Città di Portogruaro Provincia di Venezia

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "Città di Portogruaro Provincia di Venezia"

Transcript

1 Città di Portogruaro Provincia di Venezia ALCUNI DATI DELL AMMINISTRAZIONE IN RELAZIONE A MOLTE ATTIVITÀ SVOLTE I dati del 2013 ed altre relazioni sull attività sono in fase di elaborazione, questa è una buona raccolta dati di base per fare il punto sui programmi di mandato, che deve essere contestualizzati attraverso approfondimenti con singoli assessori I valori ed i principi che guidano l azione di governo sono stati indicati nel programma di mandato. Il filo conduttore che ha guidato e guida l azione dell'amministrazione è in sintesi il concetto di servizio, il bene comune inteso quale impegno a garantire i diritti fondamentali delle persone, uguali condizioni, uguali opportunità, uguali regole per tutti. La città di Portogruaro viene intesa idealmente quale città-comunità, una città di tutti e per tutti, una città dei diritti umani, un luogo dove desiderare vivere. Rispetto al programma di mandato l'amministrazione è stata obbligata a rivedere alcuni dei propri obiettivi adattandoli al nuovo contesto politico- sociale, ma gli obiettivi ed i valori che caratterizzano la sua azione sono fermi, sono e saranno punti di riferimento imprescindibili e continui L'Ente sviluppa la propria azione in quattro macro-ambiti di intervento: -l'assetto istituzionale e l'organizzazione delle risorse; -i servizi alla persona; -gli interventi sul territorio; -gli eventi e lo sviluppo economico Sono ambiti di intervento interconnessi, collegati, così come l'azione degli amministratori e di tutte le funzioni burocratiche ed istituzionali dell'ente. IN SINTESI I PIÙ RILEVANTI OBIETTIVI DEL PROGRAMMA DI MANDATO RAPPORTI ISTITUZIONALI Sviluppare iniziative con gli altri Comuni per valorizzare le funzioni e la centralità del territorio, salvaguardando i presidi, i servizi e gli uffici decentrati esistenti; BILANCIO Sviluppo di relazioni e azioni al fine di reperire risorse e finanziamenti utili al mantenimento dei servizi e all avvio di nuovi investimenti Continuare a promuovere politiche che garantiscano misure di equità fiscale

2 LEGALITÀ - SICUREZZA Istituzione del Distretto Polizia Locale Potenziamento nel territorio dei servizi di sorveglianza e di deterrenza di azioni illegali URBANISTICA E PIANIFICAZIONE TERRITORIALE Approvazione del PAT e prosecuzione nell iter relativo al Piano degli Interventi e il Piano delle Acque; Definizione e approvazione accordi urbanistici su aree private strategiche; Proseguimento attività su comparti strategici di interesse pubblico; EDILIZIA PRIVATA Promozione delle modalità informatiche per le pratiche edilizie; Ridurre tempi e semplificazione delle procedure attraverso il potenziamento degli sportelli unici per l edilizia e le attività produttive; Riorganizzazione struttura; Conclusione procedimenti di condono. INFRASTRUTTURE STRATEGICHE Opere complementari alle grandi infrastrutture (TAV- Terza Corsia eliminazione passaggi a livello SFMR Variante alla SS. 14); Relazioni con gli enti sovraordinati e con i cittadini sulle grandi infrastrutture prima citate. LAVORI PUBBLICI Arredi e opere a servizio del centro storico; Ex Perfosfati: Completamento messa in sicurezza e sistemazione collegamento pedonale stazionecentro urbano; Mobilità sostenibile (piste ciclabili e abbattimento barriere architettoniche); Individuazione priorità per gli interventi nella frazioni; Edifici pubblici. MANUTENZIONE E QUALITÀ URBANA Interventi manutentivi nel territorio con riguardo particolare alla sicurezza e alla qualità urbana; VERDE ENERGIA RIFIUTI AMBIENTE MOBILITA Interventi in applicazione del Piano di Azione per l'energia Sostenibile per la riduzione dei consumi energetici, lo sviluppo delle fonti rinnovabili, la riduzione delle emissioni; Biomasse: monitoraggio situazione e verifica nuove normative regionali e nazionali; Monitoraggio e informazione su dati ambientali; Porre in atto interventi per ridurre la quantità di rifiuti prodotta Miglioramento ZTL e piano parcheggi; Percorsi naturalistici lungo i corsi d acqua; INNOVAZIONE, SVILUPPO E LAVORO Potenziare le politiche finalizzate allo sviluppo sostenibile; Creare una rete fra il tessuto economico-produttivo, educativo-formativo e sociale per sviluppare azioni che amplino le possibilità e le opportunità occupazionali anche potenziando le vocazioni caratteristiche del territorio

3 TURISMO Promuovere e sviluppare le azioni atte a creare un marketing territoriale che favorisca lo sviluppo turistico specifico di questo territorio SANITÀ Attenzione alle politiche ospedaliere puntando al mantenimento di alcuni servizi (punto nascite) alla riconferma dei poli e presidi volti al miglioramento dei servizi Definizione RSA centro servizi SOCIALE - ASSOCIAZIONISMO Costituzione di un Tavolo sociale un osservatorio permanente sulle situazioni di disagio sostegno alle famiglie Valutare effettiva possibilità per il Social Housing Asili nido e servizi per la prima infanzia a sostegno dei minori Nuove forme di sostegno ai lavoratori in cassa integrazione Mantenimento qualità servizi esistenti attività varie per associazioni - disabili nuove politiche di sostegno all edilizia sociale abitativa (in relazione all aumento degli sfratti - difficoltà economiche - offerte di mercato) valorizzare l associazionismo e i servizi in rete Ricerca sede idonea per le Associazioni, per un maggior riconoscimento sociale del valore che svolgono POLITICHE CULTURALI Ridefinizione, anche in termini d contenimento dei costi, e di programmazione delle attività del teatro e potenziamento della fruibilità da parte dei soggetti del territorio; Individuazione nuove scelte progettuali ed azioni mirate finalizzate alla caratterizzazione e vocazione musicale di Portogruaro, coinvolgendo le associazioni e utilizzando tutti i luoghi del territorio del Comune; Concretizzare anche a medio termine, la nuova sede della biblioteca comunale intesa come polo culturale cittadino e di riferimento territoriale; Riconfigurazione in termini programmatici e unitari degli spazi culturali e museali (galleria ai mulini, museo della città, etc); PARI OPPORTUNITÀ Potenziamento delle attività finalizzate alle pari opportunità e alla prevenzione dei fenomeni di violenza; Azioni ed attività finalizzate a promuovere la partecipazione attiva delle donne alla vita istituzionale e sociale della città. EVENTI Razionalizzazione e organizzazione eventi che caratterizzano la città, sia eventi tradizionali sia nuovi eventi; Potenziamento della sinergia con i soggetti economici e con l associazionismo locale; POLITICHE COMUNITARIE Verifica della possibilità della progettazione e gestione dei fondi comunitari in apertura ( ) soprattutto per quanto riguarda cultura e pari opportunità; COMUNICAZIONE - INFORMAZIONE Puntare su incontri ed attività specifiche in merito alla multimedialità (ampliamento Wi-Fi city SMART, segnalazioni on line per i cittadini, erogazione servizi on line, pagamenti on line, etc);

4 SCUOLA- FORMAZIONE Individuazione scelte di programmazione in materia di politiche universitarie, attualizzando il ruolo e le relazioni con la Fondazione Portogruaro Campus in rapporto alle esigenze e alle vocazioni del territorio, potenziando la collaborazione dei comuni del portogruarese; Nuove politiche tariffarie; Ridefinizione servizio trasporto scolastico; POLITICHE GIOVANILI Favorire momenti formativi - informativi sull orientamento (innovazione - studio -lavoro) e sulle possibilità che i giovani hanno come protagonisti di progetti innovativi e come cittadini europei; Potenziare il collegamento esistente con l associazionismo giovanile; Evoluzione del Consiglio Comunale dei Giovani verso l istituzione di una consulta dei giovani o di un forum permanente a livello mandamentale;

5 POPOLAZIONE E ANDAMENTO DEMOGRAFICO Popolazione residente nel comune Residenti di cui stranieri La composizione demografica del territorio, l andamento demografico, il riparto per sesso ed età, sono fattori significativi da considerare quando si programmano le scelte dell ente. Nel triennio preso a riferimento la popolazione residente si mantiene costante, con un incremento nel 2012 rispetto al 2010 dello 0.4% circa. Tale incremento è dovuto all aumento della popolazione straniera che incide per il 7.4% nel 2010, per il 7.8%nel 2011, per l 8.3% nel La composizione della popolazione nel triennio mette in evidenza che le donne sono numericamente superiori agli uomini residenti per oltre il 9%.

6 Popolazione residente per fasce d età Popolazione residente per fasce d'età over L analisi della popolazione residente per fasce di età evidenzia che il 12.2% della popolazione ha meno di 15 anni, mentre il 22.2% ha più di 65 anni. La popolazione con più di 65 anni è in aumento nel triennio. Nel 2013 il totale degli abitanti è di cui stranieri divisi per fasce d età come da tabella: Età Maschi Femmine Totale

7 Le Nuove Regole Istituzionali L'ASSETTO ISTITUZIONALE E L'ORGANIZZAZIONE DELLE RISORSE In questi anni nel nostro Paese la questione morale ha assunto proporzioni davvero preoccupanti. Le istituzioni, anche quelle locali, hanno il dovere di rispondere con decisione alle esigenze di legalità, equità, responsabilità. Il nostro Comune ha saputo rispondere con chiarezza alle giuste esigenze di nuove regole istituzionali, di rinnovamento, di riduzione dei costi della politica, di trasparenza: - Vi è stato un significativo rinnovamento negli incarichi di Giunta, rafforzando le materie più delicate; - Vi è stata una forte contenimento dei costi della politica - Vi è stata una riduzione del numero degli assessori - E' stato approvato il regolamento sulla trasparenza dei redditi degli amministratori (mettere dicitura giusta) L'ATTIVITÀ ISTITUZIONALE Il nostro Comune si caratterizza per una attività istituzionale intensa, i dati che vengono forniti ne sono la dimostrazione. Nel corso di questi anni anche le relazioni, i ruoli, il coinvolgimento istituzionale è cresciuto. Sono stati nominati i consiglieri delegati, per zona e per materie e progetti: Il Consiglio Comunale ha approfondito temi importanti, di interesse per tutta la Comunità. La Giunta si riunisce almeno una volta alla settimana alla presenza dei dirigenti dell'ente. Le Commissioni Consiliari sono regolarmente convocate per la preparazione dei lavori consiliari e per specifiche materie Sedute di Giunta Comunale Delibere di Giunta Sedute di Consiglio Comunale Delibere di Consiglio Commissioni Consiliari Consigli Aperti Determine Ordinanze Somme ai Gruppi Consiliari Per l autonomia contabile 1.900, , ,00 - Il maggiore coinvolgimento delle commissioni consiliari trova ragione nella necessità di riunirsi più volte per discutere interventi di grande portata quali il PAT o per aggiornarsi sulle questioni di grande portata quali i tagli alle spese, le problematiche relative alle Fondazioni ecc. LA STRUTTURA ORGANIZZATIVA DEL COMUNE Con le delibere di Giunta Comunale n. 71 del 07/05/2013 e la delibera di Giunta Comunale n. 92 del 04/06/2013, in attuazione del processo di riorganizzazione, si è approvata la nuova dotazione organica che ha comportato spostamenti di personale da servizi e/o settori. Nelle delibere sopra riportate si è dato atto che: - allo stato attuale, così come già previsto con la precedente riorganizzazione, la revisione del sistema organizzativo è finalizzata al contenimento degli organici e della spesa complessiva del personale, diretta ed indiretta, entro i vincoli di finanza pubblica attraverso una migliore redistribuzione del personale; - per riuscire ad adeguare l organizzazione dell Ente alla mutata realtà economica garantendo, nel contempo, il mantenimento dei servizi finora erogati ai cittadini è opportuno agire su due fronti: da un lato accorpando funzioni e servizi per creare sinergie e condivisione delle conoscenze tra il personale che permetta di ovviare alle assenze, anche temporanee, di personale che non può venire sostituito. Dall altro di dare una forte accelerazione all utilizzo delle tecnologie informatiche per ottenere risparmi di spesa nelle modalità di erogazione dei servizi e, nel contempo, agevolare il lavoro degli operatori; - con la riorganizzazione l Amministrazione Comunale vuole mantenere l efficienza degli uffici e

