100 ANNI DI CORSA.

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1 estate ANNI DI CORSA : festeggiamo la vittoria a Indianapolis - Il raduno nazionale in Piemonte e il successo del Club 406 Coupé Italia Presenza Peugeot alla Mille Miglia con una Le 205 GTI a My Special Car - Grande spazio per le vetture della gamma 200 Peugeot 2008

2 TORINO 2013 PEUGEOT DA PININFARINA Anche se quest anno non è stato possibile organizzare il Raduno Internazionale dell Aventure, noi italiani abbiamo vissuto un incontro a livello europeo dal 31 maggio al 2 giugno. Dobbiamo dire grazie agli amici del Club 406 Coupé che forte dell intraprendenza di Luca Lentini, Angelo Lanfranco e Matteo Leva sono riusciti a coinvolgere oltre 60 magnifiche 406 coupé provenienti da tutta Europa per una visita alla Pininfarina e per del turismo attorno alla città di Torino. L intenzione di organizzare il nostro raduno assieme al loro rappresentava un occasione da non mancare, ma questioni logistiche e di capienza hotel ci hanno fatto desistere; abbiamo però creato momenti comuni, come la cena del sabato e la visita a Superga la domenica mattina. Il gruppo del Club Storico Peugeot Italia ha rafforzato la carovana delle 406 coupé con 17 vetture che spaziavano dalla 203 alla 404, alle 504, ma anche alcune 205. Simbolicamente, per celebrare i 30 anni del modello, avevamo tutta la serie 205: berlina e cabrio Roland Garros, poi la GTI 1900 accanto alla CTI cabriolet. Il raduno è stato anche l occasione per presentare in società il nuovo acquisto del Club: una 205 GTI 1900 Gutmann che sarà la vedette del prossimo numero della rivista. Grazie al supporto del socio Piero Gilardi il raduno di quest'anno si è tenuto a Torino. Durante la visita alla Pininfarina, riservata ai possessori di 406 coupé, abbiamo potuto ammirare i bozzetti di Davide Arcangeli: un designer di talento. GTi is back: il leone è tornato a ruggire Per il lancio della 208 GTi, Peugeot ha creato un mini-sito bifacciale. Da un lato è possibile selezionare il mondo 205 GTI e dall'altro lo stesso relativo alla nuova 208 GTi. Si tratta non solo di un sito, ma anche di un vero sistema multimediale grazie all'hashtag di Twitter #gtiisback e

3 Alcuni momenti del raduno di fine maggio: il buffet presso il Circolo del Tennis Padus a Carignano, le spiegazioni naturalistiche della guida e l'ingresso al Castello di Racconigi. Le vetture più anziane erano la 203 di Fassi e la 404 di Ferri. Il successo del Raduno Internazionale organizzato dal 406 Coupé Club Italia è dovuto dal Presidente Luca Lentini, ad Angelo Lanfranco e a Matteo Leva. L'accoglienza in Pininfarina ha visto la presenza di Lorenza Pininfarina, in basso a sinistra e del Direttore Tecnico del progetto del 406 coupé, Giuseppe Castaldi, sulla destra. alla possibilità di scaricare le 80's Cards per condividere pensieri su Facebook, ma anche per scaricare sfondi per desktop, tablet, smartphone. L'emozione Anni '80 non è solo virtuale, ma anche molto "reale", grazie all'evento che si è tenuto ad aprile presso il locale "Bobino" di Milano: una tipica festa Anni '80 sottolineata da musiche dell'epoca, ma ancor più dalla presenza di due 205 GTI, una rossa e una nera... sarà forse perché eravamo a Milan...?

