Deposito di Rho (MI)

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1 RHODENGAS S.p.A Deposito di RHO (MI) Pagina 1 di 16 Deposito di Rho (MI) SCHEDA d INFORMAZIONE sui RISCHI di INCIDENTI RILEVANTI per i CITTADINI ed i LAVORATORI Ai sensi dei D.Lgs.334/99 e 238/05 Rho, 29 Maggio 2009 Il Gestore:

2 RHODENGAS S.p.A Deposito di RHO (MI) Pagina 2 di 16 PREMESSA L Azienda ha aggiornato la Notifica ed aggiorna la Scheda di Informazione sui Rischi di Incidente Rilevante per i Cittadini e per i Lavoratori che viene qui di seguito illustrata in tutte le sue Sezioni a seguito di aggiornamento del Rapporto di Sicurezza.

3 RHODENGAS S.p.A Deposito di RHO (MI) Pagina 3 di 16 Sezione 1 Nome della Società: Ragione sociale: RHODENGAS S.p.A. Sede dell attività (stabilimento e deposito): Via F.Borromeo, RHO MI) Portavoce della Società (se diverso dal Responsabile): Geom. Aldo Tamburini La Società ha presentato - la Notifica prescritta dall art. 6 del D.Lgs. 334/99 SI - il Rapporto di Sicurezza prescritto dall art. 8 del D.Lgs. 334/99 SI Responsabile dello Stabilimento e Gestore: Responsabile del Deposito : Sig.Mauro Solfrini Gestore: Geom. Aldo Tamburini

4 RHODENGAS S.p.A Deposito di RHO (MI) Pagina 4 di 16 Sezione 2 INDICAZIONI E RECAPITI DI AMMINISTRAZIONI, ENTI, ISTITUTI, UFFICI O ALTRI PUBBLICI, A LIVELLO NAZIONALE O LOCALE, A CUI SI È COMUNICATA L ASSOGGETTABILITÀ ALLA PRESENTE NORMATIVA O A CUI È POSSIBILE RICHIEDERE INFORMAZIONI IN MERITO MINISTERO DELL AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO Servizio I.A.R. Via Cristoforo Colombo, Roma REGIONE LOMBARDIA Direzione Generale Polizia Locale Prevenzione Protezione Civile Unità Organizzativa Sistema Integrato di Sicurezza Struttura Prevenzione Rischi Tecnologici Via Rosellini n Milano CTR COMITATO TECNICO REGIONALE presso l Ispettorato. Regionale dei Vigili del Fuoco Via Ansperto n Milano PREFETTO DI MILANO Corso Monforte Milano PROVINCIA DI MILANO Servizio di controllo centri di pericolo e industrie a rischio Corso Porta Vittoria, Milano SINDACO DI RHO Piazza Visconti, Rho (MI) COMANDO PROVINCIALE DEI VIGILI DEL FUOCO DI MILANO Via Messina, Milano

5 RHODENGAS S.p.A Deposito di RHO (MI) Pagina 5 di 16 AUTORIZZAZIONI E CERTIFICAZIONI ADOTTATE IN CAMPO AMBIENTALE DALLO STABILIMENTO E attuato e certificato presso il Deposito, il Sistema di Gestione della Sicurezza previsto dall Art.7 del D.Lgs.334/99 così come modificato dal D.Lgs.238/05.

6 RHODENGAS S.p.A Deposito di RHO (MI) Pagina 6 di 16 Sezione 3 DESCRIZIONE DELLA/DELLE ATTIVITÀ SVOLTA/SVOLTE NELLO STABILIMENTO/DEPOSITO: 3.1 Descrizione dell Attività e del Deposito. Deposito sorge su un area di ca m 2, è completamente recintato con muro continuo di altezza pari a 2,5 m. L analisi preliminare per l individuazione delle Aree critiche, effettuata in accordo al D.M , ha evidenziato che tutte le Unità Logiche del Deposito sono di Categria A, pertanto il Deposito risulta in Classe 1 Attività svolta L attività svolta consiste nel ricevimento, stoccaggio, spedizione di GPL. Tale attività è di prevista cessazione entro i primi mesi del 2010 per trasferimento dell attività stessa in altro sito. Il ricevimento del GPL sfuso è avvenuto fino al 01/04/2009 tramite autobotti e ferro cisterne ed è stato spedito in autobotti. A partire da Aprile 2009 il GPL viene approvvigionato esclusivamente in autobotti. Il Deposito, a partire dal 2006 riceve e spedisce anche una modesta quantità di GPL in bombole. La quantità massima di GPL prevista in Deposito è pari a 1061,5 tonnellate In Deposito è presente, quale combustibile per le motopompe antincendio, anche una modesta quantità di Gasolio pari a 1,5 tonnellate. Gli elementi costitutivi principali del Deposito sono: a) Serbatoi di stoccaggio GPL (Propano) Il Deposito dispone di n.3 Serbatoi tumulati, ciascuno della capacità di 930 m 3. I serbatoi sono appoggiati su due selle in cemento armato, protetti esternamente con doppio strato di guaina bituminosa e interamente ricoperti con uno strato di terreno di forma trapezoidale con spessore di circa 100 cm sulla generatrice superiore.

