DEL 29 MAGGIO nel caso della domanda del 23 dicembre concernente ADATTAMENTO PARAPROIETTILI DELLA PIAZZA DI TIRO D3
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- Edoardo Di Giacomo
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1 Dipartimento federale della difesa, della protezione della popolazione e dello sport DDPS APPROVAZIONE DEI PIANI DI COSTRUZIONI MILITARI nella procedura semplificata di approvazione secondo l articolo 22 OAPCM (Ordinanza concernente l approvazione dei piani di costruzioni militari; RS ) DEL 29 MAGGIO 2017 Il Dipartimento federale della difesa, della protezione della popolazione e dello sport (DDPS) come autorità concedente nel caso della domanda del 23 dicembre 2015 da parte di armasuisse Immobili, Gestione delle costruzioni Svizzera centrale, concernente ISONE (TI), PIAZZA D ARMI; RISANAMENTO DI BERSAGLI 300M E ADATTAMENTO PARAPROIETTILI DELLA PIAZZA DI TIRO D3 I constata: 1. Deposito della domanda Con corriere del 23 dicembre 2015, armasuisse Immobili, Gestione delle costruzioni Svizzera centrale ha sottoposto all Autorità concedente il progetto riguardante il risanamento di bersagli 300m sullo stand di tiro 300m e l adattamento dei paraproiettili della piazza di tiro D3 presso la Piazza d armi di Isone, secondo la procedura semplificata di approvazione dei piani di costruzioni militari. 2. Dettaglio del progetto Stand di tiro 300m Il sistema paraproiettili lungo 64.50m si articola su tre gradoni con un altezza costante di 4.50m. Lo spessore attuale della corona è di 0.20m. Secondo il progetto, i lavori previsti presso lo stand di tiro 300m si suddividono in varie parti.
2 Restauro del muro Sono prima di tutto previsti lavori di restauro del muro nella parte alta dello stand. In effetti il muro esistente è frantumato dalle pallottole vaganti e il rivestimento con assi di legno è co m- pletamente degradato. Il progetto prevede quindi la realizzazione di una nuova parete in calcestruzzo armato (spessore 10cm), davanti a quella esistente, fino alla corona. Questa nuova parete verrà poi rivestita con pannelli d acciaio e un pannello protettivo in materiale sintetico per evitare il rischio di pallottole e frantumi vaganti. Sistema paraproiettili Davanti al muro paraproiettili sono situate delle cataste di legno per assorbire i colpi. Sopra la soletta dello stand dei bersagli è in opera una pavimentazione in asfalto con una cappa cementizia sopra le parti inclinate. La superficie è molto fessurata e difettosa. L impermeabilizzazione non è garantita, per questo sono rivelabili fenomeni d infiltrazione. L attuale sistema paraproiettili deve essere messo in conformità secondo gli standard di sicurezza vigenti in materia. È prevista la realizzazione di una scarpata naturale su due gradoni e la messa in opera di un sistema di raccolta delle pallottole (KKF) sul terzo gradone. Per la realizzazione della scarpata sui primi due gradoni, è necessario creare un piano d appoggio continuo ed ermetico. Si prevede quindi la chiusura delle botole con una soletta in calcestruzzo e la costruzione di un muro divisorio con porta di accesso. In seguito verrà effettuata l impermeabilizzazione con un manto bituminoso su tutta la superficie (bordi compresi) dello stand dei bersagli, incluso uno strato di protezione in asfalto. I bersagli mobili verranno smontati e ripristinati una volta i lavori completati. Per quanto riguarda il terzo gradone, le cataste di legno verranno sostituite da un sistema automatico di raccolta delle pallottole (KKF) per i colpi sparati dalla distanza da 300m. Smaltimento delle acque Esiste un rischio che residui inquinanti, come piombo e altre sostanze provenienti dalle esercitazioni di tiro, possano permeare nel sottosuolo. Il progetto prevede quindi di deviare le acque in bacini di ritenzione e infiltrazione controllati. Per permettere la raccolta e il corretto deflusso delle acque verso il bacino si prevede la costruzione di una platea in corrispondenza della nuova copertura dello stand dei bersagli fino alla parete posteriore di protezione, ovvero sui due