CORSO DI TRASPORTI AEREI Prof. Luigi La Franca GESTIONE AEROPORTUALE
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1 CORSO DI TRASPORTI AEREI Prof. Luigi La Franca GESTIONE AEROPORTUALE
2 Le infrastrutture degli aeroporti statali italiani destinati al traffico commerciale sono, per la massima parte, di proprietà demaniale La gestione degli aeroporti pubblici è riconducibile a tre essenziali fattispecie: 1. La gestione totale 2. La gestione parziale 3. La gestione diretta (oggi utilizzata poco frequentemente)
3 LE SOCIETA DI GESTIONE Soggetto pubblico, privato od a partecipazione mista, cui è affidata in regime di concessione la gestione dell opera, di qualunque sua parte, per un determinato lasso di tempo, eventualmente prorogabile alla scadenza del contratto.
4 LE SOCIETA DI GESTIONE La procedura di affidamento di concessione di costruzione e gestione avviene per licitazione privata, consente allo Stato di mantenere la proprietà delle strutture ed al Gestore di occuparsi della manutenzione, della costruzione di nuove infrastrutture e della gestione economica dell opera per un determinato periodo di tempo, previa la corresponsione di un canone di utilizzo allo Stato (anche sotto forma di miglioramento o sviluppo infrastrutturale della stessa opera).
5 LA GESTIONE TOTALE Comporta che l intero aeroporto, incluse le infrastrutture di volo, sia affidato ad un unico concessionario, per una durata temporale che, per le nuove concessioni, non potrà superare i quaranta anni Appartengono a questa tipologia il sistema aeroportuale milanese Malpensa - Linate - Orio al Serio, quello romano Fiumicino - Ciampino, e gli aeroporti di Genova, Torino, Venezia, Palermo Falcone e Borsellino.
6 LA GESTIONE TOTALE Le attività affidate alle gestioni riguardano: l esecuzione di lavori,la manutenzione ordinaria e straordinaria delle infrastrutture (piste, bretelle, piazzali, aerostazioni, uffici, strade di accesso e di raccordo), la predisposizione di servizi (quali la fornitura di energia, l illuminazione, l acqua, il riscaldamento, il condizionamento, la depurazione, lo smaltimento rifiuti, la pulizia, le informazioni), l apprestamento di strutture accessorie di comodità per gli utenti.
7 LA GESTIONE PARZIALE Con la gestione parziale invece le infrastrutture di volo rimangono allo Stato (prima Direzione Generale dell Aviazione Civile, poi ENAC), mentre l affidamento in concessione riguarda le aerostazioni e le relative pertinenze; la durata delle concessioni è di norma ventennale, sulla base delle previsioni del codice della navigazione.
8 LA GESTIONE DIRETTA Nelle gestioni dirette infine l Amministrazione della navigazione aerea (ENAC) provvede direttamente alla realizzazione e alla manutenzione dei beni aeroportuali, mentre l assistenza a terra è di norma effettuata direttamente in auto-produzione dalle stesse compagnie aeree.
9 CANONI E PROVENTI I gestori aeroportuali sono tutti tenuti a versare allo Stato un canone di concessione (che costituirà la principale entrata dell ENAC) per l uso delle infrastrutture, a fronte del quale i gestori stessi percepiscono proventi, che si possono distinguere in tre categorie: 1. proventi lato aria (diritti di approdo, partenza e sosta degli aeromobili, diritti di imbarco passeggeri, royalties per la fornitura di carburanti), 2. proventi lato terra (ricavi della gestione commerciale, affitti di spazi ecc.), 3. tariffe di handling (proventi derivanti dai canoni versati dalle società di assistenza a terra al gestore per poter operare nello scalo)
10 SERVIZI DI HANDLING Una parte fondamentale tra i servizi forniti all utenza assumono le attività di assistenza a terra agli aeromobili, passeggeri, bagagli, merci e posta, del catering, delle operazioni in pista, della pulizia e manutenzione degli aeromobili etc. (nel complesso l handling): Rivestono carattere complementare e strumentale rispetto alla prestazione di trasporto reso dal vettore aereo, Influenzano la portata dell intero sistema aeroportuale.
