FONDAZIONE STEFANIA RANDAZZO. Vicini ai più deboli. Sempre.

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1 Vicini ai più deboli. Sempre.

2 Mission La mission della Fondazione è sintetizzata dal suo logo: un simbolico abbraccio materno e fraterno, espresso con il colore giallo che indica l emergenza e il blu che rappresenta la sicurezza offerta in risposta a esigenze, urgenze e bisogni; nell idea che ogni persona, a prescindere dalle sue condizioni di disabilità, dallo stato di salute, dall età, ha il diritto a una vita serena e il più possibile autonoma e indipendente.

3 Certificazione di Qualità ISO 9001 La ISO 9001 rappresenta il nuovo riferimento, riconosciuto a livello mondiale, per la certificazione del sistema di gestione qualità. La ISO 9001 mette al centro del sistema di gestione: L utente e la sua piena soddisfazione La visione dell'azienda come un insieme di processi in stretta relazione tra loro e finalizzati a fornire servizi che rispondano in modo costante ai requisiti fissati L'importanza di perseguire il continuo miglioramento delle prestazioni

4 Le Residenze Sanitarie Assistenziali Le R.S.A. sono strutture residenziali territoriali finalizzate a fornire ospitalità, prestazioni sanitarie, di recupero funzionale e di inserimento sociale. Si rivolgono a soggetti non autosufficienti e non assistibili a domicilio, affetti da malattie croniche o patologie invalidanti con una particolare attenzione agli aspetti relazionali della degenza.

5 Finalità Contrastare perdita autonomia Favorire il recupero psicofisico Preservare capacità residue Prevenire il danno funzionale

6 Inquadramento utenti NUMERO POSTI LETTO R.S.A. Fondazione: Selargius - 29 Monastir Vallermosa : sono state erogate prestazioni, ci sono stati 317 inserimenti e 170 dimissioni 35% di utenti reinseriti nel contesto familiare

7 NUMERO PRESTAZIONI R.S.A. Su Planu anno 2006 anno 2007 gen-nov 2008

8 NUMERO PRESTAZIONI R.S.A. Monastir anno 2007 gen-nov 2008

9 NUMERO PRESTAZIONI R.S.A. Vallermosa giu-dic 2007 gen-nov 2008

10 Inserimenti per fasce d'età - R.S.A. Su Planu Anno % 9% < 65 anni 40% anni > 80 anni

11 Inserimenti per fasce d'età - R.S.A. Monastir Anno % 43% 22% < 65 anni anni > 80 anni

12 Inserimenti per fasce d'età - R.S.A. Vallermosa Anno % 32% < 65 anni 32% anni > 80 anni

13 QUADRO EPIDEMIOLOGICO (patologia principale) R.S.A. Su Planu - Anno 2008 ORTOPEDICI NEUROLOGICI 1% 1% POLIPATOLOGIE CARDIOLOGICI 5% 14% 8% 29% BRONCOPNEUMOPATICI DEMENZE 33% 7% MALATI TERMINALI IPOCINETICI STATO VEGETATIVO PERSISTENTE 1% 1% PSICHIATRICI

14 QUADRO EPIDEMIOLOGICO (patologia principale) R.S.A. Monastir - Anno 2008 ORTOPEDICI NEUROLOGICI POLIPATOLOGIE CARDIOLOGICI 3% 14% 19% BRONCOPNEUMOPATICI 12% 7% 17% 7% 17% DEMENZE MALATI TERMINALI IPOCINETICI STATO VEGETATIVO PERSISTENTE 2% 2% PSICHIATRICI

15 QUADRO EPIDEMIOLOGICO R.S.A. Vallermosa - Anno 2008 ORTOPEDICI NEUROLOGICI POLIPATOLOGIE 18% 8% 4% 5% 5% 21% 16% 23% BRONCOPNEUMOP ATICI DEMENZE MALATI TERMINALI IPOCINETICI RICOVERI DI SOLLIEVO

