Stagione Sportiva : il progetto tecnico-educativo A cura di Giovanni Natucci ( )

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1 Stagione Sportiva : il progetto tecnico-educativo A cura di Giovanni Natucci ( ) Nell arco della Stagione Sportiva in corso il Venezia Mestre Junior Team si prefigge di offrire a tutti i ragazzi e le ragazze la possibilità di far sport con un occhio di riguardo verso la sicurezza pur previlegiando l aspetto del divertimento e della soddisfazione. Per far questo ci si adopererà per ottimizzare l organigramma Associativo e coordinare in maniera ottimale i volontari, figure che tradizionalmente nel rugby contribuiscono in maniera costruttiva a tutte le fasi delle attività. Verrà inoltre sviluppato un programma tecnico-educativo che sarà periodicamente aggiornato nel corso di riunioni (a scadenza bi- o tri.mestrale) durante le quali gli educatori-allenatori studieranno collegialmente come adeguare il percorso di ciascun gruppo in base ai progressi ottenuti. Per ciascuna rappresentativa verrà, ovviamente, predisposto un percorso disegnato ad hoc. Per i più piccoli (dalla Under 6 al primo anno di Under 12) le attività, proposte sempre sotto forma di gioco, saranno mirate a favorire l aspetto motorio e la coordinazione dei movimenti esaltando nel contempo l aspetto ludico. Per i più grandi (dal secondo anno di Under12 alla Under 16) gli allenamenti saranno invece impostati su aspetti più tecnici in modo da fornire ai ragazzi, oltre ad una adeguata preparazione atletica, competenze tecnico- tattiche e un giusto spirito agonistico.

2 Obiettivi Tecnico-Motori Poiché il moderno gioco del rugby è caratterizzato da richieste fisiche e atletiche molto importanti fra cui la VELOCITÀ, intesa sia come velocità ed intensità di gioco sia come velocità che ogni atleta riesce ad esprimere, sarà molto importante iniziare a sviluppare al meglio questa capacità partendo già dai primi anni di mini rugby visto che in età precoce si possono ottenere i migliori risultati. Gli obiettivi stabiliti per ciascuna categoria sono ovviamente diversi e sempre più complessi al salire dell età: lo staff tecnico dovrà cercare di rispettarne il raggiungimento per non lasciare delle lacune che potrebbero ripercuotersi negli anni a seguire. Under 6 e 8 Obiettivi schemi motori di base capacità coordinative rapidità/agilità Metodo operativo 1) esercizi sotto forma di gioco, con pallone da rugby o con palloni differenti; 2) esercizi da svolgere in velocità per sviluppare gli schemi motori di base: correre, saltare, lanciare, afferrare, arrampicarsi, rotolarsi, ecc.. Under 10 Under 12 Under 14 capacità coordinative velocità/rapidità/agilità mobilità articolare capacità coordinative in situazioni dinamiche velocità/rapidità/agilità mobilità articolare capacità coordinative e condizionali velocità/rapidità mobilità articolare Inizio apprendimento lavori di forza specifici 1) esercizi e giochi in regime di velocità, con pallone da rugby e/o attrezzi differenti; 2) esercizi mirati a potenziare tutti gli schemi motori di base; 3) esercizi combinati di forza ed equilibrio (es: giochi di lotta) 1) esercizi mirati al miglioramento e al consolidamento di tutto ciò che è stato appreso nei cicli precedenti ; 2) esercizi mirati allo sviluppo della forza (incremento accompagnato dallo sviluppo e cambiamento biologico) 1) esercizi mirati al miglioramento e al consolidamento di tutto ciò che è stato appreso nei cicli precedenti ; 2) esercizi specifici per lo sviluppo della forza (incremento legato all aumento della massa muscolare)