4 FESTA DI 205 GTI PER LA NUOVA SPORTIVA DEL LEONE Cominciamo a segnarlo sul nostro taccuino della Storia: maggio 2013 arriva in Italia la 208 GTi, l erede della fantastica 205 GTI. Per presentare in anteprima italiana il nuovo modello agli appassionati smanettoni, la cornice di My Special Car è stata la scelta ideale. Con gli amici del forum abbiamo pensato di rafforzare la memoria di cosa è ancora oggi una 205 GTI portandone circa 20 all interno della manifestazione sotto l arco I LOVE 205. Erano rappresentate tutte le versioni: una magnifica GTI 1600 rossa appena restaurata accanto a una rara versione 1900 grigio chiaro metallizzato con catalizzatore, servosterzo, aria condizionata, telecomando e ABS di serie. Poco lontano una GTI 1600 originale verde Sorrento accostata a una 205 Rallye degli amici di Passione Peugeot. Non poteva poi mancare la versione CTI aperta di Francesco Balsamo, l anima del forum e una rara versione Gutmann curata nei minimi dettagli con tanta passione. In incognito c era anche la 205 GTI nera preparata per corse dragster che è solita dare la paga a mostri da oltre 500 cavalli: un piccolo bolide nero in grado di scattare da km/h in 4,6 sec e che potrete ammirare in azione al link watch?v=bgv1q-jdkhw Quest anno alla Mille Miglia hanno preso il via due Peugeot: una 403 proveniente dall Olanda e la 203 di Alberto Donghi. Il sedile passeggero era occupato da Marco Pascali della rivista TopGear. L obiettivo sportivo che Alberto si era dato prima della partenza era classificarsi entro il 40esimo posto. Molto meglio di così come penalità, ma aggiungendo al risultato il coefficiente relativo alla vettura ecco che lo troviamo come 41esimo classificato. Un ottimo risultato comunque se consideriamo che alla partenza erano oltre quattrocento vetture. Ad accompagnare la 203 di Donghi c'era una sportivissima RCZ. Mille Miglia: Top Gear con noi sulla 203

5 Dopo l annullamento triennale del Gran Premio dell Automobile Club di Francia, nel 1912 riemerge la voglia di competizione. Costretta a preparare nuove vetture, la Peugeot investe un grosso budget e Robert Peugeot, ormai al comando dell azienda, incarica Isaac Koechlin di ricostruire un Servizio Corse partendo dalla squadra di piloti già collegati alla Marca. Il timore è che i suoi piloti passino alla concorrenza e di conseguenza a Georges Boillot, il pilota di punta, Jules Goux e Paolo Zuccarelli vengono offerti compensi importanti, cariche formali e premi allettanti: Franchi Francesi in caso di vittoria a un Gran Premio, Franchi Francesi per un secondo posto, Franchi Francesi per un podio. Quanto alle vetture bisogna costruire tutto da capo. All alba della stagione ANNI FA INDIANAPOLIS emerge una controversia tra gli ingegneri di Beaulieu e i piloti, a proposito delle vetture da concepire. I primi desiderano preparare delle vetturette leggere (come Bugatti o Alfa Romeo) mentre i piloti, sfruttando i nuovi regolamenti, pensano a motori strapotenti, dei veri bolidi estremi. A seguito della diatriba i piloti decidono di costruire la vettura per conto proprio. Boillot, Goux e Zuccarelli contattano però direttamente Robert Peugeot per convincerlo circa la concezione delle vetture da corsa. Robert Peugeot li sostiene e offre loro uno spazio a Suresnes, ma impone la presenza di Ernest Henry. Si tratta di un ingegnere Peugeot L76 (Belle Hélène): Anno di costruzione esemplari costruiti - Motore 4 cilindri - alesaggio 110 mm, corsa 200 mm - cilindrata: cc - rapporto volumetrico: 4,5 - potenza: 148 CV a giri/min - regime massimo: giri - raffreddamento a pompa centrifuga - carburatore Claudel - accensione a magnete Bosch 1 candela per cilindro - monoblocco in ghisa - testata emisferica integrata - carter superiore ed inferiore in alluminio - pistoni in acciaio BND - peso 920 gr - 2 segmenti - albero motore in acciaio NC2-5 supporti di banco su cuscinetti in bronzo non regolabili - distribuzione a 2 alberi a cammes in testa comandati da albero verticale e rinvii angolari - rinvii delle valvole di sezione quadrata con molle individuali per contrapporsi all inerzia del rinvio (è un sistema semi desmodromico, poiché manca un collegamento continuo con lo stelo della valvola) - 4 valvole per cilindro (2 di aspirazione e 2 di scarico) - inclinazione a 45 - diametro del fungo valvola 60 mm, alzata di 11 mm - frizione a dischi multipli - cambio a 4 velocità + retromarcia - trasmissione ad albero e cardano sulle ruote posteriori - ponte posteriore con coppia conica 18 x 42 - rapporto di demoltiplicazione 0,428 - freni a pedale sul differenziale, a tamburo di 320 x 80 mm - a mano sulle ruote posteriori, a tamburo con alette di raffreddamento, 450 x 45 mm - ammortizzatori a frizione Truffault - ruote Rudge Whitworth, pneumatici anteriori: 875 x posteriori 895 x telaio con carreggiata 1,37 m - passo 2,76 m - lunghezza 3,96 m - massa in ordine di marcia 980 kg - velocità massima190 km/h. della fabbrica svizzera di motori Picker-Moccand, un uomo attento e curioso, capace di analizzare, di interpretare le sensazioni dei piloti e di riportarle sul tavolo da disegno. Nel frattempo a Beaulieu gli ingegneri persuadono l azienda a chiedere la collaborazione di Ettore Bugatti per la realizzazione di tre grosse vetture da competizione. La lotta avviene nel più grande segreto, i fratelli Peugeot attendono gli eventi per scegliere il migliore dei due progetti. Non ci sarà battaglia, anche se alla resa dei conti, i cronometri si fermeranno sul km lanciato a 160 km/h per la Peugeot/Bugatti degli ingegneri e a 185 km/h per la Peugeot/Herny dei piloti che contribuiscono così a rivoluzionare l architettura del motore ad alto rendimento. La posizione degli alberi a cammes è in testa, le valvole inclinate sono comandate senza bilancieri per una migliore circolazione dei gas, il blocco motore è un monoblocco per offrire grande rigidità, i pistoni sono fusi con leghe leggere e infine la candela è posizionata al centro della camera di scoppio. Tutto questo costituisce una serie di primati che nella storia tecnica dei motori vengono ricordati come prima e dopo Peugeot. Boillot, Goux e Zuccarelli passano di successo in successo con la loro Peugeot L76 (la Belle Hélène) - un bolide costruito su misura da artigiani parigini, senza alcun componente proveniente da Beaulieu e costituiscono un innegabile riferimento internazionale ricordato dagli esperti come il periodo d oro di Peugeot nello sport; infatti nel 1912 si aggiudicheranno le vittorie al Gran Premo dell ACF e il Gran Premio di Francia, nel 1913 il Gran Premio dell ACF e lo stesso anno in America le celebri 500 Miglia di Indianapolis, vittoria replicata nel 1916 e ancora nel1919. Motori Peugeot L112 per l aviazione L'ingegnere Ernest Henry progettò anche un motore per l'aviazione. Dalle officine Peugeot oltre a motori L112 vengono prodotti anche motori Hispano-Suiza (1916) da 200 e 300 CV e Bugatti (1918) per un totale di motori. Caratteristiche del Peugeot L112: 8 cilindri a V inclinati a 90, cilindri con testa fissa in ghisa, carter in lega leggera, albero motore a 3 supporti, montato su cuscinetti, 2 alberi a camme in testa per ciascuna fila di cilindri, 4 valvole per cilindro a comando "semidesmodromico", distribuzione con ingranaggi a caduta, doppia accensione (due magneti), un carburatore di alimentazione per ciascun gruppo di cilindri, alesaggio 100 mm, 180 mm di corsa, cilindrata cc, potenza 200 CV a giri/min.

