Report Agricoltura Novembre 2014 (Utilizzo consentito per il notiziario della Società) Aggiornato al 11/11/2014

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1 Report Agricoltura Novembre 2014 (Utilizzo consentito per il notiziario della Società) Aggiornato al 11/11/2014 In questo numero I prezzi agricoli tornano a salire e si guarda alla nuova stagione El Nino sì o El Nino no? Qualche problema nell emisfero sud I rendimenti dei raccolti Mais, grano e soia: analisi di dettaglio Finestra sull Ucraina: situazione economica, produzione e prezzi Strategia di copertura I prezzi agricoli tornano a salire e si guarda alla nuova stagione Nei mercati finanziari c è un detto: I prezzi bassi sono la migliore cura per i prezzi bassi ed è proprio quello che sta succedendo nelle quotazioni degli agricoli. Dopo i forti ribassi che hanno coinvolto molte materie prime agricole, le quotazioni sono salite nel corso degli ultimi 30 giorni: nulla di eclatante, che tra l altro si potrebbe rivelare solo un fisiologico rimbalzo; ma a stagione ormai conclusa nell emisfero nord, si inizia a valutare lo sviluppo della prossima stagione, prestando un occhio anche alle produzioni dell emisfero sud. È evidente che a questi livelli di prezzi vi siano scarsi incentivi alla semina di una coltura a scapito di un altra e quindi le quotazioni iniziano a salire all unisono riflettendo lo scarso impegno degli agricoltori verso le maggiori colture. 1

2 È molto probabile che nella stagione entrante si assisterà a un ritardo nelle semine, per cercare di capire fino all ultimo la coltura che potrà fornire i migliori margini. Quindi, dobbiamo sin d ora considerare che, quando andremo a esaminare il progresso della semina nei primi mesi del 2015, eventuali ritardi non costituiranno particolare preoccupazione in quanto, soprattutto nelle grandi distese degli Stati Uniti, i nuovi macchinari di grandi dimensioni e dotati di Gps saranno in grado di svolgere autonomamente in pochi giorni quel processo di semina che nel passato richiedeva diverse settimane. El Nino sì o El Nino no? Nel corso degli ultimi 10 mesi abbiamo osservato attentamente da queste pagine lo sviluppo del fenomeno meteorologico de El Nino; più volte si è passati da un rischio incombente a una completa smentita, come nel mese scorso. Eppure a distanza di 30 giorni torniamo ad occuparcene, dato che il Southern Oscillation Index (SOI) pubblicato dall Australian Bureau of Meteorology è tornato a un valore di allerta: -9,3, si veda la Figura 1. Ricordiamo che valori inferiori a 8 possono indicare un evento El Nino, mentre valori compresi tra -8 e +8 sono neutrali. Al momento il rischio resta ancora pressoché neutrale, ma sotto osservazione. Figura 1 Southern Oscillation Index 2

3 Qualche problema nell emisfero sud I problemi quest anno potrebbero innescarsi proprio dall emisfero sud, al momento sono solo dei lievi campanelli di allarme ma il loro effetto potrebbe essere dirompente per le quotazioni. Secondo Oil World la produzione di soia in Brasile e Argentina potrebbe essere in calo a causa delle condizioni meteorologiche; inoltre Algorithm Investment Research punta l attenzione sull acuirsi della crisi idrica nella città di San Paolo e zone limitrofe: Cantareira, il principale bacino di acqua che rifornisce tutta la regione metropolitana di San Paolo, è ormai al minimo storico, a causa della prolungata siccità, con solo il 3,2% della capacità a disposizione. Secondo l International Grains Council il raccolto del frumento australiano potrebbe contrarsi in modo consistente; clima secco e scarsa umidità del suolo potrebbero condizionare in modo rilevante la produzione. A tal proposito, anticipiamo sin d ora, che questi sono i momenti per impostare una corretta strategia di copertura per i prossimi anni, non ci stancheremo mai di dirlo: non ci si dota di un impianto antincendio quando i locali sono già in fiamme! Eppure tutte le volte assistiamo a richieste di intervento quando ormai gli spazi di manovra sono limitati. I rendimenti dei raccolti Figura 2 Rendimento per ettaro del raccolto negli Stati Uniti Prima di procedere con l esame delle singole colture, riportiamo nella Figura 1 il rendimento per ettaro del raccolto negli Stati Uniti; è possibile osservare come nel corso delle ultime tre stagioni tale rendimento sia notevolmente aumentato per mais (+40%) e soia (+20%), mentre si sia ridotto per il grano (-6%). Ciò spiega, perlomeno in parte, il forte calo dei prezzi, ma al contempo evidenzia come il grano mantenga dei prezzi bassi non in base a forti produzioni, ma in base all elevato livello delle scorte, che potrebbero però svanire velocemente nel caso di shock meteorologici. 3

