Doxorubicina, Daunorubicina, Epirubicina, Idarubicina

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "Doxorubicina, Daunorubicina, Epirubicina, Idarubicina"

Transcript

1 Raccomandazioni per la prevenzione e il trattamento degli stravasi dei farmaci antineoplastici Boschi Rita, Infermiera Rostagno Elena, Infermiere Pediatrico GdL Infermieristico Introduzione Lo stravaso di un farmaco chemioterapico rappresenta una possibile complicanza del trattamento antitumorale. Per stravaso si intende la fuoriuscita di un farmaco dal letto vascolare utilizzato per la somministrazione nei tessuti circostanti; le conseguenze possono essere di diversa entità: dall arrossamento locale alla necrosi tissutale, che può coinvolgere tendini e legamenti, causando gravi danni funzionali. L incidenza degli stravasi è stimata fra lo 0.1% e il 6.5% degli eventi avversi correlati alla somministrazione di chemioterapici. (1,2) In base al potenziale danno tissutale che si verifica in caso di stravaso, i farmaci possono essere classificati come vescicanti, irritanti o non vescicanti (Tabella 1). (3,4,5) 1. Viene definito vescicante un farmaco che, se travasato, può determinare un danno cellulare o distruzione tissutale, dolore severo o prolungato. 2. Viene definito irritante un farmaco che, se travasato, può dare calore e infiammazione nel sito d infusione o lungo la vena in cui viene somministrato, ma non provoca danno tissutale. 3. Farmaci non vescicanti, se travasati, non producono reazioni locali né danno tissutale. I meccanismi che determinano il danno tissutale conseguente ad uno stravaso sono differenti6: - alcuni chemioterapiaci si legano agli acidi nucleici del DNA e sono inizialmente assorbiti localmente causando morte cellulare. Dopo l endocitolisi, attraverso il rilascio del farmaco dalle cellule morte, si verifica la morte cellulare delle cellule circostanti. La natura ripetitiva di questo processo danneggia la guarigione e può determinare un progressivo e cronico danno tissutale; (3,6,7,8) - i farmaci che non si legano al DNA possono essere metabolizzati limitando il grado di danno tissutale, e quindi sono più facili da neutralizzare. (2,3) Tabella 1: Chemioterapici vescicanti, irritanti Farmaci vescicanti che si legano al DNA Agenti alchilanti Mecloretamina Antraciclinici Doxorubicina, Daunorubicina, Epirubicina, Idarubicina Antibiotici antitumorali Mitomycina, Dactinomycina, Mitoxantronea Farmaci vescicanti che non si legano al DNA Alcaloidi della vinca Vinblastina, Vincristina, Vinorelbina, Vindesina Taxani Paclitaxel, Docetaxel Farmaci irritanti Agenti alchilanti Carmustina, Dacarbazina, Ifosfamide, Melphalan, Thiotepa, Derivati del platino Carboplatino, Cisplatinoc, Oxaliplatino Inibitori della topoisomerasi II Teniposide, Etoposide Antraciclinici Doxorubicina liposomiale, Daunorubicina liposomiale Inibitori della topoisomerasi I Irinotecan, Topotecan NOTE a. il suo potere vescicante dipende dalla concentrazione b. generalmente classificato fra gli irritanti, ma sono segnalati casi con un moderato potere vescicante c. segnalato come vescicante in caso di stravaso di grandi quantità (oltre i 20 ml a una concentrazione di 0.5 mg/ml)

2 Fattori di rischio I fattori di rischio per lo stravaso di chemioterapici potenzialmente vescicanti sono ben identificati, e quando molti di questi sono presenti, i pazienti hanno un elevato rischio di incorrere accidentalmente in uno stravaso. (2,4,5) Prima di iniziare un protocollo di trattamento che comprende uno o più farmaci potenzialmente vescicanti, il team professionale dovrebbe prendere in considerazione l intero piano di trattamento e valutare attentamente la possibilità di candidare il paziente al posizionamento di un accesso venoso centrale fin da subito. I fattori di rischio di stravaso da vena periferica includono la presenza di piccole e/o fragili vene, l obesità che può determinare difficoltà nel reperire un accesso venoso, precedenti multiple venipunture, la presenza di lesioni cutanee (es eczemi o psoriasi), i movimenti del paziente, precedenti trattamenti che possono aver indebolito le pareti dei vasi. Inoltre, si può riscontrare una difficoltà nel reperire un accesso venoso in casi di linfedema. Altri fattori di rischio connessi al paziente sono rappresentati da alterazioni dello stato di coscienza, deficit sensoriali, età (soprattutto in caso di bambini molto piccoli), non conoscenza della lingua. In tutti questi casi il paziente può trovarsi nella condizione di non essere in grado di segnalare tempestivamente un cambio delle sensazioni (bruciore, dolore) al sito di infusione. (2,5,9) I fattori di rischio non sono solamente connessi al paziente. Inadeguate competenze tecniche del personale coinvolto nel posizionamento di cateteri venosi periferici può determinare la necessità di ripetute venipunture, determinando in questo modo un alterazione dell integrità della parete vascolare. Il rischio di stravaso aumenta quando farmaci vescicanti vengono somministrati attraverso un dispositivo rigido (es butterfly ) in quanto durante la somministrazione il paziente può inavvertitamente muoversi determinando una puntura nella vena. Un inadeguato fissaggio del set d infusione può determinare uno sfilamento della cannula aumentando così il rischio di stravaso. L utilizzo di cateteri venosi centrali non azzera completamente il rischio di incorrere in uno stravaso. L utilizzo di aghi non idonei per l accesso a dispositivi totalmente impiantati (PORT) e il non corretto fissaggio dell ago possono aumentare il rischio di stravaso. Cateteri venosi centrali in materiale morbido possono fissurarsi, cateteri a permanenza possono, nel tempo, andare incontro a uno spostamento. Diagnosi e sintomi dello stravaso La scoperta precoce di stravaso è di fondamentale importanza. Se ci troviamo di fronte ad un evento tra i seguenti, la probabilità di stravaso è alta: - rallentamento o interruzione del flusso venoso - aumento della resistenza durante l infusione - gonfiore o eritema in corrispondenza del sito d infusione - sintomatologia riferita dal paziente come bruciore o dolore pungente. Lo stravaso non deve essere confuso con le flebiti, cioè infiammazione della vena durante l infusione, tipica delle antracicline a causa del loro ph o della dacarbazina che provoca dolore durante l infusione; questi casi si risolvono generalmente con la diminuzione della velocità d infusione. Raccomandazioni Le raccomandazioni proposte dalla bibliografia sono state catalogate a seconda del livello di evidenza utilizzando il sistema di classificazione IDSA-United States Public Health Service grading system for ranking recommendations illustrato nella Tabella 2.

