Il Dipartimento di Prevenzione e la VAS Qualche esempio di applicazione
|
|
- Marcellino Barbieri
- 5 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 con il Patrocinio di Tema E La VAS: il rapporto con le autorità Ambientali Il Dipartimento di Prevenzione e la VAS Qualche esempio di applicazione Dott. Massimo Valsecchi Corso di Alta Formazione. La VAS e la VIncA, metodologie, applicazioni e procedure. Padova, 28/05/2015
2 Livelli essenziali di assistenza I Dipartimenti di Prevenzione devono garantire le seguenti funzioni di prevenzione collettiva (Art.7-ter decreto legislativo n. 229 del 1999): a) profilassi delle malattie infettive e parassitarie; b) tutela della collettività dai rischi sanitari degli ambienti di vita anche con riferimento agli effetti sanitari degli inquinanti ambientali; c) tutela della collettività e dei singoli dai rischi infortunistici e sanitari connessi agli ambienti di lavoro; d) sanità pubblica veterinaria, che comprende sorveglianza epidemiologica delle popolazioni animali e profilassi delle malattie infettive e parassitarie; farmacovigilanza veterinaria; igiene delle produzioni zootecniche; tutela igienico -sanitaria degli alimenti di origine animale; e) tutela igienico -sanitaria degli alimenti; f) sorveglianza e prevenzione nutrizionale; f-bis) tutela della salute nelle attività sportive. 1/21
3 Determinantidella salute Determinanti Biologici individuo Determinanti personali/stile di vita Fattori socioeconomici Pressioni ambientali INFRASTRUTTURE STRADALI Inquinamento atmosferico strade ad elevato flusso Inquinamento acustico SITI INDUSTRIALI - INSEDIAMENTI ZOOTECNICI Emissioni, inquinamento attività agricole DISSESTO TERRITORIALE -CONSUMO DI SUOLO Frane, alluvioni, inquinamento del suolo INQUINAMENTO DELLE FALDE IDRICHE ISOLA DI CALORE Caldo estivo in aree urbane ELETTRODOTTI campi elettromagnetici Determinanti ambientali che favoriscono la salute: Alloggi di buona qualità forniti di acqua potabile e rete fognaria Promozione mobilità sostenibile Verde urbano e dei parchi Adozione di energie rinnovabili e risparmio energetico Promozione processi partecipativi (capitale sociale) 2/21
4 STUDIO MISA /21
5 STUDIO MISA 2 studio condotto in 15 città italiane (9 milioni e 100 mila abitanti) periodo obiettivo: valutare la relazione tra: livelli giornalieri degli inquinanti atmosferici SO2 NO2 CO PM10 Ozono eventi sanitari rilevanti mortalità(totale, cause cardiache, cause respiratorie) ricoveri ospedalieri (cause cardiache e respiratorie) Metanalisi italiana degli studi sugli effetti a breve termine dell'inquinamento atmosferico di A. Biggeri, P. Bellini e B.Terracini EPIDEMIOLOGIA & PREVENZIONE Anno 28 (4-5) luglio-ottobre /21
6 MISA2- Risultati l aumento di rischio di mortalità per tutte le cause naturali si manifesta entro pochi giorni dal picco di inquinamento (2 giorni per il PM10, fino a 4 giorni per NO2 e CO) non vi sono differenze per genere debole evidenza che vi siano effetti maggiori nelle classi di età estreme (tra 0-24 mesi e sopra gli 85 anni) La relazione tra esposizione a inquinanti -specie le polveri fini -ed effetti sanitari è presente anche per modesti livelli di inquinamento e coerente con un modello «dose-risposta senza soglia». 5/21
7 La mobilità urbana come problema di salute pubblica Inquinamento atmosferico: a Verona, secondo lo studio MISA 2*, le stime dei decessi annui attribuibili all esposizione di breve termine all inquinamento atmosferico nel periodo variano da 10(valore basso) a 90(valore alto) che corrispondono a: > ipotesi bassa: 1 decesso su 168 attribuibile ogni 30 giorni >ipotesi alta: 7 decessi su 168 attribuibili ogni 30 giorni Incidentalità: in Italia nel 2007 il 76,6% degli incidenti stradali si è verificato sulle strade urbane causando feriti (pari al 73,3% del totale) e morti (pari al 44,2%) (dati ISTAT). Nell ULSS 20, nel 2008, ci sono stati 32 decessi da incidenti stradali. Inquinamento acustico Sedentarietà * Metanalisi italiana degli studi sugli effetti a breve termine dell inquinamento atmosferico, /21
8 Living Near Major Traffic Roads and Risk of Deep Vein Thrombosis Circulation 2009;119: controllie 663 pazienticon trombosivenoseprofonde(tvp) cheabitavanoin cittàlombarde> abitanti. Il rischioditvp è risultatosignificativamentemaggiore* in chi viveva vicino ad un arteria stradale a flusso elevato(distanza indice: 3 metri, 10o centile) rispetto a chi viveva più lontano (distanza indice: 245 metri, 90o centile). Trend lineareper le distanzeosservate(da0 a 718 metri), che non simodificavaaggiustandoper ilivellidi fondodi particolato. 7/21
9 StrokeMortalityAssociatedWith Living NearMainRoads Stroke. 2003;34:2776 Gliautorihannoesaminato morti per strokeavvenutein Galles e Inghilterra, misurando la distanza fra il domicilio e la più vicina arteria stradale. Risultati -La mortalità per strokeè risultata maggiore del 7% (intervallodiconfidenzaal 95% 4-9) negli uomini e del 4% (IC 95% 2-6) nelle donne che vivevano entro 200 m da una strada principale rispetto a chi viveva ad almeno 1000 m di distanza. Il rischio per uomini e donne insieme è stato del 5% (IC95% 4-7). Conclusioni -viverevicinoad unastradaprincipaleè associatocon un maggior rischio di morte da stroke; se assumiamo un rapporto causa-effetto, 990 morti per strokeall anno sarebbero attribuibili l inquinamento dovuto al traffico 8/21
