIVA 5 SERIE A ANTICIPI 7 a GIORNATA LOTTA DURA, MA ALLA FINE IL TECNICO E TRISTE 1 2 dha DETTO IL BOMBER DEL SASSUOLO ESULTA Il graffio di Zaza: «Bene in attacco, le big ci soffrono» 1 A sinistra i difensori della Juve Bonucci, Chiellini e Ogbonna contrastano i giocatori del Sassuolo. 2 A destra tutta l amarezza dell allenatore della Juventus Massimiliano Allegri dopo aver perso due punti importanti nella corsa scudetto LAPRESSE/REUTERS «Con questa media si arriva allo scudetto» Allegri non fa drammi per il pareggio ma avverte: «Per vincere queste partite serve una prodezza. Abbiamo tirato poco in porta» DAL NOSTRO INVIATO FABIANA DELLA VALLE REGGIO EMILIA Non è stata la notte delle streghe come nove mesi fa, ma neanche la passeggiata sul velluto che tutti si sarebbero aspettati guardando la classifica. Dev esserci una specie di maledizione legata al Mapei Stadium, un sortilegio che impedisce a Massimiliano Allegri di vivere serate tranquille quando gioca contro la sua ex squadra. Media da scudetto A gennaio la sconfitta di Reggio Emilia gli costò la panchina del Milan, stavolta è andata meglio. Nel senso che il pareggio col Sassuolo interrompe la striscia positiva della Juventus (sei vittorie su sei quest anno, tredici in totale), ma almeno non gli costa la vetta perché consente ai bianconeri di mantenere il comando della classifica. La Roma è lì, con il fiato sul collo dopo la vittoria facile facile con il Chievo, non può non fare paura, ma Allegri rivendica con orgoglio il primato juventino. «Il pari non pregiudica niente, siamo in testa e con questa media ( vittorie e un pareggio in 7 partite) si vince lo scudetto». Ripartenze e moduli Fin qui le note positive, ovvero il punto che permette alla Juve di rimanere davanti, poi però il tecnico prova ad analizzare la partita. Più di una cosa non gli è piaciuta. «Queste gare devi vincerle - attacca - anche con una prodezza personale. Il pari però va accettato. Lavoreremo sugli errori. Sapevamo che avremmo incontrato delle difficoltà, anche perché molti nazionali sono tornati dopo aver giocato due gare e il Sassuolo veniva da risultati brutti ma buone partite. Noi non abbiamo giocato bene tecnicamente e abbiamo concluso poco in porta». I numeri però parlano di sette tiri nello specchio, i «Il pari non pregiudica niente. All inizio abbiamo fatto un po di fatica MASSIMILIANO ALLEGRI ALLENATORE JUVENTUS bianconeri ne avevano fatti di più in questo campionato solo contro il Cesena. Allegri insiste molto sulle ripartenze avversarie: «Pur avendo avuto diverse occasioni, dovevamo fare meglio. All inizio abbiamo fatto fatica ad uscire, poi abbiamo preso la partita in mano, ma dovevamo chiudere l azione anche con un tiro per non subire sempre le ripartenze, ma non sempre ci siamo riusciti». Gioco spezzettato Anche il sistema di gioco del finale di partita, con quatto attaccanti in campo, non è bastato per trovare il raddoppio e i tre punti che voleva: «Negli ultimi 20 minuti ho cambiato sistema (4-2-4, ndr) e questo ha creato un po di disordine. Llorente non stava bene, comunque l ho sostituito per non dare punti di riferimento e ho messo prima Coman perché ha più corsa di Giovinco e non volevo subire ripartenze». La Juve ha gradito poco il gioco troppo spezzettato («Come gioco effettivo credo che siamo arrivati a 43, massimo 45 minuti», ha detto Allegri), ha sbagliato tanto e non è riuscita a trovare fluidità di gioco. Da oggi si lavorerà sugli errori, per evitarli soprattutto mercoledì in Champions League contro l Olympiacos. Una partita che non si può sbagliare. S Su Coman «Nel secondo ho messo dentro prima Coman perché ha più corsa di Giovinco e soprattutto non volevo subire le ripartenze del Sassuolo» S Su Llorente «Negli ultimi 20 ha cambiato sistema e ha creato un po di disordine. Llorente non stava bene, l ho sostituito per non dare punti di riferimento» DAL NOSTRO INVIATO REGGIO EMILIA Chissà se sotto sotto ha sorriso, pensando alle stranezze del calcio e della vita. Simone Zaza ha ancora qualcosa di bianconero, anche se il Sassuolo quest estate l ha riscattato per intero. Era in comproprietà, la Juve ha ceduto la sua metà per 7,5 milioni di euro, però si è tenuta il diritto di contro riscatto con cifre fissate: se deciderà di riprenderlo a giugno 2015, dovrà pagare 15 milioni. Se sceglierà di posticipare tutto al 201, saranno 18 milioni. Zaza aveva già segnato ai bianconeri la scorsa stagione: stessa porta, più o meno lo stesso minuto. Finì 3-1 per la Juve, che quella sera conquistò virtualmente lo scudetto, ma Simone volle lasciare il segno. La stessa cosa che ha fatto ieri sera, quando ha preso di mira Buffon. «Quando siamo in giornata possiamo dar fastidio alle big, in attacco siamo forti e più uniti rispetto all anno scorso. L assist di Longhi? Gli ho promesso che avrei detto che era voluto, perché al fantacalcio vale un punto. Quindi vi dico che era voluto», spiega con un sorriso. Consigli paratutto Zaza deve avere un conto aperto con la Juve: le ha segnato due volte su tre. Il Sassuolo non è ancora riuscito a vincere la sua prima gara, ma questo punto è preziosissimo. Merito anche di Consigli, che ha parato l impossibile: «Abbiamo fatto una gran partita, deve essere la base per il futuro. Dopo oggi chi guarda la classifica non può fare a meno di dire: che vi fa lì in fondo il Sassuolo? Per il coraggio e l orgoglio questo pari vale come una vittoria». «Noi lottiamo per la salvezza - ha aggiunto il tecnico Eusebio Di Francesco -, non possiamo prescindere dal gioco di squadra. Dobbiamo proseguire su questa strada mettendoci qualità, senza buttar via la palla. Zaza ha qualità e mezzi, deve evitare ingenuità come l ammonizione». f.d.v. Taccuino CALCIO A 5 Luparense allunga oggi i posticipi (m.cal.) La Luparense ne fa sei al Napoli e allunga in vetta, in attesa dei posticipi di oggi. Quarta giornata: Ieri: Luparense-Napoli -1, Acqua&Sapone Emmegross- Rapidoo Latina 5-1, Città di Sestu- Fabrizio Corigliano 3-2. Oggi (ore 18): Lazio-Kaos Ferrara (ore 18), Real Rieti-Pescara (ore 18, diretta RaiSport 1). Classifica: Luparense 10, Sestu 7, Fabrizio Corigliano, Lazio* e Rieti*, Kaos* e Asti 4, Pescara**, Acqua&Sapone Emmegross* e Latina 3, Napoli* 0. (*partite in meno) SERIE A DONNE Mozzanica k.o. Roma al comando (m.cal.) Il Mozzanica cade 3-2 a Firenze: Res Roma, almeno per 24 ore, in testa da sola, grazie al 4-0 sul San Zaccaria. Terza giornata: Cuneo-Torres 1-, Como-Tavagnacco 0-3, Firenze-Mozzanica 3-2, Pordenone-Verona 0-7, Res Roma-S. Zaccaria 4-0, Riviera di Romagna-Pink Sport Time 3-0. Brescia-Orobica (ore 15). Classifica: Res Roma 9, Verona e Firenze 7, Tavagnacco, Mozzanica, Riviera di Romagna e Brescia*, Pordenone e Torres 4, San Zaccaria 3, Pink Sport Time, Como, Cuneo e * Orobica 0. (*una partita in meno) IN TV Del Rio e Rocchi domani al «Processo» Sarà Graziano Del Rio, Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei Ministri con delega allo sport, l ospite del «Faccia a Faccia» de «ll Processo del lunedì» (domani alle 21 su RaiSport1). Nel corso del programma anche un intervista all arbitro Rocchi.

6 LA GAZZETTA SPORTIVA DOMENICA 19 OTTOBRE 2014 SERIE A ANTICIPI 7 a GIORNATA 33 PRIMO TEMPO Il tris del capitano Francesco Totti esulta dopo aver segnato la terza rete su rigore. De Rossi e Destro fanno festa con lui GETTY 5 PRIMO TEMPO Destro colpisce di testa La prima rete della Roma è segnata da Mattia Destro (a terra sullo sfondo) con un colpo di testa su corner ANSA 25 PRIMO TEMPO Il raddoppio di Ljajic Lancio di Totti, fuga e botta di destro di Adam Ljajic, bravo a superare il difensore del Chievo Zukanovic. E il 2-0 REUTERS La Roma urla tre gol Ripartenza rabbiosa, Chievo travolto Destro, Ljajic e Totti risolvono subito e riavvicinano la Juve: -1. Eco dei veleni: cori su Pessotto MASSIMO CECCHINI ROMA le Pagelle ROMA MAICON CORRE LJAJIC COPRE DE ROSSI C'È La miscela fra la rabbia del dopo Juve e l Olimpico talismano (e intonso in campionato) fa esito chiaro: Chievo sbranato. 7 7 l'allenatore Garcia Il piano era chiaro: partenza forte e gestione delle energie in vista della partita di Champions contro il Bayern. La missione, come al solito, è perfettamente riuscita. Quando l arbitro Calvarese fischia l inizio della partita, tiriamo un sospiro di sollievo: vuoi vedere che finalmente si riescano ad archiviare Juve- Roma e i suoi veleni? Risposta: fino ad un certo punto. Certo, la Roma che travolge senza fatica il Chievo con un perentorio 3-0 frutto delle reti di Destro, Ljajic e Totti su rigore va a -1 dalla Juve ammorbidendo gli effetti della sconfitta di Torino, riconcilia col pallone propriamente detto e lancia un sano avvertimento al Bayern Monaco atteso fra due giorni all Olimpico. Ma la valanga di cori contro i bianconeri (da Nedved a Bonucci fino a quello, pessimo, su Pessotto) ha fatto capire come ci sia un passato che non accenna affatto a passare. Se non bastasse, due episodi inquadrano il clima: su una punizione data a metà campo a favore dei veronesi, la Curva Sud scandisce sarcastica: «Rigore, rigore»; poi invece quando il penalty arriva davvero per trattenuta di Dainelli su De Rossi a seguito di un angolo la Sud comincia a fischiare. In quel momento si era già sul 2-0 e il senso appare chiaro: ce li date quando non servono. Non solo, a inizio ripresa una coreografia degli ultrà recita: «Rigore per la Juve», e poi appaiono subito diverse piccole scritte: «Rigore, rigore...». h 7,5 il migliore Totti Se la rete numero 237 in A e i lancio per Ljajic non vi sorprendono più, occhio perché è in arrivo il sorpasso a Baggio sui rigori ( a 8). TIRI 3 PASSAGGI OK 4/52 SPONDE 2,5 De Rossi L infortunio gli ha fatto saltare i due match più caldi giocati finora, così roda la gambe giocando più palloni di tutti (123) e dando il solito imprescindibile lavoro in copertura. TIRI 0 PASSAGGI OK 111/11 RECUPERI De Sanctis L emozione più grande della sua giornata sarebbe stata indossare la fascia di capitano: ci è andato vicino. Per il resto, il paio di conclusioni del Chievo non sono all altezza della sua vena. PARATE 3 RINVII 7 PRESE ALTE 3 TIRI 2 PASSAGGI OK 4/7 RECUPERI 8 Corini in bilico Insomma «il circo» delle polemiche (copyright del d.g. giallorosso Baldissoni) non è ancora terminato, nonostante la quinta vittoria stagionale all Olimpico (tutte senza subire reti) paia santificare le parole di due giorni fa di Garcia: «È una Roma da scudetto». A farne le spese è un Chievo così tramortito che Corini adesso rischia la panchina, visto che si fanno più forti le voci di contatti tra il club del presidente Campedelli con Nicola, ex allenatore del Livorno. Avvio sprint Certo, non sarebbe questa partita il parametro per giudicare i gialloblù, che comunque subiscono il solito avvio sprint dei giallorossi. Qualche dato: con la tripletta di ieri, in campionato sono le reti della Roma nella prima mezz ora che salgono a 10 se si considerano i primi tempi. Addirittura, se mettessimo dentro anche la Champions, i gol arriverebbero a 15 nei primi 45 contro i soli 5 nella ripresa. Come dire: la squadra di Garcia è una schiacciasassi che colpisce 7 Nainggolan Nonostante abbia spesso Cofie sulle zolle, il Ninja mette lo stiletto in tutti i momenti caldi della partita, divertendosi anche ad essere il giocatore con più lanci precisi all attivo (7).,5 Maicon Sul suo binario si corre parecchio e si soffre assai poco: il Frecciarossa brasiliano giustifica ogni partita di più il fresco rinnovo del suo contratto. Contro il Chievo, poi, è al 9 successo su 9 gare. CONTRASTI OK 1/2 CROSS 4 PASSAGGI OK 7/84 7 Ljajic Il gol all Olimpico gli mancava da aprile, l attesa giustifica la bellezza del gesto tecnico. Aggiungendo anche un giudizioso lavoro in copertura, si capisce perché il serbo sia sempre utile. TIRI 3 PASSAGGI OK 49/52 SPONDE 4 a freddo e poi gestisce, tant è che il possesso palla finale giunge addirittura al 71,7%, il più alto per i giallorossi dal febbraio Insomma, quanto basta per conservare le energie in vista della sfida di martedì contro il Bayern, anche perché la pratica era già in via di archiviazione al minuto 5, quando Destro si avvita di testa mettendo dentro un cross su angolo di Pjanic. Settimo gol per lui ai clivensi: evidentemente deve esserci un fatto personale... D altronde, con Maicon e Cole pronti a presidiare le fasce, Totti a far l elastico davanti per innescare i tagli di Ljajic, la vena inesauribile di Nainggolan nelle due fasi e le coperture del rientrante De Rossi, la Roma è parsa subito inarrestabile, anche perché i ragazzi di Corini perdono subito il controllo della mediana gestita a fatica da Radovanovic, supportato a,5 Yanga-Mbiwa Oltre a togliere ossigeno a Maxi Lopez e Paloschi, il suo score racconta che gli sono riusciti 5 passaggi su 5: 100%. Le lezioni private di Garcia sulla tecnica evidentemente funzionano. CONTRASTI OK 0 CROSS 0 PASSAGGI OK 5/5 7 Destro Da strofinare gli amuleti: il Chievo è la sua vittima preferita, visto che gli ha segnato già 7 reti. Stavolta è anche il migliore nelle sponde (), segno che è sempre più dentro al gioco. TIRI 5 PASSAGGI OK 11/15 SPONDE sprazzi da Cofie e Hetemaj che abbandona al loro destino Paloschi e Maxi Lopez, visto che Sardo e soprattutto Biraghi sono troppo schiacciati a copertura. Totti brilla A tutto questo aggiungiamo la ciliegina di capitan Totti. Nei 1 minuti giocati, tiri su 10 della Roma hanno visto la sua partecipazione (3 conclusioni, 3 occasioni create). Nessuna meraviglia, perciò, che il lancio di trenta metri con cui ha permesso a Ljajic l uno contro uno vincente su Zukanovic santificato poi dal raddoppio (25 ), sia stato da applausi, come la facile conclusione dal dischetto che ha chiuso la partita con un ora di anticipo, dopo che Calvarese aveva fischiato rigore per una trattenuta di Dainelli su De Rossi in azione d angolo. Il Chievo, infatti, ha sporcato i guanti solo,5 Astori Al rientro dopo l infortunio, alterna eleganti chiusure a qualche innocua amnesia. È lui comunque il re dei palloni intercettati (): in un gruppo da scudetto ci sta benissimo. CONTRASTI OK 2/2 CROSS 0 PASSAGGI OK 2/9 Florenzi Entra per togliere mezz ora di quasi nulla al capitano, ci mette tanta corsa e, stranamente, meno precisione del consueto. Visto il Chievo, comunque, la sufficienza non è difficile da meritare. TIRI 0 PASSAGGI OK 19/23 SPONDE 0 Cole Assente dalla ottima partita di Manchester contro il City, l inglese risente aria d Europa e così gioca una partita in scioltezza senza fare sfracelli in avanti e neppure patire troppo dal suo lato. CONTRASTI OK 1/1 CROSS 0 PASSAGGI OK 43/48 Paredes Entra al posto di Pjanic e, contro la sua ex squadra, continua a mettere minuti nel suo bagaglio in una partita già indirizzata verso i titoli di coda. Arriverà il suo momento. TIRI 0 PASSAGGI OK 31/34 RECUPERI 3 una volta per tempo (con Frey e Meggiorini), mentre nella ripresa l acuto più pericoloso (si fa per dire) è un colpo di testa di Sardo che va fuori di poco. Perciò diventa quasi scontato che alla fine tocchi a Bardi la palma del meno peggio tra i suoi, visto che nella seconda frazione evita la goleada stoppando un gran tiro al volo di Totti, una girata di testa di Destro, un tiro di Nainggolan e ancora una conclusione di Destro. Vero che i buoi erano già scappati dalla stalla, ma la doccia il portiere scuola Inter se la merita tutta. Segnalato l esordio del talentuoso baby turco Uçan, la Roma finisce inevitabilmente come ha cominciato, cioè spostando l attenzione sulla Juventus. Perciò prendete fiato e tenetevi forte: il lungo duello al vertice è ancora tutto da raccontare. Pjanic Rispetto ai suoi standard, il Piccolo Principe stavolta non ha voglia di raccontare storie mirabolanti. Così gestisce con saggezza il pallone e risparmia energia per i panzer tedeschi TIRI 1 PASSAGGI OK 50/5 RECUPERI 0 s.v. Uçan Esordio in Serie A per il giovane turco di cui dicono tutti un gran bene. Se come sembra a gennaio andrà in prestito e potrà godere di maggiore spazio, sarà di certo un tipino da tenere d occhio. TIRI 0 PASSAGGI OK 7/7 RECUPERI 1 GLI ARBITRI CALVARESE,5 Dopo la tempesta di Juve-Roma ha addosso una pressione che scema lentamente man mano che azzecca le decisioni più importanti. TONOLINI - PAGANESSI 5,5 - MASSA - PINZANI