3 Tabella 2: Classificazione delle evidenze Qualità dell evidenza I Evidenza derivante da > 1 studi clinici prospettici, randomizzati, controllati II Evidenza da > 1 studi clinici, non randomizzati, con disegno clinico adeguato; da studi di coorte o caso-controllo (preferibilmente multicentrici); da studi riportanti casistiche di più pazienti; o da risultati inaspettati derivanti da studi non controllati III Evidenza basata sull opinione di rappresentanti di istituzioni sanitarie, società scientifiche, esperienza clinica, studi descrittivi, gruppo di esperti Forza della raccomandazione A Buona evidenza a supporto della raccomandazione B Moderata evidenza a supporto della raccomandazione C Scarsa evidenza a supporto della raccomandazione RACCOMANDAZIONI PER LA PREVENZIONE - effettuare un attenta valutazione dei fattori di rischio connessi al paziente, del protocollo di trattamento e scegliere il miglior accesso venoso; se necessario optare per un accesso venoso centrale (AIII) (3, 4, 5, 10, 11, 12, 17) - evitare vene di piccolo calibro o fragili, evitare dorso della mano o sedi vicine ad articolazioni, tendini o prominenze osee. Se il tentativo di incanalamento della vena fallisce riprovare sempre a a monte della sede di rottura o nell arto controlaterale (AIII) (1, 2, 3, 4, 5, 11, 12, 13, 17) - elaborare delle procedure standardizzate per la somministrazione di farmaci potenzialmente vescicanti o irritanti (AIII) (10, 14) - elaborare delle procedure standardizzate per la gestione degli stravasi (AIII) (2, 10, 14, 16) - tutto il personale coinvolto nella somministrazioni della chemioterapia deve essere addestrato (AIII) (2, 5, 10, 14, 15, 16) - educare il paziente a segnalare tempestivamente qualunque problema si evidenzi durante la somministrazione dei farmaci (AIII) (3, 5, 10, 14, 15, 17) - utilizzare cateteri periferici di piccolo calibro, preferire dispositivi in polietilene o Teflon ad aghi metallici per le infusioni prolungate (AIII) (4, 5, 10, 17) - per l accesso a sistemi totalmente impiantati (Port) utilizzare un ago di lunghezza adeguata (AIII) (4, 5, 10, 15) - cannule periferiche e aghi per l accesso al Port devono essere fissati in modo sicuro con cerotto trasparente che permetta il monitoraggio costante della sede di infusione durante la somministrazione dei farmaci (AIII) (2, 3, 4, 5, 17) - prima dell infusione valutare la funzionalità della vena infondendo una soluzione neutra (AIII) (2, 3, 17) - verificare il ritorno ematico tramite aspirazione con siringa prima e durante la somministrazione del farmaco (AIII) (2, 3, 5, 15,17) - evitare l utilizzo di pompe infusionali per la somministrazione, somministrare il farmaco a caduta (AIII) (5, 11, 17) - la somministrazione dei farmaci in bolo deve avvenire in contemporanea con un infusione veloce di soluzione neutra (es. soluzione fisiologica), ciò per ridurre l irritazione della vena e, nell eventualità di uno stravaso, per ridurre il danno tissutale (AIII) (11, 12) - al termine dell infusione lavare bene la vena con una soluzione neutra (AIII) (13) - se devono essere somministrati più farmaci in sequenza, somministrare per primi quelli vescicanti, in quanto l integrità della vena diminuisce nel tempo (BIII) (5, 12)

4 RACCOMANDAZIONI PER IL TRATTAMENTO - ai primi segni e/o sintomi di stravaso interrompere immediatamente l infusione (AII) (2, 3, 4, 10, 17) - prima di rimuovere il cateterino utilizzato per l infusione tentare di aspirare il farmaco travasato; se disponibile, somministrare tramite questo l antidoto farmacologico in aggiunta alla somministrazione s.c. (AIII) (2, 3, 10, 18, 19) - in caso di stravaso da CVC tipo Port, prima di rimuovere l ago tentare di aspirare il farmaco travasato; se disponibile, somministrare tramite questo l antidoto farmacologico in aggiunta alla somministrazione s.c. (AIII) (2, 3, 10, 18, 19) - somministrare l antidoto specifico se indicato (Tabella 3: Antidoti e trattamenti). L antidoto dovrebbe essere somministrato entro 1 ora tramite la cannula o l ago e intorno alla sede di stravaso tramite iniezioni s.c. (AIII) (2, 3, 10, 15, 17, 18, 19) - posizionare l arto in scarico per 48 ore può aiutare il normale assorbimento e drenaggio dei liquidi travasati (BIII) (2, 3) - effettuare applicazioni termiche calde o fredde (Tabella 3: Antidoti e trattamenti) per almeno min quattro volte al giorno per ore (BIII) (2, 3, 4, 10, 15, 17) - documentare l evento e il trattamento, se possibile fotografare la sede di stravaso (AIII) (2, 3, 4, 5, 10, 15, 16) - predisporre un kit per lo stravaso, contenente gli antidoti e la procedura d intervento (AIII) (10, 19) - rivalutare periodicamente la zona fino a completa risoluzione del problema (AIII) (11, 15, 16) Tabella 3: Antidoti e trattamenti Farmaco Antidoto Trattamento Antraciclinici DMSO Applicazioni fredde Dexrazoxane Cisplatino Tiosolfato di Sodio Applicazioni fredde Dactinomycina Applicazioni fredde Docetaxel Jaluronidasi Applicazioni fredde Mecloretamina Tiosolfato di Sodio Mytomicina DMSO Applicazioni fredde Mitoxantrone DMSO Applicazioni fredde Oxaliplatino Tiosolfato di Sodio Applicazioni calde Paclitaxel Applicazioni fredde Alcaloidi della Vinca Jaluronidasi Applicazioni calde Antidoti farmacologici Qui di seguiti vengono descritti gli antidoti farmacologici utili nel trattamento degli stravasi di farmaci chemioterapici. 1. Jaluronidasi: è un enzima di natura proteica in grado di modificare la permeabilità tissutale favorendo l assorbimento sistemico della sostanza travasata; promuove l idrolisi dell acido ialuronico così da diminuire la viscosità del farmaco citotossico a livello interstiziale. (1, 15, 18) Si somministra 1 ml di soluzione di Jaluronidasi (suddivisa in 5 iniezioni s.c. da 0.2 ml) intorno alla sede dello stravaso utilizzando un ago da 25 G o più piccolo. (4, 15, 18) 2. Tiosolfato di Sodio: questo antidoto crea nella zona di infiltrazione un ambiente alcalino, si lega alla sostanza vescicante impedendole di creare danno tissutale e ne consente l eliminazione con le urine. (1, 18) Preparare una soluzione 1/6 molare. Miscelare 4 ml di Tiosolfato di Sodio al 10% con 6 ml di acqua per preparazioni iniettabili, oppure 1.6 ml di Tiosolfato di Sodio al 25% con 8.4 ml di acqua per preparazioni iniettabili. Somministrare s.c. 2 ml di tale soluzione effettuando multiple iniezioni intorno alla sede di stravaso. (4, 15, 18) 3. DMSO: il dimetilsulfossido agisce neutralizzando l accumulo di radicali liberi e facilitando l assorbimento sistemico del farmaco vescicante, riducendo così il danno tissutale; possiede inoltre

5 proprietà antinfiammatorie, analgesiche e vasodilatatrici. Si assorbe rapidamente a livello cutaneo. (1) Effettuare delle applicazioni topiche di DMSO al 50-99% ogni 6-8 ore per 7-14 giorni. Non eseguire bendaggi occlusivi. (3) 4. Dexrazoxane: molecola cardioprotettrice, tra gli antidoti efficaci nel trattamento degli stravasi da Antraciclinici. La somministrazione di questa sostanza per via endovenosa contribuisce a ridurre l estensione della zona colpita da stravaso. (4, 15, 18, 20, 21) Si somministra e.v. per tre giorni mg/mq (max 2000 mg) i giorni 1 e 2, 500 mg/mq (max 1000 mg) il terzo giorno. (4, 15, 18) Applicazioni termiche In letteratura i dati riguardanti i benefici delle applicazioni termiche per ridurre il danno degli stravasi da chemioterapici, sono ancora controversi, anche se i benefici di questa procedura sono stati confermati in studi su animali. (1, 22) L applicazione di compresse fredde è basata sul fatto che si induce una vasocostrizione con una conseguente riduzione della velocità di diffusione del farmaco nei tessuti, riducendo così l area del potenziale danno tissutale. L applicazione di calore sul sito di stravaso determina vasodilatazione e di conseguenza aumenta l assorbimento del farmaco. Bibliografia 1. Kassner E. Evaluation and treatment of chemotherapy extravasation injuries. Journal of Pediatric Oncology Nursing. 2000; 17: Goolsby TV, Lombardo FA. Extravasation of chemotherapeutic agents: prevention and treatment. Seminars in Oncology. 2006; 33(1): Ener RA, Meglathery SB, Styler M. Extravasation of systemic hemato-oncological therapies. Annals of Oncology. 2004; 15: Schulmeister L. Extravasation management: clinical update. Seminars in Oncology Nursing. 2011; 27(1): Sauerland C, Engelking C, Wickham R, Corbi D. Vescicant extravasation part I: mechamisms, pathogenesis, and nursing care tu reduce risk. Oncology Nursing Forum. 2006; 33(6): Polovich M, White J, Kelleher L. (Eds) Chemotherapy and biotherapy guidelines and recommendations for practice. Pittsburgh, PA, Oncology Nursing Society Dorr RT, Dorland MS, Koenig LM, Taylor CW, McCloskey TM. High levels doxorubicin in the tissues of a patient experiencing extravasation during a 4-day infusion. Cancer. 1989; 64(12): Sonneveld P, Wassenaar HA, Nooter K. Long persistence of doxorubicin in human skin after extravasation. Cancer Treatment Reports. 1984; 68: Doellman D, Hadaway L, Bowe-Geddes LA, Franklin M, LeDonne J, Papke-O Donnell L, Pettit J, Schulmeister L, Stranz M. Infiltration and extravasation: update on prevention and management. Journal of Infusion Nursing. 2009; 32: Wengstrom Y, Margulies A. European Oncology Nursing Society extravasation guidelines. European Journal of Oncology Nursing. 2008; 12: Mullin S, Beckwith M, Tyler L. Prevention and management of antineoplastic extravasation injury. Hospital Pharmacy. 2000; 35: How C, Brown J. Extravasation of cytotoxic chemotherapy fron peripheral veins. European Journal of Oncology Nursing. 1998; 2(1): Joanna Briggs Institute. Intravenous administration of cytotoxic therapy. 14. Jones L, Coe P. Extravasation. European Journal of Oncology Nursing. 2004; 8: Schulmeister L. Managing vescicant extravasation. The Oncologist. 2008; 13: Adami NP, de Gutièrrez MG, da Fonseca SM, de Almeida EP. Risk management of extravasation of cytostatic drugs at the Adult Chemotherapy Outpatient Clinic of a university hospital. Journal of Clinical Nursing. 2005; 14(7):

