«JOBS ACT» - LA RIFORMA AL TRAGUARDO

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2 «JOBS ACT» - LA RIFORMA AL TRAGUARDO

3 Riordino delle tipologie contrattuali D.Lgs. 81/2015 Contratto a tempo determinato Collaborazioni coordinate Part-time Lavoro accessorio Lavoro intermittente Apprendistato Contrattazione collettiva Disciplina delle mansioni (art c.c.)

4 Contratto a tempo determinato (artt ) Le novità introdotte dal «Jobs Act»: successione dei contratti a termine tra le stesse parti: viene confermata la durata massima di complessivi 36 mesi, ma ora ai fini del raggiungimento di tale limite modificabile dalla contrattazione collettiva anche aziendale - si computano i contratti conclusi per lo svolgimento di «mansioni di pari livello e categoria legale» (prima solo mansioni equivalenti ); proroghe: max. 5 proroghe senza il limite della «stessa attività lavorativa» limite percentuale 20%: possibilità per i contratti collettivi di qualsiasi livello di fissare limiti quantitativi diversi; vengono confermate le ipotesi di esclusione per attività stagionali, per sostituzione di lavoratori assenti, per specifici spettacoli/programmi, mentre l età dei lavoratori con i quali è possibile stipulare contratti a termine fuori quota è stata abbassata a 50 anni e le fasi di avvio di nuove attività potranno essere individuate anche dai contratti collettivi

5 Contratto a tempo determinato (artt ) NB: nel decreto viene espressamente chiarito che, in caso di violazione dei limiti percentuali, è esclusa la trasformazione dei contratti a termine in contratti a tempo indeterminato ma viene applicata esclusivamente la sanzione amministrativa Divieti: confermati i precedenti divieti, ma previsto al contempo un divieto assoluto (prima si poteva derogare con accordo sindacale) di ricorrere al contratto a tempo determinato in caso di licenziamento collettivo effettuato negli ultimi sei mesi (salvo per sostituzione di personale assente oppure in caso di assunzione dalle liste di mobilità oppure in caso di durata iniziale non superiore a tre mesi) Diritto di precedenza va esercitato per iscritto Viene precisato che ai fini dell applicazione di qualsiasi disciplina legale o contrattuale, ove rilevi il computo dei dipendenti, i lavoratori a tempo determinato si computano in base al loro numero medio mensile nell arco degli ultimi due anni, sulla base dell effettiva durata dei rapporti di lavoro

6 Collaborazioni (artt. 2, 52 e 54) La disciplina dei contratti a progetto (articoli da 61 a 69 bis del D. Lgs. n. 276/2003) è abrogata (art. 52) ma continuerà ad applicarsi esclusivamente in relazione ai contratti già in atto al 25 giugno Viene fatto salvo il disposto dell art. 409 c.p.c. relativo alle collaborazioni coordinate continuative (co.co.co). NB: dal 1 gennaio 2016 si applica la disciplina del rapporto di lavoro subordinato ai rapporti di collaborazione caratterizzati dalla cd. «eteroorganizzazione» ossia da prestazioni (art. 2): -esclusivamente personali, -continuative e -le cui modalità di esecuzione sono organizzate dal committente anche con riferimento ai luoghi e ai tempi di lavoro fanno eccezione le collaborazioni: a) previste da accordi collettivi nazionali per particolari esigenze produttive ed organizzative del settore; b) dei professionisti iscritti ad albi; c) dei componenti degli organi di amministrazione e controllo delle società e dai partecipanti a collegi e commissioni; d) in ambito sportivo (C.O.N.I.)

7 Collaborazioni (artt. 2, 52 e 54) NB: al fine di favorire la stabilizzazione di tali rapporti, dal 1 gennaio 2016 (art. 54), l assunzione con contratto di lavoro subordinato a tempo indeterminato di soggetti già parti di contratti di collaborazione coordinata e continuativa, anche a progetto, e di titolari di partita IVA che con il datore di lavoro abbia intrattenuto rapporti di lavoro autonomo comporta l estinzione degli illeciti amministrativi, contributivi e fiscali connessi all erronea qualificazione del rapporto di lavoro, (fatti salvi gli illeciti accertati a seguito di accessi ispettivi effettuati in data antecedente alla assunzione), a condizione che: - i lavoratori interessati alle assunzioni sottoscrivano atti di conciliazione onnicomprensivi in una delle sedi protette; - nei dodici mesi successivi alle assunzioni, i datori di lavoro non recedano dal rapporto di lavoro, salvo che per giusta causa ovvero per giustificato motivo soggettivo