7 DOMENICA 19 OTTOBRE 2014 LA GAZZETTA SPORTIVA 7 ROMA 3 (4-3-3) 2 De Sanctis; 13 Maicon, 2 Yanga-Mbiwa, 23 Astori, 3 Cole; 15 Pjanic (dal 24 s.t. 32 Paredes), 1 De Rossi, 4 Nainggolan (dal 44 s.t. 48 Uçan); 8 Ljajic, 10 Totti (dal 1 s.t. 24 Florenzi), 22 Destro. PANCHINA Skorupski, Lobont, Torosidis, Somma, Holebas, Emanuelson, Verde, Gervinho, Sanabria. ALLENATORE Garcia. CAMBIO SISTEMA nessuno. ESPULSI nessuno. AMMONITI Pjanic per gioco scorretto. (3-5-2) 25 Bardi; 21 Frey, 3 Dainelli, 87 Zukanovic; 20 Sardo (dal 2 s.t 12 Cesar), 14 Cofie, 8 Radovanovic, 5 Hetemaj, 34 Biraghi (dal 3 s.t. 2 Edimar); 43 Paloschi, 10 Maxi Lopez (dal 20 s.t. 9 Meggiorini). PANCHINA Bizzarri, Seculin, Gamberini, Mangani, Bellomo, Lazarevic, Birsa, Schelotto, Pellissier. ALLENATORE Corini. CAMBIO SISTEMA nessuno. ESPULSI nessuno. AMMONITI M. Lopez per gioco scorretto. MARCATORI Destro (R) al 5 p.t., Ljajic (R) al 25 p.t., Totti (R) su rigore al 33 p.t. ARBITRO Calvarese di Teramo. NOTE spettatori (di cui abbonati) per un incasso di euro euro (quota euro). Angoli -2, fuorigioco 1-3. Recuperi: 0 p.t.; 2 s.t. POSSESSO PALLA PASSAGGI RIUSCITI ROMA 71,7% CHIEVO 28,3% TIRI IN PORTA IIIIIIII III ROMA 8 CHIEVO 3 MOMENTI CHIAVE PRIMO TEMPO 3-0 GOL! 5 Su angolo di Pjanic va Destro in avvitamento di testa e segna. GOL! 25 Lancio di Totti per Ljajic che supera Zukanovic e batte Bardi da posizione angolata. 31 Frey colpisce di testa, ma De Sanctis blocca facilmente. 32 Calcio di rigore assegnato per fallo di Dainelli su De Rossi, che saltava di testa. GOL! 33 Totti realizza sulla sinistra del portiere fulminando Bardi. 38 Totti sfiora il palo con un gran tiro a giro da fuori BARICENTRO BASSO 48,3 metri la Moviola DI A.CAT. ROMA 90,4% CHIEVO 7,2% TIRI FUORI IIIIII IIIII ROMA CHIEVO 5 SECONDO TEMPO 8 Ljajic calcia da fuori area e sfiora il palo. 11 Totti colpisce al volo di destro su lancio di Nainggolan e Bardi devia. 20 Destro gira di testa e Bardi devia ancora. 20 Nainggolan conclude da fuori e Bardi blocca. 23 Su cross di Zukanovic un colpo di testa di Sardo finisce fuori di poco. 38 Destro tira e Bardi respinge coi piedi. 47 Meggiorini tira e De Sanctis blocca CHIEVO BARICENTRO BASSO 50,3 metri Stavolta fila tutto liscio Il rigore su De Rossi c è Una passeggiata di salute rispetto al percorso a ostacoli che era stato Juventus-Roma. Ieri il signor Calvarese ha dovuto arbitrare l ordinaria amministrazione e se l è cavata bene. L unico episodio davvero rilevante della sua partita, il rigore concesso alla Roma al 32 del primo tempo, poi trasformato da Totti: nell area piccola Dainelli abbraccia vistosamente De Rossi, che cerca di sottrarsi alla morsa del difensore del Chievo senza commettere a sua volta 25 fallo. Perciò, il rigore è inevitabile. Giuste anche le ammonizioni di Pjanic e Maxi Lopez, decise nello spazio di un minuto al 12 della ripresa: il bosniaco viene punito per il terzo fallo della partita, l argentino perché interrompe una ripartenza di Yanga-Mbiwa. Unico neo della prova di Calvarese (anzi dell assistente Paganessi): il fuorigioco con cui è stato fermato Paloschi in avvio di ripresa. Ma comunque il suo tentativo a rete era stato respinto da De Sanctis. 4 I NUMERI i gol realizzati dalla Roma nella prima mezz ora di gioco, 10 quelli nei primi tempi: sono entrambi primati stagionali i rigori segnati da Totti in Serie A. Il capitano romanista è a due penalty dal primatista Roberto Baggio (8) 100 la percentuale di passaggi riusciti per Yanga- Mbiwa (5 su 5) 7 i lanci positivi di Radovanovic, il migliore del Chievo anche per passaggi riusciti (39 su un totale di 41) Il protagonista FRANCESCO TOTTI Messaggio alla Juve «Abbiamo sempre la stessa mentalità» Garcia lo schiera a sorpresa: «Non potevo cominciare senza il mio capitano». E lui incanta per un ora con assist e rigore «Questi tre punti erano fondamentali». Applausi a De Sanctis ANDREA PUGLIESE ROMA Non doveva giocare, almeno non dall inizio, cercando solo un po di ritmo nel finale in vista della sfida di martedì, con il Bayern e la musichetta della Champions in sottofondo. Ed invece Garcia ha rovesciato ancora una volta tutto, spedendolo in campo dall inizio. «Questa partita era troppo importante, non poteva cominciare senza Francesco», la sentenza del francese. Il motivo è presto detto e per capirlo basta andare a vedere le statistiche: spesso fredde, a volte capaci di regalare emozioni. Così il fatto che ieri Totti sia entrato nel 0% delle azioni pericolose della Roma (tre conclusioni e tre occasioni create per i compagni, su un totale di 10 tiri giallorossi) è il termometro del valore del capitano giallorosso. Un valore senza fine, proprio come gli applausi dell Olimpico ad ogni sua giocata. Gemme e ghiaccio «La partita? Prendersi questi tre punti subito dopo la sosta di campionato è stata un ottima cosa, abbiamo ricominciato con la stessa mentalità di prima ed era quello che volevamo», dice alla fine Francesco, capace di regalare un assist pazzesco a Ljajic, il gol su rigore (e sono, a soli due gradini dai 8 di Baggio) e due giocate da fuori (destro a girare di poco fuori e volée in corsa da spellarsi le mani) che hanno mandato in visibilio la sua gente. «Siamo partiti forte sin dal fischio d inizio e abbiamo tenuto il pallino del gioco con personalità, tutti aspetti positivi in vista delle prossime gare», continua Totti, che dopo 1 minuti ha abbandonato il campo per preservare energie e magari anche le gambe (alla fine era in panchina con la borsa del ghiaccio sotto il ginocchio destro, all altezza del muscolo peroneo lungo). Convivenza e «girofascia» Tra l altro, ieri Garcia ha riproposto il capitano ancora insieme a Destro, proprio come era successo con il Verona. «Con Mattia in campo possiamo allungare le distanze tra le linee avversarie di difesa e centrocampo e dare più spazio a Totti dice alla fine il tecnico francese. Francesco sta bene, era previsto che uscisse dopo S A sinistra, Totti abbraccia Destro. In alto, De Rossi prova a dare la fascia a De Sanctis: una gerarchia che rimanda al gesto simbolico pensato dopo le parole del portiere alla Gazzetta ANSA/SKY un ora di gioco». Lo ha fatto, cedendo la fascia a De Rossi, che a sua volta più avanti la voleva cedere a De Sanctis. Il gesto simbolico pensato alla vigilia dopo le parole del portiere alla Gazzetta? Forse per un attimo sì, anche se molto più semplicemente però Daniele era convinto che dovesse uscire lui (invece di Pjanic) sul cambio di Paredes. Insomma, un «girofascia» meno simbolico, che martedì ritroverà la sua strada originaria, con la fascia di nuovo sul braccio di Totti. Che ieri è uscito lanciando un bacio verso Maicon, ma per qualcuno diretto proprio a Morgan De Sanctis, alle spalle del brasiliano. Un modo come un altro per ribadire la compattezza del gruppo. Nonostante tutto. E nonostante la Juve. Che, comunque, resta nei pensieri di Totti. D numeri& STATISTICHE Palle perse Roma Chievo Palle recuperate Roma Tocchi palla Roma 879 Roma 41 Chievo Chievo Percentuale utilità palle giocate 87% Roma 75% Chievo Giocate utili in area avversaria Chievo DI MA. CEC. CHIEVO L ATTACCO? NON PERVENUTO ZUKANOVIC BALLA Dà l impressione di una squadra che dica: «Non sono queste le partite per far punti». Occorre altro spirito. h,5 ll migliore Bardi Abbiamo qualche timido sospetto che sul gol di Ljajic (pur bello) potesse fare di più, ma se i gialloblù evitano la goleada alla fine il merito è suo. Il meno colpevole. PARATE 5 RINVII 7 PRESE ALTE 0 5,5 Frey Il suo è il lato che patisce di meno, però non riesce a disinnescare i rischi che gli arrivano dai movimenti ad elastico degli attaccanti giallorossi. CONTRASTI OK 0 CROSS 2 PASSAGGI OK 9/17 5,5 Dainelli Lo condanna lo sciocco rigore che procura con la trattenuta su De Rossi. Per il resto prova a volte a innescare la manovra da dietro ed è il secondo nel recupero dei palloni (ben 8). CONTRASTI OK 3 CROSS 0 PASSAGGI OK 25/31 5 Zukanovic La partita comincia in salita quando, nel gioco dei blocchi, perde Destro in occasione della prima rete. Sul raddoppio di Ljajic, poi, il dribbling del serbo lo condanna senza appello. CONTRASTI OK 0 CROSS 0 PASSAGGI OK 30/34 Sardo La sua è la corsia in cui è più possibile spingere: pur perdendo qualche pallone di troppo lui ci prova e nella ripresa sfiora il gol con un colpo di testa che termina a fil di palo. TIRI 1 PASSAGGI OK 8/17 RECUPERI 1 Cofie Come un segugio d altri tempi, prova a mettersi spesso sulle tracce di Nainggolan e, quando può, a inserirsi negli spazi: le missioni riescono parzialmente, però lui non demerita troppo. TIRI O PASSAGGI OK 24/29 RECUPERI 2 Radovanovic I numeri spiegano che è il gialloblù che gioca più palloni (54), che ne recupera di più (11) e che li gestisce meglio (39 passaggi positivi), ma la mediana non riesce lo stesso a decollare. TIRI 3 PASSAGGI OK 39/41 RECUPERI ,5 5 l'allenatore Corini In panchina ha giocatori di qualche qualità, ma affonda con onesti pedatori senza futuro. Logico che la sua panchina scricchioli. Hetemaj Se è vero che dal suo lato Pjanic è meno incisivo del solito, la sua prova troppo rinunciatario rende zoppo il centrocampo, che si consegna in fretta agli avversari. 5 Biraghi Contro l accoppiata formata da Maicon e Ljajic finisce per annegare in fase difensiva, senza portare significativi contributi alle ripartenze. Esce nella ripresa. 5 Paloschi Corre, si muove, si sbatte, l esito finale è pressoché impalpabile perché Yanga-Mbiwa e Astori anestetizzano ogni sua velleità. 5 Maxi Lopez Vero che di palloni giocabili gliene a rrivano assai pochi, ma l argentino non riesce neppure a tenere palla per provare a far salire la squadra. Ha visto giorni migliori. 5,5 Meggiorini Entra per Maxi Lopez cercando di approfittare della rilassatezza giallorossa data dal triplo vantaggio per andare in gol, riuscendo solo a impegnare De Sanctis dalla distanza. Cesar Entra quando la partita ha raccontato già tutto per distribuire meglio i minuti, in attesa degli impegni che verranno. s.v. Edimar Entra solo nel finale quando la partita non ha ormai più niente da dire. TIRI 1 PASSAGGI OK 18/22 RECUPERI 4 PASSAGGI OK 11/15 CROSS 2 RECUPERI 0 TIRI 4 PASSAGGI OK 10/17 SPONDE 0 TIRI 2 PASSAGGI OK 13/17 SPONDE 0 TIRI 1 PASSAGGI OK 2/3 SPONDE 0 CONTRASTI OK 1 CROSS 0 PASSAGGI OK /8 TIRI 0 PASSAGGI OK 3/4 RECUPERI 0

8 8 LA GAZZETTA SPORTIVA DOMENICA 19 OTTOBRE 2014

9 DOMENICA 19 OTTOBRE 2014 LA GAZZETTA SPORTIVA 9 SERIE A ANTICIPI 7 a GIORNATA Garcia guarda avanti «Battiamo il Bayern solo se diamo il 120%» Il tecnico francese: «Sullo scudetto la mia era una profezia» Baldissoni chiude le polemiche: «Gli errori arbitrali ci stanno» DAVIDE STOPPINI ROMA Il francese Rudi Garcia, 50 anni, allenatore della Roma ACTION IMAGES CHIEVO Corini a rischio Già contattato Nicola, ex Livorno ROMA (stop) «Domenica col Genoa sarà una partita importantissima». Di sicuro per il Chievo, ma non è detto che lo sarà anche per Eugenio Corini, a rischio esonero: contatti sono già stati avviati con Davide Nicola, ex Livorno. «Era difficile pensare di poter recuperare dopo il ha aggiunto Corini -. Ma abbiamo dimostrato voglia di stare insieme». Non sono giorni qualunque, per Rudi Garcia. Non è una Roma qualunque, quella che per dirla alla Maicon vince con la faccia ancor prima che con il pallone tra i piedi. Rispedendo a casa tre avversari in un colpo solo: il fantasma della Juventus, il pensiero del Bayern e, per inciso, anche il Chievo. E già che la Juve c era eccome, all Olimpico. C era nello striscione «Rigore per la Juve», nei cori contro Nedved, in quelli (beceri) su Pessotto. C era nei tifosi che hanno fischiato... il fischio di Calvarese, un rigore e i relativi cattivi pensieri di un risarcimento postumo dopo le polemiche di Torino. C era la Juve ovunque. Pure nello spogliatoio, con le urla di gioia alla notizia del gol di Zaza a Reggio Emilia. C era in Rudi Garcia, in quel «vinceremo lo scudetto» che il tecnico ha confermato: «L ho detto di venerdì 17? Ma in Francia la scaramanzia è sul venerdì prendetela come una profezia. I miei giocatori hanno risposto sul campo. E così dovrà essere fino alla fine del campionato». È la strada per lo scudetto, «ma il nostro tecnico non è stato mica così originale ha aggiunto il d.g. Baldissoni. Dopo Torino abbiamo assistito a un circo mediatico. Siamo pronti per vincere, a prescindere da qualche sfortunata decisione arbitrale che fa parte del gioco». Ora Guardiola Non esattamente il pensiero della squadra, che Garcia ha voluto a cena all Olimpico dopo la partita. Pensando alla Champions: «Il Bayern è fortissimo, noi siamo gli outsider ha detto. Per vincere dobbiamo giocare al 120% e loro al 70%. Ma sarà un Olimpico mai visto, uno stadio di fuoco». Anche per una personale rivincita: i tedeschi lo umiliarono con un -1 il 7 novembre 2012, ai tempi del Lilla. Ora davanti trova (pure) il modello Guardiola: «È un grande. Ma mi fido dei miei: fino a martedì potrò pure riposarmi». GERMANIA NEUER: «LA ROMA NON MI LASCERA COSI DISOCCUPATO» Ma Guardiola non scherza -0 al Werder, bis di Lahm PIERFRANCESCO ARCHETTI La Bundesliga è di livello superiore alla Serie A, come testimoniano i successi internazionali di club e nazionale, ma l ultima in classifica non può oltrepassare il valore della seconda del nostro torneo. La Roma prenda in considerazione questo -0 del Bayern, martedì in scena all Olimpico, ma si fermi con i paragoni. La dimensione dei campioni di Germania è troppo diversa da quella del Werder, come differente è il confronto tra i romanisti e il Chievo. Se può aiutare, nel dicembre scorso i bavaresi piallarono il Werder in trasferta (7-0) e dopo tre giorni persero in casa 3-2 con il Manchester City, anche se erano già qualificati. Va detto piuttosto che non ci sono intoppi, cali di morale e di condizione nell ultimo test prima del viaggio in Italia. Sia Garcia sia Guardiola evidenzieranno le risorse poco usuali sfruttate nella quinta vittoria di fila, che lascia i bavaresi a +4 sul Borussia Moenchengladbach. Tipo la doppietta di Lahm, prima in carriera (entrando sul centro destra, dove agisce da interno). Oppure il primo centro tedesco di Xabi Alonso: punizione, la barriera salta e lo spagnolo tira rasoterra sul primo palo: romanisti, piedi per terra. C è anche il ritorno di Franck Ribery a aumentare le seccature per i giallorossi. Il francese, finora solo 22 in campionato, entra dopo un ora, sul 4-0 e comincia i balletti: un opzione in più per il catalano, che non usa nemmeno Lewandowski e davanti fa frullare Robben, Müller (gol su rigore) e Götze (doppietta e capocannoniere a ). Dietro, la linea è quasi sempre a due (Boateng e Dante), più che a 3 (si attacca Alaba) o a 4 (arriva Rafinha), visto che il Werder non disturba Neuer: 0 tiri verso la porta, mai successo da quando la Lega diffonde le statistiche delle gare ( ). «La Roma non mi lascerà così disoccupato», ha detto Neuer. «Tre punti ok, pensiamo alla Champions», ha detto Guardiola. BAYERN-WERDER -0 MARCATORI Lahm al 20, Xabi Alonso al 27, Müller su rig. al 43, Götze al 45 p.t.; Lahm al 23, Götze al 41 s.t. BAYERN (4-3-3) Neuer; Rafinha, Boateng, Dante, Alaba (1 s.t. Bernat); Lahm, Xabi Alonso (15 s.t. Shaqiri), Hojbjerg; Robben (15 s.t. Ribery), Müller, Götze. All. Guardiola. WERDER (4-5-1) Wolf; Fritz, Lukimya, Prödl, Garcia; Bartels, F. Kroos (17 s.t. Galvez), Makiad, Junuzovic, Elia (1 s.t. Busch); Di Santo. All. Dutt. ARBITRO. Dankert. LA SITUAZIONE Immobile in gol ma Borussia steso Di Matteo o.k. Prima di rivedere Prandelli in Galatasaray- Borussia, Ciro Immobile segna la sua seconda rete in Bundesliga (piatto destro su assist di Reus) ma non evita il tracollo del Dortmund. Il 2-1 di Colonia è il terzo k.o. di fila in campionato, il 5 in 8 gare. Si è rivisto anche Gundogan ma non è bastato. L esordio di Di Matteo è positivo: lo Schalke batte l Hertha con Huntelaar e Draxler. OTTAVA GIORNATA Colonia-Borussia Do 2-1; Bayern-Werder -0; Mainz- Augsburg 2-1; Hannover- Borussia M 0-3; Friburgo- Wolfsburg 1-2; Stoccarda- Leverkusen 3-3; Schalke 04- Hertha 2-0. Oggi: Amburgo- Hoffenheim; Paderborn- Eintracht. CLAS. Bayern 20; Borussia M. 1; Mainz, Wolfsburg 14; Leverkusen, Hoffenheim 13; Eintracht 12; Schalke 11; Hannover 10; Augsburg, Colonia, Paderborn 9; Hertha 8; Borussia Do. 7; Stoccarda ; Amburgo, Friburgo 5; Werder 4.