6 GAMMA 200, QUESTIONE DI SPAZIO Nella terminologia Peugeot la gamma 200 comprende le piccole vetture, non le citycar, ma le versioni polivalenti da città, extraurbano e autostrada. Oggi, la gamma delle 208 ricopre questo ruolo, ma per soddisfare le esigenze delle persone alle quali lo spazio non basta mai, Peugeot ha da poco introdotto il city-crossover 2008 che ripropone un concetto che Peugeot ha sviluppato da sempre. Ripercorriamo insieme questa interessante evoluzione. 201 COMMERCIALE Sul telaio della 201 di cc veniva montata una carrozzeria a sei luci. La ruota di scorta posteriore era spostata sul parafango sinistro e posteriormente si trovava un portellone apribile e il sedile posteriore poteva essere rimosso per far posto alle merci. Durante la settimana la vettura compiva il suo dovere di trasporto, mentre nei giorni di festa tutta la famiglia poteva raggiungere i parenti per la tradizionale gita domenicale. 202 CANADIENNE Alla ripresa dopo il conflitto bellico, Peugeot riparte con la 202 anche in versione da trasporto. Gli americani in Europa hanno portato, oltre alla libertà, anche la Coca Cola, il chewing-gum le pin-up, ma anche la moda automobilistica delle vetture con fiancate in legno denominate Woody. La Peugeot 202 Canadienne riprende quel concetto e trasforma una vettura da trasporto in una vettura elegante che non fa sfigurare la famiglia dell artigiano quando per la messa della domenica l auto viene parcheggiata sulla piazza del villaggio. 203 FAMILIARE Il concetto di monovolume negli Anni 50 è di là da venire. Per le famiglie numerose o quelle allargate con zii e nonni, Peugeot offre la 203 Familiare equipaggiata anche con tre file di sedili. Non è la versione da lavoro, ma una versione polivalente con finiture automobilistiche, funzionalità e robustezza tale da permettere anche sovraccarichi senza compromettere la robusta meccanica. In Italia ne abbiamo viste poche, ma oltre che in Francia le 203 Familiari hanno spopolato nel Nord Africa e talvolta ancora qualche esemplare è possibile vederlo circolare ininterrottamente da allora. Per realizzare i propri sogni 304 Cabriolet del 1974, km, bianca, interno nero Tel Break SL del 1968, km, oro metallizzato, legno nel baule Tel Berlina del 1960, km, bianca, alim. a benzina Tel Cabriolet 2.0 del 1972, km, bianca interni neri Tel

7 204 BREAK Quando nel 1965 viene lanciata la 204, Peugeot ha compiuto un grande salto in avanti tecnologico traghettando il segmento verso le vetture come le conosciamo oggi: motore anteriore trasversale, trazione anteriore, cabina avanzata, grande luminosità, economia e praticità. La versione Break della 204 è riuscita a coniugare l eleganza con la funzionalità; pensate infatti alle sospensioni posteriori che non compromettono il piano di carico o il portellone a filo paraurti. Non da ultima una grande innovazione tecnologica: la 204 Break nel 1967 è stata la prima vettura diesel con motore di piccola cilindrata altri la seguiranno. 205 VERVE PININFARINA Gli Anni 80 sono stati vissuti in un ciclo economico positivo e la polivalenza della vettura non era più un elemento indispensabile: ci si poteva iniziare a permettere una piccola vettura da città e una più grande per la famiglia e magari anche il furgone solo per il lavoro. La 205 è stata per Peugeot un icona nella sua forma come la conosciamo, ma Pininfarina - che già produceva la versione cabriolet - al Salone di Torino del 1984 propose per Peugeot la versione station wagon: la 205 Verve. E rimasta purtroppo un prototipo, un unico esemplare. GRANDE VOLUME ANZI 2008! Dopo l introduzione della 206, il concetto di vettura familiare viene ripreso nell ottobre 2002 con la 206 SW e successivamente con la 207 SW. Con l arrivo lo scorso anno della 208, Peugeot ha ritenuto giunto il momento di ripensare alla formula grande spazio dentro, piccola fuori con la nuova Da poco presentata alla stampa, a breve la vedremo circolare sulle nostre strade. Praticità, eleganza e tanto stile Peugeot caratterizzano questo modello trasversale che ben può soddisfare sia la giovane famiglia con bambini che la coppia agée grazie alla facilità di accesso e ai ridotti costi di esercizio. 205 prima serie del 1985, km, azzurra, originale Tel CT del 1987 nera interni scuri, capote nuova, restaurata, visibile a Milano Tel Rallye da corsa FN1 del 1991, blu, motore preparato, rapporto corto, omologata, visibile a Torino Tel MI16 del 1985, km, nero metallizzato, motore 4 valvole, iscritta ASI Tel

