Le coltivazioni legnose agrarie in Basilicata

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3 Dipartimento Politiche Agricole e Forestali Ufficio Monitoraggio, Sistemi Informativi, Banche Dati e Supporto alla Programmazione UfficioTerritoriale per la Basilicata Le coltivazioni legnose agrarie in Basilicata Risultati dell indagine sulle principali coltivazioni legnose agrarie Annata agraria

4 Lavoro realizzato nell ambito della Convezione tra la Regione Basilicata e l Istat per la realizzazione di Iniziative di sviluppo dell informazione statistica in Basilicata a cura di: Salvatore Cariello, Antonella Bianchino Istat, Ufficio Territoriale per la Basilicata Vincenzo Sigillito, Salvatore Gala, Angelo Salomone, Rocco Nigro Regione Basilicata - Ufficio Monitoraggio, Sistemi Informativi, Banche Dati e Supporto alla Programmazione Anna Maria Grippo Regione Basilicata - Ufficio Sistema Informativo Regionale e Statistica Si autorizza la riproduzione a fini non commerciali e con la citazione della fonte

5 Indice 1. Introduzione Le aziende Le coltivazioni legnose agrarie in Basilicata Dati di sintesi L olivo Le superfici ad agrumi Arancio Clementine Altri agrumi L albicocco Il pesco e le nettarine Pesco Nettarine Gli altri fruttiferi Appendice 1 Tavole statistiche Appendice 2 - Nota metodologica e glossario Nota metodologica Glossario... 59

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7 1. Introduzione In attuazione del Regolamento 1337/2011 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 13 dicembre 2011, che prevede rilevazioni quinquennali su alcune specie di alberi da frutto, l ISTAT ha svolto, nel periodo dicembre 2012 marzo 2013, l indagine sulle principali coltivazioni legnose agrarie. Per la realizzazione dell indagine l Istat si è avvalso, sia nelle fasi di progettazione del questionario e definizione del piano di campionamento che di organizzazione e gestione della raccolta dei dati, della collaborazione degli Uffici di statistica e degli Assessorati all Agricoltura delle Regioni e delle Province autonome. La rilevazione è stata condotta su un campione di aziende agricole stratificato su base regionale e selezionato dalla popolazione di aziende definita coerentemente con quanto stabilito dal Regolamento 1337/ La struttura e la dimensione del campione, 27 mila aziende agricole, di cui con centro aziendale in Basilicata, consentono di ottenere stime regionali con un errore campionario non superiore al 7%. Il Regolamento prevede che la rilevazione sia limitata alle principali specie fruttifere: melo, pero, pesco, nettarina, albicocco, arancio, limone, agrumi a piccoli frutti, olivo e uva da tavola. In Italia, alla lista delle specie oggetto di indagine sono stati aggiunti il ciliegio e l actnidia (kiwi) in considerazione della rilevanza che tali specie hanno sia a livello nazionale che regionale. In Basilicata la rilevazione è stata gestita dall Ufficio Monitoraggio, Sistemi Informativi, Banche Dati e Supporto alla Programmazione del Dipartimento Politiche Agricole e Forestali, che ha curato la selezione e la formazione dei rilevatori, il monitoraggio delle attività della rete di rilevazione, la revisione e il controllo di qualità delle informazioni raccolte. Per la raccolta dei dati sono stati impegnati 12 rilevatori, selezionati con bando pubblico tra laureati in scienze statistiche, scienze agrarie e scienze forestali e diplomati a indirizzo agrario. La rilevazione è stata supportata da un software appositamente sviluppato dall Istat, che ha consentito la registrazione su questionario elettronico dei dati raccolti mediante intervista diretta al conduttore. I dati raccolti hanno riguardato sia aspetti strutturali dell azienda (utilizzazione e titolo di possesso dei terreni, ricambio generazionale) e degli impianti (dimensioni, età, numero di piante, presenza di consociazioni), che aspetti specifici delle coltivazioni quali uso di fertilizzanti e fitofarmaci, nonché la 1 Per gli aspetti metodologici, si rimanda alla nota Istat riportata nell Appendice 2. 5

8 trasformazione e commercializzazione dei prodotti. Per la prima volta, inoltre, sono stati raccolte anche informazioni relative alla destinazione dei terreni perduti per effetto del ridimensionamento delle aziende agricole, alla stima dei residui di potatura, alla gestione dei rifiuti. Al momento l Istat ha rilasciato alle Regioni solo i microdati relativi alle superfici investite, microdati che sono stati utilizzati per la predisposizione di questo report preliminare sulle principali coltivazioni legnose agrarie in Basilicata 2. 2 I risultati nazionali sono stati diffusi dall Istat con il comunicato stampa del 6 giugno Cfr. Istat, Le principali coltivazioni legnose, Statistiche report, reperibile all indirizzo 6

9 2. Le aziende Sono le aziende agricole della Basilicata che praticano la coltivazione delle specie oggetto d indagine, per una superficie agricola totale (SAT) di ettari e una superficie agricola utilizzata (SAU) di La dimensione media aziendale è di 12 ettari per la SAT e di 8 per la SAU, ma un terzo delle aziende ha meno di 1 ettaro di superficie e oltre la metà non arriva a 3 ettari. Solo un azienda su dieci ha una superficie agricola totale di almeno 30 ettari, ma in complesso tali aziende pesano per il 57% in termini di SAT e per il 46 in termini di SAU (Prospetto 1). Circa 10 mila aziende (36% delle aziende) hanno una superficie agricola utilizzata inferiore all ettaro e due aziende su tre non superano i 5 ettari di SAU; all estremo opposto si trovano aziende (9%) con almeno 30 ha di SAU che gestiscono il 31% delle superfici rilevate in Basilicata (Prospetto 2). Il 79% delle superfici aziendali e il 75% di quelle utilizzate per la produzione agricola sono di proprietà delle aziende che li gestiscono; i terreni in fitto rappresentano, invece, il 17% della SAT e il 20% della SAU; le restanti quote sono detenute a titolo non oneroso. La distribuzione dei terreni per titolo di possesso non è omogenea: il 69% delle aziende utilizza solo terreni di proprietà e si arriva all 83% includendo nel computo le aziende che, oltre ai propri, utilizzano anche terreni concessi a titolo non oneroso; le aziende che coltivano esclusivamente terreni in fitto sono il 4%. Le aziende con solo terreni in proprietà, tra le quali con superficie inferiore all ettaro, coprono il 60% della superficie totale e il 50% della superficie agricola utilizzata e hanno, mediamente, 11 ettari di SAT e 6 di SAU, con rapporto SAU/SAT pari 0,60. La dimensione media delle aziende con solo terreni in affitto è di 21,1 ettari di SAT e 20,6 di SAU, con un tasso di utilizzazione dei terreni aziendali del 98%. Il 68% della superficie aziendale ( ettari) è destinato alle produzioni agricole (SAU), la superficie boscata ( ettari) occupa il 12%, la superficie agraria non utilizzata ( ettari) il restante 20%. I seminativi rappresentano la forma più diffusa di utilizzazione dei terreni ( ettari, pari al 54% della SAU); ettari sono occupati da prati e pascoli (27% della SAU), le coltivazioni legnose agrarie sono presenti su ettari (19% della SAU) (Figura 2). 7

10 Prospetto 1 - Aziende, superficie totale e superficie agricola utilizzata delle aziende con coltivazioni legnose agrarie oggetto dell'indagine per classi di superficie totale. Classi di superficie totale Aziende Superficie totale Superficie agricola utilizzata Numero % Ha % Ha % Meno di 0, , , ,1 0,50-0, , , ,8 1,00-1, , , ,7 2,00-2, , , ,5 3,00-4, , , ,1 5,00-9, , , ,1 10,00-19, , , ,9 20,00-29, , , ,0 30,00-49, , , ,9 50,00 e più , , ,9 Totale , , ,0 Prospetto 2 - Aziende, superficie totale e superficie agricola utilizzata delle aziende con coltivazioni legnose agrarie oggetto dell'indagine per classi di superficie agricola utilizzata. Classi di superficie agricola utilizzata Aziende Superficie totale Superficie agricola utilizzata Numero % Ha % Ha % Meno di 0, , , ,9 0,50-0, , , ,4 1,00-1, , , ,6 2,00-2, , , ,1 3,00-4, , , ,2 5,00-9, , , ,9 10,00-19, , , ,6 20,00-29, , , ,5 30,00-49, , , ,5 50,00 e più , , ,5 Totale , , ,0 8

11 Figura 1 - superficie agricola utilizzata per titolo di possesso dei terreni. (Superfici in ha) Figura 2 -Utilizzazione dei terreni aziendali. (Superfici in ha) Figura 3 Aziende per numero di coltivazioni legnose oggetto di indagine praticate sui terreni aziendali. (Composizione percentuale) Figura 4 - Distribuzione delle aziende per area territoriale. (Composizione percentuale) 9

12 In 11 mila aziende (40% delle aziende) le legnose agrarie sono l unica forma di utilizzazione della SAU. Si tratta di aziende di piccola e media dimensione; tutte hanno meno di 10 ettari di SAU e una su due non arriva a 1 ettaro. Le aziende che associano coltivazioni legnose e seminativi sono (33%) e in questo caso la dimensione aziendale cresce: la SAT media è di 8,4 ettari per azienda, la SAU 7,2. Sono (4%) le aziende che associano la coltivazione di legnose oggetto dell indagine alla gestione di allevamenti, di queste la metà ha una superficie agricola totale di almeno 50 ettari. Con riferimento alle specie oggetto dell indagine, in 8 aziende su 10 ne è coltivata una sola, quasi esclusivamente l olivo; in 9 su 10 non più di 2, in genere olivo e arancio presenti nel 33% delle aziende che coltivano le specie oggetto dell indagine (Figura 3). La distribuzione delle aziende per area territoriale 3 evidenzia il peso maggiore dell area materana rispetto al potentino, sia per numero di aziende (il 56% delle aziende ricade nella area materana) che per estensione delle superfici (il 69% della SAU e della SAT fa capo ad aziende con centro aziendale in provincia di Matera). A livello sub-provinciale la maggiore concentrazione di aziende si rileva nell area Bradanica Medio Basento per la provincia di Matera e nel Vulture - Alto Bradano per quella di Potenza (Figura 4). 3 Come già evidenziato nell introduzione, il disegno campionario è finalizzato ad ottenere stime regionali con un margine di errore del 7% senza dettaglio sub regionale. Tuttavia, anche se al crescere del livello di dettaglio territoriale cresce anche il margine di errore, si è ritenuto utile fornire indicazioni che consentano di delineare il quadro della frutticoltura e dell olivicoltura lucana per aggregazioni sub regionali sufficientemente ampie, quali le Aree Programma definite dalla Regione Basilicata ai sensi dell art. 23 della L. R. 33/

