Le MCSa. Il micro-innesto di tessuto in Medicina Rigenerativa Estetica * Utilizzo delle Cellule Staminali Mesenchimali Adulte *
|
|
- Lia Cecilia Monti
- 8 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 Le MCSa Università degli Studi di Pavia Il micro-innesto di tessuto in Medicina Rigenerativa Estetica * Utilizzo delle Cellule Staminali Mesenchimali Adulte *.
2 LA DEFINIZIONE Come e cosa definiamo per MSCa in un microinnesto di tessuto?
3 Per definire una cellula staminale sono necessari quattro criteri : primo, la cellula deve poter andare incontro a molteplici e sequenziali divisioni cellulari di automantenimento, un prerequisito per sostenere una popolazione cellulare.
4 Secondo, le cellule figlie derivate da una singola cellula staminale devono poter differenziare in almeno un diverso tipo cellulare rispetto a quello della staminale.
5 Il terzo criterio per definire la staminalità riguarda la capacità delle cellule di ripopolare il tessuto di origine se trapiantate in un sito ricevente danneggiato.
6 Il quarto ed ultimo criterio, meno condiviso e meno consolidato, è che le cellule staminali devono essere in grado di contribuire con una progenie differenziata in vivo anche in assenza di danni tessutali.
7 A differenza delle cellule staminali embrionali, le cellule staminali adulte hanno una minore capacità di automantenimento, in parte a causa di una carenza di alti livelli di attività delle telomerasi, che però sono superiori a quelli medi delle cellule somatiche
8 La telomerasi è in grado di sintetizzare le sequenze telomeriche riallungando così i telomeri accorciati, in modo da mantenere integri i cromosomi. Si tratta di una vera e propria trascrittasi inversa (o DNA polimerasi RNA-dipendente ), dal momento che utilizza frammenti di RNA, propri, come stampo per l'elongazione dei telomeri
9 Tutte le cellule dei mammiferi dispongono di un numero differenziato di replicazioni, dopodichè divengono incapaci di replicarsi ed entrano in uno stato di «senescenza replicativa «correlata all accorciamento dei telomeri
10 I telomeri hanno una funzione protettiva delle estremità, prevenendo le fusioni di cromosomi e contribuendo al mantenimento della stabilita genomica.
11 I telomeri troppo corti sono riconosciuti come una rottura del DNA e ciò porta alla formazione di foci contenenti H2A.X (una variante fosforilata dell H2A), e al fenotipo senescente.
12 L H2A.X è un istone molto frequente nel genoma eucariotico che si sostituisce all H2A. La sua funzione è implicata nella riparazione del DNA. In caso di danneggiamento infatti viene fosforilato l'istone H2A.X più vicino al sito di rottura; tale fosforilazione funge da segnale per richiamare in loco tutte le proteine e gli enzimi necessari alla riparazione del genoma.
13 Gli istoni H1, H2A, H2B, H3, H4 sono proteine associate al DNA. L'interazione tra gli istoni ed il DNA e' molto ben regolata, infatti ogni sequenza di paio di basi di DNA e' legata ad una molecola di istone H1 e a due molecole di istoni H2A, H2B,H3 e H4
14 Le conseguenze funzionali delle modificazioni istoniche non influenzano la stabilità del core nucleosomale, ma alterano solamente la carica elettrostatica delle code N-terminali. Ciò modifica le proprietà strutturali dell istone o il suo legame al DNA.
15 Si crea così un meccanismo che altera la struttura della cromatina, la cui conseguenza è una modificazione dello stato trascrizionale ( on-off ) oppure la definizione di strutture cromosomali di ordine superiore
16 L accorciamento dei telomeri quindi, promuove lo stato di non divisione e la cellula è permanentemente bloccata nella fase G1. Si parla allora di senescenza replicativa quando una normale cellula si è divisa un certo numero di volte.questo numero varia a seconda del tipo di cellula ed anche dalle condizioni esterne alla cellula stessa, cioè la matrice extracitoplasmatica. International Journal of Morphology versión On-line ISSN Int. J. Morphol. v.28 n.1 Temuco mar doi: /S Int. J. Morphol., 28(1):37-50, The Dual Role of Senescence in Tumorigenesis Papel Dual de la Senescencia en la Tumorigénesis Lilian Chuaire-Noack; Magda Carolina Sánchez-Corredor & Sandra Rocío Ramírez-Clavijo Departamento de Biología, Facultad de Ciencias Naturales y Matemáticas, Universidad del Rosario, Bogotá DC, Colombia
17 Quindi le cellule senescenti contribuiscono e paradossalmente incrementano l invecchiamento e la sua espressione fenotipica, stimolando il tipico rimodellamento tissutale della cute senescente
18 Come accennato, anche le cellule staminali adulte hanno un potenziale di replicazione finito, oltre il quale non riescono più a dividersi. Raggiungeranno anch esse uno stadio di così detta senescenza replicativa (Pittinger et al 1999).
19 Il potenziale replicativo delle cellule è infatti direttamente correlato alla attività telomerasica (Brook e Gardner 1997; Thomson et al 1998; Rosler et al 2004) che, come riportato precedentemente è una caratterista di cellule ai primi stadi di sviluppo embrionale (Wight e Shay 2002; Rubin 2002)
20 Secondo quanto riportato dall International Society for Cytotherapy, le cellule staminali mesenchimali sono definite tali qualora, oltre a crescere in colture aderenti alle piastre, esprimano markers - Cluster of Differentiation (CD) - CD105, CD73 e CD90 in percentuale superiore al 95%.
21 Mentre esprimano i markers CD34, CD45, CD14 o CD11b, CD79a o CD19 in percentuale non superiore al 2% (Dominici et al 2006). Il CD34 tipico di cellule emopoietiche, CD14 proprio dei macrofagi e CD45 marker leucocitario (Kuznetsov et al 2001, Fernandez et al 1997; Tondreau et al 2005) CD31 dei neurofilamenti (Kuznetsov et al 2001)
22 L impiego di MSCa come supporto al pool di cellule locali, fornisce il vantaggio della presenza di una riserva di cellule staminali autologhe, impedendo e limitando l espressione fenotipica senescente
23 Il tempo di duplicazione delle MSCa isolate da tessuto nell uomo è di 4 giorni (Mitchell et al 2006)
24 E sono conosciute anche con il nome di CFU-C colony forming fibroblast - cells
25 Le MSCa le troviamo nei i tessuti degli organismi adulti
26 1) Con una variabilità individuale determinabile solo a posteriori dopo il prelievo e 2) nelle sede del prelievo
27 3) Traumi recenti nella sede del prelievo con consumo di cellule 4) Malattie endocrine gravi 5) Fumo di tabacco 7) Farmaci chemioterapici 8) Neoplasie in fase attiva 9) Abuso di alcool 10) Età
28 Hanno la capacità di muoversi e rispondono alla chemiotassi, producono sostanze anti-apoptotiche, citoprotettive, anti-fibrotiche, angiogeniche e mitotiche
29 LA PLASTICITA DELLE MSCa
30 Le cellule staminali mesenchiali adulte posseggono una elevata plasticità differenziativa.
31 La plasticità delle cellule staminali adulte è la capacità di acquisire il destino di tipi cellulari diversi da quelli del tessuto di origine
32 Numerosi meccanismi potrebbero sottostare a questa apparente plasticità ed esistono dati a supporto di ciascuno di quattro modelli : 1 ) cellule staminali tessuto-specifiche potrebbero essere presenti nel tessuto ricevente dell ospite
33 2) la plasticità potrebbe essere il risultato della fusione delle cellule del donatore con le cellule residenti in un organo;
34 3 ) Le cellule potrebbero andare incontro a dedifferenziamento e ri-differenziamento
35 4) vere e proprie cellule staminali potrebbero persistere nella vita post-natale.