6 17. Schulmeister L. Preventing and managing vescicant chemotherapy extravasation. The Journal of Supportive Oncology. 2010; 8: Schulmeister L. Vesicant chemotherapy extravasation: antidotes and treatments. Clinical Journal of Oncology Nursing. 2009; 13(4): Wickham R, Engelking C, Sauerland C, Corbi D. Vescicant extravasation part II: evidence-based management and continuing controversies. Oncology Nursing Forum. 2006; 33(6): Langstein HN, Duman H, Feeling D, Butler CE, Evans GRD. Retrospective study of management of chemotherapeutic extravasation injury. Annali of Plastic Surgery. 2002; 49(4): Bos AM, Van der Graaf WT, Willemse PH. A new conservative approach to extravasation of anthracyclines with dimethylsulfoxide and dexrazoxane. Acta Oncologica. 2001; 40(4): Albanell J, Baselga J. Systematic therapy emergencies. Seminars in Oncology. 2000; 27:

Prevenzione e trattamento (non chirurgico) degli stravasi dei farmaci antineoplastici (Update Marzo 2008)

Prevenzione e trattamento (non chirurgico) degli stravasi dei farmaci antineoplastici (Update Marzo 2008) Prevenzione e trattamento (non chirurgico) degli stravasi dei farmaci antineoplastici (Update Marzo 2008) Infermiera Francesca Bernagozzi Oncoematologia pediatrica Infermiera Isabella Cavazza Oncologia

Dettagli

GUIDA PER LA COMILAZIONE DELLA SCHEDA DI VALUTAZIONE DEL PATRIMONIO VENOSO PER LA SCELTA APPROPRIATA DEL DISPOSITIVO VASCOLARE

GUIDA PER LA COMILAZIONE DELLA SCHEDA DI VALUTAZIONE DEL PATRIMONIO VENOSO PER LA SCELTA APPROPRIATA DEL DISPOSITIVO VASCOLARE GUIDA PER LA COMILAZIONE DELLA SCHEDA DI VALUTAZIONE DEL PATRIMONIO VENOSO PER LA SCELTA APPROPRIATA DEL DISPOSITIVO VASCOLARE Introduzione La valutazione della necessità di accesso vascolare, ad oggi,

Dettagli

Un esperienza sulla prevenzione e gestione degli stravasi. Alessio Piredda

Un esperienza sulla prevenzione e gestione degli stravasi. Alessio Piredda Un esperienza sulla prevenzione e gestione degli stravasi Alessio Piredda Lo stravaso La consapevolezza.. Le conoscenze specifiche, l azione tempestiva, la prevenzione sono in ambito oncologico corredo

Dettagli

Prevenzione e trattamento dello stravaso in oncologia: revisione della letteratura

Prevenzione e trattamento dello stravaso in oncologia: revisione della letteratura SCIENZE INFERMIERISTICHE Prevenzione e trattamento dello stravaso in oncologia: revisione della letteratura Alberto Dal Molin Infermiere, Asl BI di Biella, dottorando in Ricerca, Università degli Studi

Dettagli

PROTOCOLLO DIAGNOSTICO TERAPEUTICOPER LA PREVENZIONE ED IL TRATTAMENTO NON CHIRURGICO DELLO STRAVASO DA FARMACI ANTIBLASTICI

PROTOCOLLO DIAGNOSTICO TERAPEUTICOPER LA PREVENZIONE ED IL TRATTAMENTO NON CHIRURGICO DELLO STRAVASO DA FARMACI ANTIBLASTICI PROTOCOLLO DIAGNOSTICO TERAPEUTICOPER LA PREVENZIONE ED IL TRATTAMENTO NON CHIRURGICO DELLO STRAVASO DA FARMACI ANTIBLASTICI PDT 064.3 SC Oncologia Medica Protocollo prevenzione e trattamento dello stravaso

Dettagli

Caso clinico: Gli accessi vascolari e lo stravaso di farmaco tra linee guida, protocolli e responsabilità dell infermiere. Bologna 10-11 Maggio 2014

Caso clinico: Gli accessi vascolari e lo stravaso di farmaco tra linee guida, protocolli e responsabilità dell infermiere. Bologna 10-11 Maggio 2014 Caso clinico: Gli accessi vascolari e lo stravaso di farmaco tra linee guida, protocolli e responsabilità dell infermiere Bologna 10-11 Maggio 2014 Antonio Negro 1 Il sottoscritto ANTONIO NEGRO ai sensi

Dettagli

di somministrazione dei Chemioterapici Antiblastici IO.ONC.02 Linea guida per la gestione degli stravasi in corso

di somministrazione dei Chemioterapici Antiblastici IO.ONC.02 Linea guida per la gestione degli stravasi in corso Pag. 1/10 Copia in distribuzione controllata Copia in distribuzione non controllata REFERENTE DEL DOCUMENTO: Silvano Morini Indice delle revisioni Codice Documento Revisione N Data revisione 0 27/03/2013

Dettagli

Gestione infermieristica delle terapie antiblastiche. Percorso Diagnostico Terapeutico Assistenziale Mammella S.Orsola-Malpighi Bologna

Gestione infermieristica delle terapie antiblastiche. Percorso Diagnostico Terapeutico Assistenziale Mammella S.Orsola-Malpighi Bologna Gestione infermieristica delle terapie antiblastiche Percorso Diagnostico Terapeutico Assistenziale Mammella S.Orsola-Malpighi Bologna L infermiere che gestisce la chemioterapia deve conoscere: - Farmaci

Dettagli

GESTIONE DEGLI STRAVASI DI FARMACI ANTIBLASTICI

GESTIONE DEGLI STRAVASI DI FARMACI ANTIBLASTICI GESTIONE DEGLI STRAVASI DI FARMACI ANTIBLASTICI Fabiana Marcucci Oncologia Medica Ospedali Riuniti Umberto I - Salesi - Lancisi Polo Ospedale-Università ANCONA Celestino Bufarini Farmacia Ospedaliera Servizio

