IMPIANTO IDROELETTRICO SUL FIUME TANARO in località "Piantorre"

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1 REGIONE PIEMONTE PROVINCIA DI CUNEO COMUNI DI CASTELLINO TANARO E CEVA IMPIANTO IDROELETTRICO SUL FIUME TANARO in località "Piantorre" AGGIORNAMENTO PAESAGGISTICO ai sensi del Piano paesaggistico regionale (Ppr) approvato con D.C.R. n del 3 ottobre 2017 GRUPPO DI PROGETTAZIONE STUDIO DI INGEGNERIA Dott. Ing. ANTONIO CAPELLINO Via Rosa Bianca, Mondovì - (CN) 0174/ info@studiocapellino.it PEC antonio.capellino@ingpec.eu AGGIORNAMENTO PAESAGGISTICO ai sensi del Piano paesaggistico regionale (Ppr), approvato con D.C.R. n del 3 ottobre 2017, della "Risposta alle osservazioni pervenute a seguito delle comunicazioni del procedimento per l'apposizione del vincolo preordinato di esproprio, notificate da Provincia di Cuneo con lettera prot. n Rif. progr. int VAL classifica: / ed approfondimenti di carattere paesaggistico", consegnate il 30/06/2017 Dott. Arch. DANIELE BORGNA Via G. Pascoli, 39/ Mondovì (CN) arch.borgna@virgilio.it Dott. Ing. ALBERTO BONELLO Strada di Pascomonti Mondovì (CN) ing.bonello@ .it Geom. ALBERTO BALSAMO S.S. 28 Nord, Mondovì (CN) alberto.balsamo@geopec.it RICHIEDENTI GAIA POWER S.r.l. Via C. Marenco, CEVA (CN) C.F. e P.Iva fax 0174/ gaiapower@pec.it FEDERICO ROZIO socio amm.re DATA PROGETTO Dicembre 2014 DATA INTEGRAZIONI Dicembre 2015 DATA agg. PPR 3 ott 2017 Ottobre 2017 LAVORO SCALA CTA 001/03 Elaborato Si riservano tutti i diritti di divulgazione e/o riproduzione del presente documento senza specifica autorizzazione ai sensi della legge n.633 e s.m. ed int.

2 Sommario 1. PREMESSA AGGIORNAMENTO DEGLI APPROFONDIMENTI PAESAGGISTICI... 3 Studio di ingegneria Ing. CAPELLINO Antonio 1

3 1. PREMESSA Questo documento rappresenta l adeguamento, sulla base del nuovo Piano paesaggistico regionale (Ppr), approvato con D.C.R. n del 3 ottobre 2017, alle risposte alle osservazioni pervenute a seguito delle comunicazioni del procedimento per l'apposizione del vincolo preordinato di esproprio, notificate da Provincia di Cuneo con lettera prot. n Rif. progr. int VAL classifica: / riguardo la parte relativa agli approfondimenti di carattere paesaggistico strettamente connessi alla quantificazione delle aree interessate nel Piano Particellare, oggetto delle osservazioni ricevute. Studio di ingegneria Ing. CAPELLINO Antonio 2