8 migliorare i servizi resi ai cittadini, garantendo tra l altro, laddove possibile, un orario di apertura più ampio o diversamente articolato. Organizzazione del personale Qualifica qualifica/posiz.economica/profilo Uomini Donne SEGRETARIO GENERALE 1 DIRIGENTE FUORI D.O. art.110 c.2 TUEL 1 DIRIGENTE A TEMPO INDETERMINATO 2 CAT. D3 funzionari tecnici/amministrativi 3 3 CAT. D1 istruttori direttivi tecnici/amministrativi CAT. C istruttori tecnici/amministrativi CAT. B3 operai o collaboratori tecnici/amministrativi 8 2 CAT. B1 operai 17 4 COLLABORATORE A T.D. ART. 90 TUEL cat. C 1 totale TOTALE Totale dipendenti nel triennio Anno Uomini Donne Totale IL RUOLO DI PORTOGRUARO Su alcuni temi Portogruaro ha saputo essere trainante nei rapporti con gli altri Comuni (tutela dell Ospedale, Tribunale, avvio del dibattito sull istituzione della Città Metropolitana, Aziende pubbliche- acqua e rifiuti- Tav- Infrastrutture) Tribunale La riforma della giustizia avviata nel 2012, ha portato all accorpamento della sede distaccata del Tribunale di Portogruaro a Pordenone. L Amministrazione ha svolto autorevoli e forti pressioni per il mantenimento della sede, anche in collaborazione con la Camera degli Avvocati di Portogruaro, e continuerà a monitorare la situazione, anche alla luce di quanto accadrà a livello nazionale. Per quanto riguarda invece l Ufficio del Giudice di Pace, sono state avviate tutte le azioni possibili per il mantenimento a Portogruaro, ricercando intese e collaborazioni anche con altre istituzioni per la divisione delle spese tra le Amministrazioni interessate. Città Metropolitana La spending review, la legge sul contenimento della spesa, ha avviato la riorganizzazione delle Province e l istituzione di 10 Città Metropolitane; tra queste è stata prevista anche la Città Metropolitana di Venezia. Dell argomento a Portogruaro si è iniziato a parlare in incontri pubblici, Conferenza dei Capigruppo ed in un Consiglio Comunale interamente dedicato. È stato approvato un Ordine del Giorno, a maggioranza, in cui il Consiglio Comunale non ha aderito alla Città Metropolitana, ma ha espresso la volontà di partecipare alla fase costituente per far valere la specificità del territorio, e ha anche chiesto a riguardo delle precise garanzie: pari dignità, elezione diretta degli organismi, forme di autonomia. Queste garanzie saranno il presupposto per le future scelte sulla Città Metropolitana. Sanità A tutela del presidio ospedaliero di Portogruaro, nell ambito della riorganizzazione prevista a livello regionale, il Comune di Portogruaro ha saputo svolgere un ruolo propositivo e trainante anche nei confronti degli altri

9 Comuni del territorio. Il Consiglio Comunale, unito e compatto, ha promosso infatti una serie di iniziative per far sentire la voce dei cittadini. La raccolta di firme, finalizzata a salvaguardare e qualificare i servizi socio-sanitari del territorio, ha raccolto l'attenzione di circa 8000 cittadini che hanno così espresso la loro volontà a riguardo. L ULSS 10 e la Regione del Veneto sono state sollecitate ad impegnarsi sui servizi rivolti agli anziani e al miglioramento di quelli rivolti alla prevenzione. Il dibattito su una ipotesi, per ora non definita, di Ospedale unico non ha distolto l'attenzione del Consiglio Comunale dalle Schede sanitarie regionali che definiscono di fatto le dotazioni di ciascun presidio ospedaliero. Portogruaro vuole mantenere la qualità dei propri servizi e proprio per questo intende continuare a sviluppare azioni unitarie finalizzate a salvaguardare e potenziare i servizi esistenti. Le Società Partecipate Il Comune di Portogruaro ha partecipazioni in numerose società; le più rilevanti sotto il profilo economico e dei servizi offerti sono quelle riferite alla gestione dei rifiuti (ASVO spa), al servizio idrico integrato (Acque del Basso Livenza spa e CAIBT spa), alla logistica (Interporto spa), tutte operanti in settori strategici della vita della comunità Le società partecipate dagli enti locali sono strumenti per il conseguimento delle loro finalità. Devono dunque contribuire al buon andamento gestionale, attraverso la realizzazione dei criteri di efficienza, efficacia ed economicità e devono rispettare il quadro comunitario, con specifica considerazione della libertà di concorrenza e di mercato. L unica eccezione è costituita dalle società interamente partecipate da Enti Pubblici (quali ASVO, CAIBT, Acque del Basso Livenza) per le quali è possibile ancora l affidamento diretto. Negli ultimi anni si sono succedute numerose leggi relative alle modalità con le quali i comuni possono detenere partecipazioni in società pubbliche, leggi non sempre tra loro coerenti e che pertanto hanno creato e stanno creando molte incertezze. Tale situazione è complicata dal fatto che spesso i comuni hanno utilizzato la possibilità di creare società pubbliche o detenervi partecipazioni per fare in modo,attraverso tali mezzi, di evitare i forti vincoli di finanza pubblica alle spese posti dallo Stato soprattutto negli ultimi anni. Va invece tenuto conto delle singole realtà e dell utilità per i territori delle partecipazioni detenute dai Comuni. In questi anni il Comune di Portogruaro ha sempre messo in atto, nei confronti delle proprie partecipate, una metodologia di verifica e controllo, rafforzata dopo gli ultimi interventi legislativi, allo scopo di monitorare la situazione economico-patrimoniale delle aziende, proprio per la rilevanza dei servizi che erogano ai cittadini. Nel complesso le società partecipate dal Comune presentano una situazione, dal punto di vista economico, in equilibrio. Oltre alle Società partecipate, il Comune è presente in alcune Fondazioni che operano nei settori dell istruzione, formazione e della cultura: specificatamente la Fondazione Portogruaro Campus in campo universitario e la Fondazione S.Cecilia in campo musicale. Fusione degli acquedotti Nell ultima assemblea del CATOI Lemene del 17 dicembre scorso, è stata approvata la proposta di deliberazione con cui, prendendo atto della normativa per la costituzione del gestore unico del servizio idrico integrato, si è affidata ad ABL e CAIBT s.p.a. la realizzazione della fusione per il definitivo affidamento in house del servizio e il programma di massima delle fasi e dei tempi della stessa fusione. Ora si avvia la fase per la predisposizione degli atti relativi alla fusione: il progetto con annesse le valutazioni economico finanziarie delle società con relativo piano economico. Entro il 31 marzo lo stesso dovrà essere approvato non solo dai CdA delle due società, ma anche dai Consigli Comunali dei comuni soci delle due aziende. Da aprile si aprirà la procedura di consultazione sindacale da parte dei CdA delle società, che si concluderà con l approvazione della delibera di fusione da parte delle assemblee di ABL e CAIBT entro il 31 maggio da cui poi partono i 60 giorni per l opposizione dei creditori. L atto di fusione dovrà essere concluso entro il 15 settembre Per legge il termine ultimo e massimo per la gestione unica degli acquedotti è il 1 gennaio 2015, qualora non sia rispettato il CATOI Lemene potrà eventualmente procedere all affidamento del servizio idrico ricorrendo ad altre forme di gestione compatibili con i principi di derivazione comunitaria. L'interporto e la logistica È stato firmato un protocollo d intesa che getta le basi per far diventare il territorio il terzo polo logistico del Veneto. L accordo con Regione Veneto, Provincia di Venezia, Comune di Fossalta di Portogruaro, Società Portogruaro Interporto, il Consorzio SAVO, la Società Prelios e il Polo dell Innovazione strategica (POLINS) è finalizzato alla stesura di una proposta operativa per un piano di sviluppo delle strutture interportuali e logistiche presenti nel territorio portogruarese nell ambito dei programmi regionali e nazionali della logistica. Obiettivo del progetto è ricercare una maggiore integrazione e sinergia tra le diverse realtà che, nel Portogruarese, operano nel settore dell intermodalità e della logistica, a partire dalla realizzazione di una proposta operativa che indichi le potenzialità delle aree e delle infrastrutture presenti, idonee a costituire un interporto di valenza nazionale che risponda agli standard del nuovo piano regionale e nazionale degli interporti.

10 POLITICA TARIFFARIA E BILANCIO Quali sono state le nostre entrate Le risorse di cui il Comune può disporre per finanziare le proprie spese sono costituite da tributi, trasferimenti dallo Stato e da altri enti pubblici, entrate da affitti, tariffe, sanzioni amministrative per violazione al codice della strada, da parcheggi a pagamento, ecc, da alienazione di beni immobili e contributi per investimenti, da accensione di prestiti (mutui per opere pubbliche), da movimenti di risorse per conto di terzi. La tabella che segue riporta il rendiconto delle entrate di competenza nel triennio e mette in evidenza una progressiva riduzione dei trasferimenti dallo Stato e un corrispondente aumento delle entrate tributarie. Dal 2010 al 2012 le entrate del Comune si sono profondamente modificate soprattutto per effetto delle continue manovre di finanza pubblica adottate dai governi che si sono succeduti e dalla crisi economica in atto. Va precisato che dal 2010 al 2012 il Comune si è visto ridurre risorse dallo Stato per oltre un milione di euro. Tali minori risorse, unitamente all obbligo di rispettare i vincoli del patto di stabilità, hanno avuto come conseguenza l obbligatorietà delle manovre di bilancio adottate dal Comune. Volendo sintetizzare le scelte fatte, si ricorda che l addizionale comunale irpef è passata dallo 0,6% del 2011 allo 0,8% del 2012, con una soglia di esenzione pari a ,00 euro, le aliquote imu sono state fissate pari allo 0,4% per la prima casa, e allo 0,86% per gli altri immobili (tenuto conto che il 50% del gettito nel 2012 è andato allo Stato), le tariffe della tia sono rimaste invariate nel triennio con agevolazioni legate all isee, le tariffe da servizi (mensa scolastica, trasporto scolastico) sono state adeguate all aumento dei costi solo in minima parte, in quanto il Comune nei limiti della disponibilità di bilancio, ha coperto l aumento dei costi con fondi propri. Come sono state spese le risorse Risorse spendibili e vincoli di bilancio In particolare in momenti di difficoltà economica come gli attuali, è importante utilizzare al meglio la propria capacità di spesa pur mantenendo un costante equilibrio tra entrate e spese, per evitare che si creino situazioni di difficoltà di bilancio. Tutte le amministrazioni locali si trovano ad operare in un regime di forte contenimento della spesa. Nel corso del triennio sono state razionalizzate numerose spese; si sono ridotte le spese di personale, per l impossibilità di sostituire il personale in quiescenza e per i limiti di legge, che impone di ridurre tale spesa tutti gli anni progressivamente. E stato progressivamente ridotto il debito dell ente (ovvero le quote residue dei mutui in ammortamento assunti in passato per realizzare le opere pubbliche), tanto che, nel 2013, l incidenza degli interessi passivi sul totale delle entrate correnti accertate a consuntivo 2012 è pari al 1,99%, quindi molto bassa rispetto al limite di legge e rispetto alle percentuali che mediamente registrano i comuni limitrofi. Spesa corrente per funzioni nel triennio 2010/2012 FUNZIONE 01 Funzioni generali di amministrazione gestione e controllo , , ,73 02 Funzioni relative alla giustizia , , ,09 03 Funzioni di polizia locale , , ,17 04 Funzioni di istruzione pubblica , , ,53 05 Funzioni relative alla cultura ed ai beni culturali , , ,90 06 Funzioni nel settore sportivo e ricreativo , , ,35 08 Funzioni nel campo della viabilità e dei trasporti , , ,98 09 Funzioni riguardanti la gestione del territorio e dell'ambiente , , ,05 10 Funzioni nel settore sociale , , ,40 11 Funzioni nel campo dello sviluppo economico , , ,29 Totali , , ,49

11 Spesa corrente per interventi nel triennio 2010/2012 INTERVENTI Personale , , ,61 Acquisto di beni di consumo , , ,65 Prestazione di servizi , , ,34 Utilizzo beni di terzi , , ,93 Trasferimenti , , ,62 Interessi passivi , , ,17 Imposte e tasse , , ,47 Oneri straordinari , , ,70 Spese per rimborso prestiti , , ,68 Totale , , ,17 Le spese di investimento per opere pubbliche per i limiti riferiti al patto di stabilità si sono ridotte. L importo delle spese impegnate nel triennio ammonta a ,00 euro nel 2010, ,00 nel 2011, ,00 nel Gli interventi realizzati si riferiscono a: straordinaria manutenzione edifici pubblici, sistemazione e adeguamento edifici scolastici, straordinaria manutenzione strade, interventi di adeguamento impianti sportivi, interventi di arredo urbano, costruzione nuovo magazzino comunale. Come abbiamo chiuso gli ultimi tre esercizi l avanzo di amministrazione Per effetto dei vincoli imposti dalla necessità di rispettare il patto di stabilità e degli obiettivi da raggiungere per il rispetto del patto, l entità dell avanzo di amministrazione è stato nel triennio di importo elevato. Nel 2010 ammontava ad euro ,72, nel 2011 ad euro ,30, nel 2012 ad euro ,48. Nel corso del triennio parte di questo avanzo è stato utilizzato per finanziare investimenti. La parte non utilizzata è confluita nell avanzo dell anno successivo.

