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1 MICETI CARATTERI GENERALI Eucarioti / Aerobi / anaerobi facoltativi Immobili /Gram- positivi Unicellulari (lieviti) o pluricellulari (muffe) Riproduzione sessuata o asessuata Dimorfismo Questo materiale non può essere distribuito, modificato o pubblicato né in forma cartacea, né su un sito, né utilizzato per motivi pubblici o commerciali. E possibile utilizzare il materiale solo per motivi personali e non commerciali, purché ogni copia di questo materiale preservi tutti i diritti di copyright e di proprietà intellettuale, sempre dopo richiesta rivolta ai Docenti responsabili. Funghi eduli Penicillium notatum Fleming 1928 Saccharomyces cerevisiae Licheni Lievitazione del pane Fermentazione del vino Fermentazione della birra in associazione con alghe 1 2 Micosi q Infezioni, spesso opportunistiche a cui sono esposti soggetti defedati, immunodepressi o affetti da malattie altamente debilitanti. Azione Patogena q Parassitismo diretto q Produzione di metaboliti tossici (micotossine) Ultrastruttura della cellula lievitiforme 3 4 Ultrastruttura della cellula miceliale Parete cellulare fungina NAG 5 6 1

2 Morfologia delle muffe Ifa: filamento mono o pluricellulare Unità riproduttiva: conìdio o spora Micelio o tallo: l insieme delle ife Micelio vegetativo Micelio aereo MODALITA DI RIPRODUZIONE Per mezzo di strutture specializzate che presentano lo stesso assetto cromosomico di tutte le altre cellule miceliali anch esse in grado di generare una colonia: Riproduzione sessuata mediata da spore Riproduzione asessuata mediata da conìdi 7 8 Dimorfismo fungino: una caratteristica peculiare dei miceti patogeni Morfologia diversa: Lievitiforme nella forma parassitaria o tissutale Miceliale nella forma colturale o vegetativa Adattamento alle diverse condizioni ambientali: temperatura, ph, concentrazione ionica Antibiotici antifungini Meccanismo d Azione Θ Bersagli biosintetici Sintesi DNA e RNA ATPasi delle membrane mitocondriali e vacuolari Θ Bersagli strutturali Parete cellulare (chitina) Membrana citoplasmatica (ergosterolo, sintesi dei glucani) 9 10 AIDS TERAPIA ANTIRIGETTO TERAPIA ANTITUMORALE TERAPIA CORTICOSTEROIDI IMMUNODEPRESSIONE DIABETE STATI FISIOLOGICI NATURALI TERAPIA ANTIBIOTICA PROTRATTA INFEZIONI MICOTICHE Eucarioti unicellulari Plurinucleati in alcuni stadi della cellula Eterotrofi per fagocitosi e pinocitosi

3 Locomozione Pseudopodi Ciglia Flagelli Riproduzione asessuata Divisione binaria Riproduzione sessuata Cisti o spore Presenti nel suolo e nelle acque, all interno e all esterno di animali e vegetali Commensali o simbionti Parassiti anche nell uomo Patogeni umani In crescente crescita Mobilità Farmaco- resistenza Opportunisti Giardia intestinalis o lamblia una delle più comuni infezioni intestinali Toxoplasma gondii Zoonosi: nella carne; nelle feci del gatto; teratogena Trichomonas vaginalis Leishmanie trasmessa dalle punture di almeno una trentina di diverse specie di moscerini flebotomi Amebe Plasmodium falciparum, vivax, malariae, ovale Agente etiologico della malaria

4 19 20 Componenti essenziali del virione DNA o + Proteine strutturali + RNA Enzimi e proteine leganti gli acidi nucleici = Nucleocapsìde Nucleocapsìde + Glicoproteine e membrane = Virus con pericapsìde Virus con pericapsìde Simile a quella delle membrane cellulari glicoproteine Proteine della matrice Tegumento Proteine, enzimi Infezione Virale ADSORBIMENTO recettori PENETRAZIONE endocitosi - fusione membrana SVESTIMENTO acido virale esposto STRATEGIE DI REPLICAZIONE DNA ss/ds RNA ds/ss+/ss- Retrovirus ss+ MATURAZIONE E LIBERAZIONE

5 31/03/15 Schema generale di replicazione virale Virus a struttura complessa Batteriofago: testa icosaedrica, coda elicoidale, fibre per l attacco Fago- T2 Batteriofago lambda Questa archittetura è associata al modo inusuale di infettare le cellule sviluppato da questi virus Il virus adotta due strategie: Lisogenia o integrazione vs. ciclo litico CICLO LITICO: Il virus entra nell ospite si riproduce portando alla lisi cellulare. CICLO LISOGENO: il genoma virale si integra nel genoma della cellula ospite. Dopo un periodo di latenza +/- lungo il genoma virale può uscire dal genoma dell ospite e proseguire l infezione nel ciclo litico. CONVERSIONE LISOGENICA

6 Trasmissione del virus MANI feci, fluidi orali, secrezioni respiratorie INALAZIONI di goccioline aerodiffuse CONTATTO OSPITE- OSPITE DIRETTO: orale, genitale, cutaneo INDIRETTO: sangue, aghi Oro- fecale: acque, alimenti VERTICALE: transplacentare, perinatale Trasmissione del virus Mantenimento del virus nella popolazione Età Stato immunitario Fattori geografici e stagionali Focolai di infezione, epidemie, pandemie FARMACI ANTIVIRALI Sulle fasi precoci di interazione virus- cellula impedisce la spoliazione o svestimento Sulla replicazione degli acidi nucleici virali analoghi strutturali dei nucleosidi come aciclovir (guanosina) AZidoTimidina (timidina) analoghi non- strutturali dei nucleosidi (nevirapine) Sulla traduzione degli RNA messaggeri virali Interferone Sulla inibizione delle proteasi formazione di particelle virali immature Sul rilascio del virione impedisce al virus di uscire e infettare altre cellule DIAGNOSI DIRETTA Isolamento del virus in sistemi cellulari: uova di pollo, cavie, colture cellulari Osservazione al microscopio Ricerca antigeni (ELISA, RIA) Determinazione di acidi nucleici virali Ibridazione (Southern e Northern blot) Amplificazione genica (PCR) INDIRETTA Ricerca anticorpale (ELISA, RIA) Cosa sono i Prioni? Il prione (proteinaceous infectious only) consiste di una proteina infettante che trasforma una proteina normale dell ospite chiamata PrP C (Cellular prion protein), o PrP, in una simile a se stessa (PrP Sc [Scrapie]). Prione associato alle fibrille (TEM) Perché un prione è dannoso? PrP C è convertita in PrP Sc PrP Sc non viene digerita dalle Proteasi PrP Sc si accumula nelle cellule cerebrali PrP Sc causa degenerazione delle cellule del cervello con conseguente morte del soggetto!

7 Differenze strutturali tra PrP C e PrP Sc PrP C PrP Sc 43% α helix 34% α helix 3% β sheet 43% β sheet PrP C PrP Sc 37 Encefalopatie spongiformi subacute Animali Uomo Scrapie : pecora CJD : Malattia di Creutzfeldt - Jacob TME : visone GSS : Sindrome di Gerstmann- Straussler - Scheinker CWD : cervidi FFI : Fatal Familial Insomnia BSE : mucca Alpers Syndrome 40 Perché il cervello? L accumulo della PrP Sc non è cervello- specifico L Attivazione degli astrociti 1. Porta a deterioramento fisiologic<o 2. Gli Astrociti supportano la conversione dei prioni 41 7

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