S.p.A. Roberta Ing. Lanfranco Responsabile SGQAS. 1

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1 S.p.A. Roberta Ing. Lanfranco Responsabile SGQAS 1

2 Agenda

3 Presentazione di GAIA SPA Società per azioni a capitale interamente pubblico Soci: 115 Comuni della Provincia di Asti Attività: trattamento, recupero e smaltimento rifiuti Gestisce il Sistema Integrato per la gestione dei rifiuti urbani costituito da: 8 centri di raccolta (distribuiti sul territorio, per ogni Comunità Collinare) Impianto di compostaggio Impianto di valorizzazione e trattamento rifiuti da raccolta differenziata Impianto di pretrattamento dei rifiuti urbani indifferenziati Discarica per rifiuti non pericolosi 119 dipendenti ( 33 impiegati e 86 operai) tonnellate di rifiuti trattati nel 2011 Dati tratti dalbilancio di Sostenibilità2011, scaricabile dal sito:

4 GAIA e gli impianti

5 Standardizzazione dei processi: tattica o strategia? PERCHE applicare uno STANDARD? Standardizzare presuppone: Consolidamento di una best practice in un determinato campo di applicazione Capitalizzazione della conoscenza Ad un livello operativo: arricchimento del bagaglio di esperienza complessivo dell azienda sistema di apprendimento

6 Questioni strategiche: Analisi storica Punto di partenza: Avvio nuove attività (da un unica sede, quella legale, alla gestione di 4 impianti) Necessità di cambiare/integrare i processi aziendali (da attività prevalentemente amministrative ad attività industriali ) Esigenza - obiettivi: Ri-definire la struttura dell organizzazione Definire e gestire in modo adeguato i nuovi processi produttivi Obiettivo di credibilità e fiducia, considerato il contesto «critico» della gestione rifiuti Oggetto della valutazione: Come attuare il cambiamento Adottare metodo organizzativo: utilizzo di standard riconosciuti

7 SWOT ANALISYS: Adottare un Sistema di Gestione PUNTI DI FORZA PUNTI DI DEBOLEZZA Metodo e procedure formalizzate Comunicazione interna ed esterna Programmazione attività Processo di misura dei processi / raccolta dati Complessità Necessità di formazione specifica Risorse dedicate Tempi di attuazione e mantenimento OPPORTUNITA Migliorare efficacia delle attività Migliorare efficienza dei processi Vantaggi competitivi MINACCE Eccessiva formalità Ridondanza delle registrazioni Aggiornamento/adeguatezza del sistema Miglioramento immagine aziendale 7

8 Valutazioni circa l adozione di un SG Con il mantenimento di un sistema di gestione aziendale: L organizzazione impara strada facendo Si commettono errori, ma nessuno di questi deve essere ripetuto due volte e si deve imparare e migliorare da ciascuno di essi Adottando schemi internazionali, si applica un metodo consolidato, di cui si conoscono e si possono prevedere i risultati in termini organizzativi E una scelta della Alta Direzione e tutti i dipendenti sono chiamati a condividere in modo organico le proprie esperienze/conoscenze persone = risorse Vengono previste figure chiave, con competenze particolari, che guidano il processo di standardizzazione e mantengono nel tempo il committment

9 Pianificazione ed Attuazione FASE 1 (Realizzata dal 2005 al 2007) Implementare un Sistema di Gestione certificato ISO 9001 (Qualità) Obiettivo: mappatura ed organizzazione dei processi aziendali Integrare il SG con gli aspetti ambientali (IS ) e di sicurezza del lavoro (OHSAS 18001) Obiettivo: gestione degli aspetti critici, legati alle disposizioni normative cogenti FASE 2 (Realizzata nel 2009) Ottenere per tutti i siti aziendali la Registrazione EMAS Obiettivo: miglioramento efficienza processi, trasparenza e credibilità

10 Standard di Riferimento scelti Per l AMBIENTE: UNI EN ISO 14001:2004 Regolamento n.1221/2009/ce (EMAS III) Per la SICUREZZA: D.Lgs. 81/08 e s.m.i. BS OHSAS 18001:2007 Per la QUALITA : UNI EN ISO 9001:2008 Per la gestione dei RISCHI di commissione reati: D.Lgs. n. 231/2001