8 Part-time (artt. 4-12) «Clausole elastiche»: tutte le clausole che consentono di modificare unilateralmente la collocazione temporale della prestazione lavorativa o di variarne in aumento la durata Se il contratto collettivo non prevede altrimenti (carattere residuale): - Pattuizione per iscritto davanti alla commissione di certificazione - Preavviso di 48 ore - Max. 25% della normale prestazione annua a tempo parziale - Maggiorazione del 15% retribuzione oraria globale di fatto Lavoro supplementare (lavoro che non eccede l orario normale di lavoro): massimo 25% delle ore settimanali concordate e maggiorazione del 15% della retribuzione oraria globale di fatto (carattere residuale della norma); possibilità di opposizione del lavoratore in caso di comprovate esigenze lavorative, di salute, familiari o di formazione professionale Lavoro straordinario possibile per ogni tipo di part-time Superamento della distinzione tra part-time verticale, orizzontale e misto Nessun obbligo di informativa annuale alle Rappresentanze sindacali Congedo parentale-trasformazione: entro i limiti del congedo ancora spettante, possibile richiesta del lavoratore (una sola volta) di trasformazione da tempo pieno a tempo parziale purché con una riduzione di orario non superiore al 50%. Il datore di lavoro ha l obbligo di dar corso alla trasformazione entro 15 giorni dalla richiesta Gravi patologie oncologiche o cronico degenerative-trasformazione: diritto del lavoratore/priorità se coniuge, figli o genitori del lavoratore

9 Lavoro accessorio (artt ) Lavoro intermittente (artt ) Lavoro accessorio: Elevazione della misura massima del compenso annuo (gennaio - dicembre) percepibile dal lavoratore a euro con massimo di euro erogabile da per singolo committente. Per percettori di prestazioni integrative del salario o di sostegno al reddito il limite complessivo è di euro euro annui (importi da rivalutare annualmente giusta indice ISTAT). Divieto di utilizzo nell ambito di esecuzione di appalti di opere o servizi (salvo i casi da fissarsi con DM) Lavoro intermittente: l individuazione dei casi nei quali è consentito il ricorso al lavoro intermittente può essere effettuata anche dai contratti aziendali Divieto di utilizzo per lavori in caso di cassa integrazione o utilizzo della mobilità nei 6 mesi precedenti Divieto di utilizzo se non è stata effettuata la valutazione dei rischi Per il resto la disciplina rimane uguale a quella precedente (criteri soggettivi/oggettivi; max. 400 giorni in un triennio; comunicazione preventiva)

10 Apprendistato (artt ) Contrattazione collettiva (art. 51) Apprendistato - Primo livello: ora definito «Apprendistato per la qualifica e il diploma professionale, il diploma di istruzione secondaria superiore e il certificato di specializzazione tecnica superiore»; possibilità di proroga per un anno; «bocciatura» costituisce g.m.o. licenziamento - Professionalizzante in deroga ad ogni limite di età per disoccupati (non solo per mobilità); azienda con almeno 50 dipendenti può assumere nuovi apprendisti solo se nei 36 mesi precedenti ha confermato almeno 20% degli apprendisti (altrimenti max. 1 nuovo apprendista professionalizzante) - Alta formazione e ricerca: destinato alla formazione universitaria (master, lauree triennali e specialistiche, dottorati di ricerca), all attività di ricerca e al praticantato per l accesso alle professioni ordinistiche Contrattazione collettiva-definizione: «Salvo diversa previsione, ai fini del presente decreto, per contratti collettivi si intendono i contratti collettivi nazionali, territoriali o aziendali stipulati da associazioni sindacali comparativamente più rappresentative sul piano nazionale e i contratti collettivi aziendali stipulati dalle loro rappresentanze sindacali aziendali ovvero dalla rappresentanza sindacale unitaria» (art. 51)

11 Mansioni (art. 3) L art. 3 del D. Lgs. N. 81/2015 ha sostituito l art del Codice Civile: 1) oltre a confermare che il lavoratore deve essere adibito alle mansioni per le quali è stato assunto o a quelle corrispondenti all'inquadramento superiore che abbia successivamente acquisito aggiunge che può essere adibito anche a mansioni riconducibili allo stesso livello e categoria legale di inquadramento delle ultime effettivamente svolte ; 2) il datore di lavoro adesso può unilateralmente assegnare il lavoratore a mansioni appartenenti al livello di inquadramento inferiore a condizione che si sia in presenza di una modifica degli assetti organizzativi aziendali che incidano sulla posizione del lavoratore e che le nuove mansioni assegnate al lavoratore rientrino nella medesima categoria legale; ulteriori ipotesi possono essere previste dalla contrattazione collettiva, anche aziendale; in questi casi il lavoratore mantiene il diritto alla formale conservazione del livello di inquadramento e del trattamento retributivo in godimento (con esclusione degli elementi retributivi collegati a particolari modalità di esecuzione della precedente prestazione lavorativa). Il mutamento di mansioni va comunicato per iscritto a pena di nullità.