4 2. AGGIORNAMENTO DEGLI APPROFONDIMENTI PAESAGGISTICI Di seguito si riportano gli estratti della richiesta integrativa formulata dalla Regione Piemonte Settore Territorio e Paesaggio, classificazione rif. N del 03/07/2015 al fine di uniformare ed approfondire gli aspetti paesaggistici legati alle soluzioni adottate in risposta alle osservazioni pervenute a seguito delle comunicazioni del procedimento per l'apposizione del vincolo preordinato di esproprio, notificate da Provincia di Cuneo con lettera prot. n Rif. progr. int VAL classifica: / Il progetto di impianto idroeletrico in comune di Castellino Tanaro prevede la realizzazione di una traversa sul Fiume Tanaro, un bacino di presa, un canale di adduzione, un bacino di sedimentazione e di carico, un locale di produzione ed un opera di restituzione. La maggior parte delle opere risulta interrata o non emergente rispetto al piano di campagna esistente. L opera di presa è inserita nella sponda destra del Fiume Tanaro con una vasca di presa che si presenta completamente inserita nella sponda e non emerge rispetto al terreno. Il canale di adduzione, di larghezza pari a 6,00 m e sviluppo pari a 930 m, è costituito da una sezione in c.a. e presenta il margine superiore dei muri laterali a filo con il pelo dell acqua in condizioni di esercizio, in modo da limitare il più possibile la sporgenza di elementi in cemento rispetto alle parti naturali; inoltre il raccordo con il terreno circostante nelle varie sezioni è realizzato con il raccordo delle sponde in terreno natturale debitamente costipato ed inerbito. Lungo i lati del canale è prevista la posa di un filare arbustivo realizzato con tecniche di posa non lineari in modo da mitigare la linearità dell opera antropica con la creazione di una barriera vegetazionale irregolare. La stessa riprende la barriera gia esistente ai lati del sedime ferroviario che percorre lo stesso territorio formando allo stesso tempo un segno tangibile e una barriera visiva per chi percorre la strada comunale di Piantorre. L impianto idroelettrico risulta quindi non visibile dai punti di vista principali della zona limitrofa e da tutte le abitazioni di Piantorre, grazie alla cortina arbustiva prevista lungo le opere e grazie alla già Studio di ingegneria Ing. CAPELLINO Antonio 3

5 esistente schermatura degli arbusti lungo la ferrovia. Inoltre è da evidenziare come la zona sia caratterizzata da alcuni elementi di disturbo visivo come capannoni ed edifici fatiscenti. Per quanto riguarda i punti di vista privilegiati e di interesse paesaggistico, in modo particolare la strada che porta all abitato di Castellino Tanaro ed il concentrico dello stesso comune, l area su cui insiste l impianto è visibile ma la linearità e l estrema snellezza che caratterizza le dimensioni complessive del progetto rende pressochè nullo l impatto complessivo rispetto alle viste panoramiche preponderanti. QUESITO I Regione Piemonte Settore Territorio e Paesaggio Nel presente documento verrà evidenziata la compatibilità del progetto in esame con il Piano Paesaggistico Regionale e quindi con i principali articoli della pianificazione paesaggistica vigente, con particolare attenzione alla ultima stesura del Piano paesaggistico regionale (Ppr), approvato con D.C.R. n del 3 ottobre 2017 sulla base dell Accordo, firmato a Roma il 14 marzo 2017 tra il Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo (MiBACT) e la Regione Piemonte. Il Piano paesaggistico regionale (Ppr), adottato nel 2009, è stato sottoposto a un'approfondita revisione e integrazione dei suoi contenuti, che ha reso opportuno procedere a una nuova adozione, per garantire la più ampia partecipazione al processo di pianificazione. Con D.G.R. n del 18 maggio 2015, la Giunta regionale ha quindi riadottato il Piano paesaggistico regionale. Con DGR n del 25 luglio 2016 parere motivato di compatibilità ambientale del Piano e pubblicazione di 7 DGR per la ridefinizione di alcuni corpi idrici soggetti a tutela paesaggistica rappresentati nel Ppr, Documento di condivisione tra Regione Piemonte e Ministero (8 novembre 2016) degli elaborati definitivi del Piano, assunzione delle determinazioni sulle osservazioni al Piano paesaggistico con DGR n del 14 novembre 2016 ed infine trasmissione elaborati definitivi al Ministero con DGR del 14 novembre 2016 per l accordo propedeutico all approvazione del Consiglio Regionale. Si è quindi giunti alla stesura definitiva nel 2017 con la firma dell accordo per l'approvazione del Piano paesaggistico regionale da parte di Dario Franceschini e Sergio Chiamparino a Roma il 14 marzo Pubblicazione D.G.R. n del 27 marzo Proposta al Consiglio Regionale di approvazione del Piano paesaggistico regionale (Ppr) con trasmissione degli elaborati in Consiglio. L approvazione del Piano paesaggistico regionale con D.C.R è del 3 Ottobre Studio di ingegneria Ing. CAPELLINO Antonio 4