4 Mais La Tabella 1 riporta la stima di produzione e consumo mondiali: non vi sono forti variazioni rispetto al mese precedente, ma al contempo un calo della previsione di consumo porta a un incremento dello 0,5% delle scorte finali, che si attestano comunque a 2,4 mesi di autonomia. (mil. Tonn.) 2011/ / / /15 (Ott) 2014/15 (Nov) Incr.% Nov-Ott Incr.% Produzione 885,90 863,42 973,90 990,69 990,32 0,0% 1,7% Consumo 882,53 861,50 950,30 973,11 971,81-0,1% 2,3% Scorte finali 132,75 134,67 158,00 190,58 191,50 0,5% 21,2% Scorte/consumo 15,0% 15,6% 16,6% 19,6% 19,7% 0,6% 18,5% Mesi scorte 1,8 1,9 2,0 2,4 2,4 0,6% 18,5% Tabella 1 Mais: produzione e consumo mondiali Anche nella Figura 3 è possibile riscontrare come la variazione sia pressoché inesistente. Figura 3 Mais: produzione e consumo mondiali 4

5 (mil. Tonn.) 2011/ / / /15 (Ott) 2014/15 (Nov) Incr.% Nov-Ott Incr.% Stati Uniti 313,95 273,83 353,72 367,68 365,97-0,5% 3,5% Argentina 21,00 26,50 24,00 23,00 23,00 0,0% -4,2% Brasile 73,00 81,00 75,00 75,00 75,00 0,0% 0,0% Canada 11,36 13,06 14,20 11,50 11,50 0,0% -19,0% Unione Europea 68,12 58,86 64,89 71,02 73,05 2,9% 12,6% Russia+FSU 34,12 32,33 47,21 40,66 42,66 4,9% -9,6% Cina 192,78 205,61 217,73 217,00 214,00-1,4% -1,7% Tabella 2 Mais: produzione dei vari paesi La Tabella 2 ci permette di valutare le variazioni di produzione in modo disaggregato tra i vari paesi; le maggiori variazioni delle stime riguardano una modesta diminuzione degli Stati Uniti (-0,5%) e leggermente più ampia della Cina (-1,4%), aumentano invece Europa (+2,9%) e Russia e Repubbliche ex Urss (4,9%); a tal proposito si precisa che si tratta di previsioni che comprendono diversi Stati, mentre per quanto riguarda Russia e Ucraina siamo più propensi a dar credito alle notizie di deterioramento dei raccolti, in particola modo grano, descritti più avanti nella sezione dedicata.. In relazione al calo di produzione, le stime dei prezzi franco azienda agricola negli Stati Uniti sono state alzate di 10 centesimi per bushel in un range tra 3,20 e 3,80 dollari per bushel. Figura 4 Quotazioni del mais a Chicago Ci troviamo di fronte a quasi un 20% di recupero per le quotazioni del mais a Chicago, riportiamo a tal proposito un breve passaggio del nostro precedente report: se si assistesse a una nuova caduta sino a 3,2 dollari e poi un recupero oltre i 3,5 dollari si potrebbe ipotizzare un estensione del rialzo sino a 3,8 dollari. È esattamente quanto è avvenuto, ma ora è necessario che le quotazioni tirino un po il fiato, potremmo quindi assistere a un ripiegamento in zona 3,6-3,5 dollari; a quel punto diventerà cruciale osservare la tenuta dei 3,5 dollari, in caso positivo le quotazioni potranno riprendere la loro salita superando i 3,8 dollari e spingersi verso 4,1 dollari, in caso negativo i prezzi verranno sospinti nuovamente verso 3,2 dollari. 5