11 Con il termine handling si è soliti indicare tutti quei servizi che rientrano nell assistenza aeroportuale. Sono quindi servizi di handling: SERVIZI DI HANDLING Le prestazioni rese ai passeggeri (biglietteria, accettazione, informazioni, etc.), Le prestazioni inerenti i velivoli (carico e scarico, pulizie, rifornimenti, guida al parcheggio, etc.), Le prestazioni inerenti le merci (carico e scarico, stoccaggio, documentazione, etc.).
12 LIBERALIZZAZIONE DEI SERVIZI DI HANDLING Il mercato dell handling è stato oggetto di un processo di graduale liberalizzazione, che ha determinato la libertà per i vettori aerei di autoproduzione dei servizi lato terra e lato aria, di assistenza a terzi. l ENAC, per motivate ragioni inerenti alla sicurezza, alla capacità o allo spazio disponibile nell'aeroporto, può limitare il numero dei prestatori per alcune categorie di servizi (assistenza bagagli, assistenza operazioni in pista, assistenza merci e posta, etc.), che rimangono servizi le cui infrastrutture sono centralizzate. La materia è stata oggetto di specifica regolamentazione, sia in sede comunitaria (Direttiva CE 96/67), sia in sede nazionale (D.L. n. 18 del 13 Gennaio 1999)
13 ESEMPIO: LO SCALO PALERMITANO FALCONE E BORSELLINO ALITALIA AIRPORT: gestore servizi di handling appartenente alla compagnia aerea ALITALIA; gestisce i servizi di terra ai velivoli della stessa compagnia e delle consociate GH PALERMO: società servizi di handling controllata da GESAP (GEStione Aeroporto Palermo). PAE MAS AIRPORT SERVICES: Ultima società in ordine di tempo entrata ad operare sulla superficie dello scalo palermitano; garantisce il rispetto della normativa sulla liberalizzazione dei servizi di rampa, non essendo controllata ne dal gestore aeroportuale, ne dalla compagnia che opera più voli sullo scalo in questione. ALTRI (AER SICILIA)
14 (Handling lato aria) Con il termine mezzi di rampa si indicano tutti i mezzi che, sull airside, sono adibiti ai servizi di handling rivolti ai velivoli, nelle fasi di stazionamento o di movimento sull apron. Tali veicoli, semoventi e non, vengono utilizzati dagli operatori del settore per svolgere le seguenti funzioni: 1. guida dell aereo all arrivo o alla partenza negli spostamenti sull apron; 2. assistenza al parcheggio del velivolo; 3. assistenza passeggeri in partenza, in arrivo o in transito; 4. assistenza bagagli, merci, posta, carico e scarico aereo; 5. trasporto dell equipaggio; 6. pulizie di bordo; 7. climatizzazione della cabina; 8. rimozione neve o ghiaccio e sbrinamento del velivolo; 9. assistenza all avviamento del velivolo; 10. rifornimento del velivolo di carburante e acqua potabile; 11. servizi di catering; 12. eventuale manutenzione del velivolo.
15 I follow me : mezzi che si occupano di accompagnare l aeromobile dall area di manovra alla piazzola di sosta cui è assegnato e viceversa. Prendono in consegna dalla torre di controllo (dal controllore ENAV) l aereo, in corrispondenza del termine dell area di manovra e lo guidano lungo il piazzale di parcheggio precedendolo. Sono i soli mezzi ad avere precedenza assoluta ed a non dover obbligatoriamente rispettare la segnaletica orizzontale del piazzale, se ciò garantisce il mantenimento del livello di sicurezza delle operazioni a terra.
16 Gli interpista : sono autobus di diverse grandezze, utilizzati per il trasporto di passeggeri e di equipaggi, tra terminal ed aeromobili, qualora il layout aeroportuale non garantisca la presenza dei loading bridge, atti a tale funzione. Sono dotati di ampie porte scorrevoli, laterali e posteriori, e di sospensioni pneumatiche, che permettono di variare l assetto verticale del mezzo, consentendo un incarrozzamento veloce dei passeggeri (inginocchiamento kneeling). Gli interpista hanno una capacità che varia da 80 di a 140 passeggeri a seconda delle versioni. Data la loro larghezza (> 2,50 mt limite di larghezza per la circolazione su strada), costituiscono trasporti speciali, quando utilizzati al di fuori della viabilità interna aeroportuale.