10 10 LA GAZZETTA SPORTIVA DOMENICA 19 OTTOBRE 2014 SERIE A 7 a GIORNATA RECORD STAGIONALE DI PUBBLICO La carica di Thohir E il Meazza spinge sostenitori Il presidente ha incontrato la squadra alla Pinetina. Oggi vertice di mercato per gennaio MATTEO BREGA L Inter chiede, il Meazza risponde. Saranno in 50 mila questa sera per la partita contro il Napoli. La previsione di uno stadio da record stagionale dovrebbe essere rispettata. Perché è la prima volta in questa stagione che l Inter ospita un big match. Gli altri incroci di primo livello erano avvenuti a Torino (contro i granata) e a Firenze. Ecco perché questa sera l appello di Erick Thohir divulgato venerdì si concretizzerà. «Tutti insieme per l Inter, è il nostro momento» era il succo dell intervento del numero uno nerazzurro. Perché la curiosità, oltre che nella sfida con il pallone, sarà anche a livello sonoro. Walter Mazzarri verrà fischiato? La Nord continuerà a sostenerlo? Chiaro che non tutti i 50 mila presenti vestiranno il nerazzurro. Saranno circa quelli che canteranno per Rafa Benitez e soci. Ecco che l impatto avrà un effetto decisivo nella serata di Mazzarri e della sua Inter. Giornata presidenziale Thohir è sbarcato ieri pomeriggio alla Malpensa e ha raggiunto subito la Pinetina dove ha incontrato i soci Handy Soetedjo e Isenta Hioe che hanno seguito l ultimo allenamento prima del Napoli. Il presidente invece è arrivato a seduta conclusa e appena sceso dall auto si è diretto negli spogliatoi, con il d.t. Piero Ausilio, dove si è intrattenuto con Walter Mazzarri. Una chiacchierata per fare il punto della situazione sia in chiave campionato sia in chiave mercato. Dopo un ora circa, il saluto alla squadra prima di lasciare il centro sportivo. Un discorso di pochi minuti, molto sentito, in cui ha espresso sostanzialmente il concetto che la gara di questa sera sarà fondamentale: l importante sarà non farsi spaventare da due k.o. consecutivi perché lui crede sempre nel gruppo e nel progetto. Un eventuale risultato storto non cambierebbe il panorama. Per Thohir oggi c è una giornata intensa. Alle 11 il derby Primavera al «Vismara» e con lui ci saranno Ausilio, il d.g. Marco Fassone e il Chief Executive Officer Michael Bolingbroke. Al termine è previsto un vertice di mercato in vista di gennaio. Vertice improntato anche a domani, giorno dell assemblea dei soci delle I NUMERI 2 Le sconfitte casalinghe dell Inter in campionato nelle ultime 10 partite. I nerazzurri hanno perso l ultima, contro il Cagliari, e il 23 marzo scorso contro l Atalanta (1-2). Per il resto 4 pareggi e 4 vittorie. 4 Le gare consecutive di campionato giocate al Meazza in cui l Inter ha segnato almeno un gol. Ultimo passaggio a vuoto proprio contro il Napoli, 0-0 il 2 aprile Le sconfitte esterne in campionato per il Napoli nelle ultime 10 occasioni. Per il resto 5 vittorie e 2 pareggi. UN UOMO NELL Mazzarri al bivio Domare San Siro per tenersi l Inter e dare la svolta La società ha fatto di tutto per sostenere il tecnico e ora chiede una reazione col Napoli Perché vedere INTER-NAPOLI Mazzarri-Benitez, gli opposti che non si attraggono. È sfida psicologica: chi perde si fa male. Poi Icardi vs Higuain, i «9» migliori della A. DAL NOSTRO INVIATO LUCA APPIANI GENTILE (Como) Meazza, ore Società e Curva tireranno la volata, ma mai come stanotte toccherà a Walter Mazzarri e all Inter non piantarsi sui pedali e sprintare sul Napoli sfogando la rabbia accumulata negli ultimi tempi.l immagine dell uomo solo nell arena può sembrare forte, ma davvero oggi contro il suo passato si scriverà un capitolo importante del futuro di Mazzarri. In una notte da brividi, è atteso il primo (semi) pienone stagionale. Almeno 50mila tifosi che le varie componenti del club negli ultimi giorni hanno invitato a spingere la squadra oltre l ostacolo. Forse trascurando il fatto che dovrà avvenire anche il contrario, con l Inter che liberandosi di blocchi e paure trascini la gente a fare di San Siro quel ring che, Thohir dixit, «quando riesce a trasmettere tutto il suo calore fa tremare le gambe all avversario». S Walter Mazzarri, 53 anni, alla seconda stagione sulla panchina dell Inter. Con il Napoli ha vinto la Coppa Italia ANDREOLI Alibi finiti A meno di terremoti, Mazzarri stasera non si gioca la panchina. Anche se gli alibi - progetto nuovo, cantiere che neanche quelli per l Expo, cambi societari, senatori in scadenza, giovani che non reggono la pressione - sono finiti. Senza che per questo debba diventare lui l alibi dei giocatori. Tra conference call post Firenze e comunicato a reti unificate, Thohir lo ha difeso e protetto. Ieri ad Appiano si è chiuso con lui e il dt Ausilio per ribadirgli la fiducia, ma anche l esigenza di una reazione forte per svoltare. Tra il mini vertice di ieri e la giornata di oggi, ET potrebbe anche definire nomi e strategie per il mercato di gennaio che poi esporrà ai soci nell Assemblea di domani. Il presidente ha allungato il contratto di Mazzarri e si è fatto andar bene anche il monolitismo tattico, col manifesto della difesa a 4 ripiegato in un cassetto. Malgrado i paletti del budget, il mercato è stato fatto a misura di WM e lo stesso Handanovic ha appena ammesso quello che pensano in tanti: la rosa dell Inter non ha niente da invidiare a chi lotta per il terzo posto, ma deve ancora dimostrarlo. Effetto boomerang Il tecnico ieri per certi versi non si è nascosto: «Vogliamo lottare per la Champions sino all ultimo». Dopo il tutore dalla mano fratturata, ha provato a togliersi di dosso con una Il gioco da Walter a Rafa, andata e ritorno Mazzarritez o Benizzarri, facce della stessa medaglia NAPOLI Talmente diversi da risultare uguali, o quasi. Rafa Benitez e Walter Mazzarri si somigliano molto di più di quanto vorrebbero far credere. Inter-Napoli è la loro partita, entrambi ex e con il dente avvelenato. Benitez non si è lasciato bene con Moratti, Mazzarri è stato scelto da Moratti dopo che il rapporto del tecnico toscano con De Laurentiis era giunto al capolinea, non senza polemiche. I social, i punti e il vento del nord Walter non è «social» ma si presta a rispondere alle domande dei tifosi attraverso Inter Channel, Rafa ieri ha twittato con cinque sostenitori del Napoli che gli chiedevano di Michu, De Guzman e Higuain. Le loro conferenze stampa sono spesso simili. Mazzarri a Napoli parlava di «monte ingaggi» per spiegare che era difficile colmare il gap in classifica dalla Juve. Benitez, in versione «Mazzarri 2.0», ha puntato sul «fatturato» lo scorso anno quando ha dovuto giustificare il ritardo accumulato dai bianconeri. Oggi sia Inter sia Napoli sono sei punti indietro rispetto allo scorso campionato e dunque stasera debbono invertire la rotta. Se l Inter è in crisi, il Napoli ne è appena uscito. Quando però il vento era contrario, Benitez è stato più «mazzarriano» che mai: se l è presa con l arbitro per un rigore non fischiato con il Palermo e ha accusato la «stampa del nord» di inquinare l ambiente napoletano. Mazzarri tirava fuori questa storiella quando il clima si appesantiva. Signore a casa Rafa è più scaltro di Walter. Sorride spesso, ammicca al momento opportuno e se è il caso provvede a farsi fotografare in giro per Napoli mentre visita teatri, chiese e musei. In centro, però, non ha mai fatto una passeggiata, proprio come Mazzarri. E poi entrambi sono uomini di campo e così Benitez ha scelto di vivere nell albergo adiacente al centro di allenamento degli azzurri mentre Mazzarri a Napoli abitava poco distante da Castelvolturno (a Milano ha preso casa in una zona elegante). Entrambi non vogliono distrazioni e così le mogli restano lontane. Benitez ogni tanto va a Liverpool mentre Mazzarri si rifugia a Empoli. Integralisti Tatticamente poi sono identici nel loro essere integralisti. Non cambiano mai, in partenza, il modulo di gioco prediletto, al massimo lo trasformano a gara in corso. Mazzarri ha la fama del contropiedista, Benitez dell offensivista. In realtà, però, quando sono di fronte i ruoli si invertono: lo scorso anno al San Paolo l Inter ha fatto il 55,9% di possesso (dati Opta), il Napoli ne ha approfittato per ripartire e segnare 4 gol. Stasera cercheranno di fare in modo che sia l altra squadra a sbilanciarsi. Benitez ha messo pressione all avversaria come è solito fare Mazzarri («Loro giocano in casa e il pubblico si aspetta dall Inter una gara di attacco»), Walter è stato politicamente corretto e in pieno stile Benitez ha fatto i complimenti al tecnico avversario («È un grande allenatore»). Vuoi vedere che alla fine diventano pure amici. Dopo stasera, naturalmente. g.m. Mazzarri contro Benitez, così diversi da risultare simili sotto tanti aspetti

11 DOMENICA 19 OTTOBRE 2014 LA GAZZETTA SPORTIVA 11 ARENA battuta anche quella tensione da telecamera: «Al Milan sembrano tutti compatti e festeggiano i gol con l allenatore? Io invece sono moscio...». Lui ha la testa solo al campo, ma sa che mai come stasera l ambiente avrà un peso enorme. «Se vorrei sentire gridare il mio nome? A parte che a volte non si capisce a chi sono rivolti i fischi, conta la squadra e sono d accordo con Thohir e i ragazzi: a nessun giocatore al mondo fa bene essere contestato dal proprio pubblico. La gente ci deve incitare per 90, il dissenso si può manifestare alla fine. Altrimenti si crea un effetto boomerang e alcuni ragazzi non tentano più la giocata». Il bel gioco arriverà Dopo due settimane di processi e colloqui individuali, la vera curiosità del tecnico è legata alla reazione del gruppo. «Contro una squadra forte, micidiale nelle ripartenze e organizzata come il Napoli, voglio verificare se i miei ragazzi metteranno in pratica quanto discusso in questi giorni. Ora Palacio sta molto meglio, ma non credo che siano i più esperti a dover prendere per mano i giovani. Ognuno, anche parlando di più, dovrà aiutare i compagni per essere più alti nel pressing, più intensi e più concentrati. Paghiamo una preparazione condizionata da assenze e infortuni post Mondiale di alcuni nazionali. Il bel gioco arriverà, ora mi interessa soltanto il risultato». Far giocare male gli altri E per battere il Napoli sarà importante ritrovare il giusto compromesso tra solidità difensiva e capacità di trovare la porta senza allungarsi e perdere gli equilibri. Perché più che proporre bel gioco, mai come ora a Mazzarri basterebbe tornare a far giocare male l avversario. Una prerogativa che gli riconoscevano anche i detrattori più feroci. Ma contro l Inter Cagliari e Fiorentina parevano il miglior Barcellona di Guardiola... QUI INTER Ballottaggio al centro: M Vila davanti a Medel APPIANO GENTILE (l.t.) Tutti recuperati i nazionali acciaccati nei giorni scorsi. Col baby bomber Bonazzoli («Ci darà delle soddisfazioni» ha detto Mazzarri) tra i convocati ci sono anche Kovacic, Guarin e Nagatomo. Il tecnico scioglierà solo dopo la seduta light di stamattina i dubbi su Kovacic e Medel, ma il croato dovrebbe giocare dal 1, con il cileno inizialmente in panchina a favore di M Vila. «Handanovic ha detto che Kovacic deve migliorare a livello di cultura del lavoro - ha spiegato ieri il tecnico -? Mateo deve gestirsi, noi lo aiutiamo in questa crescita tecnica e umana. E parlando la stessa lingua, Samir può aiutarlo più di altri». Alla rifinitura di ieri hanno assistito anche Handy Soetedjo e Isenta Hioe, membri del Cda nerazzurro. QUI NAPOLI Rafa, pochi dubbi Insigne e Inler dentro dall inizio NAPOLI (g.m.) Per Benitez il Napoli si gioca tanto nel ciclo di sette partite che inizia stasera a San Siro. Del suo futuro, invece, se ne riparlerà dopo Natale. L unico obiettivo è battere l Inter e il tecnico spagnolo pare orientato a schierare i suoi «titolarissimi» con pochi ballottaggi e tante certezze. Insigne è favorito su Mertens, così come Inler dovrebbe essere preferito a Jorginho per affiancare David Lopez. A sinistra è Zuniga in vantaggio su Britos. Ieri Gargano, reduce dall operazione allo zigomo destro, ha caricato la squadra nello spogliatoio di Castelvolturno prima della partenza per Milano. Il personaggio SOTTO OSSERVAZIONE La notte più lunga di Rafael Poteva essere nerazzurro ora deve prendersi Napoli Il portiere brasiliano contro l attacco argentino Icardi-Palacio La società ha investito su di lui, ma se continuassero le difficoltà... GIANLUCA MONTI NAPOLI Quando Samir Handanovic era nel mirino del Barcellona, l Inter aveva messo nel suo un certo Rafael Cabral. Sarà lui che stasera dovrà vedersela con la coppia argentina formata da Icardi e Palacio. Per un brasiliano non è mai una sfida come le altre e poi si gioca a San Siro, uno stadio nel quale si sono esibiti i migliori portieri della storia tra i quali Julio Cesar, che per Rafael è un idolo e del quale l attuale numero uno del Napoli spera di essere l erede nella Seleçao (per adesso è il vice di Jefferson). S Rafael Cabral Barbosa, 24 anni, è arrivato a Napoli nell estate 2013 prelevato dal Santos, club nel quale è cresciuto LIVERANI Spalle larghe Rafael, però, deve innanzitutto prendersi il Napoli perché il suo avvio di stagione è stato tormentato. Un errore fatale a Bilbao, in concorso di colpa con Albiol, una grande prova a Marassi e poi qualche incertezza di troppo nelle ultime uscite. Benitez, comunque, ha piena fiducia in lui. Rafael ha personalità da vendere, in Sudamerica ha vinto giovanissimo una Libertadores e al Santos non esitò ad affrontare i tifosi dopo una contestazione. Insomma, ha spalle larghe anche per sostenere l eredità pesante di Reina. Pepe lo scorso anno a San Siro parò un rigore a Balotelli (primo errore in carriera dal dischetto di Super Mario) e da allora divenne un idolo per i tifosi azzurri. Rafael potrebbe definitivamente conquistare i sostenitori del Napoli con una grande prova stasera. Batman Reattivo tra i pali, è parso un po in difficoltà sui palloni alti dopo l infortunio dello scorso anno in casa dello Swansea. Del resto, proprio dopo una uscita aerea il ginocchio fece crack. Ora Rafael deve tornare a essere il padrone della sua area di rigore. L Inter ha tanti saltatori (Vidic, Ranocchia, Icardi) e Milano è un esame importante per Rafael. Su di lui ci sarà lo sguardo vigile del presidente Aurelio De Laurentiis, che proprio dopo Inter-Napoli del 23 settembre 2009 (finita 3-1 per i nerazzurri) ebbe modo di criticare vivacemente nello spogliatoio di San Siro l operato di Morgan De Sanctis. Donadoni difese il suo portiere, a ragion veduta dato che poi De Sanctis è diventato una bandiera del Napoli di Mazzarri. Altre storie, come quella di Pino Taglialatela, per tutti Batman. A Milano, il 10 dicembre del 1995 Taglialatela sembrò davvero un super eroe: prima parò un rigore a Baggio e poi fece un miracolo al 90 su colpo di testa di Savicevic. Vietato sbagliare Rafael è il presente e il futuro della porta del Napoli, ma di recente c è chi ha ipotizzato l impiego di Andujar se il brasiliano dovesse continuare a palesare delle difficoltà. Proprio Andujar, compagno di nazionale di Palacio al Mondiale, ha messo Rafael in guardia dalle giocate del «Trenza». Icardi, invece, lo ha studiato attentamente al videotape insieme al preparatore dei portieri Xavi Valero. Rafael è un perfezionista, vuole sapere tutto dei suoi avversari. Conoscere i pericoli, aiuta a evitarli. Primavera VINCENZO D ANGELO MILANO La prima domanda alla stesura dei calendari è sempre la stessa: «Quand è il derby?». Vale per tutte le categorie, ad ogni età. La stracittadina è «la partita», quella che ti chiude lo stomaco e toglie il sonno. Oggi a Milano è il grande giorno, al Vismara c è Milan-Inter, le due imbattute del girone B del campionato Primavera. Una gara talmente attesa da muovere personaggi illustri come il presidente nerazzurro Erick Thohir, che già lo scorso anno corse a Monza da neo numero uno per il match di Coppa Italia. Probabile anche la presenza dell a.d. rossonero Adriano Galliani, che poi correrà a Verona per seguire il match dei grandi. Il derby di Milano è lotta di classe Oggi si sfidano i compagni della 5 a A PROVE DI SCHEMI ALL ISTITUTO MILANO Da sinistra Damiano Steffè, 18 anni, centrocampista dell Inter, Davide Derosa, 18 anni, alla lavagna, difensore del Milan, Davide Costa, portiere, e Isaac Donkor, difensore, entrambi dell Inter. 2 Derosa e Steffè palleggiano durante la ricreazione 3 La foto di classe, la 5 a A BOZZANI 1 I ragazzi della 5 a A Ma a Milano c è un derby che si gioca ogni giorno tra i banchi di scuola dell Istituto Milano ed ha come protagonisti gli interisti Demetrio Steffè e Davide Costa e i milanisti Davide Di Molfetta e Davide Derosa, amici e compagni di banco nella 5 a A del Tecnico economico con indirizzo sportivo. Sarebbe un 2-2 quotidiano, ma l equilibrio lo fa saltare Isaac Donkor, difensore del 95 dell Inter che oggi farà il fuoriquota in campo, mentre a scuola fa il saggio, anche per l età: «Il derby è una partita speciale, per noi lo è di più perché continua in classe, c è più gusto poi a tornare a scuola quando si vince...». Gruppo unito «Il tifo dei compagni di classe è ben distribuito, il numero di milanisti e di interisti è quasi identico» racconta una delle due responsabili della scuola Simona Ferrari Mesce, che insieme alla sorella Monica si occupa della crescita culturale dei ragazzi, in un istituto dove negli anni sono passati campioni come Balotelli, Bonucci, Destro, Santon e una giovanissima Federica Pellegrini. I cinque in aula sono molto affiatati: «Materia preferita? Economia aziendale, senza dubbio. La meno digeribile è Fisiologia materia interrotta dalla nostra irruzione (ndr) è troppo complicata» dicono in coro i cinque. Che si lanciano la sfida: «Vinciamo noi del Milan dice il difensore Derosa perché non abbiamo digerito il -0 del Torneo Mamma Cairo (di agosto, ndr) e dimostreremo di essere cresciuti». L eco della stella Di Molfetta, che oggi non ci sarà per un infortunio rimediato in nazionale Under 19: «Fuori dal campo siamo uniti, ma come inizia la partita non ci sono amici... Siamo più motivati, stavolta vinciamo. Un fioretto per la vittoria? No, vinciamo senza fare sacrifici». Steffè, campione d Italia lo scorso anno col Chievo, difende i colori nerazzurri: «Siamo un grande gruppo, non sarà la stessa partita di agosto ma vinciamo noi». E Costa sottolinea: «All Inter abbiamo tantissimi giocatori di grande qualità, il derby sarà nostro». Sul web Steffè e Di Molfetta sono stati di recente idoli del web. Il primo per un gol al Milan al Mamma Cairo - stop in corsa, doppio palleggio e pallonetto sul portiere in uscita il secondo per una gemma a giugno al Dossena doppio sombrero, dribbling e diagonale vincente. Così anche in rete siamo 1-1. «Ma il derby sarà nostro, vuoi mettere prenderli in giro da qui al ritorno?». Già, per chi perde si prospetta un quadrimestre da dietro la lavagna... la a giornata Vola la Fiorentina Roma imbattibile Crollo Juve in casa (v.d a.) In attesa del derby di Milano, la Fiorentina, Torino e Roma continuano la loro serie positiva: la Viola vola al comando del girone A (cinque vittorie e un pari) tallonata dal Toro (quattro successi e due pareggi) mentre i giallorossi, seppur con una gara in meno (il derby con la Lazio rinviato) sono ancora a punteggio pieno nel girone C. La sorpresa - negativa - di giornata arriva dalla Juve, sconfitta in casa nel derby piemontese con la Pro Vercelli. LA a GIORNATA GIRONE A Trapani-Torino 1-2, Fiorentina-Entella 3-0, Juventus Pro Vercelli 0-2, Modena Genoa 1-0, Parma Varese 4-2, Sampdoria Carpi 4-0, Spezia- Bologna 2-0. Classifica Fiorentina 1 punti; Torino 14; Spezia 12; Juventus e Sampdoria 10; Bologna 9; Pro Vercelli, Parma, Entella 8; Genoa ; Modena e Carpi 4; Varese 3; Trapani 1. GIRONE B Udinese-Verona 0-1, Brescia-Cagliari 2-0, Chievo Sassuolo 3-1, Cittadella Cesena 0-4, Perugia Atalanta 0-4, Pescara Lanciano 1-0. Oggi, ore 11: Milan Inter (diretta Rai Sport 1). Classifica Inter 15 p.; Chievo 12; Pescara 11; Cesena e Udinese 10; Milan 9; Sassuolo, Brescia e Verona 8; Atalanta 7; Cagliari, Cittadella e Perugia 4; Lanciano 0. GIRONE C Crotone Lazio 0-3, Napoli- Vicenza 2-2, Livorno-Catania 1-2, Palermo-Bari 2-2, Roma-Empoli 2-1, Frosinone Latina 1-5. Oggi, ore 15.30: Ternana Avellino. Classifica Roma 15 p.; Bari e Catania 13; Lazio, Latina e Livorno 9; Napoli, Empoli e Frosinone 7; Palermo e Crotone 5; Ternana e Vicenza 4; Avellino 3.