6 Figura 5 Andamento del prezzo del mais al Matif di Parigi Recupero anche per il mais di Parigi, ma la situazione resta debole; anche in questo caso riportiamo un breve passaggio del nostro report precedente: se i prezzi ritornassero a 130 per poi superare 145 sarebbe possibile attendersi un allungo sino a 160 euro circa. Confermiamo tale analisi, ma lo scenario è sotto prognosi in quanto abbastanza deteriorato dalla profondità dei precedenti ribassi; ci sentiamo quindi di confermare 150 euro per tonnellata e un proseguimento verso 155, e non oltre per il momento. Sempre in agguato nuove ricadute verso 138 euro per tonnellata. La curva forward più recente dei future di Chicago, linea azzurra, resta inclinata in contango seppure con una minore pendenza rispetto alla linea precedente di colore arancione. Il tutto conferma uno scenario ancora impostato strutturalmente in ribasso. Per quanto riguarda le curve forward, ricordiamo che nell ultima pagina di ogni report è possibile trovare il link a un articolo di spiegazione della curva forward pubblicato sul sito Mazziero Research. Figura 6 Curva forward del mais al CME di Chicago 6

7 Leggero miglioramento anche per la curva di Parigi, si noti la linea di colorazione azzurra e il suo posizionamento al di sopra della linea arancione, anche in questo caso lo scenario di fondo non muta e resta improntato al ribasso. Figura 7 Curva forward del mais al Matif di Parigi Grano Figura 8 Progresso coltivazione grano invernale negli Stati Uniti A differenza delle condizioni in Russia e Ucraina (si veda la sezione dedicata in questo Report) al momento non sembrano esserci particolari problemi negli Stati Uniti dove: Il grano è ormai stato seminato al 93%; È emerso all 83%; Il 60% del raccolto presenta condizioni buone o eccellenti. 7

8 Figura 9 Condizioni del grano invernale negli Stati Uniti Questi dati sono pressoché in linea con le passate stagioni, il fatto che l anno scorso le condizioni fossero ancora migliore di quest anno non è particolarmente rilevante in questo momento. (mil. Tonn.) 2011/ / / /15 (Ott) 2014/15 (Nov) Incr.% Nov-Ott Incr.% Produzione 697,27 656,17 712,52 721,12 719,86-0,2% 1,0% Consumo 697,31 679,28 702,44 714,11 712,69-0,2% 1,5% Scorte finali 198,94 175,83 186,68 192,59 192,90 0,2% 3,3% Scorte/consumo 28,5% 25,9% 26,6% 27,0% 27,1% 0,4% 1,8% Mesi scorte 3,4 3,1 3,2 3,2 3,2 0,4% 1,8% Tabella 3 Grano: produzione e consumo mondiali Passando alle stime di produzione e consumo mondiale di grano, rileviamo una modesta riduzione (-0,2%) rispetto al mese precedente, tuttavia sufficiente a generare un modesto incremento delle scorte, che restano comunque comprese in 3,2 mesi di autonomia. Figura 10 Grano: produzione e consumo mondiali 8