6 Il Piano è costituito dai seguenti elaborati: Relazione Norme di Attuazione Catalogo dei beni paesaggistici del Piemonte (Prima parte e Seconda parte) Schede degli ambiti di paesaggio Elenchi delle componenti e delle unit à di paesaggio Tavole di Piano: P1: Quadro strutturale, scala 1: P2: Beni paesaggistici - Quadro d unione, scala 1: Tavole (6 ), scala 1: P3: Ambiti e unit à di paesaggio, scala 1: P4: Componenti paesaggistiche - Quadro d unione, scala 1: Tavole (22), scala 1: P5: Rete di connessione paesaggistica, scala 1: P6: Strategie e politiche per il paesaggio, scala 1: Rapporto ambientale Sintesi non tecnica Piano di monitoraggio Studio di ingegneria Ing. CAPELLINO Antonio 5

7 Estratto cartografico Aggiornamento Paesaggistico ai sensi del PPR Tavola P2 Beni paesaggistici : riporta i beni paesaggistici presenti nel territorio regionale tutelati ai sensi degli articoli 136, 142, 157 del Codice dei beni culturali e del paesaggio. Nella tavola P2 i beni paesaggistici sono stati rappresentati sulla base delle attuali conoscenze; in particolare per alcune tipologie di beni, sono stati definiti opportuni criteri di individuazione, condivisi con il Ministero, sulla base dei quali si è provveduto a rappresentare corpi idrici, laghi e zone di interesse archeologico. La rappresentazione dei beni paesaggistici costituisce riferimento per l applicazione della specifica disciplina dettata dalle Norme di attuazione in applicazione del Codice. Piano paesaggistico regionale: tavola P2.6 Studio di ingegneria Ing. CAPELLINO Antonio 6

8 Legenda Aggiornamento Paesaggistico ai sensi del PPR Studio di ingegneria Ing. CAPELLINO Antonio 7

9 La tavola P2 evidenzia la presenza dei seguenti elementi paesaggistici nei pressi delle opere in progetto( indicati con la linea rossa nella immagine precendente): - Territori coperti da boschi - Fiumi, torrenti e corsi d acqua La presenza di rete ferroviaria nelle vicinanze della zona interessata dal progetto si deve alla linea Bra-Ceva, ormai dismessa, che è visibile in loco come una striscia di terreno priva degli elementi tecnici ad uso ferroviario ( rotaie e traversine) ma caratterizzata da vegetazione spontanea arbustiva che crea una sorta di quinta visiva lungo il fondo valle. Studio di ingegneria Ing. CAPELLINO Antonio 8

10 Legenda Estratto cartografico Aggiornamento Paesaggistico ai sensi del PPR La Tavola P3 Ambiti e Unità di paesaggio riporta la suddivisione del territorio regionale nei 76 ambiti di paesaggio. Essi sono stati individuati in relazione alla rilevanza, all integrità e alle dinamiche trasformative dei caratteri paesaggistici prevalenti. Piano paesaggistico regionale: tavola P3 Studio di ingegneria Ing. CAPELLINO Antonio 9

11 Studio di ingegneria Ing. CAPELLINO Antonio 10

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17 Studio di ingegneria Ing. CAPELLINO Antonio 16

18 Estratto cartografico Aggiornamento Paesaggistico ai sensi del PPR Alla Tavola P4 Componenti paesaggistiche, sono riportate le componenti e i sistemi naturalistici, le componenti e i sistemi storico-territoriali, le componenti e i caratteri percettivi, le componenti morfologico-insediative e le aree degradate, critiche e con detrazioni visive. Come è riscontrabile dalla Tavola P4 riportata di seguito, l opera non ricade nei pressi di Siti inseriti nel Patrimonio Mondiale dell'unesco o di Tenimenti dell'ordine Mauriziano. L area oggetto di intervento, è in parte compresa all interno della fascia di 150 metri dalle sponde del Fiume Tanaro, risulta inoltre parzialmente ubicata su Territori a prevalente copertura boscata (regolamentati dall art. 16). Piano paesaggistico regionale: tavola P4 In rosso la traccia dell impianto in progetto Studio di ingegneria Ing. CAPELLINO Antonio 17