36 Non esiste quindi una definizione ufficiale di plasticità delle cellule staminali.
37 Una definizione possibile è che cellule staminali adulte tessuto-specifiche, teoricamente commissionate verso un dato lineage cellulare, possono in particolari condizioni di microambiente acquisire lʼabilità di differenziare in cellule di un tessuto differente.
38 Questa definizione implica che: 1) differenti lineage cellulari devono poter derivare da una singola cellula iniziale.
39 I tipi cellulari differenziati devono mostrare funzionalità in vitro ed in vivo
40 Lʼattecchimento deve risultare robusto e persistente in presenza ma anche ed in assenza di danno tessutale.
41 Le cellule staminali adulte, multipotenti, rappresentano uno strumento eccezionale per lo studio dellʼautorinnovamento e del differenziamento.
42 Esse sono in grado di differenziare in un numero di tipi cellulari limitato al tessuto in cui risiedono
43 ORIGINE DELLE MSCa
44 L origine delle cellule staminali embrionali è conosciuta mentre quella delle cellule staminali adulte non è ancora ben chiara.
45 Si pensa che le MSCa riescano a evitare il processo differenziativo tipico delle cellule durante lo sviluppo embrionale e a colonizzare appropriate nicchie.
46 Queste ultime avrebbero la funzione sia di mantenere la potenzialità delle cellule nella vita adulta sia di limitarne i processi di differenziamento (Lanza, 2004).
47 Numerosi studi hanno dimostrato che le MSCa sono dotate di potere rigenerativo (El Tamer, 2009; Miyahara, 2006; Suzuki, 2008; Harris, 2009; Arnalich-Montiel, 2008; Ferrari, 1998)
48 Le MSCa possono essere ottenute da diversi tessuti, come midollo osseo, sangue periferico, cordone ombelicale, tessuto adiposo e derma (Jiang, 2002; Kuznetsov, 2001; Biebak, 2004; Koch, 2007; Yamamoto, 2007; Crigler, 2007).
49 Le cellule mesenchimali adulte sono caratterizzate da una morfologia simile a quella dei fibroblasti con una scarsa quantità di citoplasma, pochi mitocondri ed un apparato del Golgi poco sviluppato. Possono essere espanse in vivo (Pittenger, 1999; Chamberlain, 2007)
50 Le MSCa possono essere estratte dal tessuto adiposo, permettendo un aumento dei valori di FGF2, necessario nei processi di guarigione delle ferite e nell angiogenesi Aesthet Surg J Aug 1;33(6): doi: / X Comparative analysis of adipose-derived mesenchymal stem cells isolated from abdominal and breast tissue. Hanson SE, Kim J, Hematti P. Author information
51 La letteratura ci dice anche che le MSCa possono derivare dal derma e possono essere caratterizzate attraverso la marcatura ( CD ) Stem Cells Dev Jan 24. [Epub ahead of print] Characterization of Mesenchymal Progenitor Cell Populations Directly Derived from Human Dermis. Feisst V, Brooks AE, Chen CJ, Dunbar PR. Author information School of Biological Sciences and Maurice Wilkins Centre, University of Auckland, Auckland, New Zealand. Biotechnol Lett Dec 10. [Epub ahead of print] Multiparameter flow cytometry for the characterisation of extracellular markers on human mesenchymal stem cells. Chan AK, Heathman TR, Coopman K, Hewitt CJ. Author information
52 La letteratura internazionale ci conferma che le MSCa estratte dalla cute hanno le stesse caratteristiche di quelle estratte dal midollo osseo, esprimendo gli stessi marcatori Tissue Eng Part C Methods Dec, 16 (6) : doi: /ten.TEC Comparative characterization of mesenchymal stem cells derived from pig extract bone marrow and skin tissue. Ock SA, Jeon BG, Rho GJ.
53 La letteratura conferma anche che le cellule staminali derivate dal derma, sono cellule sane e che non muoiono Neuroscience. 2004;125(1): Fate of autologous dermal stem cells transplanted into the spinal cord after traumatic injury (TSCI). Gorio A, Torrente Y, Madaschi L, Di Stefano AB, Pisati F, Marchesi C, Belicchi M, Di Giulio AM, Bresolin N.
54 IL RICONOSCIMENTO DELLE MSCa
55 Tutte le cellule sono definite in funzione alle molecole di superficie, per lo più glicoproteine, espresse sulla loro membrana cellulare. Queste molecole sono usate comunemente come marker cellulari e sono dette cluster di differenziazione (CD).
56 A oggi sono stati identificati più di 320 CD. Generalmente una combinazione di marker è in grado di caratterizzare un solo tipo cellulare, che viene quindi descritto come avente questi marker.
57 Sono numerosi gli antigeni la cui espressione caratterizza le MSCa. Fenotipicamente le MSCa esprimono un certo numero di marcatori che, sfortunatamente però, non sono specifici per ciascuna MSCa.
58 La letteratura internazionale afferma che i CD73, CD90 e CD105 positivi, sono espressi sulla MSCa. Biotechnol Lett Dec 10. [Epub ahead of print] Multiparameter flow cytometry for the characterisation of extracellular markers on human mesenchymal stem cells. Chan AK, Heathman TR, Coopman K, Hewitt CJ. Author information
59 Il CD 105 endoglina, è espresso nell endotelio dei capillari, arteriole, venule e fibroblasti stromali
60 Lʼantigene endoglina, CD105, riconosciuto dallʼanticorpo SH286 è una glicoproteina di 97 kda che lega ad alta affinità il TGFbI e III, ma non il TGFbII.
61 INFIAMMAZIONE TGFBETA II FIBROBLASTI FIBROTICI COLLAGENE TIPO 1 FIBROSI INVECCHIAMENTO Ricordo che il TGFbeta II viene prodotto durante i fenomeni infiammatori. Questo stimola la moltiplicazione di Fibrotic Fibroblast che producono collagene di I tipo e fibrosi dermica, non in linea con il concetto di rigenerazione delle MSCa Dr.
62 Il TGF beta svolge un ruolo fondamentale nelle interazioni tra le cellule endoteliali e nello sviluppo dei vasi
63 Il TGF-β è anche il più forte induttore dei miofibroblasti: esso modula l espressione dei recettori di diverse citochine, inclusi i recettori per il TGF-β il PDGFR e di endotelina
64 L endotelina-1 agisce insieme al TGF-β nel convertire i fibroblasti in miofibroblasti.
65 Il CD 90 è espresso sui sottoinsiemi di fibroblasti e delle cellule endoteliali mediante espressione positiva alla fibronectina
66 Il CD 11+ e CD11 dim, vengono espressi nelle molecole di adesione, migrazione cellulare, sopravvivenza e proliferazione
67 Il CD73 + è espresso tipicamente nelle cellule staminali mesenchimali
68 Il CD 146 dim è espresso nelle cellule endoteliali nel tessuto vascolare, così come nelle coesioni del monostrato endoteliale alle giunzioni intercellulari del tessuto vascolare
69 Il CD 31+ è espresso durante la rigenerazione dei tessuti
70 Il CD 80+ è espresso nei segnali di attivazione e sopravvivenza
71 Friedenstein ha dimostrato che MSC umane da midollo possiedono multipotenzialità a livello di singola cellula verso i commissionamenti di osteoblasti, adipociti, condrociti, fibroblasti e cellule reticolari avventiziali.