12 12 LA GAZZETTA SPORTIVA DOMENICA 19 OTTOBRE 2014 SERIE A Milan bussa Ehi, Torres se ci sei batti un gol I rossoneri a Verona cercano il vero Niño: conosce bene Rafa Marquez, ora deve convincere Perché vedere VERONA-MILAN Marquez-Torres vintage Champions, la novità Ionita, El Shaarawy in cerca di autore. Un bel mix. Finale a sorpresa come nel 2013? DAL NOSTRO INVIATO G.B. OLIVERO MILANELLO (Varese) Bentegodi, ore 15 La fortuna del Niño è il passato di Pippo Inzaghi. L allenatore del Milan è stato un grandissimo centravanti e quindi conosce bene le difficoltà del ruolo. Anche quelle psicologiche: all attaccante basta poco per esaltarsi ma anche per deprimersi. E se oggi Fernando Torres finisse in panchina, la bocciatura sarebbe solenne. Lo spagnolo ha sfruttato la sosta per allenarsi bene, per migliorare la condizione, per entrare completamente nei meccanismi del Milan. Il suo avversario per una maglia oggi a Verona, Jeremy Menez, è reduce da un leggero infortunio, è rientrato in gruppo solo venerdì e non può essere al massimo. Inzaghi assicura di decidere la formazione in base a quanto vede in allenamento e se in due allenamenti di Menez ha visto più che in una dozzina di Torres c è qualche problema. Per questo oggi lo spagnolo dovrebbe giocare e le parole del tecnico, seppur non definitive, lo lasciano intuire: «L inserimento di Torres prosegue sempre meglio. Inizialmente aveva problemi alla caviglia, ma nonostante quello ha dato tanto alla squadra. Ora si è allenato bene ed è pronto». A Inzaghi non sfugge che l esclusione di Torres sarebbe pesante: «Lo so, sono ragionamenti che ho in testa. Ma io devo sempre decidere per il bene della squadra». Fernando Torres, 30 anni REUTERS Che sfide in Liga Torres (a destra) e Marquez lottano in un Atletico Madrid- Barça di qualche anno fa AFP Quei precedenti Finora il Niño ha segnato solo a Empoli. Contro il Chievo ha giocato male, ma a Milanello sono tutti convinti che nelle ultime due settimane abbia ritrovato la forma migliore. Oggi sfiderà Rafa Marquez e probabilmente gli torneranno in mente i gol segnati contro il difensore messicano ai tempi delle sfide tra l Atletico Madrid e il Barcellona. Indossando la maglia dei colchoneros, il Niño segnò quattro volte quando nel Barcellona era in campo Marquez. La prima volta il febbraio 2005 (doppietta, ma il messicano fu sostituito dopo la prima rete di Fernando), poi il 18 settembre 2005 e infine il 5 febbraio 200 (altra doppietta). L Atletico Madrid vinse queste tre partite di cui sicuramente Marquez non ha ottimi ricordi. Il passato, però, non conta: il Niño ha bisogno di dimostrare a tutti (compreso sé stesso) di poter fare la differenza in un Milan a cui servono i suoi gol per fare un importante salto di qualità e puntare con più convinzione al terzo posto che vale la Champions. I dubbi di Pippo Torres, quindi, oggi avrà un occasione importante. Inzaghi ha detto che solo stamattina deciderà la formazione perché ha ancora qualche dubbio. In effetti, risolto a favore di Abbiati il ballottaggio per il portiere (Diego Lopez rientrerà contro la Fiorentina), Rami è favorito su Zapata e Poli su Bonaventura (Jack potrebbe entrare dopo, soprattutto se servirà cambiare modulo). Per la prima volta nella stagione Menez dovrebbe andare in panchina. Questa è la partita del Niño e del Faraone. 4 I NUMERI 0 i minuti impiegati da Torres per realizzare il primo (e unico) gol in maglia rossonera: 17 giocati contro la Juve e 43 a Empoli, dove è andato a segno 240 i minuti giocati in questo campionato. Torres ha messo insieme 4 presenze, di cui 3 da titolare. Ha una media voto del 5,75 25 i gol realizzati in carriera dallo spagnolo, che ha vestito le maglie di Atletico Madrid, Liverpool, Chelsea e Milan, per un totale di 72 presenze IL TECNICO FA CHIAREZZA Inzaghi avvisa «Chi rovinerà il nostro spirito se ne andrà» «Non voglio sentire lamentele El Shaarawy? Sarei arrabbiato se si fosse detto contento» MARCO PASOTTO MILANO La stagione era iniziata così: «D ora in poi sceglieremo prima gli uomini, poi i calciatori». E prosegue così: «Tutti sanno che siamo in tanti e a me piace essere molto chiaro, con alcuni avevo parlato. Se a gennaio ci sarà chi vorrà andarsene, sarà libero di farlo. Non ho timore che qualcuno possa incrinare la tranquillità della squadra. Chi dovesse farlo, se ne andrà. Non accettiamo lamentele». La franchezza è una bella qualità. Annotiamo, confidando che la minaccia non trovi modo di essere messa in pratica. Inzaghi si conferma un cultore del gruppo. E quindi, guai a chi glielo tocca. Peggio ancora se succede al suo interno. Può essere che Pippo metta le mani avanti prima che a Milanello si accenda qualche focolaio, oppure è un messaggio per qualcuno che magari ha già sbuffato un po, sebbene il tecnico assicuri che non è mai successo. Rispetto Lo spunto nasce ovviamente dalle parole dell altra sera di El Shaarawy («Il dispiacere per le esclusioni è naturale, anzi più che dispiacere è un incazzatura»). Però, attenzione: quello di Inzaghi è un concetto universale e non vuole essere una critica alle dichiarazioni di Stephan. Tutt altro. «Sono felice di aver sentito che si sente così a star fuori. Mi sarei arrabbiato se avesse detto che era contento. Sono parole rispettose, ha solo manifestato il fatto che gli piace giocare. Deve rimanere sereno, io nei suoi confronti lo sono perché si è sempre comportato bene in ogni situazione e lo stimo. Se ha reagito così vuol dire che ha preso da me...». Battuta, sorrisone e caso chiuso. Il clima è buono, anche perché Berlusconi continua a far sentire la sua vicinanza. «Mi ha dato un 8 in pagella e a fine anno spero di ricevere ancora un bel voto, ma mi ha reso felice quello dato alla squadra». Per la cronaca, era un «7 di incoraggiamento»: gli allievi adesso dovranno ripagare la fiducia del professore. STORIE DI CENTRAVANTI INZAGHI TORNA AL BENTEGODI DA TECNICO. TONI, EX COMPAGNO DI NAZIONALE, SARÀ AL CENTRO DELL ATTACCO DEL VERONA Pippo e Luca, amici «mondiali» mai così nemici Avversari volte in carriera, spesso rivali per l azzurro, insieme campioni nel 200, oggi per la prima volta in ruoli diversi... ALESSANDRA GOZZINI MILANO Mai così nemici, eppure ancora simili, vicini, complici. Pippo, 41 anni, allenatore del Milan, e Luca, 37, centravanti del Verona. Hanno una lunga serie di cose in comune: le origini (da Piacenza a Pavullo ci sono appena centocinquanta chilometri, un paio d ore di macchina); la crescita in provincia e le ore di permanenza in area di rigore (entrambi con le maglie di Juve e Verona, anche se mai in coabitazione); i calcoli ultracentenari (nazionali comprese, fanno 31 gol per Inzaghi e 29 per Toni, settimo e undicesimo tra i killer più precisi di sempre). Vicini come mai prima d ora: da centravanti avversari si squadravano da un area all altra, domani Pippo sfiderà Luca dalla panchina e da una prospettiva nuova, diversa, a pochi metri di distanza dalla zona d azione di Toni. Simili, vicini, ma più di tutto (per sempre più di tutto) complici, per via di quella volta in Germania, otto anni fa, quando insieme sollevarono il più glorioso dei trofei. Campioni del mondo Pippo e Luca sono due dei sei attaccanti che diventeranno signori del mondo in una notte di luglio 200: nella lista di Lippi entrano Inzaghi, Toni, Del Piero, Gilardino, Totti e Iaquinta. Pippo segna per primo (gol nell ultimo incrocio dei gironi contro la Repubblica Ceca), Luca sorpassa (sua la doppietta all Ucraina che ci consegnerà la semifinale con la Germania). E quando per Cannavaro arriva il momento di sollevare al mondo la coppa Inzaghi ha una bandiera tricolore sistemata come sciarpa, Toni invece fa bella mostra della medaglia dorata appesa al collo. Un dettaglio differente per esprimere la stessa gioia. Del resto, nelle feste si erano sempre distinti: Pippo indemoniato e a braccia larghe, lanciato in corse folli verso i tifosi, Luca più composto, con il sorriso stampato in faccia e la mano che ruota sempre intorno all orecchio (a dire...«capito cos ho fatto?»). Confronto Già avversari di tante battaglie: nelle sei sfide tra colleghi Pippo ha esultato di più per le vittorie di squadra Nei confronti da giocatori vince Inzaghi (2 a 1), ma Toni ha segnato di più (due vittorie a uno più tre pareggi), nei gol invece vince Luca (quattro a tre: Inzaghi ha però giocato di meno, 235 minuti contro i 470 di Toni). La prima volta fu tredici anni fa, il 28 gennaio del 2001, Juve-Vicenza 4-0, tripletta di Super- Pippo. Toni ha poi colpito in Inzaghi e Toni (Gilardino in mezzo) con le mani sulla coppa del Mondo 200 LAPRESSE Milan-Palermo (venti maggio 2005), Fiorentina-Milan (doppietta, venti novembre 2005) e Milan-Fiorentina (ventisei marzo 200). Nessuno dei due segnò nel quinto confronto, Fiorentina-Milan del dicembre 200, che pure fu ricco di gol (2-2). E nessuno fece festa l ultima volta contro da centravanti in Roma-Milan, sei marzo 2010 (0-0). In generale, nel confronto diretto, le squadre di Pippo hanno segnato di più di quelle di Luca: 13 gol a 9. Prima di Pippo in panca Simili, vicini, complici e stavolta nemici come mai prima: Verona-Milan va oltre il confronto tra due icone del gol. Inzaghi è l allenatore rossonero, ha la responsabilità di tutto il suo gruppo. E Toni, confessando di volergli dare un dispiacere, sa di voler ferire non un semplice compagno, ma una guida. Un giorno potrebbe esserlo anche lui: prima però ha espresso il desiderio di superare i 300 gol in carriera (come Inzaghi). Solo dopo potrebbe scegliere di accomodarsi in panchina. Tempo fa spiegava anche di voler trasmettere passione e insegnamenti ai ragazzi (come Inzaghi, partito dagli Allievi e arrivato in prima squadra passando per la Primavera), poi chissà. Simili, vicini, complici e un giorno, magari, uniti nello stesso destino.

13 SERIE A Babacar punta anche il tabù della bistecca La Fiorentina ha vinto solo una delle ultime sette partite all ora di pranzo. Montella: «Lotito? E a dieta ed è meno lucido...» Vincenzo Montella, 40 anni GETTY Perché vedere FIORENTINA-LAZIO Possibile «sparatutto» delle 12.30: squadre che attaccano anche con 4-5 uomini, più da 2-2 che da 0-0. Zoom su Mati e Djordjevic: mai stati meglio. Franchi, ore GIOVANNI SARDELLI FIRENZE Dopo la scorpacciata contro l Inter, alla Fiorentina andrebbe bene anche un pranzo più morigerato. Basta che sia soddisfacente. Quindi vincente. La «Viola» di Montella cerca conferme contro una Lazio considerata diretta concorrente per un posto al sole. Ovvero la porzione di graduatoria subito sotto Juventus e Roma. Prima, quella di oggi, di cinque gare gara da alta classifica: dopo la Lazio ci saranno Milan, Udinese, Sampdoria e Napoli. Serve accelerare. Primati e cadute Trovato il feeling con l ora di cena, visto il secco 3-0 all Inter, serve ritrovare quello con il pranzo. La Fiorentina è la squadra che ha disputato il maggior numero di gare alle da quando il nuovo orario si è insinuato nel panorama della Serie A. Quello di oggi sarà il sedicesimo «lunch game». Abbastanza logico quindi che la «Viola» sia anche la squadra che ha conquistato il maggior numero di punti. Ben 23. Dopo una cavalcata trionfale però, la gara delle è diventata più indigesta. Solo un successo (contro il Palermo) nelle ultime sette sfide in questa fascia oraria. E dire che nelle prime dodici partite la Fiorentina è rimasta imbattuta. Il bottino totale recita 5 vittorie, 8 pareggi e 2 sconfitte (contro Roma e Juve). La media punti, 1,53, è da metà classifica. Fotocopia Sistemati i numeri, si passa agli uomini. Che saranno i medesimi undici piazzati in campo contro l Inter. «Mario Gomez tornerà quando starà bene» dice Montella. Attacco quindi sulle spalle di Babacar e Cuadrado, con l ottimo Mati Fernandez a supporto. La seconda più che probabile panchina consecutiva per Borja Valero sorprende fino ad un certo punto. «L ho visto un po in calo rispetto ai suoi standard spiega il tecnico viola -. Faccio fatica a non far giocare uno così, ma talvolta rifiatare e vedere le cose dall esterno fa bene. In questi 15 giorni si è allenato alla grande, ma su questo non avevo dubbi». Fra i pali Neto, portiere in scadenza. «Voglio rinnovare e non andarmene dice il brasiliano a ESPN ma ancora l accordo non c è. Io alla Juve? Non potrei visto il rispetto verso la nostra tifoseria». No derby La colonia di viola ex romanisti è lunga. Capeggiata da Montella. «È molto tempo che sono lontano da Roma, sarà semplicemente una gara importante contro una diretta concorrente. Lotito? Lo vedo dimagrito, quando non si mangia a volte si è un po meno lucidi (ride, ndr). Però è anche simpatico. Diciamo che non passa inosservato, ma è uomo di calcio e va rispettato». Biglia e Pioli Trasferta? No Ritorno a casa L argentino nella città dei suoi antenati Il tecnico della Lazio nel suo ex stadio, dove ha sempre perso da allenatore Lucas Biglia, 28 anni LAPRESSE Il centrocampista rientra dopo un mese. Senza di lui manovra più prevedibile DOMENICA 19 OTTOBRE 2014 LA GAZZETTA SPORTIVA 13 DAL NOSTRO INVIATO STEFANO CIERI FORMELLO (Roma) Ritorno al passato per due. Un passato molto lontano in un caso, più vicino nell altro, ma il ritorno sarà carico di significati ed emozioni per entrambi. Sì, perché per Lucas Biglia e per Stefano Pioli quella di oggi non sarà una partita come le altre. Il centrocampista sbarca nella città da cui più di un secolo fa i suoi avi partirono per cercare fortuna in Argentina, il tecnico invece torna nello stadio che da giocatore è stato suo per sei lunghi anni («la fetta più importante della mia carriera»). Ritorno alle origini Per Biglia sarà un doppio ritorno. Oltre a quello nella città dei suoi antenati, c è anche il ritorno in campo. Manca da un mese, da quel maledetto pomeriggio di Genova in cui la Lazio perse una partita a lungo dominata e lui si fece male. «Ha lavorato bene, è pronto a riprendere il suo posto», lo lancia Pioli. La sua assenza, più che nei risultati, ha condizionato la Lazio nel gioco. Che, senza il direttore d orchestra (Biglia, appunto), è stato di qualità decisamente inferiore. Al Franchi il vice-campione del mondo cercherà di ricominciare ad illuminare la scena. In tribuna però non ci saranno (o, quanto meno, non dovrebbero esserci) suoi parenti. «Ad emigrare in Argentina furono i miei trisavoli, non so se a Firenze ci siano ancora dei miei parenti, sia pur alla lontana», raccontò qualche tempo fa. Nessun parente in tribuna, mentre in campo Biglia affronterà una squadra con cui si sarebbe potuto imparentare un paio d anni fa: «Sì, ci fu una trattativa, ma poi non se ne fece nulla». Un motivo in più, oltre a quello delle origini, per lasciare il segno al Franchi. Il tabù del tecnico Pioli ci conta: la partita con la Fiorentina può rappresentare per la sua Lazio una piccola-grande svolta stagionale. «Noi e loro siamo allo stesso livello ed abbiamo obiettivi simili». Ossia la qualificazione in una coppa europea. Un traguardo che Pioli è convinto di poter centrare e a proposito del quale polemizza col suo predecessore. «Reja ha detto che non ho scuse? Deve stare tranquillo, non ho mai messo le mani avanti: ho sempre detto che la società mi ha dato un organico che può centrare il nostro obiettivo». Sul ritorno nella città alla quale ha legato la parte più significativa della carriera da giocatore non vuole soffermarsi più di tanto: «Sì, Firenze è stata una tappa fondamentale della mia storia, ma preferisco non parlare del passato». Forse anche perché ogni volta che a Firenze è tornato da allenatore ha sempre perso. Sarà la volta buona per spezzare il tabù?