19 Legenda Aggiornamento Paesaggistico ai sensi del PPR Studio di ingegneria Ing. CAPELLINO Antonio 18

20 Legenda Aggiornamento Paesaggistico ai sensi del PPR Studio di ingegneria Ing. CAPELLINO Antonio 19

21 Legenda Aggiornamento Paesaggistico ai sensi del PPR Studio di ingegneria Ing. CAPELLINO Antonio 20

22 Estratto cartografico Aggiornamento Paesaggistico ai sensi del PPR Alla Tavola P5 rete ecologica, storico culturale e fruitiva sono riportate le reti di importanza regionale e, in particolare, la rete ecologica, la rete storico-culturale, la rete di fruizione e le aree di progettazione integrata. Non si rileva la presenza di SIC e ZPS. Piano paesaggistico regionale: tavola P5 Studio di ingegneria Ing. CAPELLINO Antonio 21

23 Legenda Aggiornamento Paesaggistico ai sensi del PPR Studio di ingegneria Ing. CAPELLINO Antonio 22

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25 Studio di ingegneria Ing. CAPELLINO Antonio 24

26 Art. 3 Ruolo del PPR e rapporti con i piani e i programmi territoriali Il progetto risulta coerente con i principali piani e programmi territoriali, non contrasta quindi le prescrizione del presente articolo. Studio di ingegneria Ing. CAPELLINO Antonio 25

27 Studio di ingegneria Ing. CAPELLINO Antonio 26

28 L area oggetto di intervento ricade nella tipologia normativa VI: Naturale/rurale a media rilevanza e buona integrità. Nel progetto in esame sono stati seguiti gli indirizzi riportati all art. 11, le opere non presentano interventi che possano minacciare l integrità delle aree in cui si inseriscono. Studio di ingegneria Ing. CAPELLINO Antonio 27

29 Art. 13 Aree di montagna (come modificato dalla dgr_05430_740_ ) Studio di ingegneria Ing. CAPELLINO Antonio 28

30 Il progetto in questione non interesserà aree di montagna. Studio di ingegneria Ing. CAPELLINO Antonio 29

31 Art. 14 Sistema idrografico L impianto in questione non interessa cascate e salti d acqua naturali. Gli interventi risultano conformi con le prescrizioni relative all art. 14. Studio di ingegneria Ing. CAPELLINO Antonio 30

32 Art. 15 Laghi e territori contermini Il progetto non interessa laghi e territori contermini, pertanto non contrasta con le prescrizioni del presente articolo. Studio di ingegneria Ing. CAPELLINO Antonio 31

33 Art. 16 Territori coperti da boschi Il tracciato dell impianto in questione (presa, condotta, centrale, restituzione) non interessa boschi costituenti habitat di interesse comunitario. Il progetto prevede l abbattimento di specie arboree in aree classificate boscate. Sono previsti interventi di compensazione consistenti nel ripristino della copertura boscata su un area 3 volte maggiore a quella soggetta ad abbattimento. Si rimanda agli appositi paragrafi per i dettagli relativi alle aree da assoggettare agli interventi di cui sopra. Studio di ingegneria Ing. CAPELLINO Antonio 32

34 Art. 18 Aree naturali protette e altre aree di conservazione della biodiversità Il progetto oggetto della presente relazione integrativa non interessa parchi nazionali o regionali né riserve nazionali o regionali, SIC o ZPS. Studio di ingegneria Ing. CAPELLINO Antonio 33

35 Art. 23 Zone di interesse archeologico Il progetto non interessa aree di interesse archeologico, non contrasta perciò con le prescrizioni dell articolo 23 del PPR. Studio di ingegneria Ing. CAPELLINO Antonio 34

36 Art. 26 Ville, parchi e giardini, aree e impianti per il loisir e per il turismo Il progetto in questione non interessa aree interessanti sotto il profilo turistico, pertanto non presenta profili di incompatibilità con gli elementi oggetto di tutela dell art. 26 del PPR. Studio di ingegneria Ing. CAPELLINO Antonio 35

