Corso per BRAIN TRAINER

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1 Corso per BRAIN TRAINER CORSO AVANZATO 3 MODULO: Motivazione ed empowerment cognitivo Argomento: La motivazione e il coinvolgimento dei partecipanti Dott.ssa Adriana Bortolotti; Dott.ssa Sara Eralti

2 LA MOTIVAZIONE VIVERE AD UN LIVELLO PIU ALTO (DI MOTIVAZIONE) SIGNIFICA AVERE UNA MAGGIORE EFFICIENZA BIOLOGICA, UNA MAGGIOR LONGEVITA, MENO MALATTIE, DORMIRE ED AVERE MAGGIOR APPETITO. Maslow, 2010

3 Motivazione ed empowerment cognitivo: LA MOTIVAZIONE E IL COINVOLGIMENTO DEI PARTECIPANTI 1 CHE COS E LA MOTIVAZIONE I LIVELLI DELLA MOTIVAZIONE LA PIRAMIDE DEI BISOGNI TEORIE SULLA MOTIVAZIONE COMPORTAMENTISMO TEORIA DEL CAMPO PSICOLOGICO MODELLI DI TIPO TEMATICO COGNITIVISMO TEORIE DELLA PSICOLOGIA DELLA SALUTE 2 OPERAZIONALIZZAZIONE DEL COSTRUTTO MOTIVAZIONE E BRAIN TRAINER: AGGANCIARE, STIMOLARE E MANTENERE MOTIVAZIONE E COMPITO MOTIVAZIONE E COMPORTAMENTI BRAIN TRAINER E STILI MOTIVAZIONALI E ATTRIBUTIVI DIVERSI

4 Motivazione FATTORE DINAMICO DEL COMPORTAMENTO ANIMALE E UMANO CHE ATTIVA E DIRIGE UN ORGANISMO VERSO UNA META PROCESSO DI ATTIVAZIONE DELL ORGANISMO FINALIZZATO ALLA REALIZZAZIONE DI UN DETERMINATO SCOPO IN RELAZIONE ALLE CONDIZIONI AMBIENTALI [Galimberti, 1999; Anolli & Legrenzi, 2001] TRE ASPETTI DELLA CONDOTTA UMANA: MECCANISMO DI ATTIVAZIONE DELLA CONDOTTA; ORIGINE DEL MECCANISMO E META DELLA CONDOTTA; DIFFERENZE INDIVIDUALI NELLA REATTIVITA.

5 Motivazione PROCESSO OMEOSTATICO [Galimberti, 1999] AMPIO VENTAGLIO INTERPRETATIVO Riconducibile al concetto di OMEOSTASI PROCESSO ANTIOMEOSTATICO LIBERA VOLONTA (interpretazione intellettualistica); BISOGNO FISIOLOGICO (interpretazione biologica); ISTINTO (interpretazione istintiva); PULSIONE INCONSCIA (interpretazione pulsionale); RISULTANTE DELLA MATRICE CULTURALE (interpretazione antropologica); SINTONIA NEL GRUPPO E VALORIZZAZIONE DI SE NELLO STESSO (interpretazione sociologica); VALORI E IDEALI (interpretazione umanistico-esistenziale). MOTIVAZIONI ESPLORATIVE CONNESSE AL BISOGNO DI STIMOLAZIONE DELL ORGANISMO