17 I loading bridge sono ponti mobili di carico su ruote o binari; possono variare il proprio assetto sia orizzontalmente, che verticalmente, tramite sospensioni pneumatiche, per raggiungere tutte le altezze alle quali si trovano i portelli di carico degli aeromobili, raggiunti tramite una pedana telescopica di estremità; fanno parte delle strutture centralizzate, sotto il diretto controllo del Gestore aeroportuale; provvedono alla sostituzione dei servizi GPU, di condizionamento della cabina, di rifornimento di acqua potabile e di carburante.
18 Le scale passeggeri: scale, semoventi (autoscale) o non, consentono a passeggeri ed equipaggio di scendere o salire su aeromobili in scalo sugli stalli, qualora siano ospitati in piazzole remote (non raggiunte da loading bridge). Vengono utilizzate sia per aerei di tipo narrow body che per aerei di tipo wide body. Le rampe di scale ad innalzamento pneumatico hanno una larghezza di circa 1.5 metri e possono raggiungere il range di altezze comprese tra i 2.45 metri e i 5.75 metri, in funzione della posizione dei portelli d imbarco dell aereo assistito.
19 Gli elevatori per passeggeri disabili: mezzi semoventi utilizzati per consentire l imbarco o lo sbarco di passeggeri portatori di handicap, a cui sia impedita la normale deambulazione. La procedura vigente in materia impone che i disabili siano imbarcati prima degli altri passeggeri e sbarcati dopo che gli altri hanno già lasciato il velivolo. Tali veicoli hanno mediamente una capacità di carico di 1500 kg e possono trasportare contemporaneamente sino ad otto passeggeri disabili. Tramite un sistema pneumatico di innalzamento della cabina giungono all altezza consentita per collegarsi al portellone dell aereo, mediante rampa telescopica.
20 I baggage dolly : carrelli da traino adoperati per il trasporto dei bagagli e/o merci sia in arrivo che in partenza. La piattaforma utilizzabile per il carico dei bagagli è larga 1.4 metri, lunga 2.5 metri ed ha una capacità di carico di 2500 Kg. Le industrie, che costruiscono i baggage dolly, indicano che la velocità massima di traino è di 30 km/h. Possono appartenere a due tipologie, coperti e scoperti: i primi possono essere utilizzati durante ogni condizione climatica, onde garantire un trasporto sicuro di bagagli e merci.
21 I trattori leggeri: piccoli e maneggevoli trattori utilizzati per la movimentazione dei convogli di baggage dolly, di container e cargo dolly sulla superficie dell apron. Sono dotati di motori diesel o elettrici a batterie ricaricabili, di quattro ruote motrici e sospensioni indipendenti. In tal modo possono essere efficienti in qualsiasi condizione climatica. Hanno mediamente capacità di traino massima di 80 tonnellate. Quando siano presenti trattori elettrici bisogna provvedere i parcheggi di stazioni di ricarica per le batterie.
22 I conveyor belt loader : nastri trasportatori utilizzati dagli operatori di rampa per velocizzare il processo di carico e scarico bagagli e merci dai velivoli. Vista la possibilità di cambiare l angolo di inclinazione rispetto al suolo del nastro trasportatore, tramite un sistema pneumatico, è possibile raggiungere la stiva di qualsiasi tipologia di velivolo. Precisamente il conveyor è in grado di raggiungere un range di altezze comprese tra il metro e i 2.8 metri. Solitamente hanno una capacità di carico di 120 kg/metro di nastro.
23 I trattori di traino aerei o push back : trattori di traino pesanti utilizzati per spostare un aereo in fase di decollo, quando questo deve lasciare la piazzola, dove si trova in stallo, per recarsi nell area di manovra e decollare, senza effettuare tale operazione in self manoeuvering. Hanno una capacità di traino e spinta tale da riuscire a far muovere un aereo wide body, come un boeing 747, per decine di metri.
24 Gli elevatori per servizio di catering: mezzi utilizzati per il trasporto e lo stivaggio di cibo e bevande a bordo dei velivoli, in funzione delle richieste del vettore. Come altri tipi di elevatore, sono in grado di connettersi direttamente alla cabina dell aeromobile tramite un sistema d innalzamento pneumatico del cassone posteriore ed una rampa telescopica, quindi possono raggiungere un vario range di altezze.