37 Art. 33 Luoghi ed elementi identitari Il progetto in questione non presenta profili di incompatibilità con gli elementi oggetto di tutela dell art. 33 del PPR. Studio di ingegneria Ing. CAPELLINO Antonio 36

38 L intervento in progetto non interesserà insule specializzate o complessi infrastrutturali. Studio di ingegneria Ing. CAPELLINO Antonio 37

39 QUESITO II Regione Piemonte Settore Territorio e Paesaggio Si rimanda all elaborato Documentazione fotografica e fotoinserimenti per la visione da diversi punti delle opere in progetto e del contesto nel quale sono inseriti. La documentazione fotografica allegata permette di apprezzare da diversi punti di vista, sia ravvicinati che da strade panoramiche e centri abitati, la localizzazione dell impianto in progetto e il possibile impatto visivo sul contesto. Dopo un attenta analisi in sito sono emersi i punti di maggiore visibilità delle opere previste dal progetto e conseguentemente sono state previste le opere di mitigazione più adatte. Per quanto riguarda il canale di adduzione si prevedel abbassamento delle sponde del canale in c.a. che passano da un altezza di 2.50 m a 2.00 m, cioè coincidenti con il pelo libero medio dell acqua derivata durante la fase di esercizio. La porzione di sponda emergente rispetto al pelo dell acqua nel canale verrà sistemata con terreno naturale con scarpa a 30 gradi ( circa 1/3 ). L inserimento paesaggistico delle opere risulta quindi essere attenuato dalla riproposizione del canale, un tempo esistente e per gran parte adiacente con il tracciato proposto in questo progetto, come un percorso d acqua a raso del terreno che delinea i terreni coltivati. Lungo tutto il canale e ai bordi delle vasche si prevede la disposizione di macchie arboreo-arbustive per il mascheramento delle parti artificiali e per ricostituire una cornice vegetale lungo il canale. Come evidenziato nella documentazione fotografica dai principali punti visuali e dalle strade di percorrenza il canale risulta poco visibile sia per la posizione defilata sia soprattutto per la presenta di diverse entità che fungono da schermo sia naturale che antropico; dalla strada località Piantorre verso l opera di presa ed il primo tratto di canale le cascine esistenti, poste tra la strada e il Fiume Tanaro, costituiscono una barriera visiva antropica di notevole impatto, soprattutto per quanto riguarda la presenza di alcuni capannoni connessi alle attività agricole. Verso l abitato di località Piantorre vi è una larga porzione di campi aperti, delimitati però dal tracciato della ex ferrovia che corre parallela alla strada comunale e che presenta una cortina arbustiva importante: questo filare arbustivo esistente costituisce un primo schermo naturale dalla strada alla zona di prato dove è previsto il tracciato del canale di adduzione, posto a livello altimetrico alcuni metri più in basso. Alla luce di questi elementi esistenti si è valutata la riproposizione di un filare arboreo-arbustivo a lato del canale in progetto per mitigare la vista dell opera geometrica consentendone un inserimento armonioso tramite la posa di arbusti disposti a macchie irregolari sia lungo il lato di monte del canale, sia sul lato verso il Fiume Tanaro a lato della pista di accesso per l opera di presa. La snellezza dell opera caratterizzata da una linearità che segue l andamento del terreno con alcuni pieghi per adattarsi alla pedenza del contesto unito alla cornice arbustiva a macchie consente di ammorbidire le forme rigide del canale in c.a. uniformandone l inserimento con il contesto naturalizzato. Per quanto concerne le vasche di sedimentazione presso la presa e presso la centrale si è valutata la visibilità dai principali punti di fruizione e la fattibilità strutturale della copertura. L opera di derivazione è situata in una posizione defilata rispetto alla viabilità e alle abitazioni, quindi risulta poco visibile già per il punto in cui si colloca; al fine di mascherare completamente la zona interessata dall opera e garantire un corretto tassello di connessione della fascia ripariale si prevede la continuazione della cortina arbustiva della prima parte del canale di adduzione con l inserimento anche di elementi arborei a contorno di tutta la vasca di presa. Inoltre viste le dimensioni della vasca di sedimentazione in Studio di ingegneria Ing. CAPELLINO Antonio 38