9 La Figura 10 comunque mostra come tale variazione sia proprio da considerarsi di modesta entità. (mil. Tonn.) 2011/ / / /15 (Ott) 2014/15 (Nov) Incr.% Nov-Ott Incr.% Stati Uniti 54,41 61,67 57,96 55,39 55,13-0,5% -4,9% Argentina 15,50 9,50 10,50 12,00 12,00 0,0% 14,3% Australia 29,91 22,46 27,00 25,00 24,00-4,0% -11,1% Canada 25,29 27,21 37,50 27,50 27,50 0,0% -26,7% Unione Europea 138,08 133,88 142,89 153,98 155,40 0,9% 8,8% Brasile 5,80 4,38 5,30 6,30 6,30 0,0% 18,9% Russia+FSU 115,03 77,21 103,75 111,60 111,10-0,4% 7,1% India 86,87 94,88 93,51 95,91 95,91 0,0% 2,6% Cina 117,40 121,00 121,72 126,00 126,00 0,0% 3,5% Tabella 4 Grano: produzione dei vari paesi La Tabella 4 ci permette di valutare le variazioni di produzione in modo disaggregato tra i vari paesi; la maggior variazione che richiama immediatamente la nostra attenzione è il calo in Australia, a conferma di quanto già riportato nella parte iniziale di questo Report. È ovvio che a questo punto la mente torna a qualche anno fa quando la forte siccità in Australia condizionò pesantemente i prezzi del grano anche nell emisfero nord; ciò significa che sebbene il Continente sia molto distante da noi, le ricadute di scarsa produzione potrebbero in ogni caso affliggere i prezzi nelle nostre regioni. Altri cali si hanno negli Stati Uniti, nella Russia ed ex Repubbliche Sovietiche (si rimanda alla sezione dedicata più avanti), mentre in Europa aumenta leggermente la produzione. Le stime dei prezzi franco azienda agricola negli Stati Uniti vengono ristrette in entrambi gli estremi di 10 centesimi per bushel in un range tra 5,65 e 6,15 dollari per bushel. Figura 11 Quotazioni del grano a Chicago 9

10 Nello scorso Report avevamo considerato due ipotesi plausibili di sviluppo dei prezzi: 1. Ripiegamento sino a 4,6 dollari per poi recuperare nuovamente i 5 dollari, da cui potrebbe partire un nuovo allungo sino a 5,4 dollari. 2. Un percorso equilibrato di crescita, con sedute di ripiegamento anche consecutive, sino a raggiungere i 5,7 dollari. Quest ultima ipotesi è proprio quella che si è realizzata, ora i prezzi stanno tirando il fiato con un modesto ripiegamento; riproponiamo anche questo mese due nuove ipotesi: 1. Ripiegamento sino a 4,9 dollari per poi riprendere il percorso di salita sino a 5,7; al momento ipotizzare un allungo sino a 6 dollari risulta troppo ambizioso. 2. Ripiegamento sino a 4,7-4,6 dove potrebbero aprirsi due ulteriori scenari: recupero verso i 5 dollari o caduta verso i 4,3 dollari da dove si innescherebbe il recupero verso i 5 dollari. Riassumendo: anche nel caso di cadute al di sotto dei 5 dollari, questo livello resta il perno centrale da considerare per le prossime settimane. Figura 12 Andamento del prezzo del grano al Matif di Parigi Più contenuta la reazione di Parigi ma in linea con quanto avevamo ipotizzato nello scorso numero: nel caso l argine di 150 resistesse, potremmo riuscire a rivedere in capo a un paio di mesi la quota di 170 euro per tonnellata. La quota di 170 è stata raggiunta, ma ora il ripiegamento inizia a farsi sentire e qualora 160 euro per tonnellata non fosse in grado di arginare la discesa ci potremmo trovare velocemente a 150 euro; da dove tornerebbero gli acquisti con un progresso rialzista delle quotazioni. Obiettivi oltre 170 euro per tonnellata al momento non sembrerebbero maturi. 10

11 Figura 13 Curva forward del grano al CME di Chicago La curva forward più recente del grano di Chicago, linea azzurra, è pressoché identica a quella di un mese fa, linea arancione, non cambia pertanto lo scenario che resta, per il momento, ribassista. Figura 14 Curva forward del grano al Matif di Parigi Leggermente migliore invece la situazione per la curva di Parigi, che limita l inclinazione rispetto a quella del mese precedente; tuttavia si tratta di una variazione minimale che non modifica nei fatti l impostazione ribassista di fondo. 11