13 3. Le coltivazioni legnose agrarie in Basilicata Dati di sintesi. La superficie occupata dalle dodici specie legnose oggetto di indagine nell annata agraria è di ettari, pari al 91% delle coltivazioni legnose agrarie praticate dalle aziende lucane. Presente in 8 aziende su 10, per una superficie complessiva di ettari, l olivo è la coltivazione legnosa largamente predominante. La superficie investita è pari al 59% della superficie delle legnose agrarie a fronte del 58% della media italiana. In complesso gli oliveti lucani rappresentano il 2,4% della superficie investita a olivo a livello nazionale e il 3,1% di quella del Mezzogiorno. I fruttiferi oggetto dell indagine occupano in Basilicata ettari, pari al 32% della superficie investita a legnose, contro il 19% della media nazionale. L uva da vino e gli altri alberi da frutto non rientranti nel campo di osservazione della rilevazione occupano appena il 9% della superficie investita in coltivazioni legnose, a fronte del 23% registrato a livello nazionale (Figura 5). La ripartizione per specie delle superfici coltivate a fruttiferi (Figura 6) evidenzia una significativa specializzazione dell orientamento colturale delle aziende lucane. Arancio, clementine, albicocco, pesco e nettarine sono le specie di fruttiferi largamente predominanti. In complesso coprono l 85% della superficie ad alberi da frutto della regione, contro il 49% della media nazionale e il 63% della media del Mezzogiorno. L arancio occupa ettari (26% della superficie a fruttiferi), le clementine (11%), l albicocco (26%), il pesco (13%), le nettarine (7%). La superficie investita ad albicocco in Basilicata rappresenta il 22,7% della superficie nazionale e il 38% di quella del Mezzogiorno; le coltivazioni lucane di pesco e nettarine pesano per il 5% sulle superfici coltivate in Italia e per il 10% su quelle investite nelle regioni meridionali. Arancio e clementine rappresentano, rispettivamente, il 5% e il 7% delle rispettive superfici, sia nazionali che del Mezzogiorno. Delle altre specie oggetto di indagine, l uva da tavola è presente su 516 ettari (3,6%), kiwi, melo e pero occupano, nell ordine, 451, 424 e 453 ettari (circa il 3% a specie), il ciliegio è coltivato su 174 ettari (1,2%), il limone su 54 (0,4%) (Figura 6 e Prospetto 3). Rispetto al Censimento dell agricoltura del 2010, in Basilicata la superficie investita nelle specie oggetto di indagine si riduce del 5,4%, a fronte del calo 11

14 dell 1,6% rilevato a livello nazionale. La contrazione delle superfici coltivate è dovuta alle sensibili riduzioni degli agrumi (-9,9%), del pesco (-28,1%), dell uva da tavola (-24,9%) e dell olivo (-5%), compensate solo in parte dall aumento della superficie investita a nettarine (+29%), kiwi (+10,9%) e altre specie (melo e pero) scarsamente diffuse nella frutticoltura lucana (Prospetto 3). Figura 5 - Superficie investita in coltivazioni legnose agrarie. Annata agraria (Composizione percentuale) Figura 6 - Superficie investita nelle coltivazioni fruttifere. Annata agraria (Composizione percentuale) 12

15 Prospetto 3 Superficie delle coltivazioni legnose agrarie per specie. Censimento 2010 e annata agraria Valori assoluti in ettari, composizione percentuale e variazioni percentuali Specie Superficie investita Composizione percentuale Variazione percentuale Agrumi ,0 41,6-9,9 Arancio ,2 27,9-11,8 Limone ,4 0,3 20,8 Agrumi a piccoli frutti ,4 13,4-6,5 Albicocco ,1 24,3 0,6 Pesco e nettarine ,0 22,1-14,8 Pesco ,0 16,9-28,1 Nettarine ,0 5,1 29,0 Uva da tavola ,6 4,4-24,9 Actinidia (kiwi) ,1 2,6 10,9 Melo ,9 2,3 18,1 Pero ,1 1,3 121,0 Ciliegio ,2 1,3-11,7 Fruttiferi ,3 30,0-6,2 Olivo ,2 54,3-5,0 Fruttiferi + Olivo ,5 84,2-5,4 Coltiv. Legnose agrarie ,0 100,0-12,9 (a) La percentuale del Totale Fruttiferi, dell Olivo e di Fruttiferi + Olivo è calcolata sulla superficie delle Coltivazioni legnose agrarie, quella delle specie di alberi da frutto sul Totale fruttiferi L esame della distribuzione delle superfici coltivate per età delle piante (Prospetto 4) evidenzia alcune specificità, legate da un lato alle caratteristiche naturali delle piante e dall altro a fattori strutturali e di mercato che possono indurre a rinnovare gli impianti per conseguire una maggiore produttività. Le superfici impiantate da almeno 25 anni ammontano a ettari, di cui sono investite a olivo e ad agrumi. Infatti, per gli agrumeti e soprattutto per gli oliveti i tempi di rinnovo o sostituzione degli impianti sono più lunghi: il 33% delle superfici coltivate ad agrumi è stato impiantato prima del 1987, l 80% degli oliveti lucani è in esercizio da almeno 25 anni e il 63% da 50 anni o più. Anche per melo, pero e ciliegio si riscontrano quote rilevanti di impianti con almeno 25 anni, con quote di superficie pari, nell ordine, a 37,1%, 58,5% e 39,2%. Albicocco, pesco e nettarine sono, invece, le specie con maggiore incidenza di impianti giovani. Il 26% delle superfici coltivate ad albicocco è stato impiantato da meno di 5 anni e il 57% da meno di 10. Per il pesco gli impianti con meno di 5 anni coprono il 22,5% della superficie coltivata, quelli con meno di 10 anni il 13

16 47,4%. Infine, 8 ettari su 10 delle superfici a nettarine sono stati impiantati da meno di 10 anni, 4 su 10 da meno di 5 (Prospetto 4). Prospetto 4 - Superficie investita per specie e classe di età delle piante(ettari). Specie Classi di età e oltre Totale Agrumi Arancio Limone Agrumi a piccoli frutti Clementine Albicocco Pesco e nettarine Pesco Nettarine Uva da tavola Pero kiwi Melo Ciliegio Totale fruttiferi Olivo Totale In linea generale, come si evince dal grafico della figura 7, gli impianti delle coltivazioni frutticole e olivicole delle aziende lucane sono più giovani della media nazionale. Ad esempio, a livello nazionale gli oliveti con almeno 25 anni rappresentano l 84,1% delle superfici coltivate a olivo, in Basilicata il 79,3%; per gli agrumi la corrispondente quota nazionale è pari al 61,9% contro il 33,1% registrato in Basilicata; per pesco e nettarine gli impianti con meno di 10 anni occupano il 50% della superficie a livello nazionale e il 60% in ambito regionale. 14

17 Figura 7 - Superficie investita per età delle piante. Basilicata e Italia. (Composizione percentuale) 3.2. L olivo L olivo rappresenta la coltivazione legnosa più diffusa; è presente, infatti, in aziende lucane (95% delle aziende con coltivazioni legnose rientranti nel campo di osservazione dell indagine). La dimensione media è di 1 ettaro di oliveto per azienda, ma in quasi un azienda su 4 la superficie è inferiore alla media. Sono, infatti, le aziende con superficie a olivo inferiore a mezzo ettaro e quelle con superficie compresa tra 0,50 e 1,00 ettaro; in complesso, tali aziende coltivano il 36% degli oliveti della regione. All estremo opposto, un ristretto numero di grandi aziende (0,4% delle aziende olivicole) con una superficie media di 34 ettari ad azienda. Le aziende con superficie a olivo compresa fra 1 e 4,99 ettari sono (25,5% delle aziende) per complessivi ettari di oliveto (43,7%), mentre quelle con superficie a olivo compresa fra 5 e 9,9 ettari sono 336 (1,3%) per complessivi ettari (8,3%) (Prospetto 5). 15

18 Prospetto 5 Aziende con olivo e superficie investita per classi di superficie Classi di superficie meno di 0,20 0,20-0,29 0,30-0,49 0,50-0,99 1,00-1,99 Aziende 2,00-2,99 3,00-4,99 5,00-9,99 10,00-30,00 e 29,99 più Totale Numero % 1,9 1,9 37,3 31,7 18,1 5 2,5 1,3 0,3 0,1 100,0 Superficie Ettari % 0,2 0,4 13,9 21,5 23,2 11 9,5 8,3 4,8 7,1 100,0 Figura 8 - Superficie investita a olivo per tipo di consociazione con altre colture. (Composizione percentuale) Figura 9 - Densità di impianto degli oliveti per età delle piante Prospetto 6 - Superficie coltivata a olivo, per età delle piante e consociazione con altre coltivazioni. Valori assoluti e composizione percentuale Età delle piante Totale Consociazioni e oltre Superficie (ettari) Non indicato Nessuna All'interno della stessa specie Con altre legnose agrarie Con erbacee Totale

19 La coltivazione dell olivo e condotta per la gran parte in forma specializzata. Le consociazioni con altre legnose agrarie interessano appena il 3,9% della superficie coltivata, quelle con coltivazioni erbacee il 3,2% e sono praticate soprattutto negli impianti più vecchi (Figura 8 e Prospetto 6). La densità di impianto degli oliveti lucani risulta mediamente più bassa del corrispondente valore nazionale: in Basilicata si contano 200 piante per ettaro, in Italia 233. Negli impianti più recenti (0-4 anni) e in quelli eseguiti da 10 a 14 anni si contano più 300 piante per ettaro (318 nel primo caso e 308 nel secondo); negli impianti con almeno 25 anni, che coprono l 80% della superficie a olivo, il rapporto scende, invece, a 180 piante per ettaro (Figura 11 e Prospetto 6) Nell annata agraria nelle aziende olivicole lucane sono state rilevate 69 varietà di olivo, ma la gran parte dei terreni (77,9%) è distribuita fra solo 8 cultivar. Le varietà destinate alla produzione di olio sono 34, per una superficie complessiva di ettari (47,7% della superficie a olivo), quelle a duplice attitudine 26 e occupano ettari (51,7%); infine, sono 164 (0,6%) gli ettari destinati alle 9 cultivar per la produzione di olive da tavola presenti nelle aziende lucane (Figura 10 e Prospetto 7). La Maiatica di Ferrandina e la Coratina, cultivar a duplice attitudine, sono le varietà più diffuse; la prima occupa ettari (16% della superficie a olivo), la seconda (15,8%), segue il Leccino presente su ettari (11%). Tra le varietà da olio, le più diffuse sono l Ogliarola del Vulture, presente su ettari (13,7%) e il Frantoio, coltivato su ettari (8,3%), cui seguono l Ogliarola e l Ogliarola del Bradano rispettivamente con e ettari di superficie investita. Le varietà per la produzione di olive da tavola con maggiore superficie impiantata solo la Bella di Cerignola (42 ettari) e l Ascolana tenera (31 ettari). La maggior parte degli impianti delle le varietà più diffuse ha almeno 25 anni e negli ultimi anni vi sono stati pochissimi nuovi impianti o reimpianti. Il 97,6% della superficie coltivata a Maiatica è stata impiantata da almeno 25 anni e negli ultimi anni non vi sono stati nuovi impianti. Stesso discorso vale per l Ogliarola del Vulture, con il 95,7% di superficie in coltivazione da 25 anni e appena lo 0,1% di nuovi impianti negli anni più recenti. 17