Dettagli

PROCEDURA PER LA PREVENZIONE E LA GESTIONE DELLA CONTAMINAZIONE AMBIENTALE E DELLO STRAVASO DI CHEMIOTERAPICI

PROCEDURA PER LA PREVENZIONE E LA GESTIONE DELLA CONTAMINAZIONE AMBIENTALE E DELLO STRAVASO DI CHEMIOTERAPICI PROCEDURA PER LA PREVENZIONE E LA GESTIONE DELLA CONTAMINAZIONE AMBIENTALE E DELLO STRAVASO DI CHEMIOTERAPICI Scopo La seguente procedura, in recepimento della Raccomandazione per la prevenzione degli

Dettagli

rif. c) Set di somministrazione per farmaci antiblastici citotossici costituito da:

rif. c) Set di somministrazione per farmaci antiblastici citotossici costituito da: Azienda U.L.S.S. 12 Veneziana Dipartimento Risorse Economiche Unità Operativa Complessa Acquisti e Logistica Direttore : Dr.ssa Desi Zennaro ALLEGATO A AL CAPITOLATO TECNICO DI FORNITURA DI SISTEMI A CIRCUITO

Dettagli

Il rischio dello stravaso e la gestione del patrimonio venoso del paziente in trattamento infusionale

Il rischio dello stravaso e la gestione del patrimonio venoso del paziente in trattamento infusionale Il rischio dello stravaso e la gestione del patrimonio venoso del paziente in trattamento infusionale Alessandro Inno Oncologia Medica Ospedale Sacro Cuore Don Calabria Negrar - Verona Stravaso Infiltrazione

Dettagli

Prevenzione e trattamento (non chirurgico) degli stravasi dei farmaci antineoplastici.

Prevenzione e trattamento (non chirurgico) degli stravasi dei farmaci antineoplastici. Prevenzione e trattamento (non chirurgico) degli stravasi dei farmaci antineoplastici. Infermiere Rocchi Giuseppina, Rostagno Elena, Bernagozzi Francesca Definizione: si definisce stravaso l accidentale

Dettagli

Misericordia di Empoli Centro Formazione. Primo Soccorso. Eventi e Lesioni di Origine Traumatica

Misericordia di Empoli Centro Formazione. Primo Soccorso. Eventi e Lesioni di Origine Traumatica Misericordia di Empoli Centro Formazione Primo Soccorso Eventi e Lesioni di Origine Traumatica Il Trauma E detto trauma un evento violento che reca un danno psico-fisico ad un individuo. Incidente SI Infarto

Dettagli

Medicine Specialistiche GESTIONE DEGLI STRAVASI DI FARMACI ANTIBLASTICI

Medicine Specialistiche GESTIONE DEGLI STRAVASI DI FARMACI ANTIBLASTICI Pag. 1/7 GESTIONE DEGLI STRAVASI DI FARMACI ANTIBLASTICI 1. Lista di distribuzione...1 2. Emissione...1 3. Scopo...1 4. Campo di applicazione...1 5. Riferimenti...1 6. Definizioni...2 7. Responsabilità...2

Dettagli

PICC e Midline. Guida per il Paziente. Unità Operativa di Anestesia

PICC e Midline. Guida per il Paziente. Unità Operativa di Anestesia PICC e Midline Guida per il Paziente Unità Operativa di Anestesia INDICE Cosa sono i cateteri PICC e Midline Pag. 3 Per quale terapia sono indicati Pag. 4 Quando posizionare un catetere PICC o Midline

Dettagli

LA SOLUZIONE AI NODULI BENIGNI DELLA TIROIDE

LA SOLUZIONE AI NODULI BENIGNI DELLA TIROIDE LA SOLUZIONE AI NODULI BENIGNI DELLA TIROIDE www.modilite.info MODILITE In Italia la patologia nodulare tiroidea è piuttosto frequente ed è spesso asintomatica. Circa l 80% dei noduli tiroidei sono benigni

Dettagli

LA CHEMIOTERAPIA NEL TUMORE DEL POLMONE

LA CHEMIOTERAPIA NEL TUMORE DEL POLMONE LA CHEMIOTERAPIA NEL TUMORE DEL POLMONE Gianna Regis qualche informazione Il tumore del polmone rappresenta la prima tra le cause di morte tumorale in termini di frequenza tra i maschi e la seconda tra

Dettagli

La spasticità: nuove possibilità di trattamento

La spasticità: nuove possibilità di trattamento La spasticità: nuove possibilità di trattamento La spasticità: Cos è? Si definisce spasticità un alterazione dei movimenti data da un aumento del tono muscolare involontario, con contratture muscolari

Dettagli

I TRAUMI MUSCOLARI LE CONTUSIONI Contusioni più o meno gravi, almeno una volta nella vita, le abbiamo subite più o meno tutti. Esse, in parole povere, rappresentano il risultato di un evento traumatico

Dettagli

Rischi connessi alla somministrazione 25 gennaio 2012. Cristina Petozzi Patrizia D Amico

Rischi connessi alla somministrazione 25 gennaio 2012. Cristina Petozzi Patrizia D Amico Rischi connessi alla somministrazione 25 gennaio 2012 Cristina Petozzi Patrizia D Amico Preparazione Trasporto Smaltimento dei rifiuti Somministrazione Stravaso Spandimento accidentale di farmaci TRASPORTO

Dettagli

Gestione degli stravasi di farmaci antiblastici

Gestione degli stravasi di farmaci antiblastici Regolamento Gestione degli stravasi di farmaci antiblastici R-S-ONC-1 ed. 1 rev. 00 12 marzo 2014 originale X copia controllata informatica copia controllata cartacea copia non controllata N. distribuzione

Dettagli

Procedura generale sanitaria Segnalazione degli eventi sentinella

Procedura generale sanitaria Segnalazione degli eventi sentinella Pagina di 1/5 ORIGINALE N CONSEGNATO A 1. Scopo...2 2. Campo di applicazione...2 3. Diagramma di flusso...2 4. Responsabilità...2 5. Descrizione delle attività...2 5.1. Definizione di Evento Sentinella...2

Dettagli

Allegato B) PROCEDURA PER LA GESTIONE AZIENDALE DEI CASI DI EVENTI SENTINELLA 1. PREMESSA E INDICAZIONI GENERALI

Allegato B) PROCEDURA PER LA GESTIONE AZIENDALE DEI CASI DI EVENTI SENTINELLA 1. PREMESSA E INDICAZIONI GENERALI Allegato B) PROCEDURA PER LA GESTIONE AZIENDALE DEI CASI DI EVENTI SENTINELLA 1. PREMESSA E INDICAZIONI GENERALI In base alla delibera della Giunta Regionale N 225 del 3/4/2006, la direzione sanitaria

Dettagli

APPLICAZIONE DELLA FARMACOLOGIA ALLA PRATICA INFERMIERISTICA

APPLICAZIONE DELLA FARMACOLOGIA ALLA PRATICA INFERMIERISTICA APPLICAZIONE DELLA FARMACOLOGIA ALLA PRATICA INFERMIERISTICA Evoluzione delle responsabilità dell infermiere a proposito dei farmaci Applicazione della farmacologia alla Cura del paziente Applicazione

Dettagli

Il dolore nel trattamento delle lesioni cutanee

Il dolore nel trattamento delle lesioni cutanee Il dolore nel trattamento delle lesioni cutanee Pavia 18 giugno 2008 Docente Dott. Dario Paladino inf. esperto in wound care Vice-Presidente AISLeC Che cosa è il dolore? 1 Dolore Il dolore è una sgradevole

Dettagli

CPSE Cinzia Petazzoni CPS Eliana Paglia CPS Monica Pedroni

CPSE Cinzia Petazzoni CPS Eliana Paglia CPS Monica Pedroni CPSE Cinzia Petazzoni CPS Eliana Paglia CPS Monica Pedroni Il bambino non èun piccolo adulto Il diritto del bambino ad essere riconosciuto come persona permane anche nello stato di malattia. Questo si

Dettagli

La gestione del rischio: le cadute in ospedale

La gestione del rischio: le cadute in ospedale CORSO DI FORMAZIONE PER INFERMIERI e OSTETRICHE La gestione del rischio: le cadute in ospedale Dott. Enrico Malinverno Resp. Qualità & Sviluppo SITRA Servizio Qualità Aziendale A.O. Ospedale di Circolo

Dettagli

Stravaso di farmaci antiblastici

Stravaso di farmaci antiblastici Stravaso di farmaci antiblastici Per stravaso si intende la fuoriuscita involontaria di un farmaco dal letto venoso, o l iniezione accidentale del farmaco nei tessuti sani circostanti il vaso sanguigno.

