Una storia, un nome e un logo per il Centro Socio Riabilitativo Diurno di Roveleto di Cadeo.

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1 Con la collaborazione Con il patrocinio Una storia, un nome e un logo per il Centro Socio Riabilitativo Diurno di Roveleto di Cadeo. PRESENTAZIONE DEL CENTRO SOCIO RIABILITATIVO DIURNO DI CADEO - COOPSELIOS Il Centro è nato il 15 Maggio 1989 come laboratorio di lavanderia e guardaroba su un progetto di formazione e lavoro e all interno di una struttura di proprietà del Comune di Cadeo. Promotore e gestore del progetto è stato il Servizio Sociale del Distretto di Levante che a seguito del conferimento di delega da parte dei Comuni gestisce le funzioni di assistenza sociale a favore dei disabili del territorio. In questi anni si è sempre occupato dell inserimento degli ospiti, della gestione dei progetti, del rapporto con le famiglie, affidandone la gestione del Centro alla Cooperativa piacentina Coop S.E., diventata poi negli anni Coopselios. Erano presenti 4 ospiti diversamente abili seguiti da un educatrice (Monica Vezzulli) e da una figura professionale (Enza Traviglia) che fungeva da docente. Il centro svolgeva attività di lavanderia principalmente per gli asili locali di Roveleto di Cadeo e Fiorenzuola e per gli anziani che usufruivano del servizio di Assistenza Domiciliare. Al suo interno si svolgevano inoltre attività di piccola sartoria e guardaroba, riordino e pulizia degli alloggi, attività didattiche e grafico espressive nonché attività più ricreative come uscite esterne e gite di gruppo. Successivamente, all incirca a metà degli anni 90, il laboratorio, per rispondere ai cambiamenti e ai nuovi bisogni che emergevano dal territorio, è diventato Centro Socio Riabilitativo Diurno aumentando il numero degli ospiti e mantenendo la lavanderia come principale e peculiare attività occupazionale del Centro. 1

2 Attualmente il Centro è frequentato da 8 utenti affetti da patologie medio-gravi che trascorrono la loro giornata affiancando all attività di lavanderia tante altre attività con finalità socio-educativa e riabilitativa: attività di fisioterapia, attività di musicoterapia, attività di danza sportiva, attività sportiva non agonistica di nuoto, attività didattiche di gruppo o individuali, attività di orticoltura, attività informatizzate, attività ludico-ricreative, laboratorio di cucina, nonché tutte le attività di tipo domestico (apparecchio e sparecchio tavola, pulizie, riordino dei locali). La tipologia delle attività e il lavoro svolto dagli operatori hanno consentito, nel corso di questi 25 anni, che il Centro si aprisse al territorio creando importanti relazioni e collaborazioni con gli enti territoriali e le associazioni locali. 1. FINALITÀ DEL PROGETTO: - Attribuire un nome e un logo al Centro Socio Riabilitativo Diurno situato a Roveleto di Cadeo in via Dante Alighieri n.5; - rendere gli studenti della scuola secondaria di primo grado di Cadeo protagonisti e promotori dell attività in un ottica formativa di apprendimento attivo e ricerca azione; - costruire un lavoro di collaborazione tra gli studenti e il Centro, al fine di promuovere, per i soggetti coinvolti e per il territorio, una cultura dell integrazione, del rispetto, della reciprocità. 2. SOGGETTI COINVOLTI: I soggetti coinvolti saranno: - Scuola secondaria di Primo Grado dell Istituto comprensivo di Cadeo - Pontenure, nello specifico gli studenti della classe Seconda C di Cadeo; - Centro Socio Riabilitativo Diurno di Cadeo: gli utenti della struttura e gli operatori; - il grafico piacentino Mauro Ferrari. 3. AZIONI E MODALITÀ DI INTERVENTO: - Gli studenti della Seconda C della scuola secondaria di primo grado di Cadeo si recheranno presso il Centro per conoscere la realtà e gli utenti che frequentano; - in quell occasione gli utenti e gli operatori formalizzeranno la richiesta agli studenti di proporre una serie di nomi con il relativo logo da attribuire al Centro; 2