20 Figura 10 Superficie a olivo per principali varietà. (Composizione percentuale) Figura 11 Superficie delle principali varietà di olivo per anno di impianto Prospetto 7 Superfici investite nelle principali varietà di olivo Varietà Superficie Superficie Varietà Ettari % Ettari % Olive a duplice attitudine ,7 Olive da olio ,7 Maiatica di Ferrandina ,0 Ogliarola del Coratina ,8 Vulture ,7 Leccino ,0 Frantoio ,3 Cellina di Nardò 451 1,7 Ogliarola ,1 Fasola 414 1,6 Ogliarola del Altre ,6 Bradano ,9 Cima di Melfi 258 1,0 Olive da tavola 164 0,6 Altre ,6 Bella di Cerignola 42 0,2 Ascolana tenera 31 0,1 Altre 91 0,3 Totale ,0 Negli ultimi anni le scelte delle aziende olivicole si sono orientate soprattutto verso cultivar quali il Leccino (60 ettari impiantati dopo il 2006, pari al 22% degli impianti effettuati nello stesso periodo), la Nociara (39 ettari di nuovi impianti, pari al 14,4% degli impianti con meno di 5 anni), l Ogliarola del Bradano (33 ettari, 11,9%) o il Frantoio (30 ettari, 10,8%) che, tra le varietà più diffuse, è quella con un minore peso degli impianti con 25 anni è più. 18

21 Il 64% delle superfici investite a olivo è localizzato in provincia di Matera e in particolar modo nell area Bradanica Medio Basento, dove si contano ettari di oliveto (31% della superficie a olivo delle aziende lucane) e si concentra il 58,6% delle impianti di Maiatica di Ferrandina e l 85% di quelli di Ogliarola del Bradano. Nel potentino la coltivazione dell olivo è localizzata essenzialmente nell area del Vulture Alto Bradano, in cui si rilevano ettari di oliveti, composti per poco meno di due terzi da piante di Ogliarola del Vulture (Prospetto 8). Prospetto 8 - Distribuzione della superficie a olivo e delle varietà più diffuse per area territoriale % della superfici Principali varietà (distribuzione % delle superfici per aree territoriali) Aree territoriali e a olivo Coratintoio Fran- Leccino Maiatica Ogliarola di Ferr. Ogliarola del Bradano Ogliarola del Vulture Prov. Potenza 35,7 27,4 40,3 39,7 4,2 16,8 1,6 99,8 Vulture Alto Bradano 20,2 19,6 19,0 15, ,2 Alto Basento 3,4 4,9 0,3 2,8.. 4,0 1,6 5,4 Marmo Platano Melandro 2,9 2,2 6,1 9,8.. 0,4.. 0,1 Val d'agri 3,7 0,2 4,2 3,5 3,9 9,0.... Lagonegrese Pollino 6,6 0,6 10,7 8,0 0,2 3,4.... Prov. Matera 64,3 72,6 59,7 60,3 95,8 83,2 98,4 0,2 Metapontino Collina materana 23,94 17,6 15,8 23,9 37,2 47,6 13,5 0,2 Bradanica Medio Basento 31,4 25,0 43,2 27,1 58,6 3,0 85,0.. Matera 9,0 30,0 0,7 9,3-32,5.... Altre regioni ,1 - - Totale (ha)

22 3.3. Le superfici ad agrumi L agrumicoltura lucana si caratterizza per la forte concentrazione sia territoriale che di specie coltivate. Infatti le superfici investite sono localizzate quasi in toto (98,8%) in provincia di Matera, tra il Metapontino e l area Bradanica, e sono destinate in massima parte (93,2%) a due sole colture: l arancio e le clementine, che occupano, rispettivamente, il 65,6% e il 27,6% delle superfici ad agrumi. La restante superficie è suddivisa fra Satsuma (227 ettari), mandarino (88 ettari), limone (54 ettari), ibridi e altri agrumi a piccoli frutti (25 ettari) Arancio La dimensione media degli aranceti lucani è di 1,5 ettari ad azienda, ma con una forte polarizzazione fra un elevato numero di aziende con piccole o piccolissime superfici ad arancio e un ristretto gruppo in cui la coltivazione occupa almeno 10 ettari. Infatti, come si evince dal prospetto 9, nel 24% delle aziende la coltivazione occupa meno di 30 are e nel 60% dei casi la superficie non arriva a un ettaro; all estremo opposto, le aziende con almeno 10 ettari ad arancio sono meno del 2%, ma pesano per il 25% in termini di superficie coltivata, con una dimensione media di 20 ettari per azienda. La coltivazione è praticata per la gran parte in forma specializzata. Le consociazioni sono praticate sul 20% della superficie coltivata ad arancio e avvengono essenzialmente all interno della stessa specie (9,7%) o con altre legnose agrarie (9%), mentre le consociazioni con erbacee si riscontrano solo sul 2,5% delle superfici (Figura 12). Gli impianti effettuati prima del 1987 coprono il 28,4% della superficie, quelli con età fra 15 e 24 anni il 46%. I nuovi impianti, che costituiscono il 6,7% della superficie rilevata, sono praticati con un sesto più stretto, infatti il numero di piante per ettaro è di 443 negli impianti con meno di 5 anni, contro i 378 della media e i 352 degli impianti con 25 anni e più (Figura 13 e Prospetto 10). Il 72% delle superfici (2.734 ettari) è occupato da cultivar di arancio a maturazione precoce, il 23% (889 ettari) da cultivar a maturazione media e il restante 5% da varietà con maturazione più tardiva. Quanto alle diverse varietà impiantate, a fronte di una trentina di varietà di arancio rilevate, le scelte colturali delle aziende lucane si concentrano solo su alcune. 20

23 Prospetto 9 - Aziende con arancio e superficie investita per classi di superficie 0,01-0,19 0,20-0,29 0,30-0,49 0,50-0,99 1,00-1,99 2,00-2,99 3,00-4,99 5,00-10,00-20,00-9,99 19,99 29,99 30,00 Totale e più Aziende Numero % 13,6 10,8 14,1 22,4 20,5 6,1 6,9 3,6 1,3 0,2 0,4 100,0 Superficie Ettari % 0,9 1,6 3,3 9,4 17,0 9,4 16,3 16,1 12,4 3,8 9,8 100,0 Figura 12 - Superficie investita ad arancio per tipo di consociazione con altre colture. (Composizione percentuale) Figura 13 - Densità d'impianto delle coltivazioni di arancio per età delle piante Il 92% delle superfici ad arancio è occupato da varietà del gruppo Navel, tra le quali predomina nettamente la Navelina presente su ettari di aranceti (58,6%), seguita dalla Washington Navel (663 ettari, 17,4%) e dalla Newhall (391 ettari, 10,3%). Mimino il peso delle altre varietà. Tra le varietà sanguigne, coltivate su 171 ettari (4,5%), la cultivar più diffusa è il tarocco comune, presente su 129 ettari; le cultivar del gruppo Biondo occupano 68 ettari (1,8%), le altre varietà di arancio 58 ettari (1,5%) (Prospetto 11). 21

24 Nei nuovi impianti sono utilizzate quasi esclusivamente cultivar del gruppo Navel, in particolar modo Navelina e Newall che coprono il 60% delle superfici impiantate ad arancio dopo il 2006 (Figura 14). I due terzi delle superfici ad arancio sono coltivati da aziende del Metapontino - Collina materana, e poco meno di un terzo da aziende dell area Bradanica Medio Basento (Prospetto 11). Prospetto 10 - Superficie coltivata ad arancio per età delle piante e consociazione con altre coltivazioni. Consociazioni Età delle piante Totale e oltre Superficie (ettari) Non indicato 4 4 Nessuna All'interno della stessa specie Con altre legnose agrarie Con erbacee Totale Figura 14 Superficie investita nelle principali varietà di arancio. (Composizione percentuale) Figura 15 - Superficie investita nelle principali varietà di arancio per anno di impianto 22

25 Prospetto 11 Principali varietà di arancio. Superficie investita e distribuzione percentuale per aree territoriali Biondo Comune Totale Navelina Navel Sanguigno Altre Totale Washin Newhall ghton N. Totale Tarocco com. Superficie (ha) % 1,8 92,2 58,6 17,4 10,3 4,5 3,4 1,5 100,0 Distribuzione percentuale per aree territoriali Prov. Potenza 4,4 0,1-0, ,0 0,2 Val d'agri - 0,1-0, ,0 0,1 Lagonegr.- Pollino 4, ,1 Prov. Matera 95,6 99,0 100,0 94,9 100,0 100,0 100,0 99,0 99,0 Metapontino - Collina materana 91,7 66,4 66,7 61,4 68,2 72,1 73,6 95,3 67,5 Bradanica - Medio Basento 3,9 32,6 33,2 33,6 31,8 27,9 26,4 3,7 31,4 Matera - 0,1 0, ,1 Altre regioni - 0,9-4, , Clementine Come per l arancio, anche per la coltivazione delle clementine si rilevano da un lato una polverizzazione delle superfici tra un elevato numero di aziende con poche are investite e dall altro poche aziende in cui la coltivazione è presente in maniera ben più consistente. La superficie media è di poco superiore all ettaro (1,09), ma, su aziende, circa mille destinano alla coltura meno di un ettaro (circa 37 are ad azienda); sono appena 8, invece, le aziende che utilizzano almeno 10 ettari di terreno per la produzione di clementine, con una superficie media di 14 ettari (Prospetto 12). Rispetto alle colture fin qui esaminate, nella coltivazione delle clementine la tecnica della consociazione con altre colture ha un peso più rilevante; interessa, infatti, un terzo dei ettari investiti a clementine, con 220 ettari di coltivazione consociata con coltivazioni erbacee e 281 ettari con altre legnose. 23