Dettagli

Antonella Pertino. Stresa, 1 Ottobre Gli stravasi da farmaci citostatici: linee di indirizzo di Rete

Antonella Pertino. Stresa, 1 Ottobre Gli stravasi da farmaci citostatici: linee di indirizzo di Rete Antonella Pertino Stresa, 1 Ottobre 2015 Gli stravasi da farmaci citostatici: linee di indirizzo di Rete 9 STRAVASO: fuoriuscita di liquidi o farmaci, somministrati per via endovenosa, nel tessuto

Dettagli

Istituto Scientifico di Pavia Sede di Via Salvatore Maugeri 10

Istituto Scientifico di Pavia Sede di Via Salvatore Maugeri 10 Sede legale e amministrativa: Via Salvatore Maugeri 4, 27100 Pavia Italy Tel. 0382 592504 Fax 0382 592576 www.fsm.it C.F. e P. IVA 00305700189 Registro Persone Giuridiche Private della Regione Lombardia

Dettagli

STRUMENTO EDUCATIVO PER PAZIENTI CHE ASSUMONO FARMACI CHEMIOTERAPICI ORALI

STRUMENTO EDUCATIVO PER PAZIENTI CHE ASSUMONO FARMACI CHEMIOTERAPICI ORALI STRUMENTO EDUCATIVO PER PAZIENTI CHE ASSUMONO FARMACI CHEMIOTERAPICI ORALI Questo strumento è stato creato per facilitare gli operatori sanitari nella valutazione e nell educazione dei pazienti trattati

Dettagli

Operatori Socio Sanitari risorsa e opportunità per il miglioramento della qualità e dell assistenza. Attribuzione o delega?

Operatori Socio Sanitari risorsa e opportunità per il miglioramento della qualità e dell assistenza. Attribuzione o delega? Operatori Socio Sanitari risorsa e opportunità per il miglioramento della qualità e dell assistenza. Attribuzione o delega? Pordenone, Marzo 2014 Dott.ssa Catia Cassin Delega In ambito gestionale per delega

Dettagli

Infermiere Giuliana Bettinazzi U.O. Oncologia medica, Ospedale Sacro Cuore Don Calabria

Infermiere Giuliana Bettinazzi U.O. Oncologia medica, Ospedale Sacro Cuore Don Calabria Infermiere Giuliana Bettinazzi U.O. Oncologia medica, Ospedale Sacro Cuore Don Calabria La gestione medico-infermieristica delle urgenze da trattamenti antitumorali, Definizioni: Infiltrazione: somministrazione

Dettagli

MIELOMA MULTIPLO E CASI CLINICI Le attività dell Area Compounding in relazione alla prescrizione, allestimento e somministrazione

MIELOMA MULTIPLO E CASI CLINICI Le attività dell Area Compounding in relazione alla prescrizione, allestimento e somministrazione MIELOMA MULTIPLO E CASI CLINICI Le attività dell Area Compounding in relazione alla prescrizione, allestimento e somministrazione 2 CORSO REGIONALE PER FARMACISTI, TECNICI E INFERMIERI DELL AREA ONCOLOGICA

Dettagli

FOGLIETTO ILLUSTRATIVO FUSIDIUM 1%

FOGLIETTO ILLUSTRATIVO FUSIDIUM 1% FOGLIETTO ILLUSTRATIVO FUSIDIUM 1% FUSIDIUM 1 % Gocce oftalmiche Acido Fusidico CATEGORIA FARMACOTERAPEUTICA Antinfettivo oculare. INDICAZIONI Fusidium è indicato in infezioni batteriche oculari causate

Dettagli

Cattedra e Divisione di Oncologia Medica. Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia. Il Port

Cattedra e Divisione di Oncologia Medica. Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia. Il Port Cattedra e Divisione di Oncologia Medica Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia Il Port Dott. Roberto Sabbatini Dipartimento Misto di Oncologia ed Ematologia Università degli Studi di Modena

Dettagli

Il processo di assistenza infermieristica o processo di NURSING Relatore Infermiere Claudio Trovato

Il processo di assistenza infermieristica o processo di NURSING Relatore Infermiere Claudio Trovato Il processo di assistenza infermieristica o processo di NURSING Relatore Infermiere Claudio Trovato Pergusa 6 Dicembre 2013 Sala Congressi Hotel Garden Processo infermieristico o Nursing Il processo infermieristico

Dettagli

Quick Up. Materiale autopolimerizzante per cementazione di attacchi e componenti secondarie nelle protesi

Quick Up. Materiale autopolimerizzante per cementazione di attacchi e componenti secondarie nelle protesi Materiale autopolimerizzante per cementazione di attacchi e componenti secondarie nelle protesi Un kit per tutte le esigenze di cementazione In molti casi, la tenuta delle protesi totali è insoddisfacente.

Dettagli

Azienda sanitaria Provinciale Enna PROCESSO DI GESTIONE DELLA TERAPIA ANTITUMORALE IN UFA ONCOLOGIA - EMATOLOGIA SMALTIMENTO. Nome/Funzione Data Firma

Azienda sanitaria Provinciale Enna PROCESSO DI GESTIONE DELLA TERAPIA ANTITUMORALE IN UFA ONCOLOGIA - EMATOLOGIA SMALTIMENTO. Nome/Funzione Data Firma Pagina 1 di 6 SMALTIMENTO Nome/Funzione Data Firma Redazione Verifica Approvazione Adozione Dott.ssa Giuseppa Cinzia Di Martino Responsabile UFA Dott.ssa Maria Teresa Perricone Direttore U.O.C. Farmacia

Dettagli

Procedura per prevenzione e la gestione dello stravaso da farmaci

Procedura per prevenzione e la gestione dello stravaso da farmaci SCHEDA DI REGISTRAZIONE DELLE MODIFICHE DATA REV. DESCRIZIONE 08/01/2015 0 Prima stesura P 15 Procedura per la prevenzione e la gestione Rev. 0 del 08/01/2015 2/32 1. RAZIONALE In letteratura non esiste

Dettagli

sul territorio, in pronto soccorso, in reparto Gestione farmacologica del dolore: Esperienze a confronto

sul territorio, in pronto soccorso, in reparto Gestione farmacologica del dolore: Esperienze a confronto MI PUO CAPITARE! L URGENZA IN PEDIATRIA sul territorio, in pronto soccorso, in reparto Gestione farmacologica del dolore: Esperienze a confronto Emanuele Castagno S.C. Pediatria d Urgenza, OIRM, Torino

Dettagli

TRATTAMENTO DEL DOLORE POSTOPERATORIO

TRATTAMENTO DEL DOLORE POSTOPERATORIO TRATTAMENTO DEL DOLORE POSTOPERATORIO SITUAZIONE ALGICA MAGGIORE PERIDURALE CONTINUA Analgesia OPPURE PERINERVOSO CONTINUO + AD ORARI FISSI OPPURE ENDOVENOSO CONTINUO * + AD ORARI FISSI * in mancanza di

Dettagli

AVVISO URGENTE DI SICUREZZA DEL PRODOTTO

AVVISO URGENTE DI SICUREZZA DEL PRODOTTO AVVISO URGENTE DI SICUREZZA DEL PRODOTTO 29 ottobre 2015 Per l apparecchiatura di emodialisi NxStage System One S Catalogo n. NX1000-3 / NX1000-3-A Gentile Dottore, NxStage ha rilevato un errore del software

Dettagli

VIE DI SOMMINISTRAZIONE

VIE DI SOMMINISTRAZIONE VIE DI SOMMINISTRAZIONE VIE ENTERALI Via orale Forme farmaceutiche: capsule, compresse, sciroppi, sospensioni, tisane, decotti, etc Nell animale da esperimento si usano prevalentemente le soluzioni Via

Dettagli

La TC. e il mezzo di. contrasto

La TC. e il mezzo di. contrasto Istituto Scientifico di Pavia Sede di Via Salvatore Maugeri 10 La TC e il mezzo di contrasto INFORMATIVA PER PAZIENTI IS PV AL6-0 03/10/2011 INDICE Che cosa è la TAC o meglio la TC? 4 Tutti possono essere

Dettagli

Cremolan Nail. Unghie decolorate e deformate? Aspettare non serve. Micosi delle unghie.

