Oggetto: PROGETTO PER LA RIQUALIFICAZIONE DELL AREA NATURA AMBIENTE FOSSO DEI GALLI

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1 COMUNE DII SAN BENEDETTO DEL TRONTO ((Provi incia dii Ascolii Piceno)) CALCOLO DI INVARIANZA IDRAULICA AI SENSI DELLA L.R. N. 22 DEL 23/11/2011 Oggetto: PROGETTO PER LA RIQUALIFICAZIONE DELL AREA NATURA AMBIENTE FOSSO DEI GALLI Località: MONCALIERI - FOSSO DEI GALLI SAN BENEDETTO DEL TRONTO (AP) Proprietà: AZIENDA AGRICOLA CAMAIONI CARLA Tecnico:: DANIIELE MORGANTII GEOLOGO Daniele Morganti - Geologo Via Alcide De Gasperi, Pagliare del Tronto - AP - Tel

2 INDICE 1 OGGETTO OGGETTO DELL INTERVENTO INAQUADRAMENTO GEOMORFOLOGICO INQUADRAMENRO GEOLOGICO CARATTERISTICHE IDROGRAFCIHE CARATTERISTICHE IDROGEOLOGICHE GENERALI DELL AREA CENNI STRUTTURALI INDAGINI GEOGNOSTICHE STRATIGRAFIA ANALISI TECNICA DI INVARIANZA CALCOLO INVARIANZA CONSIDERAZIONI CONCLUSIVE ALLEGATI 1

3 1 OGGETTO Il presente studio di compatibilità idraulica viene redatto secondo i criteri stabiliti dalla Giunta Regionale all articolo 10 CAPO II della legge regionale del 23 novembre 2011 n. 22. L indagine prende in esame le caratteristiche idrauliche dei terreni presenti in sito ed analizza gli effetti negativi dell opera sulla permeabilità superficiale ed in particolare sul coefficiente di deflusso naturale dell area. Le valutazioni specifiche sull invarianza idraulica sono di seguito precedute da un analisi geologica e stratigrafica generale del sito e da una caratterizzazione idrogeologica dei terreni affioranti a cui vengono attribuiti i valori di permeabilità tipici. Il presente studio è stato effettuato per la Realizzazione di una Reception da realizzarsi nel territorio comunale di San Benedetto del Tronto in località Casa Bernabei di proprietà dell Azienda Agricola Camaioni Carla. L area in esame è inquadrabile topograficamente nelle sezioni n San Benedetto del Tronto sud riportata in Catasto terreni al Foglio 26, con le seguenti Particelle : 112 di mq di mq di mq di mq di mq di mq di mq. 240 per una estensione complessiva di mq OGGETTO DELL INTERVENTO La Sig.ra Camaioni Carla, proprietaria dell azienda agraria, oltre alla produzione intende sviluppare attività turistica, con possibilità di incrementare all interno della propria azienda visite didattiche guidate relative al ciclo produttivo del floro-vivaismo e dell allevamento di animali da cortile, oltre alla degustazione dei prodotti dell azienda. Questo tipo di attività, legata alle tradizioni agricole, in forte espansione, risulta carente nel territorio, necessita quindi un adeguamento dell azienda, con la possibilità di accogliere il fruitore in strutture ricettive adeguate. L azienda agricola 2