14 14 LA GAZZETTA SPORTIVA DOMENICA 19 OTTOBRE 2014 SERIE A Giulini-Ferrero Ecco il bello dei debuttanti In Cagliari-Samp si sfidano due patron esordienti: posato e morattiano uno, vulcanico showman l altro Perché vedere CAGLIARI-SAMPDORIA Sau-Okaka vale il prezzo della pay per view: (opposte) variazioni sul tema «punte da 4-3-3». Occhio alla Samp: se vince ancora, è LA sorpresa. DAL NOSTRO INVIATO ALESSIO DA RONCH GENOVA Sant Elia, ore 15 Tommaso Giulini, 37 anni PLP I TECNICI DESSENA RINNOVA COI ROSSOBLÙ FINO AL 2017 Zeman fa fuori Conti: «Fa poco in difesa» E Sinisa cita il boemo: «Conta dove corri» (m.f.) Arriva la Samp e Zeman in regia piazza Crisetig. Ma gli acciacchi di capitan Conti c entrano poco. «Tatticamente, due centrali nuovi hanno bisogno di più protezione. Conti nella nostra area non fa molto in fase difensiva. Gioca Crisetig». Scelta tecnica quindi. Il tecnico avverte: «Guai a concedere il contropiede alla Samp». Al debutto Capuano e Benedetti, i rossoblù cercano la prima Massimo Ferrero, 3 anni A. LIVERANI vittoria in casa. Zeman ringrazia Sacchi («Ha avuto per me belle parole») e da Genova incassa un omaggio dall avversario odierno, Mihajlovic: «Cito il maestro Zdenek, non importa quanto corri ma dove corri e perché corri. E lancio una scommessa - ha aggiunto il serbo - chi perde offre la cena a Roma, so che non è di manica larga». Intanto, Dessena prolunga al La sfida dei debuttanti non poteva avere protagonisti più diversi. Tommaso Edoardo Giulini e Massimo Ferrero si sono seduti sulla poltrona più importante dei loro club durante l estate. La loro prima volta comodi su quello che era un sogno antico. Giulini è stato portiere, senza grandi risultati, poi, da tifoso interista, ha abbozzato la carriera dirigenziale in nerazzurro al fianco di Moratti. Ferrero da ragazzo non è riuscito a farsi largo come attaccante, regalando il suo talento al cinema, ha tifato Roma, ha tentennato quando gli sono state offerte altre società ma si è concesso il lusso di trasformare la sua passione in realtà solo quando è apparsa la Sampdoria. Strade diverse Giulini ha fatto il grande azzardo con il Cagliari a 37 anni, proprio nel giorno del suo compleanno, Ferrero lo aveva preceduto di una settimana, quando di anni stava per compierne 3. Il primo è milanese, laureato in economia, presidente della Fluorsid, da sempre operante in Sardegna. Deciso, sicuro, impone scelte (quella di Zeman su tutte) e compatta l ambiente. Ferrero è romano, partito come comparsa è arrivato a essere produttore cinematografico, ama i social network, adora trascinare la gente all entusiasmo. Genova l ha scoperta da presidente: «Spero - ha annunciato - di regalare alla Sampdoria la fortuna del principiante». Vigilie I due si ritroveranno oggi per la prima volta al Sant Elia come avversari. Sfida sentitissima. Giulini, in compagnia del vice presidente Filucchi, per parecchi anni pure lui dirigente dell Inter (curiosamente tra l altro oggi abbracceranno Paolo Viganò, attuale responsabile della comunicazione della Sampdoria dopo esserlo stato a lungo in nerazzurro), è stato spesso presente agli allenamenti settimanali della squadra per regalare certezze. Ferrero ha presenziato al lavoro di rifinitura a Bogliasco, poi è partito in aereo con la squadra e l ha seguita in ritiro. Nella sua sfida personale tra esordienti è già in vantaggio. d lafrase DEL GIORNO «Ringrazio Conte, che ci ha permesso di lavorare con tutta la rosa a disposizione, visto che ha deciso di non convocare nessuno della squadra terza in classifica. Lo invito a venire a trovarci perché alcuni dei miei possono fargli comodo» SINISA MIHAJLOVIC ALLENATORE SAMPDORIA TORINO-UDINESE STESSO PERCORSO Le porte girevoli di Gillet e Karnezis Dalla panca ai pali Perché vedere TORINO-UDINESE Per lo scioglilingua di fascia: Peres contro Piris. Ok, seriamente: Quagliarella, Di Natale, Gillet e Karnezis sono in forma. Bel doppio duello FRANCESCO BRAMARDO TORINO Olimpico, ore 15 Livrea color granata o bianconera che sia, la porta è girevole al Grand Hotel Campionato. Francois Gillet ed Orestis Karnezis hanno cambiato con i colleghi il turno di notte, l Europa League o la Coppa Italia per il momento non è più affar loro. La porta di Torino e Udinese, dopo un avvio di stagione che li ha visti in panchina, è tornata in vecchie mani. In casa granata a 35 anni e dopo 13 mesi di inattività per il calcioscommesse, Gillet si è ripreso quel posto che per una stagione Padelli aveva difeso egregiamente. Un paio di errori in campionato hanno suggerito a Ventura di lasciare a riposo il portiere lombardo alla vigilia della gara contro la Fiorentina. A Padelli toccherà difendere la porta in Europa League, in uno scambio di ruoli paradossale se si tiene conto che Gillet è in scadenza di contratto ed in estate sembrava sul punto di cambiar squadra. Entrambi i portieri imbattuti in Europa, 4 i gol subiti da Padelli contro i 3 di Gillet in campionato. Una scelta simile l ha fatta Stramaccioni. L Udinese in estate è partita con un poker di numeri uno, Karnezis, Brkic, Scuffet, Meret. Con Guidolin il giovane Scuffet sembrava avviato in rampa di lancio, ha giocato in Coppa Italia, ma un problema fisico l ha tolto dai giochi. Troppo acerbo Meret, il ballottaggio in campionato tra Brkic e Karnezis è stato vinto dal greco: 5 sol subiti in sei gare, in tre delle quali imbattuto. +++ SARÀ L AUTUNNO PIÙ SOLARE DI SEMPRE. PANNELLO SOLARE 1ora 2.10 ore Gli orologi SmileSolar hanno un pannello solare a forma di sorriso che cattura la luce e la trasforma in energia. Scopri tutta la collezione su smilesolar.it e seguici su: SmileSolar è un marchio del gruppo Citizen.

15 DOMENICA 19 OTTOBRE 2014 LA GAZZETTA SPORTIVA 15 SERIE A Atalanta e Parma, chi vince si rilancia Le sorprese dell anno scorso sono in crisi e si affrontano: Colantuono non fa gol, Donadoni ne becca troppi Perché vedere ATALANTA-PARMA Perfetta se piacciono le storie di riscatto. Entrambe faticano, Denis e Belfodil più in crisi degli Usa nel 29. Da tripla con sbalzi emozionali. MATTEO SPINI BERGAMO Atleti azzurri d Italia, ore 15 Atalanta e Parma, due tra le squadre più apprezzate, ammirate, celebrate. Lo scorso anno. Perché oggi la situazione è cambiata, per certi versi precipitata: due delle grandi sorprese dello scorso campionato non fanno più punti. In due hanno perso nove partite su dodici: il Parma è ultimo a quota tre, l Atalanta ha un pareggio in più. Entrambe sono reduci da almeno tre sconfitte di fila (i nerazzurri ne hanno alle spalle una in più): la partita di oggi è un crocevia decisivo per dare una svolta. Chi vince rinasce, chi perde rimane nel limbo. MEDIA PUNTI A CONFRONTO Squadra diff. Sampdoria Udinese Genoa Milan Juventus Verona Sassuolo Chievo = Lazio Fiorentina Atalanta Roma Torino Cagliari Parma Napoli Inter N.B. Empoli, Cesena e Palermo erano in B. Dati alla giornata Gol subiti Chi ha rotto i due giocattoli? Forse si sono solo inceppati e i motivi sono diversi. Il Parma è ripartito senza avere digerito del tutto la beffa dell esclusione dall Europa League per irregolarità fiscali: il gruppo sta facendo fatica a ritrovare entusiasmo. Si diceva che l attacco avesse poche alternative, invece i numeri (solo Juventus e Milan hanno segnato di più) affermano il contrario: ciò che non funziona è la difesa, la peggiore in Serie A. Stefano Colantuono, 51 anni (in alto) e Roberto Donadoni, 51 FOTOPRESS ANSA Pochi gol Discorso opposto per l Atalanta, che non segna più e, dopo i quattro punti nelle prime due giornate, ha sempre perso: la rete non arriva da 383 minuti, due gol fatti valgono il peggior attacco in A, Denis è ancora a secco e la tesi del calendario difficile regge soltanto a metà. Che sia subentrato un po di appagamento oltre, forse, alla consapevolezza di potere difficilmente migliorare quanto fatto nelle scorse stagioni? Media punti Ma chi perde oggi rischia la Serie B? Azzardato, al momento, parlare già di partite decisive e poi c è il precedente dello scorso anno che lascia ben sperare: anche nella stagione dei botti, l avvio di campionato di Atalanta e Parma non era stato irresistibile. Nelle prime sei partite, entrambe avevano ottenuto sei punti: meglio di questa stagione (la media è scesa da un punto a partita a 0,7 e 0,5 rispettivamente), ma comunque nettamente al di sotto di ciò che sarebbe successo di lì a poco. Allora la settima giornata riservò una doppia vittoria che cambiò tutto: vuoi vedere che questa volta chi vince si rilancia? 7 ª GIORNATA CLASSIFICA SQUADRE PARTITE RETI PUNTI G V N P F S JUVENTUS ROMA SAMPDORIA UDINESE MILAN VERONA NAPOLI LAZIO FIORENTINA INTER GENOA EMPOLI CESENA TORINO CAGLIARI ATALANTA CHIEVO SASSUOLO PARMA PALERMO CHAMPIONS PRELIMINARI CHAMPIONS EUROPA LEAGUE RETROCESSIONE MARCATORI RETI Tevez (2 rigori) (Juventus). 4 RETI Osvaldo (Inter); Djordjevic (Lazio); Honda (Milan); Callejon (Napoli); Cassano (1) (Parma); Di Natale (Udinese). 3 RETI Ekdal (Cagliari); Pucciarelli (Empoli); Matri (Genoa); Icardi (Inter); Menez (2) (Milan); Vazquez (Palermo); Gabbiadini (Sampdoria); Quagliarella (Torino); Destro (Roma). 2 RETI Cossu (1) e Sau (Cagliari); Paloschi (Chievo); Tonelli (Empoli); Babacar (Fiorentina); Pinilla (Genoa); Kovacic (Inter); Vidal (1) (Juventus); Candreva, Mauri e Parolo (Lazio); Muntari (Milan); Belotti (Palermo); Coda (Parma); Florenzi, Ljajic e Totti (2) (Roma); Gastaldello (Sampdoria); Berardi (1) e Zaza (Sassuolo); Thereau (Udinese); Ionita e Tachtsidis (Verona). PROSSIMO TURNO Sabato 25 ottobre EMPOLI-CAGLIARI ore 15 PARMA-SASSUOLO ore 18 SAMPDORIA-ROMA ore Domenica 2 ottobre ore 15 CHIEVO-GENOA JUVENTUS-PALERMO UDINESE-ATALANTA CESENA-INTER ore 18 LAZIO-TORINO ore 18 NAPOLI-VERONA ore 18 MILAN-FIORENTINA ore Carlos Tevez, 30 anni REUTERS FIORENTINA ( ) LAZIO (4-3-3) OGGI ore ARBITRO Peruzzo TV Sky Calcio 1 HD e Supercalcio HD; Premium Calcio HD PREZZI da 18 a 190 euro 40 TOMOVIC 11 CUADRADO 19 LULIC S. MAURI 2 RADU TORINO (3-5-2) UDINESE ( ) OGGI Ore 15 ARBITRO Russo TV Sky Calcio 3 HD; Premium Calcio 2 e Calcio 2 HD PREZZI da 20 a 190 euro 19 MAKSIMOVIC 33 PERES QUAGLIARELLA AMAURI 10 DI NATALE THEREAU KONE 19 GUILHERME ALLAN PINZI PIRIS 1 KURTIC 2 GO.RODRIGUEZ 1 NETO 7 PIZARRO 14 MATI FERNANDEZ 9 DJORDJEVIC 20 BIGLIA 15 SAVIC 10 AQUILANI 30 BABACAR 87 CANDREVA 1 PAROLO CIANI DE VRIJ CAVANDA 22 MARCHETTI 1 GILLET 5 24 BOVO MORETTI VIVES SANCHEZ MIÑO GAZZI 28 3 DARMIAN DANILO HEURTAUX WIDMER 31 KARNEZIS 28 ALONSO PANCHINA 12 Tatarusanu, 4 Richards, 23 Pasqual, 19 Basanta, 55 Hegazi, 5 Badelj, 20 Borja Valero, 25 Brillante, Vargas, 17 Joaquin, 29 Bernardeschi, 72 Ilicic. ALL. Montella. BALL. Kurtic- Borja Valero 0-40%, Cuadrado-Ilicic 70-30%. SQUAL. nessuno. DIFF. Go.Rodriguez. INDISP. Rossi. (4 mesi), Marin (5 giorni), M.Gomez (7). PANCHINA 1 Berisha, 77 Strakosha, 85 Novaretti, 13 Konko, 17 Pereirinha, 5 Braafheid, 15 A. Gonzalez, 23 Onazi, 24 Ledesma, 10 Ederson, 7 Anderson, 11 Klose. ALLENATORE Pioli. BALLOTT. Lulic-Anderson 80-20%. SQUALIF. Cana (1). DIFFID. nessuno. INDISPONIBILI Basta (15 giorni), Cataldi (5), Keita (20), Gentiletti ( mesi). ALTRI Sculli, Tounkara. PANCHINA 30 Padelli, 13 Castellazzi, 18 Jansson, 21 Silva, 3 Molinaro, 94 Benassi, 23 Nocerino, 17 Martinez, 8 Farnerud, Perez. ALL. Ventura. BALLOTTAGGI Gazzi-Perez 0-40%. SQUALIFICATI El Kaddouri (2), Glik (1). DIFFIDATI nessuno. INDISPONIBILI Barreto (5 giorni), Basha (20), Larrondo (5). ALTRI Masiello. PANCHINA 1 Brkic, 22 Scuffet, 25 Coda, 18 Bubnjic, 14 Belmonte, 2 Pasquale, 34 G. Silva, 11 Domizzi, 7 Badu, 21 Hallberg, 8 B. Fernandes, 95 Evangelista. ALL. Stramaccioni BALL. Pinzi-Badu 0-40%, Kone-B. Fernandes 0-40% SQUAL. nessuno. DIFF. B. Fernandes. INDISP. Muriel (15 giorni). ALTRI Geijo, Faraoni, Zapata, Bochniewicz, Riera. ATALANTA (4-3-3) PARMA (3-5-2) OGGI Ore 15 ARBITRO Guida TV Sky Calcio 4 HD; Premium Calcio 4 PREZZI da 14 a 200 euro 22 ZAPPACOSTA 17 CARMONA 7 D ALESSANDRO CODA CASSANO 11 J. MAURI 8 21 ACQUAH DE CEGLIE LODI RISPOLI 19 4 LUCARELLI FELIPE MENDES 18 MORAS 23 IONITA 21 J. GOMEZ 20 BIAVA 92 9 EL SHAARAWY TORRES 4 15 MUNTARI ESSIEN 2 33 DE SCIGLIO ALEX 1 RAFAEL 4 25 MARQUEZ MARQUES 13 RAMI 32 ABBIATI 33 AGOSTINI TACHTSIDIS HALLFREDSSON 9 TONI 57 SPORTIELLO 21 CIGARINI 19 DENIS BENALOUANE DRAMÉ 83 1 BASELLI 11 MORALEZ MIRANTE PANCHINA 1 Avramov, 33 Cherubin, 2 Stendardo, Bellini, 3 Del Grosso, 77 Raimondi, 8 Migliaccio, 95 Grassi, 31 Molina, 25 Spinazzola, 99 Boakye, 9 Bianchi. ALLENATORE Colantuono. BALL. Baselli-Boakye 0-40%, Denis- Boakye 0-40%. SQUAL. nessuno. DIFF. Benalouane. INDISP. Estigarribia ( mesi), Rosseti (0 giorni), Gomez (7). ALTRI Frezzolini, Scaloni. PANCHINA 22 Iacobucci, 1 Cordaz, 27 Santacroce, 13 Ristovski, 31 Mariga 14 Galloppa, 18 Gobbi, 70 Lucas, 40 Sarr, 80 Jorquera,, 5 Ghezzal, 10 Belfodil. ALL. Donadoni. BALL. Mauri-Galloppa 55-45%, Coda-Belfodil 55-45%. SQUAL. nessuno. DIFF. Lucarelli. INDISP. Coric (90 giorni), Cassani (110), Paletta (120), Biadoui, Palladino, Costa, Pozzi e Biabiany (da valutare). VERONA (4-3-3) MILAN (4-3-3) OGGI Ore 15 ARBITRO Valeri TV Sky Calcio 1 HD; Premium Calcio 1 e Calcio HD PREZZI da 14 a 190 euro 11 JANKOVIC HONDA POLI 20 ABATE PANCHINA 95 Gollini, 22 Benussi, 2 Gu. Rodriguez, 71 Martic, 5 Sorensen 40 Ale. Gonzalez, 28 Brivio, 27 Valoti, 30 Campanharo, 17 Nico Lopez, 7 Saviola, 99 Nenè. ALL. Mandorlini. BALL. Marques-Martic 80-20%. SQUAL. nessuno. DIFF. Marquez. INDISPONIBILI Obbadi (da valutare), Sala (da valutare), Christodoulopoulos (da valutare). ALTRI Luna. PANCHINA 23 Diego Lopez, 1 Agazzi, 25 Bonera, 17 Zapata, 81 Zaccardo, 27 Armero, 28 Bonaventura, 8 Saponara, 21 Van Ginkel, 7 Menez, 11 Pazzini, 19 Niang. ALL. Inzaghi. BALL. Poli-Bonaventura 0-40%, Torres-Menez 5-35%. SQUAL. De Jong (1). DIFF. nessuno. INDISPONIBILI Montolivo (30 giorni). ALTRI Mexes, Albertazzi, Mastour CAGLIARI (4-3-3) SAMPDORIA (4-3-3) OGGI Ore 15 ARBITRO Gervasoni TV Sky Calcio 2 HD PREZZI da 14 a 0 euro 21 BALZANO 1 DESSENA 23 IBARBO 23 EDER 14 OBIANG 8 CACCIATORE INTER (3-5-2) NAPOLI ( ) OGGI Ore ARBITRO Orsato TV Sky Calcio 1 HD e Supercalcio HD; Premium Calcio HD PREZZI da 25 a 3 euro 23 RANOCCHIA 24 BENEDETTI HERNANES NAGATOMO 8 PALACIO 9 OKAKA 17 PALOMBO SILVESTRE 2 27 CRAGNO 4 CRISETIG 25 SAU 28 GASTALDELLO 2 VIVIANO 1 HANDANOVIC 15 VIDIC 90 M VILA 33 CAPUANO 9 HIGUAIN INSIGNE HAMSIK CALLEJON LOPEZ INLER ZUNIGA KOULIBALY ALBIOL MAGGIO 1 RAFAEL 5 JUAN JESUS KOVACIC 10 9 ICARDI 20 EKDAL 7 COSSU 8 AVELAR 11 GABBIADINI 21 SORIANO DE SILVESTRI 29 PANCHINA 1 Colombi, 14 Pisano, 3 Murru, 30 Donsah, 5 Conti, 12 Capello, 10 Joao Pedro, 9 Longo, 13 Caio Rangel, 17 Farias. ALLENATORE Zeman. BALL. Balzano Pisano 70-30%. SQUAL. Rossettini (1). DIFF. nessuno. INDISPONIBILI Ceppitelli (5 giorni), Eriksson (90). ALTRI Carboni, Muroni, Barella, Giorico, Loi. PANCHINA 1 Da Costa, 33 Romero, 5 Romagnoli, 3 Mesbah, Duncan, 32 Marchionni, 12 Sansone, 18 Bergessio, 7 Fedato, 77 Wszolek. ALLENATORE Mihajlovic. BALL. Gastaldello-Romagnoli 0-40%. SQUAL. nessuno. DIFF. De Silvestri. INDISPONIBILI De Vitis (2 mesi), Krsticic (7 giorni), Fornasier (7), Rizzo (5). ALTRI Regini, Massolo, Djordjevic. 22 DODÒ PANCHINA 30 Carrizo, 4 Berni, Andreolli, 25 Mbaye, 13 Guarin, 17 Kuzmanovic, 18 Medel, 20 Obi, 44 Krhin, 97 Bonazzoli. ALL. Mazzarri. BALL. M Vila-Medel 55-45%, Kovacic-Kuzmanovic 70-30%. SQUAL. nessuno. DIFF. nessuno. INDISPONIBILI D Ambrosio (40 giorni), Osvaldo (30), Jonathan e Campagnaro (da valutare). ALTRI Donkor, Puscas. PANCHINA 45 Andujar, 15 Colombo, 1 Mesto, 4 Henrique, 5 Britos, 31 Ghoulam, 8 Jorginho, 22 Radosevic, De Guzman, 25 Michu, 14 Mertens, 91 Zapata. ALLENATORE Benitez. BALL. Insigne-Mertens 0-40%, Inler- Jorginho 0-40%, Zuniga-Britos 0-40%. SQUAL. nessuno. DIFF. Gargano. INDISPONIBILI Gargano (1 mese). ALTRI Rosati, Palma. PALERMO (3-5-2) CESENA ( ) OGGI Ore 15 ARBITRO Damato TV Sky Calcio 5 HD; Premium Calcio 3 PREZZI da 10 a 200 euro MUNOZ 33 RENZETTI 20 VAZQUEZ 17 MAGNUSSON GENOA (3-4-3) EMPOLI ( ) DOMANI Ore ARBITRO Cervellera TV Sky Calcio 1 HD; Premium Calcio HD PREZZI da 11 a 101 euro 3 ANTONINI 1 PERIN 8 BURDISSO 7 MACCARONE 20 PUCCIARELLI 18 VERDI CROCE VALDIFIORI VECINO MARIO RUI RUGANI TONELLI HYSAJ 33 SEPE 15 MARCHESE 21 RINCON ANTONELLI 13 EDENILSON BERTOLACCI 1 LESTIENNE 70 SORRENTINO 12 4 G. GONZALEZ ANDELKOVIC 89 NGOYI BOLZONI 15 7 MORGANELLA RIGONI LAZAAR 89 MARILUNGO 10 COPPOLA 14 VOLTA 11 BRIENZA 1 LEALI 32 MATRI 9 DYBALA 8 DE FEUDIS 25 CAPELLI 92 DEFREL 24 PERICO PANCHINA 1 Ujkani, 19 Terzi, 23 Feddal, 22 Bamba, 3 Pisano, 13 Emerson, 25 Maresca, 21 Quaison, 18 Chochev, 10 Joao Silva, 99 Belotti, 11 Makienok. ALLENATORE Iachini. BALL. Andelkovic-Terzi 0-40%, Lazaar-Emerson 0-40%. SQUAL. nessuno. DIFF. Morganella. INDISPONIBILI Barreto (da valutare). ALTRI Daprelà, Milanovic, Della Rocca. PANCHINA 30 Agliardi, 81 Bressan, 2 Nica, 3 Mazzotta, 15 Krajnc, 5 Giorgi, 7 Carbonero, 77 Ze Eduardo, 9 Rodriguez, 18 Djuric, 19 Succi, 1 Garritano. ALLENATORE Bisoli. BALLOTTAGGI nessuno. SQUAL. Lucchini (1). DIFF. Cascione. INDISPONIBILI Cascione (3 giorni), Cazzola (20), Pulzetti (15), Tabanelli (20). ALTRI Almeida, Valzania. 10 PEROTTI PANCHINA 23 Lamanna, 39 Sommariva, 5 Izzo, 4 De Maio, 87 Rosi, 92 Mussis, 38 Mandragora, 19 Greco, 24 Falque, 9 Pinilla. ALLENATORE Gasperini. BALL. Marchese-De Maio 0-40%, Matri-Pinilla 0-40%. SQUAL. Roncaglia (1). DIFF. Sturaro. INDISPONIBILI Fetfatzidis (7 giorni), Sturaro (7), Kucka (3). ALTRI Prisco. PANCHINA 1 Pugliesi, 28 Bassi, 19 Barba, 22 Bianchetti, 5 Moro, 8 Signorelli, 13 Laxalt, 95 Rovini, 27 Zielinski, 10 Tavano, 9 Mchedlidze, 99 Aguirre. ALLENATORE Sarri. BALL. Pucciarelli-Tavano 70-30%. SQUAL. nessuno. DIFFIDATI nessuno. INDISPONIBILI Laurini (7 giorni), Guarente (da valutare). ALTRI Biggeri, Perticone, Shekiladze. PALERMO-CESENA Iachini punta su Muñoz Bisoli contro l emergenza ALESSANDRO BURIOLI FABRIZIO VITALE Il Palermo cerca i primi tre punti della stagione anche per consolidare la posizione di Iachini, uscita rafforzata dopo le ultime due settimane con la rimozione di Ceravolo da d.s. e la promozione di Baccin dal settore giovanile. E chiaro che un altra sconfitta nello scontro diretto con il Cesena metterebbe seriamente a rischio il futuro del tecnico. Barreto è ancora out, Belotti recupera, ma partirà dalla panchina perché Iachini torna al con Vazquez e Dybala in attacco. In difesa rientra Munoz e debutta Gonzalez, per il ruolo di centrale di sinistra Andelkovic in vantaggio su Terzi. A centrocampo spazio a Ngoyi al posto di Barreto. Qui Cesena Bisoli cambia volto al Cesena. Una decisione dovuta alle numerose assenze a centrocampo, l ultima quella di Cascione, e non alle prestazioni della squadra, visto che le ultime due sono state più che buone. A Palermo, «debutta» il Questo anche perché Bisoli non vede ancora pronto Carbonero (titolare della Colombia) per il campionato italiano: «E indietro: Carlos deve ancora capire il nostro calcio, che non è il più bello ma è il più difficile. Con i suoi ritmi, al momento, continuerebbe a fare troppa fatica». Non convocato, come prevedibile, Hugo Almeida: «Arriva da un periodo di inattività e per vederlo in condizione servirà ancora un mese». In campo, oggi, una squadra molto simile a quella dell anno scorso in B, con appena 4 volti nuovi: Leali in porta, Perico e Magnusson terzini, l ex Brienza sulla trequarti: «Siamo in emergenza, ma se penso allo spirito e alla voglia di sacrificarsi dei miei, posso stare molto tranquillo». Perché vedere PALERMO-CESENA Fascino alternativo. Partitasalvezza con un tecnico in bilico: possibile si vedano calcio e calci, corsa, palle in tribuna. I 3 punti più pesanti. Barbera, ore 15