primi gradoni. Tale platea verrà eseguita con una leggera pendenza e verrà impermeabilizzata con un doppio strato bituminoso. Il volume calcolato per i bacini di ritenzione deve essere di almeno 9,7m 3. Questi bacini saranno ubicati al di fuori della linea di tiro. I bacini di ritenzione e infiltrazione saranno adeguatamente impermeabilizzati verso il terreno sottostante e l acqua d uscita deve poter essere controllabile tramite pozzetti d ispezione. Risanamento sito inquinato Secondo le indagini riportate nella domanda, risultano aree con concentrazioni di piombo superiori ai 1 000ppm, lungo la zona bersagli e nell area situata a nord del muro di protezione. Secondo il progetto, la superficie totale da risanare rappresenta 535m 2. Piazza di tiro D3 La zona D3 è costituita da strutture usate per l esercitazione di sparo e combattimento ravvicinato. Due delle quattro strutture esistenti vengono usate frequentemente e sono in uno stato precario. 2/11
3 Il progetto prevede due interventi differenziati : - I due manufatti a monte dovranno essere demoliti fino a terra e completamente ricostruiti. Lo sviluppo dei nuovi muri in calcestruzzo non sarà più ad L come gli esistenti, ma retto. Per la sicurezza si deve inoltre costruire una scarpata paraproiettili protettiva attorno agli oggetti d esercitazione con un altezza di 3.50m. Tale soluzione è necessaria considerato che le future esercitazioni di tiro saranno a 180 e non più solamente a tiro diretto. - I due manufatti a Valle sono demoliti definitivamente. Il progetto non prevede il risanamento della piazza di tiro D3 poiché verrà utilizzata per il tiro anche dopo le modifiche dei parapalle, che vengono rialzati per motivi di sicurezza. I costi del progetto complessivo vengono valutati a 1'130'000 CHF. 3. Procedura di consultazione L autorità concedente ha eseguito la procedura di consultazione presso le autorità cantonali e comunali nonché presso le autorità federali interessate. II considera: visto il preavviso del Comune di Isone ( ), visto il preavviso del Dipartimento del territorio del Cantone Ticino ( ), visti il preavviso dell Ufficio federale dell ambiente, UFAM ( ), visto il parere conclusivo della richiedente ( ). visto il risultato del colloquio di eliminazione delle divergenze ai sensi dell art. 62b della legge federale sull organizzazione del Governo e dell Amministrazione (LOGA; RS ) avvenuto tra l UFAM e l autorità concedente ( ) A. Esame formale 1. Competenza materiale Le infrastrutture previste sono destinate ad un utilizzazione esclusivamente militare. Conformemente all ordinanza concernente l approvazione dei piani di costruzioni militari (art. 1 cpv. 2 lett. c OAPCM), il DDPS è competente per la definizione e lo svolgimento della procedura. 2. Procedura applicabile Nell ambito dell esame preliminare secondo l articolo 7 OAPCM, l autorità competente per l approvazione dei piani ha constatato quanto segue: a. il progetto è soggetto alla procedura semplificata di approvazione dei piani di costruzioni militari, poiché non altera in maniera sostanziale l aspetto esterno, ha soltanto ripercussioni insignificanti sulla pianificazione del territorio e sull ambiente e non lede interessi di terzi (art. 128 cpv. 1 lett. b LM ; RS ). b. Il progetto non è soggetto all Esame dell impatto sull ambiente (EIA) e non è rilevante in materia di piano settoriale. 3/11
4 B. Esame materiale 1. Natura e paesaggio Lo stand di tiro 300m ed il settore D3 sono elencati nel programma Natura, Paesaggio ed Esercito (NPEs) del DDPS. Diverse specie sono segnalate nella scheda NPEs dello stand di tiro, quali lucertole e varie specie di farfalle. I due settori interessati dal progetto rappresentano biotopi degni di protezione ai sensi dell art. 18 bis della legge federale sulla protezione della natura e del paesaggio (LPN ; RS 451). Pertanto, trattandosi di interventi che possono pregiudicare biotopi degni di protezione, la richiedente prenderà misure speciali onde assicurarne la migliore protezione possibile, il ripristino o una sostituzione confacente (cpv. 1 ter ). Queste richieste sono state esposte dal cantone Ticino e dall UFAM. Inoltre, il cantone Ticino sottolinea che nella superficie centrale del bersaglio (fra i 100m e i 200m dal punto di tiro), è presente della vegetazione a prato magro e landa atlantica. Al fine di conservare questa vegetazione pregiata durante tutta la fase di cantiere, né materiali né mezzi dovranno essere depositati al suo interno. Alfine di evitare l accessibilità per gli anfibi delle vasche di ritenzione delle acque inquinate derivati dalla scarpata paracolpi, andrà posata una barriera fissa alta almeno 50cm attorno ai bacini e le vasche andranno coperte con rete metallica. Il cantone raccomanda di coinvolgere un biologo specialista per l attuazione delle misure di protezione durante l esecuzione dei lavori. Pertanto la richiedente si rivolgerà ad un biologo specialista come richiesto. L autorità concedente ritiene che queste misure sono necessarie, utili alla protezione della natura e del paesaggio e proporzionate. Pertanto verranno previsti oneri. 2. Siti inquinati La collina della piazza di tiro 300m (CSI DDPS n 3370/3; fondo n 400 RFD Isone) ed il settore D3 (CSI DDPS n /803; fondo n 527 RFD Isone) sono iscritti nel catasto dei siti inquinati del DDPS (CSI DDPS). La gestione amministrativa di questi siti inquinati è di competenza delle autorità federali ai sensi dell art. 21 cpv. 1 dell ordinanza federale sui siti contaminati (OSiti ; RS ). Stand 300m Secondo la scheda del CSI DDPS, l impianto di tiro 300m viene valutato quale sito inquinato che deve essere risanato (art. 8 cpv. 2 lett. b OSiti). Il terreno non viene utilizzato a scopo agricolo e le acque sotterranee non sono messe in pericolo. Pertanto non vengono definiti obiettivi di risanamento per questi beni. Tuttavia, non si può escludere che l acqua di versante proveniente dallo stand di tiro 300m raggiunga il vicino riale del Vedeggio. L obiettivo di risanamento viene quindi definito a causa della messa in pericolo delle acque superficiali. Dato che le acque superficiali in questione sono al di fuori di zone e settori di protezione delle acque, il progetto fissa un obiettivo di risanamento a 1 000ppm di piombo. Il progetto prevede il trattamento speciale (tipo Bodenwaschanlage) per il materiale di scavo contenente quantitativi di piombo superiori ai 2 000ppm. Piazza di tiro D3 La scheda della piazza di tiro D3 indica che il sito è inquinato. Secondo l art. 3 lett. b OSiti, tali siti possono essere modificati attraverso la costruzione o la trasformazione di edifici e di impianti se il loro futuro risanamento non diventa sostanzialmente più difficile in seguito al 4/11
5 progetto. Non è previsto il risanamento della piazza di tiro D3 poiché verrà utilizzata per il tiro anche dopo le modifiche dei parapalle, che vengono rialzati per motivi di sicurezza. Parere del Cantone Il cantone Ticino ricorda che il materiale di scavo inquinato con livelli di concentrazione di Pb ppm, o rimane in loco o è asportato e depositato in discarica. Giacché l obbiettivo del risanamento parziale è stato fissato a Pb>1 000ppm, il cantone propone di derogare in parte alle disposizioni legali e richiede che il materiale di scavo inquinato con valori di concentrazione di Pb>1 000ppm sia asportato e smaltito conformemente (art. 19 cpv. 2 lett. d OPSR e 19 cpv. 3 lett. b OPSR). Inoltre, il cantone concorda con la proposta (controlli XRF) per definire l estensione verticale e orizzontale dell inquinamento e il raggiungimento dell obiettivo di risanamento. In fine, il deposito di materiale di scavo inquinato in discariche di tipo E soggiace ad autorizzazione cantonale da richiedere. Per quanto riguarda la piazza di tiro D3 e come per lo stand di tiro 300m, il cantone propone che il materiale di scavo inquinato con valori di Pb>1 000ppm sia asportato e smaltito secondo le tipologie qualitative (art. 19 cpv. 2 lett. d OSPR e 19 cpv. 3 lett. b OPSR). In maniera generale sul progetto, il cantone richiede che venga elaborato un piano di situazione dell inquinamento residuo in cui saranno contenute le