12 I SERVIZI ALLA PERSONA In questo periodo di crisi il sostegno alle persone in difficoltà ed il supporto alle famiglie è stato un obiettivo fondamentale. Il mantenimento della qualità dei servizi ha richiesto un notevole impegno, le risorse assegnate al sociale sono state notevoli. Area Minori e Famiglia Inserimenti in strutture di accoglienza e affidi familiari Le strutture di accoglienza (comunità) sono destinate ad accogliere i minori privi temporaneamente di un ambiente familiare adatto, gli adolescenti con difficoltà di relazione con la propria famiglia e gli adolescenti senza famiglia. In alcuni casi può essere prevista l accoglienza contemporanea della madre e del bambino. In comunità si provvede al mantenimento, all educazione e all istruzione e vengono formulati e gestiti percorsi personalizzati di recupero e di sostegno con tutti i mezzi necessari a consentire una crescita equilibrata. In alcune situazioni si rende più opportuno tutelare il minore attraverso il suo inserimento in un ambiente familiare selezionato, chiamato a garantire le fondamentali cure familiari ai minori che ne sono privi attraverso provvedimenti di natura temporanea. L affidamento temporaneo si attua quando la famiglia d origine non è in grado di occuparsi del minore in modo adeguato. Il bambino viene inserito in una famiglia provvisoria, ma accudente, disposta a relazionarsi anche con la famiglia di origine nell interesse del minore. Assistenza economica. Il sostegno economico ha l obiettivo di garantire comunque al minore, la cui famiglia è in difficoltà economiche, occasioni di crescita e di socializzazione. I contributi economici non rappresentano mai degli interventi isolati ma vengono integrati all interno di un percorso di presa in carico delle persone che prevede altri strumenti di intervento sociale. Nuclei familiari con minori in assistenza economica Spesa annuale , , ,22 Assegno al nucleo e assegno di maternità Domande assegno al nucleo familiare Domande assegno di maternità Attività ricreative estive Le attività ricreative estive comunali rappresentano importanti iniziative attivate dal Comune nell ottica di creare luoghi ed occasioni di incontro per gli alunni delle scuole elementari e materne. Minori partecipanti ai centri estivi Spesa , , ,75 I servizi ludico-educativi, ricreativi denominati CENTRI ESTIVI sono promossi durante il periodo estivo dal Comune di Portogruaro con l intento di offrire un servizio di animazione estiva per il tempo libero, da realizzarsi tramite l organizzazione di attività a carattere educativo, improntate sulla creatività, lo sport, l esplorazione dell ambiente. Il Centro Estivo è rivolto ai bambini/e di età 3/5 anni (frequentanti la scuola dell infanzia) e ai bambini/e di età 6/11 anni (frequentanti la scuola primaria). Durante il periodo estivo, a complemento e/o in alternativa all azione comunale, molti altri soggetti si attivano con la gestione di analoghe iniziative a favore dei minori, offrendo un lodevole servizio e una pluralità di scelta alle famiglie. Dal momento che il servizio reso dalle Parrocchie del territorio è da considerarsi un servizio di pubblico interesse di cui si avvalgono molte famiglie, il Comune di Portogruaro, alla luce del sempre maggior numero di ragazzi coinvolti, nel triennio 2010/2012 ha erogato un contributo economico in rapporto al numero dei partecipanti e in rapporto al disavanzo tra entrate ed uscite sostenuto dagli enti parrocchiali, al fine di favorire la realizzazione di dette attività.

13 Convenzione con il Comune di Concordia Sagittaria per l ASILO NIDO Asilo nido Skarabocchio Domande presentate per l accesso nell anno Domande accolte con inserimento del minore Domande accolte senza inserimento del minore per rinuncia al servizio da parte della famiglia Spesa annuale , , ,00 L asilo nido Skarabocchio di Concordia Sagittaria opera nel territorio dal E un servizio sociale ed educativo, luogo di incontro e di condivisione per i bambini da 6 mesi a 3 anni con finalità educative entro un preciso programma metodologico-didattico, in un ottica di superamento della pura attività assistenziale. La struttura offre occasione durante l anno di incontri con specialisti su vari temi di carattere psicologico, educativo e sanitario nonché propone laboratori didattici, coinvolgendo in particolar modo le famiglie dei bambini che frequentano l Asilo Nido. Capienza: 40 b/i di cui 25 riservati a Portogruaro. Rette: su base ISEE. Il 2 ^ figlio ha il 50 % di retta e il terzo è gratuito. Si precisa che la retta si calcola sulla somma di una quota giornaliera e di una quota di presenza, quindi varia a seconda dei giorni di apertura del nido e di frequenza del bambino. Area anziani e non autosufficienti Servizio Assistenza domiciliare e pasti a domicilio Il servizio negli anni si è visto progressivamente sempre più interpellato da anziani con autonomia compromessa o da famiglie con a carico congiunti non autosufficienti. Il servizio offre interventi dalle ore 7.00 del mattino alle ore della sera nei giorni feriali, in caso di particolari necessità anche nei giorni festivi. Realizza per lo più interventi individualizzati secondo un piano di lavoro pre-concordato con l utente e la sua famiglia. Il Servizio è stato fino ad ora in grado di soddisfare completamente la domanda espressa dalle famiglie. Il Servizio è soggetto a compartecipazione alla spesa da parte delle famiglie o dell anziano sulla base della documentazione I.S.E.E. con soglie che vengono definite annualmente dalla Giunta Comunale. Servizio di Assistenza Domiciliare n. utenti presi in carico Km percorsi nel territorio n. ore complessive di interventi effettuati Spesa , , ,66 Entrata da compartecipazione dagli utenti , , ,00 Il consistente aumento della spesa è conseguente sia alla decisione di garantire un servizio più completo e, quindi, di aumentare il numero delle ore dedicate agli assistiti per ciascun intervento e sia all aumento della gravità delle persone non autosufficienti in carico al servizio. Servizio di fornitura Pasti caldi a domicilio n. utenti presi in carico Spesa , , ,15 Entrata da compartecipazione dagli utenti , , ,00 Contributi Economici I sostegni economici in questo biennio hanno interessato anziani in difficoltà economica e sono stati principalmente finalizzati all'acquisto di alimenti, al pagamento delle utenze o delle spese sanitarie, nonché a sostenere le spese per l assistenza della persona non autosufficiente. n. utenti anziani in Assistenza economica Spesa annuale , , ,00

14 Integrazione rette di ricovero per anziani e inabili Nei casi di bisogno il Comune provvede, per soggetti in condizione di necessità economica, all integrazione delle spese di ricovero in strutture residenziali. L intervento del Comune è successivo ed integrativo di quello dovuto dall interessato e dai familiari civilmente obbligati. Integrazione retta per ricovero in struttura n. utenti a carico Spesa annuale , , ,53 Centro culturale sociale e ricreativo Sandro Pertini e soggiorni climatici per la terza età Il Centro culturale sociale e ricreativo Pertini, che viene interamente gestito dalle persone anziane, è un centro di aggregazione, socializzazione e stimolo per le persone ultrasessantacinquenni. Le attività vengono svolte in una sede messa a disposizione dall Amministrazione Comunale in Via Verga n. 5 I soci possono accedere al Centro e svolgere le diverse attività ricreative, tra le quali si citano a titolo di esempio: cene sociali, gite, feste, visite guidate, incontri di informazione, ecc. L obiettivo è di favorire il coinvolgimento attivo dell anziano nella gestione dei servizi che lo riguardano ed offrire opportunità di svago e di incontro. Il Centro sociale Pertini organizza inoltre ogni anno i soggiorni climatici per gli anziani in diverse località termali. Nel triennio 2010/2012 l Amministrazione Comunale ha contribuito economicamente sia per le spese di organizzazione che per garantire la presenza di accompagnatori-animatori durante i diversi turni. Inoltre nel triennio di riferimento, sulla base della documentazione I.S.E.E. con soglie definite annualmente dalla Giunta Comunale, gli anziani hanno beneficiato di un contributo economico da parte dell Amministrazione Comunale per poter partecipare al turno di soggiorno. Annualmente il Centro Pertini organizza la Giornata dell anziano, un momento di incontro, festa e convivialità. CENTRO INTERNET GRATUITO Da giugno, inoltre, presso l Associazione è attivo un Centro pubblico di accesso ad Internet realizzato nell ambito del progetto della Regione Veneto denominato P3@Veneti. L attivazione del Centro Internet consente d usufruire di servizi gratuiti, aperti a tutta la popolazione, di accesso ad internet, di assistenza ai servizi digitali della Pubblica Amministrazione e di acculturazione informatica e potenziamento dell alfabetizzazione informatica per tutte quelle particolari categorie di utenti che per svariati motivi (condizioni economiche, livello d'istruzione, qualità delle infrastrutture, differenze di età o di sesso, appartenenza a diversi gruppi etnici, provenienza geografica) ne risulterebbero escluse, andando quindi a mitigare il divario digitale esistente. ATTIVITA CENTRO ANZIANI PERTINI n. partecipanti ai turni di soggiorni climatici organizzati dal Centro Contributo annuale al Centro per l organizzazione dei 3.500, , ,00 soggiorni climatici n. partecipanti alla Festa annuale dell Anziano organizzata dal Centro Contributo annuale al Centro per l organizzazione della 2.500, , ,00 Festa annuale dell anziano n. domande di contributo da anziani partecipanti ad un turno di soggiorno climatico Contributo agli anziani per la partecipazione al soggiorno 1.620, , ,00 Barriere architettoniche Si tratta di istanze presentate per la fornitura temporanea di montascale o per l acquisto di un ausilio finalizzato all abbattimento delle barriere architettoniche al proprio domicilio. n. domande per abbattimento delle barriere architettoniche

15 Servizio di telesoccorso/telecontrollo Si tratta di un servizio finanziato dalla Regione Veneto al quale si accede per il tramite degli uffici comunali, volto a garantire una maggior sicurezza all anziano solo o che soffre di particolari patologie e che consente le chiamate ad un numero di emergenza per attivare i soccorsi a domicilio. E un servizio molto apprezzato dalle persone anziane e che ne aumenta il senso di sicurezza. n. utenti in carico al Servizio di Telecontrollo - Telesoccorso domiciliare L assegno di cura Si tratta di un contributo finanziato dalla Regione ed erogato per il tramite dei Comuni, che curano l istruttoria delle domande, rivolto alle persone non autosufficienti assistite a domicilio dai familiari o da assistenti private. Assegno di Cura n. utenti beneficiari del contributo regionale Contributo annuale assegnato , , ,00 Area disagio devianze Contributi economici I contributi di sostegno economico rivolti a singoli, coppie o famiglie, in situazioni di disagio economico e sociale, possono essere previsti in un contesto di progetto sociale più ampio, finalizzato al recupero della situazione considerata; oppure possono essere finalizzati a garantire il livello minimo di soddisfazione dei bisogni essenziali. Sono divisi in due tipologie: sussidi e ausili. I primi sono integrazioni del reddito per persone al di sotto della soglia di povertà, i secondi sono finalizzati a sostenere le persone in difficoltà nel far fronte a spese straordinarie. n. utenti adulti in Assistenza economica Spesa annuale , , ,00 Bonus energia elettrica e bonus gas metano Si tratta di un agevolazione introdotta dal Decreto Interministeriale 28/12/2007 e s.m.i. con l obiettivo di sostenere la spesa energetica e di gas metano delle famiglie in condizione di disagio economico attestato dalla Dichiarazione Unica e Certificazione ISEE. n. istanze di bonus energia elettrica n. istanze di bonus gas metano Area adulti L area adulti si caratterizza per una vasta estensione delle problematiche affrontate; si rileva un costante incremento di popolazione che riporta al servizio una condizione di disagio sociale e le cui problematicità vengono gestite in alcuni casi in collaborazione con altri servizi (ser.d, csm, handicap-dea, c.f., strutture per non autosufficienti) nei restanti attraverso un attività di consulenza-supporto e gestione direttamente dal servizio sociale comunale. Le aree d interevento più diffuse in questa parte dell area adulti si riferiscono alle seguenti problematicità: condizione abitativa, re-inserimento lavorativo, processi di perdita dell autonomia, ridefinizione del progetto di vita. n. adulti in carico per bisogni sociali Di cui in carico agli altri servizi UVMD/incontri con altri servizi territoriali a sostegno dell adulto in difficoltà