6 I livelli della motivazione SONO AZIONI RIFLESSE: LE CONTRAZIONI MUSCOLARI; LE SECREZIONI GIANDOLARI; LE VARIAZIONI NEL TONO MUSCOLARE; RIFLESSI SISTEMA DI RISPOSTA SEMPLICE A STIMOLI ESTERNI O INTERNI RISPOSTE INNATE, AUTOMATICHE E INVOLONTARIE REGOLAZIONE NEUROFISIOLOGICA SU BASE GENETICA ISTINTI SEQUENZE CONGENITE, FISSE E STEREOTIPATE DI COMPORTAMENTI SPECIE-SPECIFICI INNATI: non appresi INCONSCI: non intenzionali STABILI: nel tempo e tra individui ADATTIVI: funzionali alla sopravvivenza DARWIN SCHEMA DI COMPORTAMENTO MAGGIORMENTE IN GRADO DI ASSICURARE LA SOPRAVVIVENZA; MCDOUGALL ATTIVITA PRIMARIE CHE INDIRIZZANO L ATTENZIONE VERSO DETERMINATE CATEGORIE DI STIMOLI; ETOLOGIA CONDOTTE SPECIE- SPECIFICHE A REGOLAZIONE FISSA. [Anolli & Legrenzi, 2001; Delle Fave et al., 2005]

7 SONO BISOGNI LA FAME, LA SETE, ; SONO PULSIONI I FATTORI INTERNI ALL ORGANISMO CONNESSI AI BISOGNI. BISOGNI E PULSIONI BISOGNO CONDIZIONE FISIOLOGICA DI CARENZA O NECESSITA ; PULSIONE DIMENSIONE PSICOLOGICA DEL BISOGNO. INCENTIVI = RINFORZI OGGETTI O EVENTI ESTERNI IN GRADO DI RISPONDERE AI BISOGNI DESIDERI E VALORI DESIDERIO CONDIZIONE DI ATTESA O RICERCA DI QUANTO E SENTITO COME NECESSARIO PER IL SODDISFACIMENTO DELLE PROPRIE ESIGENZE; VALORI SISTEMA DI SIGNIFICATI IDEALI CHE ORIENTANO L AZIONE IN RAPPORTO AD DESIDERIO DA SODDISFARE. [Anolli & Legrenzi, 2001; Delle Fave et al., 2005]

8 OGNI VALORE E CONNOTATO DA: MOTIVAZIONI PRIMARIE E SECONDARIE ELABORAZIONE DI UN SISTEMA DI DESIDERI INTERDIPENDENZA RICORSIVA CONNESSIONE AL SISTEMA DI VALORI AFFETTIVA, COGNITVIA, MORALE GRADO DI ATTACCAMENTO AD OGNI VALORE GRADO DI CONFORMITA ALLE NORME ASSUNTE COME VALORI IN UNA CULTURA QUALITA ADESIONE INTENSITA CAMPO DI APPLICAZIO NE SETTORI O INTERA COLLETTIVITA VALUTAZIONE DI RILEVANZA, APPROPRIATEZZA e IMPORTANZA DI OGNI OGGETTO [Galimberti, 1999; Anolli, 2004]

9 TEORIA DI ROKEACH VALORI = Convincimenti stabili, inerenti un particolare tipo di condotta o una specifica meta della vita, personalmente o socialmente preferibili. VALORI TERMINALI Meta finale di un bisogno, desiderio o interesse VALORI STRUMENTALI Condotte appropriate per il perseguimento della meta finale auspicata STANDARD DI RIFERIMENTO per stabilire la propria competenza nel confronto sociale; per guidare la propria autopresentazione; per favorire la razionalizzazione di credenze, atteggiamenti e comportamenti. ORDINAMENTO GERARCHICO sistemi, durevoli organizzazioni di credenze riguardanti le modalità di condotta, o stati guida terminali dell esistenza, lungo un continuum di importanza [Anolli, 2004; Rokeach, 1973]

10 10 CATEGORIE VALORIALI TEORIA DI SCHWARTZ VALORI = Credenze, inerenti obiettivi desiderabili e modalità di condotta, che: trascendono la specificità situazionale (validità generale); guidano la selezione del comportamento e la valutazione degli eventi; strutturano un sistema di priorità in base all importanza reciproca dei valori; possiedono una meta specifica motivazionale connessa ai principali bisogni della persona. AUTONOMIA PERSONALE ATTIVAZIONE EDONISMO SUCCESSO POTERE SICUREZZA CONFORMITA TRADIZIONE BENEVOLENZA UNIVERSALISMO [Anolli, 2004; Schwartz, 1997]