16 Profili Assistenziali - R.S.A. Su Planu Anno % 21% 47% Residenzialità 1 (Profili ) Residenzialità 2 (Profili ) Residenzialità 3 (Art. A.14 Ras n.25)

17 Profili Assistenziali - R.S.A. Monastir Anno % 9% 50% Residenzialità 1 (Profili ) Residenzialità 2 (Profili ) Residenzialità 3 (Art. A.14 Ras n.25)

18 Profili Assistenziali - R.S.A. Vallermosa Anno % 7% 45% Residenzialità 1 (Profili ) Residenzialità 2 (Profili ) Residenzialità 3 (Art. A.14 Ras n.25)

19 Caratteristiche Ospiti R.S.A. - Patologie a carattere cronico - Comorbilità (presenza contemporanea di più patologie) - Polifarmacoterapia - Non autosufficienza - Problemi cognitivi ed affettivi - Precarie condizioni socio - ambientali

20 In un paziente così complesso, nel quale le varie componenti dello stato di benessere interagiscono e si influenzano tra loro, la tradizionale valutazione clinica non è sufficiente ai fini di una completa definizione del quadro. La corretta modalità di approccio è rappresentata dalla Valutazione Multidimensionale, che si può definire come un procedimento diagnostico multidisciplinare finalizzato alla valutazione globale della persona.

21 In particolare devono essere valutate: - le condizioni cliniche - lo stato funzionale - le capacità cognitive - le componenti psico-affettive - le condizioni sociali, economiche ed ambientali

22 Accoglienza in struttura L ospite viene accolto in struttura da uno staff composto da: RESPONSABILE AMMINISTRATIVO MEDICO DI STRUTTURA ASSISTENTE SOCIALE INFERMIERE PROFESSIONALE TERAPISTA RIABILITAZIONE PSICOLOGO OGA / OSS EDUCATORE / ANIMATORE

23 Valutazione Funzionale ADL (Basic Activities of Daily Living), cioè la valutazione delle attività basiliari della vita quotidiana (muoversi, vestirsi, lavarsi, espletare le funzioni fisiologiche, mangiare); IADL (Instrumental Activities of Daily Living), cioè la valutazione delle attività della vita quotidiana che richiedono una certa abilità nell uso di strumenti, quali l uso del telefono e dei mezzi di trasporto, fare la spesa, preparare i pasti, eseguire i lavori domestici, assumere correttamente i farmaci e gestire il denaro.

24 Valutazione multidimensionale (Scale) Durante i primi 10 giorni CIRS - valutazione comorbilità BERNARDINI - scala di instabilità clinica INDICE BARTHEL - valutazione della funzionalità EXTON SMITH - valutazione rischio piaghe MMSE - TEST DELL OROLOGIO - valutazione cognitiva GDS - valutazione depressione TINETTI - rischio di caduta ed equilibrio

25 L U.V.I. (unità di valutazione interna) sulla base dei dati acquisiti con la V.M.D. realizza il PIANO ASSISTENZIALE INDIVIDUALE (P.A.I.) (Progetto Individuale che si basa sulla personalizzazione dell assistenza erogata, calibrata sulle esigenze del singolo ospite, nel rispetto della sua salute psico-fisica e della sua sicurezza). progetto costruito per la persona e attorno a essa

26 Personalizzato Dinamico Obiettivi: 1) chiari 2) realistici 3) misurabili Caratteristiche del P.A.I. Monitorato tramite Verifiche periodiche

27 Obiettivi principali P.A.I. Assistenza globale del paziente e non solo trattamento della malattia Miglioramento e mantenimento delle capacità funzionali (autosufficienza) del paziente e della sua qualità di vita attraverso un azione protesica.

28 Azione Protesica Il P.A.I. diventa lo strumento principale per il recupero o il mantenimento delle abilità dell assistito attraverso la partecipazione attiva della persona, il coinvolgimento diretto del suo nucleo familiare, al fine di garantire il massimo dell autonomia raggiungibile.

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