72 Vanno di conseguenza consolidandosi le conoscenze sui fattori necessari per lʼinduzione in tali lineage, e sulle vie di segnalazione che sottintendono a tali processi.
73 FINALITA ED UTILIZZO DELLE MSCa
74 Ovviamente dopo opportuna estrazione, possono essere utilizzate da sole nei tessuti in tutte le condizioni in cui sia necessaria una rigenerazione, come l aging crono o fotoindotto, cicatrici, smagliature, atonia dei tessuti, ecc
75 L intento è quello di aumentare la presenza di cellule che andranno incontro a divisione simmetrica ed asimmetrica, aumentando così il numero delle cellule attive e non senescenti, all interno dei tessuti invecchiati.
76 Per indirizzare e velocizzare la risposta delle MSCa verso le cellule della linea dermica ( i fibroblasti ) possiamo associare il concentrato piastrinico, sia nella sua forma liquida sia in quella gelatinosa, come matrice o scaffold per l applicazione di cellule mesenchimali adulte
77 Infatti la MSCa esprimono come caratterizzazione immunofenotipica anche il marcatore CD140A, che ha funzione recettoriale per il PDGF
78 Lo scopo è di ottenere, dalle piastrine debitamente attivate, la liberazione dei diversi fattori di crescita necessari per la differenziazione delle cellule multipotenti in modo da accelerarne la crescita e l impianto (Lucarelli, 2003; Kilian, 2004; Doucet, 2005; Del Bue, 2006; Gobbi, 2007; Everts, 2007) MSCa MSCa e PRP
79 I fattori di crescita liberati dalle piastrine, infatti, hanno dimostrato di possedere la capacità di favorire la differenziazione delle cellule staminali verso il destino cellulare e di promuovere l angiogenesi (Fotia, 2008).
80 L utilizzo combinato di MSCs e di PRP ha come importante vantaggio che entrambi i biomateriali sono due composti autologhi, non tossici e biodegradabili.
81 L applicazione intradermica di MSCa e PRP è sicura e non induce nell ospite alcuna reazione di tipo immunitario o altri effetti collaterali locali o sistemici
82 Il trattamento con MSCa e PRP in associazione determina quindi un potenziamento del processo di rigenerazione delle MSCa
83 Ricordo comunque che il trattamento con MSCa è in grado di migliorare qualitativamente la capacità rigenerativa del tessuto in misura maggiore rispetto al trattamento con solo PRP
84 L associazione di MSCa e PRP è caratterizzata da un effetto sinergico che è in grado di migliorare l efficacia d azione
85 L utilizzo di MSCa o dell associazione delle MSCa e PRP risulta, perciò, una prospettiva molto interessante nel trattamento di patologie legate al processo dell invecchiamento del derma, poiché induce una rigenerazione migliore.
86 Le MSCa possono essere utilizzate anche con adipociti, migliorando qualitativamente e quantitativamente le cellule trapiantate
87 Migliorano le prospettive di attecchimento del grasso trapiantato poiché si differenziano in adipociti ed aumentano le cellule vitali depositate
88 E la neo-angiogenesi indotta dalle MSCa risulta indispensabile per un attecchimento degli adipociti che duri nel tempo
89 Le MSCa vengono unite al supporto tissutale biologico autologo ( STBA ) per completare il trattamento sulle rughe superficiali, come meglio indicato più avanti
90 LA PROCEDURA DEL TRATTAMENTO CON MSCa, ADIPOCITI E FATTORI DI CRESCITA DI DERIVAZIONE PLASMATICA
91 Si preparano MSCa, adipociti e Plasma MSCa adipociti PRP
92 Quota di MSCa PRP
93 Unione delle due componenti
94 Poi prepariamo il grasso estraendolo dall area donatrice
95 Quindi misceliamo le varie frazioni cellulari tra loro con un rubinetto a tre vie
96 Si trattano quindi le porzioni di tessuto depauperato in tessuto adiposo. Aiutandoci col polpastrello, il primo passo è infiltrare la linea al livello del bordo infraorbitario sul periostio.
97 L'ago è introdotto attraverso l apertura piriforme e collocato sulla semiluna infraorbitale a livello periostale. Depositiamo una frazione di MSCa, adipociti in quattro o cinque passaggi lungo il bordo orbitale del muscolo orbicolare.
98 Successivamente si completa il deposito delle frazioni adipocitarie e di MSCa sul resto delle porzioni del viso.
99 Ed otteniamo questo risultato
100 Con mantenimento a distanza di tempo SN
101 Con mantenimento a distanza di tempo DX
102 Il secondo passo è l iniezione del PRP unito alla componente delle MSCa nel muscolo profondo dell'eminenza malare nonché nei componenti più profondi della piega naso-labiale, i muscoli e sottocutaneo. Questo si effettua con la tecnica lineare per consentire la crescita ottimale dei vasi sanguigni.
103 Si completa poi con una iniezione superficiale a livello del derma per stimolare la rigenerazione generale di elementi dermici, collagene, elastina, e la produzione di GAGs. Si effettua con una siringa 3cc che contiene le MSCa ed i fattori di crescita.
104 Trattiamo il derma
105 Completiamo il trattamento depositando nelle rughe del viso il STBA che funziona da scaffold per le MSCa
106
107 Modalità di estrazione delle MSCa
108 Le MSCa possono essere ottenute da un prelievo di tessuto adiposo. Dopo opportuna espansione possono essere reimpiantate sullo stesso paziente. La procedura richiede circa 15/20 giorni di tempo per avere le cellule.
109 Oppure attraverso un prelievo dermo/epidermico. Infatti nello strato basale dell epidermide, vi è una popolazione di cellule staminali di cheratinociti (stem cells), dotate d alta capacità di autorinnovarsi durante la vita e con grande potenziale proliferativo.
110 L epidermide è un epitelio dinamico che si rinnova continuamente per tutta la vita. Il suo turnover è di circa 7 giorni nell uomo. Questo rapido turnover nell adulto richiede la presenza di stem cell capaci di dare origine a cellule mature
111 La localizzazione dermo-epidermica delle stem cell la abbiamo Epidermide: strato basale (organizzazione in clusters) strato spinoso e granulare follicoli piliferi (porzione esterna) Derma: follicoli piliferi cellule non follicolari
112 Lo strato basale dell epidermide contiene due tipi di cheratinociti : Stem cells: indifferenziate, slowly-cycling, ampia capacità di proliferazione. Transit amplifying cell (TA): replicazione rapida con limitato potenziale proliferativo. L espressione costitutiva di c-myc promuove il differenziamento terminale regolando la transizione dal compartimento staminale al transit amplifying
113 Le stem cell dermo/epidermiche, a loro volta, generano cellule che vanno incontro a differenziazione terminale conosciute come transient amplifying cells (TA) che, prima di andare incontro a differenziazione terminale, mostrano una limitata capacità proliferativa
114 La differente capacità proliferativa di tali cellule è stata studiata molto accuratamente in coltura, valutando la loro efficienza nel formare colonie (CFE). Nell epidermide umana sono stati individuati tre tipi di cellule in grado di formare colonie
115 olocloni che sono considerati cellule staminali con la più alta capacità proliferativa (self-renewal, telomerase telomeri);
116 paracloni (TA), che vanno incontro a differenziazione terminale dopo circa una decina di divisioni
117 merocloni che si comportano in un modo intermedio fra i paracloni e gli olocloni. Esterno
118 Ovviamente il passaggio da olo a mero e paraclone è irreversibile e solo gli orocloni sono delle vere stem-cell, in virtù della loro capacità di autorinnovamento
119 Le cellule staminali dell epidermide, sono presenti anche tra i cheratinociti della guaina del bulbo pilifero
120 Procedura standard di estrazione dermo/epidermica 1) Prelievo del tessuto del donatore con un campione di 1 mm di profondità ; 2 ) Digestione enzimatica per almeno 1 ora a 37 con collagenase/dispase ; 3 ) Selezione attraverso i reagenti: attivazione Magnetica (MACS =Magnetic-activated cell sorting, a method for separation of various cell populations depending on their surface antigens) oppure luce attivata (FACS =Fluorescence-activated cell sorting, a biophysical technique used in flow cytometry)
121 Questi passaggi obbligano alla manipolazione dei tessuti e delle cellule e comportano un difficile e non sicuro trattamento degli stessi da parte del chirurgo rispetto alle procedure abituali.