informazioni seguenti: ubicazione dei settori inquinati, estensione verticale e orizzontale dei settori inquinati, tipologia qualitativa del materiale di scavo inquinato. Il cantone chiede inoltre che venga elaborato un rapporto finale che riassuma gli interventi eseguiti e descriva la situazione ambientale dopo tali interventi. Tale rapporto dovrà essere inoltrato alla Segreteria generale del DDPS con copia Sezione della protezione dell'aria dell'acqua e del suolo SPAAS. In fine, il cantone rende attenti che il materiale presente tra i bacini filtranti che saranno costruiti, diverrà nel tempo verosimilmente inquinato. Dei controlli analitici di tale materiale dovranno essere eseguiti in futuro come proposto nella domanda. Tali informazioni verranno comunicate in seguito alla Segreteria generale del DDPS. Parere UFAM In un primo tempo, l UFAM approva il progetto e sostiene le proposte del cantone Ticino. Parere richiedente Secondo la richiedente, l asportazione del materiale inquinato fino a 2 000ppm per la costruzione della nuova scarpata permetterebbe di evitare ulteriori movimenti di materiale su mezzi pesanti e ulteriori costi di discarica e l acquisto di nuovo materiale che poi si andrebbe ad inquinare nuovamente alla ripresa dei tiri. Posizione dell autorità concedente L autorità di approvazione constata che l obbiettivo di risanamento di 1 000ppm è coerente con la situazione e i pericoli potenziali sul vicino riale, pertanto viene approvato. Inoltre, i lavori possono essere eseguiti conformemente all art. 3 OSiti. In effetti, come lo prevede l art. 3 lett. b OSiti, i siti inquinati possono essere modificati attraverso la costruzione o la trasformazione di edifici e di impianti nella misura in cui vengono contemporaneamente risanati. Tuttavia, lo stand di tiro 300m rimarrà iscritto al catasto dei siti inquinati, poiché non verrà risanato completamente. I lavori non sono previsti in una zona di protezione delle acque e il terreno non viene utilizzato a scopo agricolo. Il progetto porterà un miglioramento in favore dell ambiente rispetto alla situazione attuale. Tuttavia, non vi è alcun obbligo legale di risanare. 5/11
6 Da una parte la richiedente prevede di smaltire il materiale di scavo superiore ai 2 000ppm. Dall altra parte, il cantone e l UFAM accettano di concedere un eccezione all OPSR chiedono che il materiale contenente valori superiori ai 1'000ppm venga smaltito. Varie discussioni hanno avuto luogo con l UFAM a fin di capire quale soluzione idonea ritenere nella questione del materiale di scavo. In occasione di un colloquio di eliminazione delle divergenze ai sensi dell art. 62b LOGA avvenuto tra l UFAM e l autorità concedente, è stato ritenuto un accordo sulla questione. Il risultato è quindi vincolante per l autorità direttiva (art. 62b cpv. 2 LOGA). Il cantone propone che il materiale contenente valori superiori ai 1'000ppm venga smaltito. Secondo l art. 6 cpv. 7 della legge federale sulla protezione dell'ambiente (LPAmb; RS ), per rifiuti si intendono le cose mobili delle quali il detentore si libera o che devono essere smaltite nell'interesse pubblico. Nella fattispecie nessuna delle due ultime condizioni è adempiuta. L art. 6 cpv. 7 LPAmb non è quindi applicabile in questo caso. In effetti, si continuerà a tirare sulla scarpata che tornerà ad essere inquinata dopo poco tempo. I costi necessari allo scavo, al trasporto, all eliminazione e all acquisto di nuovo materiale che verrà poi di nuovo inquinato non sono quindi pertinenti e non portano alcun beneficio all ambiente. Per tanto, l autorità concedente sostiene la soluzione contenuta nel progetto. La proposta del cantone Ticino viene respinta. La richiedente dovrà asportare e smaltire tutto il materiale di scavo inquinato con valori di concentrazione superiori ai 2 000ppm. Gli intervenenti verranno eseguiti per garantire la protezione delle acque. I livelli di concentramento presso la scarpata rimarranno tuttavia alti, pertanto, l utilizzazione del suolo nelle zone interessate dal progetto andrà limitata in modo da evitare