11 Una proposta globale: La piramide dei bisogni AUTO- REALIZZAZIONE BISOGNI DI TRASCENDENZA ESTETICA CONOSCENZA MODELLO GERARCHICO: I BISOGNI FONDAMENTALI DEVONO ESSERE NECESSARIAMENTE SODDISFATTI PERCHE SI POSSA PASSARE AGLI ALTRI. STIMA APPARTENENZA/ AFFILIAZIONE SICUREZZA RUOLO ESEMPLIFICATIVO DEI PROCESSI DI SVILUPPO E DEL DISPIEGAMENTO DELLE PROPRIE POTENZIALITA. PERSEGUIMENTO DEL BENESSERE. BISOGNI FISIOLOGICI [Anolli & Legrenzi, 2001; Delle Fave et al., 2005; Maslow, 1970]

12 Bisogni di stima: riconoscimento esterno della propria individualità. La piramide dei bisogni BISOGNI DI MANCANZA Bisogni di appartenenza: sentirsi parte di un gruppo ed esserne accolti. Bisogni di sicurezza: protezione, prevedibilità, e tranquillità per l organismo. Bisogni fisiologici: sopravvivenza fisica dell organismo. Bisogni di trascendenza: superamento dei propri confini individuali. Bisogni di autorealizzazione: piena espressione del proprio sé. Bisogni estetici: interesse per il mondo della cultura. Bisogni di conoscenza legati alla ricerca di informazioni. BISOGNI DI CRESCITA [Delle Fave et al., 2005; Maslow, 1970]

13 COMPORTAMENTISMO Le teorie sulla motivazione BISOGNO NON RAPPRESENTA DI PER SE LA CAUSA SCATENANTE DELL AZIONE NASCE DA UNA CONDIZIONE DI CARENZA PER LA COMPARSA DI UN BISOGNO PULSIONE ATTIVA LA SPINTA ENERGETICA PULSIONE SECONDARIA DETERMINA UNA CONDIZIONE DI ATTIVAZIONE NELL ORGANISMO CONSENTE UNA CONDIZIONE OTTIMALE DI STIMOLAZIONE APPRESA MEDIANTE ASSOCIAZONE ASSOCIAZIONE RIPETUTA PULSIONE- RISPOSTA = ABITUDINE [Anolli & Legrenzi, 2001]

14 TEORIA DEL CAMPO PSICOLOGICO P_PERSONA A_AMBIENTE PSICOLOGICO NON P S_SPAZIO DI VITA IN UN DETERMINATO MOMENTO, IL COMPORTAMENTO E FUNZIONE SIA DELLE CARATTERISTICHE DELLA PERSONA SIA DI QUELLE DELL AMBIENTE MOTIVAZIONE PROPOSITI ZONA DI CONFINE [Delle Fave et al., 2005; Lewin, 1935] INTERINDIVIDUALI AMBIENTALI NEL PROCESSO DI PRODUZIONE DI PROPOSITI INTERVENGONO: TENSIONE INTERNA AGENTE MOTIVANTE; VALENZA VALUTAZIONE SOGGETTIVA DELLA RILEVANZA + PROBABILITA DI RISPOSTA AMBIENTALE

15 LEWIN NUTTIN CONOSCENZE, ATTRIBUZIONI DI VALORE A SE E AGLI ALTRI, SELF- EFFICACY, ECC. SISTEMA DEL SE INTENZIONE E DIREZIONALITA AD AGIRE SPECIFICA E CONTINGENTE ALL INTERPRETAZIONE SITUAZIONALE DEL PIANO D AZIONE POSSIBILE (CONTESTI SOCIALI, COMPITI DA ASSOLVERE..) PERCEZIONE DELLA SITUAZIONE MOTIVAZIONE COME CARBURANTE [Pellerey, 2006; Nuttin, 1980] ESPERIENZA DEL BISOGNO RAPPRESENTAZIONE DI UNA META ANTICIPAZIONE E PIANIFICAZIONE DELLA SERIE DI PERCORSI DI RACCORDO TRA I DUE ASPETTI