40 adiacenza all opera di presa è stata valutata la possibilità di porre una copertura per limitare la vista della porziona di acqua derivata e garantire la linearità della sponda del corso d acqua naturale; a tal fine si è optato per la posa di una copertura metallica grigliata appositamente colorata con tinte che riprendono il colore dei prati circostanti, accorgimento che garantisce un efficace soluzione sia dal punto di vista paesaggistico che dal punto di vista logistico: lo specchio d acqua interessato dalla derivazione viene coperto alla vista in maniera efficace e si può allo stesso tempo provvedere alle eventuali operazioni di manutenzione della vasca rimuovendo provvisoriamente parte del grigliato. Allo stesso modo per quando riguarda la vasca di sedimentazione presso la centrale si prevede la medesima soluzione per la copertura, coprendo quindi tutto il sedimentatore con il grigliato metallico appositamente colorato con tinte che riprendono il colore dei prati circostanti; inoltre vista la posizione più avvicinata alle strade di percorrenza e alle abitazioni, si prevede la posa di una cortina arboreo arbustiva tutto attorno alla vasca di sedimentazione, in modo da mascherare quasi completamente la vista dell opera geometrica tramite un sistema di elementi naturali che si connettono con le aree boscate limitrofe presenti nella porzione di terreno verso il fiume Tanaro. Studio di ingegneria Ing. CAPELLINO Antonio 39

41 QUESITO III Regione Piemonte Settore Territorio e Paesaggio Si rimanda all elaborato Documentazione fotografica e fotoinserimenti per la visione da diversi punti delle opere in progetto e del contesto nel quale sono inseriti. Sono state inserite numerose fotografie e diversi fotoinserimenti relativi alle vasche e al canale. Come illustrato al punto precendete si prevede la copertura delle vasche con un grigliato metalloco appositamente colorata con tinte che riprendono il colore dei prati circostanti per limitare la vista degli specchi d acqua derivati in elementi troppo geometrici, che vengono inotre mitigati da cortine arbustive che permettono di integrare la connessione dell opera in progetto con la vegetazione circostante, rilevata tramite attenti analisi in sito ed evidenziata dalla documentazione fotografica allegata. Studio di ingegneria Ing. CAPELLINO Antonio 40

42 QUESITO IV Regione Piemonte Settore Territorio e Paesaggio Si rimanda all elaborato Documentazione fotografica e fotoinserimenti per la visione da diversi punti delle opere in progetto e del contesto nel quale sono inseriti. Nella documentazione fotografica piuttosto corposa si riprende da varie angolazioni l area dove si prevede la realizzazione della cabina Enel, si dà riscontro anche a livello planimetrico con indicazione dei punti di scatto. L intervento previsto riguarda un basso fabbricato. Dai fotoinserimenti emerge che l opera si inserisce bene nell ambiente esistente, caratterizzato da fabbricati di dimensioni ben maggiori. Il rudere all interno del quale si prevede di sviluppare il fabbricato di produzione interrato è oggi ridotto ad un muro di pianta rettangolare con pilastri ancora ben visibili. All interno del rudere sono ammassati calcinacci e pietrame. Il rudere è ancora oggi riportato al Catasto, segno che pochi decenni fa era una pertinenza del vicino molino di Piantorre. QUESITO V Regione Piemonte Settore Territorio e Paesaggio Si rimanda agli elaborati di dettaglio dell opera di presa e della centrale idroelettrica e opera di restituzione per i disegni costruttivi delle difese spondali in progetto nel contesto delle opere di derivazione e di restituzione in alveo. Le stesse sono riportate nell elaborato documentazione fotografica e efotoinserimeti per valutare l inserimento visivo delle opere a progetto nel contesto esistente attraverso fotosimulazioni. Studio di ingegneria Ing. CAPELLINO Antonio 41

