PROF.SSA CATIA GIACONI
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- Giorgia Morelli
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1 A.D.H.D. E GESTIONE DELLA CLASSE PROF.SSA CATIA GIACONI CATIA.GIACONI@UNIMC.IT SAN BENEDETTO 7 MARZO 2014
2 COSA VEDREMO COSA SI DEVE SAPERE DELL ADHD COSA FARE A SCUOLA
3 COSA DEVO SAPERE LA TRIADE E LE CARATTERISTICHE
4
5 SINTOMI Iperattività Impulsività Difficoltà di AUTOREGOLAZIONE comportamento emozioni attenzione
6
7 Attivazione di reti Neuronali diverse Normal Normale ADHD ADHD Test di Stroop negli adulti con ADHD Bush et al 1999
8 Riduzione del sistema attentivo posteriore Localizzazione della fonte Localizzazione della fonte Area di attivazione dopo la presentazione della lettera A in Continous Performance Task A-X (P300) Brandeis et al 2003
9 Questo vuol dire Fase 1: riconoscere lo stimolo nelle sue componenti fondamentali (forme, spazio, parole, significato, movimenti, etc.) Fase 2: fissare l attenzione su tale fonte di stimolo Fase 3: controllo dell attenzione con inibizione degli stimoli estranei
10 Without medication Senza farmaci With medication Con farmaci La terapia farmacologica porta alla normalizzazione del focusing neuronale Kuperman et al 1990
11 LA TRIADE DISATTENZIONE - IPERATTIVITA - IMPULSIVITA - 6 (O PIU ) SINTOMI - PERSISTENZA per più di SEI MESI - INTENSITA che provoca DISADATTAMENTO e CONTRASTA il livello di sviluppo
12 SOTTOTIPI Se un soggetto presenta esclusivamente 6(o più) dei 9 sintomi di disattenzione, viene posta diagnosi di DDAI-sottotipo disattento. Se presenta esclusivamente 6 dei 9 sintomi di iperattività-impulsività, allora viene posta diagnosi di DDAI-sottotipo iperattivo-impulsivo. Se il soggetto presenta entrambe le problematiche, allora si pone diagnosi di DDAIsottotipo combinato.
13 DISATTENZIONE A. SELEZIONARE E FOCALIZZARE L ATTENZIONE SU STIMOLI RILEVANTI NELL AMBIENTE. Vanno nelle loro stanze/banco e sognano ad occhi aperti, giocherellano con le cose che hanno sulla scrivania, guardano fuori dalla finestra.
14 DISATTENZIONE B. MANTENERE LA CONCENTRAZIONE E RESISTERE ALLA DISTRAZIONE. Quando devono iniziare un compito in classe o un compito noioso, a metà strada deviano su qualcosa d altro lasciando il compito iniziale incompleto o completandolo più tardi in modo inadeguato. Ci vogliono 3 ore per fare un compito di 10 minuti a causa delle frequenti sviste della concentrazione o spostamenti temporanei su altre attività che momentaneamente catturano l attenzione del ragazzo.
15 DISATTENZIONE C. MANTENERE LO SFORZO ATTENTIVO IN COERENZA CON IL COMPITO Non sono in grado di eseguire compiti che richiedono uno sforzo cognitivo prolungato nel tempo. Quando è richiesto tale sforzo cercano di sviare. Se costretti a mantenere l attenzione per lungo tempo, lamentano spesso una certa fatica a livello mentale. Si annoiano facilmente con attività ripetitive o poco stimolanti, specialmente compiti a casa, lavori noiosi, hobby. Vanno alla ricerca di esperienze nuove ed eccitanti per mantenere vivo il loro interesse.
16 DISATTENZIONE ORGANIZZAZIONE, DIMENTICANZE, RECUPERO DI QUANTO APPRESO. Gli bambini/adolescenti con ADHD non gestiscono correttamente il tempo e sono incapaci di stabilire le priorità. Hanno una percezione distorta di quanto tempo sia passato, o di quanto tempo necessiti l esecuzione di un compito. Sono cronicamente in ritardo. Sbagliano nell annotare sul diario i lavori assegnati e in classe non hanno con loro tutto il materiale necessario. Arrivano in classe impreparati, dimenticano ciò che hanno studiato la notte precedente.
17 DISATTENZIONE PASSAGGIO DA UN ATTIVITÀ ALL ALTRA Gli bambini/adolescenti con ADHD faticano ad abbandonare un attività per iniziarne un altra, a causa dell eccessiva focalizzazione su un solo dettaglio della situazione escludendo tutti gli altri aspetti rilevanti. Trascorrono tutto il tempo sui compiti di matematica e ignorano quelli di italiano e storia oppure si rifiutano di smettere di guardare la tv o di giocare con la play-station quando è ora di andare a letto.