3 Struttura tipo degli allenamenti settimanali Gli allenamenti svolti da tutti i ragazzi del minirugby saranno all insegna del motto AVANZARE SOSTENERE CONTINUARE PRESSARE UNDER 6 e UNDER 8 Per queste due categorie gli allenamenti, della durata di circa un ora, dovranno essere svolti sempre in velocità, sviluppando sotto forma di gioco gli obiettivi motori e la sensibilizzazione con il pallone ovale. La preparazione fisica verrà svolta mediante lo svolgimento di circuiti misti. Dovrà essere raggiunta la conoscenza delle seguenti regole base: meta, passaggio in avanti, tenuto e fuorigioco. MINUTI LUNEDÌ MERCOLEDÌ VENERDÌ 12 ABILITÀ PREPARAZIONE FISICA 12 ABILITÀ PREPARAZIONE FISICA 25 ESERCIZIO TECNICO ESERCIZI TECNICO Nella giornata del venerdì gli allenatori saranno a disposizione per i piccoli atleti che, in modo facoltativo, volessero usufruire di una giornata in più di allenamento (questa opzione verrà mantenuta attiva solo se ci sarà un numero sufficiente di bambini che intenderanno usufruirne) UNDER 10 Per questa categoria gli allenamenti, della durata di circa un ora e un quarto, dovranno essere svolti sempre in velocità, sviluppando gli obiettivi motori e la comprensione del gioco nello spazio attraverso le varie fasi statiche. Viene introdotto il ruolo di mediano di mischia. La preparazione fisica sarà fatta mediante lo svolgimento di esercizi atti a potenziare la muscolatura con carico naturale (gradoni) e la rapidità dei piedi (scalette). Si svolgeranno poi dei circuiti atti a incrementare la capacità di sopportare lunghi sforzi MINUTI LUNEDÌ MERCOLEDÌ VENERDì 8 PREPARAZIONE FISICA ABILITÀ ABILITÀ 8 PREPARAZIONE FISICA ABILITÀ ABILITÀ 15 ESERCIZIO TECNICO 1 ESERCIZIO TECNICO 1 ESERCIZIO TECNICO 1 15 ESERCIZIO TECNICO 2 ESERCIZIO TECNICO 2 ESERCIZIO TECNICO 2 20 GIOCO GIOCO GIOCO

4 UNDER 12 Questa categoria dovrà essere seguita con particolare attenzione fornendo una preparazione che la orienti già alla categoria superiore (Under 14). Questa infatti rappresenterà il primo passo nel vero mondo del rugby in quanto saranno presenti tutte le regole (tranne per la mischia che è no contest ), tattiche e strategie del rugby Seniores. Sarà quindi fondamentale porre una maggiore attenzione nella correzione degli errori e nell impostazione di una corretta struttura di gioco. Gli allenamenti, della durata di circa un ora e venti, dovranno essere svolti sempre in velocità, sviluppando gli obiettivi motori e la comprensione del gioco nello spazio attraverso le varie fasi statiche. Dovranno essere raggiunti i seguenti obiettivi: impostazione di una metodologia di struttura del gioco e di movimento sviluppando le abilità di portatore nello spazio aperto e nella difesa, di sostegno per la continuazione o la conservazione del gioco e del calcio in tutte le sue forme. Verrà introdotto il ruolo di mediano di apertura. La preparazione fisica sarà fatta mediante lo svolgimento di esercizi atti a potenziare la muscolatura con carico naturale (gradoni) e la rapidità dei piedi (scalette). Si svolgeranno poi dei circuiti atti a incrementare la capacità di sopportare lunghi sforzi MINUTI LUNEDÌ MERCOLEDÌ VENERDì 8 ABILITÀ PREPARAZIONE FISICA ABILITÀ 8 ABILITÀ PREPARAZIONE FISICA ABILITÀ 15 ESERCIZIO TECNICO 1 PREPARAZIONE FISICA ESERCIZIO TECNICO 1 15 ESERCIZIO TECNICO 2 ESERCIZIO TECNICO ESERCIZIO TECNICO 2 30 GIOCO GIOCO GIOCO UNDER 14 Questa categoria segna l uscita dal settore del Minirugby e il primo passo verso il vero gioco del rugby. Vengono infatti applicate tutte le regole del gioco seniores ad eccezione della mischia (che è no contest ) e dovranno essere ben comprese tutte le tattiche e le strategie di gioco. Gli allenamenti, della durata di circa un ora e mezza, dovranno essere svolti sempre in velocità, sviluppando negli atleti la capacità di comprendere come comportarsi in base alle diverse fasi di gioco. Verranno creati i ruoli di giocatori di mischia e di piazzatori mentre saranno migliorati sempre più quelli dei mediani (mischia e apertura). La preparazione fisica sarà fatta mediante lo svolgimento di esercizi atti a potenziare la muscolatura con carico naturale (gradoni) e la rapidità dei piedi (scalette). Si svolgeranno poi dei circuiti atti a incrementare la capacità di sopportare lunghi sforzi e verranno introdotte della