16 Attività di supporto per il re-ingresso nel mercato lavorativo (SIL, Cercasi Occasione, orientamento/accompagnamento, progetti vari) SIL Il servizio di mediazione al lavoro vuole affrontare in maniera integrata il problema lavorativo dei soggetti con disabilità e a rischio di emarginazione e ciò al fine di: consentire alle persone svantaggiate di ottenere un'identità sociale mediante un ruolo lavorativo; migliorare la loro qualità di vita; favorire il recupero, mantenimento e potenziamento delle abilità relazionali ed operative e delle autonomie personali; agevolare la creazione di una rete di collaborazioni tra diversi soggetti coinvolti nel settore (servizi socio-sanitari, cooperative sociali, associazioni di categoria, ecc.). Nel triennio 2010/2012 si è registrato un consolidamento dell l'utilizzo dello strumento a favore di cittadini con disagio sociale. accompagnamento/orientamento Nel medesimo periodo si è rilevato il crescente numero di cittadini che, in situazione di disagio sociale, non sono più in grado di reperire autonomamente delle esperienze lavorative (stabili e/o occasionali). In questa fascia si collocano persone più o meno fragili che in passato non accedevano ai servizi sociali e che oggi, sia per l'indebolimento della struttura familiare e sia per un irrigidimento delle regole nell'accesso al mercato lavorativo, si trovano a manifestare difficoltà economiche e perdita di autostima per la difficoltà. cercasi occasione Partito in forma sperimentale nel 2005 il progetto risponde alla necessità di offrire percorsi formativo/relazionali per soggetti socialmente svantaggiati, puntando a sviluppare le capacità e le risorse personali. La progettualità si è conclusa nel 2012 (giugno) a seguito del radicale cambiamento normativo nazionale/regionale. In prosecuzione nel 2013 è stato dato avvio ad un nuovo progetto Forma Lavoro corrispondente alla normativa; da quest anno è stato garantito un allargamento delle sedi di espletamento degli stage anche alle attività commerciali/produttive. Il bonus sociale erogato è una risposta alle difficoltà economiche che spesso i partecipanti lamentano sin dalla fase di selezione. I risultati ottenuti rilevano soprattutto un incremento su: i livelli di autostima, lo sviluppo di nuove relazioni sociali, una maggiore conoscenza del territorio e per concludere un diverso atteggiamento rispetto al problema iniziale. Progetto Immigrati: arcobaleno della cittadinanza Da otto anni il Comune di Portogruaro assume il ruolo di ente capo-fila per la gestione dell iniziativa per conto dei 20 comuni afferenti al territorio della Venezia Orientale. Il progetto assicura un ampia ed articolata programmazione territoriale degli interventi di integrazione sociale e scolastica e di coordinamento delle attività rivolte ai cittadini non comunitari. L importante riduzione del finanziamento regionale ha determinato nell anno 2012 e in quello in corso una riduzione significativa delle progettualità, ma soprattutto delle attività realizzate e dei vari beneficiari coinvolti. Progetto immigrati (arcobaleno ) Progetti Finanziamento complessivo , , ,72 Personale coinvolto Attività realizzate Beneficiari Alloggi di Edilizia Residenziale Pubblica Il Comune di Portogruaro pubblica il Bando ogni due anni e in base alla disponibilità degli alloggi di proprietà dell ATER li assegna secondo graduatoria. Fondo Locazioni L'art. 11 della L. 431/98 stabilisce lo stanziamento di un fondo nazionale per il sostegno all accesso alle abitazioni in locazione al fine di sostenere le fasce più deboli. Il fondo viene ripartito tra le Regioni che poi provvedono a distribuirlo tra i Comuni. Grazie allo stanziamento regionale e all integrazione comunale sono stati erogati numerosi contributi alle famiglie che incontrano difficoltà nell affrontare le spese di locazione. Contributo regionale ai sensi del Fondo locazione n. domande presentate per accesso bando Contributo regionale assegnato , , ,00 Stanziamento comunale ad integrazione del contributo regionale , , ,00

17 Alloggi Comunali Il Comune di Portogruaro pubblica il Bando ogni due anni e lo riserva alle persone che hanno compiuto il 60^ anno di età e in base alla disponibilità degli alloggi di proprietà del Comune li assegna secondo graduatoria Altri servizi sociali comunali Il coinvolgimento della comunità In questi anni sono stati realizzati diversi interventi finalizzati a promuovere un Welfare di comunità, per permettere alla comunità di accompagnare l utente a riflettere e a fronteggiare i problemi. In un ottica di sviluppo del lavoro di rete in questi anni sono stati attivati alcuni progetti con associazioni e cooperative sociali del territorio per: trasporto protetto, fruito prevalentemente da anziani, volto a garantire la mobilità sul territorio e la socializzazione/autonomia dell anziano grazie alle associazioni Su.Pra.Li.Ma e APAL; Accordo tra il Comune di Portogruaro e l Associazione In Famiglia per la realizzazione di un servizio di trasporto per anziani, minori, disabili e persone socialmente svantaggiate residenti nel Comune di Portogruaro utilizzando il mezzo idoneo al trasporto anche di persone in carrozzina, acquisito grazie al contratto con la Società Gruppo Unica s.p.a. nell ambito del progetto di Mobilità Gratuita; collaborazione con la Croce Rossa Italiana di Portogruaro per la realizzazione di un progetto rivolto alle persone anziane e non autosufficienti che presentano difficoltà ad effettuare le uscite esterne e che necessitano di supporto relazionale in quanto hanno una rete familiare e sociale limitata. Accordo tra il Comune di Portogruaro e l ISIS Da Vinci di Portogruaro per la realizzazione del Progetto Una Mano Amica destinato a persone anziane di Portogruaro che si trovano in condizione di disagio sociale e che necessitano sulla propria abitazione di interventi di piccola manutenzione gratuita in campo elettrico, meccanico, termoidraulico effettuati dagli studenti della scuola con la supervisione di un insegnante-tutor. Piano di Intervento Emergenza caldo, concordato e realizzato in accordo con le associazioni di volontariato, la protezione civile ed i gruppi organizzati che prevede la possibilità per gli anziani fragili di poter usufruire durante alcune giornate dei mesi di luglio e agosto di interventi aggiuntivi rispetto ai normali servizi che vengono garantiti nel corso dell anno attraverso: Progetto mensa solidale Progetto solidali con i bambini realizzato in collaborazione con la COOP Consumatori Nord-Est attraverso la fornitura di buoni -acquisto di prodotti per la prima infanzia e di materiali scolastici Convenzione tra il Comune di Portogruaro e l ASSL n. 10 Veneto Orientale per la realizzazione dell attività di punto prelievo ematico presso l ambulatorio periferico di Lugugnana dove l Amministrazione Comunale garantisce la copertura delle spese relative alle prestazioni infermieristiche ed accessorie (utenze, polizza assicurativa, ecc) Protocollo di intesa con il Comune di Concordia Sagittaria e l Associazione Culturale Ricreativa A. Carneo di Concordia per il trasporto dei minori disabili residenti a Portogruaro che frequentano il Centro di riabilitazione La Nostra famiglia di San Vito al Tagliamento: l Amministrazione Comunale garantisce la copertura delle spese per il trasporto dei propri minori. Collaborazione con l associazione Solidarietà sapori ed emozioni della nostra terra che ha realizzato una raccolta di fondi finalizzata a progetti di solidarietà il cui ricavato è stato utilizzato dall Amministrazione Comunale sotto forma di buoni-spesa alimentare da destinare alle persone in condizione di difficoltà nel soddisfacimento dei propri bisogni primari. ASSOCIAZIONISMO n. associazioni iscritte al registro comunale nella sezione sociale 21 n. associazioni beneficiarie di contributo Contributo assegnato alle associazioni 5.500, , ,00

18 Sportello Abramo Con l attivazione dello Sportello Intercomunale Polifunzionale per gli Stranieri, denominato Progetto Abramo il Comune di Portogruaro risponde alla normativa nazionale in materia di immigrazione e recepisce una precisa richiesta della Prefettura e della Questura di Venezia per assistere i cittadini stranieri nell adempimento degli obblighi di legge. Il servizio si caratterizza per il coordinamento creato fra i Comuni del Veneto Orientale, la Provincia di Venezia, la Prefettura e l Ufficio Stranieri della Questura.. Lo Sportello è attivo presso il Settore Servizi Sociali in Via Arma di Cavalleria e offre servizio gratuito di: consulenza, compilazione ed inoltro delle domande di rinnovo ed aggiornamento dei documenti di soggiorno; supporto, consulenza e orientamento su temi inerenti l immigrazione e la residenza, quali flussi, assunzioni, primo ingresso per lavoro e famiglia, visti d ingresso, normativa cittadini comunitari ed extracomunitari, informazioni anagrafiche e di stato civile, orientamento su temi specifici. SPORTELLO ABRAMO n. appuntamenti fissati n. consulenze Sportello Informativo Amministratori di Sostegno Da ormai diversi anni è attivo nel territorio portogruarese uno sportello informativo per l amministrazione di sostegno. Tale servizio è gratuito e rivolto ai cittadini residenti nei comuni aderenti al progetto: Portogruaro, Annone Veneto, Caorle, Cinto Caomaggiore, Concordia Sagittaria, Fossalta di Portogruaro e Teglio Veneto. Il progetto Amministratore di Sostegno, promosso dal Comune di Portogruaro in collaborazione con la Camera degli Avvocati di Portogruaro e l A.I.T.Sa.M. Onlus di Portogruaro, ha l'obiettivo di sostenere la diffusione e il consolidamento dell'istituto dell'amministrazione di Sostegno nel territorio del mandamento. SCUOLA E ISTRUZIONE L istruzione. Le scuole, l assistenza scolastica, la mensa ed il trasporto scolastico, l Università Il numero di studenti e quello degli istituti scolastici presenti in città fanno di Portogruaro uno dei poli scolastici più importanti della Provincia di Venezia e del vicino Friuli Venezia Giulia. L offerta formativa nel Comune è articolata su tutti i livelli di scolarizzazione. Le scuole pubbliche dell infanzia sono 7, di cui 4 nel capoluogo (più due paritarie) e 3 nelle frazioni di Summaga, Pradipozzo e Lugugnana. Le scuole primarie sono 8, 4 nel capoluogo (più una paritaria) e 4 nelle frazioni Summaga, Pradipozzo, Giussago e Lugugnana. La popolazione scolastica Anno Tipologia Scuole dell infanzia Scuola primaria Numero plessi a.s a.s a.s Capienza Iscritti Capienza Iscritti Capienza Iscritti Scuole secondaria di 1 grado Totali

19 Portogruaro Città Educativa Il Comune di Portogruaro presenta alle scuole cittadine il proprio pacchetto di offerte formative. Ciò corrisponde ad uno sforzo, da un lato, di coordinamento e razionalizzazione delle offerte tra i vari settori del Comune e di questi con la scuola, dall altro teso ad evidenziare l azione complessiva dell Ente nella direzione dei principi della Carta delle Città Educative sottoscritta dal Comune. Visite a Palazzo (n. studenti) Consegna Bandiera Italiana(n. studenti) Premio Consiglio Comunale n. studenti partecipanti Assistenza scolastica Mensa e trasporto scolastico Assistenza scolastica L ufficio Istruzione ha gestito negli ultimi tre anni le pratiche delegate dalla Regione ai Comuni per quanto concerne i contributi sull acquisto dei testi scolastici per la scuola secondaria di primo e secondo grado, mentre per carenza di risorse, non è stato attivato il bando realtivo al Buono-Borsa di Studio. L Ufficio istruzione fornisce comunque il necessario supporto per le altre pratiche della regione, quali il Buono- Trasporto ed il Buono-Scuola. Mensa e trasporto scolastico A Portogruaro, le strutture scolastiche e la popolazione scolastica sono molto rilevanti: le scuole di competenza comunale sono 19 di cui 7 scuole dell infanzia, 8 scuole elementari e 4 scuole medie, per un numero complessivo di circa 2250 alunni. Questo ovviamente comporta anche notevoli spese: il servizio di mensa per l a.s.2012/2013 ha comportato una spesa di ,00; il servizio di trasporto di circa ,00; per il funzionamento delle scuole di competenza l Amministrazione ha sostenuto una spesa complessiva nell esercizio finanziario 2012 di circa ,00 (riferita a spese gestionali dei servizi di mensa e di trasporto, utenze e riscaldamento, manutenzione ordinaria e straordinaria, interventi a supporto della didattica, come ad esempio luce, riscaldamento, telefono, arredi e attrezzature varie, etc.). Negli ultimi due anni, dato che non è stato possibile affidare lo scodellamento in via esclusiva al personale ATA, il servizio è stato svolto quindi nel seguente modo: 2011/ /2013 Plessi scolastici Personale ATA 7 11 Personale Gemeaz Personale volontario e/o ausiliario (*) 9 7 Per quanto riguarda la mensa scolastica, di seguito si riporta un riepilogo del volume dei pasti somministrato negli ultimi tre anni scolastici: A.S. PASTI ALUNNI PASTI DOCENTI PASTI ATA PASTI TOTALI 2010/ / / Le variazioni numeriche si riconducono in particolar modo al variare del numero dei collaboratori scolastici addetti alla refezione (ai quali è dovuto il pasto in caso di svolgimento del servizio di scodellamento).