11 Approccio metodologico Analisi Iniziale A C T Riesame della Direzione Miglioramento continuo Politica Pianificazione P L A N Monitoraggio Attuazione D O e misurazione

12 Integrazione dei sistemi di gestione Integrazione per aspetti comuni 12

13 Elementi in comuneai Sistemi di Gestione Politica Analisi iniziale Valutazione «gap» o significatività Prescrizioni legali o di altro tipo Ruoli e responsabilità Gestione documenti Comunicazione Formazione ed addestramento Controllo operativo Audit Gestione Non Conformità Azoni correttive e preventive Riesame della Direzione 13

14 Politica Integrata con gli aspetti di qualità, ambiente e sicurezza Può essere comune per gruppi, siti multipli Semplificazione nella comunicazione della politica stessa Analisi iniziale Punto di partenza comune per monitotaggi e misurazioni Approccio integrato, con tempistiche migliorate Analisi e valutazione dei gap (differenze/distanza tra situazione attuale e situazione ideale) Identificazione aspetti qualità (= requisiti cliente), aspetti ambientali e rischi sicurezza&salute e di commissione reati

15 Prescrizioni legali e di altro tipo Revisione ed aggiornamento delle leggi e delle norme comuni Ruoli e responsabilità Struttura comune a tutti gli standard Obiettivi simili sono attribuibili a responsabilità comuni Formazione e addestramento Valutazione dei bisogni/competenze combinata per gli ambiti di riferimento Tempistiche e partecipazione possono essere ottimizzate Incontri di informazione generale possono essere combinati ogni volta possibile Auditor interni possono essere formati per tutti gli schemi 15

16 Comunicazione Esterna ed interna possono essere (rispettivamente) integrate, con procedure e protocolli comuni Formati e canali di comunicazione comuni Controllo operativo Utilizzo di metrica comune per le misure di aspetti di qualità e di parametri ambientali: Parametri di processo Criteri operativi Performance ambientale e/o di sicurezza Efficacia della formazione trasversale a tutti gli standard 16

17 Audit Possibilità di combinare le verifiche esterne di sorveglianza Possibilità di combinare gli audit interni, con auditors Formati e check list comuni Minimizzazione del tempo impiegato in audit Non conformità e azioni correttive e preventive Gestione comune Gestione incidenti nelle varie accezioni Approccio comune alla verifica della conformità legislativa Deviazione rispetto all procedure e gestione delle emergenze Riesame della Direzione Riunione combinata Migliore e più rapida approvazione e presa delle decisioni Migliore coerenza delle azioni intraprese Revisione comune e combinata di obiettivi e Politica 17

18 Perchéscegliere EMAS EMAS è uno schema di Sistema di Gestione Ambientale (SGA EMS) ad adesione volontaria, con i medesimi requisiti previsti dalla ISO Come SGA, richiede una certificazione di terza parte e la validazione dei dati delle performance ambientali La Registrazione è effettuata da un Ente di controllo nazionale, quindi indipendente Concetti chiave legati alla Registrazione EMAS: Miglioramento continuo performance ambientali Trasparenza Credibilità

19 Dalla certificazione ISO alla Registrazione EMAS Condividono lo stesso obiettivo: efficienza ed efficacia della gestione ambientale ISO integrato in EMAS: Registrazione più semplice per le organizzazioni già certificate EMAS va oltre ISO 14001: FOCUS sulla comunicazione verso l esterno e le parti interessate 19

20 EMAS va oltre ISO 14001, perché: + Coinvolgimento dei dipendenti EMAS + Informazioni pubbliche attraverso la Dichiarazione Ambientale ISO/EN ISO (2004) + Registrazione da parte di una Autorità pubblica + Conformità legislativa + Miglioramento delle performance verificato dai certificatori ambientali

21 EMAS ISO Analisi Ambientale Iniziale Analisi Iniziale verificata Non obbligatoria, ma consigliata Comunicazione esterna e verifica dati Politica ambientale, obiettivi, sistema di gestione e dettagli delle performance resi pubblici Politica ambientale resa pubblica Audit Appaltatori e fornitori Frequenza e metodologia definita per SGA e performance Richiesta l influenza su appaltatori e fornitori Frequenza e metodologia non specificata Procedure rilevanti comunicate ad appaltatori e fornitori Coinvolgimento e requisiti Coinvolgimento lavoratori, miglioramento continuo e piena conformità normativa Impegno al miglioramento continuo piuttosto che la dimostrazione del miglioramento 21