Cremolan Nail. Unghie decolorate e deformate? Aspettare non serve. Micosi delle unghie. Cremolan Nail Unghie decolorate e deformate? Aspettare non serve. Micosi delle unghie. Cremolan Nail Unghie alterate? Le sue unghie dei piedi o delle mani hanno cambiato colore o si sono deformate? Spesso

Dettagli

Le lesioni muscolari

Le lesioni muscolari Le lesioni muscolari Cenni di anatomia e fisiologia Una classificazione è utile solo se fornisce informazioni sulla natura della lesione, sul suo trattamento e sulla sua prognosi M. E. Muller TIPI DI MUSCOLI

Dettagli

Bocca e Cuore ooklets

Bocca e Cuore ooklets Bocca e Cuore ooklets Una guida per i pazienti Booklets Per aiutare a migliorare qualità e sicurezza delle cure pubblichiamo una collana di guide ( ) con lo scopo di fornire ai pazienti ed ai loro famigliari

Dettagli

Metalli in medicina. L utilizzo dei metalli in medicina ha radici ben antiche. Il ferro ed il

Metalli in medicina. L utilizzo dei metalli in medicina ha radici ben antiche. Il ferro ed il Metalli in medicina L utilizzo dei metalli in medicina ha radici ben antiche. Il ferro ed il rame, per esempio, erano utilizzati nella Grecia antica. Già da secoli il Hg 2+ era utilizzato nel trattamento

Dettagli

La valutazione del rischio chimico

La valutazione del rischio chimico La valutazione del rischio chimico Introduzione Per sua stessa definizione, l agente chimico è una sostanza o un preparato di natura chimica. L agente chimico può presentarsi sotto forma di gas, vapore,

Dettagli

LA CORRENTE ELETTRICA

LA CORRENTE ELETTRICA L CORRENTE ELETTRIC H P h Prima che si raggiunga l equilibrio c è un intervallo di tempo dove il livello del fluido non è uguale. Il verso del movimento del fluido va dal vaso a livello maggiore () verso

Dettagli

CETUXIMAB (Erbitux) POTENZIALI EFFETTI COLLATERALI

CETUXIMAB (Erbitux) POTENZIALI EFFETTI COLLATERALI CETUXIMAB (Erbitux) POTENZIALI EFFETTI COLLATERALI Le informazioni contenute in questo modello sono fornite in collaborazione con la Associazione Italiana Malati di Cancro, parenti ed amici ; per maggiori

Dettagli

La promozione del Movimento nei percorsi di cura e guarigione

La promozione del Movimento nei percorsi di cura e guarigione La promozione del Movimento nei percorsi di cura e guarigione Dott.ssa Barbara Ilari U.O. Medicina dello Sport Ausl Reggio Emilia American Cancer Society Guidelines on Nutrition and Physical Activity for

Dettagli

APPROPRIATEZZA DEGLI INTERVENTI SANITARI IN WOUND-CARE: SUPERFICI ANTIDECUBITO. IL MIGLIOR RAPPORTO TRA COSTO ED EFFICACIA CLINICA

APPROPRIATEZZA DEGLI INTERVENTI SANITARI IN WOUND-CARE: SUPERFICI ANTIDECUBITO. IL MIGLIOR RAPPORTO TRA COSTO ED EFFICACIA CLINICA APPROPRIATEZZA DEGLI INTERVENTI SANITARI IN WOUND-CARE: SUPERFICI ANTIDECUBITO. IL MIGLIOR RAPPORTO TRA COSTO ED EFFICACIA CLINICA Sig.ra Laura Rosa Infermiera Bed Manager Esperta in wound care S.C. PCPS

Dettagli

L insufficienza venosa cronica degli arti inferiori, la cui espressione più diffusa è

L insufficienza venosa cronica degli arti inferiori, la cui espressione più diffusa è IL TRATTAMENTO LASER (ELVeS) DELLE VENE VARICOSE Dott. Alessandro MASTROMARINO L insufficienza venosa cronica degli arti inferiori, la cui espressione più diffusa è rappresentata dalla comparsa delle varici

Dettagli

GAZYVARO. Farmaco di nuova registrazione

GAZYVARO. Farmaco di nuova registrazione AllegatoallaDeterminaAIFANumero1012/2014del24/09/2014/ Inserimento,inaccordoall articolo12,comma5dellalegge189/2012,inappositasezione(denominataclasse C(nn))dedicataaifarmacinonancoravalutatiaifinidellarimborsabilitànellemoredellapresentazioneda

Dettagli

TEST DI SCREENING: MANTOUX

TEST DI SCREENING: MANTOUX TEST DI SCREENING: MANTOUX Ciriè 2 Aprile 2012 LIVIA DEMICHELIS ASSISTENTE SANITARIA S.S. MEDICO COMPETENTE A.O.U. SAN LUIGI ORBASSANO SCREENING (selezione) Strumento di lavoro per attuare prevenzione

Dettagli

Informazioni per potenziali partecipanti. Possiamo sciogliere l'amiloidosi AL?

Informazioni per potenziali partecipanti. Possiamo sciogliere l'amiloidosi AL? Informazioni per potenziali partecipanti Possiamo sciogliere l'amiloidosi AL? È ora di affrontare diversamente l amiloidosi AL? L amiloidosi AL è una malattia rara e spesso fatale causata dall accumulo

Dettagli

Presentazione di Nicola Torina Infermiere di Sala Operatoria IL Dolore e le Scale di misurazione

Presentazione di Nicola Torina Infermiere di Sala Operatoria IL Dolore e le Scale di misurazione Presentazione di Nicola Torina Infermiere di Sala Operatoria IL Dolore e le Scale di misurazione Nulla e e cosi facilmente sopportabile come il dolore degli altri Rochefoucauld Concetto di dolore L International

Dettagli

Software per Helpdesk

Software per Helpdesk Software per Helpdesk Padova - maggio 2010 Antonio Dalvit - www.antoniodalvit.com Cosa è un helpdesk? Un help desk è un servizio che fornisce informazioni e assistenza ad utenti che hanno problemi nella

Dettagli

GESTIONE DEI CATETERI VENOSI PERIFERICI.

GESTIONE DEI CATETERI VENOSI PERIFERICI. GESTIONE DEI CATETERI VENOSI PERIFERICI. Definizione e scopo: Consiste nell inserimento percutaneo di un ago di plastica o in metallo in una vena. I cateteri venosi periferici si usano per: Ottenere campioni

Dettagli

PERICOLO o FATTORE DI RISCHIO

PERICOLO o FATTORE DI RISCHIO CONCETTI E DEFINIZIONI PERICOLO o FATTORE DI RISCHIO Proprietà o qualità intrinseca di un determinato fattore avente il potenziale di causare danni (TU) Ambiente Materiali Attrezzature Impianti Metodo

Dettagli

Controllo del dolore postoperatorio attraverso tecniche PCA e PNCA

Controllo del dolore postoperatorio attraverso tecniche PCA e PNCA Controllo del dolore postoperatorio attraverso tecniche PCA e PNCA Questa pagina vuole essere un informativa circa il sollievo dal dolore postoperatorio per il vostro bambino attraverso l utilizzo di un

Dettagli

Desensibilizzazione. o Immunoterapia Allergene specifica

Desensibilizzazione. o Immunoterapia Allergene specifica La Desensibilizzazione o Immunoterapia Allergene specifica Le allergie interessano il 25% della popolazione italiana e raggiungeranno 1 persona su 2 entro il 2010 La ragione di questo aumento è in parte