16 COGNITIVISMO BISOGNO MODULATO DALLA QUANTITA DI INFORMAZIONI PROVENIENTI DALL AMBIENTE UTILITA SOGGETTIVAMENTE ATTESA Aspettative: definiscono il valore dell oggetto e del suo conseguimento; Tendenza al successo: motivazione + incentivo (ottenimento del successo + probabilità dello stesso); Dimensione temporale: fonte di attribuzione del valore ad una meta. successi o insuccessi nel passato influenzano scelte e piani del presente [Anolli & Legrenzi, 2001; Delle Fave et al., 2005]

17 1. RUOLO DELLE EMOZIONI NEL PROCESSO MOTIVAZIONALE MOTIVO E/O BISOGNO INCENTIVO VALENZA DI UN OBIETTIVO ASPETTATIVA AFFETTIVA COMPORTAMENTI ORIENTATI AL SUCCESSO INCENTIVO DA SUCCESSO = INCENTIVO AFFETTIVAMENTE POSITIVO MOBILITAZIONE DI RISORSE PER IL RAGGIUNGIMENTO DEL SUCCESSO INCENTIVO DA FALLIMENTO = INCENTIVO AFFETTIVAMENTE NEGATIVO MOBILITAZIONE DI RISORSE PER L EVITAMENTO DELL INSUCCESSO [Atkinson, 1964; Delle Fave et al., 2005]

18 MOTIVAZIONE AL SUCCESSO MOTIVAZIONE AL FALLIMENTO ALTA TENDENZA AL SUCCESSO E ALTA TENDENZA AD EVITARE IL FALLIMENTO ALTA TENDENZA AL SUCCESSO E BASSA TENDENZA AD EVITARE IL FALLIMENTO OVER- STRIVERS SUCCESS- ORIENTED FAILURE- AVOIDERS FAILURE ACCEPTORS BASSA TENDENZA AL SUCCESSO E ALTA TENDENZA AD EVITARE IL FALLIMENTO BASSA TENDENZA AL SUCCESSO E BASSA TENDENZA AD EVITARE IL FALLIMENTO [Covington, 1993]

19 2. ATTRIBUZIONE DI CAUSALITA ORDINARE GLI EVENTI Formulazione di attribuzioni relativamente alla causalità di ciò che ci circonda LOCUS OF CAUSALITY INDIVIDUO SITUAZIONE COMPETENZE E CAPACITA SPINTA MOTIVAZIONALE E/O VALENZA CONTINGENTE DELL OBIETTIVO DIFFICOLTA PROPRIE DEL COMPITO E/O DELLA SITUAZIONE CASO E/O FATALITA [Weiner, 1972; Delle Fave et al., 2005]

20 FASI DINAMICHE 3. CARATTERE INTENZIONALE DELLE MOTIVAZIONI PIANIFICARE I COMPORTAMENTI Formulazione intenzionale di obiettivi, piani di comportamento per conseguirli e rappresentazione anticipata dei risultati PRIMA FASE Incentivi e aspettative SECONDA FASE Pianificazione intenzionale del comportamento, definizione degli obiettivi e impegno per perseguirli MOTIVAZIONE SELETTIVA TERZA FASE Attuazione del piano MONITORAGGIO E CONTROLLO (MOTIVAZIONE REALIZZATIVA) [Miller et al., 1960; Kuhl, 1983; Delle Fave et al., 2005]

21 4. COSTRUTTO DI AUTO-EFFICACIA AUTO-EFFICACIA Mediatore cognitivo dell azione che si esprime nelle capacità adeguate di fronteggiare le richieste ambientali AUTOEFFICACIA PERCEPITA STORIA DI SUCCESSI ED INSUCCESSI FUNZIONE di ALCUNI FATTORI SUPPORTO SOCIALE CARATTERISTICHE STABILI (OTTIMISMO,..) DISPOSIZIONI PERSONOLOGICHE (ESTROVERSIONE, ) PERSONA AUTO- EFFICACE = FISSA OBIETTIVI ELEVATI; HA ASPETTATIVE POSITIVE; HA LOCUS OF CAUSALITY DI SUCCESSO INTERNO; E MENO SENSIBILE AI FALLIMENTI; PERSEVERA NEL RAGGIUNGIMENTO DEI PROPRI OBIETTIVI. [Bandura, 1992; Delle Fave et al., 2005]