3 - gli studenti effettueranno un indagine rispetto alla nascita dei diversi centri del territorio di Piacenza e provincia e sull attribuzione dei loro nomi; - si realizzerà la fase operativa per gli studenti, che lavoreranno per proporre una serie di nomi e loghi per il Centro; - il metodo di lavoro utilizzato dagli studenti sarà la learning activity che avrà precisi e peculiari processi e che in una fase si avvarrà del contributo del grafico piacentino Mauro Ferrari; - in un incontro dedicato, gli utenti del Centro si recheranno a scuola e saranno proposti loro i nomi e i loghi pensati; - gli ospiti del Centro vaglieranno le varie proposte apportando eventuali modifiche, critiche ed osservazioni che gli studenti elaboreranno e riproporranno; - effettuata la scelta, in un occasione definita, verranno presentati ufficialmente il nome del centro e il logo; - trasversalmente alle varie fasi progettuali gli studenti realizzeranno un video in cui verrà narrata la storia e le attività del Centro. 4. TEMPI DI ATTUAZIONE: da Ottobre 2014 a Gennaio 2015 (conclusione del quadrimestre scolastico). 5. RISULTATI ATTESI: - Produzione di un nome e di un logo per il Centro; - apprendimento didattico attraverso una modalità critica, condivisa, discussa e partecipata da parte degli studenti; - apprendimento sociale attraverso un esperienza di collaborazione tra studenti e una realtà di Centro Socio Riabilitativo Diurno che accoglie persone diversamente abili. 3

4 IL CONTRIBUTO DELL ISTITUTO COMPRENSIVO DI CADEO: LEARNING ACTIVITY Riassunto Le peculiarità di questa learning story consistono nella narrazione di una storia, quella del Centro Socio Riabilitativo Diurno di Roveleto di Cadeo, e nell attribuzione di un nome e di un logo al Centro stesso. La learning activity si propone di incoraggiare la costruzione di rapporti con gli utenti e gli operatori del Centro come modo per connettere gli alunni e la scuola ad altri aspetti della società; di promuovere una cultura del rispetto, della reciprocità e dell integrazione. Gli alunni della classe II C della Scuola Media U. Amaldi impareranno a far interagire i linguaggi della narrazione, della sceneggiatura e il linguaggio visivo con i suo codici, costruendo una digital tale che costituisca una documentazione fruibile dagli operatori e dagli ospiti del Centro. 4

5 Design Brief Realizzate una video storia che racconti la storia del Centro Socio Riabilitativo Diurno di Roveleto, dalla nascita ai giorni nostri. Attribuite ad esso un nome e poi disegnate il logo. Gli utenti e gli operatori del Centro costituiranno il vostro target audience. I prodotti finali dovranno esprimere e rispecchiare le peculiarità del Centro. Storia Il design brief che verrà consegnato agli alunni è strettamente legato al loro paese e alla loro comunità: dare un nome, ideare un logo e raccontare la storia del Centro Socio Riabilitativo di Roveleto. Nato nel maggio 1989 come laboratorio di lavanderia e guardaroba su un progetto di formazione lavoro, trasformatosi a metà degli anni Novanta in Centro Socio Riabilitativo Diurno, oggi la struttura è frequentato da otto ospiti medio - gravi che affiancano attività di lavanderia ad altri interventi con finalità socio educativa e riabilitativa. Accompagno la classe a visitare il Centro: è l occasione per consegnare ai ragazzi il design brief. Chiedo loro di fare osservazioni, di scattare foto, di fare domande alle persone che lavorano e sono ospiti della struttura. Tornati in classe, presento un iniziale calendario delle attività e di seguito formo 5 gruppi equi eterogenei di lavoro, a cui chiedo di suddividere i compiti fra i diversi membri. I team prendono consapevolezza del loro design brief, discutono e riflettono sulle informazioni raccolte. Ai team viene chiesto: - di visionare alcuni video che raccontino la storia e le attività di alcune associazioni, e di discutere sull efficacia comunicativa di questi video; - di analizzare i documenti e gli articoli di giornale che la coordinatrice del Centro ci fornirà, inerenti la storia e i nomi di altri centri per disabili, allo scopo di individuare i criteri che hanno portato all assegnazione di quel nome; - di ricostruire la storia del Centro di Roveleto e di selezionare foto significative che la rappresentino. 5

6 6 Gli alunni creano sull ipad una mappa con lo scopo di ordinare, classificare le informazioni rilevanti trovate, di focalizzare l attenzione sui criteri di assegnazione dei nomi individuati e sulle peculiarità caratterizzanti del Centro.

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