NORME TECNICHE DI ATTUAZIONE

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1 COMMITTENTI: SALMASO FRANCO via Nievo Ippolito, 13-A Ponte San Nicolò (PD) SALMASO DINO via Treviso, Legnaro (PD) SALMASO MARINA WESTERBROGADE 140 E 3/5 DK- 1620V COPENAGHEN (Danimarca) SALMASO ERMES via E. Montale, Saonara (PD) ELAB. B DATA: OTTOBRE 2017 PRECISE DISPOSIZONI PLANO-VOLUMETRICHE PER INTERVENTO DI NUOVA COSTRUZIONE DI EDIFICIO RESIDENZIALE A SCHIERA DI CINQUE UNITÀ, IN DIRETTA ESECUZIONE DEL PIANO PARTICOLAREGGIATO F.LLI SALMASO NORME TECNICHE DI ATTUAZIONE PROGETTISTI : ARCHINET BUILDING & MANAGEMENT Noventa Padovana (Pd) via Roma 151 tel/fax: info@archinetspa.it - pec: archinet@pec.it collaboratore:

2 COMUNE DI PONTE SAN NICOLO PROVINCIA DI PADOVA PIANO PARTICOLAREGGIATO F. LLI SALMASO CONTENENTE PRECISE DISPOSIZIONI PLANO-VOLUMETRICHE PER LA NUOVA COSTRUZIONE DI UN EDIFICIO IN DIRETTA ESECUZIONE DEL PIANO NORME TECNICHE DI ATTUAZIONE INDICE - ART. 1 - PRESCRIZIONI GENERALI ART. 2 - DESTINAZIONI D'USO ART. 3 - EDIFICAZIONE ART. 4 - DISTACCHI ART. 5 - ALTEZZE ART. 6 - VOLUMI ART. 7 - TIPOLOGIE EDILIZIE ART. 8 - RECINZIONI E SIEPI ART. 9 - PARCHEGGI ART OPERE DI URBANIZZAZIONE ART NORME PER LA TUTELA IDRAULICA pag.4 pag.4 pag.5 ART NORME PER LA QUALITA' ENERGETICA ED AMBIENTALE DELLE COSTRUZIONI ART ELEMENTI AMISURAZIONE CONVENZIONALE ART VARIANTI ART VALIDITA STRUMENTI ART PRESCRIZIONI FINALI pag.5 1

3 NORME TECNICHE DI ATTUAZIONE ART. 1 PRESCRIZIONI GENERALI 1. Il Piano Particolareggiato "F.lli Salmaso" viene attuato in variante rispetto alle norme del P.R.G. 2. Le indicazioni planimetriche delle zone e delle aree, quotate e non quotate nelle planimetrie di piano, vengono precisate in sede di frazionamento delle medesime zone ed aree. 3. La quota di riferimento per la misurazione delle altezze e per il calcolo del volume verrà determinata in base alle quote delle nuove strade che dovranno raccordarsi con le strade esistenti, quota del marciapiede antistante gli ingressi carrai dei singoli lotti. 4. I locali di piano terra abitabili devono essere sopraelevati di almeno cm. 15, rispetto alla quota del terreno circostante interessato dalla costruzione.; in alternativa i piani interrati saranno impermeabilizzati al di sotto del piano d'imposta di cui sopra e saranno previste aperture, comprese rampe e bocche di lupo, soltanto a quote superiori. 5. L'inserimento in aree pubbliche di impianti tecnologici di servizio all'insediamento non costituiscono variante al piano attuativo. 6. Gli accessi carrai potranno essere modificati a condizione che non venga modificato l'impianto della strada. 7. Le tipologie dell'arredo urbano sono da considerarsi vincolanti. ART. 2 DESTINAZIONE D USO Nel perimetro del presente Piano la destinazione d'uso degli edifici è quella residenziale. ART. 3 EDIFICAZIONE Nel rispetto delle prescrizioni generali, di cui al precedente art. 1, l edificazione deve rispettare i criteri planivolumetrici rappresentati dalla TAV. N 4 "PLANIVOLUMETRICO DI PROGETTO" del Piano Particolareggiato F. lli Salmaso. ART. 4 DISTACCHI 1. La distanza tra pareti finestrate e pareti di edifici antistanti, limitatamente alla parte sovrapponibile, non deve essere inferiore a m La distanza tra pareti non finestrate dei corpi di fabbrica dello stesso edificio, limitatamente alla parte sovrapponibile, non deve essere inferiore a m Le distanze minime tra corpi di fabbrica e dai confini di proprietà sono quelle indicate dalla TAV. N 4 "PLANIVOLUMETRICO DI PROGETTO" del Piano Particolareggiato F.lli Salmaso. 4. I distacchi minimi dalle aree a servizi (strade, parcheggi, piazza, verde, pista ciclo-pedonale ) sono quelli indicati dalla TAV. N 4 "PLANIVOLUMETRICO DI PROGETTO" del Piano Particolareggiato F.lli Salmaso. 2