26 Alla consociazione si ricorre soprattutto negli impianti più vecchi, che presentano sesti di impianto più ampi: nelle coltivazioni in esercizio da almeno 25 anni, dove il 37% della superficie è interessato a consociazioni, si contano, mediamente, 361 piante per ettaro; in quelle impiantate negli ultimi anni, in cui la densità di impianto arriva a 496 piante per ettaro, la consociazione tocca solo il 17% delle superfici (Figura 15 e Prospetto 13). Il 75% delle superfici a clementine (1.194 ettari) è destinato alla coltivazione di varietà a media maturazione, tra le quali prevale la Comune, presente su ettari; le varietà a maturazione precoce occupano 340 ettari (21%), quelle tardive 66 ettari (4%) (Prospetto 14). Prospetto 12 - Aziende con clementine e superficie investita, per classi di superficie. 0,01-0,19 0,20-0,29 0,30-0,49 Classi di superficie investita 0,50-0,99 1,00-1,99 Aziende 2,00-2,99 3,00-4,99 5,00-9,99 10 e più Totale Numero % 16,8 12,6 9,1 25,1 21,5 7,5 4,5 2,3 0,5 100 Superficie Ettari % 1,4 2,6 2,9 14,6 27,1 15,4 15,8 13,4 6,9 100 Figura 16 Superficie investita a clementine per tipo di consociazione con altre colture Figura 17 - Densità di impianto delle coltivazioni di clementine per età delle piante 24

27 Prospetto 13 Distribuzione della superficie coltivata a clementine per età delle piante e tipo di consociazione con altre coltivazioni Consociazioni Età delle piante Totale e oltre Nessuna All'interno della stessa specie Con altre legnose agrarie Con erbacee Totale Prospetto 14 - Distribuzione delle superfici a clementine per epoca di maturazione, varietà e aree territoriali Aree territoriali Precoci Medie Tardive Totale Totale Comune Superficie (ha) % 21,3 74,6 64,4 4,1 100,0 Distribuzione percentuale per aree territoriali Prov. Potenza 0,2 0, ,2 Val d'agri 0,2 0, ,2 Prov. Matera 99,8 97,5 97,3 100,0 98,1 Metapontino - Collina materana 85,5 87,4 86,3 92,1 87,2 Bradanica - Medio Basento 14,1 10,1 11,0 7,9 10,8 Matera 0, ,0 Altre regioni - 2,3 2,7-1, Altri agrumi Le superfici destinate alla coltivazione di agrumi diversi dall arancio e dalle clementine hanno un peso marginale nell ordinamento colturale delle aziende lucane, che vi destinano meno dell 8% della superficie coltivata ad agrumi. Sia al limone che agli altri agrumi a piccoli frutti, le aziende agrumicole lucane destinano, mediamente, un ettaro di terreno. Per gli agrumi a piccoli frutti si rileva un maggior peso delle aziende con almeno 3 ettari di superficie investita, che, pur rappresentando il 10% delle aziende coltivatrici, detengono il 46% della superficie coltivata (Prospetto 15). La coltivazione del limone, 54 ettari ripartiti fra 72 aziende, è localizzata esclusivamente fra le aziende del Metapontino Collina Materana e privilegia in larga parte varietà invernali quali la Zagara Bianca e il Feminello Comune 25

28 (ciascuna con 8 ettari di superficie) e il Feminello Siracusano (6 ettari). Da notare che circa il 30% delle superfici coltivate a limone è stato impiantato da meno di 5 anni (Figura 18 e Prospetto 16). Tra gli altri agrumi a piccoli frutti si rilevano 88 ettari di mandarino, la metà dei quali impiantata dopo il 2006, e 227 ettari destinati alla coltivazione del Satsuma (mandarancio), di cui un terzo impiantato da meno di 10 anni. Fatta eccezione di 1 ettaro di mandarino coltivato da aziende della Val d Agri, anche la coltivazione delle altre varietà di agrumi si concentra nelle aziende che operano tra il Metapontino e l area Bradanica della provincia di Matera (Prospetto 17). Prospetto 15 - Aziende con altri agrumi e superficie investita, per classi di superficie Classi di Limone Altri agrumi a piccoli frutti superficie Aziende Superficie Aziende Superficie Num. % Ettari % Num. % Ettari % 0,01-0, ,2 2 4, ,4 8 2,3 0,20-0, ,5 3 4,8 16 4,8 4 1,2 0,30-0,49 3 4,5 1 2,2 28 8,6 10 3,1 0,50-0, ,0 9 16, , ,3 1,00-1, , , , ,4 2,00-2,99 2 2,3 4 7,7 10 3,0 24 7,1 3,00-4,99 3 4, ,8 28 8, ,4 5,00 e più , ,3 Totale , , , ,0 Prospetto 16 - Distribuzione della superficie coltivata ad altri agrumi per età delle piante e tipo di consociazione con altre coltivazioni Consociazioni e oltre Totale Limone Non indicato 3 3 Nessuna Con altre legnose agrarie Con erbacee 2 2 Totale Altri agrumi Nessuna All'interno della stessa specie Con altre legnose agrarie Con erbacee Agrumi a piccoli frutti Totale

29 Figura 18 - Densità di impianto delle coltivazioni di limone, mandarino e satsuma per età delle piante Prospetto 17 Distribuzione delle superfici coltivate a limone e altri agrumi per aree territoriali Limone Altri Ibridi Man- Satsuma agrumi a darino piccoli frutti Totale Miagawa Superficie (ha) Distribuzione percentuale per aree territoriali Prov. Potenza.. 3,1.. 1,4.... Val d'agri - 3,1-1,4 - - Prov. Matera 100,0 96,9 100,0 98,6 100,0 100,0 Metapontino - Collina materana 99,9 96,9 98,2 71,7 74,2 72,8 Bradanica - Medio Basento 0,1-1,8 27,0 25,8 27,2 Matera L albicocco La coltivazione dell albicocco è praticata da aziende, su una superficie di ettari. La superficie media è di 1,79 ettari per azienda e anche in questo caso si riscontra un consistente numero di aziende con piccole superfici. Nel 43% delle aziende i terreni destinati alla coltivazione del fruttifero non arrivano all ettaro e in complesso tali aziende coltivano l 11% delle superfici. Nel caso dell albicocco, però, le aziende più grandi, con almeno 10 ettari di superficie investita, non hanno un ruolo così marcato: pesano per 1,5% in termini di numerosità e per l 11,5% in termini di superficie coltivata. La metà delle 27

30 aziende ha tra 1 e 9,99 ettari di superficie investita ad albicocco e gestisce il 77% dei terreni (Prospetto 18). La metà degli impianti ha meno di 10 anni e solo 43 ettari sono stati impiantati prima del La densità di impianto oscilla tra le 469 piante per ettaro degli impianti più recenti e le 344 di quelli in esercizio da almeno 25 anni. Due ettari su 10 sono interessati a consociazioni fra legnose, per lo più della stessa specie, o con erbacee (391 ettari di coltivazione consociata con erbacee e 362 con legnose agrarie). Negli impianti sono presenti 29 diverse varietà di albicocco, di cui 13 a maturazione media e 11 a maturazione precoce. Le cultivar a maturazione precoce occupano ettari (48,3% della superficie ad albicocco), quelle a maturazione media sono presenti su ettari (45%), le 5 varietà a maturazione tradiva coprono i restanti 253 ettari (6,7%). Le cultivar maggiormente diffuse sono la Ninfa (642 ettari) e la Tyrinthos (221 ettari) tra le varietà a maturazione precoce, la Vitillo (403 ettari) e la Cafona (292 ettari) tra quelle a maturazione media; tra le tardive la più diffusa è la Pellecchiella (144 ettari). Anche la coltivazione dell albicocco è localizzata essenzialmente nell area del Metapontino Collina materana, le cui aziende coltivano ettari, pari all 88,3% della superficie rilevata (Prospetto 20). Prospetto Aziende con albicocco e superficie investita, per classi di superficie Classi di superficie investita 0,01-0,19 0,20-0,29 0,30-0,49 0,50-0,99 1,00-1,99 2,00-2,99 3,00-4,99 5,00-10,00-20,00-9,99 19,99 29,99 Totale Aziende Numero % 7,1 4,5 5,8 25,6 25,6 14,9 9,3 5,6 1,5 0,1 100,0 Superficie Ettari % 0,3 0,5 1,3 9,5 17,7 18,7 19,2 21,3 9,8 1,7 100,0 28

31 Figura 19 - Superficie investita ad albicocco per tipo di consociazione con altre colture. (Composizione percentuale) Figura 20 - Densità di impianto delle coltivazioni di albicocco, per età delle piante Prospetto 19 - Superficie coltivata ad albicocco per età delle piante e tipo di consociazione con altre colture Consociazioni Età delle piante Totale e oltre All'interno della stessa specie Con altre legnose agrarie Con erbacee Nessuna Non indicato Totale complessivo

32 Prospetto 20 - Distribuzione delle superfici coltivate ad albicocco per varietà e aree territoriali Aree Epoca di maturazione Totale territoriali Precoce Media Tardiva Totale Ninfa Tyrinthos Totale Vitillo Cafona Portici Totale Pellecchiella Superficie % 48,3 16,9 5,8 45,0 10,6 7,7 7,1 6,7 3,8 100,0 Distribuzione percentuale per aree territoriali Prov. Potenza 1,9 0,2.. 1,5 0,2 0,6 6,2 0,2 0,3 1,6 Vulture - Alto Bradano 0,2 0,2-0,4 0,2 0,6 0, ,3 Alto Basento 0, , ,1 Lagonegrese - Pollino 1, , ,0 0,2 0,3 1,3 Prov. Matera 98,1 99,8 100,0 98,5 99,8 99,4 93,8 99,8 99,7 98,4 Metapontino - Collina materana 91,6 94,8 94,2 85,1 94,3 67,7 86,9 86,5 90,8 88,3 Bradanica - Medio Basento 6,5 5,0 5,8 13,2 5,0 31,6 7,0 13,3 8,8 10,0 Matera ,1 0,5 0, , Il pesco e le nettarine Le aziende che coltivano pesche e nettarine sono 1.232, per complessivi ettari di superficie investita. Tra di esse si contano 216 aziende che coltivano solo nettarine e 262 che coltivano tutte e due le specie Pesco Dopo l arancio e l albicocco, il pesco rappresenta il fruttifero più diffuso nella frutticoltura lucana. La coltura occupa ettari ripartiti fra aziende, con una superficie media di 1,9 ettari ad azienda. Il 60% dei pescheti (1.134 ettari) è gestito da 555 aziende (55%) che hanno destinato alla coltura tra 1 e 5 ettari di terreno; le aziende con meno di 1 ettaro di superficie coltivata a 30