4 necessita di una riqualificazione confacente al nuovo ruolo che dovrà assumere nel territorio, con l ampliamento dei fabbricati esistenti in corso di costruzione, e la possibilità di trasformazione in strutture ricettive che consentano di sviluppare ed integrare l attività agricola esistente. L intento è di mettere a punto una proposta progettuale dotata non solo di una notevole qualità architettonica e funzionale, ma caratterizzata anche da un elevata efficienza energetica ed ecologica, perseguendo i seguenti obiettivi: - integrazione del progetto con il contesto agricolo preesistente ottenuta mediante un inserimento armonico degli edifici nel sito; - caratterizzazione tipologica degli edifici in cui le scelte formali, tecnologiche e materiche si armonizzano con le tipologie esistenti fabbricati rurali presenti nel territorio ; - accessibilità e fruizione da parte di un ampio bacino di utenza (anziani, bambini, disabili) ottenuta mediante una attenta cura degli spazi di distribuzione, dei percorsi pedonali, dei collegamenti verticali e delle aree comuni sia interne che esterne; - controllo del clima acustico mediante l utilizzo di appropriate schermature verdi in grado di limitare l inquinamento acustico non solo negli spazi interni, anche nelle aree verdi pertinenziali; -utilizzo di soluzioni innovative nell organizzazione degli spazi interni ed aperti in grado di combinare un elevata qualità architettonica con costi di realizzazione e di gestione ridotti, ottenuta mediante la proposta di soluzioni progettuali e tecnologiche semplici, ma allo stesso tempo estremamente curate e ricercate nei dettagli. Al fine di migliorare il comportamento energetico degli edifici e contestualmente aumentare la superficie ricreativa è stato inoltre previsto un porticato in copertura con struttura lignea; - riduzione del fabbisogno complessivo di energia primaria attraverso l utilizzo di sistemi di approvvigionamento energetico e di raffrescamento passivi; - massimizzazione dell illuminazione naturale ottenuta con una disposizione appropriata delle aperture; -utilizzo di tecniche costruttive in grado di ridurre il carico energetico durate l intero ciclo di vita dell edificio (costruzione, gestione, dismissione); - utilizzo di sistemi di approvvigionamento energetici attivi (solare termico e fotovoltaico). 3

5 L intervento è caratterizzato da una tipologia insediativa semplice, rilevante importanza ha avuto lo studio della disposizione dei volumi al fine di ottenere degli spazi dotati di un elevata qualità e vivibilità. Nelle coperture dei fabbricati verranno istallati gli impianti fotovoltaici per la produzione di energia solare per mq e impianti solari termici per la produzione di acqua calda per mq 20,42. Le nuove strutture saranno dedicate all attività ricettiva a servizio dell azienda, ad eccezione dell abitazione al piano terra e dei locali annessi del piano interrato della struttura ricettiva 1. 3 INAQUADRAMENTO GEOMORFOLOGICO La geomorfologia generale dell area esaminata è strettamente legata alla litologia dei terreni interessati: l intervallo basale pelitico-siltoso presenta versanti poco acclivi con rotture di pendio dovute alla minore erodibilità dei corpi conglomeratici e/o sabbiosi. Verso l alto l aumentare del contenuto sabbioso genera versanti ripidi che tendono alla verticalità al passaggio con le sabbie e i conglomerati di tetto. Altri importanti elementi geomorfologici sono i fenomeni franosi attivi e quiescenti, favoriti dalle litologie prevalentemente pelitiche e dalla percolazione delle acque superficiali. Nelle aree dove il contenuto argilloso è marcatamente più elevato, si manifestano dissesti di varia tipologia, in rapporto alla complessità litologica, all assetto strutturale e alle diverse condizioni geomorfologiche, quali l energia del rilievo e i processi di erosione alla base dei versanti. I pendii, prevalentemente argillosi e a regipoggio, sede di erosione concentrata da parte delle acque meteoriche, evolvono talora in forme calanchive. In particolare l'area in oggetto è ubicata nel comune di San Benedetto del Tronto ad una quota di circa 45,00 m.s.l.m. in località casa Bernabei a nord del fiume Tronto. Il sito ricade su di un versante con esposizione sud ed è caratterizzato da una coltre detritica eluvio colluviale sabbiosa limosa che funge da raccordo tra i depositi terrazzati del III ordine con quelli del II ordine. Il rilevamento non ha individuato, per la zona in esame, forme morfologiche in rapida evoluzione, potendosi quindi definire stabile senza segni di instabilità né potenziali né in atto. 4