8 STORIA DELLE MOTOCICLETTE PEUGEOT - 7 Per meglio delineare gli accadimenti di Peugeot Motocycles negli Anni 30 è importante allargare la visione a tutto il gruppo. Peugeot ha iniziato la produzione in grande serie di vetture nel 1929 con la 201 e per farlo ha concentrato e razionalizzato i suoi stabilimenti a Sochaux. Non solo, però. Per diventare un impresa così grande, l evoluzione tecnica è stata incessante in ogni settore: acciai inossidabili (1927), acciai speciali per rasoi (1928), attrezzi elettrici (1933), ciclomotori (1932), scelta dell auto in grande serie (1929), valorizzazione del design e dell aerodinamica (1932), allargamento della gamma (1934). La lista è lunga, all insegna dei operai che nel 1938 lavorano nelle fabbriche. Il mondo Peugeot offre da vivere a persone con una diversificazione industriale relativa. Poi scoppia la Seconda Guerra Mondiale e quando il 14 novembre 1944 gli Alleati entrano nelle fabbriche di Peugeot a Sochaux, i tedeschi hanno già saccheggiato, portando via con treni completi, il 90 % del potenziale produttivo e i magazzini di merce finita. Oltre al danno economico, il bilancio umano parla di 75 uccisi dai nemici, 40 fucilati, 35 morti nei campi di concentramento oltre ai 120 morti a causa del bombardamento subìto: alla fine del 1944 la Peugeot è esangue. La volontà di ripartire comunque c è tutta e Peugeot è la prima casa automobilistica francese a presentare già nel 1947 un modello tutto nuovo: la 203. I veicoli a quattro ruote e i veicoli commerciali hanno la priorità al fine della ricostruzione, tanto che nel marzo del 1956 Eugène Peugeot avverte che la società delle due ruote è lontana dal registrare la situazione florida dell automobile e degli attrezzi. Le biciclette hanno perso la loro attrattiva; la legge inoltre ha stimolato le biciclette a motore ausiliario, settore nel quale Peugeot non ha prontamente creduto, come in quelle delle moto. A complicare la situazione, malgrado buoni prodotti come le 256 TB, TC e 356 TB, questi soffrono la rivalità con le piccole vetture d occasione, cosa logica in una Francia caratterizzata dal babyboom e dalla necessità quindi di dover trasportare anche i bambini. Ma la cosa più grave è che Beaulieu non ha affrontato prontamente la rivoluzione in corso che viene dall Italia e che si chiama scooter, dove Piaggio e Innocenti presentano le Vespa e le Lambretta. La replica di Peugeot è tardiva. Il suo scooter, l S55, viene lanciato nel 1955: dotato di una carrozzeria in lamiera con bauletto anteriore è originale, ma in sette anni se ne venderanno solo esemplari. Non solo la S.A. des Cycles Peugeot ha acquistato nel 1952 un officina a Vesoul e poi si è legata a due aziende che vendono i prodotti Peugeot col loro marchio: Automoto e Terrot, realizzandoli nelle officine a Saint-Étienne e Digione. È tutto questo insieme che vacilla; bisogna ripensare al modello di business in una logica di integrazione con le altre attività industriali del gruppo. (continua sul prossimo numero) Questa rivista è stampata su carta riciclata Respecta 100. la rivista del club storico peugeot italia estate 2013 Rivista trimestrale di Peugeot Automobili Italia S.p.A. registrata presso il Tribunale di Milano il 11/09/2000 al n. 588 Direttore editoriale: Eugenio Franzetti - Direttore responsabile: Bruno Brida - Coordinatore generale: Fabrizio Taiana Redazione: Via Gallarate, Milano - Tel Fax Realizzazione Grafica: Roberto Calligaro - Stampa: Grafiche Polver Milano - Chiusura redazione: 10 giugno 2013 Informativa ai sensi del d. lgs. n 196 del 30/06/2006 Ai sensi dell Articolo 13 del D. lgs. 196/2003 si informa che i nominativi destinatari della rivista Peugeot, la rivista del Club Storico.Inviata gratuitamente ai soci e ai simpatizzanti - sono inseriti in una speciale anagrafica. Questi nominativi sono trattati con mezzi informatizzati al solo scopo della distribuzione della rivista. I destinatari potranno esercitare il diritto previsto dall Articolo 7 del D. lgs. 196/2003 di opporsi in tutto o in parte al trattamento suddetto, rivolgendosi alla redazione della rivista presso il Club Storico Peugeot Italia, via Gallarate 199, Milano.