10 Verde urbano la disponibilità di spazi verdi ha dimostrato di costituire un efficace e potente determinante positivo dello stato di salute della popolazione residente e un importante correttivo delle disuguaglianze di salute. 9/21
11 Urbanresidentialenvironmentsand senior citizens longevity in megacity areas: the importance of walkable green spaces Takano T et al. J Epidemiol Community Health. 2002;56:913-8 Gli autori hanno studiato l associazione tra presenza di aree verdi vicino alla casa di residenza e la sopravvivenza di anziani di Tokio. Metodi: studio prospettico mediante questionari postali. La probabilità di sopravvivenza a 5 anni era direttamente proporzionale a spazio disponibile per camminare (p<0.01) numero di parchi e di strade alberate (p<0.05) vicino al domicilio ore di esposizione al sole della casa (p<0.01) affermazione di voler continuare a vivere nello stesso quartiere (p<0.01) 10/21
12 Aree verdi e malattie JECH 2009;63:967 Studio su pazienti di medici di famiglia olandesi In 15 delle 24 patologie esaminate la frequenza delle malattie croniche era inferiore in chi viveva a meno di 1 km di distanza da parchi o aree verdi: Cardiopatia coronarica (angina, infarto) Disturbi scheletrici (colonna cervicale, lombare) Disturbi scheletrici (arto sup: polso, gomito, mano) Ansia, depressione Infezioni respiratorie Cefalea Vertigini Infezioni delle vie urinarie Diabete Condizioni patologiche e sintomi non spiegati 11/21
13 The relative influence of individual, social and physical environment determinants of physical activity Fattori ambientali che influenzano l accesso alle strutture per l attività fisica: Distanza Costo Giles-Corti B et al, Social Science and Medicine, 2002;54:1793 Sicurezza del percorso (timore di aggressioni ecc.) Accessibilità (distanza/mezzi di trasporto) Appetibilità delle strutture Equità (presenza delle strutture in quartieri di diverso tenore sociale) 12/21
14 Il ruolo dei Dipartimenti di Prevenzione 1. Advocacy 2. Costruzione della rete delle alleanze 3. Promozione del movimento nella popolazione e nei diversi sottogruppi 4. Costituzione di opportunità organizzate per il movimento 5. Coordinamento attività nei Servizi di Sanità Pubblica, Igiene Alimenti e Nutrizione, Medicina del Lavoro, Promozione della Salute 6. Integrazione con gli altri programmi di sanità pubblica 7. Interventi sulla programmazione urbanistica 13/21
15 Spazi per camminare Questo manuale è stato prodotto e distribuito nel 2009come collaborazione fra il Dipartimento di Verona e l Università IUAV di Venezia. E liberamente scaricabile dal sito: Contiene una serie di esempi concreti su come è possibile intervenire per migliorare la mobilità negli aggregati urbani. 14/21
16 Spazi verdi da vivere -linee guida lo spazio aperto e il verde urbano. una risorsa per l aumento del capitale sociale. Questo secondo manuale è stato prodotto nel 2015e a breve sarà reso disponibile e distribuito come ulteriore collaborazione fra il Dipartimento di Verona e l Università IUAV di Venezia. Tratta dell uso del verde sotto diversi aspetti, con attenzione particolare agli effetti sulla salute e sugli stili di vita e alle modalità di coinvolgimento della popolazione nella progettazione e nella gestione. 15/21
17 lo spazio aperto e il verde urbano. Una risorsa per l aumento del capitale sociale 1. Presenza del verde, tipologia e correlazioni con la salute, vita attiva 2. Verde e disciplina urbanistica, excursus critico sul concetto di standar e sua evoluzione 3. Impianto normativo sul verde di derivazione non urbanistica 4. Nuovi atteggiamenti verso il verde urbano, green infrastructure, low carbon, ecosistema urbano, orti urbani, guerriglia gardening, ect. 5. Criteri progettuali, dimensionamento, accessibilità, attrezzature, ect 6. Struttura vegetazionale, classificazione ecologica 7. Partecipazione e coinvolgimento dei cittadini nella progettazione e gestione del verde urbano 16/21
18 OTTO PROPOSTE per il Comune di Verona (2007) 1. Risparmio energetico 2. Fonti geotermiche 3. Metanizzazione degli automezzi 4. Grandi attrattori di traffico 5. Parchi urbani 6. Sperimentazione di un quartiere periferico 7. Uso delle biciclette 8. Sistema di trasporto pubblico di massa 17/21
19 Parco Adige Sud Pensare il parco che verrà. Prove di dialogo tra cittadini e istituzioni per il Parco Adige Sud a Verona 18/21
20 Seminario del 4 ottobre /21
21 Idee emerse dal laboratorio Metodo di lavoro Tavolo 2 Le idee dei partecipanti sono scritte direttamente sulla mappa 20/21
22 Parchi Urbani lo scalo merci di Verona 21/21
Stili di vita e qualità dell aria
Provincia di Reggio Emilia 20/11/2008 Conferenza dei Sindaci Attuazione del Piano di Tutela e risanamento della Qualità dell Aria Stili di vita e qualità dell aria Dr.ssa Emanuela Bedeschi Inquinamento
DettagliPensare il parco che verrà : Prove di dialogo tra cittadini e istituzioni per il Parco Adige Sud a Verona
AZIENDA ULSS 20 DI VERONA Dipartimento di Prevenzione Verona, 10 marzo 2014 Pensare il parco che verrà : Prove di dialogo tra cittadini e istituzioni per il Parco Adige Sud a Verona Perchè il verde pubblico
DettagliChe aria tira a Dossobuono? Città, traffico e salute Susanna Morgante Dipartimento Prevenzione ULSS 20
Che aria tira a Dossobuono? Città, traffico e salute Susanna Morgante Dipartimento Prevenzione ULSS 20 1 2 La città è uno scenario socialmente non neutro del controllo delle patologie cronico\degenative
