E. Numero alunni per classe. Punteggio medio
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- Tito Falco
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1 Questa macroarea n.2 ORGANIZZAZIONE E SERVIZI costituisce la sintesi di quattro quadri di riferimento, la definizione dei quali si è basata su dati pubblicati dal Ministero dell'istruzione. Questi i quadri: - quadro E: NUMERO MEDIO DI ALUNNI PER CLASSE - quadro F: SERVIZI DI SUPPORTO ALL'ATTIVITA' DIDATTICA - quadro G: TEMPO SCUOLA - quadro H: CONTENIMENTO SPESA/SFORAMENTO DEI TETTI PER LIBRI DI TESTO E. Numero alunni per F. Servizi supporto attività didattica G. Tempo scuola H. Tetto spesa libri di testo Lombardia Lecco Nazionale Questa macroarea offre importanti indicazioni sulle reali condizioni nelle quali vivono le scuole e operano gli insegnanti. I fattori espressi dagli indicatori, infatti, possono influire in misura notevole sulla qualità del servizio reso dalle istituzioni scolastiche, ma le scuole hanno autonomia su di essi solo per quanto riguarda la decisione dei tetti massimi di spesa per i libri di testo. Tutte le altre decisioni vengono prese a livello nazionale (organici, numero di allievi per ), regionale (dimensionamento, programmazione dell'offerta) o dagli Enti Locali (trasporti, impianti sportivi, laboratori, mense scolastiche). Rispetto al i dati mostrano una certa stabilità per quanto riguarda le posizioni delle diverse aree geografiche: il Nord-Ovest rimane al primo posto. La Lombardia e la Provincia di Lecco, pur non essendo in testa alla classifica, hanno entrambe punteggi medi superiori rispetto a quello nazionale. 9
2 Gli indicatori del quadro E. ALUNNI PER CLASSE (minor numero) si riferiscono al rapporto di alunni nelle classi dei diversi ordini di scuola. I dati sono stati ricavati dalla pubblicazione del Ministero dell'istruzione sull'organico di fatto relativo all'ultimo anno scolastico (a.s ). I primi due indicatori si riferiscono a tale rapporto per la scuola dell'infanzia e paritaria; i successivi considerano questo rapporto per la scuola primaria, secondaria di I e di II grado; l'ultimo indicatore rileva la particolare situazione delle prime due classi degli istituti superiori. Sintesi quadro E 1. Rapporto al/cl infanzia 2. Rapporto al/cl infanzia non 3. Rapporto al/cl primaria 4. Rapporto al/cl I grado Nazionale , , , , , ,3 630 Lecco , , , , , ,6 593 Lombardia , , , , , , Rapporto al/cl II grado 6. Rapporto al/cl II grado classi prime Il numero di alunni per è un indice di qualità del servizio scolastico: se un rapporto alto determina una condizione che impegna notevolmente i docenti per la gestione efficace dell'attività didattica, un rapporto troppo basso può mortificare la relazione interna di gruppo. La riduzione degli organici dovrebbe quindi essere proporzionale alle variazioni della popolazione scolastica, ma non è sempre così, infatti nei territori dove si è registrato un calo degli alunni, il rapporto alunni/classi è buono, mentre dove la popolazione scolastica aumenta il rapporto è elevato. Per effetto della variazione demografica, cha ha visto un aumento degli alunni nelle aree settentrionali e centrali, la Lombardia, come anche altre regioni del Nord, ha registrato una media pesante, collocandosi ben al di sotto della media nazionale, al contrario le regioni meridionali hanno visto generalmente un miglioramento della propria condizione. La Provincia di Lecco, pur posizionandosi ancora nella parte finale della, ha visto un miglioramento l'ultima rilevazione del, con gli indicatori riguardanti la scuola dell'infanzia e la scuola primaria che si discostano solo di poco dalla media nazionale. 10
3 Il quadro F. SERVIZI DI SUPPORTO ALL'ATTIVITÀ DIDATTICA riporta sei indicatori relativi ai servizi attivati nei diversi ordini di scuola per sostenere e rendere funzionale l'attività didattica. Si tratta di servizi offerti agli alunni, soprattutto della scuola dell'infanzia e del 1 ciclo, per favorire il diritto allo studio. In particolare i primi tre indicatori si riferiscono al numero di alunni che fruiscono del servizio di mensa nella scuola dell'infanzia, nella primaria e nella secondaria di I grado; vi sono poi altri due indicatori che si riferiscono alla presenza del servizio di mensa nelle scuole primarie e secondarie di I grado. Infine l'ultimo indicatore è relativo al numero di bambini che fruiscono di scuola-bus nell'infanzia. Sintesi