5 attività di atletica per migliorare la qualità della corsa. MINUTI LUNEDÌ MERCOLEDÌ VENERDì 8 ABILITÀ PREPARAZIONE FISICA ABILITÀ 8 ABILITÀ PREPARAZIONE FISICA ABILITÀ 15 ESERCIZIO TECNICO 1 PREPARAZIONE FISICA ESERCIZIO TECNICO 1 15 ESERCIZIO TECNICO 2 ESERCIZIO TECNICO ESERCIZIO TECNICO 2 30 GIOCO GIOCO GIOCO UNDER 16 In questa categoria i giocatori si troveranno ad affrontare il vero Rugby, in tutte le sue regole e con un incremento delle abilità individuali e delle competenze fisico/atletiche. Gli allenamenti verranno programmati in base alla quantità di giocatori e alle loro qualità tecniche. Saranno seguiti dal preparatore atletico e da due allenatori (un Head coach e un vice). L obiettivo sarà quello di portare i giocatori a esprimere una qualità di gioco che si avvicini il più possibile a quella giocata ai massimi livelli. Ciò su cui si lavorerà nel corso dell anno lo possiamo identificare nelle seguenti categorie: Fasi di conquista m.o propria introduzione assetto avanzante a dx m.o introduzione avversaria assetto avanzante a sx r.l proprio lancio utilizzo veloce r.l. allineamento a 5 x rilancio canale interno (FURBA) r.l. in difesa (dentro 22): lancio su prima piramide per conquista sicura, no uscita rapida e liberazione al piede r.l su lancio avversario: 1. dentro loro metà campo: 2 blocchi di salto in anticipo 2. in difesa (dentro 22): 1 blocco di salto (primo) e difesa con piedi a terra direttamente su 3. piramide di conquista. Sui 5 tutti piedi a terra, se vincenti in r.l allora rubare Lancio del gioco da fasi di conquista da m.o uso dell ala chiusa nella linea di attacco (frequente alternando primo e secondo canale) da m.o uso del lato opposto a introduzione 8/9/7 8/9/(15)/11 (e variazioni) da m.o utilizzo mani n 8 (anche sotto le gambe) da m.o.e rl.: utilizzo maggiore primo canale per allargare gioco in seconda fase da r.l. 10 all altezza su primo canale da r.l.: dentro 22 avversari: possibilità di inserire raggruppamento avanzante

6 da m.o. e r.l.: inizio uso tattico del gioco al piede in base alla situazione di gioco. Difesa da fasi di conquista a uomo dall interno (schieramento stretto) posizionamento delle guardie attorno al raggruppamento (poss. 2 per parte) salita linea di difesa garantendo i rientri all interno uomo in più al largo triangolo profondo 2 (ala chiusa ed estremo) partenza da base della mischia 6 su largo 8 radente Distribuzione sullo spazio in difesa tre famiglie con triangolo profondo garantito a 2 elementi contrattacco su palla calciata o persa dagli avversari Distribuzione sullo spazio/continuità attacco tre famiglie sostegno sull asse per utilizzo immediato e primo sostegno in spinta sui punti d incontro velocità di riutilizzo prevalenza gioco in piedi (uscita dal frontale) frequenti offloads (primo sostegno all altezza eventualmente a vuoto) Gioco sui punti d incontro (difesa) impatto vincente con possibilità di secondo placcatore (primo basso secondo alto) portatore a terra (placcatore in piedi) tentativo di recupero immediato ( Gabbiano ) no esubero giocatori ( 1vs1 vincente al max 2 ) Lavoro sui punti di incontro (in piedi e a terra): velocità di intervento con lavoro sulla qualità del gesto adattato (raccolta immediata o spinta per conquista palla, etc) e 2 giocatori almeno per intervento immediato ( il primo sostegno è chi ha passato) Abilità tecniche individuali polivalenti specialistiche (passaggio, calcio box, grubber, punt, presa al volo in elevazione) placcaggio (posizione del corpo, impatto in avanzamento) avanzamento a contatto (uscita dal frontale, cambi di direzione finalizzati all evitamento e alla continuità diretta) Regolamento di gioco Gioco sui punti d incontro (concetto di: sui propri piedi) Assetti, tempi di ingresso e legature prima linea in mo