7 RHODENGAS S.p.A Deposito di RHO (MI) Pagina 7 di 16 Tabella. Caratteristiche tecniche dei serbatoi tumulati Serb. Capacità (m 3 ) TKA 930 TKB 930 TKC 930 Tipo di serbatoio Metallico tumulato Metallico tumulato Metallico tumulato Diametro (m) Lunghezza (m) Temperatura di progetto ( C) Pressione di prova idraulica (bar) Pressione di progetto (bar) Ciascun serbatoio è dotato di n. 4 valvole di sicurezza tarate per lo scarico ad un valore di pressione di 17,65 Bar, in accordo alla normativa vigente e sono ridondanti per permettere le operazioni di manutenzione in sicurezza. Le linee di prelievo della fase liquida, oltre a disporre, sull'uscita dei serbatoi, di valvole di intercettazione con comando pneumatico a distanza, dispongono di valvole di espansione, collegate tramite linee fisse al cielo dei serbatoi, permettendo così le variazioni di volume del liquido con ritorno di prodotto nei serbatoi stessi ed evitando così scarichi in atmosfera in caso di apertura delle valvole stesse di espansione. I serbatoi sono dotati di sistemi di controllo del livello (doppio controllo con allarme indipendente e blocco del compressore di travaso) della temperatura e della pressione. b) Punti di travaso delle Autobotti I punti di travaso delle Autobotti sono tre, così disposti: due in un area definita come Zona 1 ed uno in un area definita come Zona 2. Le tubazioni di trasferimento, collegate ai compressori di travaso, sono realizzate con tubi di acciaio senza saldatura, dimensionati secondo ANSI B36.10 API 5L grado B schedula 40 Per ciascuna rampa è possibile caricare o scaricare GPL in autobotti di capacità differente, fino ad un massimo di 23 tonnellate ciascuna. Le rampe di travaso sono attrezzate con bracci metallici (in esecuzione PN 40) per la fase liquida e per la fase gas. I bracci sono dotati di giunti break-away. c) Stazione di pompaggio e compressione Per il trasferimento del prodotto sono installate le seguenti postazioni di compressori e pompe: - n.4 Elettrocompressori CORKEN 690 con spostamento volumetrico di 75 mc/h, potenza del motore 18,5 KW;