DettagliLinee Guida per l organizzazione del Dipartimento di Prevenzione delle aziende Ulss del Veneto
Linee Guida per l organizzazione del Dipartimento di Prevenzione delle aziende Ulss del Veneto Francesca Russo Direzione Prevenzione Sicurezza Alimentare Veterinaria Area Sanità e Sociale Dipartimento
Dettagliil PM 10 e i rischi per la salute umana
Firenze 18 maggio 2007 il PM 10 e i rischi per la salute umana Achille Marconi, Giuseppe Viviano Reparto di Igiene dell Aria Dipartimento Ambiente e Prevenzione Primaria ISTITUTO SUPERIORE DI SANITA 1
DettagliReport Trend temporali ed andamento geografico delle principali cause di morte nel Veneto
Report 2010-2013 Trend temporali ed andamento geografico delle principali cause di morte nel Veneto Padova, 25 novembre 2015 Ugo Fedeli Guida alla lettura 1 1 Capitolo primo: Il contesto demografico 5
DettagliSTILI DI VITA E PREVENZIONE DELLE MALATTIE. La Medicina Generale.. e non solo
STILI DI VITA E PREVENZIONE DELLE MALATTIE La Medicina Generale.. e non solo PROFILO DI SALUTE IN EMILIA- ROMAGNA PROFILO DI SALUTE IN EMILIA- ROMAGNA PROFILO DI SALUTE IN EMILIA- ROMAGNA PROFILO DI SALUTE
DettagliINQUINAMENTO ATMOSFERICO ED EFFETTI SULLA SALUTE A ROMA NEL MESE DI DICEMBRE Rapporto tecnico
INQUINAMENTO ATMOSFERICO ED EFFETTI SULLA SALUTE A ROMA NEL MESE DI DICEMBRE 2015 Rapporto tecnico A cura del Dipartimento di Epidemiologia del Servizio Sanitario Regionale del Lazio Roma, 31 Dicembre
DettagliLe richieste della scuola: Inserire i temi della mobilità casa-scuola nella programmazione verticale
Le richieste della scuola: Inserire i temi della mobilità casa-scuola nella programmazione verticale Individuare attività a supporto della programmazione Individuare modalità di valutazione delle competenze
DettagliSTIMA DELL IMPATTO DELL INQUINAMENTO ATMOSFERICO
STIMA DELL IMPATTO DELL INQUINAMENTO ATMOSFERICO SU MORTALITA E MORBOSITA NELLA CITTA DI MILANO ANNO 2008 Servizio Salute ed Ambiente Dipartimento di Prevenzione Medica ASL di Milano 1 INTRODUZIONE L inquinamento
DettagliAttività fisica ULSS n. 1 Belluno I dati del sistema di sorveglianza Passi Dipartimento di Prevenzione Servizio Igiene e Sanità Pubblica
Attività fisica ULSS n. 1 Belluno I dati del sistema di sorveglianza Passi 2011-2014 Dipartimento di Prevenzione Servizio Igiene e Sanità Pubblica L attività fisica praticata regolarmente svolge un ruolo
DettagliPICCOLI PASSI DI SALUTE. Giuliana Rocca ASL Bergamo Servizio Medicina Preventiva di Comunità
PICCOLI PASSI DI SALUTE Giuliana Rocca ASL Bergamo Servizio Medicina Preventiva di Comunità Torino, 11 giugno 2008 La promozione della salute E il processo che permette alla popolazione di aumentare il
DettagliEFFETTI DELL'INQUINAMENTO SULLA SALUTE
EFFETTI DELL'INQUINAMENTO SULLA SALUTE E.Stagnaro Chimica Ambientale Istituto Nazionale Ricerca sul Cancro Genova Come si studiano gli effetti dell'inquinamento sulla salute della popolazione (giovani
DettagliStili di vita e qualità dell aria
AUSL Reggio Emilia Dipartimento Sanità Pubblica Stili di vita e qualità dell aria Dr.ssa Emanuela Bedeschi Incontro sul tema : Attuazione del Piano provinciale di Tutela e Risanamento della Qualità dell
DettagliStudi Epidemiologici sul Territorio di Milazzo. Lucia Fazzo Dip. Ambiente e Connessa Prevenzione Primaria, Istituto Superiore di Sanità Roma
Studi Epidemiologici sul Territorio di Milazzo Lucia Fazzo Dip. Ambiente e Connessa Prevenzione Primaria, Istituto Superiore di Sanità Roma 19 maggio 2016 COORDINAMENTO NAZIONALE AMIANTO «Comprensorio
DettagliPatologie ambiente-collegate: stato delle conoscenze, quesiti aperti, ipotesi di lavoro
Patologie ambiente-collegate: stato delle conoscenze, quesiti aperti, ipotesi di lavoro Riccardo Tominz Gruppo di Lavoro di Epidemiologia Azienda per i Servizi Sanitari n1 Triestina Smith, Corvalàn and
DettagliSINTESI AMBIENTALE DELLE CITTÀ ITALIANE
SINTESI AMBIENTALE DELLE CITTÀ ITALIANE Gli indicatori di seguito riportati sono una parte dell intero set pubblicato nel XIII Rapporto Qualità dell ambiente urbano. I dati presentati in queste schede
DettagliStudio Longitudinale Italiano: effetti a lungo termine dell inquinamento atmosferico sulla mortalità
Studio Longitudinale Italiano: effetti a lungo termine dell inquinamento atmosferico sulla mortalità LIFE12 ENV/IT/000834 MED HISS www.medhiss.eu Cecilia Scarinzi- UNITO AIE- Le evidenze in epidemiologia:
DettagliParagrafo 3. Tabella 2 a pag Stima dell esposizione ad inquinanti derivanti dalle diverse fonti di emissione relative al 1988
RAPPORTO: Effetti delle esposizioni ambientali ed occupazionali sulla mortalità della popolazione resident nell area di Civitavecchia, Maggio 2016 Guida alla lettura Lo studio epidemiologico Effetti delle
DettagliDEMOGRAFIA SINTESI AMBIENTALE DELLE CITTÀ ITALIANE CAGLIARI FONTE E ANNO DI RIFERIMENTO DATO LOCALE. Popolazione residente (numero di abitanti)
SINTESI AMBIENTALE DELLE CITTÀ ITALIANE CAGLIARI Gli indicatori di seguito riportati sono una parte dell intero set pubblicato nel XIII Rapporto Qualità dell ambiente urbano. I dati presentati in queste
DettagliAMBIENTE E SALUTE NELLE MARCHE
AMBIENTE E SALUTE NELLE MARCHE ATTIVITA ED ESPERIENZE DEL SERVIZIO DI EPIDEMIOLOGIA AMBIENTALE DEL DIPARTIMENTO PROVINCIALE ARPAM DI ANCONA Rielaborazione e aggiornamento del report 2003 a cura del dott.