22 PSICOLOGIA DELLA SALUTE PIANIFICAZIONE DEL COMPORTAMENTO PERSEGUIMENTO INTENZIONALE DI OBIETTIVI CAMBIAMENTO Fase precontemplativa Fase di ricaduta Fase del mantenimento Fase contemplativa Fase di preparazione CAMBIAMENTO INTENZIONALE; APPROCCIO MOTIVAZIONALE; BILANCIO DECISIONALE. Fase dell azione [Di Clemente & Prochaska, 1982; 1983; Prochaska, 1994]

23 Operazionalizzazione del costrutto: Workshop esperienziali 1 Motivazione configurazione organizzata di esperienze soggettive che consente di spiegare l inizio, la direzione, l intensità e la persistenza di un comportamento diretto ad uno scopo MOTIVAZIONE ATTUALIZZATA definizione di un intenzione o obiettivo d azione in una situazione in cui impegnarsi per il raggiungimento dello stesso e in linea con la propria decisione. VOLIZIONE include, oltre agli obiettivi, agli aspetti intrinseci, alle autopercezioni e così via, anche elementi di controllo necessari per il mantenimento della motivazione nel tempo [De Beni & Moè, 2000] COME AGGANCIARE, STIMOLARE E MANTENERE LA MOTIVAZIONE NEL BRAIN TRAINING?

24 S-PUNTI DI RIFLESSIONE AGGANCIARE STIMOLARE MANTENERE MOTIVAZIONE ESTRINSECA INTEGRATA SITUAZIONI INTERESSANTI PER CURIOSITA E CONFRONTO MONITORAGGIO ASPETTATIVE/ ATTRIBUZIONI BISOGNI DI CRESCITA SFIDE COGNITIVE OTTIMALI FEED-BACK SULLA QUANTITA E QUALITA DEI RISULTATI RAGGIUNTI PROATTIVITA PERCEZIONE E CONSAPEVOLEZZA SULLE PROPRIE COMPETENZE SPAZI DI AUTODETERMINAZIONE

25 PERCEZIONE DI COMPETENZA PERCEZIONE DI CONTROLLO SFIDA OTTIMALE MOTIVAZIONE INTERIORIZZATA 2 MOTIVAZIONE INTRINSECA EFFECTANCE bisogno di padroneggiare e controllare le situazioni e di sentirsi competenti ed efficaci LEGATA ALLE ESPERIENZE DI SUCCESSO E INSUCCESSO E, CONSEGUENTEM ENTE, AL SOSTEGNO AMBIENTALE. AUTOEFFICACIA CONNESSA: - AL SENTIRSI AGENTE ATTIVO IN UNA DETERMINATA SITUAZIONE; - IMPEGNO PROFUSO IN UN COMPITO; - APPROVAZIONE RICEVUTA E RISULTATI RAGGIUNTI. AUTODETERMINAZIONE IL COMPITO DA AFFRONTARE DEVE ESSERE UNA SFIDA POSSIBILE PER IL DISPIEGAMENTO DELLE COMPETENZE DEL SINGOLO. FONDAMENTALI PER LA CRESCITA PSICOLOGICA, L ASSIMILAZIONE DI ASPETTI CULTURALI E L ESPRESSIONE DELLE PROPRIE VIRTÙ. [Harter, 1978]

26 PERCEZIONE DI COMPETENZA BASSA E COMPITO FACILE PERCEZIONE DI COMPETENZA ALTA E COMPITO FACILE APATIA NOIA ANSIA FLOW PERCEZIONE DI COMPETENZA BASSA E COMPITO DIFFICILE PERCEZIONE DI COMPETENZA ALTA E COMPITO DIFFICILE