8 RHODENGAS S.p.A Deposito di RHO (MI) Pagina 8 di 16 -n.1 Elettrocompressore BLAKMER LB942 con spostamento volumetrico di 210 mc/h potenza motore 37 KW; - n.4 Elettropompe SIHI ZEAA 8010 con portata max. di 120 mc/h potenza del motore 37 KW d)impianti Antincendio: l impianto antincendio è costituito da.: L impianto antincendio è costituito dalla rete idranti e da un sistema a pioggia a protezione delle pensiline di carico/scarico. La rete idranti è costituita da n. 14 idranti UNI 70, di cui 7 dotati di monitore e n.1 monitore UNI 45; è collegata ad un anello idrico suddiviso in due parti interconnesse che possono essere utilizzate separatamente o in comunicazione tramite aperture di apposite valvole di sezionamento; gli idranti sono distribuiti all incirca ad una distanza di 50 m uno dall altro. All anello è collegata una bocca UNI 70 per attacco della motopompa VV.F. con attacco di riserva UNI 100. La riserva idrica è costituita da n.2 serbatoi sferici fuori terra della capacità di 487 m 3 cadauno, da un serbatoio cilindrico verticale della capacità di 500 m 3 e da una vasca interrata di capacità pari a ca. 500 m 3 nella quale è installata una elettropompa sommersa di portata massima pari a 220m 3 /h La riserva idrica è alimentata da un pozzo artesiano con pompa sommersa da 60 m 3 /h e dall acquedotto comunale con tubazione da 2. La riserva idrica alimenta n. 3 motopompe (2 di esercizio + 1 di riserva) con portata ciascuna pari a 360 m 3 /h e prevalenza di 80 m; le motopompe alimentano l anello idrico e il sistema a pioggia. Il Deposito è dotato inoltre di estintori a polvere e CO2,come qui di seguito riportato: 10 Estintori a polvere, carrellati, da kg Estintori a polvere portatili da kg. 6 1 Estintore a CO2 carrellato da kg.20 Gli estintori sia carrellati che portatili, vengono semestralmente verificati e manutenzionati da Ditta specialistica qualificata. e)impianti di rilevazione di fughe di gas ed incendio Il Deposito è dotato di due sistemi di rilevamento: un sistema di rilevamento di fughe di gas ed un sistema di rilevamento di incendi. Sistema di rilevamento di gas infiammabili Presso il Deposito è installato un sistema fisso di controllo dell atmosfera; il sistema dà allarme al 20% del LFL (attivazione della sirena- preallarme ); dà allarme al 40% del valore di LFL con attivazione del sistema antincendio e messa in sicurezza del Deposito.

9 RHODENGAS S.p.A Deposito di RHO (MI) Pagina 9 di 16 Sistema di rilevamento incendi I sistemi di rilevamento incendi sono costituiti da sensori ottici che danno l allarme in caso di incendio. L intervento di un solo rilevatore di incendio origina l attivazione del sistema antincendio e la messa in sicurezza del Deposito. Struttura Organizzativa del Deposito: il personale presente in Stabilimento durante il turno giornaliero di lavoro è costituito da:: - 4 addetti ai travasi - 4 addetti alle pratiche amministrative inclusi i dirigenti. 3.2) Territorio circostante il Deposito:obiettivi sensibili; aziende a rischio di incidente rilevante: Nell area di interesse, 5 km dal baricentro del Deposito, sono presenti Unità abitative ad alta densità,ospedali, scuole o altri edifici sensibili. Si segnalano fra gli altri: Cimitero di Mazzo a 330 m. Campo Sportivo di Mazzo a 380 m. Liceo Classico Rebora a 510 m. Parrocchia di Santa Croce in Mazzo a 580 m. Scuola Elementare Rodari a 800 m. Supermercato Standa a 840 m Parrocchia S.Maria Ausiliatrice a 920 m Cartografia dello Stabilimento In Allegato 1 si riporta la Planimetria in formato A3, che mette in rilievo i confini del Deposito, le principali aree produttive, logistiche e amministrative.

10 RHODENGAS S.p.A Deposito di RHO (MI) Pagina 10 di 16 Sezione 4 Sostanze e preparati soggetti al D.Lgs. 334/99 e suscettibili di causare un eventuale incidente rilevante Nome comune o generico Gas Liquefatti estremamente infiammabili (Propano) Numero CAS (*) Principali caratteristiche di pericolosità Estremamente infiammabile. Classificazione di pericolo R 12 Estremamente infiammabile. Utilizzo della sostanza Materia prima e Prodotto finito Massima quantità presente Tonnellate 1061,5 R40 R51/53 GASOLIO Possibile cancerogeno; Tossico per gli organismi acquatici Possibile Cancerogeno Tonnellate 1,5 Tossico per gli organismi acquatici, può provocare a lungo termine effetti negativi per l'ambiente acquatico (*) Propano

11 RHODENGAS S.p.A Deposito di RHO (MI) Pagina 11 di 16 Sezione 5 Natura dei rischi di incidenti rilevanti. Informazioni generali Incidente (1) RILASCIO di SOSTANZA PERICOLOSA Sostanza coinvolta GPL (Propano) INCENDIO (Flash Fire; JetFire; Pool Fire) GPL(Propano) ESPLOSIONE GPL (Propano) NOTE: (1) Incendio, esplosione, rilascio di sostanze pericolose.