6 4 INQUADRAMENRO GEOLOGICO I depositi plio-pleistocenici del ciclo marino costituiscono il riempimento sedimentario del bacino periadriatico, situato al margine della catena appenninica in via di sollevamento. Il limite occidentale di tali depositi è rappresentato dall affioramento dei terreni Messiniani del bacino della Laga sui quali questi poggiano in discordanza angolare, mentre ad oriente coincide con la linea di costa del mare Adriatico. L attività tettonica sinsedimentaria ha condizionato l assetto morfologico del bacino ed i suoi ambienti deposizionali, a tal punto che la successione marina, pur mantenendo una sua unitarietà complessiva, mostra numerose differenziazioni sia in senso verticale che orizzontale, con discontinuità di sedimentazione e discordanze geometriche. I sedimenti plio-plieistocenici costituiscono un ciclo marino di l ordine, rappresentato da sabbie e conglomerati basali passanti ad una successione pelitica con spessore di circa 2600 m, nella quale si intercalano, a varie altezze stratigrafiche, corpi clastici a granulometria grossolana e fine. La sequenza è chiusa al tetto da sabbie e conglomerati di ambiente marino-litorale e poi continentale. All interno dei depositi trasgressivi e regressivi si riscontrano dei cicli minori. Durante il Pliocene medio-superiore, nel corso dell approfondimento del bacino sedimentario periadriatico, la catena appenninica, più interna, si stava strutturando e andava progressivamente sollevandosi. Con il Pleistocene basale, la fascia periadriatica emerge definitivamente. In conseguenza di tale fenomeno, i depositi marini plio-pleistocenici del bacino periadriatico assumono il loro caratteristico assetto monoclinalico con immersione generale verso est. 5 CARATTERISTICHE IDROGRAFCIHE Nel territorio collinare in esame si rileva una idrografia principale, rappresentata dal fiume Tronto e dal fosso minore Fosso dei Gallii, posto ad ovest. La pendenza dei fossi minori hanno una inclinazione accentuata in prossimità della parte alta dei versanti, dove le acque scorrono all interno di deposti conglomeratici e/o sabbiosi poi, man mano che si scende verso valle, le pendenze diminuiscono in maniera selettiva dipendentemente dalla litologia attraversata. 5

7 Il carattere idrologico dei corsi d acqua è di conseguenza diversificato. Mentre l idrografia secondaria, pur se distinta da un carattere prevalentemente torrentizio con portate basse e portate di piena elevate, raramente nulle, l idrografia primaria, rappresentata dal fiume Tronto ha portate che variano durante l anno e dipende dalle precipitazioni meteoriche. 6 CARATTERISTICHE IDROGEOLOGICHE GENERALI DELL AREA Una formazione idrogeologica è una formazione litostratigrafia, avente funzioni globali nei confronti dello stoccaggio e del deflusso idrico sotterraneo. Si considerano tre ordini di grandezza: una formazione idrogeologica che identifica un acquifero, un tetto o un substrato o un semi-permeabile. la combinazione di formazione idrogeologiche permeabili e semi-permeabili che identificano un acquifero multifalda. la combinazione di numerose formazioni idrogeologiche che costituiscono una struttura idrogeologica. La caratteristica essenziale di una formazione idrogeologica è il suo grado di permeabilità. La permeabilità è l attitudine di un serbatoio a condurre il deflusso idrico in condizioni idrodinamiche imposte e permette una classificazione in tre grandi categorie: permeabili, impermeabili e semipermeabili. Secondo la legge di Hallen-Hazen la permeabilità viene valutata in base alla granulometria, ed è direttamente proporzionale al quadrato del diametro efficace: K = C x D 2 Nella seguente tabella vengono distinte le tre categorie in base alla loro attitudine a condurre il deflusso d acqua: G h i a i e e s a b b i e S a b b i e Acqua Acqua Acqua e li m i A g r g il l e 6