pericoli all ambiente (art. 10 dell ordinanza contro il deterioramento del suolo; RS ) Per il resto, la richiedente dovrà elaborare un piano di situazione dell inquinamento residuo nel quale sarà descritta l ubicazione dei settori inquinati, l estensione verticale e orizzontale dei settori inquinati, la tipologia qualitativa del materia di scavo inquinato. Alla fine dei lavori, la richiedente stilerà un rapporto finale nel quale riassumerà gli interventi eseguiti e descriverà la situazione ambientale dopo gli interventi e lo trasmetterà alla Segreteria generale del DDPS, con copia al Cantone Ticino. Come richiesto dal cantone, controlli analitici periodici dovranno essere eseguiti sul materiale di scavo presente tra i bacini filtranti che verranno costruiti. Tali informazioni verranno comunicate in seguito alla Segreteria generale del DDPS. Ne conseguiranno pertinenti oneri. 3. Gestione dei rifiuti Come già detto più in alto, il materiale di scavo inquinato con valori di concentrazione di Pb>2 000ppm dovrà essere asportato e smaltito. Gli eventuali rifiuti edili imbrattati che saranno asportati dal settore piazza di tiro D3 dovranno essere controllati analiticamente (PAK) per definire le corrette vie di smaltimento. Il legno inquinato non potrà essere depositato in discarica per materiali inerti ma dovrà essere conferito presso un impresa di smaltimento autorizzata. I detriti di demolizione devono essere conferiti in una discarica autorizzata per materiali inerti. L elenco aggiornato delle discariche autorizzate è consultabile sul sito l elenco delle imprese di smaltimento autorizzate è consultabile sul sito mentre l elenco degli impianti di riciclaggio dei rifiuti edili minerali è ottenibile presso l Ufficio dei rifiuti e dei siti inquinati della Sezione della protezione dell aria, dell acqua e del suolo. 6/11
7 La richiedente trasmetterà la garanzia di accettazione dei rifiuti alla Segreteria generale del DDPS almeno due settimane prima dell inizio dei lavori. Al termine dei lavori, la richiedente dovrà trasmettere i certificati di smaltimento alla Segreteria generale del DPPS, con copia al Cantone Ticino. Ne conseguiranno pertinenti oneri. 4. Protezione delle acque Il progetto è situato nelle vicinanze di un riale del Vedeggio, ma le acque superficiali in questione sono al di fuori di zone e settori di protezione delle acque. Il concetto di smaltimento delle acque meteoriche con 3 bacini filtranti in cascata non ha suscitato alcuna osservazione e viene approvato. Ciononostante, il cantone Ticino consiglia di valutare la qualità delle acque in uscita dai bacini per quanto riguarda i metalli pesanti. In funzione delle concentrazioni misurate andrà adattato il piano analitico e/o la qualità del terreno utilizzato per i bacini. Ne conseguirà un onere. Va rammentato che durante la fase dei lavori, le acque reflue artigianali dovute alle attività di cantiere dovranno essere smaltite, eventualmente dopo adeguato pretrattamento, come previsto nella norma SIA 431: evacuazione e trattamento acque dei cantieri. In particolare va segnalato che se il cemento per l esecuzione dell opera venisse prodotto sul cantiere, le acque di lavaggio del miscelatore e delle betoniere dovranno assolutamente essere raccolte e trattate in modo specifico prima della loro evacuazione. Trattandosi del rispetto di norme legali in vigore, nessun onere sarà previsto. 5. Protezione dell aria Durante la fase dei lavori, la richiedente dovrà rispettare l ordinanza federale sull inquinamento atmosferico (OIAt; RS ) e adotterà i provvedimenti del gruppo A della Direttiva aria cantieri (UFAM) contenuto nell incarto. Trattandosi del rispetto di norme legali in vigore, nessun onere sarà previsto. 