22 EMAS III Nuovo Regolamento CE n. 1221/2009 Sostituisce EMAS II (Reg. CE n. 761/2001) 52 Articoli - 8 Allegati Obiettivi revisione: rafforzare la credibilità e le garanzie di conformità legislativa, migliorare le prestazioni e facilitare l adesione allo schema ALLEGATI: I) Analisi ambientale II) Requisiti del SGA ed ulteriori elementi di cui le organizzazioni che applicano EMAS devono tener conto III)Audit ambientale interno IV) Comunicazione ambientale V)Logo EMAS VI) Informazioni per la registrazione VII) Dichiarazione del verificatore ambientale sulle attività di verifica e convalida VIII) Tavola di concordanza (con il Reg. CE n. 761/2001) 22

23 Iter per la registrazione EMAS 23

24 Integrazioni al SGA_ISO per soddisfare EMAS Revisione della Politica Pianificazione: Identificazione e valutazione aspetti ambientali secondo l Allegato VI Analisi Ambientale secondo l Allegato I Implementazione: Verifica della rispondenza ai requisiti di un SGA secondo l Allegato II (ponendo attenzione alla Parte B specifica per l attuazione di EMAS), in particolare: Analisi ambientale Rispetto degli obblighi normativi Prestazioni ambientali Attiva partecipazione dei dipendenti Comunicazione 24

25 Integrazioni al SGA_ISO per soddisfare EMAS Controllo ed azioni correttive: Audit interni secondo l Allegato III del Regolamento (frequenza e metodologia) Aggiornamento annuale delle performance ambientali Certificazione ISO 14001: Secondo le procedure di accreditamento riconosciute dalla Commissione Europea Redazione e diffusione della Dichiarazione Ambientale Secondo le indicazioni dell Allegati IV 25

26 Requisiti della Dichiarazione Ambientale (Allegato IV) Descrizione chiara e priva di ambiguità Politica Ambientale Descrizione di tutti gli aspetti ambientali importanti, diretti ed indiretti, che determinano impatti significativi Descrizione di obiettivi e target ambientali Presentazione dati relativi alle prestazioni ambientali Riferimento agli obblighi normativi applicabili in materia ambientale Nome e numero di accreditamento del verificatore e data della convalida 26

27 Indicatori chiave (Allegato IV) 27

28 Dichiarazione Ambientale GAIA anno 2012 Scaricabile dal nostro sito: 28

29 POLITICA QUALITA AMBIENTE SICUREZZA POLITICA integrata con gli aspetti relativi ai Sistemi di Gestione ISO 9001, ISO ed EMAS, OHSAS Richiamata e pubblicata : sul sito web: nella Dichiarazione Ambientale nel Bilancio di Sostenibilità in tutte le bacheche aziendali E parte integrante dei documenti contrattuali stipulati con clienti e fornitori

30 Esempi applicativi tratti dalla DA GAIA Valutazione significatività aspetti ambientali Metodologia Livelli di significatività Legami con gli indicatori di prestazione 30

31 Indicatori chiave di GAIA Produzione rifiuti Consumi energetici Consumi idrici Uso del suolo 31

32 Linkutili European Union: EMAS Register: EMAS Toolkit for small organisations: EMAS Easy: European Portal for SMEs: EU Ecolabel: Green Public Procurement (GPP): Environmental Compliance Assistance Programme for SMEs (ECAP): European Environment Agency: International Standard Organisation (ISO): Bibliografia Atti convegno: «Il nuovo regolamento EMAS» M.Ottolenghi Regione Emilia Romagna (2010) Atti convegno ISPRA «Indicatori chiave nella Pubblica Amministrazione : gli elementi emersi alla conferenza internazionale di Brussels» M. D Amico (2011) Materiale Commissione Europea EMAS «The EU Eco-Management and Audit Scheme (EMAS) Newsletter n. 9, gennaio 2010 CSIA Gorizia

33 Direzione e Uffici via A. Brofferio, Asti Tel. 0141/ Fax 0141/ Impianti di Pretrattamento R.U. e Valorizzazione R.D. Fraz. Quarto Inf. 273/D Asti (AT) Impianto di Compostaggio Borgata Martinetta San Damiano d Asti Discarica per rifiuti non pericolosi Via San Rocco Cerro Tanaro 33

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