20 Per quanto riguarda il trasporto scolastico, di seguito si riporta prospetto rispetto al numero dei trasportati ed alla loro distribuzione nel territorio in funzione dei plessi scolastici di destinazione: 2012/2013 NR.ALUNNI % Primaria capoluogo 56 35,5% Primaria zona ovest 33 20,8% Primaria zona est 15 9,5% Secondaria capoluogo 19 12,1% Secondaria zona ovest 23 14,5% Secondaria zona est 12 7,6% Totale linee primaria/secondaria 158 Infanzia capoluogo 24 50,0% Infanzia zona ovest % Infanzia zona est 14 29,1% Totale linee infanzia 48 Interventi volti alla razionalizzazione dei percorsi hanno prodotto un contenimento della spesa complessiva sostenuta negli ultimi tre anni: A.S. Spesa Utenti Spesa media per utente 2010/ , , / , , / , ,09 L attuale situazione economica e l obbligo al contenimento della spesa pubblica hanno indirizzato l Amministrazione ad avviare nei mesi precedenti un serio e doveroso approfondimento sui costi dei servizi, attraverso uno studio ed una analisi dettagliata, il coinvolgimento dei dirigenti scolastici e della famiglie, la somministrazione di un questionario riguardante i servizi. Le analisi effettuate rendono evidente la necessità di alcuni interventi finalizzati a limitare e razionalizzare i costi. Per quanto riguarda il trasporto scolastico, sono state introdotte soluzioni alternative al servizio scuolabus con l avvio delle iniziative del pedibus presso alcune scuole del capoluogo, grazie alla collaborazione di docenti e genitori, ed in alcuni casi facendo ricorso all impiego di lavoratori socialmente utili (L. nr del ). Inoltre, tramite incarico a ditta specializzata in materia è stato condotto un sondaggio su tutta la popolazione scolastica per verificare il grado di fattibilità della soluzione di un car pooling scolastico; gli esiti sono risultati parzialmente favorevoli in particolar modo in alcune zone del capoluogo, tuttavia non sufficienti a garantire una completa sostituibilità delle linee scuolabus ad esse dedicate. Una attività di sensibilizzazione in collaborazione con gli organi scolastici rappresentativi dei genitori è in corso per ottenere una ulteriore valutazione in funzione della definizione della portata del prossimo affidamento del servizio scuolabus. Per quanto riguarda la mensa scolastica, una ipotesi di variazione del servizio nella scuola primaria con la eliminazione della somministrazione dei pasti nell unico rientro pomeridiano delle frequenze a tempo ordinario è stata valutata e sottoposta all attenzione degli organi scolastici e delle famiglie degli alunni interessati. In ogni caso, per l a.s. 2013/2014 Il servizio di mensa scolastica verrà effettuato regolarmente per le frequenze a tempo pieno, a tempo ordinario, a tempo prolungato. L intenzione è di riprendere l argomento nel tavolo di lavoro con la scuola per poter raggiungere il miglior risultato possibile in termini di riduzioni dei costi e soddisfacimento dell utenza. Per l apertura dell anno scolastico l Amministrazione Comunale ha comunque ritenuto importante mantenere invariate le attuali tariffe dei servizi scolastici, ferme dal Le tariffe rimaranno inalterate fino al Le eventuali e successive decisioni nel merito saranno comunque valutate coinvolgendo tutti i soggetti interessati del mondo scolastico. Per quanto concerne le situazioni di difficoltà economica l Amministrazione ha sempre mantenuto in essere la procedura di concessione di soluzioni tariffarie agevolate; in particolare, negli ultimi anni si è registrato un importante aumento del numero di richieste che da un lato hanno comportato un ripensamento dei criteri di assegnazione (anche verificando modalità attuate da altri Comuni) e la conseguente variazione degli stessi e dall altro hanno aperto una riflessione sulla valutazione delle risorse a disposizione, specialmente in proiezione futura. Di seguito si riporta il riepilogo delle agevolazioni concesse negli ultimi tre anni, che evidenzia un costante aumento delle richieste e della spesa relativa:

PROGRAMMA N. 14: CITTÀ MULTIETNICA

PROGRAMMA N. 14: CITTÀ MULTIETNICA PROGRAMMA N. 14: CITTÀ MULTIETNICA 14. CITTA MULTIETNICA SUPPORTARE INSERIMENTO IMMIGRATI Confermando il ruolo che il Centro Servizi per Stranieri ha assunto all interno delle politiche per l immigrazione,

Dettagli

Area Persone Anziane. Servizio di assistenza domiciliare sociale per anziani LIVEAS

Area Persone Anziane. Servizio di assistenza domiciliare sociale per anziani LIVEAS Area Persone Anziane Num. Scheda 1 TITOLO AZIONE o o Servizio di assistenza domiciliare sociale per anziani LIVEAS OBIETTIVI Scopo del servizio è permettere agli anziani, parzialmente o totalmente non

Dettagli

REGOLAMENTO SUGLI INTERVENTI DI VOLONTARIATO

REGOLAMENTO SUGLI INTERVENTI DI VOLONTARIATO REGOLAMENTO SUGLI INTERVENTI DI VOLONTARIATO Approvato con deliberazione del Consiglio Comunale n. 126 del 22.11.1999 www.comune.genova.it Regolamento sugli interventi di volontariato ART. 1 Finalità In

Dettagli

PROGETTO ASSISTENZA DOMICILIARE ANZIANI

PROGETTO ASSISTENZA DOMICILIARE ANZIANI PROGETTO ASSISTENZA DOMICILIARE ANZIANI PIANO DISTRETTUALE DEGLI INTERVENTI del Distretto socio-sanitario di Corigliano Calabro Rif. Decreto Regione Calabria n. 15749 del 29/10/2008 ANALISI DELBISOGNO

Dettagli

PROGRAMMA PROVINCIALE SPERIMENTALE SULLA DISABILITA (L.R. 41/96 ARTT. 5 21) TRIENNIO 2011 2013 PIANO DI ATTUAZIONE

PROGRAMMA PROVINCIALE SPERIMENTALE SULLA DISABILITA (L.R. 41/96 ARTT. 5 21) TRIENNIO 2011 2013 PIANO DI ATTUAZIONE PROGRAMMA PROVINCIALE SPERIMENTALE SULLA DISABILITA (L.R. 41/96 ARTT. 5 21) TRIENNIO 2011 2013 PIANO DI ATTUAZIONE Definizione obiettivi: descrizione degli obiettivi di piano riferiti agli obiettivi generali

Dettagli

Erice è. con i diversamente abili: un percorso che continua PROGETTO DI INCLUSIONE SOCIO-LAVORATIVA PER I SOGGETTI DIVERSAMENTE ABILI

Erice è. con i diversamente abili: un percorso che continua PROGETTO DI INCLUSIONE SOCIO-LAVORATIVA PER I SOGGETTI DIVERSAMENTE ABILI Erice è. con i diversamente abili: un percorso che continua PROGETTO DI INCLUSIONE SOCIO-LAVORATIVA PER I SOGGETTI DIVERSAMENTE ABILI PREMESSA L art. 3, II comma della Costituzione Italiana recita: è compito

Dettagli

REGOLAMENTO PER LA PROMOZIONE DELLA SOLIDARIETA INTERNAZIONALE E DEI DIRITTI UMANI. Art. 1 Finalità

REGOLAMENTO PER LA PROMOZIONE DELLA SOLIDARIETA INTERNAZIONALE E DEI DIRITTI UMANI. Art. 1 Finalità REGOLAMENTO PER LA PROMOZIONE DELLA SOLIDARIETA INTERNAZIONALE E DEI DIRITTI UMANI Art. 1 Finalità La Provincia di Genova, in attuazione di quanto previsto dal proprio Statuto, promuove la cultura della

Dettagli

Azione Disabilità. Per raggiungere gli obiettivi enunciati si perseguiranno sue punti: Le attività previste verranno realizzate in tre fasi:

Azione Disabilità. Per raggiungere gli obiettivi enunciati si perseguiranno sue punti: Le attività previste verranno realizzate in tre fasi: Azione Disabilità Num. Scheda 2 TITOLO AZIONE o o Assistenza domiciliare per disabili LIVEAS OBIETTIVI Scopo dell intervento è consentire alle persone disabili la permanenza nell abituale contesto di vita

Dettagli

REGIONE MARCHE GIUNTA REGIONALE

REGIONE MARCHE GIUNTA REGIONALE DELIBERAZIONE DELLA 2 L. 196/97 Art. 17. Approvazione del Regolamento istitutivo del Dispositivo di accreditamento delle strutture formative della Regione Marche (DAFORM). LA VISTO il documento istruttorio

Dettagli

INDIRIZZI ATTUATIVI DEL PROGETTO IMMIGRAZIONE BUONE PRASSI PER L AREA FIORENTINA, MODULO IMMIGRATI E LAVORO DI CURA ) PREMESSA

INDIRIZZI ATTUATIVI DEL PROGETTO IMMIGRAZIONE BUONE PRASSI PER L AREA FIORENTINA, MODULO IMMIGRATI E LAVORO DI CURA ) PREMESSA INDIRIZZI ATTUATIVI DEL PROGETTO IMMIGRAZIONE BUONE PRASSI PER L AREA FIORENTINA, MODULO IMMIGRATI E LAVORO DI CURA (in attuazione di quanto stabilito dalla Delibera della Giunta della Società della Salute

Dettagli

Regolamento per l attuazione del servizio di Mensa Scolastica

Regolamento per l attuazione del servizio di Mensa Scolastica www.comune.bottanuco.bg.it Regolamento per l attuazione del servizio di Mensa Scolastica (Approvato con deliberazione di Consiglio Comunale nr. 40 del 29.9.2005 e modificato con deliberazione di Consiglio

Dettagli

Gent.le Dipendente. Cordiali saluti,

Gent.le Dipendente. Cordiali saluti, Gent.le Dipendente La cooperativa Tempo Libero aderisce al Progetto 8/18: progetto di assegnazione di un contributo a favore dei lavoratori delle imprese dell alleanza locale degli ambiti distrettuali

Dettagli

Capo I disposizioni comuni. art. 1 contenuti e finalità. art. 2 struttura competente

Capo I disposizioni comuni. art. 1 contenuti e finalità. art. 2 struttura competente Regolamento per la concessione e l erogazione dei contributi per la realizzazione di alloggi o residenze per studenti universitari, ai sensi della legge regionale 23 gennaio 2007, n. 1, art. 7, comma 18

Dettagli

MIUR.AOODGEFID.REGISTRO DEI DECRETI DIRETTORIALI.0000050.25-11-2015

MIUR.AOODGEFID.REGISTRO DEI DECRETI DIRETTORIALI.0000050.25-11-2015 MIUR.AOODGEFID.REGISTRO DEI DECRETI DIRETTORIALI.0000050.25-11-2015 Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca IL DIRETTORE GENERALE VISTA la legge 18 dicembre 1997, n. 440, recante istituzione

Dettagli

Area Disabilita. Assistenza scolastica per l autonomia e la comunicazione dei disabili LIVEAS

Area Disabilita. Assistenza scolastica per l autonomia e la comunicazione dei disabili LIVEAS Area Disabilita Num. Scheda 1 TITOLO AZIONE o o Assistenza scolastica per l autonomia e la comunicazione dei disabili LIVEAS OBIETTIVI Come recita l articolo 12 della legge 104/92, scopo generale dell

Dettagli

N. 423 DEL 09.09.2008

N. 423 DEL 09.09.2008 N. 423 DEL 09.09.2008 ASILI NIDO - APPROVAZIONE PROGETTO PER L INSERIMENTO DI BAMBINI CON DISABILITÀ NEGLI ASILI NIDO COMUNALI - ANNO SCOLASTICO 2008/2009 LA GIUNTA COMUNALE Vista la Legge Regionale 27/94

Dettagli

PRESENTAZIONE PROGETTO

PRESENTAZIONE PROGETTO PRESENTAZIONE PROGETTO Serie di attività svolte per sollecitare : Un maggior impegno sociale, Coinvolgimento attivo nella vita cittadina, Crescita della cultura della solidarietà, Dedicazione di parte

Dettagli

Regolamento Approvato dal Consiglio di Amministrazione del CSI-Piemonte il 16 luglio 2007

Regolamento Approvato dal Consiglio di Amministrazione del CSI-Piemonte il 16 luglio 2007 Regolamento Approvato dal Consiglio di Amministrazione del CSI-Piemonte il 16 luglio 2007 REGOLAMENTO CENTRO ON LINE STORIA E CULTURA DELL INDUSTRIA: IL NORD OVEST DAL 1850 ARTICOLO 1 Obiettivi e finalità

Dettagli

LINEE GUIDA PER I PIANI DI ZONA

LINEE GUIDA PER I PIANI DI ZONA Milano Milano LINEE GUIDA PER I PIANI DI ZONA La legge 328/00 attribuisce agli enti locali, alle regioni ed allo Stato il compito di realizzare la programmazione degli interventi e delle risorse del sistema

Dettagli

L ATI composta da Associazione Nuovi Lavori e BIC Puglia s.c.a.r.l., nell ambito del progetto URLO Una rete per le opportunità, PROMUOVE

L ATI composta da Associazione Nuovi Lavori e BIC Puglia s.c.a.r.l., nell ambito del progetto URLO Una rete per le opportunità, PROMUOVE L ATI composta da Associazione Nuovi Lavori e BIC Puglia s.c.a.r.l., nell ambito del progetto URLO Una rete per le opportunità, PROMUOVE un PROTOCOLLO D INTESA tra CONSIGLIERA PARITÀ PROVINCIALE DONNE