DettagliI COSTI DELLA SEDENTARIETÀ. Progetto Sacile Città Sana Organizzazione dei Gruppi di cammino
I COSTI DELLA SEDENTARIETÀ Progetto Sacile Città Sana Organizzazione dei Gruppi di cammino DINAMICHE DEI NUOVI BISOGNI Invecchiamento della popolazione ed aumento delle patologie cronico-degenerative (malattie
DettagliPianificazione territoriale e salute
Pianificazione territoriale e salute Stefano Padovani Azienda per l assistenza sanitaria n 4 Friuli Centrale Dipartimento di Prevenzione Struttura Operativa Complessa Igiene e Sanità Pubblica Servizio
DettagliStrumenti e nuove tecnologie per la conoscenza dell ambiente e la diffusione dell'informazione. Il verde urbano nel contesto Smart City
Strumenti e nuove tecnologie per la conoscenza dell ambiente e la diffusione dell'informazione. Il verde urbano nel contesto Smart City Rapporto sulle attività del II anno del Dottorato di ricerca in Nuove
DettagliInquinamento atmosferico urbano e gli effetti sull apparato cardio-vascolare: effetti acuti ed effetti cronici.
INQUINAMENTO URBANO E PATOLOGIE CARDIO-VASCOLARI Firenze, Palazzo Vecchio, Salone de' Dugento - 7 Febbraio 2012 Inquinamento atmosferico urbano e gli effetti sull apparato cardio-vascolare: effetti acuti
Dettagliche aria respiriamo assetto del territorio e determinanti ambientali verona 14 novembre 2015 O.M.C.eO.Vr.
che aria respiriamo assetto del territorio e determinanti ambientali verona 14 novembre 2015 O.M.C.eO.Vr. arch. andrea lauria dipartimento di prevenzione ulss20 di verona gli uomini per vivere si raccolgono
DettagliAssemblea del Dipartimento di Prevenzione Asl 3 Genovese
Assemblea del Dipartimento di Prevenzione Asl 3 Genovese Genova, 28 ottobre 2014 - Palazzo della Salute Doria Da dove ripartiamo? Il Dipartimento e la salute dei residenti di Asl 3 Genovese Rosamaria Cecconi
DettagliRegione Siciliana PIANO ENERGETICO AMBIENTALE REGIONALE DELLA REGIONE SICILIANA MONITORAGGIO. (Misure adottate in merito al monitoraggio art.
PIANO ENERGETICO AMBIENTALE REGIONALE DELLA REGIONE SICILIANA MONITORAGGIO (Misure adottate in merito al monitoraggio art. 10) VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA (Dir. 42/2001/CE) 1 SISTEMA DI MONITORAGGIO
DettagliMalattie croniche degenerative e fattori di rischio nella popolazione italiana
Malattie croniche degenerative e fattori di rischio nella popolazione italiana I dati delle rilevazioni multicentriche del CNESPS Luigi Palmieri, Angela Spinelli, Maria Masocco Centro Nazionale di Epidemiologia,
DettagliLe politiche della Regione del Veneto in tema di promozione della salute negli ambienti di lavoro
LA PROMOZIONE DELLA SALUTE NEGLI AMBIENTI DI LAVORO 24 MARZO 2017 Piazza Cittadella 12 Sala Convegni presso Confindustria Verona Le politiche della Regione del Veneto in tema di promozione della salute
DettagliAttività fisica nella ASL Roma 6 I dati della sorveglianza PASSI
Progressi delle Aziende Sanitarie per la Salute in Italia Attività fisica nella ASL Roma 6 I dati della sorveglianza PASSI 2012-2015 L attività fisica praticata regolarmente svolge un ruolo di primaria
DettagliSTIMA DELL IMPATTO DELL INQUINAMENTO ATMOSFERICO
STIMA DELL IMPATTO DELL INQUINAMENTO ATMOSFERICO SU MORTALITA E MORBOSITA NELLA CITTA DI MILANO ANNO 2007 Servizio Salute ed Ambiente Dipartimento di Prevenzione ASL Città di Milano 1 INTRODUZIONE L inquinamento
DettagliSalute e città: ponte fra medicina, economia ed architettura?