12 Spread grano e mais di Chicago Lo spread fra grano e mais si mantiene in corrispondenza alla zona neutra di 150; quindi non vi sono considerazioni al riguardo. Per maggiori informazioni su questo spread si rimanda alla spiegazione nell ultima pagina di questo Report. Figura 15 Spread grano-mais quotati al CME di Chicago Soia I dati Usda pubblicati lunedì 10 novembre non sono stati particolarmente graditi dai mercati che hanno generato pesanti vendite sulla soia, tanto da determinare una figura di inversione di breve termine. Ma lasciando il commento sull andamento dei prezzi alle pagine successive, vediamo quali sono stati i dati a livello di produzione e consumo. (mil. Tonn.) 2011/ / / /15 (Ott) 2014/15 (Nov) Incr.% Nov-Ott Incr.% Produzione 239,57 267,47 284,05 311,20 312,06 0,3% 9,9% Consumo 257,58 258,77 269,00 284,33 285,82 0,5% 6,3% Scorte finali 53,51 57,79 69,42 90,67 90,28-0,4% 30,0% Scorte/consumo 20,8% 22,3% 25,8% 31,9% 31,6% -0,9% 22,4% Mesi scorte 2,5 2,7 3,1 3,8 3,8-0,9% 22,4% Tabella 5 Soia: produzione e consumo mondiali Sia produzione che consumo mondiali aumentano e le scorte diminuiscono, l autonomia resta comunque a 3,8 mesi. 12

13 La variazione comunque è di modesta entità e si vede chiaramente nel grafico di Figura 16. Figura 16 Soia: produzione e consumo mondiali Ma se si osservano le variazioni dei maggiori paesi produttori, si riscontra come l unica variazione sia quella degli Stati Uniti (altre variazioni sono comunque presenti in paesi secondari), con un incremento dello 0,8% rispetto al mese precedente. (mil. Tonn.) 2011/ / / /15 (Ott) 2014/15 (Nov) Incr.% Nov-Ott Incr.% Stati Uniti 84,19 82,56 89,51 106,87 107,73 0,8% 20,4% Argentina 40,10 49,30 54,00 55,00 55,00 0,0% 1,9% Brasile 66,50 82,00 87,50 94,00 94,00 0,0% 7,4% Paraguay 4,04 9,37 8,10 8,20 8,20 0,0% 1,2% Unione Europea 1,22 1,00 1,25 1,58 1,58 0,0% 26,4% Cina 14,48 12,80 12,20 11,80 11,80 0,0% -3,3% Tabella 6 Soia: produzione dei vari paesi E proprio questo fattore è quello che ha generato la reazione nervosa dei mercati, che hanno restituito 0,25 dollari per bushel; la sensazione è che si tratti di una reazione eccessivamente emotiva, ma che non va dimenticato giunge dopo una eccessiva corsa dei prezzi realizzata in breve tempo. Le stime dei prezzi franco azienda agricola restano invariate in un range compreso tra 9,00 e 11,00 dollari per bushel per la soia e tra 330 e 370 dollari per short tonnellata per la farina di soia. 13

14 Figura 17 Quotazioni della soia a Chicago Proseguendo nell esame delle quotazioni, possiamo osservare che dopo aver toccato i 9 dollari per bushel i prezzi hanno innescato un potente recupero di quota 10,5 dollari. Si tratta di una reazione inaspettata, soprattutto in considerazione del sentiment fortemente negativo che gli operatori avevano maturato negli ultimi tempi. Questo sviluppo delle quotazioni ci fa comprendere come non si possa mai dare per scontato e duraturo un panorama di fondo e come non ci si possa far sorprendere completamente sforniti di una copertura sui prezzi, almeno in una piccola entità; nella sezione destinata alla strategia di copertura abbiamo provveduto a modificare alcune percentuali di esposizione. Relativamente allo sviluppo delle quotazioni è cruciale tenere sotto osservazione la tenuta del livello di 10 dollari, che costituiscono ormai la base per consentire allunghi verso gli 11 dollari; un eventuale violazione dei 10 dollari invece aprirebbero nuovamente la strada verso 9,5-9 dollari per bushel. Figura 18 Curva forward della soia al CME di Chicago 14