43 QUESITO VI Regione Piemonte Settore Territorio e Paesaggio Dai rilievi effettuati sul campo, è emerso come l impianto in progetto interferisca in alcuni tratti con aree boscate mentre non vengono interessati impianti di arboricoltura da legno. In particolare, come evidenziato nella tav. 12 Individuazione delle aree boscate interessate e interventi di recupero vegetazionale allegata, la costruzione dell opera di presa e delle scogliere che consentono l ammorsamento della traversa sulle rive comporterà l abbattimento della vegetazione arborea ed arbustiva su di una superficie pari a 6.600,00 mq. La trasformazione sarà solo in parte permanente in quanto una superficie pari a mq verrà destinata ad ospitare l opera di presa e la pista permanente necessaria a garantirne l accessibilità una volta attivato l impianto mentre una superficie pari a mq verrà ripristinata e nuovamente destinata a bosco. A valle dell opera di presa, del sedimentatore, il canale di adduzione si sviluppa in prossimità di una pista esistente e comporterà l eliminazione di una superficie a bosco pari a 950 mq. Procedendo ulteriormente verso valle il canale di adduzione interessa zone a prato: la costruzione del manufatto non comporta l abbattimento di alberi né la trasformazione permanente di zone boscate. Le stesse considerazioni valgono per la realizzazione del bacino di carico, anch esso previsto in una zona a copertura erbacea. La costruzione dell edificio della centrale, delle piste e dei piazzali necessari all accessibilità dello stesso, alla manovra dei mezzi ed allo stoccaggio dei materiali non interesserà aree boscate ma comporterà l abbattimento di un nucleo di robinie ed alcuni alberi da frutto in prossimità dell edificio esistente (ex mulino). La realizzazione della restituzione e della scogliera in massi necessaria all ammorsamento della stessa alla sponda comporterà l eliminazione di una fascia di vegetazione ripariale pari a 350 mq. Di questi, una superficie pari a 220 mq sarà ripristinata al termine del cantiere e nuovamente destinata a bosco. La realizzazione del cantiere comporterà, dunque, la trasformazione di 7900 mq di area boscata di cui 2120 mq in modo permanente e 5780 mq temporaneamente, in quanto prontamente ripristinati mediante messa a dimora di specie arboree ed arbustive autoctone al termine del cantiere. Ciò determina la necessità di proporre un progetto di un intervento compensativo ai sensi dell art. 19 della L.R. 4 del L intervento di compensazione prevederà il riprtistino della copertura boscata sulla superficie interessata solo temporaneamente dal cantiere (5220 mq) ed il miglioramento forestale di una superficie pari a 3 volte quella eccedente la quota ripristinata (2880 mq x 3 = 8640 mq). Il miglioramento forestale interesserà alcune particelle boscate in disponibilità del proponente e localizzate a breve distanza dal sito dell impianto. Studio di ingegneria Ing. CAPELLINO Antonio 42

44 Si sintetizza nella seguente tabella la disponibilità di terreni adatti all intervento in oggetto, tutti localizzati nelle vicinanze dell impianto ed in comune di Castellino Tanaro. Foglio Particella Coltura Area [m 2 ] 243 BOSCO MISTO BOSCO MISTO F BOSCO MISTO BOSCO MISTO BOSCO MISTO BOSCO MISTO F15 BOSCO CEDUO BOSCO MISTO Il primo appezzamento è localizzato immediatamente a monte della strada che costeggia il corso del Tanaro, in una zona ad acclività accentuata e soggetta a erosione accentuata e fenomeni calanchivi, ed è caratterizzato, alle quote inferiori, da una fascia a robinieto invecchiato e, risalendo lungo il pendio, da una zona a querceto di roverella, in cui sono presenti esemplari di querce di dimensioni talvolta rilevanti, frammisti a pini silvestri e pioppi bianchi (si veda documentazione fotografica allegata). Il secondo appezzamento, leggermente più ad est, è localizzato su di un versante che si affaccia su un Rio laterale, affluente di destra del Fiume Tanaro, con caratteristiche ecologiche simili: l acclività e l aridità della pensice hanno favorito una copertura a roverella e pino silvestre (si veda documentazione fotografica allegata). Gli interventi di miglioramento forestale, finalizzati a favorire la funzione di protezione del bosco dai fenomeni erosivi (con tecniche di ingegneria naturalistica) ed al miglioramento della copertura sia sotto il profilo naturalistico che selvicolturale, saranno descritti in un apposita Relazione Forestale. Studio di ingegneria Ing. CAPELLINO Antonio 43