25 I GPU (Ground Power Unit): sono unità generatrici di potenza utilizzate da velivoli sprovvisti di APU (Auxiliary Power Unit). L APU è un motore turbofan del tutto analogo ai motori del velivolo, ma di minore dimensione, che, in assenza di potenza derivante dal funzionamento dei motori principali, genera energia sia elettrica, che sotto forma di aria compressa, utilizzate entrambe per l alimentazione degli impianti elettrici e dei sistemi pneumatici di bordo. I GPU possono anche supplire al fabbisogno di energia elettrica del velivolo a motori spenti, quando staziona sull apron per lunghi periodi di tempo. La presenza di questo mezzo è obbligatoria per la classe di aerei ATR, non provvisti di APU.
26 I cargo loader : sono utilizzati per le operazioni di carico e scarico di velivoli che trasportano merce. Hanno una capacità di carico di circa 7300 kg ed una velocità massima di 10 Km/h. Le dimensioni della piattaforma di carico sono standardizzate in funzione del numero e del tipo di unità di carico (igloo, pallet o container aeronautici) da spostare. Le unità di carico adibite al trasporto merci hanno dimensioni specifiche prestabilite dalla IATA e identificate tramite un codice alfanumerico. I cargo dolly sono piattaforme di carico container, aventi capacità di carico di kg, trainate a rimorchio da trattori leggeri.
27 Gli ASU (Aircraft Starter Unit): veicoli, semoventi o a rimorchio, utilizzati per agevolare l accensione dei motori turbofan di un velivolo in partenza. Inviano aria, ad una determinata pressione (sino ad 8 atmosfere), al sistema pneumatico dei compressori dei turboreattori, in modo da richiedere una minore potenza alle turbine degli stessi in fase di avviamento. In conseguenza di ciò si ottengono minori emissioni di inquinanti e minori consumi di carburante.
28 I veicoli per il rifornimento del carburante : autobotti utilizzate per il rifornimento sotto bordo dei velivoli. Sono equipaggiate con una piccola scala a rimorchio, utilizzata dagli operatori per raggiungere i bocchettoni posti sotto le ali del velivolo. Visti i rischi di elevata infiammabilità del combustibile (cherosene) usato dai velivoli, le operazioni di rifornimento sotto bordo devono sempre avvenire nel massimo rispetto dei regolamenti vigenti in materia di sicurezza aeroportuale. Ogni piazzola che ospiti un velivolo viene sempre comunque dotata di particolari tipi di estintori utilizzabili nell immediatezza, quando possano verificarsi situazioni di rischio. Scala
29 I veicoli di servizio toilette: a richiesta, durante lo stazionamento dei velivoli, con l ausilio di mezzi, dotati di una piccola cisterna, può essere effettuato il servizio di evacuazione delle toilette di bordo. I veicoli di rifornimento dell acqua potabile: sono piccole autobotti che permettono il rifornimento dei serbatoi idrici dei velivoli rimasti sprovvisti di acqua potabile, durante lo stazionamento. Le procedure impongono che, ogni qualvolta sia effettuato il rifornimento di un velivolo, l intera cisterna debba essere scaricata e rifornita nuovamente.
30 DISPOSIZIONE DEI MEZZI DI RAMPA ATTORNO AD UN VELIVOLO Il corretto posizionamento dei veicoli di rampa si ottiene ponendoli radialmente attorno all aeromobile, così lo stazionamento di uno di essi non impedisce il corretto movimento degli altri, di conseguenza non si generano ritardi, che possono condizionare la qualità del servizio. Inoltre in caso di incidenti durante il rifornimento del velivolo tutti i mezzi di rampa sono provvisti di un opportuna via di fuga, che velocizza le operazioni di sgombero della piazzola. I diagrammi riferiti a ciascun modello di aeromobile vengono studiati a fondo ed evidenziati con precise indicazioni all interno dei manuali operativi delle compagnie aeree.
31 La parte del sedime aeroportuale occupato da taxyway (piste di rullaggio) e runway piste di volo viene definita area di manovra, quindi essa include le aree dell aeroporto destinate alle operazioni di decollo, atterraggio e rullaggio degli aeromobili. L Area dell apron include i piazzali dove gli aeromobili vengono parcheggiati per eseguire varie operazioni, quali carico e scarico passeggeri e merci, rifornimento carburante e manutenzione (area di movimento), e la rete viaria atta alla circolazione dei veicoli interna all aeroporto. SUDDIVISIONE DELL AREA INTERNA AEROPORTUALE
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