7 Fuori gioco in gioco aperto (tre famiglie) Tempi della salita difensiva da r.l (fine dei 10 metri quando?) e da m.o Comportamenti difensivi da cp veloce Gioco raggruppato avanzante (NO ostruzioni uscite ritardate del pallone) Placcaggio illegale (alto) e pericoloso (NON accompagnato a terra) Si ricorda che i ragazzi parteciperanno alle selezioni per i centri di formazione U16 quindi dovranno svolgere le attività e allenamenti della società e, se selezionati, anche quelli proposti dal centro di formazione. MINUTI MARTEDÌ MERCOLEDÌ VENERDì 10 PREPARAZIONE FISICA ABILITÀ ABILITÀ 10 PREPARAZIONE FISICA ABILITÀ ABILITÀ 18 PREPARAZIONE FISICA ESERCIZIO TECNICO 1 ESERCIZIO TECNICO 1 18 ESERCIZIO TECNICO ESERCIZIO TECNICO 2 ESERCIZIO TECNICO 2 30 GIOCO GIOCO GIOCO

8 PROGETTO SCUOLE Il Rugby è uno sport di emozioni, di cooperazione, di contatto ed è convinzione della Federazione Italiana Rugby che ciò lo renda uno strumento con grandi potenzialità educative e formative. L incontro tra la Scuola ed il Rugby va ricercato e favorito con la consapevolezza che queste due entità possono essere estremamente utili l una per l altra e la collaborazione del tecnico con la Scuola deve essere finalizzata innanzitutto al raggiungimento degli obiettivi della Scuola stessa e, in prima istanza, a dare un contributo alla formazione del Cittadino. Il Tecnico svolge funzione di Educatore: il suo atteggiamento e la sua proposta devono conformarsi a questo principio fondamentale ed egli deve porre particolare attenzione alla gestione del gruppo di ragazzi e di ragazze che si trova di fronte e alle dinamiche che si sviluppano al suo interno; la sua proposta deve essere adatta al gruppo con cui sta lavorando e deve andare incontro al vissuto delle persone che lo compongono. Le esperienze maturate dimostrano che un intervento condotto secondo questi principi produce una significativa ricaduta sul nostro movimento, ma è evidente che esso richiede di unire due componenti fondamentali: la conoscenza del Rugby e la capacità didattica. Per questo motivo la FIR propone e organizza attraverso le strutture del territorio occasioni di incontro e di confronto tra i Tecnici che da anni svolgono un prezioso lavoro di diffusione del Rugby e i laureati e laureandi in Scienze Motorie. Siamo convinti che dall unione e dall interazione di queste due componenti possano scaturire grandi risultati in termini di qualità e di quantità. Gli stessi principi sopra enunciati ispirano tutta l attività di Formazione dei Tecnici della Federazione Italiana Rugby, che organizza momenti di formazione tecnica per rendere disponibili e condivisibili le esperienze maturate in questi anni a livello nazionale e regionale, secondo quanto proposto dal settore Didattica della Federazione Italiana Rugby. Lo scopo della programmazione per il è il raggiungimento di 3 obiettivi: 1 - divulgazione del rugby trasmettendone le caratteristiche ed i valori ad esso associati; 2 - maggiore diffusione della cultura motoria nelle scuole del nostro Paese, dove per numero di ore di educazione fisica e numero di progetti sportivi scolatici, siamo agli ultimi posti in Europa; 3 - attività di reclutamento attraverso la scuola, rappresenta il presente del minirugby ed il futuro del VeneziaMestre Junior Team Rugby ASD, in un territorio che ha un importante bacino d utenza. Visto da diversi punti di vista il rugby, è quindi lo sport per la formazione dell uomo e del cittadino. Lo sport che allena alla vita. RECLUTAMENTO NEI PARCHI Per la stagione è stata fatta richiesta di partecipare all iniziativa Rugby nei Parchi ritenendo che sia un ottima piattaforma di lancio per far conoscere la Nostra Associazione nel territorio. Siamo in attesa di un incontro con gli organizzatori per pianificare al meglio il tutto.

9 Oltre a questa iniziativa, in accordo con l Ente Grandi Parchi del Comune di Venezia, per tutto il mese di Settembre gli allenamenti del Venerdì di tutte le categorie (ad eccezione della Under 16) si svolgeranno (condizioni meteo permettendo) presso il Parco Albanese. Anche questo nell ottica di far conoscere le attività da noi proposte nella nostra città al fine di reclutare nuove leve!

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