COMUNICATO #southafricasummit

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1 COMUNICATO #southafricasummit L area dell Africa Sub-sahariana comprende Paesi con il più alto tasso di crescita dell economia: nell ultimo decennio il suo Prodotto Interno Lordo (PIL) è triplicato, i consumi sono quadruplicati e nell ultimo biennio gli investimenti nella regione sono passati da $42 a $61 miliardi. Il Sudafrica resta l economia più importante ed è il maggiore destinatario di Investimenti Diretti Esteri (IDE), circa il 20% del totale nel continente; tuttavia il contributo del settore manifatturiero sul PIL è in diminuzione (dal 19,2% del 2000 al 13,12% del 2013). La collaborazione tra PMI italiane e sudafricane può contribuire a rafforzare l apparato produttivo e a cogliere le opportunità di sviluppo dell Africa Sub-sahariana. Il Sudafrica è un mercato in costante crescita: entro il 2050 la domanda di prodotti alimentari aumenterà del 20%. L Italia e il Sudafrica potrebbero stabilire una partnership proficua per sfruttare a pieno i parchi agro-industriali, mettendo a fattor comune le eccellenze che contraddistinguono i due Paesi: tecnologia, ricerca e sviluppo e macchinari per l agroindustria. Recenti studi indicano che, considerando il potenziale dei pagamenti cashless il mercato subsahariano può valere oltre 10 miliardi di dollari di ricavi. In questo quadro il Sudafrica è uno dei Paesi più interessanti: il 90% dei sudafricani ha uno smartphone e il 21% utilizza servizi di mobile banking; il 43% del totale dei pagamenti consumer (oltre 330 miliardi di dollari) è cashless con ampi margini di crescita; ha uno dei migliori sistemi bancari al mondo ed è tra gli ecosistemi che più rapidamente stanno traguardando la transizione cashless.

2 Cape Town, 30 settembre The European House Ambrosetti organizza il secondo South Africa - Italy Summit che si terrà giovedì 1 e venerdì 2 Ottobre 2015, presso il Belmond Mount Nelson Hotel di Città del Capo (Sudafrica). Il Summit è patrocinato dall Ambasciata dell Italia in Sudafrica, dall Ambasciata del Sudafrica in Italia, dal Black Business Council, dall Istituto Nazionale per il Commercio Estero (ICE) e dalla Camera di Commercio e Industria Sudafrica Italia. Stabilite una partnership con il Sudafrica. Condividete il vostro know-how con i partner locali. Iniziate a produrre insieme. E vedrete che il made in Italy si affermerà in tutta l Africa. Questo è il messaggio chiave dell Ambasciatore d Italia in Sudafrica Vincenzo Schioppa Narrante ai partecipanti della seconda edizione del South Africa - Italy Summit. Anche Paolo Borzatta, Senior Partner The European House-Ambrosetti, sottolinea quanto sia importante rafforzare il rapporto tra Sudafrica e Italia/Europa: In tempi recenti la partnership tra il Sudafrica Italia/Europa è stata messa in ombra dal rapporto che il Sud Africa ha con i BRICS; se da una parte è vero che i BRICS stanno assumendo un ruolo sempre più importante per il Sudafrica, non dobbiamo dimenticare che l'europa rimane ancora uno dei principali partner del Sudafrica nonché il più collaudato e fidato. Inoltre le sinergie tra Italia e Sud Africa sono enormi e per la gran parte ancora inesplorate. Noi imprenditori e industriali dovremmo essere orgogliosi di far parte di una comunità saggia di leader che vogliono mettere all opera questo rapporto a vantaggio delle loro imprese e dei loro Paesi. Il Summit, solo ad invito, riunirà i più importanti Capi Azienda italiani e sudafricani, autorevoli economisti e autorità governative per discutere le opportunità strategiche nei due Paesi e contribuire così a rafforzare una partnership che può offrire mutui benefici alle rispettive economie, oltre a rappresentare una piattaforma comune per l ingresso e l espansione verso il continente Subsahariano. L obiettivo è aumentare significativamente gli investimenti e le sinergie commerciali tra i due Paesi ed i rispettivi continenti. Il Sudafrica, con un PIL di quasi 310 miliardi di Euro, è leader nell area Subsahariana e una delle prime destinazioni per gli investimenti internazionali in Africa grazie a infrastrutture sviluppate e un mercato finanziario tra i primi al mondo (il valore della capitalizzazione delle aziende quotate è il 153% del PIL). Un focus per ogni settore dell attività produttiva Durante la seconda edizione del South Africa - Italy Summit, verranno presentati tre working paper, uno per ciascun settore dell attività produttiva: il primo sullo sviluppo della filiera agro-industriale in Sudafrica e in Africa Subsahariana; il secondo sui modelli collaborativi con le piccole-medie imprese e imprenditorialità per la crescita; il terzo sull innovazione nel settore bancario e nel sistema dei pagamenti come driver per lo sviluppo socio-economico. Sviluppo della filiera agro-industriale in Sudafrica e in Africa Subsahariana L Africa Subsahariana con il 50% della disponibilità mondiale di terre arabili ha un enorme potenziale agricolo e i suoi mercati di consumo sono in rapida crescita: al 2030 varranno oltre miliardi di Dollari. Ciononostante stenta a consolidare filiere sostenibili di produzione e trasformazione: il 70% della produzione agricola Subsahariana è di sussistenza e solo il 30% delle produzioni ha una prima trasformazione in loco (contro il 98% nelle economie avanzate). In un contesto di diffusa malnutrizione (ne soffre 1 individuo su 4), dipendenza dalle importazioni alimentari (che costano all Africa oltre 40 miliardi di Dollari all anno) e prezzi volatili delle commodity, l affermazione di produzioni locali su base commerciale e industriale per il consumo, l import substitution e l export è chiave per garantire sicurezza alimentare, sviluppo e investimenti.