4 5. Le distanze dai confini devono essere di almeno m. 5. ART. 5 ALTEZZE L'altezza massima per i lotti edificabili evidenziati dalla TAV. N 4 "PLANIVOLUMETRICO DI PROGETTO" del Piano Particolareggiato F. lli Salmaso è di m. 8.60, ed i piani fuori terra sono tre. ART. 6 VOLUMI Il volume massimo consentito è quello indicato dalla TAV. N 4 "PLANIVOLUMETRICO DI PROGETTO" del Piano Particolareggiato F.lli Salmaso, con un minimo del 75%. ART. 7 TIPOLOGIE EDILIZIE Per i lotto edificabile evidenziato dalla TAV. N 4 "PLANIVOLUMETRICO DI PROGETTO" del Piano Particolareggiato F.lli Salmaso, la tipologia ammessa è: - fabbricato bifamiliare, trifamiliare, a schiera. ART. 8 RECINZIONI E SIEPI 1. Le recinzioni fronte strada dovranno avere un'altezza massima di m con zoccolo avente un'altezza massima di m e sovrastante ringhiera in ferro o rete metallica plastificata. 2. Le recinzioni laterali dovranno avere un'altezza massima di m con sovrastante rete metallica plastificata. 3. All'interno dei lotti si potranno mettere a dimora siepi vive di specie autoctona con altezza massima pari a m e ad una distanza minima dal confine di m All'interno dei lotti, si dovrà provvedere alla piantumazione di alberature anche di alto fusto di specie autoctona. ART. 9 PARCHEGGI 1. Per dotazione di parcheggi privati valgono le norme del P.R.G. vigente per le zone residenziali e comunque nel rispetto di mq. 1 (uno) ogni mc. 10 (dieci) di nuova costruzione. ART. 10 OPERE DI URBANIZZAZIONE Le opere di urbanizzazione previste del Piano Particolareggiato F.lli Salmaso rispondono ai seguenti criteri: a) STRADE, PARCHEGGI, MARCIAPIEDI 3

5 Sedi stradali e parcheggi - scoraggiare il transito dei non residenti - modulare le quote e le pavimentazioni dei percorsi in modo che le automobili ed i motocicli possano usufruire della strada nel rispetto primario di cicli e pedoni - distinguere la pavimentazione delle aree riservate alla sosta dei veicoli - indicare le aree di sosta ed i parcheggi riservati alle persone disabili Marciapiedi - disporre le pavimentazioni in modo da scoraggiare l'accesso degli autoveicoli dei non residenti - disporre le pavimentazioni in modo da impedire l invasione degli autoveicoli nelle aree esclusivamente pedonali - evitare abbassamenti di quota in prossimità degli accessi carrai a servizio di rampe interrate - utilizzare materiali adatti al calpestio, non sdrucciolevoli, di facile manutenzione e sostituzione Alberature disporre le alberature secondo i seguenti criteri generali: - funzioni delle alberature: delimitazione degli spazi, schermi visuali e da riparo, zone d ombra, effetti prospettici, trasparenze verdi, ecc. - caratteri delle alberature: specie autoctone a foglia caduca, forma della massa arborea e portamento delle piante, velocità di accrescimento, colore del fogliame e dei fiori, mutazioni stagionali, ecc. b) IMPIANTI TECNOLOGICI Disporre le reti tecnologiche in modo da: - evitare, per quanto possibile, l attraversamento delle aree a verde e delle piazze - facilitare il loro controllo e manutenzione - limitare i consumi delle reti pubbliche c) ILLUMINAZIONE ARTIFICIALE Considerare l illuminazione artificiale degli spazi come fattore primario che concorre a definire l immagine urbana (nel rispetto della L.R. 07/08/2009 n. 17). Limitare il consumo di energia con l'utilizzo di apparecchi a basso consumo e limitatori di flusso. La programmazione della luce si basa sui seguenti criteri: - illuminare l ambiente in modo adeguato alle funzioni ed all uso degli spazi nelle varie ore di luce artificiale - distinguere, con linguaggio chiaro e decifrabile, la gerarchia dei percorsi, differenziare le sedi veicolari da quelle pedonali e identificare le diramazioni, gli attraversamenti, i luoghi particolari, ecc. d) BARRIERE ARCHITETTONICHE Nella sistemazione delle aree pubbliche deve essere garantita la possibilità per le persone disabili di accedere a fruire degli spazi urbani così come previsto dalla L.13/89 e D.M. 236/89, per il superamento delle Barriere Architettoniche. ART. 11 NORME PER LA TUTELA IDRAULICA 4