quadro F 1. Bambini scuola infanzia con mensa 2. Alunni scuola primaria con mensa 3. Alunni scuola secondaria I grado con mensa 4. Scuole primarie con servizio mensa 5. Scuole secondarie I grado con mensa 6. Bambini scuola infanzia fruitori bus % % % % % % Lecco ,7% ,8% ,6% ,6% ,1% ,4% 232 Lombardia ,0% ,9% ,8% ,7% ,4% 603 6,4% 110 Nazionale ,0% ,9% ,5% ,4% ,7% ,0% 190 I servizi di mensa, scuolabus e assistenza ad alunni disabili sono tutti facilitazioni alla frequenza degli alunni a sostegno del diritto allo studio. Normalmente, per le scuole del 1 ciclo, questi servizi sono assicurati dalle Amministrazioni comunali. mente quasi 9 bambini su 10 fruiscono di mensa nella scuola dell'infanzia, si riducono alla metà nella scuola primaria e al 21,5% nella secondaria di I grado. Si registra una grande differenza tra regioni centro-settentrionali e regioni meridionali, infatti, gli alunni della scuola primaria che fruiscono del servizio al Sud, sono circa un quarto rispetto a quelli del Centro-Nord. Sia la Provincia di Lecco che la Lombardia, quindi, si collocano ben al di sopra della media nazionale. 11
4 Il quadro G. TEMPO SCUOLA considera dati relativi alla scuola dell'infanzia e alle scuole del 1 ciclo di istruzione, e che sono desunti dai dati pubblicati dal Miur. I sei indicatori riguardano, per la scuola dell'infanzia, il tempo scuola a settimana intera con rilevazione di sezioni funzionanti anche di sabato. Per la scuola primaria e secondaria di I grado, vi sono due indicatori relativi al numero di alunni e al numero di classi funzionanti a tempo pieno. Infine, l'ultimo indicatore rileva la variazione, precedente anno scolastico del numero di classi funzionanti a tempo pieno e tempo prolungato. Sintesi quadro G 1. Sezioni infanzia funzionanti sabato 2. Classi tempo pieno scuola primaria 3. Classi tempo prolungato scuola secondaria I grado 4. Alunni a tempo pieno scuole primarie 5. Alunni a tempo prolungato scuole secondarie I grado 6. anno prec. classi t.p. primaria e sec. I grado % % % % % % Lombardia ,3% 2 45,7% ,0% ,8% ,1% 305 2,96% 315 Nazionale ,5% ,9% ,3% ,5% ,8% 201 4,04% 325 Lecco ,0% 0 14,6% ,3% ,3% ,4% ,46% 433 Il maggior tempo a scuola può rappresentare uno strumento e condizione di qualità del servizio, se considerato come opportunità di offerte formative, tempi più lunghi per l'apprendimento e possibilità di potenziamento delle relazioni interpersonali. La domanda di tempo pieno è forte un po' ovunque, con una percentuale di classi sempre inferiore a quella degli alunni, al contrario, per il tempo prolungato è maggiore la disponibilità di classi la domanda. La Lombardia registra la percentuale migliore per quanto riguarda l'offerta di tempo pieno nella scuola primaria. Per ciò che riguarda, invece, il dato della Provincia di Lecco di sezioni dell'infanzia funzionanti il sabato, indicato come peggiore, bisogna segnalare che si trovano nella stessa situazione altre sedici province italiane. 12
5 Gli indicatori del quadro H. CONTENIMENTO SPESA - SFORAMENTO DEL TETTO PER LIBRI DI TESTO riguardano le percentuali di scuole virtuose che hanno rispettato il limite massimo di spesa per l'adozione dei libri di testo. Il primo indicatore è relativo alla situazione rilevata nelle scuole secondarie di I grado, mentre i successivi indicatori riguardano rispettivamente i licei classici e scientifici, gli istituti professionali e tecnici, gli istituti ex-magistrali e di istruzione artistica. Lombardia Nazionale Lecco 1. Scuola secondaria I 6. Istruzione exmagistrale e artistica 2. Licei classici 3. Licei scientifici 4. Istituti professionali 5. Istituti tecnici grado % % % % % % ,7% ,1% ,8% ,3% 57 26,9% ,3% ,1% ,0% ,1% ,8% 53 26,2% ,9% ,9% ,4% ,3% ,8% 68 30,8% 54 27,4% 27 Sintesi quadro H Negli ultimi anni alcune norme di legge hanno introdotto limitazioni al costo dei libri di testo per contenere le spese delle famiglie, ciò può costituire anche un elemento di buona organizzazione scolastica che non incide sulla qualità dell'offerta formativa. In generale, gli istituti superiori sono risultati decisamente più virtuosi della scuola di I grado dove lo sforamento supera quasi sempre il 50%. La Provincia di Lecco si colloca al di sotto della media nazionale, ma presenta risultati migliori per la scuola di I grado, gli istituti professionali e quelli ex-magistrali e di istruzione artistica. 13
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