Dettagli

REGOLAMENTO PER LE PROCEDURE DI ACCESSO ALLE PRESTAZIONI SOCIALI AGEVOLATE TITOLO I DISPOSIZIONI GENERALI

REGOLAMENTO PER LE PROCEDURE DI ACCESSO ALLE PRESTAZIONI SOCIALI AGEVOLATE TITOLO I DISPOSIZIONI GENERALI REGOLAMENTO PER LE PROCEDURE DI ACCESSO ALLE PRESTAZIONI SOCIALI AGEVOLATE TITOLO I DISPOSIZIONI GENERALI Articolo 1- Oggetto Oggetto del presente regolamento sono le modalità di accesso e i criteri di

Dettagli

C I T T A D I E R I C E PROVINCIA DI TRAPANI

C I T T A D I E R I C E PROVINCIA DI TRAPANI C I T T A D I E R I C E PROVINCIA DI TRAPANI SETTORE VIII SERVIZI SOCIALI, POLITICHE GIOVANILI E SPORT PROGETTO DOPOSCUOLA PINOCCHIO 1 PREMESSA Nell'ambito del programma degli interventi e servizi socio-assistenziali,

Dettagli

Stato di attuazione: Aspetti critici, positivi ecc. N. soci coinvolti N. e tipologia delle attività realizzate

Stato di attuazione: Aspetti critici, positivi ecc. N. soci coinvolti N. e tipologia delle attività realizzate D 1 - ANFFAS LABORATORIO IL FARO : interventi per contrastare l isolamento sociale e favorire la partecipazione attiva delle persone disabili e delle loro famiglie alla vita sociale. Pag. 333 ANFFAS Servizi

Dettagli

Disabilità: nuovi servizi e nuovi sistemi di finanziamento

Disabilità: nuovi servizi e nuovi sistemi di finanziamento Disabilità: nuovi servizi e nuovi sistemi di finanziamento Area Disabilità La politica regionale lombarda in quest area è particolarmente attiva, con servizi ed interventi a carattere educativo, formativo

Dettagli

LEGGE REGIONALE N. 30 DEL 09-09-1998 REGIONE LIGURIA

LEGGE REGIONALE N. 30 DEL 09-09-1998 REGIONE LIGURIA LEGGE REGIONALE N. 30 DEL 09-09-1998 REGIONE LIGURIA RIORDINO E PROGRAMMAZIONE DEI SERVIZI SOCIALI DELLA REGIONE E MODIFICHE ALLA LEGGE REGIONALE 8 AGOSTO 1994 N. 42 IN MATERIA DI ORGANIZZAZIONE E FUNZIONAMENTO

Dettagli

REGOLAMENTO I.S.E.E. (Indicatore situazione economica equivalente)

REGOLAMENTO I.S.E.E. (Indicatore situazione economica equivalente) COMUNE DI MONTECCHIO EMILIA (PROVINCIA DI REGGIO EMILIA) REGOLAMENTO I.S.E.E. (Indicatore situazione economica equivalente) Approvato con deliberazione del Consiglio Comunale n 4 del 18 febbraio 2002 Modificato

Dettagli

I servizi per anziani non autosufficienti

I servizi per anziani non autosufficienti I servizi per anziani non autosufficienti Giuliano Marangoni Il trend demografico dell invecchiamento della popolazione ha come diretta conseguenza un aumento delle prestazioni sanitarie e socio sanitarie

Dettagli

RUOLO CENTRALE DEL DS NELL ACCOGLIENZA DEGLI ALUNNI DISABILI COME SENSIBILIZZARE E RESPONSABILIZZARE I DIRIGENTI

RUOLO CENTRALE DEL DS NELL ACCOGLIENZA DEGLI ALUNNI DISABILI COME SENSIBILIZZARE E RESPONSABILIZZARE I DIRIGENTI INTEGRAZIONE, ORIENTAMENTO E BUONE PRASSI RUOLO CENTRALE DEL DS NELL ACCOGLIENZA DEGLI ALUNNI DISABILI COME SENSIBILIZZARE E RESPONSABILIZZARE I DIRIGENTI L iscrizione degli alunni con certificazione L.104

Dettagli

CAMERA DEI DEPUTATI PROPOSTA DI LEGGE LAFFRANCO, BIANCONI

CAMERA DEI DEPUTATI PROPOSTA DI LEGGE LAFFRANCO, BIANCONI Atti Parlamentari 1 Camera dei Deputati CAMERA DEI DEPUTATI N. 572 PROPOSTA DI LEGGE D INIZIATIVA DEI DEPUTATI LAFFRANCO, BIANCONI Disciplina della professione di educatore di asilo nido e istituzione

Dettagli

I principali servizi educativi gestiti direttamente dal comune sono i nidi, le scuole dell infanzia e i ricreatori.

I principali servizi educativi gestiti direttamente dal comune sono i nidi, le scuole dell infanzia e i ricreatori. I Servizi Educativi del Comune di Trieste rappresentano una tradizione storica, un patrimonio di tradizione culturale di cui la città e le famiglie vanno orgogliose. Un patrimonio storico che negli anni

Dettagli

Comune di Monchio delle Corti

Comune di Monchio delle Corti Comune di Monchio delle Corti PROVINCIA DI PARMA C.A.P. 43010 Tel. 0521.896521 Fax 0521.896714 Cod. Fisc. e Part. IVA 00341170348 REGOLAMENTO DI ASSISTENZA DOMICILIARE ARTICOLO 1 Il Servizio di Assistenza

Dettagli

ALLEGATO 1 BANDO DI GARA PER LACREAZIONE DI UNA SHORT LIST DI FORNITORI DI SERVIZI DI CONCILIAZIONE DEI TEMPI DI VITA E DI LAVORO DELLE DONNE

ALLEGATO 1 BANDO DI GARA PER LACREAZIONE DI UNA SHORT LIST DI FORNITORI DI SERVIZI DI CONCILIAZIONE DEI TEMPI DI VITA E DI LAVORO DELLE DONNE ALLEGATO 1 BANDO DI GARA PER LACREAZIONE DI UNA SHORT LIST DI FORNITORI DI SERVIZI DI CONCILIAZIONE DEI TEMPI DI VITA E DI LAVORO DELLE DONNE SERVIZI RIPARTITI PER TARGET DI RIFERIMENTO Centro diurno per

Dettagli

LA GIUNTA REGIONALE. VISTA la legge regionale 7 dicembre 2001, n. 32 concernente Interventi a sostegno della famiglia ;

LA GIUNTA REGIONALE. VISTA la legge regionale 7 dicembre 2001, n. 32 concernente Interventi a sostegno della famiglia ; DELIBERAZIONE N.1177 DEL 23/12/2005 Oggetto: L.r. 7 dicembre 2001, n. 32 Interventi a sostegno della famiglia. Individuazione degli interventi prioritari, nonché delle modalità e dei criteri di riparto

Dettagli

Legge Regionale 23 Novembre 2006, n. 20. Istituzione del fondo regionale per la non autosufficienza. (BUR N. 34 del 9 dicembre 2006)

Legge Regionale 23 Novembre 2006, n. 20. Istituzione del fondo regionale per la non autosufficienza. (BUR N. 34 del 9 dicembre 2006) Legge Regionale 23 Novembre 2006, n. 20. Istituzione del fondo regionale per la non autosufficienza. (BUR N. 34 del 9 dicembre 2006) Art.1 (Oggetto e finalità) 1. La Regione con la presente legge, in armonia

Dettagli

PROGETTO ACCOGLIENZA RIFUGIATI SOMALI

PROGETTO ACCOGLIENZA RIFUGIATI SOMALI ASSOCIAZIONE ROS ACCOGLIENZA ONLUS Piazza del Popolo, 22 Castagneto Carducci (LI) Tel. 0565 765244 FAX 0586 766091 PROGETTO ACCOGLIENZA RIFUGIATI SOMALI Target I beneficiari del progetto saranno circa

Dettagli

CRITERI PER L ACCESSO AI PRESTITI SULL ONORE

CRITERI PER L ACCESSO AI PRESTITI SULL ONORE 42 CRITERI PER L ACCESSO AI PRESTITI SULL ONORE ADOTTATO DAL CONSIGLIO COMUNALE CON DELIBERAZIONE N. 220/I0093427 P.G. NELLA SEDUTA DEL 20/12/2004 A RIFERIMENTI NORMATIVI L. 285/1997, art. 4 La L. 285/1997

Dettagli

Dote scuola Le policy di Regione Lombardia Anno scolastico 2014-2015. 3 febbraio 2014

Dote scuola Le policy di Regione Lombardia Anno scolastico 2014-2015. 3 febbraio 2014 Dote scuola Le policy di Regione Lombardia Anno scolastico 2014-2015 3 febbraio 2014 Si aprono le iscrizioni Da oggi al 28 febbraio sono aperte le iscrizioni alle scuole statali, alle scuole paritarie,

Dettagli

Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca

Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca Protocollo d Intesa per la tutela dei minori Rom, Sinti e Camminanti tra Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca e Opera Nomadi VISTO il decreto del Presidente della Repubblica 26 marzo

Dettagli

PIANO DEGLI INTERVENTI

PIANO DEGLI INTERVENTI DEL. CIPE N. 7/2006 PROGRAMMI OPERATIVI DI SUPPORTO ALLO SVILUPPO 2007-2009 ADVISORING PER LO SVILUPPO DEGLI STUDI DI FATTIBILITA E SUPPORTO ALLA COMMITTENZA PUBBLICA PIANO DEGLI INTERVENTI ALLEGATO 1

Dettagli

********** IL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE. - VISTA la L. n. 184 del 04/05/83 Disciplina dell adozione e dell affidamento dei minori ;

********** IL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE. - VISTA la L. n. 184 del 04/05/83 Disciplina dell adozione e dell affidamento dei minori ; Consiglio di Amministrazione Deliberazione n. del OGGETTO: RECEPIMENTO DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE N. 79 11035 DEL 17/11/03 Approvazione linee d indirizzo per lo sviluppo di una rete di servizi

Dettagli

Comune di Sondrio. Si assiste inoltre ad una maggior richiesta di accesso alla scuola secondaria di secondo grado da parte degli alunni disabili.

Comune di Sondrio. Si assiste inoltre ad una maggior richiesta di accesso alla scuola secondaria di secondo grado da parte degli alunni disabili. Comune di Sondrio LINEE GUIDA PER LA SPERIMENTAZIONE del coordinamento territoriale per l integrazione dei servizi a favore dell inclusione scolastica degli alunni con disabilità PREMESSA Il Comune di

Dettagli

17 MARZO 2014/ 15 APRILE 2014 CRITERI PER L EROGAZIONE DI BUONI SOCIALI A FAVORE DI PERSONE CON DISABILITA GRAVE E PER ANZIANI NON AUTOSUFFICIENTI

17 MARZO 2014/ 15 APRILE 2014 CRITERI PER L EROGAZIONE DI BUONI SOCIALI A FAVORE DI PERSONE CON DISABILITA GRAVE E PER ANZIANI NON AUTOSUFFICIENTI 17 MARZO 2014/ 15 APRILE 2014 CRITERI PER L EROGAZIONE DI BUONI SOCIALI A FAVORE DI PERSONE CON DISABILITA GRAVE E PER ANZIANI NON AUTOSUFFICIENTI ART. 1 OGGETTO e FINALITA Il presente documento disciplina

Dettagli

REGOLAMENTO COMUNALE PER IL SERVIZIO DI TRASPORTO SOCIALE

REGOLAMENTO COMUNALE PER IL SERVIZIO DI TRASPORTO SOCIALE REGOLAMENTO COMUNALE PER IL SERVIZIO DI TRASPORTO SOCIALE Art. 1 (Istituzione del servizio) Il Comune di Fossalto promuove il benessere dei propri cittadini, con il fine di inserire ed integrare socialmente

Dettagli

SISTEMA NAZIONALE DI VALUTAZIONE - AUTOVALUTAZIONE ANNAMARIA BIANCO

SISTEMA NAZIONALE DI VALUTAZIONE - AUTOVALUTAZIONE ANNAMARIA BIANCO AUTOANALISI D ISTITUTO SISTEMA NAZIONALE DI VALUTAZIONE - AUTOVALUTAZIONE ANNAMARIA BIANCO RAV A partire dal corrente anno scolastico tutte le scuole del Sistema Nazionale di Istruzione, statali e paritarie,

Dettagli

Progetto Bollenti Spiriti. Giovani Open Space. Comune di Barletta

Progetto Bollenti Spiriti. Giovani Open Space. Comune di Barletta Regione Puglia Progetto Bollenti Spiriti Giovani Open Space Comune di Barletta Programma regionale per le Politiche giovanili Bollenti Spiriti Delibera Cipe n. 35/2005. Ripartizione delle risorse per interventi

Dettagli

AL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO REGIONALE DI BASILICATA SEDE

AL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO REGIONALE DI BASILICATA SEDE Consiglio Regionale della Basilicata - Gruppo LB / FRATELLI D ITALIA ALLEANZA NAZIONALE AL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO REGIONALE DI BASILICATA SEDE PROPOSTA DI LEGGE ISTITUZIONE DEL SERVIZIO REGIONALE PER