122 Numerosi trattati hanno dimostrato che le staminali formano una popolazione con determinate caratteristiche morfologiche chiamate SIDE POPULATION.
123 Le caratteristiche principali della SIDE POPULATION sono: 1) la dimensione: le cellule hanno una dimensione sotto i 50 micron 2) la presenza dei marcatori di staminali significativamente maggiore che nella WILD POPULATION
124 FAC side population analisi
125 FAC analisi e sorting (selezione e isolamento) L antigene CD34 è una glicoproteina espressa sulla membrana delle cellule staminali e dei progenitori emopoietici che viene downregolata durante il differenziamento. Bonnet D. Haematopoietic stem cells. Journal of Pathology, 197: ,2002. Zanjani ED, Almeida-Porada G, Livingston AG, et al. Human bone marrow CD34- cells engraft in vivo and undergo multi-lineage expression that includes giving rise to CD34+ cells. Exp. Hematol., 26: , 1998.
126 Utilizzando esclusivamente il criterio della dimensione possiamo selezionare una popolazione sotto i 50 micron e senza enzimi in cui le cellule staminali possono raggiungere l 80 %
127 Infatti c è una relazione biunivoca tra le cellule filtrate e la sua attività
128 Si preleva un frustolo di tessuto in sede sottoascellare e si inserisce all interno di una capsula dedicata con 1 ml di sol. fisiologica
129 Nella capsula il frustolo viene triturato con velocità e secondo delle grandezze definite e le cellule filtrate
130 Attraverso un apparecchio che ne permette la disgregazione
131 Da questa semplice manipolazione, abbiamo il seguente risultato : - vitalità: 92% - cellule CD90+: 52% - cellule CD105+: 82% - cellule CD11b+: 45% - cellule CD11b dim: 43% - cellule CD73+: 82% - cellule CD146+: 36% - cellule CD146 dim: 49% - cellule CD31+: 2% - cellule CD80+: 3% - cellule CD45+, CD14+, CD34, CD133: 0% Laboratorio di Manipolazione Cellulare S.C. SIMT - Servizio di Immunoematologia e Medicina Trasfusionale I.R.C.C.S. Fondazione Policlinico S. Matteo
132 Dalla foto della coltura si identificano 2 popolazioni diverse di cellule, una dalla forma allungata e una dalla forma romboidale, più grande e cellule che risultano appartenenti alla linea mesenchimale
133 Ricordo che secondo quanto riportato dall International Society for Cytotherapy, le cellule staminali mesenchimali sono definite tali qualora, oltre a crescere in colture aderenti alle piastre, esprimano markers Cluster of Differentiation (CD) CD105, CD73 e CD90 in percentuale superiore al 95%, mentre esprimano i markers CD34, CD45, CD14 o CD11b, CD79a o CD19 in percentuale non superiore al 2% (Dominici et al 2006). In linea con quanto sopra riportato
134 Da quanto sopra illustrato è evidente la validità di un trattamento che preveda l utilizzo di microinnesti di tessuto da cui derivano MSCa, singolarmente od in associazione a materiali biologici per favorire l attecchimento delle varie frazioni cellulari o permettendo allo scaffold di svolgere la propria funzione di sostegno alle MSCa, nel crono e foto aging.
135 Grazie per l attenzione
MCSa. L utilizzo delle Cellule Staminali Mesenchimali Adulte in Medicina Estetica. Nettuno 05 ottobre 2013
MCSa L utilizzo delle Cellule Staminali Mesenchimali Adulte in Medicina Estetica Nettuno 05 ottobre 2013 Per definire una cellula staminale sono necessari quattro criteri : primo, la cellula deve poter
DettagliDipartimento di Scienze Mediche, Orali e Biotecnologiche Università degli Studi G. d Annunzio
Dipartimento di Scienze Mediche, Orali e Biotecnologiche Università degli Studi G. d Annunzio Corso di perfezionamento in Ausili Cosmetici e in Odontoiatria. Responsabile Prof. Antonio Scarano, 12 settembre
DettagliMichaela Luconi, PhD
Michaela Luconi, PhD Unità di Endocrinologia Laboratorio di Biologia Cellulare dell Organo Adiposo Dipartimento di Scienze Biomediche Sperimentali & Cliniche «Mario Serio» michaela.luconi@unifi.it COSA
DettagliFonti di cellule staminali pluripotenti: Le cellule staminali possiedono 2 caratteristiche principali: -La massa cellulare interna della blastocisti.
possiedono 2 caratteristiche principali: Fonti di cellule staminali pluripotenti: -Si autorinnovano a lungo termine. -Danno origine a tutti i tipi di cellule differenziate. -La massa cellulare interna
Dettagli1. Capacità di autorinnovamento illimitato
1. Capacità di autorinnovamento illimitato 2. Capacità di dare origine in risposta a stimoli adeguati e specifici a cellule progenitrici di transito dalle quali discendono popolazioni di cellule altamente
DettagliCellule staminali Cosa sono, come si ottengono e qual è il loro uso nella terapia rigenerativa
Uni-ATENeO "Ivana Torretta" - Anno Accademico 2013-2014 Cellule staminali Cosa sono, come si ottengono e qual è il loro uso nella terapia rigenerativa Caterina Bendotti Dept. Neuroscience caterina.bendotti@marionegri.it
DettagliDIFFERENZIAMENTO E COMUNICAZIONE TRA CELLULE - LE CELLULE STAMINALI. www.fisiokinesiterapia.biz
DIFFERENZIAMENTO E COMUNICAZIONE TRA CELLULE - LE CELLULE STAMINALI www.fisiokinesiterapia.biz sito dell NIH sulle cellule staminali in genere http://stemcells.nih.gov/info/basics/basics4.asp sito completo
DettagliLa biostimolazione, alcuni passaggi obbligati. Durante l invecchiamento
La biostimolazione, alcuni passaggi obbligati Durante l invecchiamento L invecchiamento è l incapacità di organi, tessuti, cellule e molecole a mantenere la propria integrità funzionale e strutturale perturbata
DettagliProgetto scuola-lavoro Consiglio Nazionale delle Ricerche. Chiara Cuccodoro L.s.s. Francesco d Assisi Classe VE A.s. 2014/2015
Progetto scuola-lavoro Consiglio Nazionale delle Ricerche Chiara Cuccodoro L.s.s. Francesco d Assisi Classe VE A.s. 2014/2015 1 Vaccini a Dna Sono costituiti da un plasmide, cioè un anello di dna, di origine
DettagliL ORIGINE DEI TESSUTI
L ORIGINE DEI TESSUTI Tutte le cellule dell organismo derivano dallo zigote Embrioni di topo a diversi stadi di sviluppo: A, stadio a 2 pronuclei; E, stadio a circa 16 cellule B, stadio a 2 blastomeri;
Dettagli«Vita, morte e miracoli della cellula staminale»
«Vita, morte e miracoli della cellula staminale» Prof.ssa Gabriella Vannelli Sezione di Anatomia Umana e Istologia Dipartimento di Medicina Sperimentale e Clinica Firenze, 13 marzo 2015 Il lungo e affascinante
DettagliNuovi ruoli dei telomeri e della telomerasi
Nuovi ruoli dei telomeri e della telomerasi Marco Santagostino Tutor: Elena Giulotto Dipartimento di Genetica e Microbiologia, Università degli Studi di Pavia Argomenti trattati 1. I telomeri e la telomerasi
Dettagliimmagine Biologia applicata alla ricerca bio-medica Materiale Didattico Docente: Di Bernardo
Esperto in processi innovativi di sintesi biomolecolare applicata a tecniche di epigenetica Materiale Didattico Biologia applicata alla ricerca bio-medica immagine Docente: Di Bernardo Per animali transgenici
DettagliLE NUOVE FRONTIERE DELLA MEDICINA LE CELLULE STAMINALI
LE NUOVE FRONTIERE DELLA MEDICINA LE CELLULE STAMINALI DEFINIZIONE DI CELLULA STAMINALE Le cellule staminali si caratterizzano per le loro capacità biologiche. Capacità di automantenimento: sono in grado
DettagliMeccanobiologia in medicina rigenerativa
LABORATORY OF BIOLOGICAL STRUCTURE MECHANICS www.labsmech.polimi.it Meccanobiologia in medicina rigenerativa Manuela T. Raimondi Dipartimento di Chimica, Materiali e Ingegneria Chimica Giulio Natta Politecnico
DettagliPRP E TRAPIANTO Ciro De Sio!