33 pesco sono 387 (38%), appena 8 (0,8%) quelle con almeno 10 ettari (Prospetto 21). Circa la metà degli impianti di pescheto è avvenuta dopo il 2001, con la messa a dimora, mediamente, di 487 piante per ettaro; gli impianti nella fase di maturità, dove si contano 412 piante per ettaro, occupano un terzo delle superfici; quelli alla fine del ciclo produttivo, la cui densità di impianto è pari a 392 piante per ettaro, il restante 20%. La consociazione con altre colture coinvolge il 15% delle superfici, quota equamente ripartita fra consociazioni all interno della specie, consociazioni con altre legnose e con coltivazioni erbacee (Figura 20 e Prospetto 21). Prospetto 21 - Aziende con pesco e superficie investita, per classi di superficie 0,01-0,19 0,20-0,29 0,30-0,49 0,50-0,99 1,00-1,99 2,00-2,99 3,00-4,99 5,00-9,99 10,00-19,99 30,00-59,99 Totale Aziende Numero % 7,7 1,5 7,9 20,9 24,6 17,4 12,7 6,5 0,7 0,1 100,0 Superfici Ettari % 0,2 0,2 1,4 7,4 16,2 20,7 23,2 22,9 5,7 2,0 100,0 Figura 21 Superficie investita a pesco per tipo di consociazione con altre colture. (Composizione percentuale) Figura 22. Densità d impianto delle coltivazioni di pesco, per età delle piante 31

34 Prospetto 22 - Superficie coltivata a pesco per età delle piante e tipo di consociazione Età delle piante e oltre Totale All'interno della stessa specie Con altre legnose agrarie Con erbacee Nessuna Non indicato 2 2 Totale complessivo Figura 23 Superficie a pesco per principali varietà. (Composizione percentuale) Figura 24 - Superficie investita a pesco, per gruppi di varietà, epoca di maturazione ed età delle piante Un terzo della superficie investita è destinata alla produzione di percoche, il resto è quasi tutto occupato da varietà di pesche a polpa gialla. Le scelte colturali delle aziende hanno privilegiato per le pesche varietà a maturazione precoce e per le percoche varietà a maturazione media o tardiva. Infatti l 83% (1.036 ettari) della superficie destinata alle pesche è impiantata con cultivar a maturazione precoce, mentre per le percoche le varietà a maturazione media occupano il 46%, quelle a maturazione precoce il 34%. Le cultivar rilevate sono 45, ma la loro diffusione non è uniforme. Tra le pesche le più diffuse sono la Spincrest (339 ettari), la Rich may (168 ettari) e la Maycrest (114 ettari), tutte varietà a polpa gialla; tra le percoche le varietà del gruppo Baby Gold, che complessivamente occupano 421 ettari di terreno, dei 32

35 quali 246 a maturazione media (Baby Gold 5, 6 e 7) e 175 a maturazione tardiva (Baby Gold 9) (Figura 23). Come per gli altri fruttiferi, anche per il pesco le superfici sono localizzate essenzialmente nel materano, ma si evidenziano, soprattutto per le percoche, quote di un certo rilievo anche in alcune aree della provincia di Potenza. Il 95% delle superfici a pesco della regione è coltivato da aziende del materano, con un ruolo preponderante delle aziende del Metapontino Collina materana, dove si concentra l 86% della superficie destinata alla produzione delle pesche. Per le percoche la quota di terreni coltivati da aziende della provincia di Matera scende al 75% per effetto della presenza di coltivazioni di una certa consistenza anche nel Vulture (68 ettari), nella Val d Agri (44 ettari) e nell area del Lagonegrese Pollino (47 ettari) (Prospetto 23). Prospetto 23 - Superficie investita a pesco per gruppi di varietà e aree territoriali Pesche Percoche Totale A polpa bianca A polpa gialla Totale Preco Media ce Tardi va Totale Preco ce Media Tardi va Superficie (ha) % 2,7 63,8 53,8 6,0 4,1 33,5 6,5 15,5 11,5 100,0 Distribuzione percentuale per aree territoriali Prov. Potenza 2,0 5,0 2,9 17,5 13,2 25,2 40,0 22,4 20,8 219,9 Vulture - Alto Bradano - 4,0 2,1 16,2 11,9 10,7 15,0 11,2 7,8 116,2 Potenza - 0,1-0,6-0, ,7 Val d'agri 2,0 0,2-0,7 1,3 7,0 2,2 9,0 7,1 47,2 Lagonegrese - Pollino - 0,7 0, ,4 22,8 2,2 5,9 55,7 Prov. Matera 98,0 95,0 97,1 82,5 86,8 74,8 60,0 77,6 79,2 1665,4 Metapontino - Collina materana 92,0 86,1 88,9 67,1 77,7 60,5 56,8 48,5 78,8 1465,2 Bradanica - Medio Basento 6,0 8,8 8,0 15,0 9,0 14,3 3,3 29,2 0,5 198,5 Matera - 0,1 0,1 0,4-0, ,6 33

36 Nettarine Solo 5 delle 478 aziende che praticano la coltivazione delle nettarine sono situate in provincia di Potenza, le restanti hanno centro aziendale nell area sud orientale della provincia di Matera e coltivano dei ettari di terreno che le aziende lucane hanno investito nella coltura. La dimensione media è di 2,1 ettari per azienda, con punte che vanno dalle 29 are pro capite delle aziende che destinano alla coltivazione meno di mezzo ettaro, ai 13 ettari della decina di aziende più grandi, con almeno 10 ettari di terreno investito nella coltura (Prospetto 24). La coltivazione delle nettarine è di norma specializzata; i casi di consociazione riguardano solo il 7% delle superfici coltivate, per complessivi 75 ettari. Otto ettari su 10 sono stati impiantati da meno di 10 anni e 4 su 10 da meno di 5 (Figura 24 e Prospetto 25). Su 677 ettari (66%) sono coltivati varietà di nettarine a maturazione precoce, le varietà a maturazione media occupano 295 ettari (29%), quelle a maturazione tardiva i restanti 50 ettari (5%). In tutti e tre i casi le scelte dei frutticoltori lucani si sono orientate verso nettarine a polpa gialla, privilegiando le varietà Big Top (189 ettari) e Laura (124 ettari) (Figura 26). Prospetto 24 - Aziende con nettarine e superficie investita per classe di superficie Classi di superficie 0,20-0,29 0,30-0,49 0,50-0,99 1,00-1,99 2,00-2,99 3,00-4,99 5,00-9,99 10,00-19,99 20,00-29,99 Totale Aziende Aziende % 3,3 6,0 19,5 34,0 13,6 15,5 6,3 1,5 0,3 100,0 Superficie Ettari % 0,3 0,9 5,5 20,4 13,9 26,9 20,5 8,4 3,2 100,0 34

37 Figura 25 Superficie investita a nettarine per tipo di consociazione con altre colture. (Composizione percentuale) Figura 26 Densità di impianto delle coltivazioni di nettarine, per età delle piante Prospetto 25 Superficie coltivata a nettarine per età delle piante e consociazione con altre colture Consociazioni Età delle piante Totale Nessuna All'interno della stessa specie Con altre legnose agrarie Con erbacee Totale Figura 27 Superficie a nettarine per principali varietà. (Composizione percentuale) Figura 28 Superficie investita a nettarine, per gruppi di varietà, epoca di maturazione ed età delle piante 35

38 Prospetto 26 Principali varietà di nettarine. Superficie investita e distribuzione percentuale per aree territoriali Gruppi e varietà Superficie (ha) Aree territoriali Prov. Potenza Vulture - Alto Bradano Val d'agri Lagonegr ese - Pollino Matera Metap. Collina mater. Bradan. - Medio Basento Maturazione precoce 677 1,5 0,2 1,0 0,3 98,5 95,3 3,2 A polpa bianca ,0 100,0 0,0 A polpa gialla 671 1,5 0,2 1,0 0,3 98,5 95,3 3,2 Laura 124 1,1 0,2 0,8-98,9 97,6 1,3 Maturazione media 295 0,5 0, ,5 88,6 11,0 A polpa bianca ,0 73,2 26,8 A polpa gialla 290 0,5 0, ,5 88,9 10,7 Big Top 189 0,7 0, ,3 94,2 5,1 Maturazione tardiva 50 7,2 2,8 4,4-92,8 78,4 14,4 A polpa gialla 50 7,2 2,8 4,4-92,8 78,4 14,4 Venus 34 5,5 2,0 3,4-94,5 74,7 19,8 Totale Gli altri fruttiferi Le altre cinque specie di fruttiferi rientranti nel campo di osservazione dell indagine hanno un peso minore nella frutticoltura lucana: ad actinidia (kiwi), melo, pero e uva da tavola sono destinati tra i 400 e i 500 ettari di terreno, il ciliegio ne occupa 174. In media si tratta di poche are ad azienda (28 per il ciliegio, 36 per il melo, 46 per il pero). Solo per kiwi e uva tavola, dove si rileva una concentrazione dei terreni nelle aziende con almeno 5 di ettari di coltura, la superficie media per azienda supera l ettaro (1,80 per il kiwi, 4,68 per l uva da tavola) (Prospetto 27). 36

39 Prospetto 27 - Aziende con ciliegio, Kiwi, melo, pero e uva da tavola e relative superfici investite per classi di superfici Classi di superficie Totale 0,01-0,19 0,20-0,49 0,50-0,99 1,00-1,99 2,00-4,99 5,00-9,99 10,00 e più Ciliegio Aziende (n.) Superficie (ha) Kiwi Aziende (n.) Superficie (ha) Melo Aziende (n.) Superficie (ha) Pero Aziende (n.) Superficie (ha) Uva da tavola Aziende (n.) Superficie (ha) Figura 29 - Superficie investita a ciliegio, kiwi, melo, pero e uva da tavola per tipo di consociazione con altre colture Figura 30 - Superficie investita a ciliegio, kiwi, melo, pero e uva da tavola per età delle piante 37

40 Negli impianti di uva da tavola, 198 ettari (38,5%) sono occupati da 6 varietà di uva bianca senza semi e 135 (26,3%) da 3 sole varietà di uva nera apirene. Le cultivar a maggiore diffusione sono la Crimson Seedless Rs., varietà di uva nera senza semi coltivata su 121 ettari, la Regina B., uva bianca con semi che occupa 112 ettari e la Sugaraone B., uva bianca senza semi coltivata su 92 ettari. L 80% delle superfici a kiwi è occupato da varietà a polpa verde, tra le quali l Hayward, con 208 ettari di superficie investita, è la più diffusa. Red Delicious e Annurca sono le varietà di melo più diffuse, la prima occupa 155 ettari, la seconda 129. La coltivazione del pero privilegia soprattutto varietà a maturazione estiva, presenti sull 85% della superficie coltivata, tra le quali la Spadona estiva (68 ettari) e la Coscia (60 ettari) sono le più diffuse. Infine, tra le 21 varietà di ciliegio coltivate nelle aziende lucane quelle a più larga diffusione sono la Ferrovia (58 ettari) e il Durone compatto di Vignola (39 ettari). Prospetto 28 Distribuzione delle superfici coltivate a uva da tavola e kiwi per principali varietà e aree territoriali Uva da tavola kiwi Totale Crimson Seedless Rs. Italia B. Sugraone B. Totale Hayward Jin Tao (kiwi Gold) Superficie (ha) % 100,0 23,5 21,7 17,9 100,0 46,2 12,4 Distribuzione percentuale per aree territoriali Prov. Potenza 0, ,5 13,5 - Marmo Platano Melandro ,0 3,8 - Val d'agri 0, Lagonegrese - Pollino 0, ,5 9,7 - Matera 94,2 97,7 95,1 96,4 93,0 86,5 96,1 Metapontino - Collina materana 9,0 12,0 7,3 24,6 87,5 75,1 94,1 Bradanica - Medio Basento 85,1 85,7 87,8 71,8 5,5 11,4 2,0 Matera 0, Altre regioni 5,8 2,3 4,9 3,6 0,5-3,9 La coltivazione dell uva da tavola è concentrata nelle aziende dell area Bradanica Medio Basento, che coltivano 486 dei 516 ettari di terreno destinati alla coltura (85,1%); quella del kiwi nelle aziende del Metapontino - Collina materana (85,5%). Il melo si presenta come una coltura limitata alle 38