Dettagli

MODALITA DI COMPARTECIPAZIONE AL COSTO DELLE PRESTAZIONI DA PARTE DELL UTENTE PER I SERVIZI DOMICILIARI, SEMIRESIDENZIALI E RESIDENZIALI

MODALITA DI COMPARTECIPAZIONE AL COSTO DELLE PRESTAZIONI DA PARTE DELL UTENTE PER I SERVIZI DOMICILIARI, SEMIRESIDENZIALI E RESIDENZIALI MODALITA DI COMPARTECIPAZIONE AL COSTO DELLE PRESTAZIONI DA PARTE DELL UTENTE PER I SERVIZI DOMICILIARI, SEMIRESIDENZIALI E RESIDENZIALI La L.R. 41/2005 all art. 2 sancisce il carattere di universalità

Dettagli

AZIONI A SOSTEGNO DELLE POLITICHE DI CONCILIAZIONE TRA FAMIGLIA E LAVORO

AZIONI A SOSTEGNO DELLE POLITICHE DI CONCILIAZIONE TRA FAMIGLIA E LAVORO AZIONI A SOSTEGNO DELLE POLITICHE DI CONCILIAZIONE TRA FAMIGLIA E LAVORO PREMESSO: - che occorre una azione sinergica, a tutti i livelli, tra le iniziative legislative, le politiche sociali e quelle contrattuali

Dettagli

Fondi Pensione Integrativi Territoriali:

Fondi Pensione Integrativi Territoriali: Le rôle croissant des régimes territoriaux et régionaux de protection sociale en Europe Fondi Pensione Integrativi Territoriali: Il Progetto della Regione Autonoma Valle d Aosta ed il Fondo Pensione regionale

Dettagli

Comune di Firenze Direzione Servizi Sociali

Comune di Firenze Direzione Servizi Sociali Comune di Firenze Direzione Servizi Sociali Avviso pubblico esplorativo per la ricerca e la selezione di proposte progettuali, ai sensi dell art. 60 del Regolamento generale per l attività contrattuale

Dettagli

Finanziamenti a sostegno delle persone con disabilita' e delle loro famiglie. Approvazione criteri di ripartizione e di assegnazione. Anno 2011.

Finanziamenti a sostegno delle persone con disabilita' e delle loro famiglie. Approvazione criteri di ripartizione e di assegnazione. Anno 2011. REGIONE PIEMONTE BU41 13/10/2011 Deliberazione della Giunta Regionale 3 ottobre 2011, n. 1-2646 Finanziamenti a sostegno delle persone con disabilita' e delle loro famiglie. Approvazione criteri di ripartizione

Dettagli

REGOLAMENTO DEL FORUM COMUNALE DEI GIOVANI (Approvato con delibera di Consiglio Comunale n. 88 del 28/9/04)

REGOLAMENTO DEL FORUM COMUNALE DEI GIOVANI (Approvato con delibera di Consiglio Comunale n. 88 del 28/9/04) REGOLAMENTO DEL FORUM COMUNALE DEI GIOVANI (Approvato con delibera di Consiglio Comunale n. 88 del 28/9/04) Art. 1 Istituzione il Consiglio Comunale di San Giorgio a Cremano, riconosciuto: l importanza

Dettagli

COMUNE DI ROBASSOMERO PROVINCIA DI TORINO tel. 011 9234400 - Fax 011 9234422 E-mail: comune@comune.robassomero.to.it - www.comune.robassomero.to.

COMUNE DI ROBASSOMERO PROVINCIA DI TORINO tel. 011 9234400 - Fax 011 9234422 E-mail: comune@comune.robassomero.to.it - www.comune.robassomero.to. COMUNE DI ROBASSOMERO PROVINCIA DI TORINO tel. 011 9234400 - Fax 011 9234422 E-mail: comune@comune.robassomero.to.it - www.comune.robassomero.to.it Approvato con deliberazione G.C. n. 103/29.12.2010 INDICE

Dettagli

COMUNE DI CASTELLAR (Provincia di Cuneo) PROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E L INTEGRITA TRIENNIO 2014/2016.

COMUNE DI CASTELLAR (Provincia di Cuneo) PROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E L INTEGRITA TRIENNIO 2014/2016. COMUNE DI CASTELLAR (Provincia di Cuneo) PROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E L INTEGRITA TRIENNIO 2014/2016. Indice: Premessa 1. FONTI NORMATIVE 2. STRUMENTI 3. DATI DA PUBBLICARE 4. INIZIATIVE DI

Dettagli

REGOLAMENTO DI ATENEO PER L INTEGRAZIONE ED IL DIRITTO ALLO STUDIO DEGLI STUDENTI DIVERSAMENTE ABILI

REGOLAMENTO DI ATENEO PER L INTEGRAZIONE ED IL DIRITTO ALLO STUDIO DEGLI STUDENTI DIVERSAMENTE ABILI REGOLAMENTO DI ATENEO PER L INTEGRAZIONE ED IL DIRITTO ALLO STUDIO DEGLI STUDENTI DIVERSAMENTE ABILI Emanato con D.R. n. 83 del 27 febbraio 2008 Entrata in vigore 13 marzo 2008 INDICE TITOLO I - CAMPO

Dettagli

lavorativo di persone con provvedimenti penali detentivi e/o in esecuzione penale esterna.

lavorativo di persone con provvedimenti penali detentivi e/o in esecuzione penale esterna. Allegato alla Delib.G.R. n.32/ 45 del 15.9.2010 L.R. n. 1 del 24.2.2006, art 9, comma 11. L.R. n. 2 del 29.5.2007, art 33, comma 11. Finanziamento di un programma di attività finalizzate al recupero e

Dettagli

SCHEDA SOCIALE. DESTINATARIO DELL INTERVENTO Cognome Nome Nato a il / / Sesso

SCHEDA SOCIALE. DESTINATARIO DELL INTERVENTO Cognome Nome Nato a il / / Sesso SCHEDA SOCIALE Allegato C alla Delib.G.R. n. 48/46 del 11.12.2012 (In base alla normativa vigente qualunque dichiarazione mendace comporta sanzioni penali, nonché l esclusione dal finanziamento del progetto

Dettagli

DGR. n. 11496 del 17.3.2010

DGR. n. 11496 del 17.3.2010 DGR. n. 11496 del 17.3.2010 DEFINIZIONE DEI REQUISITI MINIMI DI ESERCIZIO DELL' UNITA' DI OFFERTA SOCIALE "CENTRO RICREATIVO DIURNO PER MINORI". ((PROSECUZIONE DEL PROCEDIMENTO PER DECORRENZA TERMINI PER

Dettagli

Educando nella Provincia di Varese 2012

Educando nella Provincia di Varese 2012 Scheda progetto Educando nella Provincia di Varese 2012 ANCI Lombardia coordina e organizza le azioni degli enti associati in materia di servizio civile definendo una precisa strategia metodologica comune

Dettagli

DECRETO DEL DIRIGENTE DEL SERVIZIO POLITICHE SOCIALI E SPORT N. 144/SPO DEL 14/10/2014

DECRETO DEL DIRIGENTE DEL SERVIZIO POLITICHE SOCIALI E SPORT N. 144/SPO DEL 14/10/2014 1 DECRETO DEL DIRIGENTE DEL SERVIZIO POLITICHE SOCIALI E SPORT N. 144/SPO DEL 14/10/2014 Oggetto: DGR 1107/2014 Criteri e modalità per l assegnazione di contributi a favore degli Ambiti Territoriali Sociali

Dettagli

Preventivo finanziario Esercizio anno

Preventivo finanziario Esercizio anno Preventivo finanziario Esercizio anno Associazione DLF DISPONIBILITA' FINANZIARIE iniziali Totale disponibilità iniziali (a) ENTRATE E1 ENTRATE DA ATTIVITA' ISTITUZIONALI E11 Settore assistenziale E12

Dettagli

COMUNE DI CASTELFRANCO VENETO

COMUNE DI CASTELFRANCO VENETO COMUNE DI CASTELFRANCO VENETO ********** Allegato sub A alla deliberazione C.C. n. 70 del 26 maggio 2003 REGOLAMENTO COMUNALE PER L EROGAZIONE DEGLI INTERVENTI ECONOMICI NEL CAMPO DEI SERVIZI SOCIALI Premessa

Dettagli

PIEMONTE. D.G.R. n. 76 688 del 1/8/2005

PIEMONTE. D.G.R. n. 76 688 del 1/8/2005 PIEMONTE D.G.R. n. 76 688 del 1/8/2005 Oggetto: Programmazione della rete scolastica nella Regione Piemonte - anni scolastici 2005/06-2006/07 art. 138 del D.lgs 112/98. Indicazioni programmatiche inerenti

Dettagli

COMUNE DI ANCONA REGOLAMENTO TEMPO PER LE FAMIGLIE

COMUNE DI ANCONA REGOLAMENTO TEMPO PER LE FAMIGLIE COMUNE DI ANCONA REGOLAMENTO TEMPO PER LE FAMIGLIE Delibera Consiglio Comunale n. 51 del 10.06.2015 1 REGOLAMENTO TEMPO PER LE FAMIGLIE ART. 1 DEFINIZIONE Il Tempo per le famiglie rientra nella tipologia

Dettagli

PROTOCOLLO DI INTESA TRA REGIONE LAZIO- DIREZIONE RAGIONALE POLITICHE SOCIALI E FAMIGLIA E L UFFICIO SCOLASTICO REGIONALE PER IL LAZIO

PROTOCOLLO DI INTESA TRA REGIONE LAZIO- DIREZIONE RAGIONALE POLITICHE SOCIALI E FAMIGLIA E L UFFICIO SCOLASTICO REGIONALE PER IL LAZIO PROTOCOLLO DI INTESA TRA REGIONE LAZIO- DIREZIONE RAGIONALE POLITICHE SOCIALI E FAMIGLIA E L UFFICIO SCOLASTICO REGIONALE PER IL LAZIO La Regione Lazio - Direzione Ragionale Politiche Sociali e Famiglia

Dettagli

Alla c.a. Sindaco/Presidente Segretario Generale Dirigente competente

Alla c.a. Sindaco/Presidente Segretario Generale Dirigente competente Alla c.a. Sindaco/Presidente Segretario Generale Dirigente competente Controllo di Gestione e Misurazione delle Performance: l integrazione delle competenze, la valorizzazione delle differenze e la tecnologia

Dettagli

MANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 6

MANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 6 MANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 6 INDICE GESTIONE DELLE RISORSE Messa a disposizione delle risorse Competenza, consapevolezza, addestramento Infrastrutture Ambiente di lavoro MANUALE DELLA QUALITÀ Pag.

Dettagli

La riforma dell ISEE. Il nuovo ISEE:

La riforma dell ISEE. Il nuovo ISEE: Cos è l ISEE? L ISEE è un indicatore che valuta la situazione economica delle famiglie ed è utilizzato come base per: fissare soglie oltre le quali non è ammesso l accesso alle prestazioni sociali e sociosanitarie

Dettagli

D.G.R.n.94-4335 del 13.11.2006

D.G.R.n.94-4335 del 13.11.2006 D.G.R.n.94-4335 del 13.11.2006 Approvazione criteri per l assegnazione contributi ai Soggetti gestori delle funzioni socioassistenziali per le attività delle Equipe Adozioni e per la promozione dell affidamento

Dettagli

SEZIONE V Area disabili

SEZIONE V Area disabili SEZIONE V Area disabili 5.1 indicatori della domanda sociale Tab. 5.1 Servizi e interventi richiesti (anno 2008) DISTRETTO Santa croce C. Monterosso A. Chiaramonte G. Ragusa Aiuto Domestico disabili gravi

Dettagli

Idee e proposte dall ASP Giovanni XXIII

Idee e proposte dall ASP Giovanni XXIII ISTRUTTORIA PUBBLICA PER LA DEFINIZIONE DEL SISTEMA DI WELFARE Bologna, 21 Settembre 2010 Idee e proposte dall ASP Giovanni XXIII 1 IL CONTESTO In questi anni a Bologna abbiamo assistito a: aumento del

Dettagli

VALeS Valutazione e Sviluppo Scuola

VALeS Valutazione e Sviluppo Scuola Premessa VALeS Valutazione e Sviluppo Scuola progetto sperimentale per individuare criteri, strumenti e metodologie per la valutazione delle scuole e dei dirigenti scolastici Le precedenti sperimentazioni

Dettagli

REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA AZIENDA SANITARIA LOCALE N. 2 OLBIA DELIBERAZIONE DEL COMMISSARIO STRAORDINARIO N. 466 DEL 22/04/2015

REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA AZIENDA SANITARIA LOCALE N. 2 OLBIA DELIBERAZIONE DEL COMMISSARIO STRAORDINARIO N. 466 DEL 22/04/2015 REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA AZIENDA SANITARIA LOCALE N. 2 OLBIA DELIBERAZIONE DEL COMMISSARIO STRAORDINARIO N. 466 DEL 22/04/2015 OGGETTO: Approvazione "Progetto di Sviluppo delle cure domiciliari

Dettagli

Il documento viene adeguato sulla base delle evoluzioni regolamentari e normative disposte dalle istituzioni competenti ai vari livelli.