Siracusa 2014 PRP E TRAPIANTO Ciro De Sio! Chirurgo Plastico MEDICINA RIGENERATIVA CELLULE STAMINALI FATTORI DI CRESCITA PRP ALOPECIA ANDROGENETICA MEDICINA RIGENERATIVA RIPARA I TESSUTI DANNEGGIATI e/o
DettagliApprofondimento Biologia IN QUESTO NOSTRO APPROFONDIMENTO SI PARLERÀ DEI SEGUENTI ARGOMENTI: CELLULE STAMINALI & BIOTECNOLOGIE
Approfondimento Biologia IN QUESTO NOSTRO APPROFONDIMENTO SI PARLERÀ DEI SEGUENTI ARGOMENTI: CELLULE STAMINALI & BIOTECNOLOGIE Cellule staminali Le cellule staminali sono cellule primitive,dotate della
DettagliBreve presentazione dei momenti più interessanti e significativi che hanno caratterizzato questa esperienza.
Nell ambito del progetto GENETICA e DNA sono stati studiati gli aspetti della medicina rigenerativa in riferimento alle cellule staminali. Il 24 aprile 2012 ci siamo recati presso il Dipartimento di Istologia
DettagliLa ricerca su cellule staminali embrionali è eticamente inaccettabile
La ricerca su cellule staminali embrionali è eticamente inaccettabile Il Popolo svizzero deve potersi esprimere sulla legislazione riguardante la ricerca sulle cellule staminali embrionali. La portata
DettagliI «mattoni» dei «mattoni»: Le cellule staminali. Tania Incitti, PhD
I «mattoni» dei «mattoni»: Le cellule staminali Che cos è una cellula staminale? Le cellule, così come gli esseri viventi, invecchiano e muoiono, devono quindi essere rimpiazzate le cellule staminali sono
DettagliLa brevettazione in campo medico e biotecnologico. Università degli Studi di Ferrara, 29 marzo 2007
La brevettazione in campo medico e biotecnologico Università degli Studi di Ferrara, 29 marzo 2007 La brevettazione delle cellule staminali Elena Comoglio Jacobacci & Partners S.p.A. Disposizioni della
DettagliDifferenziamento Cellule Staminali
Differenziamento Cellule Staminali Differenziamento Tutte le cellule hanno funzioni di base Respirazione, crescita, divisione, sintesi La maggior parte ha inoltre delle capacità particolari 200 differenti
DettagliCHI DONA SANGUE HA CUORE.
Tel. e Fax Tel. e Fax Tel. e Fax Tel. e Fax IL E I SUOI COMPONENTI. LE DIVERSE FORME DI DONAZIONE. Il sangue è un tessuto fluido che circola nei vasi sanguigni, rappresenta l 8% del peso corporeo ed è
DettagliLe Distrofie muscolari colpiscono i muscoli scheletrici del paziente
Le Distrofie muscolari colpiscono i muscoli scheletrici del paziente Le Distrofie muscolari colpiscono i muscoli scheletrici del paziente Distrofia dei cingoli Le diverse distrofie dipendono da mutazioni
DettagliEPITHELIAL TO MESENCHYMAL TRANSITION (EMT) IN DEVELOPMENT AND DISEASES. Cristina Valacca 18 Maggio 2012
EPITHELIAL TO MESENCHYMAL TRANSITION (EMT) IN DEVELOPMENT AND DISEASES Cristina Valacca 18 Maggio 2012 DEFINIZIONE L'EMT è un processo biologico che consente a una cellula epiteliale di iniziare numerosi
DettagliPer la prima volta in Italia, le cellule staminali dei primi denti!
Per la prima volta in Italia, le cellule staminali dei primi denti! 1 Settore centrale Settore centrale Settore laterale Settore laterale Dente canino Dente canino Mascella superiore Mascella inferiore
DettagliMEDICINA RIGENERATIVA CELLULARE Il progresso delle cellule staminali
Uni-ATENeO "Ivana Torretta" - Anno Accademico 2010-2011 MEDICINA RIGENERATIVA CELLULARE Il progresso delle cellule staminali Caterina Bendotti Dip. Neuroscienze Nerviano, 10 Febbraio 2011 Da dove originano
DettagliLa cellula staminale emopoietica: utilizzo nel trapianto autologo e allogenico e metodiche di raccolta in età adulta e pediatrica.
La cellula staminale emopoietica: utilizzo nel trapianto autologo e allogenico e metodiche di raccolta in età adulta e pediatrica Valter Tassi La cellula staminale La cellula staminale è una cellula IMMATURA
DettagliL endocitosi dell EGFR
L endocitosi dell EGFR IFOM per la scuola Lo Studente Ricercatore 2011 Muzio Giulia Istituto d Istruzione Superiore Maserati Voghera Gruppo di lavoro: Determinanti della trasformazione neoplastica e della
DettagliTratto dal libro Come vivere 150 anni Dr. Dimitris Tsoukalas
1 Tratto dal libro Come vivere 150 anni Dr. Dimitris Tsoukalas Capitolo 7 Enzimi, le macchine della vita Piccole macchine regolano la funzione del corpo umano in un orchestrazione perfetta e a velocità
DettagliIl genoma dinamico: gli elementi trasponibili
Il genoma dinamico: gli elementi trasponibili Anni trenta: studi sul mais ribaltano la visione classica secondo cui i geni si trovano solo in loci fissi sul cromosoma principale Esistono elementi genetici
DettagliDifferenziamento cellulare
Differenziamento cellulare Differenziamento: acquisizione progressiva di nuove caratteristiche che porta a tipi cellulari specifici (es cell muscolari, neuroni,.) Dopo la fecondazione lo zigote va incontro
DettagliLo sviluppo del cancro è un processo complesso che coinvolge parecchi cambiamenti nella stessa cellula staminale. Poiché tutte le cellule staminali
Tumore Cos è il tumore? Il tumore o neoplasia (dal greco neo,, nuovo, e plasìa,, formazione), o cancro se è maligno, è una classe di malattie caratterizzate da una incontrollata riproduzione di alcune
DettagliIl flusso dell informazione genetica. DNA -->RNA-->Proteine
Il flusso dell informazione genetica DNA -->RNA-->Proteine Abbiamo visto i principali esperimenti che hanno dimostrato che il DNA è la molecola depositaria dell informazione genetica nella maggior parte
DettagliCellule staminali. Emanuele Nasole
Cellule staminali Emanuele Nasole Società Italiana di Medicina Subacquea e Iperbarica Docente Master di II Livello in Medicina Subacquea e Iperbarica - Univ-Palermo - Sede di Trapani Servizio di VUNOLOGIA
DettagliDONAZIONE SANGUE DA CORDONE OMBELICALE
DONAZIONE SANGUE DA CORDONE OMBELICALE Sono passati molti anni da quando si sono sperimentati i primi trapianti. Oggi trasferire gli organi da un corpo che muore ad uno che può continuare a vivere, non
DettagliIl rimedio migliore contro la leucemia sei tu.