16 1 LA GAZZETTA SPORTIVA DOMENICA 19 OTTOBRE 2014 MONDO INGHILTERRA Aguero show: segna 4 gol e il City non molla il Chelsea El Kun sbaglia anche un rigore: Tottenham travolto solo nel finale I Blues battono il Crystal Palace con Oscar e Fabregas: sette su otto MANCHESTER CITY 4 TOTTENHAM 1 PRIMO TEMPO 2-1 MARCATORI Aguero (MC) al 13 e su rigore al 20, Eriksen (T) al 15 p.t.; Aguero (MC) su rigore al 23 e al 30 s.t. MANCHESTER CITY ( ) Hart 7; Sagna, Kompany 5,5, Demichelis 5, Clichy ; Fernando (dal 31 s.t. Yaya Touré s.v.), Lampard (dal 28 p.t. Fernandinho,5); Navas,5, Silva 7 (dal 25 s.t. Jovetic 5,5), Milner,5; Aguero 8,5. PANCHINA Caballero, Boyata, Kolarov, Dzeko. ALLENATORE Pellegrini 7. AMMONITO Navas per gioco scorretto. TOTTENHAM ( ) Lloris,5; Dier 5,5, Kaboul 5, Fazio 5, Rose 5; Capoué 5 (dal 15 s.t. Dembelé 5,5), Mason (dal 25 s.t. Vertonghen ); Lamela 5,5 (dal 15 s.t. Townsend 5), Eriksen 7, Chadli 5,5; Soldado 4,5. PANCHINA Vorm, Kane, Stambouli, Adebayor. ALLENATORE Pochettino 5,5. ESPULSO Fazio al 22 s.t. AMMONITI Dyer e Mason per gioco scorretto. ARBITRO Moss 5,5. NOTE spettatori Tiri in porta Tiri fuori Angoli 3-4. In fuorigioco 3-2. Recuperi: 3 p.t.; 3 s.t. DAL NOSTRO CORRISPONDENTE STEFANO BOLDRINI LONDRA La bellezza del calcio è la sfida continua alla logica. Il poker firmato da Sergio Aguero al Tottenham non permette solo al Manchester City di tenere il passo di un Chelsea vincitore sul campo del Crystal Palace, ma ribadisce per l ennesima volta che talento e irrazionalità possono sconfessare le statistiche. Ieri il Daily Telegraph ha pubblicato un report di due pagine dedicato alle distanze percorse e ai minuti giocati dai calciatori stranieri della Premier con le loro nazionali. Aguero ha digerito km ed è restato in campo 0. Dopo uno stress di questa portata, l argentino doveva essere a pezzi, ma ha smentito tutti firmando il poker, sbagliando persino uno dei tre rigori concessi ai campioni d Inghilterra e diventando il re dei marcatori del City in Premier. Ha sorpassato il connazionale e juventino Carlitos Tevez. Il Kun è a quota 1 in 95 gare. Una media stratosferica. Oscar Ma anche il Chelsea di Mourinho, che ha consegnato ben 1 giocatori alle nazionali ed è stato ripagato con il ritorno di Diego Costa mezzo rotto, ha sfidato i numeri. I Blues hanno fornito il plotone più consistente di calciatori e il viavai per il mondo è stato lungo ben km, ma alla fine della giostra il 2-1 sul Palace ha avuto un protagonista eccellente - gol e assist - nel brasiliano Oscar, costretto a fare i conti persino con l inquinamento di Pechino. Da sinistra Sergio Aguero, 2 anni, attaccante argentino del Manchester City e Oscar, 23 anni, trequartista brasiliano del Chelsea AFP/EPA Show Il bello del calcio è anche godersi match come Manchester City-Tottenham: 5 gol, 4 rigori di cui due parati, un palo, un espulso, 39 tiri in totale. Il 4-1 è bugiardo: nel primo tempo il Tottenham ha creato diversi problemi al City. Gli Spurs hanno avuto una doppia occasione per passare con Mason ed Eriksen, ma Hart è stato bravissimo. Da copione, è passato il City con Aguero: finta sull avversario e destro perfetto. Il pallone passa tra le gambe di Lampard che è l ultimo uomo di fronte a Lloris: sembra una replica della rete di Bonucci alla Roma. Eriksen ha subito riportato in partita gli Spurs, ma al 20 Moss ha concesso al City un rigore definito «ridicolo» da Pochettino: il contatto Lamela-Lampard è stato ai limiti dell inesistente. Aguero ha spiazzato Lloris: 2-1. L infortunio di Lampard, uscito in barella con la coscia sinistra dolorante, ha costretto Pellegrini ad inserire Fernandinho. Aguero è tornato sul dischetto al 32 - Silva sgambettato da Kaboul, rigore solare -, ma il Kun ha cambiato l angolo e ha sbagliato: Lloris si è salvato con il piede. Il Tottenham ha avuto l occasione di tornare in quota quando Moss ha concesso il terzo rigore della giornata, per un contatto Demichelis- Soldado. Lo stesso Soldado, di solito spietato dal dischetto, è stato ammutolito da Hart, bravissimo a deviare in angolo. Il quarto penalty è stato figlio di una strattonata di Fazio su Aguero. Il difensore, all esordio, è stato espulso. Il Kun, con un esecuzione fotocopia del primo rigore, ha fulminato Lloris. Il poker è stato servito dalla CRYSTAL PALACE 1 CHELSEA 2 PRIMO TEMPO 0-1 MARCATORI Oscar (Ch) al p.t.; Fabregas (Ch) al s.t., F. Campbell (Cp) al 45 s.t. CRYSTAL PALACE (4-5-1) Speroni ; Kelly, Hangeland, Delaney 5, Ward 5,5; Puncheon 5 (dal 24 s.t. Zaha,5), Jedinak, Ledley 5 (dal 13 s.t. Mariappa ), McArthur (dal 24 s.t. Guedioura ), Bolasie ; F. Campbell. PANCHINA Hennessey, Gayle, Doyle, Chamakh. ALLENATORE Warnock. ESPULSI Delanay al 43 p.t. per doppia ammonizione. AMMONITI F. Campbell per comportamento non regolamentare. CHELSEA ( ) Courtois 7; Ivanovic,5, Cahill 5,5, Terry, Azpilicueta 5; Fabregas 7,5, Matic,5; Willian (dal 41 p.t. Filipe Luis,5), Oscar 7, Hazard 5,5 (dal 41 s.t. Salah s.v.); Remy 5,5 (dal 45 s.t. Drogba s.v.). PANCHINA Cech, Zouma, Mikel, Solanke. ALLENATORE Mourinho 7. ESPULSI Azpilicueta al 40 p.t. per gioco scorretto. AMMONITI Fabregas per comportamento non regolamentare. ARBITRO Pawson 5,5. NOTE spettatori Tiri in porta 4-5. Tiri fuori 3-8. In fuorigioco 2-0. Angoli 3-2. Recuperi p.t. 2 ; s.t. 3. punta argentina con un sinistro da applausi. Aguero è uscito dal campo con il pallone sottobraccio: è il souvenir che conserverà tra i ricordi più cari. L omaggio di Pellegrini: «Aguero è tra i primi quattro giocatori al mondo». Chelsea ok Altra musica in Crystal Palace-Chelsea. Sul campo dove lo scorso anno i Blues compromisero la cavalcata verso il titolo, è maturata la settima vittoria in otto gare. «Se non fossimo in Inghilterra, direi che abbiamo già prenotato il titolo, ma qui la concorrenza è elevata», le parole di Mourinho. Oscar, su punizione, ha aperto le danze. L espulsione di Azpilicueta al 40 per un entrataccia - piede a martello - su Jedinak ha rischiato di rovinare il pomeriggio del Chelsea, ma al 43 è arrivato il secondo giallo per Delaney. In apertura di ripresa il gioiello di Fabregas ha chiuso i conti. Il gol di Campbell è arrivato tardi e Mou ha ritrovato il sorriso dopo l arrabbiatura con la Spagna per la questione-costa. 4 PREMIER 8 TURNO S Ieri Manchester City-Tottenham 4-1; Arsenal- Hull City 2-2; Burnley- West Ham 1-3; Crystal Palace- Chelsea 1-2; Everton- Aston Villa 3-0; Southampton- Sunderland 8-0; Newcastle- Leicester 1-0. Oggi Qpr-Liverpool (ore 14.30); Stoke City- Swansea (17). Domani West Bromwich- Manchester United (21). CLASSIFICA Chelsea 22; Manchester City 17; Southampton 1; West Ham 13; Manchester United*, Arsenal, Swansea* e Tottenham 11; Hull City, Liverpool* e Aston Villa 10; Leicester e Everton 9; West Bromwich*, Stoke City*, Crystal Palace e Sunderland 8; Newcastle 7; Burnley e Qpr* 4. *una partita in meno NO ALLA COPPA D AFRICA Wilfried Bony, 25 anni GETTY Fobia Ebola Lo Swansea bloccherà Bony? DAL NOSTRO CORRISPONDENTE LONDRA Il presidente statunitense Barack Obama invita il mondo a non farsi prendere dal panico sulla questione-ebola, ma in Galles c è chi è pronto a prendere misure drastiche. Lo Swansea potrebbe essere infatti il primo club inglese a vietare ai suoi giocatori di rendersi disponibili con le nazionali africane, impegnate nelle eliminatorie in vista del torneo continentale in programma in Marocco a gennaio. Il nome che potrebbe far scoppiare il caso è quello di Wilfried Bony, il centravanti di una Costa d Avorio che rischia di non partecipare all Africa Nations Cup dopo il 3-4 rimediato in casa con la Repubblica Democratica del Congo. Bony asset Lo Swansea è pronto a sfidare le federazioni internazionali. La Costa d Avorio affronterà lo Zambia in trasferta e la Sierra Leone in casa a novembre. Il club gallese ha preso nota dei temporeggiamenti delle federazioni internazionali Fifa e Confederazione africana in primis e non vuole correre rischi, anche se nelle parole dell allenatore Garry Monk sembrano prevalere più le ragioni economiche che quelle umane: «Lo Swansea ha investito molto denaro per acquistare Bony ed è ragionevole tutelare un nostro asset. I nostri medici parleranno con lui. Io non voglio impedire ai miei giocatori di rappresentare il loro Paese, ma di fronte a certe situazioni bisogna usare la testa e non il cuore». E gli altri club? Il Manchester City ha lasciato libero Yaya Tourè di decidere. Mourinho passa la palla ai medici: «Il Chelsea ha uno staff sanitario di assoluto livello e mi rimetto alle sue decisioni. Mi fido di loro». bold il personaggio MOMENTO MAGICO Pellè non si ferma più: altri due gol E Koeman gli regala la standing ovation Stavolta la vittima è il Sunderland, il povero Mannone battuto 8 volte ha pagato la folle giornata in cui sono incappati i suoi difensori DAL NOSTRO CORRISPONDENTE LONDRA Graziano Pellè, 29 anni, segna il primo dei suoi due gol AP La settimana di Graziano Pellé è finita meglio di come era cominciata: doppietta al Sunderland e centravanti italiano che in due mesi di Premier è già diventato un protagonista assoluto del campionato più seguito al mondo. I gol dell attaccante italiano, ora a quota in campionato, hanno raggiunto i Paesi più lontani: se li stanno godendo in Thailandia, Singapore, Cina, Sudafrica, Malesia e Vietnam, nazioni dove la Premier spopola da sempre. Nell 8-0 al Sunderland, c è il rovescio della medaglia: tra i pali dei Black Cats, l italiano Vito Mannone, finora uno dei migliori portieri in assoluto del torneo inglese. Mannone ha pagato la giornata folle del resto della squadra, a cominciare dal compagno Vergini che, con un autorete surreale, ha spalancato al Southampton la strada verso il successo. I Saints hanno consolidato il terzo posto. I gol Pellé ha segnato al 18 e al 9. Due gol di piede, il primo su assist di Steven Davis, il secondo su servizio di Tadic, altro giocatore atterrato in estate nel pianeta Southampton e proveniente, come Graziano, dal campionato olandese. Ronald Koeman ha voluto omaggiare Pellé regalandogli la standing ovation: quando al 79 lo ha sostituito, tutto lo stadio St.Mary era in piedi ad applaudire il bomber venuto dal Sud. Una settimana come questa entra di diritto nella storia di un ragazzo approdato in Nazionale a 29 anni dopo aver cercato - e trovato - fortuna nel Nord. L Olanda ha cambiato la vita di Pellé, ma ora il centravanti pugliese sta dimostrando di meritarsi questi giorni di gloria. L esordio con gol, lunedì a Malta, è stato un tuffo al cuore. In questi casi, è umano rilassarsi, ma Pellé ha mantenuto la promessa fatta venerdì, quando ha ricevuto il premio di miglior giocatore della Premier di settembre: «Nel calcio mai adagiarsi. Bisogna guardare avanti e voltare pagina». La doppietta al Sunderland, per la stessa ragione, è già consegnata agli archivi. bold.