15 La curva forward più recente, linea azzurra si è riportata pressoché orizzontale, abbandonando la formazione in contango, linea arancione, e senza assumere quella in backwardation, linea grigia; lo scenario di fondo resta pertanto neutrale, lasciando aperto sia lo sviluppo rialzista che il ritorno a un impostazione ribassista. Figura 19 Quotazioni della farina di soia a Chicago Confermiamo la maggiore tonicità della farina di soia rispetto ai semi di soia; la reazione rialzista per la farina è stata molto potente e quindi occorre mantenere una cautela vigile nei confronti di questo derivato. Tuttavia la soglia dei 400 dollari per short tonnellata sembrano al momento un punto di arrivo che necessita una pausa di consolidamento, in cui le quotazioni potrebbero prendersi una pausa e anche tornare a rivisitare la zona di 350 dollari. Il superamento di impeto dei 400 dollari potrebbe fornire ulteriore spinta da nuovi compratori che potrebbero spingere le quotazioni verso i 450 dollari. Figura 20 Curva forward della farina di soia al CME di Chicago 15

16 Di fatto la curva della farina di soia non è mai andata in contango, mantenendo in piccola parte la configurazione di backwardation, si veda la linea del mese scorso in colore arancione. La linea più recente in colore azzurro, invece si è riportata in corrispondenza della linea di agosto, in colore grigio, indicando che gli squilibri fra domanda e offerta restano evidenti. Finestra sull Ucraina: situazione economica, produzione e prezzi Secondo Macquarie, la produzione di grano di Russia e Ucraina, nel loro insieme, potrebbe diminuire di 10 milioni di tonnellate; alla base di queste valutazioni ci sono condizioni meteorologiche non ottimali e le conseguenze della svalutazione delle monete locali, che rendono più costosi i composti chimici. Per quanto riguarda l Ucraina la riduzione di produzione potrebbe essere ancora più ampia e situarsi in una forchetta compresa tra 3 e 22 milioni di tonnellate, la svalutazione della hryvnia in particolare comporterebbe maggiori costi di produzione del 20-50% rispetto all anno scorso, considerando anche l incremento dei carburanti. Secondo UkrAgroConsult il raccolto sarà in diminuzione per il terzo anno consecutivo, a causa del minore utilizzo di fertilizzanti e di prodotti di protezione chimica della coltivazione. Figura 21 Andamento cambio fra Euro e Hryvnia Ucraina Ma non è tutto: la svalutazione ha reso ormai difficili le condizioni di prestito per i coltivatori, che si trovano quindi sottocapitalizzati per affrontare gli oneri di produzione. Le problematiche non lasciano intravvedere nulla di buono, dato che sorgono in un momento in cui non si sono ancora manifestate le rigide temperature invernali, che potrebbero colpire ulteriormente la qualità dei raccolti. Secondo Agrokultura la siccità starebbe creando ulteriori problemi alle coltivazioni del Mar Nero: ben il 20% del grano emerso sarebbe di scarsa qualità. Naturalmente, le condizioni si presentano con severità diverse rispetto alla località di coltivazione, ma in alcune zone, 16