41 aziende del potentino e concentrata soprattutto ai due antipodi del territorio provinciale: il 39% della superficie è coltivato da aziende del Vulture Alto Bradano e il 20% nel Lagonegrese Pollino. La distribuzione fra le due province delle superfici a pero e ciliegio è quasi speculare: per il pero il 62% dei terreni è coltivato da aziende della provincia di Matera (soprattutto del Metapontino) e il 38% da aziende della provincia di Potenza, per il ciliegio le aziende del potentino gestiscono il 63% delle superfici e quelle del materano il restante 37%. Prospetto 29 - Distribuzione delle superfici coltivate a pero, melo e ciliegio per principali varietà e aree territoriali. Pero Melo Ciliegio Totale Spado na Est. Coscia Totale Red De licious An nurca Totale Fer Durone rovia Vignola Superficie (ha) % 100,0 14,9 13,3 100,0 36,4 30,3 100,0 33,6 22,5 Distribuzione percentuale per aree territoriali Prov. Potenza 38,2 98,8 15,4 98,2 98,3 99,8 63,0 24,0 100,0 Vulture Alto Bradano 4,4-2,3 39,0 19,0 64,3 14,1 7,9 0,4 Alto Basento 14,7 96,4 1,3 16,9 25,6 22,2 39,8 3,5 99,6 Potenza 0,9 1,6 1,2 0,6-0, Marmo Platano Melandro 3,9-4,3 6,7 3,9 4,0 8,7 12,6 - Val d'agri 9,3 0,8 5,1 14,7 2,2 0, Lagonegrese Pollino 5,0-1,2 20,3 47,6 7,9 0,4 - - Prov. Matera 61,8 1,2 84,6 1,8 1,7 0,2 37,0 76,0 - Metapontino Collina materana 51,9-49,3 0,4-0,2 12,7 16,7 - Bradanica Medio Basento 9,4 1,1 34,9 1,4 1,7-24,0 58,6 - Matera 0,5 0,2 0, ,3 0,7-39

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43 Appendice 1 Tavole statistiche 41

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45 Tavola A1. 1 Superficie investita a olivo per gruppo, varietà ed età delle piante. Varietà e oltre Totale Olive a duplice attitudine 118,9 318, ,8 997, , , , ,5 Maiatica di Ferrandina 33,4 35,1 34,7 111,5 40, , ,1 Coratina 2,6 83,7 262,5 155,6 407,3 991, , ,9 Leccino 60,0 127,8 533,4 379,5 265,8 430, , ,3 Cellina di Nardò - - 6,0-4,4-440,2 450,5 Fasola 2,5 1,3 4,2 102,2 1,5 301,9 413,7 Vallanella - Tondina , ,8 363,0 Nociara 39,3 26,3 53,3 71,9 1,7 13,2 48,6 254,4 Carolea - 4,1 44,9 102,7 29,5 2,0 24,0 207,3 Altre var.a dupl. attitudine 0,1-2,2 11,7 15,5 2,6 139,8 171,8 Faresana - 5,2 24,3 2,0 43,9-63,5 138,9 Augellina , ,6 138,1 Termite di Bitetto - 24,8 12,1 10, ,1 54,7 Peranzana 9,7-23, ,4-36,7 Nostrana ,2 5,6 30,6 36,4 Biancolilla 0,6 8,8 2,1 9,1-2,3 22,8 Provenzale (provenzana) ,3 7,1-20,4 Uccellina - Viazzano 12,2 3, ,6 San Benedetto ,3 6,3 14,7 Ghiannara ,1 10,1 Grossa di Cassano ,0-0,4-7,4 Cazzinicchio ,4-3,4 Bosana 3, ,3 Kalamata 1, ,3 Cornacchiola ,0 1,0 Dolce di Cassano ,4 0,4 Dolce di Andria ,1-0,1 Olive da olio 149,8 338,4 993, ,0 889,2 991, , ,6 Ogliarola del Vulture 2,2 4,3 113,3 37,9 231, 160, 3.107, , Frantoio 29,5 96,5 261,5 730,1 223, 4 169, 3 706, , 5 Altre varietà di olive da olio 24,9 130,8 192,6 61,0 109, 1 409, , , 6 Ogliarola 0,5 24,4 170,4 111,1 81,87 138, , , 4 Ogliarola del Bradano 32,6 20,2 150,5 177,7 29,3 61, , , 3 Cima di Melfi 3,6 27,8 22,1 194, 1,5-8,6 257,87 Romanella - - 1,6 26, ,8 150,4 Sessana ,0 143,1 144,0 Gentile , - 14,7 116,7 Corneglia , ,0 Spinosa - - 0,4 11,7 0-20,8 54,4 87,4 Racioppella 6,2 2,6 1,2 5,2 0,8 21,6 38,1 75,7 Pendolino 26, 9,2 20,6 3, ,3 Rotondella di Salerno ,2 45,2 Presciolen 0,6 16, 1,9 24,4 0, ,2 Moraiolo ,4 41,4 43

46 Tavola A1. 1 segue Superficie investita a olivo per gruppo, varietà ed età delle piante. Varietà eoltre Totale Nocellara messinese 3,3 1,6 13,9 8,3 4,4 2,0 5,3 38,8 Cima di Bitonto ,5 5, ,2 Picholine pugliese 7,7-13,6 8, ,5 Carpellese ,6 18,6 Oliastro ,8 5,5 12,3 Gentile nera di Colletorto ,5 11,5 Taggiasca 11, ,3 Nostrale ,3-5,7 7,9 Biancolella 1, ,7 7,0 Frangivento - 4,3-1, ,1 Tonda Dolce ,1 4,1 Reale - - 4, ,1 Colombina ,6 1,6 Marinese ,6 1,6 Cima di Mola ,1-0,7 0,8 Ogliarola salentina ,2 0,3 0,5 Ogliarola messinese , ,3 Ogliarola barese ,3 0,3 Olive da tavola 4,1 0,5 12,1 41,0 13,9 5,6 86,5 163,7 Bella di Cerignola - 0,3-0, ,4 41,9 Altre varietà olive da tavola 0,2 4,5-11,7 3,8 12,2 32,5 Ascolana tenera 4,1-0,2 0,4 0,1-26,3 31,2 Nocellara del Belice - - 5,3 9,3 1,0 1,8 3,4 20,8 Nocellara etnea ,7 0, ,8 Sant'Agostino ,2 0,9-2,1 13,2 Giarraffa - 2, ,2 Pasola , ,1 1,2 Nocellara etnea ovale , ,0 Totale complessivo 272,8 657, , , , , , ,8 44

47 Tavola A1.2 - Superficie investita ad arancio per gruppo, epoca di maturazione, varietà ed età delle piante. Gruppo, epoca di maturazione Classi di età delle piante Totale e e varietà oltre Navel 228,7 208,9 481, ,6 645,9 169,7 121, ,8 Precoce Navelina 74,0 111,9 341, ,8 430,7 83,6 35, ,0 Newhall 76,8 71,6 82,4 145,3 13,5 1,7-391,2 Altre varietà navel precoci 1,4 4,4 16,0 32,7 6, ,2 Media Washinghton Navel 2,1 15,2 38,0 281,5 163,3 76,3 86,2 662,8 Altre varietà navel medie 2,2 0,2-17,3 21,5 3,8-45,0 Fischer Navel 3, ,3 Tardiva Navelate 25,8 1,3 0,8 21,7 7,1 4,3-61,1 Lane Late 43,1 4,1 2,6 1, ,5 Altre varietà navel tardive ,5 3, ,7 Biondo 1,6 0,2 9,3 12,3 25,3 11,8 7,8 68,3 Precoce Altre varietà bionde precoci 1, ,4 4,9 2,6 9,5 Cadenera , ,1 Media Salustiana , ,2 Vaniglia Apireno ,3 1, ,3 Altre varietà bionde medie - - 0, ,4 Tardiva Biondo Comune ,5-0,8 4,8 8,1 Ovale o Calabrese ,8 0,4 4,1 Valencia Late 8,9 9,6 12, ,4 Altre varietà bionde - 0, ,6 2,3-4,1 Pigmentato o sanguigno 4,7 0,3 18,5 55,2 52,4 26,8 12,7 170,7 Precoce Tarocco nuc. 57-1E ,9 5, ,9 Altre varietà sang. precoci - - 3, ,8 Media Tarocco Comune 1,9 0,3 7,4 36,4 45,4 24,6 12,7 128,6 Sanguigno Comune , ,9 Altre varietà sang. medie - - 2,3-1, ,0 Tarocco Gallo nuc C 898 2, ,8 45

48 Tavola A1.2 segue Superficie investita ad arancio per gruppo, epoca di maturazione, varietà ed età delle piante Gruppo, epoca di Classi di età delle piante Totale maturazione e e varietà oltre Tardiva Altre varietà tardivesanguigne) , ,0 Sanguinello ,0 0,6-0,6 Tarocco Meli nuc. C , ,1 Altre arance 19,2 0,8 6,1 22,9 2,5 0,8 5,4 57,9 Altre varietà precoci 11,9-1,7 6,7 0, ,8 Altre varietà medie 4,2-4,4 10,5 2,0-4,8 26,0 Altre varietà tardive 3,1 0,8-5,7-0,8 0,6 11,1 Totale 254,3 210,2 515, ,0 726,2 209,2 147, ,7 Tavola A Superficie investita a clementine per epoca di maturazione, varietà ed età delle piante. Epoca di maturazione e Età delle piante Totale varietà e oltre Precoce 58,5 84,7 34,4 62,3 42,2 38,6 19,5 340,2 Altre varietà precoci 38,6 26,4 5,2 39,6 35,5 38,6 19,5 203,4 SRA 89 7,8 39,2 25,2 13, ,9 Spinoso 11,7 19,1 4,0 8, ,8 Oroval , ,6 Marisol 0, ,5 Media 25,8 83,5 109,8 274,6 339,4 282,1 79, ,2 Comune 13,1 69,6 99,0 246,5 287,5 235,2 79, ,0 Altre varietà medie 12,7 11,1 10,8 28,1 51,9 46,9-161,5 SRA 63-2, ,7 Tardiva 33,3 17,0 4,7 1,7 4,2 2,7 2,2 65,7 Altre varietà tardive 21,0 4,2 1,8 1,7 4,2 2,7 2,2 37,8 Hernandina 12,3 12,7 2, ,9 Totale 117,6 185,1 148,9 338,6-385,7 323,4 100, ,1 46