12 Mansioni (art. 3) 3) la norma ha definitivamente chiarito che è possibile stipulare davanti alle sedi protette (DTL o sede sindacale) accordi individuali per la modifica delle mansioni, della categoria, del livello di inquadramento e della retribuzione, a condizione che tale modifica avvenga nell interesse del lavoratore alla conservazione dell occupazione, all acquisizione di una diversa professionalità o al miglioramento delle condizioni di vita. 4) per quanto riguarda, invece, l assegnazione a mansioni superiori, viene aumentato a sei mesi (salvo diversa disposizione contenuta in accordi collettivi) il termine oltre il quale si matura il diritto al superiore inquadramento; il lavoratore continua ad aver diritto al trattamento corrispondente all'attività svolta, ma può manifestare la sua volontà contraria a che l assegnazione diventi definitiva dopo 6 mesi; questo diritto all assegnazione definitiva a mansioni superiori non matura nel caso di sostituzione di altro lavoratore in servizio (prima solo in caso di sostituzione di personale con diritto alla conservazione del posto)

13 Semplificazioni D.Lgs. 151/2015 Controllo a distanza (nuovo art. 4 Statuto dei lavoratori) Cessione di riposi e ferie Dimissioni volontarie Deposito contratti collettivi aziendali e territoriali Libro Unico del Lavoro Collocamento obbligatorio

14 Controllo a distanza (art. 23) Nuovo art. 4 della Legge 300/70 (Impianti audiovisivi e altri strumenti di controllo): «1. Gli impianti audiovisivi e gli altri strumenti dai quali derivi anche la possibilità di controllo a distanza dell attività dei lavoratori possono essere impiegati esclusivamente per esigenze organizzative e produttive, per la sicurezza del lavoro e per la tutela del patrimonio aziendale e possono essere installati previo accordo collettivo stipulato dalla rappresentanza sindacale unitaria o dalle rappresentanze sindacali aziendali. In alternativa, nel caso di imprese con unità produttive ubicate in diverse province della stessa regione ovvero in più regioni, tale accordo può essere stipulato dalle associazioni sindacali comparativamente più rappresentative sul piano nazionale. In mancanza di accordo gli impianti e gli strumenti di cui al periodo precedente possono essere installati previa autorizzazione della Direzione territoriale del lavoro o, in alternativa, nel caso di imprese con unità produttive dislocate negli ambiti di competenza di più Direzioni territoriali del lavoro, del Ministero del lavoro e delle politiche sociali. 2. La disposizione di cui al comma 1 non si applica agli strumenti utilizzati dal lavoratore per rendere la prestazione lavorativa e agli strumenti di registrazione degli accessi e delle presenze. 3. Le informazioni raccolte ai sensi dei commi 1 e 2 sono utilizzabili a tutti i fini connessi al rapporto di lavoro a condizione che sia data al lavoratore adeguata informazione delle modalità d'uso degli strumenti e di effettuazione dei controlli e nel rispetto di quanto disposto dal decreto legislativo 30 giugno 2003, n. 196»

15 Cessione di riposi e ferie (art. 24) Unica ipotesi di beneficiari di cessione a titolo gratuito: lavoratori che devono prestare assistenza ai figli minori che versino in condizioni di salute tali da richiedere cure costanti. Condizione: rispetto dei diritti ex D.Lgs. 66/2003, conseguentemente, la cessione potrà riguardare unicamente l eventuale periodo di ferie ulteriore ed aggiuntivo rispetto alle 4 settimane di legge La nuova disciplina non è immediatamente operativa ma richiede di essere attuata dalla contrattazione collettiva nazionale o aziendale che dovrà definire la misura, le condizioni e le modalità della cessione