17 DOMENICA 19 OTTOBRE 2014 LA GAZZETTA SPORTIVA 17 MONDO SPAGNA Real insaziabile Super Ronaldo e numeri da urlo Il Levante seppellito da 5 gol (sono 200 nell era Ancelotti), di cui 2 di CR7 arrivato a 15 in Liga LEVANTE 0 REAL MADRID 5 PRIMO TEMPO 0-2 MARCATORE Ronaldo su rigore al 13, Hernandez al 38 p.t.; Ronaldo al 1, James Rodriguez al 21, Isco al 37 s.t. LEVANTE ( ) Mariño,5; Pedro López 5, Héctor Rodas 4, Juanfran 4, Iván 4,5; Diop 5,5, Camarasa 5; Rubén 5 (dal 30 s.t. Xumetra 5), Morales 5, Gavilán 4,5 (dal 1 s.t. Victor Perez 5); Casadesús 5 (dal 22 s.t. Barral 5). PANCHINA Jesus, El Adoua, Ivanschitz, Sissoko. ALLENATORE Mendilibar 4. ESPULSI nessuno. AMMONITI Juanfran, Camarasa e Gavilán per gioco scorretto. Pedro Lopez per proteste. REAL MADRID (4-4-2) Casillas s.v.; Carvajal,5, Pepe,5, Nacho, Marcelo 7 (dal 28 s.t. Arbeloa ); James Rodriguez 8, Modric 7 (dal 34 s.t. Medran ), Kroos 7,5 (dal 23 s.t. Illarramendi ), Isco 8; Hernandez 7, Ronaldo 8. PANCHINA Navas, Khedira, Llorente, Bale. ALLENATORE Ancelotti 8. ESPULSI nessuno. AMMONITI nessuno. ARBITRO Iglesias Villanueva. NOTE spettatori circa. Tiri in porta 1-11, tiri fuori 2-3, angoli -3, fuorigioco 0-2.Recuperi 0 p.t. e 2 s.t. Cristiano Ronaldo, 29 anni, sesta stagione al Real Madrid AP DAL NOSTRO CORRISPONDENTE FILIPPO MARIA MADRID Qualche giorno fa Florentino Perez è andato a pranzo con Ancelotti e si è premurato che la cosa si venisse a sapere. Il presidente della Casa Blanca è salito sul carro ancelottiano, si è reso conto che più di qualcosa doveva all allenatore che gli ha portato la benedetta «Décima», non ha battuto ciglio di fronte allo smantellamento del suo centrocampo e anzi ha abbracciato e difeso le scelte del club. Che ha costruito una macchina da guerra che, in attesa di misurarsi con una settimana-verità (mercoledì il Liverpool ad Anfield, sabato il Barça al Bernabeu), sta demolendo gli avversari che incontra. L ultima prova ieri a Valencia dove il modesto Levante è stato seppellito da una manita: 5-0. Tra detrattori ed euforici I detrattori dicono che il nuovo Madrid di Ancelotti sinora ha incontrato una sola squadra seria, l Atletico, e in 3 partite non lo ha mai battuto, perdendo due volte. Gli euforici sbattono sul tavolo numeri brillantissimi: il Real nelle prime 8 giornate ha fatto 30 gol, cosa che in Liga non si vedeva dal Quella di ieri è la settima vittoria consecutiva, le ultime 3 senza incassare gol. E con le 5 di ieri il Madrid di Ancelotti è arrivato a 200 reti in 73 partite. Ben 12 della BBC: 27 di Bale, 29 di Benzema, 70 dell insaziabile Cristiano Ronaldo. Super Ronaldo Che ieri ha fatto una doppietta: un rigore e un gol meraviglioso in slalom. «Con Ronaldo parti sempre 1-0», ha detto Carlo in settimana. Effettivamente il portoghese va a segno da 9 partite di fila, 17 gol in totale. Le reti stagionali sono 19, quelle in Liga 15, un record: mai nessuno era arrivato a tanto nelle prime 8 giornate (e CR ne ha anche saltata una). «È impossibile far di più di ciò che sta facendo Cristiano», il commento di Ancelotti ieri. Ronaldo ha segnato il primo (rigore dopo atterramento del Chicharito) e il terzo gol. Il secondo lo ha fatto lo stesso messicano (titolare per la febbre di Benzema), il quarto James Rodriguez, il quinto Isco. Questi ultimi sono stati schierati sulle fasce (destra e sinistra rispettivamente) nel disegnato da Carlo e hanno fatto una partita perfetta. Ok, il Levante in casa non ha ancora fatto un gol in 4 partite però il Madrid è parso serio, cinico, brillante. La prossima settimana ne sapremo di più, intanto Florentino gongola, e non solo perché il comune di Madrid gli ha assegnato l appalto della raccolta della spazzatura. 4LIGA 8 TURNO S Ieri Levante-Real Madrid 0-5; Athletic Bilbao- Celta Vigo 1-1; Barcellona- Eibar 3-0; Cordoba- Malaga (nella notte). Oggi Atletico Madrid- Espanyol (ore 12); Deportivo La Coruña-Valencia (17); Elche-Siviglia (19); Villarreal- Almeria (21). Domani Real Sociedad- Getafe (20.45). CLASSIFICA Barcellona* 22; Real Madrid* 18; Valencia 17; Siviglia 1; Atletico Madrid 14; Celta Vigo* 13; Villarreal e Rayo Vallecano 11; Espanyol, Eibar*, Almeria e Malaga 9; Granada 8; Getafe 7; Real Sociedad, Athletic Bilbao*, Elche e Levante* 5; Cordoba e Deportivo 4. *una partita in più LA CAPOLISTA BATTUTO L EIBAR Xavi-Neymar-Leo Il Barcellona tiene Carletto a meno 4 DAL NOSTRO CORRISPONDENTE MADRID Il Barcellona risponde ai 5 gol del Madrid facendone 3 all Eibar e mantiene i 4 punti di vantaggio sul Real: appuntamento sabato nel Clasico tra il Madrid dei 30 gol fatti e il Barça che deve ancora incassarne uno. Sfida impari Nel pomeriggio l assemblea dei soci blaugrana ha approvato un budget da milioni, quello dell Eibar è di 18 milioni. La squadra basca dopo 75 anni debuttava al Camp Nou e il suo presidente ha ammesso di averne approfittato per visitare il museo come un turista qualsiasi. L Eibar è partito con 11 spagnoli (Piovaccari è apparso nella ripresa e ha fatto bene), ha resistito un ora grazie a Irureta e ha sprecato due volte il vantaggio, una con Capa clamorosa: Bravo dribblato, porta vuota, palla fuori. Super Messi Ci ha pensato Xavi a fare da apriscatole ma grandi meriti sono dell ispirato Messi, che ha chiuso il triangolo con un filtrante perfetto. Poi l uno-due blaugrana: Neymar (8 reti in Liga) al volo su cross di Dani Alves e 2 dopo Messi dopo un triangolo con Neymar. Il Barça in Liga al Camp Nou segna da 5 partite, Leo arriva a 250 gol in Liga, uno in meno del pichichi storico Zarra.Appuntamento al Bernabeu. f. m. r. BARCELLONA-EIBAR 3-0 MARCATORI Xavi al 15, Neymar al 27, Messi al 29 s.t. BARCELLONA (4-3-3) Bravo,5; Alves,5, Piqué, Mathieu,5, Alba,5; Xavi 7, Mascherano 7, Roberto 5,5 (dal 10 s.t. Iniesta,5); Pedro (dal 2 s.t. Sandro,5), Messi 7,5, Neymar 7 (dal 32 s.t. Munir ). ALL. Luis Enrique 7. EIBAR (4-4-2) Irureta 7,5; Boveda 5, Albentosa 5, Ekiza 5, Abraham 5; Capa 4 (dal 30 s.t. Boateng 5), Errasti, Dani García, Lillo 5,5; Berjón 5 (dal 32 s.t. Nieto 5,5), Lara 5,5 (dal 12 s.t. Piovaccari ). ALL. Garitano. ARBITRO J.A. Teixeira Vitienes. NOTE spettatori. Ammoniti Neymar (B), Lillo (E), Javi Lara (E), Iniesta (B). TURCHIA Sneijder ne fa due Il Gala di Prandelli trionfa nel derby Fenerbahçe steso dall olandese nel finale: il tecnico per una notte è in testa alla classifica SELCUK MANAV ISTANBUL Ora Cesare Prandelli può respirare: ha vinto il derby più importante della stagione, contro gli acerrimi rivali del Fenerbahce. E dopo questo 2-1, il tecnico può considerarsi quasi intoccabile. Una vittoria casalinga fondamentale, per la quale Prandelli deve ringraziare soprattutto Wesley Sneijder. Sotto la pioggia, il primo tempo dei padroni di casa è stato deludente: nessun tiro in porta. Ma nella ripresa, dopo l espulsione di Bruno Alves del Fenerbahce per un fallo da dietro su Dz i (53 ) brutto e stupido, la partita è cambiata: gli ospiti, per difendere lo 0-0, hanno sostituito l attaccante Emenike col difensore Hasan Ali, Prandelli invece ha messo Umut al posto di Dz i. Malgrado la superiorità numerica del Gala, la partita sembrava equilibrata. Wesley Sneijder, 30 anni EPA Due perle di Sneijder Ma il Fenerbahce, campione in carica, ha visto di nuovo avverarsi l incubo dell anno scorso, quando perse con un gol di Sneijder. E infatti l olandese si è ripetuto anche stavolta, addirittura con una doppietta, con due tiri fenomenali da 25 metri, all 88 e al 91. Inutile il gol al 95 di Alper. Sneijder risolve sempre le partite importanti: l anno scorso ha dato una mano a Mancini (un suo gol ha eliminato la Juve dalla Champions), stavolta sta dando una mano a Prandelli. Perché, a dire il vero, malgrado giocasse in casa, il Galatasaray non ha mai dominato questo derby. Nelle sue fila però aveva un fuoriclasse che il suo nemico di sempre, il Fenerbahce, non aveva. L ex napoletano Goran Pandev è rimasto tutta la partita in panchina. Ora, almeno per un giorno, il Galatasaray di Prandelli è la capolista del campionato turco con 13 punti in gare. Taccuino CINA Lippi, il terzo titolo è ormai a un passo E quasi fatta. Marcello Lippi sta per festeggiare il terzo titolo di fila col Guangzhou Evergrande. La squadra del tecnico viareggino - al quarto trionfo della propria storia - ha vinto in rimonta per 2-1 in casa del Guizhou Rehe (a Chen Jie risponde Zhang Linpeng, poi decide la rete di Elkeson a dieci minuti dalla fine) e si è portato provvisoriamente a +9 sul Beijing Guoan, secondo, che oggi gioca sul campo dell Hangzhou. Alla fine del campionato mancano due giornate. Le due squadre, tra l altro, si affronteranno nella prossima giornata: all andata 1-1. FRANCIA Marsiglia, col Tolosa prove di fuga in vetta Oggi la capolista Marsiglia tenterà di consolidare il proprio primato in casa contro il Tolosa. Ieri Lilla-Guingamp 1-2; Metz-Rennes 0-0; Monaco-Evian 2-0; Lorient- St.Etienne 0-1; Nantes-Reims 1-1; Nizza-Bastia 0-1. Oggi Marsiglia-Tolosa (ore 14); Bordeaux-Caen (17); Lione-Montpellier (21). La classifica: Marsiglia* 22; Psg 18; Saint Etienne e Bordeaux* 17; Nantes 1; Metz e Lilla 15; Lione*, Montpellier*, Tolosa*, Monaco e Nizza 14; Rennes 12; Reims 11; Lorient, Evian e Bastia 10; Guingamp 9; Caen* e Lens 8. (*una partita in meno). EURORIVALI Colpo del St. Etienne Young Boys k.o. Così le eurorivali delle nostre in Europa League. Ieri il Saint-Etiennee (Inter) ha battuto 1-0 in trasferta il Lorient, mentre lo Young Boys (Napoli) ha perso in casa con il Basilea. Oggi scendono in campo l Helsinki (Torino) e il Paok (Fiorentina).

18 18 LA GAZZETTA SPORTIVA DOMENICA 19 OTTOBRE 2014

19 DOMENICA 19 OTTOBRE 2014 LA GAZZETTA SPORTIVA 19 l Avventuroso di REINHOLD MESSNER NEPAL: TORMENTE, VALANGHE, 40 MORTI NON SONO PERÒ TRAGEDIE ALPINISTICHE lmeno una quarantina di A morti e ancora molti dispersi nelle zone dell Annapurna e del Dhaulagiri flagellate da tempeste di neve e da valanghe: quella dei giorni scorsi in Nepal è una grande tragedia di montagna. Ma non si tratta di una tragedia alpinistica, come quella dei 1 sherpa morti sull Ice Fall dell Everest in primavera. A parte due scalatori slovacchi e tre loro sherpa, vittime di una valanga al campo base del Dhaulagiri, e pochi altri, comunque sopravvissuti perché attrezzati adeguatamente, la maggioranza delle vittime e delle persone coinvolte erano semplici camminatori e i nepalesi che li accompagnavano e li assistevano in uno dei trekking più belli, il giro dell Annapurna. Impegnativo, perché si superano abbondantemente i 5000 metri al passo Thorang (541 m), ma normalmente non presenta problemi: ovunque ci si trovi, al massimo in due ore si può raggiungere un lodge o un posto dove avere riparo e assistenza. Però 30 ore di nevicate hanno cambiato improvvisamente la situazione, nonostante questo sia il periodo normalmente più sicuro, con tempo stabile dopo il monsone. In montagna, però, ci possono sempre essere le eccezioni. In Nepal anche 20 anni fa ci fu una forte tempesta che provocò una trentina di morti. Sotto una nevicata prolungata, chi non è alpinista esperto o non è accompagnato da uno sherpa davvero in gamba finisce in grandissima difficoltà, perché il sentiero diventa presto invisibile e nel cosiddetto «whiteout» è quasi impossibile orientarsi. E poiché si fa subito alto il pericolo di valanghe, bisogna stare lontani da pareti e pendii scoscesi, ma per farlo bisogna conoscere bene i luoghi. l Analisi GARCIA, UNA MOSSA GENIALE LA JUVE DEVE RITROVARE LA FAME di LUCA CALAMAI tavolta ha vinto Garcia. Il tecnico francese ha S segnato il gol decisivo prima che la sua squadra scendesse in campo. La frase pronunciata alla vigilia, «Siamo i più forti, lo scudetto a noi», è stata una mossa geniale. Come una delle magie che capitan Totti inventa in campo abitualmente. Con la sua provocazione il condottiero giallorosso ha riportato il pianeta Roma sulla rotta giusta, spingendo in un angolo della memoria «aiuti e aiutini», errori arbitrali, il timore di avere contro un avversario più potente dal punto di vista politico. Ha ricordato ai suoi allievi quello che potevano aver dimenticato e cioè che Totti è un campione senza età, che non esiste in Europa un centrocampo più forte di quello composto da Pjanic, De Rossi e Nainggolan (e mancano Strootman e Keita) e che c è grande ricchezza nella rosa. I due uomini decisivi nell anticipo contro il Chievo, poco più di una passeggiata, sono stati Destro e Ljajic. Due gioielli che non fanno parte dell undici base di Garcia. Prepariamoci a una sfida totale tra le due corazzate del calcio italiano. Il rigore di Totti al Chievo per il 3-0 della Roma all Estero CRISTIANO E AGUERO MOSTRUOSI PELLE FA COSE NORMALI: I GOL di MIMMO CUGINI l ritorno dei campionati dopo la sosta per le I partite di qualificazione a Euro 201, ci ha restituito tre attaccanti tirati a lucido come se le fatiche con le nazionali e i viaggi aerei fossero una passeggiata al parco. Cristiano Ronaldo, già decisivo nella vittoria del suo Portogallo in Danimarca, ha partecipato alla scorpacciata del Real Madrid sul campo del Levante come un bambino che ha saltato il pranzo e a merenda si trova sul tavolo della cucina un barattolo di Nutella. Famelico. I suoi numeri in questa stagione sono ai confini della realtà: in Liga 15 gol in 7 partite, una rete ogni 42 minuti giocati. Ha sempre voglia di buttarla dentro, non c è una partita in cui non ci provi in tutti i modi e la rincorsa del Real alla capolista Barcellona e alle sorprese Valencia e Siviglia passa tutta da lui. Il Barcellona invece, aspettando Luis Suarez che tornerà per il Clasico di sabato prossimo, divide equamente il suo bottino tra le due star Messi e Neymar (7 gol a testa), ma soprattutto continua a non subire gol (solo a Parigi in Champions la sua rete è stata violata). Sergio Aguero viaggia qualche giro sotto CR7. L attaccante del Manchester City era un po in ritardo rispetto alla sua media realizzativa e in nazionale sente vicino il ritorno di Carlos Tevez, un Un duello che si giocherà per mesi, sette giorni su sette. Psicologia e gol andranno a braccetto. E saranno entrambi importanti. Dopo tre anni di dominio incontrastato, la Juve ha trovato un rivale vero. Pirlo e compagni dovranno abituarsi velocemente a questo nuovo status. Il pareggio di Sassuolo è un campanello d allarme da non sottovalutare anche se Pirlo e compagni restano in testa alla classifica. Nel momento decisivo della gara ai bianconeri è mancata la «fame» di un tempo. Quella ferocia agonistica che ha caratterizzato il ciclo della Juve di Conte. Per vincere il quarto scudetto contro una Roma così forte servirà tutta quella fame e magari anche un attaccante vero da affiancare a Tevez. Forse, a livello inconscio, può darsi che il pianeta Juve sia distratto, più che in passato, dalla voglia di andare avanti in Champions. Il grande obiettivo di un gruppo di giocatori arrivati a un passaggio delicato della carriera. Se è così lo capiremo presto. Il prossimo impegno contro i greci dell Olympiakos è già un passaggio chiave. Servirà la vecchia Juve. Comunque, pesando il valore delle squadre allenate da Garcia e Allegri c è la sensazione che finalmente il nostro calcio posso guardare oltre l orticello di casa. La Roma che affronterà il Bayern è una rivale più che credibile. Le grandi del calcio europeo non sono più di un altro pianeta. Magari servirebbe anche un campionato di un livello migliore. Come ha spiegato a suo tempo Fabio Capello. In questo senso meritano di essere seguiti oggi con curiosità incroci speciali per l altro torneo, quello che ha come obiettivo il terzo posto. È troppo presto per parlare di sfide decisive ma alcune piazze sono già in ebollizione. Inter, Napoli, Milan, Fiorentina e Lazio hanno tutte la necessità di conquistare il preliminare di Champions. I soldi che garantisce l Uefa sono lo scudetto di consolazione e una strada obbligata per avere qualche soldo da spendere. Lo hanno detto in ordine sparso Galliani, Thohir, Della Valle, De Laurentiis e l onnipresente Lotito. Ecco perché nessun allenatore di queste cinque squadre può vivere sereno. Ed ecco perché oggi i tecnici perdenti finiranno sotto processo. concorrente in più (e già ci sono Messi e Higuain) per una maglia da titolare nella Seleçion. E allora ieri nella sfida con il Tottenham ha segnato 4 gol (e ha pure sbagliato un rigore), tenendo così la squadra di Pellegrini nella scia del Chelsea di Mourinho che invece al suo bomber (Diego Costa) ha rinunciato in vista della partita di Champions di martedì a Stamford Bridge con il Maribor. I punti di distanza tra Chelsea e City sono 5, ma parliamo di club che hanno investito centinaia di milioni di euro e hanno una qualità di giocatori incredibile, mentre solo un passo più sotto c è la vera rivelazione della Premier, il Southampton. E qua arriviamo al terzo attaccante in vetrina, il nostro Graziano Pellè. Difficile dire se sia più sorprendente il terzo posto del Southampton di Ronald Koeman (davanti allo United che ha speso 200 milioni di euro sul mercato) o il rendimento del ragazzo di San Cesario. Segnando due degli otto gol che il Sounthampton ha rifilato al Sunderland, Pellè è arrivato a quota. In Premier segna un gol ogni 118 minuti, in Nazionale ne ha impiegati 23 per la prima rete in azzurro. Non siamo così pazzi da paragonarlo a Cristiano e Aguero, quelli hanno colpi (e ingaggi) da top player. Ma dopo il brillante inizio in Premier e la convocazione in azzurro Pellè ha proseguito il suo cammino. Ripetersi è sempre difficile, lui continua a fare quello che gli chiedono, cose normali: i gol. lapuntura di ROBERTO PELUCCHI f Chiellini voleva fare il chirurgo. Poi si è accorto che maneggiava meglio il trinciapollo del bisturi. lavignetta DI STEFANO FROSINI TwitTwit IL CINGUETTIO DEL GIORNO GIGI DATOME Giocatore basket Detroit Pistons Auguro il meglio nella vita e nel basket al mio ex compagno di (Will Bynum). Buona fortuna ANA IVANOVIC Tennista Capelli e trucco per Ana Ivanovic. #WTAFinals FILIPPO MAGNINI Nuotatore azzurro Impazziti per il RAFA NADAL Tennista spagnolo Grande #CarlosSainzJr campeón de la #WorldSeries! Muchas felicidades! Nadal Non solo calcio A CURA DI FAUSTO NARDUCCI Fax: gol@rcs.it Russi sessisti seriali Ma pure chi punisce fa una brutta figura Il n 1 della federtennis sfotte le Williams: «due fratelli». E scatta l altolà bacchettone Serena e Venus Williams, le sorelle statunitensi dominatrici nel tennis AFP roprio venerdì sera la trasmissione cult di Italia 1 P «Le Iene» ha rimandato in onda il servizio sull incursione pro-gay di Vladimir Luxuria a Sochi durante l Olimpiade che aveva rivelato un volta di più al mondo il fenomeno: l omofobia dei russi e del suo presidente Putin. Che poi proprio il vessillo della propaganda omosessuale in Italia abbia indirettamente dimostrato (si vedono locali per gay e una totale libertà di espressione per le sue esternazioni discutibili e provocatorie) non cambia il senso del discorso che poi sarebbe stato teorizzato dalla regina dell asta Yelena Isinbayeva. «Qui piacciono le donne donne, quelle che si esprimono secondo natura» fu il senso della difesa d ufficio della fan di Putin, accompagnata dal controverso bacio lesbico delle staffettiste del miglio sul podio. È in questo senso che acquista una luce particolare l uscita apparentemente sarcastica che è costata al presidente della federazione russa Shanil Tarpischev la sospensione di un anno e euro di multa da parte della Wta. Che cosa ha detto di così grave il dirigente russo, che come membro del Cio dal 1994 dovrebbe avere una visione relativamente aperta dello sport? Semplicemente, ha interrotto il «bravo presentatore» di una trasmissione sportiva per fare quel classico umorismo che nasconde il proprio pensiero. «Sorelle Williams? Vorrai dire fratelli Williams». Ora, che le sorellone Serena (attuale numero uno reduce dalla conquista del sesto Us Open e del 18 Grande Slam) e Venus (vincitrici di 7 Slam, in ripresa dopo i problemi alla schiena) siano additate come due walkirie in possesso di un gioco «maschile» che esalta più la muscolarità che la femminilità è un luogo comune abbastanza diffuso. Ma è proprio il senso dell umorismo da caserma che poco si addice a un presidente federale a impressionare di più. Soprattutto quando, dopo aver ricevuto e maldigerito la sanzione, il signor Tarpischev ha inviato una lettera (magari per uno come lui le sono troppo moderne e sbarazzine) alla direttrice esecutiva della Wta Stacey Allaster non per scusarsi ma per chiarire che si trattava di una «battuta». Probabilmente gli equivalenti russi dello Zelig e del Bagaglino non lo inviteranno mai in tv come cabarettista, ma Tarpischev ha confermato qual è la visione che lui e i suoi colleghi ai vertici dirigenziali russi hanno delle sportive «politically correct»: tante Isinbayeva, leggiadre e aggraziate. Va da sé che il «bacchettonismo» della Wta, che ha visto nell esternazione di Tarpishev gli estremi della «discriminazione di genere», non si è dimostrato inferiore a quello del punito: infliggere il massimo della pena possibile per una dichiarazione televisiva fa un po sorridere davanti alle magagne che affliggono sempre più il mondo del tennis, fra scommesse e combine. Per questo non può sorprendere la reazione del ministro dello sport russo Vitaly Mutko che ha giudicato eccessiva la reazione della Wta nei confronti di un «autorità del mondo del tennis». Insomma, una sfida fra «bacchettoni» senza vincitori né vinti: il vero sconfitto è il buon senso.