27 3 5 COMPORTAMENTI ASSOCIATI ALLA MOTIVAZIONE ORIENTAMENTO DELL ATTENZIONE PRESTAZIONE PERSEVERANZA MOTIVAZIONE CONTINUA LIVELLO DI ATTIVITA TEMPO IMPIEGATO [Maehr, 1984]

28 4 STILE MOTIVAZIONALE MODO IN CUI OGNI INDIVIDUO AFFRONTA ABITUALMENTE SITUAZIONI PROBLEMATICHE STILI MOTIVAZIONALI STILE OTTIMISTICO STILE DIFENSIVO- PESSIMISTICO STILE SELF- HANDICAPPING STILE IMPULSIVO PREVALENZA DI EMOZIONI POSITIVE SU QUELLE NEGATIVE ORIENTATO SULLE MODALITA PER ESSERE EFFICACI PIU CHE SUL RISULTATO O IL GIUDIZIO BUONE CAPACITA DI PIANIFICAZIONE MA EMOTIVITA ANCHE NEGATIVA MOTIVATI DALLA PAURA DELL INSUCCESSO SCARSA PIANIFICAZIONE E ATTUAZIONE DI COMPORTAMENTI IRRILEVANTI PER IL COMPITO MANCANZA DI FIDUCIA IN SE E NELLE PROPRIE CAPACITA RIDOTTA PIANIFICAZIONE E STRATEGICITA CADUTE MOTIVAZIONALI NONOSTANTE INZIALI ENTUSIASMI [Eronen, Nurmi e Salmela-Aro, 1998]

29 5 STILE ATTRIBUTIVO SCHEMA PERSONALE, E TENDENZIALMENTE STABILE, DI ATTRIBUZIONE DI SUCCESSI ED INSUCCESSI STILI ATTRIBUTIVI STILE IMPEGNO STATEGICO STILE ABILE STILE DEPRESSO Intenzione di individuare e applicare strategie adeguate per la riuscita del compito. Successo Impegno Insuccesso Mancanza di impegno Motivazione ad evitare il fallimento secondo la credenza che le cose riescono bene se si è bravi. Successo Abilità, superbia Insuccesso Mancanza di abilità, vergogna Caratterizzato dalla credenza di mancanza stabile di capacità. Successo Cause esterne, sorpresa Insuccesso Mancanza di abilità, vergogna [De Beni & Moè, 1995]

30 STILI ATTRIBUTIVI STILE NEGATORE STILE PEDINA Abilità come tratto innato per cui agiscono con scarsa riflessione sugli errori e nella convinzione che le cose riescano senza impegno. Concezione fatalistica della riuscita con scarso impegno e passività. Successo Abilità, superbia Insuccesso Cause esterne Successo Cause esterne, gratitudine, sorpresa Insuccesso Cause esterne, rabbia, sorpresa QUALI INDICATORI PER QUALI STILI? [De Beni & Moè, 1995]

31 Motivazione ed empowerment cognitivo: LA MOTIVAZIONE E IL COINVOLGIMENTO DEI PARTECIPANTI 1 CHE COS E LA MOTIVAZIONE I LIVELLI DELLA MOTIVAZIONE LA PIRAMIDE DEI BISOGNI TEORIE SULLA MOTIVAZIONE COMPORTAMENTISMO TEORIA DEL CAMPO PSICOLOGICO MODELLI DI TIPO TEMATICO COGNITIVISMO TEORIE DELLA PSICOLOGIA DELLA SALUTE 2 OPERAZIONALIZZAZIONE DEL COSTRUTTO MOTIVAZIONE E BRAIN TRAINER: AGGANCIARE, STIMOLARE E MANTENERE MOTIVAZIONE E COMPITO MOTIVAZIONE E COMPORTAMENTI BRAIN TRAINER E STILI MOTIVAZIONALI E ATTRIBUTIVI DIVERSI

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