AZIENDA ULSS 20 DI VERONA Dipartimento di Prevenzione Brescia, 18 marzo 2011 Salute e città: ponte fra medicina, economia ed architettura? Massimo Valsecchi Dipartimento di Prevenzione Ulss 20 di Verona
DettagliLe discariche controllate: risultati del progetto ERAS Lazio, Epidemiologia, Rifiuti, Ambiente e Salute. Carla Ancona - 6 febbraio 2014
Le discariche controllate: risultati del progetto ERAS Lazio, Epidemiologia, Rifiuti, Ambiente e Salute Carla Ancona - 6 febbraio 2014 Background 1999 Goldberg MS linfoma non-hodgkin, tumore dello stomaco,
DettagliI livelli essenziali di assistenza (LEA) DPCM 29 novembre 2001
I livelli essenziali di assistenza (LEA) DPCM 29 novembre 2001 DPCM 29 novembre 2001 Emanato ai sensi dell art. 1 del D.Lgs. n. 502/92 Applica un accordo Stato Regioni Art. 1 D.Lgs. n. 502/92 Il Servizio
DettagliGLI ASPETTI AMBIENTALI. Per utilizzo chiedere a Partecipattiva
GLI ASPETTI AMBIENTALI Gli aspetti ambientali Con i suoi 7 milioni di morti premature stimate, l inquinamento dell aria è ancora la principale causa di malattia e di morte nel mondo moderno. Il settore
DettagliL attività fisica nell ASL TO 4. Periodo
L attività fisica nell ASL TO 4. Periodo 2012-2015 L attività fisica praticata regolarmente svolge un ruolo di primaria importanza nella prevenzione di malattie cardiovascolari, diabete, ipertensione e
DettagliUrbanistica e mobilità: il ruolo dei processi partecipativi
Urbanistica e mobilità: il ruolo dei processi partecipativi nella costruzione di una pianificazione sinergica Urbanistica e mobilità: il ruolo dei processi partecipativi nella costruzione di una pianificazione
DettagliComune di Bovolenta PIANO DI ASSETTO DEL TERRITORIO. Valutazione Ambientale Strategica
Comune di Bovolenta PIANO DI ASSETTO DEL TERRITORIO Valutazione Ambientale Strategica 1 PARTE I - INTRODUZIONE 1. INTRODUZIONE. pag. 9 1.1. Il concetto di sostenibilità e la sua valutazione... pag. 9 1.2.
DettagliProfili e bisogni di salute in Italia, sfide e tendenze: dalle azioni attivate alle priorità per prevenzione e promozione della salute
Profili e bisogni di salute in Italia, sfide e tendenze: dalle azioni attivate alle priorità per prevenzione e promozione della salute Stefania Salmaso Centro Nazionale di Epidemiologia, Sorveglianza e
DettagliIl Piano Urbano della Mobilità Sostenibile di Ferrara
Il Piano Urbano della Mobilità Sostenibile di Ferrara Conferenza stampa 26 marzo 2019 La mobilità in auto ad oggi TUTTO IL COMUNE 51% di lunghezza inferiore ai 5 km (11% meno di 1 km) 75% con durata inferiore
DettagliSTATO DI SALUTE DELLA POPOLAZIONE NEL LAZIO. Aggiornamento dati al 31/12/2014
STATO DI SALUTE DELLA POPOLAZIONE NEL LAZIO Aggiornamento dati al 31/12/2014 Dicembre 2015 Indice Premessa... 3 Parte A - Mortalità... 4 Metodi... 4 Risultati... 5 Parte B - Ospedalizzazioni... 141 Metodi...
DettagliValutazione partecipata degli impatti sanitari, ambientali e socieconomici derivanti dal trattamento di rifiuti urbani
Valutazione partecipata degli impatti sanitari, ambientali e socieconomici derivanti dal trattamento di rifiuti urbani Arezzo, 27/06/2013 Raccolta dati sanitari M. Teresa Maurello Direttore UOC Igiene
DettagliXXXVI Congresso AIE VALUTAZIONE EPIDEMIOLOGICA DELLO STATO DI SALUTE DELLA POPOLAZIONE RESIDENTE NEI PRESSI DEI TERMOVALORIZZATORI DEL LAZIO
XXXVI Congresso AIE Bari 29-31/10/2012 VALUTAZIONE EPIDEMIOLOGICA DELLO STATO DI SALUTE DELLA POPOLAZIONE RESIDENTE NEI PRESSI DEI TERMOVALORIZZATORI DEL LAZIO Golini MN, Mataloni F, Ancona C, Narduzzi
DettagliRisultati del progetto VIIAS: l impatto del PM 2.5 e dell NO 2 in Italia. Carla Ancona Roma, 4 giugno 2015
Risultati del progetto VIIAS: l impatto del PM 2.5 e dell NO 2 in Italia Carla Ancona Roma, 4 giugno 2015 I principali inquinanti di interesse del progetto VIIAS sono il particolato atmosferico (soprattutto
DettagliALLINEAMENTO (summarisation)
Progetto pilota per l attivazione dello Studio Longitudinale nell ULSS 16 «la sorveglianza dello stato di salute nella popolazione residente in prossimità del termovalorizzatore di Padova» Laboratorio
DettagliECOSISTEMA METROPOLITANO LA SOSTENIBILITÀ DEI COMUNI DELLA PROVINCIA DI MILANO
ECOSISTEMA METROPOLITANO LA SOSTENIBILITÀ DEI COMUNI DELLA PROVINCIA DI MILANO EcoSistema Metropolitano Un Atlante della sostenibilità Siamo arrivati alla seconda edizione di questa iniziativa della Provincia
DettagliL efficacia degli interventi di prevenzione: uno studio italiano
Ministero della Salute - CCM Seminario Sistema nazionale di sorveglianza ondate di calore e programmi di prevenzione Roma, 15-16 novembre 2007 L efficacia degli interventi di prevenzione: uno studio italiano
DettagliEffetti sulla salute di una coorte esposta ad Arsenico e Mercurio
Effetti sulla salute di una coorte esposta ad Arsenico e Mercurio 24 Novembre 2016 - Firenze Francesco Profili Osservatorio di Epidemiologia Agenzia Regionale di Sanità della Toscana francesco.profili@ars.toscana.it
DettagliInquinamento urbano e valutazione del possibile danno alle vie respiratorie. Dott. Paolo Cadrobbi Direttore Generale A.R.P.A.V.