17 secondo SovEcon, la qualità sarebbe talmente compromessa da indurre gli agricoltori a una nuova semina. I prezzi in Ucraina, rilevati nella settimana del 4 novembre da una fonte non ufficiale sarebbero: Mais: Hryvnie per tonnellata; 102,6 euro per tonnellata Grano: Hryvnie per tonnellata; 138,7 euro per tonnellata I prezzi sono da intendersi franco azienda agricola (EXW). Nota: trattandosi di fonte non ufficiale, la Mazziero Research non può assumersi alcuna responsabilità sulla veridicità dei prezzi e sulla qualità della merce Confronto prezzi Chicago, Parigi e Milano La Tabella 7 riporta i prezzi di mais, grano, soia e farina di soia rilevate a Chicago, Parigi e Milano (Parigi non è presente per la soia e la farina in quanto non vengono contrattate al Matif). Le rilevazioni sono state fatte sui prezzi di chiusura di lunedì 10 novembre, e di martedì 4 novembre per Milano, con un cambio /$ pari a 1,241. Conclusioni ( /Tonn.) Chicago Parigi Milano Mais 117,06 148,50 165,00 Grano 151,89 158,50 180,00 Soia 302,89 335,00 Farina di Soia 338,42 417,00 Tabella 7 Confronto prezzi con cambio /$ a 1,241 Sebbene sia prematuro stabilire se i minimi dei prezzi siano ormai alle spalle, iniziano a presentarsi i primi rialzi. L impeto con cui i prezzi sono cresciuti tende a escludere che si tratti solo di un fisiologico rimbalzo, ma a far pensare a una inversione di tendenza duratura. Non mancano infatti le incognite sugli sviluppi dei raccolti, già evidenti in alcune zone dell emisfero sud, come Brasile e Australia, e nell est Europa, in particolare in Russia e Ucraina. Diventa cruciale pertanto essere pronti con una strategia di copertura definita, e iniziare sin d ora le prime impostazioni operative. In una situazione come quella attuale diventa pertanto strategico definire una adeguata politica copertura dei prezzi. La Tabella 8 riporta delle percentuali di copertura indicative ed è suddivisa per due tipologie: Per chi acquista: allevatori, grossisti, industrie di trasformazione, industrie alimentari. Per chi vende: agricoltori, grossisti, industrie di trasformazione, industrie alimentari. Per quanto riguarda agricoltori e allevatori, visto che sono due tipologie in parte sovrapponibili si dovrà tenere conto della vocazione prevalente; per i grossisti e le industrie l esposizione andrà valutata caso per caso, individuando le posizioni soggette a maggior rischio. 17

18 Si ricorda, come già più volte abbiamo fatto in passato, che la costruzione di posizioni va fatta nel momento di quotazioni favorevoli alla propria attività, impostando così una strategia che tenga conto dello sviluppo a medio lungo termine dei prezzi. La strategia inoltre andrà attuata tenendo conto delle varie possibilità offerte dal mercato: Definizione di contratti fisici con consegna a termine. Apertura di contratti future sui mercati di Chicago e/o Parigi. Apertura di contratti di opzioni, con preferenza per le strutture collar a costo zero. Le ultime due strategie hanno il vantaggio di lasciar decidere sino all ultimo momento la controparte della transazione della merce fisica, aspetto che costituisce invece un legame nella prima strategia; per contro la prima strategia consente di programmare i contratti a termine su scadenze più ampie di quelle realisticamente attuabili nei mercati finanziari (si veda a tal proposito la Tabella 9). Nella predisposizione della strategia di copertura, occorre considerare che ogni realtà è differente; la Mazziero Research è in grado di svolgere valutazioni su richiesta e di accompagnare nella predisposizione personalizzata della strategia di copertura. Percentuali di copertura Mais Grano Soia Per chi acquista (utilizzatori) 75% 75% 65% Per chi vende (produttori) 10% 10% 10% Tabella 8 Percentuali di copertura Le percentuali della Tabella 8 rispetto al precedente Report sono: Per chi acquista: invariate per mais e grano, +10% per la soia Per chi vende: invariate per mais e grano, -5% per la soia La Tabella 9 mostra, come di consueto, sino a quali scadenze è possibile impostare strategie di copertura con Future od Opzioni in funzione alla liquidità di ciascun singolo mercato. Materia Prima Future Opzioni Mais Parigi nov-15 giu-15 Mais Chicago dic-16 mar-16 Grano Parigi mag-16 mag-16 Grano Chicago mar-16 set-15 Soia Chicago nov-15 nov-15 Farina di soia Chicago dic-15 set-15 Tabella 9 Scadenze idonee a copertura Rispetto al precedente report sono state aggiornate alcune scadenze idonee alla copertura, con estensione del periodo di esposizione. Strategie di copertura Corsi di formazione e consulenza La Mazziero Research è in grado di svolgere corsi di formazione sui mercati finanziari delle materie prime, fornendo tutti i concetti base per le strategie di copertura. La Mazziero Research può altresì affiancare le aziende nello studio di fattibilità, nella predisposizione e attuazione di una corretta strategia di copertura. 18