8 Formazione idrogeologica Permeabile Semipermeabile Impermeabile Nell area interessata allo studio affiora una successione sedimentaria che si può dividere in quattro classi di permeabilità: ) Depositi a permeabilità alta ) Depositi a permeabilità media ) Depositi a permeabilità bassa ) Depositi a permeabilità variabile Depositi a permeabilità alta Questa classe di permeabilità è caratterizzata da sabbie medie grossolane a tratti intercalate a livelli ghiaiosi. Depositi a permeabilità media Questa classe di permeabilità è rappresentata da sabbie, sabbie medio-fini e limi e la permeabilità è strettamente legata alla quantità di limo presente. Depositi a permeabilità bassa Questa associazione è costituita da argille che presentano una bassa velocità di infiltrazione oltre che per le ridotte dimensioni granulari, anche e soprattutto per la particolare struttura cristallina dei minerali argillosi. Depositi a permeabilità variabile Sono costituiti da associazioni sabbiose, lenti di ghiaia, intervalli limosi e/o argillosi che danno a quest unità un comportamento idrogeologico più mutevole, dovuto all estrema variabilità litologica, anche nell ambito di qualche metro. L area in esame, a causa della presenza di depositi limosi sabbiosi, sabbiosi e lenti di ghiaie, la possiamo ricondurre a depositi con permeabilità variabile. L'idrogeologia della zona d'interesse non presenta problematiche degne di particolare rilievo: le acque meteoriche, provenienti dai circostanti rilievi collinari, fluiscono lungo l'area in modo regolare e vanno ad alimentare i corsi d acqua di ordine superiore presenti nell area che a sua volta confluisce nel fiume Tronto. 7 CENNI STRUTTURALI L area rilevata è caratterizzata prevalentemente da una struttura monoclinalica con debole immersione (circa 5 ) verso E-NE. La successione pleistocenica che vi 7

9 compare è interessata da strutture di taglio rappresentate da una serie di faglie dirette ad andamento appenninico ed anti-appenninico ribassanti i blocchi orientali, generatesi probabilmente durante la fase tettonica distensiva, iniziata nel Pleistocene inferiore e rimasta attiva per tutto il Pleistocene. Alcune delle lineazioni tettoniche ipotizzate lungo i fossi principali, sono state desunte da considerazioni morfologiche e stratimetriche. 8 INDAGINI GEOGNOSTICHE L acquisizione dei dati necessari per la caratterizzazione geologica del sito in esame è stata definita da due distinte fasi. La prima fase consiste nell accertamento della fattibilità dell intervento da realizzare e devono essere raccolte informazioni atte a definire da un punto di vista per quanto possibile quantitativo: 1. Le caratteristiche topografiche e geomorfologiche della zona; 2. Regime e caratteristiche delle acque superficiali e sotterranee; 3. Caratteristiche e comportamento di manufatti esistenti nei dintorni. Il punto 1 è stato soddisfatto mediante la lettura e interpretazione, delle foto da satellite, della Carta Geologica tratta dall Ambiente Fisico delle Marche, cartografia PAI delle Marche,carta geologica regionale e rilevamento geologico e geomorfologico dell area in esame e delle zone circostanti. La seconda fase, che consiste nell indagine diretta del sottosuolo per la definizione del profilo stratigrafico e per la profondità e il regime delle acque sotterranee, è stata effettuata mediante l esecuzione di una prova penetrometrica dinamica eseguita nell area in esame. 9 STRATIGRAFIA In ordine a quanto accertato nell area in esame è presente una stratigrafia riassunta nella seguente tabella: Stratigrafia Strato Prof. (m) [1] - terreno vegetale 0,6-3,20 m. dal p.c. [2] - limo argillosi sabbiosi 3,2 4,00 m. dal p.c. [3] - Limi argillosi con ghiaietto sparso 4,0 9,20 dal p.c. [4] - limo argilloso con livelli sabbiosi 9,2 in poi 8

10 10 ANALISI TECNICA DI INVARIANZA L area d intervento è situata in località Moncalieri nel territorio comunale di San Benedetto del Tronto e catastalmente identificabile al catasto terreni al Foglio 26, con le seguenti Particelle : 112 di mq di mq di mq di mq di mq di mq di mq. 240 per una estensione complessiva di mq L intervento oggetto di invarianza consiste nella riqualificazione dell area Naturale Fosso dei Galli. Nel rispetto degli obiettivi dell invarianza idraulica, si è considerata come superficie territoriale quella oggetto d intervento pari a ,00 mq. SITUAZIONE IDRAULICA ESISTENTE (vedi planimetria stato attuale allegata per il calcolo delle superfici impermeabili) Superficie fondiaria totale Mq. Superficie fondiaria interessata idraulicamente Mq. Superficie impermeabile esistente Mq. Superficie permeabile esistente Mq , , L intervento prevede la seguente trasformazione SITUAZIONE IDRAULICA DI PROGETTO (vedi planimetria stato attuale allegata per il calcolo delle superfici impermeabili) Superficie fondiaria totale Superficie fondiaria interessata idraulicamente Superficie impermeabile esistente mq Superficie permeabile esistente mq , ,00 mq