Inquinamento urbano e valutazione del possibile danno alle vie respiratorie Dott. Paolo Cadrobbi Direttore Generale A.R.P.A.V. Complessità della valutazione eterogeneità spazio-temporale inquinamento variabile
DettagliLA CASA NEL CONTESTO URBANO
DOMUS PERSONA LA CASA NEL CONTESTO URBANO Pianificazione urbanistica e ambientale come promotore di salute Dott. ssa Gabriella Trani Dipartimento di Prevenzione A. S. S. n. 5 Bassa Friulana Da dove siamo
DettagliAdulti sani. Promozione dell attività fisica nel setting sanitario - l utilizzo delle scale
XV CONFERENZA NAZIONALE RETE Trieste 8 Novembre 2012 Adulti sani. Promozione dell attività fisica nel setting sanitario - l utilizzo delle scale Alba Carola FINARELLI Alberto ARLOTTI Servizio Sanità Pubblica
DettagliEffetti a lungo e a breve termine degli inquinanti atmosferici sull'infarto del miocardio nel monfalconese
Effetti a lungo e a breve termine degli inquinanti atmosferici sull'infarto del miocardio nel monfalconese Fabio Barbone Osservatorio Ambiente e Salute del FVG Monfalcone, 7 giugno 2017 Obiettivi dello
Dettagli6 novembre 2014 Audizione IV Commissione Regione FVG Rete Mobilità Nuova
6 novembre 2014 Audizione IV Commissione Regione FVG Rete Mobilità Nuova La nostra visione Città a misura di persona Moderazione del traffico e concetto di Living Street La riqualificazione della rete
DettagliPICCOLI PASSI DI SALUTE. Giuliana Rocca ASL Bergamo Servizio Medicina Preventiva di Comunità
PICCOLI PASSI DI SALUTE Giuliana Rocca ASL Bergamo Servizio Medicina Preventiva di Comunità Bergamo, 28 ottobre 2006 La promozione della salute E il processo che permette alla popolazione di aumentare
DettagliStudio di coorte residenziale per valutare lo stato di salute della popolazione di Pederobba in relazione alle emissioni del cementificio
Pederobba, 18 giugno 2018 Studio di coorte residenziale per valutare lo stato di salute della popolazione di Pederobba in relazione alle emissioni del cementificio Francesco Donato Unità di Igiene, Epidemiologia
DettagliPalmanova 25 novembre Determinanti della salute e indicatori: strumenti utili per Comuni e sistema sanitario. Dott.
Palmanova 25 novembre 2011 Determinanti della salute e indicatori: strumenti utili per Comuni e sistema sanitario Dott.ssa Clara Pinna La Sanità Pubblica deve Identificazione dei bisogni di salute Sorveglianza
DettagliProfilo di salute della popolazione residente in prossimità dell Aeroporto G. Marconi di Bologna
Profilo di salute della popolazione residente in prossimità dell Aeroporto G. Marconi di Bologna Paolo Pandolfi, Patrizia Biavati, Lorenzo Pizzi, Elisa Stivanello Dipartimento Sanità Pubblica-Azienda USL
DettagliLa qualità e le modificazioni delle matrici ambientali sono solo una parte dei determinanti non sanitari di salute
Definizione del WHO di salute ambientale: Conseguenze sulla salute d interazioni tra la popolazione e il complesso di fattori ambientali d origine naturale e antropica La qualità e le modificazioni delle
DettagliL identificazione dei sottogruppi di popolazione a rischio per la pianificazione degli interventi
Ministero della Salute L identificazione dei sottogruppi di popolazione a rischio per la pianificazione degli interventi Anna Maria Bargagli Dipartimento di Epidemiologia del SSR Lazio Centro di Competenza
Dettaglisanitari correlati della Provincia di Bergamo
Relazione sullo stato dell ambiente ed aspetti sanitari correlati della Provincia di Bergamo Giuseppe Sampietro Osservatorio Epidemiologico Direzione Generale Bergamo,10 dicembre Brevi cenni di demografia
DettagliAttivo 1 31 (28,5-34,7) parzialmente attivo 2 39 (36,2-42,8) sedentario 3 30 (26,4-32,3)
Attività fisica L attività fisica praticata regolarmente svolge un ruolo di primaria importanza nella prevenzione di malattie cardiovascolari, diabete, ipertensione e obesità. Uno stile di vita sedentario
DettagliLa mortalità per causa nella Regione Veneto
Il nuovo modello per la certificazione delle cause di morte: peculiarità e indicazioni per una corretta certificazione La mortalità per causa nella Regione Veneto Paolo Spolaore Coordinamento del Sistema
DettagliLe stime italiane per gli effetti a breve termine dell inquinamento atmosferico:metodi e risultati a confronto
Le stime italiane per gli effetti a breve termine dell inquinamento atmosferico:metodi e risultati a confronto Annibale Biggeri, Michela Baccini Dipartimento di Statistica G. Parenti Università di Firenze
DettagliLa pianificazione territoriale ed i suoi effetti sui modi di vivere
Convegno Incidenti stradali in Emilia-Romagna Bologna, 9 Luglio 2010 La pianificazione territoriale ed i suoi effetti sui modi di vivere ing. Giulia Angelelli Direzione Generale Programmazione territoriale
DettagliAmbiente e salute: quale formazione?