6 1. Non si dovranno creare aumenti dei coefficienti di deflusso e dei coefficienti udometrici che risultino incompatibili con la capacità scolante della rete idraulica di bonifica; a tal fine si dovranno adottare tecniche costruttive atte a diminuire i coefficienti di deflusso quali pavimentazioni permeabili, pozzi a fondo perdente, tubazioni drenanti, bacini di espansione per le prime piogge ecc. 2. La realizzazione dei locali nel sottosuolo è consentita solamente per locali di servizio alle residenze ed alle attività consentite nel soprassuolo, con esclusione della realizzazione di vani abitabili, e previa redazione di una relazione tecnica che attesti l'avvenuta predisposizione delle cautele tecniche atte ad eliminare i possibili rischi. ART. 12 NORME PER LA QUALITA' ENERGETICA ED AMBIENTALE DELLE COSTRUZIONI 1. Per quanto riguarda le nuove costruzioni, verrà posta una particolare attenzione al puntuale rispetto degli standard di qualità obbligatori, nonché alla promozione di attività edilizia a basso consumo energetico ed a ridotto impatto ambientale. 2. Tutte le costruzioni dovranno infatti rispettare le vigenti normative in materia di risparmio energetico. La prestazione energetica globale di ogni singola unità immobiliare, dovrà essere di classe energetica minimo A1. 3. Tutte le costruzioni dovranno altresì rispettare le prescrizioni di legge sull'isolamento acustico dettate dal DPCM del 5/12/1997. ART. 13 ELEMENTI A MISURAZIONE CONVENZIONALE Sul tetto delle nuove costruzioni, come da normativa in vigore, è previsto l installazione di pannelli solari/fotovoltaici, per la produzione di acqua calda sanitaria e per coadiuvare la caldaia a gas per il riscaldamento a condensazione o per alimentare con l energia elettrica l eventuale pompa di calore. I pannelli solari sono soggetti a radiazioni di tipo diretto, diffusa e riflessa; queste radiazioni variano a seconda dell angolo di incidenza sulla superficie inclinata, sulla superficie orizzontale, alla posizione del sole, ossia declinazione, angolo, orario latitudine. Studi scientifici hanno dimostrato che a parità di posizione del sole, l energia captata annualmente, al variare dell inclinazione della superficie nel suo orientamento, è maggiore con orientamento da sud, ed inclinazione di (vedi studi prof. Renato Lazzarin ed ing. Alessio Gastaldello IUAV Venezia) Per i motivi sopracitati si prevede che la pendenza max del solaio di copertura sia pari a 30 in variante a quanto previsto dall art.80 del R.E. che prevede una pendenza del 35% (~20 ). Il volume del sottotetto sarà considerato volume tecnico. ART. 14 VARIANTI Non costituiscono varianti le seguenti opere realizzate o da realizzare in difformità a quanto riportato negli elaborati allegati al P.U.A. (precise disposizioni): opere interne; leggere modifiche forometriche (escluse aperture e/o chiusure di fori). 5

7 Costituiscono invece varianti, la modifica della volumetria e/o parametri edilizi, la diversa collocazione del fabbricato nel lotto d appartenenza e quant altro non espressamente escluso. Pertanto non possono essere apportate modifiche plano-volumetriche, fermo restando l aspetto formale e compositivo indicato nella tav. 4; inoltre la variazione del numero delle unità indicate e la loro disposizione nel piano ed i collegamenti verticali, unitamente a quanto precedentemente esposto, potrà essere modificato mediante presentazione di variante al P.U.A.. ART. 15 VALIDITA STRUMENTI Il presente Piano Particolareggiato assume validità per un periodo di 10 anni, a partire dalla data di approvazione salva la possibilità di ulteriore proroga per 5 anni dalla scadenza. ART. 16 PRESCRIZIONI FINALI Per quanto non specificato e/o modificato dalle presenti norme, per l attuazione del Piano Particolareggiato "F.lli Salmaso", valgono le prescrizioni delle Leggi e dei Regolamenti vigenti ed in vigore al momento dell approvazione del presente piano urbanistico. Lì. 6

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