11 11 CALCOLO INVARIANZA CALCOLO DEI VOLUMI MINIMI PER L'INVARIANZA IDRAULICA (inserire i dati esclusivamente nei campi cerchiati) Superficie fondiaria = ,00 m q inserire la superficie totale dell'intervento ANTE OPERAM Superficie impermeabile esistente = 172,00 Imp = 0,01 m q inserire il 100 % della superficie impermeabile e il 50% della superficie di stabilizzato/betonella Superficie permeabile esistente = ,00 Per = 0,99 m q inserire il 100 % della superficie permeabile (verde o agricola) e il 50% della superficie di stabilizzato/betonella Imp +Per = 1,00 corretto: risulta pari a 1 POST OPERAM Superficie impermeabile di progetto = 420,00 Imp = 0,03 m q inserire il 100 % della superficie impermeabile e il 50% della superficie di stabilizzato/betonella Superficie permeabile progetto = ,00 Per = 0,97 m q inserire il 100 % della superficie permeabile (verde o agricola) e il 50% della superficie di stabilizzato/betonella Imp+Per = 1,00 corretto: risulta pari a 1 INDICI DI TRASFORMAZIONE DELL'AREA Superficie trasformata/livellata = 420,00 m q I = 0,03 Superficie agricola inalterata = ,00 m q P = 0,97 I+P = 1,00 corretto: risulta pari a 1 10

12 CALCOLO DEI COEFFICIENTI DI DEFLUSSO ANTE OPERAM E POST OPERAM φ = 0.9 x Imp + 0,2 x Per = 0,9 x 0,01 + 0,2 x 0,99 = 0,21φ φ = 0.9 x Imp + 0,2 x Per = 0,9 x 0,03 + 0,2 x 0,97 = 0,22φ CALCOLO DEL VOLUME MINIMO DI INVASO w=w (f/f ) (1/(1-n)) - 15 I w P = 50 x 1,11 15 x 0,03-50 x 0,97 = W = w x Superficie fondiaria (ha) = 6,57 x : = 9,70mc W 6,57 mc/ha w DIMENSIONAMENTO STROZZATURA Portata amm.le (Qagr.=20 l/sec/ha) 29,54 l/sec Battente massimo 1,00 m portata ammissibile effluente al ricettore battente sopra l'asse della condotta di scarico dell'invaso di laminazione DN max condotta di scarico 118,96 mm si adotta condotta DN 120,00 mm Portata uscente con la condotta adottata 30,07 l/sec VERIFICA DELLA VOLUMETRIA PER PIOGGE CON TR 30 ANNI E DURATA d 2h Superficie fondiaria 1,48 ha superficie totale dell'intervento TR 30 anni a 49 n 0,48 tp 2,00 ore durata di pioggia φ 0,22 coeff. di deflusso dopo la trasformazione h 68,34 mm altezza pioggia in tp Vp 1.009,42 mc Volume piovuto in tp Ve 221,98 mc Volume effluente in vasca in tp mc Qu 30,07 l/sec Portata scaricabile dalla strozzatura adottata Vu 216,50 Volume scaricato dalla vasca nel ricettore in tp Ve-Vu 5,47 mc Volume da laminare per evento TR 30 d 2 ore 11

13 W 9,70 mc Volume di laminazione (formula del w) VERIFICATO 12 CONSIDERAZIONI CONCLUSIVE Sulla base di quanto precedentemente esposto è emerso quanto segue: i terreni presenti nell area sono caratterizzati da un permeabilità mediocre essendo costituiti da limi sabbiosi debolmente argillosi e data la morfologia dell area favoriscono lo scorrimento; le analisi analitiche hanno evidenziato una variazione del coefficiente di deflusso pari a 0,01; per far si che le opere siano idraulicamente compatibili con l intervento da realizzare è necessario un volume di laminazione pari a 9,70 mc. Per eventuali chiarimenti in sede esecutiva si rimane cortesemente a disposizione. Pagliare del Tronto, 16 aprile 2014 Il geologo Dr. Daniele Morganti 12

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