Ambiente e salute: quale formazione? Giuseppe Miserotti Giunta Esecutiva ISDE Italia Arezzo, 6 aprile 2019. In occasione del IL CORSO FAD-ECM MODULI DI APPROFONDIMENTO (corso 1) Gli ecosistemi (Pierluigi
DettagliAttivo ( ) parzialmente attivo ( ) sedentario ( )
Attività fisica L attività fisica praticata regolarmente svolge un ruolo di primaria importanza nella prevenzione di malattie cardiovascolari, diabete, ipertensione e obesità. Uno stile di vita sedentario
DettagliPiano Nazionale della Prevenzione e Dipartimenti di Prevenzione
3^ Convention Nazionale dei Direttori dei Dipartimenti di Prevenzione delle Aziende USL Piano Nazionale della Prevenzione e Dipartimenti di Prevenzione Sandro Cinquetti Direttore del Dipartimento di Prevenzione
DettagliINQUINAMENTO ATMOSFERICO (definizione secondo la legislazione italiana: DPCM n. 145 del 28/5/1983)
IGIENE DELL ARIA INQUINAMENTO ATMOSFERICO (definizione secondo la legislazione italiana: DPCM n. 145 del 28/5/1983) Ogni modificazione della composizione o stato fisico dell aria atmosferica dovuta alla
DettagliVAS Piano Energetico Ambientale Regionale Misure per il monitoraggio REGIONE MOLISE. Servizio Programmazione Politiche Energetiche
REGIONE MOLISE Servizio Programmazione Politiche Energetiche Valutazione Ambientale Strategica (Direttiva 42/2001/CE) del Piano Energetico Ambientale Regionale MISURE PER IL MONITORAGGIO D. Lgs. n. 152/2006
Dettaglidipartimento riqualificazione urbana settore piani, programmi e progetti strategici PREVISIONI URBANISTICHE FRA CAAB, SCALO E PILASTRO
dipartimento riqualificazione urbana settore piani, programmi e progetti strategici PREVISIONI URBANISTICHE FRA CAAB, SCALO E PILASTRO Quartiere San Donato 10 04 2013 Ubicazione Aree annesse sud al Caab
DettagliLA SALUTE AL CENTRO DELLA CITTÀ INTELLIGENTE
LA SALUTE AL CENTRO DELLA CITTÀ INTELLIGENTE RISPOSTE POSSIBILI ALLE SFIDE DELLA NOSTRA EPOCA Roberta De Bonis Patrignani Senior researcher AMBIENTE E SALUTE Pinerolo 18 novembre 2017 1 URBANIZZAZIONE
DettagliSCALE MUSICA PER LA TUA SALUTE!
SCALE MUSICA PER LA TUA SALUTE! Gli effetti dell attività fisica sulla salute degli adulti Attesa di vita Malattie alle coronarie Fitness cardiorespiratoria Ipertensione Fitness muscolare Infarto Controllo
DettagliPHAN. Physical Activity Networking. Applicazione pratica di H.E.A.T a Modena
PHAN Physical Activity Networking Applicazione pratica di H.E.A.T a Modena Progetto connectedness promosso and dall' quality Organizzazione of life, provides Mondiale economic dellabenefits Sanità eand
DettagliPRP Salute e Mobilità, il punto di vista della Sanità Regionale
PRP Salute e Mobilità, il punto di vista della Sanità Regionale Emanuela Bedeschi Bologna, 21 novembre 2016 In Regione Le Linee Guida per la definizione dei contenuti igienico-sanitari degli strumenti
DettagliLinee di indirizzo e documento di priorità del Dipartimento di Prevenzione
Dipartimento della Pag. 1/5 File Linee di indirizzo e documento di priorità del Dipartimento della Redazione Direttore Dipartimento di Rappresentante della Direzione per la Qualità Data di applicazione
DettagliEffetti acuti dell inquinamento urbano ed industriale a Brindisi: analisi case-crossover
Istituto di Scienze dell'atmosfera e del Clima Effetti acuti dell inquinamento urbano ed industriale a Brindisi: analisi case-crossover EAL Gianicolo, A Bruni, C Mangia, M Cervino, MA Vigotti Background
DettagliMOBILITA SOSTENIBILE SCUOLA 21 FOPPA IN PISTA
MOBILITA SOSTENIBILE SCUOLA 21 FOPPA IN PISTA COS E è quella forma di mobilità rispettosa delle persone e dell'ambiente in cui si vive. Essa promuove forme di trasporto (persone e merci) che non danneggiano
DettagliEsperienze e strumenti a confronto Firenze, 16 giugno Direzione Generale Diritto alla Salute e Politiche di Solidarietà
EMPOWERMENT DEL CITTADINO Esperienze e strumenti a confronto Firenze, 16 giugno 2009 Il Chronic Care Model nel nuovo Piano Sanitario Regionale Elisa Scopetani Regione Toscana DG Settore Medicina Predittiva
DettagliTabacco e malattie cardiovascolari: le evidenze scientifiche
Tabacco e malattie cardiovascolari: le evidenze scientifiche Dott. Silvano GALLUS Laboratorio di Epidemiologia degli Stili di Vita Dipartimento di Ambiente e Salute IRCCS - Istituto di Ricerche Farmacologiche
DettagliAZIENDA ULSS 20 DI VERONA Dipartimento di Prevenzione. Convegno Padova, 25 febbraio 2013
AZIENDA ULSS 20 DI VERONA Dipartimento di Prevenzione Convegno Padova, 25 febbraio 2013 È applicabile uno screening cardiovascolare ( IV screening )? La prevenzione attiva cardiovascolare come contrasto
DettagliInterventi di prevenzione nutrizionale del SIAN Aulss 20 nel Piano della salute città di Verona.