Dettagli

UTILIZZATORI A VALLE: COME RENDERE NOTI GLI USI AI FORNITORI

UTILIZZATORI A VALLE: COME RENDERE NOTI GLI USI AI FORNITORI UTILIZZATORI A VALLE: COME RENDERE NOTI GLI USI AI FORNITORI Un utilizzatore a valle di sostanze chimiche dovrebbe informare i propri fornitori riguardo al suo utilizzo delle sostanze (come tali o all

Dettagli

OSPEDALI RIUNITI DI BERGAMO AZIENDA OSPEDALIERA di rilievo nazionale e di alta specializzazione. FarmaSafe@

OSPEDALI RIUNITI DI BERGAMO AZIENDA OSPEDALIERA di rilievo nazionale e di alta specializzazione. FarmaSafe@ OSPEDALI RIUNITI DI BERGAMO AZIENDA OSPEDALIERA di rilievo nazionale e di alta specializzazione FarmaSafe@ Esperienza degli Ospedali Riuniti di Bergamo sulla farmacoterapia informatizzata Forum PA Roma,

Dettagli

Il mal di schiena nell ambito della popolazione degli operatori sanitari, indagine sugli strumenti di prevenzione ritenuti efficaci.

Il mal di schiena nell ambito della popolazione degli operatori sanitari, indagine sugli strumenti di prevenzione ritenuti efficaci. Il mal di schiena nell ambito della popolazione degli operatori sanitari, indagine sugli strumenti di prevenzione ritenuti efficaci. Giorgio Bellan Obiettivi della ricerca: Indagare lo stato dell arte

Dettagli

Sviluppo di un modulo informatico ad hoc per la gestione dei farmaci in pediatria

Sviluppo di un modulo informatico ad hoc per la gestione dei farmaci in pediatria 4 CORSO REGIONALE PER FARMACISTI, TECNICI E INFERMIERI DELL AREA ONCOLOGICA SCHEMI TERAPEUTICI IN ONCO-EMATOLOGIA PEDIATRICA: PRESCRIZIONE, ALLESTIMENTO E SOMMINISTRAZIONE 2 Ottobre 2014 Sala 417/c - Via

Dettagli

Presentazione. Strategie europee contro il cancro 3

Presentazione. Strategie europee contro il cancro 3 00_carpanelli_ok 9-09-2002 16:52 Pagina V Autori Presentazione XI XVII MODULO 1 Epidemiologia, prevenzione e ricerca 1 Strategie europee contro il cancro 3 Il quinto programma quadro 3 Il programma qualità

Dettagli

Prevenzione Formazione ed Informazione

Prevenzione Formazione ed Informazione Il Rischio Sismico Prevenzione Formazione ed Informazione Giuseppe Licata Esperto in Sistemi Informativi Territoriali e Telerilevamento. Laureando in Scienze Geologiche, curriculum rischi geologici Il

Dettagli

SC ONCOLOGIA CHE COSA È UTILE SAPERE

SC ONCOLOGIA CHE COSA È UTILE SAPERE SC ONCOLOGIA CHE COSA È UTILE SAPERE DOVE ANDARE PER cominciare un percorso oncologico, prenotare una visita CENTRO ACCOGLIENZA E SERVIZI (CAS): Ospedale U. Parini, blocco D, piano -1 È la struttura dedicata

Dettagli

La somministrazione sicura di farmaci e il calcolo del dosaggio

La somministrazione sicura di farmaci e il calcolo del dosaggio La somministrazione sicura di farmaci e il calcolo del dosaggio IL CALCOLO DEL DOSAGGIO IL CALCOLO DEL DOSAGGIO è UN COMPITO IMPORTANTE NELLA SOMMINISTRAZIONE DEI FARMACI. LA DOSE DI UN FARMACO PUO ESSERE

Dettagli

UNIVERSITA' CATTOLICA DEL SACRO CUORE FACOLTA' DI MEDICINA E CHIRURGIA "A. GEMELLI" - ROMA CORSO DI LAUREA IN INFERMIERISTICA. Protocollo n...

UNIVERSITA' CATTOLICA DEL SACRO CUORE FACOLTA' DI MEDICINA E CHIRURGIA A. GEMELLI - ROMA CORSO DI LAUREA IN INFERMIERISTICA. Protocollo n... UNIVERSITA' CATTOLICA DEL SACRO CUORE FACOLTA' DI MEDICINA E CHIRURGIA "A. GEMELLI" - ROMA CORSO DI LAUREA IN INFERMIERISTICA Protocollo n... Preparazione della Terapia Endovenosa OBIETTIVI Garantire un

Dettagli

Dott. Vinicio Penazzi Ortopedia Delta Lagosanto Primario Dott- R.Faccini

Dott. Vinicio Penazzi Ortopedia Delta Lagosanto Primario Dott- R.Faccini Incident Reporting e audit Dott. Vinicio Penazzi Ortopedia Delta Lagosanto Primario Dott- R.Faccini La gestione del rischio clinico è un processo sistematico di valutazione di rischi attuali e potenziali.

Dettagli

Allegato III. Modifiche agli specifici paragrafi del Riassunto delle Caratteristiche del Prodotto e del Foglio Illustrativo

Allegato III. Modifiche agli specifici paragrafi del Riassunto delle Caratteristiche del Prodotto e del Foglio Illustrativo Allegato III Modifiche agli specifici paragrafi del Riassunto delle Caratteristiche del Prodotto e del Foglio Illustrativo Nota: Queste modifiche agli specifici paragrafi del Riassunto delle Caratteristiche

Dettagli

PROCEDURA DI GESTIONE DEGLI STRAVASI DI FARMACI CHEMIOTERAPICI ANTIBLASTICI IN ONCOLOGIA

PROCEDURA DI GESTIONE DEGLI STRAVASI DI FARMACI CHEMIOTERAPICI ANTIBLASTICI IN ONCOLOGIA Pagina 1 di 17 ALLEGATO 1 ALLA PROCEDURA DI SOMMINISTRAZIONE PROCEDURA DI GESTIONE DEGLI STRAVASI DI FARMACI CHEMIOTERAPICI ANTIBLASTICI IN ONCOLOGIA Nome/Funzione Data Firma Dott.ssa Giuseppa Cinzia Di

Dettagli

Raccomandazione per per la la prevenzione dell osteonecrosi della della mascella/mandibola da da bifosfonati in in ambito ambito oncologico

Raccomandazione per per la la prevenzione dell osteonecrosi della della mascella/mandibola da da bifosfonati in in ambito ambito oncologico Raccomandazione 0, 0, Marzo Marzo 008. 008. Raccomandazione per per la la prevenzione dell osteonecrosi della della. Committenza della Direzione Aziendale/Zonale per la prevenzione della osteonecrosi da

Dettagli

cancro della mammella: tecnica e indicazioni

cancro della mammella: tecnica e indicazioni La radioterapia nel cancro della mammella: tecnica e indicazioni Incidenza e trattamento delle complicanze acute Taranto, 19.06.10 Relatore M. De Taranto Incidenza e trattamento delle complicanze acute

Dettagli

Sacche da letto SAUER 2009-04-30-1/6. Registrazione NSIS

Sacche da letto SAUER 2009-04-30-1/6. Registrazione NSIS Sacche da letto SAUER 2009-04-30-1/6 1. Codice GMDN Codice: 14297 Denominazione: Unità di drenaggio urinario Definizione: Categoria 1: Kit di componenti, ad es. una sacca ed un tubo, progettati per raccogliere

Dettagli

LINEE GUIDA PER LO SCARICO PEC IN P.I.Tre

LINEE GUIDA PER LO SCARICO PEC IN P.I.Tre LINEE GUIDA PER LO SCARICO PEC IN P.I.Tre SOMMARIO Il protocollo in arrivo a mezzo Interoperabilita PEC 2 Controllo dello scarico PEC 4 Miglioramento delle prestazioni dello scarico PEC in P.I.Tre 5 Introduzione