18 IMPULSIVITA Dal punto di vista comportamentale: Vogliono avere le cose immediatamente, non sanno aspettare e possono diventare anche capricciosi; Fanno qualsiasi cosa gli venga in mente; Scelgono il piacere immediato anziché una soddisfazione futura; Non riflettono sulle conseguenze delle proprie azioni prima di agire; Faticano ad adeguare il proprio comportamento alle regole esterne.
19 Dal punto di vista cognitivo: IMPULSIVITA Sono precipitosi nell esecuzione dei compiti scolastici; Tralasciano dettagli importanti; Commettono errori di distrazione; Trascurano la grafia; Non sono in grado di pianificare le proprie azioni e di attuare procedure di controllo efficaci durante e a conclusione del lavoro.
20 Dal punto di vista emotivo: IMPULSIVITA Sono frustrati, agitati, di malumore e/o sovraeccitati; In collera possono avere scoppi improvvisi di rabbia e violenza accompagnati da risposte aggressive fisiche e verbali, sia verso gli altri che verso se stessi.
21 IPERATTIVITA Ipercinesia, bisogno di muoversi continuamente, posizioni variegate nel banco In adolescenza l iperattività tipica dei bambini piccoli spesso diminuisce o si trasforma evolvendosi in percezioni soggettive di irrequietezza e agitazione. Ad un osservazione esterna l adolescente con ADHD non appare necessariamente irrequieto, generalmente è una sensazione che prova interiormente: si sente recluso quando è costretto a stare in classe per tante ore o quando deve stare seduto ad una scrivania a studiare per tanto tempo. La logorrea (soprattutto nelle ragazze ) e l importunare con richieste insistenti sono due manifestazioni aggiuntive dell iperattività.
22 Evoluzione sintomi Iperattività motoria - irrequietezza Infanzia Aggressività Bassa tolleranza alle frustrazioni Impulsività Facile distraibilità Inattenzione Annoiarsi facilmente Impazienza Insofferenza Età adulta Disturbo della condotta/oppositivo-provocatorio Attrazione per il pericolo, gioco d azzardo, ecc.
23 COSA FARE A SCUOLA
24 OSSERVARE PER LA SCUOLA SCALA SDAI
25 PARTIAMO DAL COMPORTAMENTO?! DOVE LO METTO??? DOVE LO VEDO: PER GESTI CONVENZIONALI DOVE RIESCO A MEDIARE: IL GESTO HA Più EFFETTO DELLA VOCE DOVE RIESCE A MUOVERSI (MOVIMENTO AUTOREGOLATO) DOVE RIESCE A RISPONDERE AL SUO BISOGNO RISPETTANDO I DIRITTI DEGLI ALTRI
26 ANTECEDENTE COMPORTAMENTO PROBLEMA RISPOSTA AMBIENTALE CONSEGUENZA Cosa ottiene? A cosa serve?
27 Rinforzamento e token economy BENE COSI E COSI MALE
28 Rinforzamento e token economy GIORNO: Tempo seduto (MINUTI): Attività svolta: Numero SMILE:
29 SISTEMI DI AUTOREGOLAZIONE IN CLASSE REGOLE VISIVE (DOPO UNA SCELTA GERARCHICA) ESPLICITARE COSA VUOL DIRE FARE DOMANDE, ecc. LE AZIONI CHE DEVO FARE ORGANIZZAZIONE DELLA SETTIMANA, CROMATICA CORRISPONDENTE AL MATERIALE TECNICA DELLE AUTOISTRUZIONI VERBALI/VISIVE (PROBLEM FAIDING, PROBLEM SOLVING) SEMAFORO DELL ATTENZIONE PER LE ATTIVITA ASSOCIATA A ATTIVITA COSA VUOL DIRE STARE ATTENTI
30 Oltre le strategie tradizionali
31 DIDATTICAMENTE 1. PERCORSO CON POTENZIAMENTO E PROGRAMMI STRUTTURATI PER ATTENZIONE E MEMORIA DI LAVORO: percorso a tappe, co-regolate con le attività disciplinari 1. UN NUOVO MODO DI PROGETTAZIONE IN AZIONE: costruzioni di attività didattiche in piattaforme interattive con la molteplicità di mediatori, sempre in coerenza con le attività disclinari Sperimentazioni personalizzabili: per informazioni catia.giaconiunimc.it
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