20 20 LA GAZZETTA SPORTIVA DOMENICA 19 OTTOBRE 2014 SERIE B 9 a GIORNATA IlCommento DI NICOLA BINDA NickBinda Impariamo come funziona il business «Resterò a Bologna fino alla morte». Joe Tacopina non sa più cosa dire e cosa fare per farsi voler bene in città e non è il caso di esagerare. Il 3-0 sul Varese ha dimostrato che il vento è cambiato anche nella squadra, che ha rotto gli indugi toccando la vetta per oltre un ora, fino alla prima rete del Frosinone. Che oggi guarda tutti dall alto e insegna che con i progetti seri si va lontano. E questa la notizia in una giornata con un solo pareggio e 7 vittorie interne, soltanto (per ora e per fortuna) 2 espulsioni, con un Livorno zemaniano (il Pescara del boemo è stata l ultima squadra a segnare in B 10 gol in due gare) con la seconda doppietta di fila di due attaccanti (Cutolo e Vantaggiato) e di contro con un Catania in caduta libera (meglio lasciar perdere ora i discorsi promozione...) con l emblematico Rosina che sbaglia un rigore dopo 5 centri consecutivi. Ma gli occhi erano tutti a Bologna per il debutto della nuova proprietà. Che adesso ci dovrà far capire: loro, come i Pallotta e i Thohir, non sono certo venuti qui per passione. Loro, come tanti presidenti italiani, puntano al business. Benissimo. Ma adesso ci devono far vedere come si fa. Con lo stadio e il centro sportivo? O con quali altre idee? Tacopina non vuole di sicuro buttare via i soldi dei suoi investitori, ma siamo curiosi di capire come li vorrà far fruttare. Non c è solo un Bologna da rialzare: tutto il calcio italiano ha bisogno di imparare. LA SQUADRA DEL MOMENTO DOPPIETTE DI CUTOLO E VANTAGGIATO, TERZA VITTORIA DI FILA PER GAUTIERI Livorno macchina da gol La Ternana spazzata via TERNANA 0 LIVORNO 4 PRIMO TEMPO 0-2 MARCATORI Cutolo al 18 e al 24 p.t.; Vantaggiato al 1 e al 41 s.t. TERNANA ( ) Brignoli 5; Fazio 4,5, Meccariello, Ferronetti 4,5 (dal 1 s.t. Bastrini 5,5), Vitale 5; Gavazzi 5,5, Viola 5 (dal 31 s.t. Valjent s.v.), Crecco 4,5; Eramo 5 (dal 12 s.t. Diop 5); Avenatti, Ceravolo 5. PANCHINA Sala, Popescu, Palumbo, Falletti, Bojinov, Russini. ALLENATORE Tesser 5. LIVORNO (4-3-3) Mazzoni ; Ceccherini, Bernardini (dal 22 s.t. Jelenic ), Emerson, Gemiti ; Moscati 7,5 (dal 31 s.t. Maicon s.v.), Biagianti 7, Djokovic ; Siligardi 7, Vantaggiato 7,5, Cutolo 8 (dal 25 s.t. Belingheri ). PANCHI- NA Coser, Lambrughi, Luci, Surraco, Jefferson, Galabinov. ALLENATORE Gautieri 7. ARBITRO Sacchi di Macerata. GUARDALINEE Valeriani Bellutti. ESPULSI nessuno. AMMONITI Moscati (L) e Siligardi (L) per comportamento non regolamentare; Vantaggiato (L) per gioco scorretto. NOTE paganti 3.075, incasso di euro; abbonati 1.95, quota di euro. Tiri in porta 3-7 (con una traversa). Tiri fuori 5-4. In fuorigioco 1-1. Angoli 5-5. Recuperi: p.t. 1, s.t. 4. I tifosi regalano a Joe Tacopina una bandiera degli Stati Uniti LAPRESSE Bologna, che spettacolo per la prima di Tacopina Il Varese sta a guardare Abero, Acquafresca e Cacia in gol davanti a 20 mila tifosi in festa Il nuovo presidente: «Resterò in questa società fino alla morte» ANDREA TOSI BOLOGNA Ventimila tifosi, chiamati allo stadio dall hashtag societario #tuttialdallara, inneggiano al nuovo corso americano mentre il Bologna liquida il Varese con la vittoria più larga di questo inizio di campionato firmando il quinto risultato utile di fila che lo spinge al secondo posto in classifica. L effetto Tacopina è devastante, la sua carica risveglia la vena di cannoniere di Acquafresca (migliore MASSIMO LAURETI TERNI Nella lotta per la promozione irrompe senza mezze misure il Livorno, che ha travolto la Ternana con una doppietta per tempo. Di Cutolo la prima, di Vantaggiato l altra. Un successo strameritato sul campo di una squadra, la Ternana, che di gol ne aveva subiti pochissimi. Ma le bordate dei cannonieri toscani l hanno colpita e affondata senza rimedio. Per il Livorno è la terza vittoria consecutiva (10 gol nelle ultime 2 gare), la seconda in trasferta. h 7,5 Acquafresca il migliore BOLOGNA Cavalca l onda Usa con l assist del vantaggio e il gol del raddoppio La Ternana con i caschetti per solidarietà con gli operai dell Ast LAPRESSE Per la Ternana - entrata in campo con i caschetti per solidarizzare con i 550 operai dell acciaieria Ast che rischiano il licenziamento - una batosta inattesa, almeno nei contorni numerici. Il Livorno si è dimostrato troppo forte: alla prima occasione (10 ) ha timbrato la traversa con una punizione di h 8 Cutolo il migliore LIVORNO Crea apprensione ai difensori ternani e segna. Seconda doppietta di fila BOLOGNA 3 VARESE 0 PRIMO TEMPO 1-0 MARCATORI Abero al 15 p.t.; Acquafresca al 25, Cacia al 37 s.t. BOLOGNA ( ) Coppola ; Ceccarelli, Oikonomou, Maietta,5, Abero,5; Zuculini (dal 15 s.t. Bessa ), Matuzalem,5, Buchel,5 (dal 30 s.t. Giannone s.v.); Laribi ; Cacia 7, Acquafresca 7,5 (dal 41 s.t. Pasi s.v.). PANCHINA Stojanovic, Garics, Masina, Ferrari, Scalini, Troianiello. ALLENATORE Lopez 7. VARESE (4-4-2) Bastianoni 5,5; Fiamozzi, Rea 5,5, Simic 5, Luoni 5; Falcone 5 (dal 31 s.t. Petkovic s.v.), Corti 5, Capezzi 5 (dal 41 s.t. Blasi s.v.), Scapinello 5,5 (dal 15 s.t. Rivas 5); Neto Pereira 5, Lupoli 5. PANCHINA Perucchini, De Vito, Borghese, Tamas, Barberis, Miracoli. ALLE- NATORE Bettinelli 5. ARBITRO Ghersini di Genova. GUARDALINEE Bolano -Santoro. ESPULSI nessuno. AMMONITI Buchel (B), Oikonomou (B), Zuculini (B), Luoni (V), Capezzi (V) e Ceccarelli (B) per gioco scorretto. NOTE paganti , incasso di euro; abbonati 8.07, quota di euro. Tiri in porta 5-1. Tiri fuori 4-2. In fuorigioco 1-4. Angoli 2-. Recuperi: p.t. 1, s.t. 5. in campo) e Cacia, che tornano al gol dopo un lungo letargo, e trascina il pubblico ammaliato dal carisma dell avvocato di New York. Bologna è euforica per questo passaggio di proprietà e la squadra viene contagiata sprigionando energia e voglia di vincere. Ne fa le spese il Varese, che in avvio sciupa una clamorosa palla-gol poi viene macinato dai rossoblù, che nella ripresa mettono al sicuro il successo con due gol. La gemma di Cacia, che completa il tris finale con un tiro da 40 metri, è il suggello del trionfo Siligardi e il gol è arrivato poco dopo, frutto di una ripartenza folgorante di Moscati che ha macinato campo e dal fondo ha rimesso in area un pallone sul quale il guizzo di Cutolo è stato devastante: testa e gol. Senza storia Era il 18. La Ternana aveva tempo per recuperare, ci ha provato senza lesinare energie. Ma c è stato poco da fare perché mentre i rossoverdi con fatica cercavano di avvicinarsi all area il Livorno con tre passaggi era dall altra parte. Così ancora Moscati al 24 ha rifinito per il solito Cutolo che col destro ha infilato all incrocio dei pali. Partita chiusa anche se Avenatti ha provato a riaprirla, ma il suo sinistro è finito fuori. La Ternana ha trovato qualche spazio in più sugli esterni con Vitale e Gavazzi. Il Livorno ha lasciato campo coprendo bene al centro pur abbassando il suo pressing all interno della propria trequarti. Di contro i toscani, formidabili anche in mezzo al campo soprattutto con Biagianti, hanno trovato praterie per le loro ripartenze. E così anche Vantaggiato è diventato devastante al 1 con un diagonale in corsa e al 45 con un colpo da centro area. Tra i due gol i buoni propositi della Ternana rimasti tali per gli errori di mira degli avanti ma anche per qualche buon intervento di Mazzoni. emiliano. Per la prima volta Lopez è andato in panchina in giacca e cravatta, come direttive societarie. Intensità La cronaca di una partita intensa e fisica nel primo tempo e meno bellicosa nel secondo si riassume in quattro giocate: dopo 3 Scapinello assiste Neto Pereira solo sul dischetto, ma il suo rigore in movimento è un tiretto piatto e centrale. Poco dopo arriva il vantaggio del Bologna con Abero, al primo suo primo centro italiano, che s incunea in area su lancio di Acquafresca e di esterno sinistro infila Bastianoni. Nel secondo tempo Acquafresca si prende la scena spingendo nella porta vuota un rimpallo su angolo di Laribi, la chiusura è di Cacia che sfrutta un rinvio sbilenco del portiere avversario e lo beffa con un pallonetto da centrocampo. Passerella La giornata di Tacopina inizia presto, a mezzogiorno è già allo stadio per controllare che tutto fili liscio. Il nuovo presidente, inneggiato dai tifosi, sfila sotto la curva degli ultrà poi si accomoda in tribuna accanto al sindaco Merola e all assessore allo sport Rizzo Nervo che abbraccia al gol iniziale di Abero. Le telecamere sono tutte su di lui. A ogni gol esulta con misura e la giusta tensione. E alla fine, sudato e sorridente, si concede ai cronisti: «Grande vittoria, la squadra mi è piaciuta tantissimo - attacca l avvocato di New York -. Non mi aspettavo di vincere così largamente, ma ci speravo. I giocatori sono stati bravissimi, Acquafresca merita grandi complimenti, lo stesso vale per Lopez e Fusco che stanno facendo un grande lavoro. Cosa mi è piaciuto di più in questo esordio? Primo: il risultato. Poi il feeling che si è creato tra tifosi, la squadra e la nostra proprietà. Voglio rimanere presidente fino alla morte, perciò per tanto tempo. Adesso, però, lasciatemi volare a casa, vado a festeggiare il compleanno di mia madre che domani compie 90 anni. Tornerò presto». Qui tutti lo aspettano a braccia aperte. CLASSIFICA PARTITE RETI SQUADRE PUNTI G V N P F S FROSINONE LIVORNO BOLOGNA AVELLINO CARPI PERUGIA TRAPANI LANCIANO PRO VERCELLI SPEZIA BARI MODENA TERNANA BRESCIA VICENZA PESCARA CITTADELLA VARESE (-1) LATINA CATANIA CROTONE ENTELLA PROMOSSE PLAYOFF PLAYOUT RETROCESSE IL POSTICIPO DI OGGI INIZIO ALLE ORE 18 Tra Bari e Avellino c è un pubblico da A CIRICI-ZAPPELLA Oltre spettatori sono attesi oggi al San Nicola per la sfida tra un Bari galvanizzato dal successo di Catania e un Avellino che solo vincendo potrà tornare in vetta col Frosinone. Tremila bambini delle scuole elementari e medie inferiori ospiti in tribuna. Rafforzato il servizio d ordine dentro e fuori il San Nicola, per evitare contatti fra le tifoserie come in Coppa Italia. Da Avellino partono tifosi, che nel tragitto potrebbero incrociare quelli della Salernitana diretti a Benevento. Qui Bari Il rientro di Sabelli sulla fascia destra dovrebbe essere l unica novità rispetto a domenica. Resta un dubbio tra Ligi e Camporese. Sulle maglie una coccarda gialla, simbolo di vicinanza ai marò Salvatore Girone e Massimiliano Latorre. Squalificati nessuno. Diffidati Calderoni, Ligi, Sabelli e Sciaudone. Qui Avellino Indisponibile il solo Fabbro (sta proseguendo il ciclo di terapie a Roma), RISULTATI BARI-AVELLINO oggi, ore 18 BOLOGNA-VARESE 3-0 BRESCIA-PRO VERCELLI 2-1 CARPI-LATINA 2-1 CITTADELLA-ENTELLA domani, ore FROSINONE-MODENA 2-0 LANCIANO-PERUGIA 1-1 SPEZIA-CATANIA 3-0 TERNANA-LIVORNO 0-4 TRAPANI-CROTONE 3-1 VICENZA-PESCARA 2-1 PROSSIMO TURNO Venerdì 24 ottobre TERNANA-TRAPANI, ore 19 MODENA-BOLOGNA, ore 21 Sabato 25 ottobre AVELLINO-LANCIANO, ore 15 CATANIA-VICENZA, ore 15 CROTONE-CITTADELLA, ore 15 ENTELLA-FROSINONE, ore 15 LATINA-BRESCIA, ore 15 LIVORNO-SPEZIA, ore 15 PESCARA-CARPI, ore 15 PRO VERCELLI-PERUGIA, ore 15 VARESE-BARI, ore 15 MARCATORI RETI Castaldo (2, Avellino). 5 RETI Rosina (5, Catania); Cutolo (2) e Vantaggiato (Livorno); Maniero (3) e Melchiorri (Pescara); Marchi (2, Pro Vercelli); Catellani (2, Spezia); Mancosu (3, Trapani). 4 RETI Mbakogu (3, Carpi); Coralli e Gerardi (Cittadella); Dionisi (Frosinone); Cerri e Vastola (Lanciano); Sforzini (1, Latina). 3 RETI Caputo e De Luca (Bari); Cacia (1, Bologna); And. Caracciolo (1, Brescia); Calaio (Catania); Sansovini (Entella); D. Ciofani (1, Frosinone); Gatto (2) e Thiam (Lanciano); Granoche (1, Modena); Falcinelli (Perugia); Pasquato (Pescara); Avenatti (Ternana); Lupoli (1) e Neto Pereira (Varese); Ragusa (Vicenza). BARI AVELLINO BARI (4-3-3) 22 DONNARUMMA 2 SABELLI 13 LIGI 15 CONTINI 27 CALDERONI 8 SCIAUDONE 4 ROMIZI 25 DEFENDI 11 STEVANOVIC 18 CAPUTO 9 DE LUCA All. MANGIA PANCHINA 1 Guarna, 3 Salviato, 24 Camporese, Rossini, 14 Minala, 21 Wolski, 20 Stoian, 10 Galano, 33 Rozzi. AVELLINO (3-5-2) 22 GOMIS 19 PISACANE 5 ELY 27 CHIOSA 20 BITTANTE 4 ARINI 21 KONE 18 SCHIAVON 3 ZITO 9 COMI 10 CASTALDO All. RASTELLI PANCHINA 1 Frattali, 17 Vergara, 14 Regoli, 13 Visconti, 23 Angeli, 2 Filkor,15 Soumarè, 7 Pozzebon, 11 Arrighini. ARBITRO Fabbri di Ravenna GUARDALINEE Di Vuolo-Lo Cicero PREZZI da 12 a 50 euro TV Sky Sport 3 e Premium Calcio rientrano Regoli e D Angelo, ma quest ultimo potrebbe finire in tribuna. Dubbi a centrocampo con il possibile inserimento di Arini. In attacco gioca ancora Comi al fianco di Castaldo. Squalificati nessuno. Diffidati Kone.

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