12 RHODENGAS S.p.A Deposito di RHO (MI) Pagina 12 di 16 Sezione 6 TIPO DI EFFETTI PER LA POPOLAZIONE E PER L AMBIENTE I possibili danni a cui potrebbero essere esposti i soggetti presenti sono quelli conseguenti a radiazioni termiche ed onde d urto derivanti da eventi incidentali riferibili a GPL.(Propano) Nessun danno ambientale dovuto ad inquinamento è possibile in quanto il Propano tende ad evaporare immediatamente al momento del rilascio ed il piccolo quantitativo di Gasolio è posto in unità protette da adeguati sistemi di contenimento. Gli effetti incidentali si esauriscono nel breve termine e non comportano effetti a medio e lungo termine; non esistono soggetti particolarmente vulnerabili agli effetti incidentali, né possibili effetti indiretti. Tutte le sezioni del Deposito con presenza di GPL sono in luogo aperto,naturalmente ventilato,non è pertanto ipotizzabile la persistenza di concentrazioni pericolose in caso di rilascio MISURE DI PREVENZIONE E SICUREZZA ADOTTATE Gli impianti sono stai costruiti secondo criteri di sicurezza consolidati ed in accordo a quanto stabilito dal D.M Sono gestiti da Personale altamente qualificato ed addestrato alla conduzione degli stessi in condizioni normali e di emergenza. L Azienda ha inoltre adottato tutte le misure di sicurezza atte a ridurre od eliminare l eventualità di incidenti rilevanti tra cui: -i serbatoi di stoccaggio sono tumulati, realizzati con materiali di alta qualità applicando criteri costruttivi specifici e sono dotati di protezione catodica; la messa in esercizio dei serbatoi è stata preceduta da test e collaudi a norma di legge; i serbatoi sono dotati di doppio sistema di controllo di livello con allarme e blocco e di valvole di sicurezza intercettabili separatamente. - tutte le aree del Deposito sono coperte da sistema di rilevazione perdite di gas e da sistema di rilevazione incendi con allarme; in particolare: - rilevatori di fughe di gas posti in tutti i punti critici del Deposito ( parco serbatoi, punti di travaso, sale pompe e compressori) che attivano la sirena di allarme al raggiungimento del 20% del limite inferiore di infiammabilità e la partenza delle motopompe, il distacco dell energia elettrica, la chiusura di tutte le valvole di GPL e l apertura di tutte le valvole della rete idrica di antincendio al raggiungimento del 40% del limite inferiore di infiammabilità. - rilevatori di incendi posti in tutti i punti critici del Deposito che rilevano la presenza di principi di incendio dando allarme mediante sirena ed attivando la partenza delle motopompe, il distacco

13 RHODENGAS S.p.A Deposito di RHO (MI) Pagina 13 di 16 dell energia elettrica, la chiusura di tutte le valvole di GPL e l apertura delle valvole della rete idrica antincendio. - pinze elettroniche per la messa a terra delle autobotti che intervengono automaticamente in caso di collegamento non idoneo negando il consenso alle operazioni di apertura delle valvole pneumatiche poste a monte dei bracci metallici della fase liquida e gas e alla partenza delle pompe e/o compressori. - testate predeterminatrici totalizzatrici che intervengono sulla pompa di carico autobotti arrestandola al raggiungimento del valore preimpostato e chiudendo la valvola a monte del braccio di carico. -iniezione acqua serbatoi: da utilizzare in caso di emergenza mediante motopompa dedicata. -il controllo sui punti critici del Deposito è effettuato tramite 8 telecamere a circuito chiuso mentre la telecamera DOME, posta in quota su palo, consente l immediata visualizzazione di eventuali situazioni di emergenza presso la sala operativa dei Vigili del Fuoco. Si evidenzia inoltre che: - le operazioni di carico e scarico avvengono solo attraverso bracci articolati protetti con valvole di blocco e sono inoltre dotati di giunti antistrappo che intervengono bloccando il flusso di GPL in caso di rottura del braccio. - -nel Deposito sono dislocati in zone facilmente raggiungibili i pulsanti di emergenza che attivano la rete antincendio ed interrompono la energia elettrica causando la chiusura delle valvole pneumatiche sulle linee GPL per mancanza d aria. - Il Deposito dispone inoltre di un Sistema di Gestione della Sicurezza certificato il 15 03/05 da CERTISIC, Istituto di Certificazione accreditato dalla Regione Lombardia. - La rete idrica antincendio del Deposito è formata da un doppio circuito interrato chiuso ad anello, alimentato da n.3. serbatoi fuori terra e da. 1 vasca interrata per una capacità complessiva di 2074 m 3. La suddetta rete è asservita a tre motopompe con portata nominale di 360 m 3 /h cadauna e prevalenza pari ad 80 m; due motopompe sono ad avviamento automatico ed una ad avviamento manuale. La riserva idrica è costantemente rifornita da un pozzo dotato di pompa sommersa e dall acquedotto comunale. Dalla rete antincendio sono derivati n.7 idranti a colonna ed 1 a muro completi di manichette UNI 70 e UNI45 con relative riduzioni ad Y e dotate di lance a getto frazionato e n.7 idranti a colonna dotati di monitore avente rotazione orizzontale di 360 e verticale da -10 a + 70 e dotati di bocchelli per getto pieno(frazionato. - In caso di emergenza si attiva il Piano di Emergenza Interno che stabilisce:

14 RHODENGAS S.p.A Deposito di RHO (MI) Pagina 14 di 16 le modalità di diffusione dell allarme le risorse necessarie per un efficace intervento la pianificazione delle operazioni di soccorso e mobilitazione allo sfollamento le modalità di informazione ed allerta delle Autorità preposte,nonché la gestione congiunta di eventuali emergenze che possono interessare il territorio circostante il Deposito. le azioni da svolgere per controllare e circoscrivere gli incidenti in modo da minimizzare gli effetti e limitarne i danni per l uomo,per l ambiente e per le strutture. - La sorveglianza continua da parte del personale, le ispezioni ed i controlli, le attività di formazione ed addestramento svolte da istruttori qualificati, minimizzano sotto il profilo operativo la probabilità di accadimento di un incidente rilevante. Tutto il personale destinato ad operare sull impianto, prima di essere inserito nella mansione, è affiancato da un operatore esperto, per un adeguato periodo di tempo. Come previsto nelle Procedure del Sistema di Gestione della Sicurezza, sono regolarmente effettuate riunioni antinfortunistiche, per esame di anomalie e quasi-incidenti e sono svolte periodiche prove del Piano di Emergenza Interno. - La circolazione all interno del Deposito è regolata in conformità a quanto previsto dal Codice Stradale e dal Sistema di Gestione della Sicurezza.

15 RHODENGAS S.p.A Deposito di RHO (MI) Pagina 15 di 16 Sezione 7 Piano di Emergenza Esterno (PEE) è stao redatto? SI NO Mezzi di segnalazione di incidenti Le situazioni di emergenza interna sono segnalate al personale ed al sito circostante con le modalità previste nel Piano di Emergenza Interno del Deposito, che prevede l utilizzo di sirene e comunicazioni telefoniche ed il blocco automatico delle apparecchiature di movimentazione del GPL. Qualsiasi situazione di emergenza interna,che risulti non gestibile e controllabile con i mezzi propri della Società,viene immediatamente segnalata agli Enti preposti mediante comunicazione telefonica e via Fax. La telecamera DOME è collegata alla sala operativa dei Vigili del Fuoco per la visualizzazione di eventuali condizioni di emergenza in atto presso il Deposito. Comportamento da seguire [norme che l'azienda ritiene opportuno suggerire alla popolazione a rischio (vedi Sez. 6)] All interno del Deposito, in caso di emergenza, tutto il Personale si comporterà in accordo alle istruzioni del Piano di Emergenza Interno All esterno del Deposito, in caso dovessero verificarsi le condizioni di emergenza, la popolazione dovrà seguire le direttive emanate dalla Autorità competente. In linea di massima è opportuno: - evitare di avvicinarsi al Deposito. - evitare di effettuare chiamate telefoniche al Deposito. - rimanere o portarsi in ambiente chiuso. - chiudere le finestre e spegnere gli impianti di ventilazione. - spegnere i fuochi, non fumare, non usare il telefono. - ascoltare la radio ola stazione televisiva locale per gli eventuali messaggi dell Autorità competente. - se si avverte presenza di odori o senso di irritazione alla gola e agli occhi, proteggersi con un panno bagnato la bocca e il naso

16 RHODENGAS S.p.A Deposito di RHO (MI) Pagina 16 di 16 Mezzi di comunicazione previsti Per gli avvisi alla popolazione di tipo preventivo, si ritiene opportuno provvedere alla diffusione della presente Scheda. In caso di emergenza è necessario procedere alla massima diffusione delle informazioni con servizi tecnologici adeguati. Presidi di Pronto Soccorso Sezione a cura dell Autorità competente.

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