45 QUESITO VII Regione Piemonte Settore Territorio e Paesaggio Si rimanda all elaborato documentazione fotografica e fotoinserimenti per le immagini del tratto di linea elettrica di connessione e i fotoinserimenti della cabina ENEL di connessione e all elaborato 20 Piano particellare per il tracciato della linea con i relativi vincoli ablativi. QUESITO VIII Regione Piemonte Settore Territorio e Paesaggio Il rifacimento della linea esistente previsto presso località Rocchetta è previsto nell ambito del preventivo di connessione alla Rete ENEL per il potenziamento della linea esistente al fine di allacciare l impianto in oggetto e altri impianti di produzione della zona. Si è già provveduto a presentare a ENEL il progetto di dettaglio del rifacimento della linea in questione e si rimane in attesa della vidimazione del progetto stesso da parte di ENEL per poterlo allegare al progetto in fase di valutazione. Si rimanda agli elaborati 14 documentazione fotografica e fotoinserimenti per le immagini del tratto di linea elettrica di connessione e i fotoinserimenti della cabina ENEL di connessione e all elaborato Piano particellare per il tracciato della linea con i relativi vincoli ablativi. Si precisa che i pali utilizzati per i nuovi tratti di linea elettrica sono in CAC con altezza complessiva di 12 m di cui 1.50 m di infissione e m di altezza utile fuori terra. Studio di ingegneria Ing. CAPELLINO Antonio 44

46 QUESITO IX Regione Piemonte Settore Territorio e Paesaggio Si rimanda all elaborato Planimetria di cantiere dove sono indicate le aree interessate dal cantiere durante le fasi di realizzazione e le piste di accesso per i mezzi d opera. Si precisa che i percorsi di accesso al cantiere ricalcano piste già esistenti per quanto riguarda la zona della centrale e di parte del canale, mentre per l opera di presa si prevede la realizzazione di una pista temporanea che corre lungo i terreni più prossimi alla sponda e alla fascia ripariale del Fiume Tanaro a monte della derivazione; si precisa che la pista in oggetto ha carattere temporaneo e verrà rimossa una volta terminati i lavori, con conseguente ripristino dei luoghi come da situazione d origine. La pista in questione è stata inserita al fine di evitare il passaggio nel cortile di proprietà dei signori Canavero Giuseppe, Canavero Elena, Canavero Enzo, Pelleri Silvana e consente un minore impatto del cantiere sul contesto. Studio di ingegneria Ing. CAPELLINO Antonio 45

47 QUESITO X Regione Piemonte Settore Territorio e Paesaggio L elaborato 18 della consegna del progetto definitivo viene sostituito nella presente consegna dall elaborato 12 Individuazione delle aree boscate interessate e interventi di recupero vegetazionale. Sulla tavola vengono individuate le aree di intervento, interessate da abbattimenti dovuti alle operazioni di cantiere e ai successivi ripristini, elencate qui di seguito: Area 1 Zona interessata: Sponda sinistra Opere previste: traversa e scogliera spona sinistra Superficie abbattimento: 920 m² Superficie rimboschimento: 530 m² Area 2 Zona interessata: Opere previste: Presa Opera di presa, bacino di sedimentazione, pista di accesso Superficie abbattimento: 5460 m² Superficie rimboschimento: 3680 m Area 3 Zona interessata: Canale Opere previste: Canale di adduzione Superficie abbattimento: 1370 m² Superficie rimboschimento: 880 m² Area 4 Zona interessata: Restituzione Opere previste: Opera di restituzione Superficie abbattimento: 350 m² Superficie rimboschimento: 220 m² Vengono inoltre evidenziate le aree a disposizione del proponente per effettuare l intervento di miglioramento forestale come già esplicitato sopra. Il progetto prevede inoltre la piantumazione di un filare arboreo arbustivo lungo i lati del canale di adduzione e le vasche di sedimentazione, e l apposizione di talee di salice su tutte le scogliere a progetto. Studio di ingegneria Ing. CAPELLINO Antonio 46

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