16 Dimissioni volontarie e risoluzione consensuale (art. 26) Le dimissioni e le risoluzioni consensuali possano essere convalidate unicamente per via telematica attraverso appositi moduli resi disponibili sul sito del Ministero del lavoro Possibilità di revoca delle dimissioni o della risoluzione consensuale entro sette giorni dalla trasmissione del modulo telematico Le modalità di applicazione dovranno essere individuate dal D.M. di attuazione da emanarsi entro 90 giorni dal 24 settembre 2015 La norma sarà applicabile decorsi 60 giorni dall entrata in vigore del D.M. La convalida non è necessaria in caso avvengano in «sede protetta» Nelle more si applicano le normi attualmente in vigore (artt bis, art. 4, Legge 92/12) La norma non si applica in caso di risoluzione consensuale o dimissione della lavoratrice o del lavoratore nei primi tre anni di vita del bambino (obbligo di convalida innanzi all Ispettorato del lavoro territorialmente competente art. 55, co. 4 D.Lgs. 151/01)

17 Deposito contratti collettivi aziendali e territoriali (art. 14) Il riconoscimento dei benefici contributivi o fiscali e delle altre agevolazioni legate alla stipula di contratti collettivi aziendali o territoriali, è condizionato dal loro deposito in via telematica presso la Direzione Territoriale del Lavoro competente La norma non risulta avere efficacia retroattiva La norma prevede l onere della DTL di mettere i contratti di secondo livello a disposizione delle altre amministrazioni ed enti pubblici interessati (ad es. INPS).

18 Nuove modalità di tenuta del Libro Unico del Lavoro (art. 15) A decorrere dal 1 gennaio 2017, il libro unico del lavoro e tenuto, in modalita' telematica, presso il Ministero del lavoro e delle politiche sociali. Con decreto del Ministro del lavoro e delle politiche sociali, da emanare entro sei mesi dalla data di entrata in vigore del presente decreto legislativo, sono stabilite le modalita' tecniche e organizzative per l'interoperabilita', la tenuta, l'aggiornamento e la conservazione dei dati contenuti nel libro unico del lavoro di cui all'articolo 39 del decreto legge 25 giugno 2008, n. 112, convertito, con modificazioni, dalla legge 6 agosto 2008, n. 133

19 Il nuovo collocamento obbligatorio (artt. 1-11) Entro 180 gg. dall entrata in vigore del presente decreto verrà emanato uno specifico decreto di attuazione. In breve le nuove regole: Viene introdotta la figura del responsabile dell inserimento lavorativo; La normativa può essere applicata anche a persone la cui capacità di lavoro, in occupazioni confacenti alle loro attitudini, sia ridotta in modo permanente a causa di infermità o difetto fisico o mentale a meno di un terzo; dal 1 gennaio 2017, i datori di lavoro che occupano più di 14 lavoratori dipendenti sono assoggettati all obbligo assuntivo in base alla dimensione della forza lavoro applicata: 1 disabile per datori che hanno da 15 a 35 dipendenti; 2 disabili per datori che hanno da 36 a 50 dipendenti; 7% dei lavoratori occupati per datori con più di 50 dipendenti. le aziende che svolgono lavorazioni particolarmente gravose (con tasso INAIL pari o superiore al 0,6 per mille), non hanno l obbligo di inserire il disabile ma devono versare un contributo al Fondo per il diritto al lavoro dei disabili (pari a 30,64 euro per ogni giorno lavorativo per ciascun lavoratore con disabilità non occupato).

20 Il nuovo collocamento obbligatorio (artt. 1-11) chiamata nominativa per tutti i datori di lavoro, in alternativa l assunzione può avvenire mediante la stipula delle convenzioni di cui all art. 11 della legge 68/1999. Agevolazioni per i datori di lavoro che assumono persone con disabilità: 70% (in precedenza era il 60%) della retribuzione mensile lorda imponibile ai fini previdenziali, per ogni lavoratore disabile assunto a tempo indeterminato, che abbia una riduzione della capacità lavorativa superiore al 79% o con le minorazioni ascritte dalla I alla III categoria di cui alle tabelle annesse al DPR 915/1978; 35% (in precedenza era il 25%) della retribuzione mensile lorda imponibile ai fini previdenziali, per ogni lavoratore disabile assunto a tempo indeterminato, che abbia una riduzione della capacità lavorativa compresa tra il 67% ed il 79% o con le minorazioni ascritte dalla IV alla VI categoria di cui alle tabelle annesse al DPR 915/1978; 70% della retribuzione mensile lorda imponibile ai fini previdenziali, per un periodo di 60 mesi, per ogni lavoratore con disabilità intellettiva e psichica, con una riduzione della capacità lavorativa superiore al 45%, in caso di assunzione a tempo indeterminato o di assunzione a tempo determinato di durata non inferiore a 12 mesi e per tutta la durata del contratto.

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