3 Oggi sempre più Governi africani puntano alla creazione di parchi agro-industriali come strumento per superare l agricoltura di sussistenza e promuovere la catena di creazione del valore. Il Sudafrica è il 1 Paese esportatore dell area Subsahariana, con un comparto agroalimentare tra i più sviluppati. L Italia è il 3 produttore mondiale di macchine agricole, 1 per quelle del packaging, con una filiera da oltre 150 miliardi di Dollari. I due Paesi possono integrare queste competenze e creare parchi agro-industriali italo-sudafricani come strumento operativo per sfruttare meglio e più velocemente le opportunità emergenti dei mercati africani. Modelli collaborativi con le piccole-medie imprese e imprenditorialità per la crescita La principale sfida per il Sudafrica è oggi ricostruire e rafforzare la base industriale del Paese per garantire in futuro adeguati livelli di crescita economica ed occupazionale. La diffusione e lo sviluppo di PMI manifatturiere sono centrali per accelerare tale processo. La complementarietà tra le filiere industriali di Sudafrica e Italia (specializzate l una nell assemblaggio di autoveicoli e l altra nella produzione di componentistica) può essere valorizzata attraverso la creazione di cluster tecnologico-manifatturieri (CTM), finalizzati ad aumentare i volumi e la qualità delle produzioni locali, da destinare principalmente all export. Il modello che proponiamo focalizzato su un settore-chiave e sulla filiera integrata di PMI fornitrici e sub-fornitrici, e con particolare attenzione all innovazione e allo sviluppo del capitale umano e delle competenze potrebbe essere applicato, come progetto-pilota, a partire dal settore automobilistico, uno dei pilastri dell industria sudafricana e italiana (rispettivamente 7,2% e 11% del PIL nazionale). Altri possibili aree di cooperazione tra le imprese dei due Paesi potrebbero riguardare la meccanica strumentale per il tessile-abbigliamento, l alimentare e le materie plastiche settori in progressiva crescita nell economia sudafricana e subsahariana. Innovazione nel settore bancario e nel sistema dei pagamenti come driver per lo sviluppo socioeconomico Digitalizzazione, interconnessione finanziaria e produttiva globale e nuovi business model tra banche e attori non bancari (Telco, aziende tecnologiche,..) spingono la crescita degli strumenti di pagamento alternativi al contante: al 2022 le transazioni cashless saranno 722 miliardi (+ 98,4%). I benefici associati a questi strumenti sono molteplici, a partire della riduzione dei costi del contante (in Africa Subsahariana pari all 1,5 del PIL ogni anno) e dell economia sommersa (il 55% del PIL subsahariano), lo stimolo ai consumi e l inclusione finanziaria di ampie fasce della popolazione (l 80% degli adulti dell area Subsahariana oggi non ha un conto corrente bancario). Queste dinamiche sono accelerate nell Africa Subsahariana grazie alla crescita economica, al consolidamento della classe media e allo sviluppo delle reti di comunicazione: su questi mercati i potenziali ricavi per l industry dei pagamenti sono di oltre 10 miliardi di Dollari. Il Sudafrica, con una infrastruttura bancaria e finanziaria leader nel continente, è tra i Paesi con le maggiori opportunità: oggi solo il 43% dei pagamenti consumer (oltre 330 miliardi di Dollari) è cashless e ha la 2 base clienti dell Africa Subsahariana per l e-commerce. L Italia ha consolidate competenze industriali nei sistemi per la sicurezza, nella realizzazione e gestione di infrastrutture e servizi tecnologici per istituzioni finanziarie, imprese e PA e nello sviluppo di terminali e sistemi di pagamento che, con strategie di internazionalizzazione verso i mercati Subsahariani e partnership con attori locali, possono creare opportunità di sviluppo.