49 Tavola A1. 4 Superficie investita ad altri agrumi per varietà ed età delle piante. Specie e Età delle piante varietà e oltre Totale Limone 15,9-14,0 10,7 4,4 2,5 6,5 54,0 Altre varietà d'estate 5,3-4,9 7, ,1 17,7 Altre varietà d'inverno - 2,0 0,2 1,1 0,8 6,5 10,6 Zagara Bianca 6,2-1,4 0, ,4 Femminello Comune 2, ,3 3, ,0 Femminello Siracusano 1,1-3, ,7-6,1 Sfusato Amalfitano - - 2, ,5 Monachello 0, ,8 Satsuma 23,8 50,5 33,0 107,8 6,8 5,3-227,2 Miagawa 19,5 50,5 28,9 104,9 6,8 5,3-215,7 Altre varietà precoci 4,3-4,1 3, ,4 Mandarino 44,3 23,6 11,9 6,7 0,3 1,1-87,9 Altre varietà precoci 1,4 23,3 10,7 5, ,9 Altre varietà tardive 34,3-1,2-0,3 0,9-36,7 Avana 5, ,1-0,2-5,9 Tardivo di Ciaculli 3,0 0,3-1, ,4 Ibridi 14,9 2,3-2,7 0, ,2 Altri ibridi tardivi 14,9 2,2-2, ,9 Nova o Clemenvilla - 0, , ,4 Altri piccoli agrumi 1,7 0,2-1, ,7 5,2 Varietà tardive , ,7 3,3 Varietà medie 1,7 0, ,8 47

50 Tavola A Superficie investita ad albicocco per epoca di maturazione, varietà ed età delle piante. Epoca di maturazione Età delle piante Totale e varietà e oltre Precoce 573,0 537,2 548,4 153,8 17, ,4 Ninfa 136,7 214,4 246,2 44,0-641,9 Altre a maturazione precoce 310,5 124,1 131,6 17,7 583,9 Tyrinthos 13,2 54,1 83,2 54,2 16,3 221,1 Antonio Errani 16,4 37,3 51,3 6,3-111,3 Bora 16,1 38,9 21, ,8 Aurora 19,2 37,6 2,2 10,6-69,7 Orangered 37,1 10,8 3, ,9 Carmen 6,5 17,8 9,1 2,8-36,1 Perla 0, ,1-17,4 Pinkcot 11,7 0,6-1,1-13,4 Sweetcot 5,3 1, ,9 Media 362,3 510,2 636,4 170,6 26, ,5 Vitillo 19,8 121,9 213,6 47,8-403,1 Atre a maturazione media 234,1 111,1 33,4 16,6 3,6 398,7 Cafona 2,8 76,8 164,5 32,3 15,8 292,3 Portici 30,4 121,2 98,2 20,5-270,2 Bella d Imola 62,8 42,1 68,8 37,9 6,7 218,4 San Castrese 0,5 13,9 32,5 11,9-58,7 Cremonini 8,7 13,4 17,4 1,0-40,5 Boccuccia - 6,6 1,3 1,4-9,2 Monaco Bello - 0,3 6, ,0 Sungiant - 2, ,3 Palummella 0,3 0,6-1,2-2,1 Alba 2, ,0 Bergeron 1, ,0 Tardiva 67,5 103,1 60,8 21,7-253,1 Pellecchiella 6,6 80,6 37,3 19,8-144,4 Altre a maturazione tardiva 60,9 13,2 16,3 1,8-92,2 Pisana - 6,6 7, ,8 Reale d Imola - 1, ,4 Baracca - 1, ,3 Totale complessivo 1.002, , ,5 346,0 43, ,0 48

51 Tavola A Superficie investita a pesco per gruppo, epoca di maturazione, varietà ed età delle piante. Gruppo, epoca di Età delle piante Totale maturazione e varietà e oltre A polpa bianca 41,8 3,0 5,9 0,2 0,0 50,9 Precoce 21,1 1, ,7 Media 5, ,9 Tardiva Altre a maturazione tardiva 14,8 1,4 3,2 0,2-19,5 Maria Delizia - - 1, ,9 Duchessa D Este - - 0, ,9 A polpa gialla 236,7 293,3 394,2 278,5 0,7 1203,4 Precoce Sprincrest 17,2 25,2 143,3 153,5-339,1 Altre a maturazione precoce 150,0 81,8 42,7 31,5-306,0 Rich may 19,3 57,2 63,9 27,7-168,1 Maycrest 0,1 15,5 53,4 45,0-114,0 Spring Lady 6,6 1,7 15,1 11,1-34,4 Springbelle 2,4 3,2 1,6 9,6-16,8 Ruby Rich 1,7-11, ,0 Royal Glory 1,4 6,7 1, ,7 Flavorcrest 3,3-3, ,6 Cardinal - 0,5 3,9 0,1-4,5 Royal Gem - 1, ,1 Media Altre a maturazione media 23,5 37,6 13, ,4 Rich Lady 3,8 2,2 8, ,7 Suncrest - 4,9 1, ,8 Red Top 0,8 3,4 1, ,9 Sinphonie - 3, ,8 Rome Star 0,6 3, ,6 Fairhaven - - 2, ,1 Franca - - 0,8-0,7 1,6 Redhaven - 0,4 0, ,9 Tardiva Altre a maturazione tardiva 6,2 33,9 16, ,9 O Henry - 11,3 8, ,5 49

52 Tavola A segue - Superficie investita a pesco per gruppo, epoca di maturazione, varietà ed età delle piante. Gruppo, epoca di Età delle piante Totale maturazione e varietà e oltre Percoca 154,4 171,0 218,7 80,7 6,1 630,9 Precoce Romea 37,3 21,3 2,0 8,0-68,6 Altre a maturazione precoce 11,6 8,5 7,6 0,1-27,9 Federica 1,8 10,0 1, ,9 Tebana - 12, ,3 Media Baby Gold 6 37,5 47,1 24,4 14,9 1,5 125,5 Baby Gold 7-7,6 73,4 4,1 4,0 89,0 Baby Gold 5 6,8 4,0 12,4 7,5 0,6 31,1 Altre a maturazione media 5,0 22,9 0, ,0 Andross - 3,9 4, ,7 Adriatica - - 2,0 3,3-5,3 Carson - 4, ,0 Tardiva Baby Gold 9 37,6 19,6 77,3 40,7-175,2 Altre a maturazione tardiva 16,8 8,7 13,7 2,1-41,3 Jungerman - 1, ,2 Totale 432,9 467,3 618,9 359,4 6,8 1885,3 50

53 Tavola A Superficie investita a nettarine per gruppo, epoca di maturazione, varietà ed età delle piante Gruppo, epoca di Età delle piante Totale maturazione e varietà A polpa bianca 1,4 10,3 0,0 0,0 11,7 A maturazione precoce - 6, ,5 A maturazione media 1,4 3, ,1 A polpa gialla 430,9 394,8 160,7 24, ,4 Precoce Altre a maturazione precoce 277,8 189,5 22,9 4,5 494,7 Laura 18,1 61,5 42,8 1,3 123,7 Ambra - 2,2 15,6-17,8 Adriana - 1,6 12,6-14,2 Armking - - 5,7-5,7 Crimson Gold 5, ,0 Super Crimson Gold 1,3-3,3-4,6 Maygrand 2, ,0 Rita Star - - 1,9-1,9 Firebrite - - 1,4-1,4 Media Big Top 41,0 93,6 49,6 5,2 189,5 Altre a maturazione media 57,0 22,7 2,6-82,3 Early Sungrand 1,6 7, ,1 Nectaross - 3, ,8 Spring Red ,8 3,8 Spring Bright - 1, ,1 Tardiva Venus 21,3 2,7 1,2 9,1 34,3 Altre a maturazione tardiva 4,3 8, ,9 Morsiani 51 1, ,7 Orion - - 1,0-1,0 Totale 432,3 405,2 160,7 24, ,1 51

54 Tavola A Superficie investita a uva da tavola per varietà ed età delle piante Varietà Età delle piante Totale e oltre Crimson Seedless Rs. 49,0 11,2 61, ,2 Italia B. 6,3 36,0 41,3 23,9 4,3 111,9 Sugraone B. 28,7 35,6 26,9 1,0-92,2 Sultanina Bianca B. 11,0 1,4 34, ,5 Victoria B ,3 23,1-44,4 Sugrathirteen N. 3,2 27, ,3 Altri vitigni a buccia bianca senza semi 6,3 9,2-0,1-15,7 Red Flame N. 11, ,8 Michele Palieri N ,4 1,1-11,5 Red Globe Rs. 2,8 7,6 1, ,4 Sublima Seedless - 7, ,2 Grapaes B , ,8 Apulia Rs 2, ,8 Regina B. - 0,5 0,3-0,7 1,5 Baresana B , ,5 Altri vitigni a buccia bianca con semi ,5 0,5 Moscato D'amburgo N , ,1 Uva da tavola 121,9 135,7 203,8 49,2 5,5 516,2 Tavola A Superficie investita ad actinidia (kiwi) per varietà ed età delle piante Varietà Età delle piante Totale e oltre Hayward 58,2 27,8 33,9 48,7 39,8 208,3 Altre varietà a polpa verde 2,4-0,6 124,3-127,3 Jin Tao (kiwi Gold) - 56, ,0 Early Green ,7-20,7 Hort 16 A (Zespri Gold) - 20, ,0 Green Light 16, ,7 Altre varietà a polpa gialla ,7-1,7 Totale 77,3 103,7 34,5 195,3 39,8 450,6 52