6. Protezione contro i rumori Come constatato dal cantone Ticino, i lavori progettati nella zona bersagli a 300m non comportano modifiche sull attività di tiro e quindi non viene cambiato l aspetto fonico. L autorità cantonale tiene d altro canto a precisare che i lavori non dovranno precludere le eventuali future decisioni di risanamento qualora, nell ambito dell elaborazione dei catasti del rumore dei poligoni di tiro presenti sul territorio cantonale, si dovesse riscontrare un superamento dei valori limite d esposizione al rumore fissati dall ordinanza federale contro l inquinamento fonico (OIF ; RS ) dovuti all attività di tiro del presente poligono. Durante la fase dei lavori, per regolare e limitare i rumori provenienti dal cantiere e dal traffico indotto, la richiedente dovrà rispettare la Direttiva sul rumore dei cantieri (UFAM, 2006) adottando in particolare i provvedimenti del gruppo B per i lavori edili rumori e molto rumorosi ed i provvedimenti del gruppo A per i trasporti edili. In ogni caso, le limitazioni delle emissioni dovranno essere inasprite se è certo o probabile che gli effetti, tenuto conto del carico inquinante esistente, divengano dannosi o molesti (art. 11 cpv. 3 della legge federale sulla protezione dell ambiente, LPAmb; RS ). 7/11
8 Trattandosi di lavori svolti lontano dalle abitazioni civili e su una piazza di tiro esposta per definizione a molestie foniche, l applicazione di ulteriori misure contro il rumore non è necessaria. Nessun onere sarà previsto. C. Risultato Dopo aver esaminato il progetto, è possibile stabilire che esso soddisfa il diritto formale e materiale applicabile e che le premesse per l approvazione dei piani di costruzioni militari sono adempiute. III decide quanto segue: 1. Approvazione dei piani Il progetto di armasuisse Immobili, Gestione delle costruzioni Svizzera centrale, del 23 dicembre 2015 concernente Isone (TI), Piazza d armi; risanamento di bersagli 300m e adattamento paraproiettili della piazza di tiro D3 con la documentazione seguente: - Relazione tecnica, Progetto definitivo, 3789-D-in001: Risanamento dei bersagli 300m (4638 AO) e Adattamento Schiesshäuser /paraproiettili della piazza di tiro D3 (1320 PH), Studio Ingegneria Sciarini SA, 6574 Vira Gambarogno, 23 dicembre 2015 e i suoi allegati (A-H); - Piano topografico, 1:25'000, 4638-AO/1320PH Piano generale, 1:500, 4638-AO/1320PH Stand di tiro Stand dei bersagli Bacini, pianta, 1:100, 4638-AO Stand di tiro Stand dei bersagli Bacini, facciate, 1:100, 4638-AO Stand di tiro Stand dei bersagli Bacini, sezione, 1:100, 4638-AO Stand di tiro Stand dei bersagli Bacini, dettagli, div., 4638-AO Stand di tiro Stand dei bersagli Bacini, scavi, 1:100, 4638-AO Stand di tiro Stand dei bersagli Dettaglio pozzetti, 1:20, 4638-AO D3 Pianta, 1:100, 1320-PH D3 Sezioni, 1:100, 1320-PH-002 è approvato fatti salvi gli oneri menzionati qui appresso. 2. Termine I lavori di risanamento dovranno essere eseguiti entro due anni a contare dalla crescita in giudicato della presente decisione. 3. Catasto dei siti inquinati La collina della piazza di tiro 300m (CSI DDPS n 3370/3) rimarrà iscritta al catasto dei siti 8/11
9 inquinati del DDPS, poiché non verrà risanato completamente. D altro canto, le misure intraprese dovranno essere iscritte al catasto. Nessun adattamento della scheda della piazza di tiro D3 (CSI DDPS n /803) è necessario, poiché non verrà risanata. 4. Oneri Inizio / fine dei lavori a. L inizio dei lavori e la loro durata devono essere comunicati per tempo all autorità concedente e al Comune di Isone. b. La richiedente dovrà annunciare della conclusione dei lavori all Autorità concedente ed esporre in un breve rapporto come sono stati attuati gli oneri qui disposti. c. Gli adeguamenti successivi del progetto devono essere annunciati all autorità concedente. In caso di adeguamenti importanti essa ordina una nuova procedura di approvazione (art. 32 OAPCM). Natura e paesaggio d. La richiedente prenderà misure speciali onde assicurarne la migliore protezione possibile, il ripristino o una sostituzione confacente dei settori interessati dai lavori. e. Durante tutta la fase di cantiere, al fine di conservare la vegetazione pregiata presente nella superficie centrale del bersaglio dello stand di tiro 300m, non dovranno essere depositati al suo interno né materiali né mezzi. f. Alfine di evitare l accessibilità per gli anfibi delle vasche di ritenzione