4 I principali temi che verranno trattati nel corso del Summit sono: Le relazioni tra Sudafrica e Italia nell attuale scenario geopolitico ed economico; La sviluppo della filiera agro-industriale in Sudafrica e in Africa Subsahariana; Integrazione regionale e opportunità di investimento in SADC; Modelli collaborativi con le piccole-medie imprese e imprenditorialità per la crescita; Lo sviluppo urbano e le smart technology; Innovazione nel settore bancario e nel sistema dei pagamenti come driver per lo sviluppo socioeconomico. Durante il Summit saranno presentati dei working paper preparati da The European House - Ambrosetti sotto la guida di un Advisory Board internazionale. Tra i membri dell Advisory Board: Maria Chiara Carrozza (Membro della Camera dei Deputati; già Ministro dell Istruzione, Università e Ricerca), Alec Erwin (Presidente, UBU Investment Holdings; già Ministro dell Industria Pubblica e Commercio del Governo del Sudafrica), Maurizio Mariano (Avvocato, Fondatore e Direttore dello Studio BBM Law), Ignazio Moncada (Presidente, International Development Advisory Ltd; già Presidente e CEO, Fata Group), Tseke Nkadimeng (CEO, Afric Oil), Ndaba Ntsele (Presidente Esecutivo e Co-Fondatore di Pamodzi Group; Presidente, the Black Business Council), Lapo Pistelli (Senior Vice President, ENI; già Vice Ministro degli Affari Esteri), Tomaz Salomão (Economista; già Segretario Esecutivo, SADC; già Ministro dei Trasporti e delle Comunicazioni, Mozambico), Vincenzo Schioppa (Ambasciatore italiano a Pretoria, Sudafrica), Iqbal Survè (Fondatore e Presidente di Sekunjalo Group), Nomatemba Tambo (Ambasciatore del Sudafrica in Italia). Per ulteriori informazioni nel corso del Summit contattare: Michela Tucci michela@bespokecomms.co.za mob: Fabiola Gnocchi fabiola.gnocchi@ambrosetti.eu mob:

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