55 Tavola A Superficie investita a pero per varietà ed età delle piante. Varietà Età delle piante Totale e oltre Altre pere a maturazione estiva 23,4 7,4 2,4 11,0 175,6 219,9 Spadona Estiva - 0,3-1,1 66,1 67,5 Coscia 4,5 4,7 11,1 18,6 21,3 60,2 Altre a mat. autunnale e invernale 0,8 0,6 5,7 24,7 1,7 33,5 Etrusca 4,2 11,0 9,0 2,5-26,7 William B.C ,8 17,3 0,1 22,3 Abate Fetel - - 0,0 8,2-8,2 Kaiser Alexander 5, ,2 Conference - - 0,2 4,5-4,7 Carmen 4, ,3 Decana D inverno ,2-0,2 Decana del Comizio - 0, ,2 Santa Maria - 0, ,1 Totale 42,4 24,3 33,3 88,1 264,9 453,1 Tavola A Superficie investita a melo per varietà ed età delle piante. Varietà Età delle piante Totale e oltre Red Delicious e Starking Delicious 6,6 0,1 7,9 46,3 93,6 154,6 Annurca 5,2 0,1 0,2 88,2 35,0 128,7 Golden Delicious e Golden Spur 6,5 5,9 8,8 41,5 18,1 80,8 Renetta bianca del Canada 26, ,1 26,8 Altre a maturazione estiva 10,4 1,4 1,4-10,2 23,4 Gala ,7-4,7 Fuji - 2, ,7 Renette Altre ,4 0,1 1,4 Altre a maturazione autunnale ,0-1,0 Altre a maturazione invernale ,1 0,1 Totale 55,3 10,3 18,2 183,1 157,3 424,2 53

56 Tavola A Superficie investita a ciliegio per varietà ed età delle piante. Varietà Età delle piante Totale e oltre Ferrovia 5,2 7,0 9,9 34,6 1,8 58,5 Durone Compatto di Vignola ,2 39,1 39,2 Durone Nero Iii di Vignola - - 0,2-26,0 26,3 Giorgia 13,3 2,8 2, ,8 Bigarreau Burlat - 0,7 5,0 0,1 0,8 6,6 Bigarreau Moreau 5,6 0, ,3 Durone Tardivo Di Valstaffora 3, ,9 Early Lory - Earlise, Rivedel - 2,4-0,8-3,2 Sunburst 1,7-0,2 0,1-2,1 Durone Nero I ,0-2,0 Altre ciliegie a maturazione Precoce - 2, ,0 Sweetheart - Sumtare.. 1, ,5 Rita 1, ,4 Altre ciliegie a maturazione Intermedia - 0,3-0,2 0,5 1,0 Sweet Early - Panaro 1.. 0, ,5 Samba - Sumste - 0, ,2 Black Star - 0, ,2 Stella ,1-0,1 Altre ciliegie a maturazione Locale Intermedia - 0, ,1 Early Star - Panaro Blaze Star Ciliegio 31,4 18,5 18,0 38,0 68,2 174,0 54

57 Appendice 2 - Nota metodologica e glossario Estratto da: Istat: Le principali coltivazioni legnose agrarie, Statistiche report, 6 giugno

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59 Nota metodologica [ ] L'indagine è stata svolta sulla base di un campione casuale di aziende selezionato dalla popolazione definita coerentemente con quanto stabilito dai paragrafi 1 e 3 dell'art. 2 del Regolamento 1337/2011. La selezione delle unità da intervistare, ai sensi del Regolamento, può basarsi su una lista contenente aziende che nel loro complesso rappresentano almeno il 95% della superficie piantata ad alberi da frutto a livello nazionale e che abbiano almeno 20 are di superficie investita in una delle specie di interesse. Tra le definizioni di universo che soddisfano tali requisiti si è ritenuto opportuno, di concerto con le amministrazioni regionali, adottare quello descritto nella tabella A1, innalzando ulteriormente la soglia di 20 are pur mantenendo la superficie esclusa ben al di sotto del 5%, come descritto in tabella A2. Tabella A1 - Universo di indagine Aziende nella lista censuaria Aziende nella lista di selezione Aziende campionate Tasso di risposta [ ] [ ] [ ] [ ] [ ] Basilicata ,5% [ ] [ ] [ ] [ ] [ ] Totale ,2% Tabella A2 - Universo per specie oggetto di indagine Specie Aziende Aziende nella Area esclusa Aziende Tasso di censimento lista di selezione campione campionamento Pero ,10% ,52% Melo ,80% ,35% Pesco e nettarina ,30% ,85% Albicocco ,30% ,22% Olivo ,50% ,13% Uva da tavola ,20% ,85% Limone ,10% ,06% Arancio ,10% ,43% Piccoli agrumi ,20% ,97% Actinidia ,20% ,84% Ciliegio ,80% ,72% 57

60 La lista di riferimento è rappresentata dall'archivio delle aziende agricole aggiornato in occasione del 6 Censimento generale dell'agricoltura (annata agraria 2009/10) con data di riferimento 24 ottobre Il disegno di campionamento impiegato è di tipo stratificato su base regionale. All interno di ciascuna regione gli strati sono stati ottenuti tramite un algoritmo genetico che ha determinato la numerosità campionaria, gli strati e la relativa allocazione, fissati i seguenti obiettivi (espressi in termini di coefficiente di variazione atteso delle stime): 3% di errore a livello nazionale per ciascuna delle superfici investite nelle singole specie oggetto di interesse e per la superficie complessivamente investita in legnose agrarie (articolo 6 regolamento CE 1337/2011); 7% di errore a livello regionale per ciascuna delle specie caratteristiche per la regione e per la superficie complessivamente investita in legnose agrarie (Trento e Bolzano sono equiparate a regioni). Con queste condizioni è stato ottenuto un campione di unità, la cui distribuzione tra le regioni è riportata nella tabella A1. Nella stessa tabella è riportato anche il tasso di risposta ottenuto al termine dell'indagine in ciascuna regione. Rispetto alle edizioni precedenti l'introduzione dell'olivo ha comportato una forte crescita della dimensione dell'universo di riferimento e, di conseguenza, il tasso di campionamento relativo per specie (indicato nella tabella A2) è diminuito. I risultati riportati e commentati in questa pubblicazione sono stati ottenuti utilizzando uno stimatore diretto in cui ogni peso campionario è stato ottenuto in due step: 1) il peso campionario diretto derivante dal disegno di campionamento adottato è stato moltiplicato per l'inverso del tasso di risposta in ciascuno strato; 2) i pesi campionari ottenuti con lo step 1) sono stati ulteriormente modificati sulla base di una procedura di calibrazione, utilizzata per contenere i possibili effetti distorsivi causati dall'esclusione dall'universo di selezione del campione delle unità di minore dimensione, con riferimento all'area esclusa riportata in tabella A2. [ ] 58

61 Glossario Agrumi Coltivazioni permanenti appartenenti al genere Citrus spp. Comprendono arancio, mandarino, clementina, limone e altri agrumi (arancio amaro o melangolo, bergamotto, cedro, chinotto, kumquat, limetta e pompelmo). Agrumi a piccoli frutti Tale gruppo comprende: clementina, mandarino e relativi ibridi, come il mapo, satsuma, e altri piccoli agrumi. Annata agraria La stagione corrispondente al ciclo vegetativo annuale delle colture agrarie che va dal 1 Novembre al 31 Ottobre dell'anno successivo. Anno d impianto Come anno d impianto si considera il periodo compreso tra l inizio dell autunno (ottobre) alla fine dell estate dell anno successivo (settembre) durante il quale l albero innestato viene impiantato definitivamente a dimora. Azienda agricola e zootecnica Unità tecnico-economica, costituita da terreni, anche in appezzamenti non contigui, ed eventualmente da impianti e attrezzature varie, in cui si attua, in via principale o secondaria, l'attività agricola e zootecnica ad opera di un conduttore - persona fisica, società, ente - che ne sopporta il rischio sia da solo, come conduttore coltivatore o conduttore con salariati e/o compartecipanti, sia in forma associata. Coltivazione principale a) la coltivazione unica, vale a dire la sola praticata su una data superficie nel corso dell'annata agraria di riferimento. Una coltivazione si considera unica anche quando è consociata con coltivazioni erbacee a carattere accessorio o marginale o con colture legnose agrarie o boschive presenti in numero trascurabile di piante; b) le coltivazioni consociate, vale a dire coltivazioni che si trovano simultaneamente sullo stesso terreno e ciascuna delle quali fornisce un raccolto ben distinto nel corso dell'annata agraria. Le consociazioni possono interessare seminativi, coltivazioni legnose agrarie e coltivazioni forestali. Nel questionario va indicata la parte di superficie effettivamente occupata da ciascuna coltivazione consociata (pro-rata); c) la coltivazione successiva o intercalare più importante dal punto di vista economico (valore della produzione annuale). Per coltivazioni successive 59

62 o intercalari si intendono le coltivazioni praticate e raccolte l'una dopo l'altra su una determinata superficie nel corso dell'annata agraria. Coltivazioni legnose agrarie Coltivazioni fuori avvicendamento, che occupano il terreno per più di cinque annate e forniscono raccolti ripetuti. Cultivar Varietà di pianta coltivata, che riassume un insieme di specifici caratteri morfologici, fisiologici, agronomici e merceologici di particolare interesse e trasmissibili con la propagazione, sia per seme sia per parti di pianta. La cultivar si identifica perciò in un particolare genotipo, isolato artificialmente con la selezione massale o la selezione individuale, i cui caratteri sono fissati e ripetibili con la propagazione gamica per almeno 3-4 generazioni. Ettaro Unità di misura di superficie agraria che equivale a 100 are, cioè a mq. Fruttiferi Frutta fresca di origine temperata: melo, pero, pesco, nettarina (pesca noce), albicocco, susino, ciliegio (ciliegia tenerina e duracina, ciliegia visciola e amarena o marasca), cotogno, fico, gelso (bacca), giuggiolo, lampone, loto (kaki), melograno, mirtillo, mora di rovo, nespola comune, nespolo del Giappone, ribes comune, ribes nero, sorbo, uva spina. Frutta fresca di origine sub-tropicale: actinidia (kiwi), ananas, annone, avocado, babaco, banano, dattero, fico d'india, mango, maracuja, papaja, passiflora. Frutta a guscio: mandorlo, nocciolo, carrubo, noce, pistacchio. Olivo Coltivazione per la produzione di olive da tavola e/o olive per olio. Superficie in produzione Superficie agricola occupata dagli impianti in fase produttiva anche se, a seguito di avversità climatiche e/o attacchi parassitari, non ha dato luogo a produzione nell'annata agraria di riferimento. Superficie totale investita Area complessiva dei terreni dell'azienda agricola formata dalla coltivazione in oggetto che può non aver dato luogo a produzione nell annata di riferimento. Uva da tavola E' l'uva prodotta da viti appartenenti a vitigni di uva da tavola, anche se essa viene destinata del tutto o in parte alla vinificazione. Varietà 60

63 Vedi Cultivar Vitigni Tutte le varietà di una stessa specie di vite, compresi i loro incroci e reincroci, nonché gli incroci tra diverse specie di vite, coltivate per la produzione di uva da vino, uva da tavola o materiale per la moltiplicazione vegetative della vite. 61

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