19 Conversione unità di misura: Acro: Bushel: Libbra: Short Tonn.: Glossario 0,405 ettari Per il Mais: 25,40Kg.; Per Soia e Frumento: 27,22 Kg. 0,454 Kg. 0,91 Tonn., misura precisa = 907,18474 kg. Ipervenduto Condizione tecnica momentanea di eccesso di vendite Ipercomprato Condizione tecnica momentanea di eccesso di acquisti Approfondimenti La curva forward dal sito Mazziero Research Spread grano e mais di Chicago Riportiamo di seguito per comodità alcuni dettagli sulla relazione fra il prezzo del grano e del mais; le componenti del grafico sono: La linea azzurra mostra i prezzi del grano di Chicago degli ultimi anni. La linea arancione mostra i prezzi del mais di Chicago degli ultimi anni. La linea grigia mostra la differenza (spread) fra i prezzi del grano e del mais di Chicago negli ultimi 10 anni. La linea gialla è un riferimento posizionato a 150. Osservando il grafico possiamo notare che: L andamento dei prezzi di grano e mais è generalmente stabile quando lo spread (linea grigia) si trova in prossimità o al di sotto del riferimento di 150. Quando la linea grigia sale con decisione al di sopra della linea gialla di 150, i prezzi del grano, o sia del mais che del grano, tendono a muoversi al rialzo. La linea di 150 è così rilevante in quanto storicamente, perlomeno per il mercato americano, 150 rappresenta il differenziale di equilibrio fra grano e mais; i differenziali tra i valori tendono a sviluppare un utilizzo di sostituzione. Il superamento di 150 generalmente indica una maggiore domanda di grano, con conseguente aumento di prezzo; la domanda quindi tende a spostarsi parzialmente sul mais, portando in alcuni casi prezzi maggiori anche per questo cereale. Mazziero Research Copyright 2014 Tutti i diritti riservati Il presente report è di natura strettamente confidenziale e soggetto al diritto d autore; il suo contenuto è riservato a [Omissis] che può utilizzarlo per la pubblicazione nel proprio notiziario. Ulteriori diffusioni senza il consenso esplicito dell autore sono vietate. AVVERTENZA Il Documento è stato preparato dalla Mazziero Research di Maurizio Mazziero (di seguito autore) e riflette esclusivamente le opinioni e le valutazioni dell autore. Qualsiasi informazione, opinione, valutazione e previsione contenuta nel presente Documento è stata ottenuta da fonti che l autore ritiene attendibili, ma della cui accuratezza e precisione l autore non può essere ritenuto responsabile, né può assumersi responsabilità alcuna sulle conseguenze finanziarie, fiscali o di altra natura che potrebbero derivare dall utilizzazione di tali informazioni. Le informazioni e le opinioni espresse dall autore non rappresentano una sollecitazione all'acquisto o alla vendita di commodity, future, opzioni o qualsiasi altro prodotto finanziario. L autore o altri collaboratori o conoscenti possono avere in certe circostanze posizioni sul mercato diverse o contrarie alle informazioni contenute nel report. Pertanto la Mazziero Research di Maurizio Mazziero declina assolutamente qualsiasi responsabilità relativa all'uso di tutte le informazioni, strumenti, grafici, analisi, software, e altri contenuti presenti in siti ad esso riconducibili o nelle documentazioni rilasciate, ribadendo che ogni lettore è responsabile delle proprie scelte e dell'utilizzo di questo materiale. 19

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