Il documento viene adeguato sulla base delle evoluzioni regolamentari e normative disposte dalle istituzioni competenti ai vari livelli. Carta dei Servizi AREA ANZIANI E NON AUTOSUFFICIENTI L area comprende i seguenti servizi 1. Servizio di assistenza Domiciliare (SAD) 2. Centro aggregazione anziani 3. Comunità alloggio Il presente documento

Dettagli

PROTOCOLLO DI ACCOGLIENZA PER L INTEGRAZIONE

PROTOCOLLO DI ACCOGLIENZA PER L INTEGRAZIONE PROTOCOLLO DI ACCOGLIENZA PER L INTEGRAZIONE FINALITA Il presente documento denominato Protocollo di Accoglienza è un documento che nasce da una più dettagliata esigenza d informazione relativamente all

Dettagli

Partecipare all organizzazione di convegni ed eventi

Partecipare all organizzazione di convegni ed eventi Area di Riferimento 1 Gestione POF Riscrittura del POF alla luce delle innovazioni normative e dei bisogni formativi attuali, sia interni che del territorio Monitoraggio in itinere dell attuazione del

Dettagli

Comune di San Martino Buon Albergo

Comune di San Martino Buon Albergo Comune di San Martino Buon Albergo Provincia di Verona - C.A.P. 37036 SISTEMA DI VALUTAZIONE DELLE POSIZIONI DIRIGENZIALI Approvato dalla Giunta Comunale il 31.07.2012 INDICE PREMESSA A) LA VALUTAZIONE

Dettagli

REGOLAMENTO DELLA CONSULTA DEL VOLONTARIATO E DELL ASSOCIAZIONISMO

REGOLAMENTO DELLA CONSULTA DEL VOLONTARIATO E DELL ASSOCIAZIONISMO REGOLAMENTO DELLA CONSULTA DEL VOLONTARIATO E DELL ASSOCIAZIONISMO Approvato con deliberazione di Consiglio Comunale n. 36 del 04.05.2006 Indice ART. 1 - OBIETTIVI...2 ART. 2 - FUNZIONI DELLA CONSULTA...2

Dettagli

REGOLAMENTO PER L INTEGRAZIONE E IL DIRITTO ALLO STUDIO DEGLI STUDENTI DISABILI DELL UNIVERSITA DEGLI STUDI DELLA BASILICATA

REGOLAMENTO PER L INTEGRAZIONE E IL DIRITTO ALLO STUDIO DEGLI STUDENTI DISABILI DELL UNIVERSITA DEGLI STUDI DELLA BASILICATA REGOLAMENTO PER L INTEGRAZIONE E IL DIRITTO ALLO STUDIO DEGLI STUDENTI DISABILI DELL UNIVERSITA DEGLI STUDI DELLA BASILICATA Emanato con D.R. n. 686 del 29 novembre 2010 Entrato in vigore il 1 dicembre

Dettagli

REGOLAMENTO PER IL TRASPORTO SOCIALE

REGOLAMENTO PER IL TRASPORTO SOCIALE REGOLAMENTO PER IL TRASPORTO SOCIALE ART.1 FINALITA DEL SERVIZIO Il Comune promuove il benessere dei propri cittadini, in particolare di quelli più svantaggiati, con il fine di inserire ed integrare socialmente

Dettagli

REGOLAMENTO COMUNALE DEI SERVIZI DI TRASPORTO E MENSA SCOLASTICA

REGOLAMENTO COMUNALE DEI SERVIZI DI TRASPORTO E MENSA SCOLASTICA COMUNE DI BASCHI PROVINCIA DI TERNI REGOLAMENTO COMUNALE DEI SERVIZI DI TRASPORTO E MENSA SCOLASTICA (Approvato con delibera consiliare n. 50 del 30.09.2010) TITOLO I Norme Generali TITOLO II Trasporto

Dettagli

Educando nelle Province di Bergamo e Brescia

Educando nelle Province di Bergamo e Brescia Scheda progetto Educando nelle Province di Bergamo e Brescia Il progetto si sviluppa in otto comuni delle province di Bergamo e Brescia. OBIETTIVI GENERALI La realizzazione del progetto si pone i seguenti

Dettagli

BANDO. per le associazioni socie del Cesvot. per la presentazione. di progetti di formazione per il volontariato ANNO 2015

BANDO. per le associazioni socie del Cesvot. per la presentazione. di progetti di formazione per il volontariato ANNO 2015 BANDO per le associazioni socie del Cesvot per la presentazione di progetti di formazione per il volontariato ANNO 2015 volontariato ANNO 2015 Pagina 1 1. Chi può presentare Hanno diritto a presentare

Dettagli

CONSORZIO SERVIZI SOCIALI DELL OLGIATESE

CONSORZIO SERVIZI SOCIALI DELL OLGIATESE CRITERI E MODALITÀ DI ASSEGNAZIONE DEI VOUCHER A FAVORE DELLE PERSONE CON DISABILITA' GRAVE E PER ANZIANI NON AUTOSUFFICIENTI (D.G.R. N. 2883 DEL 12.12.2014) 1 Definizione del Voucher Il Voucher a favore

Dettagli

IL FUTURO COME VIAGGIO

IL FUTURO COME VIAGGIO IL FUTURO COME VIAGGIO Anno di realizzazione 2011 Finanziamento Cariverona Rete di progetto Coop. Kantara; Coop. Progetto Integrazione; Fondazione ISMU, Settore Formazione; Studio Res Corso di formazione

Dettagli

MODELLO ORGANIZZATIVO REGIONALE PER LA GESTIONE DEL RISCHIO CLINICO.

MODELLO ORGANIZZATIVO REGIONALE PER LA GESTIONE DEL RISCHIO CLINICO. ALLEGATO A MODELLO ORGANIZZATIVO REGIONALE PER LA GESTIONE DEL RISCHIO CLINICO. il sistema organizzativo che governa le modalità di erogazione delle cure non è ancora rivolto al controllo in modo sistemico

Dettagli

CITTÀ DI IMOLA MEDAGLIA D ORO AL VALORE MILITARE PER ATTIVITA PARTIGIANA

CITTÀ DI IMOLA MEDAGLIA D ORO AL VALORE MILITARE PER ATTIVITA PARTIGIANA CITTÀ DI IMOLA MEDAGLIA D ORO AL VALORE MILITARE PER ATTIVITA PARTIGIANA REGOLAMENTO PER IL FUNZIONAMENTO DELLA CONSULTA DELLE RAGAZZE E DEI RAGAZZI DELLA CITTÀ DI IMOLA Approvato con deliberazione C.C.

Dettagli

I punti caratterizzanti del programma RAC sono costituiti da: integrazione sociosanitaria; personalizzazione dell intervento;

I punti caratterizzanti del programma RAC sono costituiti da: integrazione sociosanitaria; personalizzazione dell intervento; Allegato alla Delib.G.R. n. 43/ 43 del 6.12.2010 Progetto Potenziamento del programma Ritornare a casa Il presente Progetto viene proposto sulla base di quanto previsto dalle direttive di attuazione al

Dettagli

Gli interventi di contrasto delle povertà in Sardegna

Gli interventi di contrasto delle povertà in Sardegna Gli interventi di contrasto delle povertà in Sardegna Premessa La Regione Sardegna approva il 1 programma di contrasto delle povertà, in forma sperimentale, nell anno 2007 prevedendo 2 linee d intervento

Dettagli

COMUNE DI PERUGIA AREA DEL PERSONALE DEL COMPARTO DELLE POSIZIONI ORGANIZZATIVE E DELLE ALTE PROFESSIONALITA

COMUNE DI PERUGIA AREA DEL PERSONALE DEL COMPARTO DELLE POSIZIONI ORGANIZZATIVE E DELLE ALTE PROFESSIONALITA COMUNE DI PERUGIA AREA DEL PERSONALE DEL COMPARTO DELLE POSIZIONI ORGANIZZATIVE E DELLE ALTE PROFESSIONALITA METODOLOGIA DI VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE Approvato con atto G.C. n. 492 del 07.12.2011 1

Dettagli

SCHEDA SOCIALE. DESTINATARIO DELL INTERVENTO Cognome Nome Nato a il / / Sesso

SCHEDA SOCIALE. DESTINATARIO DELL INTERVENTO Cognome Nome Nato a il / / Sesso Allegato C alla Delib.G.R. n. 34/30 del 18.10.2010 SCHEDA SOCIALE (In base alla normativa vigente qualunque dichiarazione mendace comporta sanzioni penali, nonché l esclusione dal finanziamento del progetto

Dettagli

Area Infanzia, Adolescenti, Giovani, Famiglia. Assistenza domiciliare socio-educativa per minori LIVEAS

Area Infanzia, Adolescenti, Giovani, Famiglia. Assistenza domiciliare socio-educativa per minori LIVEAS Area Infanzia, Adolescenti, Giovani, Famiglia Num. Scheda 1 TITOLO AZIONE o o Assistenza domiciliare socio-educativa per minori LIVEAS OBIETTIVI Scopo dell intervento è promuovere un processo di cambiamento

Dettagli

REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA DELIBERAZIONE N. 69/ 23 DEL 10.12.2008

REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA DELIBERAZIONE N. 69/ 23 DEL 10.12.2008 REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA DELIBERAZIONE N. 69/ 23 Oggetto: LR 20/ 97, art. 3. Finanziamento di progetti d intervento a favore di persone con disturbo mentale e di persone con disabilità intellettive.

Dettagli

BANDO SPORTELLI PER L ASSISTENZA FAMILIARE IN RETE PROGETTI PER IL POTENZIAMENTO DEI SERVIZI A SPORTELLO

BANDO SPORTELLI PER L ASSISTENZA FAMILIARE IN RETE PROGETTI PER IL POTENZIAMENTO DEI SERVIZI A SPORTELLO BANDO SPORTELLI PER L ASSISTENZA FAMILIARE IN RETE PROGETTI PER IL POTENZIAMENTO DEI SERVIZI A SPORTELLO 1. Finalità dell intervento Con il presente bando la Provincia di Varese ha come obiettivo la qualificazione

Dettagli

Il Bilancio del Comune spiegato in 15 punti

Il Bilancio del Comune spiegato in 15 punti Il Bilancio del Comune spiegato in 15 punti 1. Che cos è il bilancio del Comune? Il bilancio è lo strumento con il quale il Comune programma le attività e i servizi dell ente per l anno successivo. Al

Dettagli

COMUNE DI RAVENNA GUIDA ALLA VALUTAZIONE DELLE POSIZIONI (FAMIGLIE, FATTORI, LIVELLI)

COMUNE DI RAVENNA GUIDA ALLA VALUTAZIONE DELLE POSIZIONI (FAMIGLIE, FATTORI, LIVELLI) COMUNE DI RAVENNA Il sistema di valutazione delle posizioni del personale dirigente GUIDA ALLA VALUTAZIONE DELLE POSIZIONI (FAMIGLIE, FATTORI, LIVELLI) Ravenna, Settembre 2004 SCHEMA DI SINTESI PER LA

Dettagli

REGOLAMENTO COMUNALE DEL SERVIZIO DI MENSA SCOLASTICA

REGOLAMENTO COMUNALE DEL SERVIZIO DI MENSA SCOLASTICA 1 REGOLAMENTO COMUNALE DEL SERVIZIO DI MENSA SCOLASTICA ART. 1 OGGETTO E FINALITA DEL SERVIZIO Il servizio di refezione scolastica è realizzato dal Comune nell ambito delle proprie competenze. Il servizio

Dettagli

Comune di Terni Provincia di Terni A.T.C. & Partners Mobilità F.I.S.H. Umbria ONLUS PROTOCOLLO DI INTESA

Comune di Terni Provincia di Terni A.T.C. & Partners Mobilità F.I.S.H. Umbria ONLUS PROTOCOLLO DI INTESA PROTOCOLLO DI INTESA per la non discriminazione e le pari opportunità attraverso il pieno riconoscimento del diritto alla mobilità e all accessibilità PREMESSO TRA Comune di Terni Provincia di Terni l

Dettagli

Centro Polifunzionale di Gavirate. Centro di Accoglienza di Cittiglio. Fondazione FELICITA MORANDI. Associazione IL PASSO onlus

Centro Polifunzionale di Gavirate. Centro di Accoglienza di Cittiglio. Fondazione FELICITA MORANDI. Associazione IL PASSO onlus Centro di Accoglienza di Cittiglio Centro Polifunzionale di Gavirate Fondazione FELICITA MORANDI Associazione IL PASSO onlus Luglio 2012 FONDAZIONE FELICITA MORANDI Servizi e interventi a favore dei minori

Dettagli

È finanziato con risorse del Fondo sociale europeo pari a 74 milioni di euro. Ha avvio il I maggio 2014.

È finanziato con risorse del Fondo sociale europeo pari a 74 milioni di euro. Ha avvio il I maggio 2014. La Garanzia Giovani è un progetto che intende assicurare ai ragazzi e alle ragazze tra i 15 e i 29 anni che non studiano e non lavorano opportunità per acquisire nuove competenze e per entrare nel mercato

Dettagli