Informazioni sulla donazione delle cellule staminali. Il rimedio migliore contro la leucemia sei tu. Martin Q., donatore di cellule staminali registrato Salvare una vita umana è così semplice. Friederike
DettagliSTUDI SU MATERIALE GENETICO
Istituto Oncologico Veneto Istituto di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico Ospedale Busonera I.O.V. ISTITUTO ONCOLOGICO VENETO I.R.C.C.S. STUDI SU MATERIALE GENETICO Comitato Etico Istituto Oncologico
DettagliLE CELLULE STAMINALI: dalla ricerca di base alle applicazioni
LE CELLULE STAMINALI: dalla ricerca di base alle applicazioni Perché ci troviamo oggi a parlare delle cellule staminali? Driesch (fine 800) dimostra la totipotenza dei blastomeri dell embrione embrione
DettagliL UTILIZZO DEL CGF IN GHIRURGIA RIGENERATIVA
L UTILIZZO DEL CGF IN GHIRURGIA RIGENERATIVA Dott. Paolo Torrisi In questa mia breve comunicazione parleremo di chirurgia rigenerativa per scopi implanto-protesici attuata con l ausilio del protocollo
DettagliRai e migrazione delle NSCs
Rai e migrazione delle NSCs IFOM per la scuola Lo Studente Ricercatore 2009 Lucrezia Bertino Liceo scientifico E. Amaldi Biology and signal trasduction of normal and cancer neural stem cells Daniela Osti
DettagliDOMANDA FREQUENTE: QUALE E LA FUNZIONE DI UNA CERTA PROTEINA? SI AUMENTA O SI DIMINUISCE L ESPRESSIONE DELLA PROTEINA
DOMANDA FREQUENTE: QUALE E LA FUNZIONE DI UNA CERTA PROTEINA? OVERESPRESSIONE DELLA PROTEINA ESPRESSIONE ECTOPICA CON UN VETTORE DI ESPRESSIONE ABOLIZIONE DELLA ESPRESSIONE DELLA PROTEINA INTERFERENZA
Dettagliin seguito per altri interventi di chirurgia estetica. Possibile anche per le supermagre stoccare il grasso e amplificarlo in vitro.
NEWS!!! Il Banking in chirurgia estetica. Come crioconservare il proprio grasso dopo una lipo e utilizzarlo in seguito per altri interventi di chirurgia estetica. Possibile anche per le supermagre stoccare
DettagliLINFODRENAGGIO PROFONDO CON DEEP OSCILLATION AESTHETIC
LINFODRENAGGIO PROFONDO CON DEEP OSCILLATION AESTHETIC DEEP OSCILLATION Il principio d azione Attrazione elettrostatica tra mano/applicatore e il tessuto del paziente Movimento = impulsi di attrazione
DettagliCarpire il segreto della vita con l informatica Giosuè Lo Bosco Dipartimento di Matematica e Informatica, Università di Palermo, ITALY.
Carpire il segreto della vita con l informatica Giosuè Lo Bosco Dipartimento di Matematica e Informatica, Università di Palermo, ITALY. Lezioni Lincee Palermo, 26 Febbraio 2015 Alla base della vita degli
DettagliLa colla intelligente
La colla intelligente IFOM per la Scuola Lo Studente Ricercatore 2010 Massa Giacomo Istituto di Istruzione Superiore A. Maserati- Voghera Gruppo di lavoro: Angiogenesi Nome del tutor:mariagrazia Lampugnani
DettagliSEBASTIANO FILETTI. Dipartimento di Medicina Interna e Specialità Mediche. Università di Roma Sapienza, Roma
SEBASTIANO FILETTI Dipartimento di Medicina Interna e Specialità Mediche Università di Roma Sapienza, Roma La malattia tiroidea è in aumento negli ultimi anni. Quali le ragioni? Dati epidemiologici provenienti
DettagliLA DIAGNOSTICA MOLECOLARE E I TUMORI DEL SANGUE
LA DIAGNOSTICA MOLECOLARE E I TUMORI DEL SANGUE UNA NUOVA FRONTIERA NELLA DIAGNOSI DI ALCUNI TUMORI La diagnostica molecolare ha l obiettivo di accertare un ampia varietà di patologie (infettive, oncologiche
DettagliQuando una cellula staminale (emopoietica) impazzisce
Quando una cellula staminale (emopoietica) impazzisce Alessandro M. Vannucchi Laboratorio Congiunto MMPC Università degli Studi e Azienda Ospedaliero-Universitaria Careggi Firenze In una goccia di sangue..