CCM Roma, 6/12/2007 Il ruolo dei SIAN nella prevenzione dell obesità: dalle strategie alle azioni Interventi di prevenzione nutrizionale del SIAN Aulss 20 nel Piano della salute città di Verona. Un esempio
DettagliCARATTERIZZAZIONE CHIMICA DEL PM 2.5 IN AMBIENTI DOMESTICI
CARATTERIZZAZIONE CHIMICA DEL PM 2.5 IN AMBIENTI DOMESTICI TOFFUL Luca 1, CANEPARI Silvia 2, SARGOLINI Tiziana 3, PERRINO Cinzia 3 1 Dipartimento di Sanità Pubblica e Malattie Infettive, Sapienza Università
DettagliAnalisi di base dei pazienti ricoverati nel periodo per approfondimenti ecologici nei territori della Provincia di Chieti.
Convegni Istituzionali Evento SALUTE E AMBIENTEˮ ISDE Italia MILLEFIORI DAL TERRITORIO : BUONE PRATICHE SU AMBIENTE E SALUTE Analisi di base dei pazienti ricoverati nel periodo 2005-2014 per approfondimenti
DettagliAttività fisica nella popolazione reatina: dati della Sorveglianza PASSI
Attività fisica nella popolazione reatina: dati della Sorveglianza PASSI 2008-2011 L attività fisica praticata regolarmente svolge un ruolo di primaria importanza nella prevenzione di malattie cardiovascolari,
DettagliRelazione Socio Sanitaria 2015 (dati ) Presentazione alla Quinta Commissione Consiliare. Palazzo Ferro Fini Martedì 22 settembre 2015
Relazione Socio Sanitaria 2015 (dati 2013-2014) Presentazione alla Quinta Commissione Consiliare Palazzo Ferro Fini Martedì 22 settembre 2015 Dott. Mario Saugo Responsabile Tecnico Scientifico SER Dott.ssa
DettagliDr.ssa Marcella Di Fant Direzione Centrale Salute e Protezione Sociale - Regione Friuli Venezia Giulia Udine, 6 marzo 2009
Dr.ssa Marcella Di Fant Direzione Centrale Salute e Protezione Sociale - Regione Friuli Venezia Giulia Udine, 6 marzo 2009 1 Workshop finalizzato alla costituzione di un gruppo tecnico di lavoro su pianificazione
DettagliIl Piano Operativo Nazionale per la prevenzione degli effetti del caldo sulla salute
Ministero della Salute Dipartimento della Protezione Civile Il Piano Operativo Nazionale per la prevenzione degli effetti del caldo sulla salute Anna Maria Bargagli Ministero della Salute 18 Novembre 2011
DettagliSostenibilità e universalità del SSN
Stefano Campostrini Professore ordinario di Statistica Sociale e Sanitaria Sostenibilità e universalità del SSN Costituzione della Repubblica italiana Articolo 32 La Repubblica tutela la salute come fondamentale
DettagliI determinanti delle malattie croniche non trasmissibili: epidemiologia, sorveglianza e politiche della salute in Puglia. Silvio Tafuri, MD, Ph.D.
I determinanti delle malattie croniche non trasmissibili: epidemiologia, sorveglianza e politiche della salute in Puglia Silvio Tafuri, MD, Ph.D. Non-Communicable Diseases (NCDs) Le dimensioni del problema
DettagliLA MORTALITA NELLA REGIONE DEL VENETO Periodo Padova, 22 maggio 2018
LA MORTALITA NELLA REGIONE DEL VENETO Periodo 2013-2016 Padova, 22 maggio 2018 Guida alla lettura 1 1 Capitolo primo: Il contesto demografico 5 2 Capitolo secondo: Mortalità per tutte le cause 11 2.1 Mortalità
DettagliI numeri del diabete. Stefano Genovese. Unità di Diabetologia, Endocrinologia e Malattie Metaboliche
I numeri del diabete Stefano Genovese Unità di Diabetologia, Endocrinologia e Malattie Metaboliche Il diabete nel mondo Il diabete nel mondo Fattori di rischio e prevenzione Le complicanze croniche del
DettagliI pa pa hi rc hi e i e i giar gi din din : i una pre una p z re i z osa opportuni opp ortuni per l pe e r l comuni com uni
I parchi e i giardini: una preziosa opportunità per le comunità in termini ecologici, sociali ed economici Marco Devecchi Docente di Parchi e Giardini Dipartimento di Scienze Agrarie, Forestali e Alimentari
DettagliERRATA ALIMENTAZIONE: - sovrappeso/obesità e malattie non trasmissibili (NCD) - costi sanitari (75% connessi alle NCD) - 86% dei decessi - 77% degli a
ROMA 12 GIUGNO 2009 ALIMENTAZIONE E SALUTE ROBERTO COPPARONI MINISTERO DEL LAVORO, DELLA SALUTE E DELLE POLITICHE SOCIALI DIREZIONE GENERALE SICUREZZA DEGLI ALIMENTI E NUTRIZIONE ERRATA ALIMENTAZIONE:
DettagliPromozione del turismo ecologico e naturalistico
Attività di Ricerca a cura dell A.P.S. Celebrità nel Salento Promozione del turismo ecologico e naturalistico il valore del turismo e dell accoglienza L ascolto del territorio sulla cultura dell accoglienza
Dettagli