delle acque inquinate derivati dalla scarpata paracolpi, andrà posata una barriera fissa alta almeno 50cm attorno ai bacini e le vasche andranno coperte con rete metallica. g. La richiedente farà appello ad un biologo specialista per l attuazione delle misure di protezione durante l esecuzione dei lavori. Siti inquinati h. L obiettivo di risanamento sullo stand di tiro 300m per permettere l attuazione delle misure di impermeabilizzazione e di protezione delle acque viene fissato a 1 000ppm. i. La richiedente dovrà asportare e smaltire tutto il materiale di scavo inquinato con valori di concentrazione superiori ai 2 000ppm. j. L utilizzazione del suolo sullo nelle zone interessate dal progetto andrà limitata in modo da evitare pericoli all ambiente. k. La richiedente dovrà elaborare un piano di situazione dell inquinamento residuo nel quale sarà descritta l ubicazione dei settori inquinati, l estensione verticale e orizzontale dei settori inquinati, la tipologia qualitativa del materia di scavo inquinato. l. Alla fine dei lavori, la richiedente stilerà un rapporto finale nel quale riassumerà gli interventi eseguiti e descriverà la situazione ambientale dopo gli interventi. Il rapporto finale verrà trasmesso alla Segreteria generale del DDPS, con copia al Cantone Ticino. m. Controlli analitici periodici dovranno essere eseguiti sul materiale di scavo presente tra i bacini filtranti che verranno costruiti. Tali informazioni verranno comunicate in seguito alla Segreteria generale del DDPS, con copia al Cantone Ticino. 9/11
10 Gestione dei rifiuti n. Gli eventuali rifiuti edili imbrattati che saranno asportati dal settore piazza di tiro D3 dovranno essere controllati analiticamente (PAK) per definire le corrette vie di smaltimento. o. Il legno inquinato non potrà essere depositato in discarica per materiali inerti ma dovrà essere conferito presso un impresa di smaltimento autorizzata. I detriti di demolizione devono essere conferiti in una discarica autorizzata per materiali inerti. p. La richiedente trasmetterà la garanzia di accettazione dei rifiuti alla Segreteria generale del DDPS almeno due settimane prima dell inizio dei lavori. q. Al termine dei lavori, la richiedente dovrà trasmettere i certificati di smaltimento alla Segreteria generale del DPPS, con copia al Cantone Ticino. Protezione delle acque r. La richiedente dovrà valutare la qualità delle acque in uscita dai bacini per quanto riguarda i metalli pesanti. In funzione delle concentrazioni misurate andrà adattato il piano analitico e/o la qualità del terreno utilizzato per i bacini. 5. Spese di procedura Il diritto federale applicabile non prevede alcun carico di spese. Non sono quindi addebitati costi di procedura. 6. Notificazione In applicazione dell articolo 30 OAPCM, la presente decisione è notificata direttamente, per raccomandata, alle parti interessate dalla procedura e segnalata nel Foglio federale. 7. Rimedi giuridici La presente decisione può essere impugnata entro 30 giorni dalla notificazione, per scritto e indicando i motivi, mediante ricorso dinanzi al Tribunale amministrativo federale, casella postale, 9023 San Gallo (art. 130 cpv. 1 LM). DIPARTIMENTO FEDERALE DELLA DIFESA, DELLA PROTEZIONE DELLA POPOLAZIONE E DELLO SPORT Il capo Territorio e ambiente DDPS Bruno Locher 10/11
11 Notificazione a : armasuisse Immobili, Gestione delle costruzioni Svizzera Centrale, Monte Ceneri, 6802 Rivera (allegati: 3 incarti relativi alla domanda, per posta) Dipartimento del territorio, Ufficio delle domande di costruzione, Casella postale 1066, 6501 Bellinzona (R) Comune di Isone, Casella postale, 6810 Isone (R) P c a : armasuisse Immobili, SIP (per posta elettronica) armasuisse Immobili, UNS (per posta elettronica) Stato maggiore dell esercito, Immo D Piazza d armi di Isone, Comando, Caserma, 6810 Isone UFAM, Divisione Specie, ecosistemi, paesaggi, 3003 Berna Pro Natura, Dornacherstrasse 192, casella postale, 4018 Basilea WWF Svizzera, Servizio giuridico, casella postale, 8010 Zurigo 11/11
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