DettagliTEST BIOLOGIA 1 ANNO ABEI Da inviare a connesso@alice.it entro e non oltre il 6 novembre 2015
1) I batteri sono organismi: a- bicellulari b- monocellulari c- pluricellulari 2) I virus: a- possono riprodursi solo nell acqua b- possono riprodursi solo sulla superficie di una cellula c- possono riprodursi
Dettagliimmagine Biologia applicata alla ricerca bio-medica Materiale Didattico Docente: Di Bernardo
Esperto in processi innovativi di sintesi biomolecolare applicata a tecniche di epigenetica Materiale Didattico Biologia applicata alla ricerca bio-medica immagine Docente: Di Bernardo MEDICINA RIGENERATIVA
DettagliLe cellule eucariotiche svolgono durante la loro vita una serie ordinata di eventi che costituiscono il Ciclo Cellulare
Le cellule eucariotiche svolgono durante la loro vita una serie ordinata di eventi che costituiscono il Ciclo Cellulare Interfase comprende le fasi G 1, S, and G 2 Sintesi di macromolecole durante la
DettagliLe cellule staminali pluripotenti (embrionali) Prof. Fulvio Gandolfi Università degli Studi di Milano
Le cellule staminali pluripotenti (embrionali) Prof. Fulvio Gandolfi Università degli Studi di Milano Facoltà di Medicina Veterinaria Embriologia e Terapia Genica e Cellulare Le cellule staminali adulte:
DettagliCELLULE EUCARIOTICHE
CELLULE EUCARIOTICHE Le cellule eucariotiche sono di maggiori dimensioni, rispetto a quelle procariotiche (almeno 10 volte più grandi) Oltre a: membrana plasmatica, citoplasma, DNA e ribosomi (comuni a
DettagliKIR EVOLUZIONE RAPIDA E DIVERSIFICATA DEI RECETTORI DELL IMMUNITA INNATA E ADATTATIVA
KIR EVOLUZIONE RAPIDA E DIVERSIFICATA DEI RECETTORI DELL IMMUNITA INNATA E ADATTATIVA C.Vilches, P. Parham Natural Killer Cellule di origine linfoide la cui funzione è lisare le cellule infettate da virus
DettagliL UTILIZZO DI CELLULE CON CARATTERISTICHE DI STAMINALITA ADULTA IN MEDICINA ESTETICA
L UTILIZZO DI CELLULE CON CARATTERISTICHE DI STAMINALITA ADULTA IN MEDICINA ESTETICA Specialista in Termale Docente presso l Università degli studi di Chieti-Pescara Tutor Didattico per l Università di
DettagliCellule Staminali. Arti Ahluwalia
Cellule Staminali Arti Ahluwalia Le Proprietà di cellule staminali Capacita di auto rinnovarsi (self-renewal) Capacità di differenziarsi lungo almeno una linea (potency) The cell which results from the
DettagliIl rischio cancerogeno e mutageno
Il rischio cancerogeno e mutageno Le sostanze cancerogene Un cancerogeno è un agente capace di provocare l insorgenza del cancro o di aumentarne la frequenza in una popolazione esposta. Il cancro è caratterizzato
DettagliObiettivo: tutelare sempre il diritto della madre a conservare il proprio sangue del cordone ombelicale per uso autologo e al tempo stesso garantire
Obiettivo: tutelare sempre il diritto della madre a conservare il proprio sangue del cordone ombelicale per uso autologo e al tempo stesso garantire la possibilità di donare tale sangue per uso allogenico
DettagliDott.Matteo Lencioni. Pisa 20 Aprile 2013 Stazione Leopolda
Trattamento degli esiti nelle labiopalatoschisi LIPOFILLING Dott.Matteo Lencioni Pisa 20 Aprile 2013 Stazione Leopolda INNESTO DI TESSUTO ADIPOSO LIPOFILLING è considerato un filler ideale : BIOCOMPATIBILE
Dettagli= femmina. = maschio. = fenotipo banda bianca. = fenotipo pezzato. =fenotipo colore uniforme
Test n.8 Dalle Olimpiadi delle Scienze Naturali 2002 PARTE TERZA Le 5 domande di questa parte riguardano il medesimo argomento e sono introdotte da un breve testo e da uno schema. In una razza bovina il
DettagliCHE FARE? - Ruolo dei medici e delle sue organizzazioni - Centralità della Formazione - Una rivoluzione culturale
CHE FARE? - Ruolo dei medici e delle sue organizzazioni - Centralità della Formazione - Una rivoluzione culturale 1 I Medici come si inseriscono sui temi ambientali oggi? I medici rappresentano per la
DettagliEspressione di geni specifici per un determinato tumore
Espressione di geni specifici per un determinato tumore Paziente A: Non ha il cancro Espressione dei geni: Nessuna Biopsia Geni associati al cancro allo stomaco Paziente B: Ha un tumore allo stomaco Bassa
DettagliCellule staminali: evoluzione e rivoluzione della medicina moderna
Cellule staminali: evoluzione e rivoluzione della medicina moderna Le cellule staminali (SC), embrionali (ES) e somatiche o adulte (SSC) sono cellule dotate della singolare proprietà di rinnovarsi mantenendo
DettagliLibrerie digitali. Video. Gestione di video. Caratteristiche dei video. Video. Metadati associati ai video. Metadati associati ai video
Video Librerie digitali Gestione di video Ogni filmato è composto da più parti Video Audio Gestito come visto in precedenza Trascrizione del testo, identificazione di informazioni di interesse Testo Utile
DettagliDIFFERENZIAMENTO DELLE CELLULE MUSCOLARI
DIFFERENZIAMENTO DELLE CELLULE MUSCOLARI Testi di riferimento: Alberts B. et al. Biologia molecolare della cellula - Ed. Zanichelli Gilbert S.F. Biologia dello sviluppo - Ed. Zanichelli COS E UNA CELLULA
DettagliLa regolazione genica nei eucarioti
La regolazione genica nei eucarioti Lic. Scientifico A. Meucci Aprilia Prof. Rolando Neri Differenziamento negli eucarioti pluricellulari Negli eucarioti le cellule specializzate dei vari tessuti contengono
Dettagliwww.andreatorinesi.it
La lunghezza focale Lunghezza focale Si definisce lunghezza focale la distanza tra il centro ottico dell'obiettivo (a infinito ) e il piano su cui si forma l'immagine (nel caso del digitale, il sensore).
DettagliCorso di. Dott.ssa Donatella Cocca
Corso di Statistica medica e applicata Dott.ssa Donatella Cocca 1 a Lezione Cos'è la statistica? Come in tutta la ricerca scientifica sperimentale, anche nelle scienze mediche e biologiche è indispensabile
DettagliMacromolecole Biologiche. I domini (III)
I domini (III) Domini α/β La cross over connection è l unità costitutiva su cui si basa la topologia di 3 tipi di domini α/β osservati nelle proteine: - α/β barrel - motivi ricchi di Leu (fold a ferro
DettagliDal DNA all RNA. La trascrizione nei procarioti e negli eucarioti
Dal DNA all RNA La trascrizione nei procarioti e negli eucarioti DOGMA CENTRALE DELLA BIOLOGIA MOLECOLARE Gene Regione di DNA che porta l informazione (= che CODIFICA) per una catena polipeptidica o per
DettagliIdentificazione e studio delle Cellule Staminali Tumorali del carcinoma della mammella e dell adenocarcinoma del colon
Identificazione e studio delle Cellule Staminali Tumorali del carcinoma della mammella e dell adenocarcinoma del colon Carmelo Lupo Coordinatore Tecnico U.O. Anatomia Patologica e Patologia Molecolare
DettagliAutomazione Industriale (scheduling+mms) scheduling+mms. adacher@dia.uniroma3.it
Automazione Industriale (scheduling+mms) scheduling+mms adacher@dia.uniroma3.it Introduzione Sistemi e Modelli Lo studio e l analisi di sistemi tramite una rappresentazione astratta o una sua formalizzazione
DettagliTutte le cellule, anche quelle più differenziate, esprimono molti geni comuni, detti housekeeping, che codificano per proteine strutturali, del
Tutte le cellule, anche quelle più differenziate, esprimono molti geni comuni, detti housekeeping, che codificano per proteine strutturali, del metabolismo o richieste per altre funzioni basali Nei mammiferi
DettagliRegolazione dell espressione genica EUCARIOTI
Regolazione dell espressione genica EUCARIOTI Regolazione della espressione genica Molte proteine sono comuni a tutte le cellule RNA polimerasi, proteine ribosomali, enzimi che regolano il metabolismo,
DettagliLe cellule staminali: una risorsa..una speranza
AVIS NAZIONALE/REGIONALE MARCHE Ancona, 31 Ottobre 2008 Il Sistema Trasfusionale tra necessità e disponibilità Le cellule staminali: una risorsa..una speranza Prof.ssa Gabriella Girelli Sapienza Università
DettagliIn collaborazione con la Professoressa Antonella Tosti, Bologna e Professore di Dermatologia
"Alopecia areata: update sulla ricerca e possibili terapie future " Colombina Vincenzi, Dermatologa, Bologna In collaborazione con la Professoressa Antonella Tosti, Bologna e Professore di Dermatologia
DettagliIl ciclo cellulare La divisione cellulare
Il ciclo cellulare La divisione cellulare Il ciclo cellulare Meccanismo con cui si riproducono tutti gli organismi viventi La durata del ciclo varia moltissimo a seconda del tipo cellulare Cellule che
DettagliBiomarkers per la diagnosi precoce di tumori
Università degli Studi di Bari Aldo Moro Dipartimento di Bioscienze, Biotecnologie e Biofarmaceutica Biomarkers per la diagnosi precoce di tumori Dott.ssa Maria Luana Poeta Cos è un Tumore Omeostasi Tissutale
DettagliLe PROTEINE sono i biopolimeri maggiormente presenti all interno delle cellule, dal momento che costituiscono dal 40 al 70% del peso a secco.