Dettagli

Il rischio cancerogeno e mutageno

Il rischio cancerogeno e mutageno Il rischio cancerogeno e mutageno Le sostanze cancerogene Un cancerogeno è un agente capace di provocare l insorgenza del cancro o di aumentarne la frequenza in una popolazione esposta. Il cancro è caratterizzato

Dettagli

GIORNATA ATL «ONCOLOGIA PEDIATRICA E ALTRO»

GIORNATA ATL «ONCOLOGIA PEDIATRICA E ALTRO» GIORNATA ATL «ONCOLOGIA PEDIATRICA E ALTRO» ASSISTENZA OSPEDALIERA/DOMICILIARE SIENA 8 NOVEMBRE 2014 A cura di Michela Vittori Veronica Di Maro DEFINIZIONE E CENNI STORICI L assistenza domiciliare è stata

Dettagli

Cederroth First Aid Primo soccorso oculistico

Cederroth First Aid Primo soccorso oculistico Cederroth First Aid Primo soccorso oculistico I presidi giusti aumentano le possibilità di salvare la vista Si è dimostrato più efficace della soluzione salina in caso di schizzi di sostanze alcaline e

Dettagli

VILLA BORROMEO Sarmeola di Rubano Padova 25 novembre 2010. Relatore: Ing. Carlo Calisse

VILLA BORROMEO Sarmeola di Rubano Padova 25 novembre 2010. Relatore: Ing. Carlo Calisse LE RETI ANTICADUTA DALLE NORME UNI EN 1263-1 1 e 2 ALLE NUOVE LINEE GUIDA AIPAA VILLA BORROMEO Sarmeola di Rubano Padova 25 novembre 2010 Relatore: Ing. Carlo Calisse INTRODUZIONE ALLE NORME UNI EN 1263-1:

Dettagli

Questa la racconto Elidel e Protopic. Osservatorio Arno Bologna 2 luglio 2007

Questa la racconto Elidel e Protopic. Osservatorio Arno Bologna 2 luglio 2007 Questa la racconto Elidel e Protopic Osservatorio Arno Bologna 2 luglio 2007 Questa la racconto Questionario online da giugno 2006 sul sito Internet www. altroconsumo.it Per utilizzatori di creme Elidel

Dettagli

LESIONI SCHELETRICHE

LESIONI SCHELETRICHE LESIONI SCHELETRICHE LESIONI MUSCOLO - SCHELETRICHE Anatomia dell APPARATO SCHELETRICO Lo scheletro umano è costituito da 208 ossa di diversi tipi: OSSA BREVI (es.vertebre) OSSA PIATTE (es. SCAPOLA, BACINO)

Dettagli

La Sclerosi Multipla (SM) è una patologia infiammatorio-degenerativa del Sistema Nervoso Centrale a decorso cronico che colpisce il giovane adulto.

La Sclerosi Multipla (SM) è una patologia infiammatorio-degenerativa del Sistema Nervoso Centrale a decorso cronico che colpisce il giovane adulto. Sclerosi multipla FONTE : http://www.medicitalia.it/salute/sclerosi-multipla La Sclerosi Multipla (SM) è una patologia infiammatorio-degenerativa del Sistema Nervoso Centrale a decorso cronico che colpisce

Dettagli

IL MEDICO DI MEDICINA GENERALE E MEDICINA GENERALE L ALLARME EBOLA: CLINICA E MANAGEMENT DELLE EPIDEMIE DEL TERZO MILLENNIO NEL SETTING DELLA

IL MEDICO DI MEDICINA GENERALE E MEDICINA GENERALE L ALLARME EBOLA: CLINICA E MANAGEMENT DELLE EPIDEMIE DEL TERZO MILLENNIO NEL SETTING DELLA IL MEDICO DI MEDICINA GENERALE E L ALLARME EBOLA: CLINICA E MANAGEMENT DELLE EPIDEMIE DEL TERZO MILLENNIO NEL SETTING DELLA MEDICINA GENERALE CORSO DI FORMAZIONE A DISTANZA I CRITERI PER LA CLASSIFICAZIONE

Dettagli

Training per l'incannulazione

Training per l'incannulazione Training per l'incannulazione Per tutte le controindicazioni, avvertenze, precauzioni, eventi avversi e per istruzioni complete, consultare le istruzioni per l'uso. 00274 IT Rev F 12Set2014 Introduzione

Dettagli

ESSERE OPERATI DI CATARATTA

ESSERE OPERATI DI CATARATTA DIPARTIMENTO CHIRURGICO SPECIALISTICO Unità Operativa di Oculistica Direttore: Prof. Paolo Perri ESSERE OPERATI DI CATARATTA OPUSCOLO INFORMATIVO PER I PAZIENTI Gentile Signora/e, questo opuscolo ha lo

Dettagli

Nozioni generali. Principali forme di trattamento

Nozioni generali. Principali forme di trattamento tano essere di vitale importanza per il benessere psicofisico del paziente, pertanto vale sempre la pena impegnarsi, anche quando la sindrome non venga diagnosticata subito dopo la nascita. Principali

Dettagli

PROT. 20140080037/02 Lì 04/06/2014

PROT. 20140080037/02 Lì 04/06/2014 PROT. 20140080037/02 Lì 04/06/2014 OGGETTO: GARA MEDIANTE PROCEDURA APERTA PER L AFFIDAMENTO DELLA FORNITURA IN MODALITÀ SERVICE DI SISTEMI INFUSIONALI, OCCORRENTI PER LE NECESSITA DEI PRESIDI OSPEDALIERI

Dettagli

[Corso teorico-pratico]

[Corso teorico-pratico] [Corso teorico-pratico] AESIS 2014 I farmaci biologici in reumatologia: percorsi assistenziali Jesi, 10-12 dicembre 2014 1 di 6 [ Programma preliminare] Sezione di Reumatologia Mercoledì, 10 dicembre INTRODUZIONE

Dettagli

Impara a riconoscere i segni e i fattori di rischio del diabete

Impara a riconoscere i segni e i fattori di rischio del diabete Diabete anche loro possono ammalarsi Impara a riconoscere i segni e i fattori di rischio del diabete Il diabete Il diabete mellito è una malattia caratterizzata da un aumento dei livelli di zucchero (glucosio)

Dettagli

CORRENTE E TENSIONE ELETTRICA LA CORRENTE ELETTRICA

CORRENTE E TENSIONE ELETTRICA LA CORRENTE ELETTRICA CORRENTE E TENSIONE ELETTRICA La conoscenza delle grandezze elettriche fondamentali (corrente e tensione) è indispensabile per definire lo stato di un circuito elettrico. LA CORRENTE ELETTRICA DEFINIZIONE:

Dettagli

Procedura diagnostico terapeutica per la prevenzione ed il trattamento dello stravaso da farmaci antiblastici

Procedura diagnostico terapeutica per la prevenzione ed il trattamento dello stravaso da farmaci antiblastici Sito web www.ausl.pe.it Azienda USL Pescara Direttore Generale Dr. C. D Amario U.O.S. Risk Management Dirigente Responsabile Dott. ssa Annamaria Ambrosi Rev. 0 2014 Procedura diagnostico terapeutica per

Dettagli

Valutazione dell IG di Frollini tradizionali e preparati con farina con l aggiunta del % di Freno SIGI.

Valutazione dell IG di Frollini tradizionali e preparati con farina con l aggiunta del % di Freno SIGI. Valutazione dell IG di Frollini tradizionali e preparati con farina con l aggiunta del % di Freno SIGI. Premessa L'indice glicemico (IG) di un alimento, definito come l'area sotto la curva (AUC) della

Dettagli

Neoplasie della mammella - 2

Neoplasie della mammella - 2 Neoplasie della mammella - 2 Fattori prognostici Numero di N+ : >3 Età e stato menopausale Diametro di T Invasione linfatica e vascolare Tipo istologico Grading Recettore per Estrogeni/Progesterone Amplificazione

Dettagli