Le PROTEINE sono i biopolimeri maggiormente presenti all interno delle cellule, dal momento che costituiscono dal 40 al 70% del peso a secco. Svolgono funzioni biologiche di fondamentale importanza e possono
DettagliANALISI GRUPPO SANGUIGNO E FATTORE Rh CAPILLARE
Cod. ID: Data: Paziente: ANALISI GRUPPO SANGUIGNO E FATTORE Rh CAPILLARE Test reagente del Gruppo Sanguigno per test in provetta piastra/vetrino GRUPPO SANGUIGNO COS E IL TEST PER L ANALISI DEL GRUPPO
DettagliIl trattamento infiltrativo con il gel piastrinico
Il trattamento infiltrativo con il gel piastrinico Dr Alberto Siclari Direttore f.f. S.C. Ortopedia e Traumatologia Nuovo Ospedale degli Infermi di Biella PRP Secondo i criteri internazionali è un volume
DettagliAngiogenesi 09/05/2013. Inibitori dell angiogenesi ANGIOSTATINA & ENDOSTATINA [1] VEGF and FGF-2. Cathepsins, MMPs
Angiogenesi Inibitori dell angiogenesi VEGF and FGF-2 Cathepsins, MMPs ANGIOSTATINA & ENDOSTATINA [1] L angiogenesi, ossia, l induzione di una nuova crescita di capillari per gemmazione a partire di vasi
DettagliGRUPPI DI INCONTRO per GENITORI
Nell ambito delle attività previste dal servizio di Counseling Filosofico e di sostegno alla genitorialità organizzate dal nostro Istituto, si propone l avvio di un nuovo progetto per l organizzazione
DettagliLe cellule staminali sono i precursori delle altre cellule. Esse entrano in azione durante la fase di accrescimento e di sviluppo del feto e quando c
CELLULE STAMINALI Le cellule staminali sono i precursori delle altre cellule. Esse entrano in azione durante la fase di accrescimento e di sviluppo del feto e quando c è la necessità di riparare un tessuto
DettagliSUPERAVVOLGIMENTO DEL DNA (ORGANIZZAZIONE TERZIARIA DEL DNA)
SUPERAVVOLGIMENTO DEL DNA (ORGANIZZAZIONE TERZIARIA DEL DNA) ORGANIZZAZIONE TERZIARIA DEL DNA Il DNA cellulare contiene porzioni geniche e intergeniche, entrambe necessarie per le funzioni vitali della
DettagliDiapositiva 3: CASPASI IAP inibitor of apoptosis
Diapositiva 1: Diapositiva 2: Nella presente presentazione vengono trattate le correlazioni scoperte e studiate tra la tecnica dei microrna e l apoptosi. Innanzitutto l apoptosi è il processo che porta
DettagliNozioni generali. Principali forme di trattamento
tano essere di vitale importanza per il benessere psicofisico del paziente, pertanto vale sempre la pena impegnarsi, anche quando la sindrome non venga diagnosticata subito dopo la nascita. Principali
DettagliSEQUENZIAMENTO DEL DNA
SEQUENZIAMENTO DEL DNA Il metodo di Sanger per determinare la sequenza del DNA Il metodo manuale La reazione enzimatica Elettroforesi in gel denaturante di poliacrilammide Autoradiografia Il metodo automatico
DettagliIl mieloma multiplo La terapia
MIELOMA MULTIPLO Il mieloma multiplo è una malattia neoplastica caratterizzata dalla proliferazione e accumulo nel midollo osseo di linfociti e di plasmacellule che, direttamente o indirettamente, possono
Dettagli1. Manifestano la loro azione negativa solo in età adulta avanzata
Perché invecchiamo? La selezione naturale opera in maniera da consentire agli organismi con i migliori assetti genotipici di tramandare i propri geni alla prole attraverso la riproduzione. Come si intuisce
DettagliSISTEMA NERVOSO. Il sistema nervoso controlla e regola tutte le funzioni dell organismo.
SISTEMA NERVOSO In tutti gli animali, il sistema nervoso è la rete di coordinamento e controllo che riceve tutte le informazioni, le interpreta e risponde ad esse in vari modi. Il sistema nervoso controlla
DettagliSUPERARE LE DIFFICOLTA DI APPRENDIMENTO FA PARTE DEL DIRITTO ALL APPRENDIMENTO
SUPERARE LE DIFFICOLTA DI APPRENDIMENTO FA PARTE DEL DIRITTO ALL APPRENDIMENTO Oggi questo diritto fa fatica ad essere garantito. Se non c è un grave disturbo adeguatamente riconosciuto non è un obbligo
DettagliSaviour sibling : definizione
La questione del saviour sibling Dino Moltisanti dino.moltisanti@gmail.com Saviour sibling : definizione Con questa espressione (bebé medicamento in spagnolo, fratello salvatore in italiano) si indica,
DettagliLa valutazione del rischio chimico
La valutazione del rischio chimico Introduzione Per sua stessa definizione, l agente chimico è una sostanza o un preparato di natura chimica. L agente chimico può presentarsi sotto forma di gas, vapore,
DettagliControlloCosti. Cubi OLAP. Controllo Costi Manuale Cubi
ControlloCosti Cubi OLAP I cubi OLAP Un Cubo (OLAP, acronimo di On-Line Analytical Processing) è una struttura per la memorizzazione e la gestione dei dati che permette di eseguire analisi in tempi rapidi,
DettagliPARTIAMO DA ALCUNE DOMANDE
PARTIAMO DA ALCUNE DOMANDE Esiste l immagine del disabile intellettivo come persona adulta nella mia mente? Quali sono i maggiori ostacoli che i famigliari/ operatori incontrano nella costruzione di un
DettagliLa candela accesa. Descrizione generale. Obiettivi. Sequenza didattica e metodo di lavoro. Esperimenti sulla crescita delle piante
Esperimenti sulla crescita delle piante unità didattica 1 La candela accesa Durata 60 minuti Materiali per ciascun gruppo - 1 candela - 1 vaso di vetro - 1 cronometro - 1 cannuccia - fiammiferi - 1 pezzo
DettagliTIPIZZAZIONE TIPIZZAZIONE HLA
TIPIZZAZIONE Il compito dell ADMO è quello di cercare nuovi donatori ed inserirli nel registro mondiale dei donatori. A tale scopo il possibile donatore viene sottoposto a TIPIZZAZIONE HLA esame necessario
DettagliLA RISPOSTA ALL INSULINA NON E UGUALE PER TUTTI NOTA BENE: DOPO QUESTO ARTICOLO VI DARO IL MENU DI PAOLINO.
LA RISPOSTA ALL INSULINA NON E UGUALE PER TUTTI NOTA BENE: DOPO QUESTO ARTICOLO VI DARO IL MENU DI PAOLINO.. MA SE AVRETE LETTO QUANTO SCRITTO FINORA, CAPIRETE ANCHE PERCHE PAOLINO MANGIA COSI. Ma soprattutto
Dettagli